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Mar dei migranti

Mar dei migranti
2015
Singolo

2016
Restiamo Umani

MAR DEI MIGRANTI. Un brano, esplicativo sin dal titolo, che affronta una tematica oggi più che mai tristemente attuale e vicina: il dramma vissuto da migliaia di persone costrette da guerre e miseria ad abbandonare i luoghi natii, sfidando il mare, per raggiungere le coste europee. Il testo racconta in prima persona, lo sciagurato viaggio di un rifugiato, a bordo di un gommone stracolmo di persone, alla ricerca di una vita auspicabilmente migliore. Da sempre sensibili ai temi sociali, i Sine Frontera decidono di dedicare questo loro primo singolo, anticipazione del nuovo disco “Restiamo umani”, a questa tragedia collettiva, riassunta in quel viaggio, che pur nella sua apparente brevità chilometrica, sembra non finire mai, quanto mai pericoloso, e che comporta il doloroso allontanamento dagli affetti e dai luoghi amati, alla ricerca di un mondo nuovo. Alessandro... (continua)
Lasciai la mia casa un giorno di fine settembre (Kumbaya to my mother)
(continua)
inviata da dq82 4/3/2016 - 15:32
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Stay in the Light

Stay in the Light
2015
Now Is The Time

Testo fornitoci direttamente da Roger Lucey (si veda You Only Need Say Nothing)
I was born on the east coast
(continua)
inviata da dq82 + Roger Lucey 4/3/2016 - 15:14

Like as the Armed Knight

Like as the Armed Knight
[1546]
Versi composti e cantati da Anne Askew (1521-1546) rinchiusa nella prigione di Newgate, Londra
Il testo della ballata è riportato in “The lattre examinacyon of Anne Askewe, latelye martyred in Smythfelde, by the wycked Synagoge of Antichrist, with the Elucydacyon of Johan Bale”, di John Bale (1495-1563), vescovo della chiesa anglicana d’Irlanda.
Mi sono permesso di intitolarla – come si usa – dal primo verso. In Rete viene normalmente riportata come “The Ballad which Anne Askew made and sang when she was in Newgate”.

Anne Askew, giovane nobildonna inglese, a 15 anni fu costretta ad andare in sposa al posto di una sorella scomparsa prematuramente. Ann abbracciò presto il credo protestante. Il marito, che era un fervente cattolico, la ripudiò e cacciò di casa dopo pochi anni. Trasferitasi a Londra, Anne si avvicinò alle cosiddette “Gran Dame”, la cerchia protestante della regina... (continua)
Like as the armed knight
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2016 - 14:41
La Lisistrata di Aristofane è la CCG N. 25000.

La storia del più famoso “sciopero del sesso” della Storia contro la terribile Guerra del Peloponneso, che in pratica segnò la fine del periodo migliore della civiltà Ellenica.
Lorenzo Masetti 4/3/2016 - 12:34
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Ἀριστοφάνους Λυσιστράτη / Aristofane: Lisistrata / Aristophanes: Lysistrata

Ἀριστοφάνους Λυσιστράτη / Aristofane: Lisistrata / Aristophanes: Lysistrata
[411 a. C]
[411 bC]
Atene, Feste Lenee
Athens, Lenaia Dramatic Festival
Messa in scena: Callistrato (forse uno pseudonimo di Aristofane stesso)
Scenemaking: Callistratus (maybe a pseudonym of Aristophanes himself)
Edizione / Editor: F.W. Hall - W.M. Geldart, Clarendon Press, Oxford, 1907



COLEI CHE SCIOGLIE GLI ESERCITI

E’ l’anno 411 avanti Cristo quando, alle feste Lenee di Atene, viene presentata una commedia attribuita a tale “Callistrato”. Le feste Lenee si tenevano ogni anno per celebrare il dio Dioniso Leneo; il nome derivava dalle Λῆναι, vale a dire le Menadi, le adoratrici del dio Dioniso; era consuetudine che, durante tali feste, si presentassero delle tragedie e si svolgessero agoni poetici. Era abbastanza raro che venissero presentate delle commedie, come avvenne appunto in quell’anno 411 con la Lisistrata di quel “Callistrato” che abbiamo già nominato. Ora, si dà il caso... (continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/3/2016 - 12:09
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Memorial Day

Memorial Day
2015
Now Is The Time

Testo fornitoci direttamente da Roger Lucey (si veda You Only Need Say Nothing)

Tu hai visto la guerra da molto vicino, essendo diventato un reporter di guerra in diverse parti del mondo. Anche io ho fatto parte di un gruppo che scrive fieramente, a tratti rabbiosamente contro la guerra ma ascoltando la tua “Memorial Day” si avverte secondo me più tristezza che rabbia, non credi?
“Memorial Day” cerca di guardare alla situazione personale di un soldato che ha combattuto una guerra, pagato un gran prezzo (in questo caso ha perso le gambe) per poi essere dimenticato e messo da parte proprio dal paese per cui ha combattuto. Succede in tutte le guerre, spero di aver focalizzato come i politici usino spesso le persone per i propri scopi.
Memorial Day’s on Monday but today I need a drink
(continua)
inviata da dq82 + Roger Lucey 4/3/2016 - 11:15
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Crossroads

Crossroads
1979
Parole e musica di Roger Lucey, cantautore sudafricano, bianco.
Nell’album intitolato “The Road is Much Longer”, pubblicato nel 1979

Nel 2000 Roger Lucey ha pubblicato una raccolta dal titolo "21 Years Down The Road", con la stessa copertina di “The Road is Much Longer”

Testo fornitoci direttamente da Roger Lucey (si veda You Only Need Say Nothing)

Crossroads is a high-density township in Cape Town, South Africa.

