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The Big Mistake at Songmy

Duke Rank
The Big Mistake at Songmy
Pubblicata su Broadside #105 febbraio/marzo 1970

Sul massacro di My Lay si veda Everybody's Got A Right To Live di Pete Seeger

This broadside ballad was composed as a song for St. Cecilia's Day, Nov. 22,1969.
It can be sung to several traditional ballad melodies.
Duke Rank
"The big mistake at Songmy," the young Lieutenant said,
(continua)
22/10/2016 - 23:27

Song of the Sixties

Andrew Wilde
Song of the Sixties
(1968)
Pubblicata su Broadside #98 maggio 1969

Non ho trovato nessuna informazione sull'autore di questa "canzone degli anni '60". Nonostante la propaganda riportasse che le "perdite sono limitate", nel maggio 1969 già 35000 soldati erano morti in Vietnam, di cui 10000 dall'inizio dei colloqui di pace nel maggio 1968.
Mrs. Brown, Mrs Brown
(continua)
22/10/2016 - 21:38

Is This What I Raised My Little Boy For

Roberta Mase
Is This What I Raised My Little Boy For
(1968)
Pubblicato su Broadside #91, maggio 1968

Sullo stile di I Didn't Raise My Son To Be A Soldier una ballata scritta dalla madre di un soldato in Vietnam

(Author's note: "My son has been in Vietnam for several months and knowing only too well haw gruesome the situation really is, I wanted to put into words some of my feelings about the war. I have wanted very desperately for this song to be heard because of the meaning it will have for other mothers who share a similar heartache... I'm sure there isn't a parent of a young man today who hasn't thought to himself or herself: IS THIS WHAT I RAISED MY LITTLE BOY FOR?")
Is this what I raised my little boy for?
(continua)
21/10/2016 - 22:55

What Will We Do With Our Freedom?

What Will We Do With Our Freedom?
Pubblicata in Broadside #84 Settembre 1967

Parole di Richard Astle
Musica di Richard Astle & Charles Spear
I hear a thunder rolling across the land
(continua)
21/10/2016 - 21:46
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El Demagogo

El Demagogo
(2016)

Il nuovo singolo della cantante messicana Lila Downs è un attacco diretto al candidato repubblicano Donald Trump. Il singolo è stato pubblicato il 21 ottobre 2016 nelle due versioni, inglese e spagnola.
At the edge of the world
(continua)
21/10/2016 - 20:22
Percorsi: Donald Trump
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Io non ho paura

Io non ho paura
[2011]
Scritta da Cesare Chiodo, Antonio Calò (in arte Bungaro) e Antonio Iammarino
Nell’album intitolato “Sud”

“Quasi tutte le canzoni di Sud parlano della migrazione dei popoli, anche Io non ho paura. Certo, una canzone ti può indirizzare dove il tuo cuore ti dice di andare, ma in questo brano il riferimento è al non temere la diversità e ciò che non si capisce: la paura è un sentimento che va rispettato ed è normale in un momento come questo. Oltre tutto per noi la migrazione dei popoli è un fenomeno giovane rispetto all'Europa, dove il problema è stato affrontato e in parte risolto. Noi cominciamo ora, quindi è chiaro che si possa avere paura di culture, lingue, religioni e colori diversi. Ciò che mi fa orrore è veder cavalcare queste paure per mettere gli esseri umani uno contro l'altro per motivi meramente politici ed elettorali. Il fenomeno è ineluttabile: ci piaccia o no, saremo... (continua)
Ci penso da lontano
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/10/2016 - 08:44
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Combattente

Combattente
[2016]
Title track dell’ultimo album della Mannoia, di prossima uscita.
Scritta da Alfredo Rapetti Mogol, in arte Cheope (nato nel 1961 dal paroliere Giulio Mogol e dalla sua prima moglie Serenella), e Federica Abbate (1991-), autrice di diversi recenti successi del pop nostrano.

