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Kerfank 1870

Kerfank 1870
"Je vous conjure d'oublier que vous êtes Bretons pour ne vous souvenir que de votre qualité de François" (Le ministre de la Guerre Louis Charles de Saulces de Freycinet au général Émile de Kératry, à la tête de cinquante à soixante mille mobilisés bretons, formant l'armée de Bretagne).

In Bretagna, i bravissimi Tri Yann non sono stati gli unici, nè i primi a ricordare in musica gli avvenimenti di Conlie. Nel 1976, l'amico sensibile e libertario Serge Kerguiduff nel consacrare un intero Lp all'opera di Tristan Corbière, ha inserito anche una selezione di quartine dall'impressionante "La Pastorale di Conlie" che di quei scandalosi fatti è quasi un resoconto poetico scritto in contemporanea e il cui testo (e relativa mia traduzione) riporto più in basso.
La forma canzone viene preceduta dalle seguenti due strofe:

Puisque de nouveau vous faites la Bretagne
Moins par plaisir que par état... (continua)
Flavio Poltronieri 4/2/2016 - 22:31
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Two Brothers

Two Brothers
Questa non è una canzone DALLA guerra civile americana ma SU quella guerra.
Si vedano al proposito le note su “Songs of the Civil War”, disco curato da Irwin Silber e Jerry Silverman e pubblicato dalla Folkways Record nel 1960.

“Two Brothers” è stata infatti composta nei primi anni 50 (del 900) da Israel Goldener, meglio noto come Irving Gordon (1915-1996), songwriter nativo di Brooklyn ed autore di molte canzoni per Duke Ellington, Perry Como, Billie Holiday e Bing Crosby, per citare solo alcuni degli artisti con cui collaborò.
Uno dei suoi più indimenticabili successi rimane “Unforgettable”, scritta per Nat King Cole.

Trovo il brano - con il titolo “Two Brothers (The Blue And The Grey)” - anche interpretato da The Weavers (Ronnie Gilbert, Lee Hays, Fred Hellerman e Pete Seeger) nel loro disco live del 1957 “The Weavers On Tour”.
Bernart Bartleby 4/2/2016 - 22:04
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Ciutat Morta

Ciutat Morta
CIUDAD MUERTA
(continua)
4/2/2016 - 21:43
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Ἐπιτάφιος

Ἐπιτάφιος
Scusate qualcuno con calma potrebbe riassumere ciò che Theodorakis spiega qui



immagino che in sostanza dica quanto scritto da Testa in questa pagina (sotto la foto "Salonicco, 1936") ma forse con qualche dettaglio in più che potrebbe interessare.
Purtroppo il video non contiene sottotitoli in inglese perciò chiedo aiuto qui.
Grazie a tutti.
Edoardo 4/2/2016 - 12:25
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Nobody Knows the Trouble I've Seen

anonimo
La versione dei Fisk Jubilee Singers come riportata sul solito, imprescindibile Mudcat Café
Nobody Knows the Trouble I've Seen
NOBODY KNOWS THE TROUBLE I SEE, LORD
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/2/2016 - 09:51
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Si hei dr Wilhälm Täll ufgfüert

Si hei dr Wilhälm Täll ufgfüert
Chanson alémanique (Schwyzertüütsch) – Si hei dr Wilhälm Täll ufgfüert – Mani Matter – 1966
Paroles et Musique: Mani Matter
Album: I han en Uhr erfunde ("Ho trovato un orologio")

À la taverne « Le Lion » de Nottiswil, un village imaginaire de la Suisse profonde, un soir on joue le « Guillaume Tell » de Schiller, à la façon d’un mélodrame napolitain : une moitié du village sur scène, et l’autre moitié est le public, muni d’énormes cruches de bière. Appeler Mani Matter le « Brassens suisse » n’est pas chose originale, vu que Mani Matter lui-même, depuis ses tout débuts, avait déclaré ouvertement s’inspirer de Brassens. Il est certain que, parmi les chansons de Mani Matter, celle-ci est une des plus « brassensiennes » (pour le contenu on pense évidemment à l’Hécatombe) dans l’absolu, jusque dans la musique ; comme Brassens, il se produisait seul avec sa guitare et il n’est pas à exclure que... (continua)
ON A JOUÉ GUILLAUME TELL
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/2/2016 - 21:28
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Hobo's Lullaby

Hobo's Lullaby
"Boxcar" non è garage, ma è un tipo di vagone da carico molto comune negli USA. Infatti la parola si ricollega al verso "ascolta il canto di acciaio delle rotaie" poiché il barbone è sopra il treno.
Maria A. Villano 3/2/2016 - 17:38
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Chico Mendes

Chico Mendes
Visto che le Alpi sono a ben guardare "l'Amazzonia d'Europa" mi attacco qui...ciao
GS