An added motivation for the initial settlers in what was then unsettled Cape Flats Dune Strandveld was the opportunity for families to build individual, more respectable homes than the hostels of Gugulethu allowed for. Since the Apartheid authorities considered the settlement temporary, orders to evict and dismantle it were issued in 1975.

These orders were not enforced due to the efforts of a Men's Committee and a Women's Committee that had been formed to oppose the... (continua)
When you hear the dogs bark
(continua)
inviata da dq82 + Roger Lucey 4/3/2016 - 10:56
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No Easy Walk to Freedom

No Easy Walk to Freedom
I have attached 3 versions of No Easy Walk. I first wrote the song in 1979 and that is the original version. I rewrote the first verse several times over the years but have included the version when Mandela came out of prison and the version that I have started to sing again recently after many years of not singing the song. That is the one called "New".

Parole e musica di Roger Lucey, cantautore sudafricano, bianco.
Non si riesce a trovare il disco originale in cui fu pubblicata. Della canzone esistono diverse versioni, che differiscono nelle strofe. La prima, in ordine di pubblicazione dovrebbe essere questa incisa dai Tighthead Fourie and the Loose Forwards



Testo fornitoci direttamente da Roger Lucey (si veda You Only Need Say Nothing)
Il testo riprende un discorso di Nelson Mandela

Nelson R. Mandela
"No Easy Walk to Freedom"

Presidential Address (21 September 1953)

Since 1912... (continua)
No easy walk to freedom
(continua)
inviata da dq82 + Roger Lucey 4/3/2016 - 10:15
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You Only Need Say Nothing

You Only Need Say Nothing
written late in 1977
1979
Parole e musica di Roger Lucey, cantautore sudafricano, bianco.
Nell’album intitolato “The Road is Much Longer”, pubblicato nel 1979

Nel 2000 Roger Lucey ha pubblicato una raccolta dal titolo "21 Years Down The Road", con la stessa copertina di “The Road is Much Longer”

Capita che in rete non si riescano a trovare dei testi, dei testi che ci interessano particolarmente, e allora una delle vie è provare a chiedere direttamente agli autori. Così ho fatto, spedito una mail direttamente a Roger Lucey che mi ha inviato questo testo e quelli che seguono.

Roger Lucey è un cantautore bianco sudafricano, a causa dei contenuti dei suoi testi anti-Apartheid fu censurato e la sua carriera pressoché stroncata.



This biography is an extract from a newspaper article on Peter Jones written by by Khuthala Nandipha for 'City Press', September 2007.

"Biko’s comrade-in-arms... (continua)
There's a beggar sitting legless
(continua)
inviata da dq82 + Roger Lucey 4/3/2016 - 09:33
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Brown Girl

Brown Girl
[1965]
Parole e musica di John D. Loudermilk, più noto come songwriter che come interprete, l’autore di canzoni come Indian Reservation (The Lament Of The Cherokee Reservation Indian) e Tobacco Road
Nell’album “The Open Mind Of John D. Loudermilk” del 1969

“A true story that happened back in the '40s in my hometown of Durham, NC. Both parties involved eventually went mad due to the social pressure of both sides. I haven't seen the man in years, but occasionally one will spot the figure of Bessie May Brown, shopping bag on her arm, stooping over to pick up a chewing gum wrapper or an old cigarette pack…”
(JDL)

A quanto capisco, si tratta della storia di una coppia mista nel North Carolina degli anni 40, quando segregazione e razzismo erano ancora legge.
Il punto di vista è quello di un ragazzo bianco che aspetta la sua fidanzata nera fuori dalla grande fabbrica dove lei lavora. L’uomo... (continua)
Back home, we got this great big old factory sittin' right in the middle of town
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2016 - 08:53
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Run on Home, Baby Brother

Run on Home, Baby Brother
[1963]
Parole e musica di John D. Loudermilk, più noto come songwriter che come interprete, l’autore di canzoni come Indian Reservation (The Lament Of The Cherokee Reservation Indian) e Tobacco Road
Nell’album “Presenting John D. Loudermilk” (credo si tratti di quello d’esordio)

“Advising not to join the US marines…”
Run on home, baby brother, don'tcha leave your aging mother
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2016 - 08:18
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Il pleut

Il pleut
Parole di Brigitte Fontaine
Musica di Jean Claude Vannier
Album: Brigitte Fontaine est… folle ! (1968)
Il pleut
(continua)
3/3/2016 - 18:24
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No Playing in the Snow Today

No Playing in the Snow Today
[1963]
Parole e musica di John D. Loudermilk, più noto come songwriter che come interprete, l’autore di canzoni come Indian Reservation (The Lament Of The Cherokee Reservation Indian) e Tobacco Road
Nell’album “John D. Loudermilk Sings A Bizarre Collection Of The Most Unusual Songs” del 1966