Propongo questa canzone come Extra, ma forse meriterebbe di essere considerata una CCG DOCG già solo guardando la copertina dell’album, con il carro armato di grammofono al posto del cannone… La Mannoia è poi davvero un’artista “combattente”, con già una dozzina di canzoni all’attivo su questo sito… E davvero il tema della lotta permanente per ciò che è giusto, in primis per la giustizia e la pace, è un tema universale.
Forse è vero, mi sono un po’ addolcita
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/10/2016 - 08:22
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Like the Miller Grinds the Wheat

Like the Miller Grinds the Wheat
(1968)
Apparsa su 45 giri nel 1968 e pubblicata su Broadside Magazine #90 dell'aprile 1968

Come il mugnaio che macina la farina, la macchina della guerra ti stritolerà e farà di te un cadavere... o un assassino.
We don't touch that machine
(continua)
20/10/2016 - 22:35
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What if They Gave a War and No One Came?

What if They Gave a War and No One Came?
dall'album "Watch Me".
Testo e musica di Jonna Gault
Testo publicato in Broadside Magazine #89 Febbraio/Marzo 1968

Canzone che riprende lo slogan pacifista mutuato da un passo di “The People, Yes”, poema scritto da Carl Sandburg nel 1936. Vedi anche Zor And Zam dei Monkees.
What if they gave a war and no one came?
(continua)
20/10/2016 - 21:28
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Narrazione

Narrazione
Album: "Lunga attesa" (2016)

Nel mito e, più in generale, in tutto ciò che le favole tramandano, risiede qualcosa di emotivamente più importante e in grado di segnarci nel profondo. Per contrasto, quindi, se da una parte c’è la narrazione, dall’altra c’è tutto ciò che ci viene trasmesso dalla realtà che ci circonda. Mi è venuto facile pensare alla realtà che ci disintegra e che ci rende persone impermeabili all’emotività e alle problematiche contingenti.

(Cristiano Godano - intervista)

*

“Credo la poesia nasca dall’intuizione più che dall’analisi. Quel giorno ne ho avuta una abbastanza folgorante e per fortuna invece di pensare che un giorno più in là ne avrei potuto parlare (smarrendo così l’impatto “a caldo” dell’ispirazione), sono riuscito a trattenerla e a trasformarla subito in canzone. Siamo bombardati da brutture, costantemente, dai media ma anche da Internet: chiunque voglia... (continua)
Quanto è importante la narrazione
(continua)
20/10/2016 - 21:06

Who Killed Vietnam?

Norman A. Ross
Who Killed Vietnam?
(1968)

Pubblicato su Broadside #88 Jan 1968

L'autore di questi versi propone di cantarli su un semplice motivo improvvisato (nel Broadside viene riportato lo spartito) ad lib. per le parole di questa canzone (altrimenti, scrive, potete usate una vostra musica originale).

Strofa per strofa la canzone elenca i colpevoli dell'escalation in Vietnam: dal soldato diciottenne al presidente Johnson, passando per il segretario alla difesa Robert McNamara, il segretario di stato Dean Rusk e la maggioranza silenziosa degli americani indifferenti alla guerra finché non li tocca da vicino.
Who killed Vietnam? No not I, said Uncle Sam.
(continua)
20/10/2016 - 19:21
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Jivit Rongkroh Proh Songkream (My Life as a Victim of War)

Jivit Rongkroh Proh Songkream (My Life as a Victim of War)
2016
They Will Kill You, If You Cry
by Khmer Rouge Survivors

Thuch Savanj è un musicista appena cinquantenne, sfigurato, campeggia sulla copertina di questo album. Al momento non sono reperibili i testi in lingua originale. ma è comunque un documento importante da inserire tra le CCG.

Nell’immaginario occidentale la Cambogia occupa un posto speciale, poiché è difficile non pensare alla drammatica storia contemporanea del Paese della Penisola indocinese, che ha subito, pagandone le conseguenze, tre milioni di tonnellate di bombe americane negli anni Settanta, di cui tanti nel ‘nostro’ mondo si sono dimenticati, ed è stato sconvolto dal genocidio di circa due milioni di persone perpetrato dal regime dei khmer rossi (1975-1979). Parliamo di eliminazione fisica di chiunque, in qualche modo, fosse associabile alla precedente monarchia, alla religione, alla cultura tradizionale, all’occidentalizzazione... (continua)
As a child I was happy,
(continua)
inviata da dq82 20/10/2016 - 17:18
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לבכות לך

