A my nie chcemy uciekać stąd
Dal film Ostatni dzwonek (L'ultima campana) / From the motion picture Ostatni dzwonek (The Last Bell) - 1989
Qualcuno ha gentilmente messo online la scena del film.
Qualcuno ha gentilmente messo online la scena del film.
leoskini 19/1/2020 - 20:07
Die Thälmann-Kolonne
Questa canzone dei volontari tedeschi nelle Brigate Internazionali è stata cantata anche da Wolf Biermann
ALMorgan 19/1/2020 - 18:27
Caracol
La strofa che inizia col verso "Que llueva, que llueva la vieja está en la cueva" descrive come molti cileni vivevano (e vivono) nelle bidoville (in Cile, "poblaciones callampas", o semplicemente "campamentos"). La "fonola" non è certo un pianoforte o un fonografo, ma è il nome delle lastre ondulate, spesso in eternit pieno di amianto, utilizzate come coperture delle baracche...
B.B. 19/1/2020 - 16:25
Filastrocca di un piatto di plastica
Chanson italienne – Filastrocca di un piatto di plastica – Mimmo Mòllica – 2020
COMPTINE D’UN PLAT DE PLASTIQUE
Les déchets marins constituent un problème grave en augmentation constante. Alors que le plastique est une ressource importante pour la société moderne, son « élimination » en mer est une véritable malédiction, une guerre.
« Filastrocche Plastic Free » de Mimmo Mòllica, pour développer une mémoire de fer et rappeler que les « assiettes en papier » sont en plastique et développer la sempiternelle présence de déchets plastiques dans le milieu marin : plus de 11 mille tonnes par an sont récupérées le long des côtes et sur les plages.
« Les graves catastrophes naturelles exigent un changement de mentalité qui nous oblige à abandonner la logique du consumérisme pur et à promouvoir le respect de la création ». (Albert Einstein)
Dialogue Maïeutique
Ce n’est pas pour dire, Lucien l’âne... (continua)
COMPTINE D’UN PLAT DE PLASTIQUE
Les déchets marins constituent un problème grave en augmentation constante. Alors que le plastique est une ressource importante pour la société moderne, son « élimination » en mer est une véritable malédiction, une guerre.
« Filastrocche Plastic Free » de Mimmo Mòllica, pour développer une mémoire de fer et rappeler que les « assiettes en papier » sont en plastique et développer la sempiternelle présence de déchets plastiques dans le milieu marin : plus de 11 mille tonnes par an sont récupérées le long des côtes et sur les plages.
« Les graves catastrophes naturelles exigent un changement de mentalité qui nous oblige à abandonner la logique du consumérisme pur et à promouvoir le respect de la création ». (Albert Einstein)
Dialogue Maïeutique
Ce n’est pas pour dire, Lucien l’âne... (continua)
PLAT DE PLASTIQUE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/1/2020 - 13:44
The Lee Shore
Grazie, grazie e di nuovo grazie a tutti voi, questa canzone mi ricorda tanto la mia giovinezza.
Maurizio Castellano 19/1/2020 - 12:13
The End of Silence
LIBERATO DOPO 42 ANNI UN ESPONENTE DEL MOVE
Gianni Sartori
Verso la metà degli anni novanta del secolo scorso (mi pare nel 1997) avevo incontrato alcuni esponenti del MOVE a Bassano nella sede del Centro sociale (poi demolito) “Stella Rossa”. Ramona Africa mi spiegò che tutti i militanti del MOVE rinunciavano al nome precedente in quanto evocava la condizione di schiavi dei loro antenati (come fece anche Malcom X) e aggiungevano al nome proprio, come rivendicazione di appartenenza comunitaria, familiare, il cognome “Africa”.