E’ Natale ma ai bimbi non è permesso giocare nella neve perchè è radioattiva…
Da qualche parte, lontano, in una fredda e grigia torre, uomini affamati di potere stanno giocando un gioco folle, satanico, e ridono mentre milioni di genitori sono costretti a dire ai loro bimbi “Non si può giocare con la neve”…

Forse con questi versi un po’ ingenui e lacrimevoli l’autore ce l’aveva coi sovietici, ma pure a casa loro gli americani non dovevano stare molto tranquilli: il primo grave incidente in un reattore nucleare statunitense è infatti del 1961, quando il 3 gennaio ne esplose uno in una base militare vicina alla città di Idaho Falls… Si pensi che la decontaminazione dell’area è stata formalmente completata soltanto nel 2003!
My little boy with smiling face and dancing eyes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/3/2016 - 11:11
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Interstate 40

Interstate 40
[1963]
Parole e musica di John D Loudermilk, più noto come songwriter che come interprete, l’autore di canzoni come Indian Reservation (The Lament Of The Cherokee Reservation Indian) e Tobacco Road
Nell’album “John D. Loudermilk Sings A Bizarre Collection Of The Most Unusual Songs” del 1966

Una canzone che fu ispirata all’autore dai racconti del padre, John D. Loudermilk Sr., sulla vita che fu costretto a fare negli anni della Grande Depressione. La famiglia Loudermilk era originaria di Durham, North Carolina, e la Interstate 40 è l’autostrada che corre lungo la parte centro meridionale degli States, dalla California fino al North Carolina. Era una delle vie principali lungo le quali si muovevano all’epoca i massicci flussi migratori di disperati che vagavano per il paese in cerca di un lavoro…
Walkin' down the shoulder of Interstate 40
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/3/2016 - 10:15

Travelin' Man

Travelin' Man
[1959]
Scritta da John D Loudermilk e Marijohn Wilkin
Interpretata da Dickey Lee e Red Foley
I know ev'ry park bench nail by nail
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/3/2016 - 09:37
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I'm Looking (for a World)

I'm Looking (for a World)
[1965]
Parole e musica di John D. Loudermilk, più noto come songwriter che come interprete, l’autore di canzoni come Indian Reservation (The Lament Of The Cherokee Reservation Indian) e Tobacco Road
Nell’album “John D. Loudermilk Sings A Bizarre Collection Of The Most Unusual Songs” del 1966
A paper pack of sugar, a plastic spoon and knife
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/3/2016 - 09:25
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Bad News

Bad News
[1966]
Parole e musica di John D. Loudermilk, più noto come songwriter che come interprete, l’autore di canzoni come Indian Reservation (The Lament Of The Cherokee Reservation Indian) e Tobacco Road
Nell’album “John D. Loudermilk Sings A Bizarre Collection Of The Most Unusual Songs”
Bad news travels like wildfire
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/3/2016 - 09:14
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All the World Has Gone By

All the World Has Gone By
[1964-65]
Parole di Kim Chappell e Richard Fariña
Musica di Joan Baez
Nell’album “Memories” di Mimi e Richard Fariña pubblicato nel 1968, il primo dopo la prematura morte di quest’ultimo, avvenuta in un incidente motociclistico nel 1966.
La canzone fu probabilmente scritta da un’amica delle sorelle Baez, Joan e Mimi, tal Kim Chappell, una free spirit, senza lavoro e senza casa, che le Baez avevano preso in carico.

This song has a rather confusing provenance. David Hajdu reports that Richard wrote the poem and Joan and her friend Kim Chappell set it to music (see Positively 4th Street, pages 273 and 296). However, I believe that the lyrics were originally written by Kim Chappell and set to music by Joan Baez in 1964 or very early in 1965 (note that this would make it Joan's first writing credit).
Kim Chappell was a close friend of Joan and not a musician at all. She is discussed in... (continua)
All the world has gone by
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/3/2016 - 08:49
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Drei Minuten Gehör!

Drei Minuten Gehör!
Drei Minuten Gehör!

Kurt Tucholsky – alias Theobald Tiger – 1922
Theobald Tiger
Republikanische Presse, 29.07.1922, Nr. 6, wieder in: Mit 5 PS (1928)
Drei Minuten Gehör will ich
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/3/2016 - 23:46
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La canson dlë sfolà

Victor Tagliabue
Tratta dall’operetta in piemontese “Giandoja nell’Olimpo degli Dei”, questo allegro valzer racconta le peripezie che il povero “sfollato”, costretto ad abbandonare la città devastata dai bombardamenti nel corso dell’ultimo conflitto, è costretto a subire per poter condurre una dignitosa esistenza in quella campagna a cui è così poco abituato.
Dòp le fatighe d’un dì a j’è gnente ‘d pì bel
(continua)
inviata da dq82 2/3/2016 - 17:50

Marie Enson

anonimo
Marie Enson
(continua)
inviata da Normande 2/3/2016 - 16:42
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Rev. Luther

Rev. Luther
1989
This Time Around
Call your dog offa me
(continua)
inviata da dq82 2/3/2016 - 16:01
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Where's My Apple Pie?