לבכות לך
1996
Hamikhtav

Aviv Geffen scrisse questa canzone per l'amico Nir Shpiner, morto in un incidente stradale, ma le canzoni a volte hanno percorsi strani, e acquisiscono un significato superiore a quello per cui sono state scritte.
Il 4 novembre 1995, infatti, Geffen venne invitato a cantare alla grande manifestazione a sostegno del processo di pace e presentò questa canzone. Quella stessa sera Itzhack Rabin fu ucciso. Proprio per questo motivo, "Cry for You" è diventato una sorta di inno nazionale giovanile, e in particolare del movimento "Candela Children".
אני הולך לבכות לך
(continua)
inviata da dq82 20/10/2016 - 13:43
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Pin nel sentiero dei nidi di ragno

Pin nel sentiero dei nidi di ragno
(N.Pisu/N.Pisu)
dall'album "Canzoni da solo" (2016)

Liberamente tratta da “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino (Einaudi, 1947)

Vedi anche Il Sentiero
Per arrivare in fondo al vicolo
(continua)
inviata da Nicola Pisu 20/10/2016 - 12:06
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The Spirit of 1776

The Spirit of 1776
2014
Una sorta di inno suffragista, questa volta riferito al movimento suffragista americano.
And the women united to free every man
(continua)
inviata da dq82 20/10/2016 - 10:39
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The March of the Women (Shoulder to Shoulder)

The March of the Women (Shoulder to Shoulder)
1911
"The March of the Women" (Shoulder to shoulder) fu composta da Dame Ethel Smyth nel 1910 su testo di Cicely Hamilton.




La canzone fu cantata la prima volta il 23 marzo 1911 ad una raccolta fondi all'Albert Hall a Londra, e divenne presto l'inno del movimento suffragista. Nel 1912 venne cantata nella prigione di Holloway a Londra dove erano imprigionate più di 100 suffragette comprese Mrs. Pankhurst ed Ethel Smyth, per aver distrutto, in un attacco simultaneo e coordinato in più parti di Londra, le finestre degli oppositori al suffragio femminile.
Shout, shout, up with your song!
(continua)
inviata da dq82 20/10/2016 - 10:17

Saigon Bar-Girl

Saigon Bar-Girl
(1967)
Parole e musica di Gail Dorsey & Emily Gould
Pubblicata su Broadside #87

Una ragazza vietnamita costretta a servire al bar i soldati USA e forse anche a prostituirsi.
I'm a Saigon Bar-Girl
(continua)
19/10/2016 - 23:37
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You Want It Darker

You Want It Darker
[2016]
Parole di Leonard Cohen
Musica di Patrick Ray Leonard
La canzone che dà il titolo al suo nuovo album

Non so, quando ho letto il testo di questa canzone, prima ancora della sua traduzione in italiano da LeonardCohen.it, mi è venuta subito in mente una citazione di Heinrich Heine che il nostro Riccardo Venturi fece nel “distruggere” una pia donna di nome Maria Rosaria, intervenuta a commento di Canzone fra le guerre di Antonella Ruggiero. La citazione era la seguente:

"Maledetto il buon Dio! Noi lo pregammo
nelle misere fami, nei freddi inverni;
lo pregammo, e sperammo, ed aspettammo:
ed egli, il buon Dio, ci saziò di scherni."

Quel santo nome, tanto magnificato e glorificato, è invece sempre stato vilipeso e crocefisso nel suo corpo mortale. E è Dio che ha voluto il buio, l'Uomo che spesso ha eseguito la sua volontà spegnendo la fiamma. E quando la fiamma è rimasta accesa,... (continua)
If you are the dealer
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/10/2016 - 23:03

Senti madre il lamento di un figlio

anonimo
Senti madre il lamento di un figlio
[1911]
Un breve canto riferito nel 1960 dall’informatore Piero Dosio, torinese, classe 1893, e contenuto in “Le ciminiere non fanno più fumo - Canti e memorie degli operai torinesi”, a cura di Emilio Jona, Sergio Liberovici, Franco Castelli, Alberto Lovatto, Donzelli 2008.