Da ex operaio rimasto intossicato da colle e vernici sul lavoro, avevo particolarmente apprezzato che prima della conferenza i militanti afro-americani avessero richiesto di non fumare durante la stessa. Anche “per rispetto dell’aria”, non solo delle vie respiratorie dei presenti. All’epoca molte riunioni di “soggetti antagonisti” si svolgevano ancora avvolte in asfissianti... (continua)
Gianni Sartori 19/1/2020 - 09:21
A la huelga compañeras
Credo che andrebbe unita alla canzone "A la huelga" (già presente) essendone una rivisitazione
Lucone 19/1/2020 - 02:32
Buffalo Soldier
Il nome di “Buffalo Soldier” fu coniato dagli stessi Nativi (secondo alcuni dagli Cheyenne, ma più probabilmente dai Comanches) ed era un'appellativo spregiativo in origine. [RV]
Il bisonte era un animale sacro per i nativi americani, quindi dubito che il soprannome sia stato dato con intenti dispregiativi.
Le ragioni paiono essere i capelli crespi e neri come i peli del bisonte e/o lo spirito combattivo e il coraggio.
Il bisonte era un animale sacro per i nativi americani, quindi dubito che il soprannome sia stato dato con intenti dispregiativi.
Le ragioni paiono essere i capelli crespi e neri come i peli del bisonte e/o lo spirito combattivo e il coraggio.
Lucone 19/1/2020 - 02:20
Grabschrift 1919
Versione di Rocco Rosignoli pubblicata sul suo sito e sui social il 15 gennaio 2020. Traduzione e arrangiamento dell’interprete.
EPITAFFIO, 1919
(continua)
(continua)
inviata da Andrea Paoli 18/1/2020 - 15:21
Arrow
Grazie della splendida traduzione.
Vorrei solo segnalare che al quarto verso della seconda strofa credo sarebbe piú appropriato tradurre "Sanctuary!" con "Asilo!", essendo questo il grido di chi implorava la possibilità di rifugiarsi in un luogo neutrale, solitamente una chiesa, ove non potesse essere perseguito dai suoi inseguitori.
Vorrei solo segnalare che al quarto verso della seconda strofa credo sarebbe piú appropriato tradurre "Sanctuary!" con "Asilo!", essendo questo il grido di chi implorava la possibilità di rifugiarsi in un luogo neutrale, solitamente una chiesa, ove non potesse essere perseguito dai suoi inseguitori.
Francesca 18/1/2020 - 14:35
Vaters Land
Riccardo Venturi, 18-01-2020 14:02
Due parole del traduttore. In tedesco, come in tutte le altre lingue germaniche (inglese compreso), la “patria” viene espressa con il composto “terra paterna”: Vater-land (father-land ecc.). Hannes Wader gioca molto su questo, tra il senso astratto e quello concreto di “terra posseduta dal padre” (Vaters Land). In italiano non è semplice riprodurlo: ho scelto “terra patria” per mantenere un po' entrambi i sensi.
Due parole del traduttore. In tedesco, come in tutte le altre lingue germaniche (inglese compreso), la “patria” viene espressa con il composto “terra paterna”: Vater-land (father-land ecc.). Hannes Wader gioca molto su questo, tra il senso astratto e quello concreto di “terra posseduta dal padre” (Vaters Land). In italiano non è semplice riprodurlo: ho scelto “terra patria” per mantenere un po' entrambi i sensi.
TERRA PATRIA
(continua)
(continua)
18/1/2020 - 14:02
Ai preât la biele stele
Segnalo una nuova versione, molto toccante, arrangiata da Ambrogio Sparagna e cantata da Anna Rita Colaianni, compresa nella colonna sonora del documentario "Scherza con i fanti", firmato da Gianfranco Pannone e dallo stesso Sparagna. Il film è stato presentato al Festival di Venezia del 2019 ed è in uscita in alcune sale italiane a gennaio 2020.
Un articolo di presentazione del film:
Un articolo di presentazione del film:
Scherza con i fanti, storia e musica di italiani in divisa - Film
Immagini di repertorio, straordinarie musiche e pagine di diari dal fronte (ANSA)
Massimo Martella 18/1/2020 - 09:30
Why? (The King of Love Is Dead)
Traduzione italiana di Lorenzo Masetti della versione estesa cantata dal vivo
PERCHÉ? (IL RE DELL'AMORE È MORTO)
(continua)
(continua)
17/1/2020 - 23:06
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Miren como gestionan / los secretarios / Las páginas amables / de cada diario
ho provato anche a integrare la traduzione. Ma controlla, Riccardo, perché non sono molto sicuro.