Where's My Apple Pie?
[1974-75]
Parole e musica di Joan Baez
In un 45 giri inciso per la A&M venduto soltanto in alcuni concerti per sostenere un’associazione di veterani della guerra in Vietnam. A molti di questi che partecipavano ai concerti il disco fu regalato.
Testo trovato sul sito dell’autrice

La trovo soltanto nella raccolta “The Complete A&M Recordings” pubblicata nel 2003

Una canzone che la Baez ha in seguito interpretata, insieme a I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night e Salt of the Earth, durante la sua performance al concerto per la campagna “Occupy Wall Street” nel 2011.
Been sitting on old park benches
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/3/2016 - 15:39
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Yemen Türküsü

anonimo
Yemen Türküsü is a very well known Turkish folk song (türkü means Turkish folk song). It is about Turkish soldiers who were sent to Yemen in the First World War to fight a battle against The United Kingdom and Rebel Arabs for the Ottoman Empire. They went to Yemen from Muş,a city in the east of Turkey.They all died in Yemen.So after that tragedy, the Yemen song wrote by the local people of Muş for the memories of soldiers' death in Yemen.
Havada bulut yok bu ne dumandır
(continua)
inviata da dq82 2/3/2016 - 15:30
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No Lika Da War

No Lika Da War
[1941]
Parole di Stanley Holloway
Musica di Stanley Nesham
Interpretata da Stanley Holloway accompagnato da W.T. Best al pianoforte
Testo trovato su International Lyrics Playground come trascritto da Monique Adriaansen, Mel Priddle e Ferda Dolunay.
Trovo la canzone nella raccolta “Britain at War” del 1990.

Certamente una canzone della propaganda di guerra inglese, ma una divertente sintesi di come era percepita l’Italietta bellicosa e colonialista dei Mussolini e dei Graziani, reduce di fresco dalla disfatta di Tobruch (8 dicembre 1940 - 9 febbraio 1941) dove soverchianti forze italiane furono travolte dai britannici, di molto inferiori in numero di soldati e mezzi: 5.500 e più morti, 10.000 feriti e 115.000 prigionieri tra le fila italiane contro le appena 500 perdite inglesi… L’ennesimo ottimo risultato del Maresciallo d’Italia Rodolfo Graziani, militare inetto e criminale di guerra.

Satira... (continua)
In Italy when Mussolini called for men
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/3/2016 - 11:35
Percorsi: Disertori
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If I Ruled the World

If I Ruled the World
[1963]
Scritta da Cyril Ornadel e Leslie Bricusse, due celebri liricisti e compositori inglesi, per il musical “Pickwick”, tratto dal racconto “The Posthumous Papers of the Pickwick Club” di Charles Dickens, 1836.
Molti artisti l’hanno interpretata, da Tony Bennett a Stevie Wonder, da The Supremes a Tom Jones, ma credo che quella di James Brown, al culmine della sua bravura, sia la più memorabile.
Singolo del 1968 (lato B di “I Got The Feelin'”) poi incluso nell’album “Sex Machine (Recorded Live at Home in Augusta, Georgia, with ‘His Bad Self’)” del 1970.
If I ruled the world
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/3/2016 - 10:24
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Deja la vida volar

Deja la vida volar
[1962]
Parole e musica di Víctor Jara
Interpretata insieme ai Quilapayún
Nel disco “Víctor Jara” del 1966-67, rieditato nel 1975 con il titolo “Canto a lo humano”
Testo trovato su Cancioneros.com
En tu cuerpo flor de fuego
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/3/2016 - 08:19
Sostenendo, con la forza della ragione che una bomba possa essere molto intelligente, le potresti domandare poco prima dell’esplosione la descrizione di un tramonto o se ha fatto già l’amore oppure no...

Un omaggio di Elio e le Storie Tese al grande Francesco Di Giacomo
Lorenzo Masetti 1/3/2016 - 23:09

Malachi

Malachi
[2010]
Scritta da Jean Smith e David Lester, il duo canadese noto come Mecca Normal, attivo dal 1984.
Un singolo che non mi pare sia mai stato incluso in un album



Così come ho attribuito Le monde est fou non al suo autore o interprete ma alla sua protagonista, la poetessa franco canadese Huguette Gaulin, voglio attribuire questa non ai loro autori, i Mecca Normal, ma a Mark David Ritscher, per gli amici Malachi, musicista e ingegnere del suono nativo del North Dakota ma residente a Chicago.

Impegnato in molti progetti di jazz e musica sperimentale, Malachi era altrettanto impegnato contro la guerra, tanto che fu arrestato un paio di volte nel corso di manifestazioni. Fu l’ingiusta e fraudolenta invasione statunitense dell’Iraq nel 2003 a rendere le convinzioni politiche di Malachi Ritscher ancora più radicali.