Il canto si riferisce ad una delle tante misere avventure dell’Italia colonialista, quella del 1911, quando il governo Giolitti diede il via all’aggressione della Libia. Quell’ennesima “passeggiata militare” si concluse più di 30 anni dopo e nel totale fracasso. Si pensi che solo in quell’anno di guerra, tra il 1911 ed il 1912, le truppe d’invasione (che giunsero a controllare una porzione esigua di territorio, perennemente imboscate dalla guerriglia) persero oltre 4.000 uomini, mentre 5.000 restarono feriti e/o mutilati.

Il modulo testuale e melodico di questo brano è lo stesso di Addio padre e madre addio, un canto... (continua)
Senti madre il lamento di un figlio
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/10/2016 - 13:11
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Me ritourn

Me ritourn
[Torino, 25 dicembre 1846]
Parole e musica di Angelo Brofferio
Nella raccolta “Nuove canzoni piemontesi”, pubblicata per la prima volta nel 1855 e poi in molte edizioni successive.
Interpretata da Gipo Farassino nell’album “Guarda che bianca lun-a. Gipo Canta Brofferio” pubblicato nel 1974.

Angelo Brofferio (1802-1866), originario di Asti, è stato poeta ed esponente politico della sinistra nel Parlamento subalpino. Fu anticonformista, antimonarchico e anticlericale e, fra i vari anti-, si oppose pure al coinvolgimento nelle guerra di Crimea.
Nel 1831 Brofferio fu arrestato e incarcerato per via della sua adesione alla carboneria e alla società segreta massonica dei Franchi Muratori. Quindici anni dopo venne nuovamente imprigionato per “sospetta cospirazione”. Erano gli anni in cui cominciava a sbocciare la Primavera dei Popoli, esplosa poi con fragore nel 1848.
Bondì, care muraje,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/10/2016 - 08:40
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Pippo non lo sa

Pippo non lo sa
[1939]
Parole di Mario Panzeri (1911-1991), milanese, grande paroliere e compositore, e Nino Rastelli (1913-1962), anche lui paroliere.
Musica di Gorni Kramer (1913-1995), indimenticato direttore d'orchestra, compositore, fisarmonicista, contrabbassista, produttore discografico, arrangiatore ed autore televisivo. Non era straniero, ma lombardo, di Rivarolo Mantovano: Gorni era il cognome e Francesco Kramer il nome, in omaggio ad un campione americano di ciclismo dell'epoca.
Interpretata dal Trio Lescano con Silvana Fioresi

Ancora una “canzone della fronda”, anche questa popolarissima.
Se Maramao, perché sei morto? pareva dileggiare il gerarca Costanzo Ciano appena schiattato, e Crapa pelada pareva prendersi gioco niente popò di meno che del DVCE, con “Pippo non lo sa” la canzonatura prendeva di mira l’impettito gerarcone Achille Starace, che aveva l’abitudine di fare grande uso di divise gallonate ed orpellate con cui si pavoneggiava.
Ma Pippo, Pippo non lo sa
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/10/2016 - 09:18

Preti e borghesi guarda a voi

anonimo
Preti e borghesi guarda a voi
[anni 20?]
Canzone di autore anonimo riferita nel 1959 a Emilio Jona e Sergio Liberovici dal torinese Felice Carando, classe 1902, antifascista, militante del circolo socialista Oltre Po e Ardito del Popolo contro i fascisti nei primi anni 20.
Cantata in parte sull’aria di “Funiculì funiculà”.
In “Le ciminiere non fanno più fumo - Canti e memorie degli operai torinesi”, a cura di Jona, Liberovici, Castelli e Lovatto, Donzelli 2008.