“Sono passati quasi 26 anni da questa intervista e qualcosa è cambiato sul fronte dell'ambientalismo montano. C'è meno fiducia nelle associazioni (almeno in quelle nazionali) e c'è qualche risultato in più per ciò che riguarda i rifiuti. Almeno questo l'abbiamo ottenuto: cambiare la coscienza nella gestione di ciò che rifiutiamo. Con il rischio di avere un mondo asettico. Sono cambiato pure io, perché ora ritengo che a un certo punto della nostra vita, dobbiamo tutti domandarci: -Quanta spazzatura è in me? Inabissarsi nella voragine nostra interiore alla ricerca dei propri rifiuti profondi è l'unico antidoto alla malattia di un pensiero raziocinante e sociale che vuole un mondo asettico. Il pensiero, dove ha appena spazzato e disinfettato, sporca già solo con il proprio passaggio. Che sia orizzontale o... (continua)
Gianni Sartori 3/2/2016 - 10:47
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Mondo in mi 7

Mondo in mi 7
Grande Celentano e ancora piu grandi gli autori
3/2/2016 - 10:31
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This Land Is Your Land

This Land Is Your Land
da Terra [2016]
TERRA
(continua)
inviata da dq82 3/2/2016 - 10:00

A Compiègne (Marche du Front Stalag 122)

A Compiègne (Marche du Front Stalag 122)
L'autore della canzone è sicuramente Jean Maupoint (1909-1945), musicista, cantante e fantasista originario di Clermont Ferrand. qui la sua biografia.

Il brano dovrebbe essergli giustamente attribuito anche perchè Jean Maupoint, stremato dala prigionia prima a Mauthausen e poi a Dora (sottocampo di Buchenwald), morì il 21 agosto 1945, appena 4 mesi dopo la liberazione. Aveva 38 anni.

Jean Maupoint compose anche altre canzoni durante la prigionia. Una era dedicata proprio al campo di Dora-Mittelbau, dove fu rinchiuso per due anni. Nella speranza di trovarne prima o poi (se esiste) il testo completo, comincio col contribuire il ritornello come riportato da Claude Torres sul suo sito Mes musiques régénérées – Jewish Music:

Dora, Dora
Est-ce un chien?
Est-ce un chat?
Est-ce un nom de fleur?
Est-ce un nom de femme?
Quel plaisir on aura
Quand on quittera Dora!
Bernart Bartleby 3/2/2016 - 09:00
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Чор ҷавон

Чор ҷавон
Abbastanza tragico 'sto tagico.
In fin dei conti siamo tutti from Caucas.
krzyś 3/2/2016 - 00:51
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Son ar Bonedoù Ruz

Son ar Bonedoù Ruz
Il testo è accreditato sia a Gweltaz che a M. Hanly.
Flavio Poltronieri 2/2/2016 - 20:13
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The Factory

The Factory
Ecco, perché ho proposto My Shits Fucked Up https://www.youtube.com/watch?v=LbhYqV17CoQ
Krzysiek 2/2/2016 - 18:50
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The Envoy

The Envoy
La vita fa male,
ma è la guerra che fa male alla vita :)
Krzysiek 2/2/2016 - 18:44
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Osposidda

Osposidda
I sequestratori hanno sbagliato,pagando con la vita,ma hanno riscattato il loro sbaglio,liberando l'ostaggio.Le forze dell'ordine hanno fatto il loro dovere,sono intervenuti,ma dai fatti,sono andati oltre.Ecco come si trasforma una vittoria in sconfitta.
Antonio. 2/2/2016 - 18:39
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Illegal Alien

Illegal Alien
L'introduzione e' divertente ma penso che ci sia un equivoco. In inglese "alien" può voler dire semplicemente "straniero", in particolare secondo wikipedia "an illegal alien is a non-citizen who is present in a country unlawfully or without the country's authorization. This could be because they overstayed their welcome or they slipped through the border undetected."

Quindi io tradurrei semplicemente IMMIGRANTE ILLEGALE, come d'altra parte ha fatto la traduttrice portoghese.
Leonardo 2/2/2016 - 15:31
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Rue des Longues-Haies

Rue des Longues-Haies
Sono felice che venga ricordato questo "enorme" poeta e "profeta" nel trasmettere come si fa a incontrare Gesù!
Come piacerebbe a Papa Francesco questo suo modo di annunciare il vangelo.
Perché non unire gli amici che lo hanno conosciuto per ""RIPROPORLO" ai giovani di oggi?
Ho organizzato io a Genova 4 dei suoi concerti, e proprio a Genova pochi giorni prima di morire ha tenuto il suo ultimo concerto nell'aprile del 1984.
Père Duval mi chiamava (bontà sua) il suo impresario per Italia. Questo lo ha anche scritto ne "Il Bambino che giocava con la luna" di cui ho curato la traduzione mettendo in contatto le Edizioni Paoline e trovando la traduttrice del testo originario "L'enfante che jouè avec la lune" MARINA ROBIOLIO.
NRICO CHIARELLA 2/2/2016 - 15:13




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