Ai primi di novembre del 2006 pubblicò sul suo sito uno scritto in cui esponeva... (continua)
And camera goes click and you press record
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/3/2016 - 14:58
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Le monde est fou

Le monde est fou
[1973]
Parole di Luc Plamondon, paroliere e produttore musicale del Québec
Musica di Christian St-Roch (1948-2014), musicista e compositore, anche lui québécois
Interpreti: Renée Claude, Diane Dufresne e altri.
Parzialmente riscritta (solo una versione più breve) nel 1979 con il titolo “Hymne à la beauté du monde”

Non fu Huguette Gaulin (1944-1972), giovane poetessa franco canadese, a scrivere o ad interpretare questa canzone, ma “Le monde est fou” è a lei dedicata e ruota intorno alla frase che Huguette urlò prima di auto immolarsi nel centro storico di Montreal nel giugno del 1972: “Vous avez détruit la beauté du monde!”
Per questo ho voluto attribuire a lei questo brano.

Huguette Gaulin era vicina al gruppo di avanguardia letteraria de Les Herbes Rouges e pubblicava le sue poesie sulla rivista La Barre du jour. Era molto attenta ai temi ecologici e senz’altro la sua spiccata sensibilità... (continua)
Le monde est fou
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/3/2016 - 14:08

Alice Was Her Name

Alice Was Her Name
[1965]
Parole e musica di Ruth Jacobs
Testo e accordi pubblicati sul # 66 del Broadside Magazine, 14 novembre 1965

Una storia dimenticata, quella di Alice Herz (1882-1965).
Era tedesca e all’avvento del nazismo nel 1933 si era trasferita in Francia con la figlia.
Nel 1940, con l’occupazione, vennero entrambe internate nel campo di concentramento di Gurs.
Nel 1942 riuscirono ad emigrare negli USA e si stabilirono a Detroit, dove Alice lavorò come lettrice di tedesco all’università e la figlia Helga come bibliotecaria.
Nel secondo dopoguerra fecero domanda per ottenere la cittadinanza statunitense ma ad Alice non fu accordata a causa del suo rifiuto di dichiarare fedeltà assoluta al paese, cioè che lo avrebbe difeso anche con le armi, se necessario…
Di armi, Alice, ne aveva viste anche troppe nella sua vita, a cominciare da quelle del suo stesso paese che avevano aggredito e... (continua)
This was a woman who wanted freedom from war
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/3/2016 - 11:14
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Qu’ils m’entendent

Qu’ils m’entendent
Une mobilisation record terrasse l’initiative de l’UDC

Almeno stavolta l'ennesima iniziativa razzista è stata rigettata dal "popolo sovrano". Il Canton Ticino si conferma, in controtendenza rispetto al resto della Confederazione, il più xenofobo della Svizzera.
Lorenzo 29/2/2016 - 23:08
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Lucio Dalla: Disperato erotico stomp

Lucio Dalla: Disperato erotico stomp
Non credo che dopo il 1977 ci sia stata in Dalla un'involuzione "terrificante" anzi... basta ascoltare gli album Lucio Dalla, Dalla, Dalla Q-disc, 1983, Viaggi organizzati, Henna e Angoli nel cielo per capire che è un giudizio superficiale e affrettato. Dalla è rimasto, fino alla fine, il migliore dei cantautori possibili.
Michele 29/2/2016 - 19:33
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All of God's Children Ain't Free

All of God's Children Ain't Free
L'Orange Blossom Special era il nome di un treno della compagnia ferroviaria Seaboard Air Line Railroad. Ha fatto servizio sulla tratta New York - Miami (2.136 km!) dal 1925 al 1953, per poi essere sostituito dal Silver Star dell'Amtrack... (en.wikipedia)
B.B. 29/2/2016 - 16:10

Git Gone!

Git Gone!
La canzone fu scritta per lo meno nel 1965, visto che testo ed accordi sono pubbicati sul #65 del Broadside Magazine, 15 dicembre 1965...
B.B. 29/2/2016 - 15:51

Maggiolata sciagurata (Maggio triste 2003)

Maggiolata sciagurata (Maggio triste 2003)
[2003]
Parole e musica di Daniele Poli (1965-), chitarrista e compositore di Prato, fondatore del gruppo.

Nell’album intitolato “Viva Faliero! Canti, suoni e storie tra Val di Bisenzio e Toscana”
La canzone è stata premiata al IX° concorso intitolato a Giovanna Daffini (1914-1969) che si tiene dal 1994 nel mese di giugno a Motteggiana, Mantova.
Testo trovato sull’Atlante Demologico Lombardo

Una piccola, grande canzone finora sfuggita alle ricerche, eppure assai importante perché – ricordiamolo ancora una volta – le CCG/AWS sono on line proprio dalla primavera del 2003, quando iniziarono i bombardamenti statunitensi sull’Iraq…
Ci si prova anche quest'anno a cantar la maggiolata
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/2/2016 - 14:24

The Ballad of LBJ

The Ballad of LBJ
[1965]
Parole e musica di Mortimer Frankel
Testo e musica pubblicati sul # 62 del Broadside Magazine, 15 settembre 1965

Durante la presidenza provvisoria e la campagna presidenziale LBJ fu molto cauto sulla possibilità di un’escalation militare in Vietnam. Era convinto che non fosse il caso di impegnarsi in un’altra Corea e, soprattutto, pensava che nel conflitto volessero trascinarlo i suoi nemici per distoglierlo dai “fronti di guerra” interni, quello dei diritti civili e della lotta alla povertà. Ma poi i vertici militari e dell’industria bellica gli prepararono la balla del Tonchino (raccontando fandonie su navi da guerra americane attaccate da motosiluranti nord-vietnamite) e i sondaggisti sondarono che l’opinione pubblica contraria alla guerra era la minoranza, non più del 25-30%...
E poi è andata come andata…