Non proprio una Canzone contro la Guerra, ma contro il capitalismo e i suoi sgherri.
Preti e borghesi guarda a voi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/10/2016 - 08:16
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קוּאנדו איל ריי נמרוד

anonimo
קוּאנדו איל ריי נמרוד
Kuando el rey Nimrod
[XI / XII secolo ?]
[XI / XII siglo?]
[11th / 12th Century?]
Canzone popolare sefardita
Canción popular sefardí
A Sephardite folksong

Prima o poi doveva succedere; ed è successo. In realtà, già una ventina d'anni fa, quando mi ero presentato una ventosa e tarda sera di dicembre alla sinagoga di Livorno per farmi dare le prime lezioni di ebraico, ero stato accolto con estrema gentilezza dal rabbino Kahn (che parlava, a dire il vero, in napoletano stretto nonostante fosse un Cohen, di biblica stirpe sacerdotale, e quindi diretto discendente di Aronne come Leonard) che mi aveva fatto persino accendere la qanukkiyah per poi affidarmi alle cure (linguistiche) di una giovane sposina incinta, che poi è la stessa con cui feci la traduzione in ebraico di Auschwitz; alcune sere fa, invece, mi sono cimentato -su invito di una famiglia ebraica- nientepopodimeno che in un'autentica... (continua)
קוּאנדו איל ריי נמרוד אל קאמפו סאליה
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/10/2016 - 01:40
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Crapa pelada

Crapa pelada
[1936]
Non credo che il testo originale in lombardo – probabilmente una filastrocca popolare divenuta qui un divertissement consistente nella ripetizione ossessiva di un ritornello a suon di swing a perdifiato – sia di Tata Giacobetti, come quello successivo del 1945 interpretato dal Quartetto Cetra.
Di certo la musica della prima e della seconda versione è del grande Gorni Kramer (1913-1995), indimenticato direttore d'orchestra, compositore, fisarmonicista, contrabbassista, produttore discografico, arrangiatore ed autore televisivo. Non era straniero, ma lombardo, di Rivarolo Mantovano: Gorni era il cognome e Francesco Kramer il nome, in omaggio ad un campione americano di ciclismo dell'epoca.

Questo assoluto capolavoro di swing-jazz venne originariamente interpretato da Gorni Kramer alla fisarmonica insieme all'Orchestra Circolo Ambasciata Milano composta da Aldo Rossi (sax alto e clarinetto),... (continua)
Crapa pelada la fà i turtei
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/10/2016 - 22:53

Tramonto a Paperopoli

Tramonto a Paperopoli
[2016]
Testo dell'Anonimo Toscano del XXI secolo
Musica dei bambini del Quartiere Agonia

Scrive il misterioso Anonimo Toscano del XXI secolo: “Tramonto a Paperopoli promana, in linea di massima, da un lontano ricordo dell'infanzia e da un incubo ad occhi aperti terribilmente realista. Il lontano ricordo dell'infanzia è quello di una delle più celebri storie di Paperino, se non addirittura la più celebre in assoluto: Zio Paperone e il ventino fatale, del 1952 (fu pubblicata, in Italia, nel n° 37 di “Topolino”). Sarei ancora capace, a distanza di quarantacinque e rotti anni da quando per la prima volta la lessi, di recitare a memoria intere vignette, che ho tuttora negli occhi. Da quella storia prende l'avvio l'incubo ad occhi aperti, che ne è come una continuazione realista e visionaria al tempo stesso. Se nella storia originale l'avidità di zio Paperone viene punita con lo sprofondo di... (continua)
Indugia un po' sull'orizzonte, e l'orizzonte è rosa,
(continua)
17/10/2016 - 21:44
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The Waterboys: Fisherman's Blues

The Waterboys: Fisherman's Blues
1988
The Waterboys
Fisherman's blues

The Fisherman's blues è il quarto disco e il più famoso dei Waterboys. Il testo è di Mike Scott, la musica sempre di Scott con il contributo di un "certo" Steve Wickham, il più grande fiddle rock player (suona il violino in Sunday Bloody Sunday degli U2 per intenderci). Il testo è ispirato alla poesia The Night Mail di W.H. Auden.
Il brano si riferisce alla fuga da una qualche prigione, più precisamente una relazione che si è trasformata in una prigione.
Il brano fu registrato in un giorno nei Windmill Lane Studio di Dublino (gli stessi degli U2) insieme a una dozzina di altre canzoni (nel 2006 fu rieditato l'album con l'intera sessione di registrazione di quest'album).

