Due parole per il Maso e per chi fa “tentativi di traduzione”. Secondo me, come ho detto tante volte, la “traduzione” non esiste proprio, e quindi non esistono nemmeno “tentativi”. Davanti a un testo, se lo si desidera comunque rendere, occorre essere, a scelta, o arrogantemente modesti, o modestamente arroganti. Il vecchio Ariodante Marianni, di fronte alle poesie di Dylan Thomas, rivendicava a chiare lettere di non conoscere a sufficienza l'inglese (così come Montale, traducendo una sola poesia dello stesso Dylan Thomas, scrisse in realtà una poesia di Montale del tutto autonoma). Senza volere arrivare a tanto, ho sempre creduto che questo sia l'atteggiamento più corretto. Lasciarsi prendere dalla “imagery” di un testo, spararcisi dentro e lasciando uscire, necessariamente, se stessi (o meglio, se stessi nel dato momento in cui si effettua l'atto di “tradurre”; dieci minuti... (continua)
Questa cosa del tentativo me l'ha attaccata BB che scrive sempre "tentativo", ma hai ragione, ogni traduzione è sempre un tentativo quindi non importa neanche scrivercelo. O, come dice Marco Valdo, le sue sono versioni che sono completamente un'altra cosa rispetto al testo originale. Io qui più che altro avevo scritto tentativo perché onestamente non avevo idea di come tradurre "soft beneath / Hard bitten shells". Ero indeciso se shells fossero pallottole o conchiglie... poi tu mi tiri fuori "parvenze"...
La canzone in ogni caso è bella e commovente ed il video aiuta molto a capirla meglio.
Beneath the shell of... "sotto la parvenza di..."; a mere shell of religion "una pura parvenza di religione" ecc. Può darsi anche che ci sia una sorta di riferimento, o citazione, dal famoso film "Bathing beauties" ("Bellezze al bagno") con Esther Williams, in cui le bellezze uscivan fuori anche da conchiglie; o, chissà, mi è venuta a mente pure la Venere botticelliana (che ora verrebbe senz'altro presa per una profuga). Peraltro, Roger Waters usa qui un termine come "belles", che è parecchio arcaico, fuori dal comune. Ci sarebbe anche da dire che le "parvenze" mi sono sembrate un po' confermate dal "beneath", che per "sotto" si usa oramai soltanto in senso figurato, non propriamente locale (a nessuno verrebbe mai in mente di dire There's an apple beneath the table). Ad ogni modo, lungi da me dall'imporre o "suggerire caldamente" alcunché; ognuno può etichettare come gli pare quello che... (continua)
che siano conchiglie, parvenze o pallottole, il significato mi sembra chiarissimo: le bellezze al bagno sono il simbolo del mondo occidentale che di fronte alla tragedia dell'immigrazione continua a fregarsene e spippolare sul telefonino. Come quella foto terribile della spiaggia in Spagna con il cadavere di un poveraccio ripescato dal mare e la gente intorno che continua a prendere il sole e a chiacchierare sotto l'ombrellone...
Veramente bella...lo stornello gli sarebbe piaciuto tantissimo a i' Capellone, grazie per questo contributo "alla fiorentina"
CON LORENZO NEL CUORE HASTA SIEMPRE!
Ale 12/6/2017 - 09:33
E chi lo sa; speriamo che un giorno o l'altro i' Mao si decida a risorgere per dircelo, nel qual caso sono preparato a tutte le evenienze (anche quella di pigliarmi di bischero, o di ricevere un lattone n'i' muso). Una sola cosa, Ale: non è uno stornello, sono ottave in rima. Uno stornello potrebbe essere:
Fior di ginestra,
C'è i' Bargellini fuor dalla finestra,
Di sotto 'e c'è gli sbirri antisommossa
Bisognerebbe sì squarciàgni l'ossa
Fior di sambuco,
N'i' muro ora ci voglian fare un buco,
Ci sgomberano l'asilo e anche i' Concorde
Ma si pensa a Lorenzo e poi si morde
Fior d'acetosella,
Ora gli arriva qua pure i' Nardella,
Ci vo' sonà la carica e i' violino,
Noi gni si sona un tango bargellino