A volte si pensa, con un atteggiamento che definerei complottista, che... (continua)
Oh, a fella ran for president
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/2/2016 - 13:31
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Folk Against the Fascism

Folk Against the Fascism
2015
Hombre All'ombra

Nata durante le registrazioni di questo CD, e’ il nostro piccolo contributo folk all’antifascismo.
Play loud, play down the road
(continua)
inviata da dq82 29/2/2016 - 12:56
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Ballata degli impiccati

Ballata degli impiccati
Μετέφρασε στα ελληνικά ο Ρικάρδος Βεντούρης
Traduzione in greco di Riccardo Venturi
29.2.2016
ΜΠΑΛΑΝΤΑ ΤΩΝ ΚΡΕΜΑΣΜΕΝΩΝ
(continua)
29/2/2016 - 11:35
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Peace

Peace
2015
The War Is Not Over

feat. Pat Mastelotto

Il 24 maggio del 1915 l’Italia entrava in quella che ancora oggi, ad un secolo di distanza, viene ricordata come “La Grande Guerra”. Esattamente il 24 maggio di 100 anni dopo il polistrumentista veneto Mike 3rd commemora l’evento con un grande concept-album, 21 tracce per complessive due ore di musica circa, nel quale quei sanguinosi episodi rivivono attraverso questi brani concatenati l’uno all’altro in un coinvolgente turbinio di eventi sonori. Del resto, come tutti noi ricordiamo per quello che abbiamo studiato a scuola, le regioni del Triveneto furono al centro di alcune tra le battaglie più sanguinose, per via della loro vicinanza con i territori dell’Impero Austro-Ungarico. Per questo motivo l’opera di Mike 3rd ha potuto usufruire del patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Carmignano di Brenta, in provincia di Padova.

Mike 3rd,... (continua)
Hey you help me in your dark coral cave
(continua)
inviata da dq82 29/2/2016 - 11:28
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Walls Between Us

Walls Between Us
2015
The War Is Not Over

Il 24 maggio del 1915 l’Italia entrava in quella che ancora oggi, ad un secolo di distanza, viene ricordata come “La Grande Guerra”. Esattamente il 24 maggio di 100 anni dopo il polistrumentista veneto Mike 3rd commemora l’evento con un grande concept-album, 21 tracce per complessive due ore di musica circa, nel quale quei sanguinosi episodi rivivono attraverso questi brani concatenati l’uno all’altro in un coinvolgente turbinio di eventi sonori. Del resto, come tutti noi ricordiamo per quello che abbiamo studiato a scuola, le regioni del Triveneto furono al centro di alcune tra le battaglie più sanguinose, per via della loro vicinanza con i territori dell’Impero Austro-Ungarico. Per questo motivo l’opera di Mike 3rd ha potuto usufruire del patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Carmignano di Brenta, in provincia di Padova.

Mike 3rd, a soli sette mesi... (continua)
There is no more “you”
(continua)
inviata da dq82 29/2/2016 - 11:27
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In the Light

In the Light
2015
The War Is Not Over

feat. Tony Levin

Il 24 maggio del 1915 l’Italia entrava in quella che ancora oggi, ad un secolo di distanza, viene ricordata come “La Grande Guerra”. Esattamente il 24 maggio di 100 anni dopo il polistrumentista veneto Mike 3rd commemora l’evento con un grande concept-album, 21 tracce per complessive due ore di musica circa, nel quale quei sanguinosi episodi rivivono attraverso questi brani concatenati l’uno all’altro in un coinvolgente turbinio di eventi sonori. Del resto, come tutti noi ricordiamo per quello che abbiamo studiato a scuola, le regioni del Triveneto furono al centro di alcune tra le battaglie più sanguinose, per via della loro vicinanza con i territori dell’Impero Austro-Ungarico. Per questo motivo l’opera di Mike 3rd ha potuto usufruire del patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Carmignano di Brenta, in provincia di Padova.

Mike 3rd,... (continua)
Down in the light clear light of a bright shining sun
(continua)
inviata da dq82 29/2/2016 - 11:26
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Pacific Revolution

Pacific Revolution
2015
The War Is Not Over

Il 24 maggio del 1915 l’Italia entrava in quella che ancora oggi, ad un secolo di distanza, viene ricordata come “La Grande Guerra”. Esattamente il 24 maggio di 100 anni dopo il polistrumentista veneto Mike 3rd commemora l’evento con un grande concept-album, 21 tracce per complessive due ore di musica circa, nel quale quei sanguinosi episodi rivivono attraverso questi brani concatenati l’uno all’altro in un coinvolgente turbinio di eventi sonori. Del resto, come tutti noi ricordiamo per quello che abbiamo studiato a scuola, le regioni del Triveneto furono al centro di alcune tra le battaglie più sanguinose, per via della loro vicinanza con i territori dell’Impero Austro-Ungarico. Per questo motivo l’opera di Mike 3rd ha potuto usufruire del patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Carmignano di Brenta, in provincia di Padova.