Fisherman's blues è il brano più riprodotto dei Waterboys dal Giappone agli Stati Uniti d'America, passando per l'Italia (Modena City Ramblers) e la Spagna.
songfacts
I wish I was a fisherman
(continua)
inviata da Dq82 17/10/2016 - 18:11
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Tombstone Blues

Tombstone Blues
(1965)
Album: Highway 61 Revisited
Parole e musica del futuro premio Nobel per la letteratura, Mr. Robert Allen Zimmerman conosciuto come Bob Dylan

Bob Dylan – voce, chitarra, armonica, pianoforte
Mike Bloomfield – chitarra
Al Kooper – organo, pianoforte
Paul Griffin – pianoforte, organo, piano elettrico
Charlie McCoy – chitarra
Harvey Goldstein – basso
Bobby Gregg – batteria
Frank Owens – pianoforte
Russ Savakus – basso

Gli anni '60 sono stati un decennio rivoluzionario. Negli Stati Uniti la società e in particolare i giovani furono protagonisti di una radicale ribellione contro le vecchie morali che limitavano la loro libertà. Lo scontro generazionale si giocava non soltanto sul piano dei costumi. Le nuove generazioni chiedevano un cambiamento radicale in molteplici aspetti della società, dalle battaglie per i diritti civili al superamento di una arcaica morale sessuale, ma... (continua)
The sweet pretty things are in bed now of course
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 16/10/2016 - 21:51
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Cosa conta

Cosa conta
2016
I Dinosauri

Album in uscita il 28 ottobre.
Delilah Delilah
(continua)
inviata da dq82 16/10/2016 - 17:53
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Io come te

Io come te
2015
Lascia il segno

Io come te è cantata da Massimo Vecchi, contro le violenze e l’avidità
E se a guidare la mia mano non fosse più l'amore
(continua)
inviata da dq82 16/10/2016 - 17:31
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Tutti quanti a credere

Tutti quanti a credere
2015
Lascia il segno

Tutti quanti a credere: Massimo Vecchi invita a diffidare da coloro che vogliono avere ragione e di “non essere ostaggio di una vita senza dignità”. E di non credere a tutto quello che ti viene raccontato
Quel giorno aveva la sua voce un po’ insicura
(continua)
inviata da dq82 16/10/2016 - 17:29
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Soldatini della NATO

Soldatini della NATO
2016
Sberleffo cantato per i coglioni che mandano i soldati contro la Russia, emuli di Napoleone il Grande ed Hitler l'imbianchino. Bebé Renzi in testa. Parole di Pardo Fornaciari su testo musicale di Mendes e Lucchini
In Lettonia Chiuso al su' gabinetto
(continua)
inviata da dq82 16/10/2016 - 17:09
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ווילנע

ווילנע
Traducanzone di Andrea Buriani

Canto ebraico di L. Vofson, musicato da A. Olshansky prima della seconda guerra mondiale.
Fu molto amata e cantata dagli abitanti di Vilne, detta la Gerusalemme della Lituania, durante l'occupazione nazista.
VILNA
(continua)
inviata da Dq82 15/10/2016 - 20:42
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אונטער דײַנע ווײַסע שטערן

אונטער דײַנע ווײַסע שטערן
Traducanzone di Andrea Buriani

Canto composto nel ghetto di Vilna all'inizio del 1943. Il testo è di A.Sutzkever e la musica è di A. Brudno, un giovane musicista ebreo nativo di Vilna ucciso nel campo di Kluga nel 1944. Il titolo originale può essere tradotto in Sotto la Tua Bianca Stella.
SOTTO BIANCHE STELLE SONO
(continua)
inviata da Dq82 15/10/2016 - 20:37
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Maremma maiala

Maremma maiala
Maremma maiala
credo che le parole mancanti siano queste:

Maremma maiala
Maremma maiala
vogliamo i maiali nel teatro della Scala
via vezzi e cravatte
né giacche né piccia
mettiamoci a badarle
quelle zoccole in pelliccia

i vezzi penso tutti sappiano cosa sono, la piccia è una serie di cose attaccate fra loro (appiccicate) forse intesa come gioielli ciondoli o qualcosa del genere.
Simone 15/10/2016 - 18:45
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Vitti na crozza

Vitti na crozza
Senza alcuna presunzione, mi permetto di dare il mio contributo sulle origini di "Vìtti 'na crozza" riportando integralmente quanto pubblicato nel mio libro IL SICILIANO - DIZIONARIO ETIMOLOGICO - Edizioni LEIMA S.r.l. - a pag.447
Vìtti ‘na cròzza
"Celebre canzone siciliana, quasi simbolo e bandiera canora dell’Isola. La storia è legata alla pellicola Il cammino della speranza (Pietro Germi, 1950). Vi sono varie ipotesi sulla scoperta del testo e della melodia; la più verosimile appare quella fornita, per testimonianza diretta, da Alfieri Canavero, operatore di macchina nel film di Germi. Questi racconta che iniziarono le riprese nelle miniere di zolfo vicine ad Agrigento; i minatori erano in sciopero da due giorni. Quando la troupe e il regista scesero giù, trovarono i minatori nudi, per il caldo infernale; stavano cantando Vitti ‘na crozza.
Registrarono quel canto con... (continua)
Rosario Sciangola 15/10/2016 - 18:35
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Tear Down the Walls

Tear Down the Walls
REPIKÄÄ RIKKI MUURIT
(continua)
inviata da Juha Rämö 15/10/2016 - 13:49
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Popolo che da sempre

Popolo che da sempre
[1971]

Dallo spettacolo "Morte e resurrezione di un pupazzo".
Popolo che da sempre stai sulla breccia
(continua)
inviata da adriana 15/10/2016 - 09:00
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Le Sâr Rabindranath Duval

Le Sâr Rabindranath Duval
Le Sâr Rabindranath Duval

Pierre Dac et Francis Blanche – Le Sâr Rabindranath Duval – 1957 (version 1960)



Lucien l’âne mon ami, en ce jour de gloire où il m’est arrivé de retrouver le texte de ce sketch mémorable entre tous de Pierre Dac et Francis Blanche et de constater qu’on y trouve une des devises les plus antimilitaristes qui soit, je me suis empressé de la présenter dans les Chansons contre la Guerre. Car, vois-tu, le rire est une des manifestations les plus nettes de la joie des hommes et par conséquent, un grand moment de pacifique détente.

Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, moi, a priori, je suis toujours enthousiaste à l’idée d’entendre ou de voir ou même de lire les élucubrations de Pierre Dac et Francis Blanche. Ce sont des moments fastueux dans l’existence d’un âne.
Et le Sâr Rabindranath n’échappe pas à la règle. Pour ce qui est de l’insérer dans les chansons contre la Guerre,... (continua)
Mesdames, mesdemoiselles, messieurs,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/10/2016 - 21:42

E le fabbriche e le terre (parapapunzi punzi pù)

anonimo
E le fabbriche e le terre (parapapunzi punzi pù)
[Anni 30]
Stornelli comunisti diffusi tra i militanti reclusi nelle carceri fasciste negli anni 30, in particolare a Castelfranco Emilia.
Testo trovato nel volume di Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto intitolato "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi" (Donzelli 2008)
E le fabbriche e le terre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/10/2016 - 18:52
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Il crack delle banche

Il crack delle banche
Ne “Le ciminiere non fanno più fumo - Canti e memorie degli operai torinesi”, a cura di Emilio Jona, Sergio Liberovici, Franco Castelli, Alberto Lovatto (Donzelli 2008) il testo de "Il crak delle banche" è attribuito a Ulisse Barbieri (1833-1899), patriota indipendentista, militante socialista, drammaturgo e scrittore.
Sull'aria del valzer "O patria mia", dall'opera comica "Les cloches de Corneville" del compositore francese Robert Planquette.
Bernart Bartleby 14/10/2016 - 18:31

Partigian 'd le muntagne

anonimo
[1943-45]
Canzone partigiana in dialetto piemontese, di autore anonimo.
Trovata in “Canta ovrié! Canta partigian!” - Canzoni di lotta in lingua piemontese, una piccola pubblicazione della casa editrice Draffin, dedicata a Tavo Burat, al secolo Gustavo Buratti Zanchi (1932-2009), bergamasco d'origine e biellese d'adozione, scrittore e giornalista, studioso delle minoranze linguistiche e delle autonomie locali.
Là tra i munt e le valade
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/10/2016 - 17:26
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Lupi e agnelli

Lupi e agnelli
Magnifico testo, pietra miliare della mia adolescenza. Oggi cercavo il pezzo per farlo ascoltare a scuola. Si potrebbe inserire su youtube? Da docente di storia e filosofia noto che è perfetto per spiegare persino le crisi di sovrapproduzione!
lavespateresa@virgilio.it 14/10/2016 - 16:20
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Wozu sind Kriege da?