Mike 3rd, a soli sette mesi... (continua)
In this crazy world
(continua)
inviata da dq82 29/2/2016 - 11:23
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Cold and Fake Part II

Cold and Fake Part II
2015
The War Is Not Over

Il 24 maggio del 1915 l’Italia entrava in quella che ancora oggi, ad un secolo di distanza, viene ricordata come “La Grande Guerra”. Esattamente il 24 maggio di 100 anni dopo il polistrumentista veneto Mike 3rd commemora l’evento con un grande concept-album, 21 tracce per complessive due ore di musica circa, nel quale quei sanguinosi episodi rivivono attraverso questi brani concatenati l’uno all’altro in un coinvolgente turbinio di eventi sonori. Del resto, come tutti noi ricordiamo per quello che abbiamo studiato a scuola, le regioni del Triveneto furono al centro di alcune tra le battaglie più sanguinose, per via della loro vicinanza con i territori dell’Impero Austro-Ungarico. Per questo motivo l’opera di Mike 3rd ha potuto usufruire del patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Carmignano di Brenta, in provincia di Padova.

Mike 3rd, a soli sette mesi... (continua)
I hope we will see the light
(continua)
inviata da dq82 29/2/2016 - 11:21
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Cold and Fake Part I

Cold and Fake Part I
2015
The War Is Not Over

feat. Benny Greb

Il 24 maggio del 1915 l’Italia entrava in quella che ancora oggi, ad un secolo di distanza, viene ricordata come “La Grande Guerra”. Esattamente il 24 maggio di 100 anni dopo il polistrumentista veneto Mike 3rd commemora l’evento con un grande concept-album, 21 tracce per complessive due ore di musica circa, nel quale quei sanguinosi episodi rivivono attraverso questi brani concatenati l’uno all’altro in un coinvolgente turbinio di eventi sonori. Del resto, come tutti noi ricordiamo per quello che abbiamo studiato a scuola, le regioni del Triveneto furono al centro di alcune tra le battaglie più sanguinose, per via della loro vicinanza con i territori dell’Impero Austro-Ungarico. Per questo motivo l’opera di Mike 3rd ha potuto usufruire del patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Carmignano di Brenta, in provincia di Padova.

Mike 3rd,... (continua)
Crazy voices try to find their day
(continua)
inviata da dq82 29/2/2016 - 11:20
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In the Twilight Part II

In the Twilight Part II
2015
The War Is Not Over

Il 24 maggio del 1915 l’Italia entrava in quella che ancora oggi, ad un secolo di distanza, viene ricordata come “La Grande Guerra”. Esattamente il 24 maggio di 100 anni dopo il polistrumentista veneto Mike 3rd commemora l’evento con un grande concept-album, 21 tracce per complessive due ore di musica circa, nel quale quei sanguinosi episodi rivivono attraverso questi brani concatenati l’uno all’altro in un coinvolgente turbinio di eventi sonori. Del resto, come tutti noi ricordiamo per quello che abbiamo studiato a scuola, le regioni del Triveneto furono al centro di alcune tra le battaglie più sanguinose, per via della loro vicinanza con i territori dell’Impero Austro-Ungarico. Per questo motivo l’opera di Mike 3rd ha potuto usufruire del patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Carmignano di Brenta, in provincia di Padova.

Mike 3rd, a soli sette mesi... (continua)
It is getting dark, silence in the air
(continua)
inviata da dq82 29/2/2016 - 11:18
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Lost

Lost
2015
The War Is Not Over

Il 24 maggio del 1915 l’Italia entrava in quella che ancora oggi, ad un secolo di distanza, viene ricordata come “La Grande Guerra”. Esattamente il 24 maggio di 100 anni dopo il polistrumentista veneto Mike 3rd commemora l’evento con un grande concept-album, 21 tracce per complessive due ore di musica circa, nel quale quei sanguinosi episodi rivivono attraverso questi brani concatenati l’uno all’altro in un coinvolgente turbinio di eventi sonori. Del resto, come tutti noi ricordiamo per quello che abbiamo studiato a scuola, le regioni del Triveneto furono al centro di alcune tra le battaglie più sanguinose, per via della loro vicinanza con i territori dell’Impero Austro-Ungarico. Per questo motivo l’opera di Mike 3rd ha potuto usufruire del patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Carmignano di Brenta, in provincia di Padova.

Mike 3rd, a soli sette mesi... (continua)
Flowers lost in the desert
(continua)
inviata da dq82 29/2/2016 - 11:16
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Night With a Thousand Furry Animals

Night With a Thousand Furry Animals
2015
The War Is Not Over

feat. Benny Greb

Il 24 maggio del 1915 l’Italia entrava in quella che ancora oggi, ad un secolo di distanza, viene ricordata come “La Grande Guerra”. Esattamente il 24 maggio di 100 anni dopo il polistrumentista veneto Mike 3rd commemora l’evento con un grande concept-album, 21 tracce per complessive due ore di musica circa, nel quale quei sanguinosi episodi rivivono attraverso questi brani concatenati l’uno all’altro in un coinvolgente turbinio di eventi sonori. Del resto, come tutti noi ricordiamo per quello che abbiamo studiato a scuola, le regioni del Triveneto furono al centro di alcune tra le battaglie più sanguinose, per via della loro vicinanza con i territori dell’Impero Austro-Ungarico. Per questo motivo l’opera di Mike 3rd ha potuto usufruire del patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Carmignano di Brenta, in provincia di Padova.

Mike 3rd,... (continua)
There is no reason to see your faces crying in the empty sky
(continua)
inviata da dq82 29/2/2016 - 11:13
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In the Twilight

In the Twilight
2015
The War Is Not Over

feat. Tony Levin

Il 24 maggio del 1915 l’Italia entrava in quella che ancora oggi, ad un secolo di distanza, viene ricordata come “La Grande Guerra”. Esattamente il 24 maggio di 100 anni dopo il polistrumentista veneto Mike 3rd commemora l’evento con un grande concept-album, 21 tracce per complessive due ore di musica circa, nel quale quei sanguinosi episodi rivivono attraverso questi brani concatenati l’uno all’altro in un coinvolgente turbinio di eventi sonori. Del resto, come tutti noi ricordiamo per quello che abbiamo studiato a scuola, le regioni del Triveneto furono al centro di alcune tra le battaglie più sanguinose, per via della loro vicinanza con i territori dell’Impero Austro-Ungarico. Per questo motivo l’opera di Mike 3rd ha potuto usufruire del patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Carmignano di Brenta, in provincia di Padova.

Mike 3rd,... (continua)
The grass is green what a beautiful thing
(continua)
inviata da dq82 29/2/2016 - 11:00
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Recitativo [Due invocazioni e un atto di accusa] e Corale [La leggenda del re infelice]

Recitativo [Due invocazioni e un atto di accusa] <i>e</i> Corale [La leggenda del re infelice]
Dal blog Fabrizio De André in English

In "Recitativo" and "Corale" De Andrè makes the case that a merciful outlook should underpin all human affairs, as death waits patiently for each of us regardless of station in life.

Tutti morimmo a stento, released in 1968, was one of the first concept albums in Italy. In De Andrè's own words, the album "speaks of death, not of bubble gum death with little bones, but of psychological death, moral death, mental death, that a normal person can encounter during his lifetime." After the success of Volume I, De André was provided for this next album a cutting edge recording studio complete with an 80-member orchestra, directed by Gian Piero Reverberi, and a children's chorus. The whole project was under the direction of Gian Piero's brother Gian Franco Reverberi. This album also met with commercial success, becoming the highest selling album in Italy in... (continua)
RECITATIVE
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/2/2016 - 09:26
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Una storia sbagliata

Una storia sbagliata
Dal blog Fabrizio De André in English


"Una storia sbagliata" was co-written with Massimo Bubola on commission as music for a television broadcast titled "Behind the Trial" ("Dietro il processo"), by journalist Franco Biancacci. The song was released as a 45 in 1980, and included in a 2005 anthology In direzione ostinata e contraria. The song is about the brutal unsolved murder in 1975 of Pier Paolo Pasolini, who was active and influential as a poet, journalist, philosopher, novelist, playwright, filmmaker, actor, painter and political figure. Pasolini was, courageously for the times and culture, openly gay. The court convicted as the murderer a man who said that Pasolini had come on to him, and then they subsequently got into a fight. But it was an unconvincing verdict, and in fact the convicted murderer recanted his testimony years later and said that three men "with southern accents"... (continua)
A STORY IN ERROR
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/2/2016 - 09:05
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Un matto [Dietro ogni scemo c'è un villaggio]

Un matto [Dietro ogni scemo c'è un villaggio]
Dal blog Fabrizio De André in English

Non al denaro non all'amore nè al cielo, released in 1971, is a concept album inspired by poems from The Spoon River Anthology by Edgar Lee Masters, published in 1915 and translated into Italian in 1943 by Fernanda Pivano (below, with De André). Each poem tells the story, as an epitaph, of one of the denizens of the fictional small town Spoon River. De André read and liked the book when he was 18, and when he re-read it years later was again struck by the relevance of the stories and the lives therein. He wanted to show, with the nine poems he chose, some aspects of life related to envy, love and the failure of science. The album was an immediate success upon its release. - Dennis Criteser
A MADMAN
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/2/2016 - 08:56

Un ministro

Un ministro
[2016]
Una poesia di Edgardo Leo Maestri
dall' Antologia di Rio Cucchiaio
Musica che, sicuramente,
sarebbe stata scritta da Fabrizio De André
(beh, sicuramente, diciamo forse, dài)
UN MINISTRO
(continua)
29/2/2016 - 07:38
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Un blasfemo [Dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato]

Un blasfemo [Dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato]
Dennis Criteser [2014]

Non al denaro non all'amore nè al cielo, released in 1971, is a concept album inspired by poems from The Spoon River Anthology by Edgar Lee Masters, published in 1915 and translated into Italian in 1943 by Fernanda Pivano. Each poem tells the story, as an epitaph, of one of the denizens of the fictional small town Spoon River. De André read and liked the book when he was 18, and when he re-read it years later was again struck by the relevance of the stories and the lives therein. He wanted to show, with the nine poems he chose, some aspects of life related to envy, love and the failure of science. The album was an immediate success upon its release. - Dennis Criteser
A BLASPHEMER
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/2/2016 - 07:10




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