Wozu sind Kriege da?
MIKSI ON SOTIA?
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/10/2016 - 16:19
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Γράμμα στόν Ζολιό Κιουρί

Γράμμα στόν Ζολιό Κιουρί
Il brano così come era sul quaderno di poesie di mia mamma, era stato copiato da un'antologia "comunista" che la sua professoressa di italiano, comunista, ex internata a Fossoli, ormai cieca, il cui marito anche lui ex internato è poi impazzito, adottava per i suoi alunni.
dq82 14/10/2016 - 15:08

Boy

Boy
[1963]
Scritta da George “Tip” Tipton e Joseph “Tinker” Lewis
Nell’album intitolato “Moanin’ n’ Groanin’”, con Charlie Scott.

Ad alcune canzoni di questo album collaborò Fred Neil, ma non è chiaro se questa in particolare. Infatti ho trovato il testo del brano in Fred Neil Lyrics. Compiled by Robin Dunn & Chrissie van Varik

George Tipton, Joseph Lewis e il loro sodale Charlie Scott nei primi anni 60 collaborarono con il grande Harry Belafonte. E’ per questo che la canzone si trova da lui interpretata nell’album “Ballads, Blues And Boasters” del 1964.

Una canzone che parla di schiavitù, di fuga e di liberazione. E della celebre “Underground Railroad” – che abbiamo già conosciuto ampiamente su queste pagine – com’era chiamata l’organizzazione clandestina che aiutava gli schiavi neri fuggiaschi a raggiungere gli Stati del Nord degli USA e la libertà: “Ho sentito di questa Ferrovia Sotterranea... (continua)
Hmmm-mmm-mmm
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/10/2016 - 13:51
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Ladri parché?

Ladri parché?
2015
Un Papavero Rosso Ogni Tre Metri De Gran



Romeo Isepetto


Chi era Romeo Isepetto? Un "Robin Hood" del Dopoguerra o un semplice pescatore di frodo morto durante una delle sue azioni predatorie? Forse nessuno dei due o forse entrambi. Di certo è stata una figura centrale nella vita del Pci della Resistenza e dell'immediato Dopoguerra. Ma, al contempo, anche un personaggio controverso, che lo stesso Partito Comunista Italiano ha cercato di relegare nell'oblio. Ma ora il suo nome torna prepotente sulla scena mirese, a seguito della costituzione di un comitato, i cui portavoce sono Gianni Malerba e Luigi Dalla Costa, che insieme a Gualtiero Bertelli e Moira Mion, hanno intrapreso un percorso per portare il nome di Romeo Isepetto ad essere ancora ricordato e valorizzato.

Romeo Isepetto è nato a Burano, isola della laguna di Venezia. Famiglia di pescatori. Socialisti del primo Novecento.... (continua)
'Ndemo Romeo, che fra poco col ciaro se fa avanti il controeo e se i ne trova 'sta roba in barca se trovemo dentro fi' al colo. Vaghe ti a spiegar che xe pa 'a zente!
(continua)
inviata da dq82 14/10/2016 - 11:21
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La spiaggia di Giare

La spiaggia di Giare
2015
Un Papavero Rosso Ogni Tre Metri De Gran



Romeo Isepetto


Chi era Romeo Isepetto? Un "Robin Hood" del Dopoguerra o un semplice pescatore di frodo morto durante una delle sue azioni predatorie? Forse nessuno dei due o forse entrambi. Di certo è stata una figura centrale nella vita del Pci della Resistenza e dell'immediato Dopoguerra. Ma, al contempo, anche un personaggio controverso, che lo stesso Partito Comunista Italiano ha cercato di relegare nell'oblio. Ma ora il suo nome torna prepotente sulla scena mirese, a seguito della costituzione di un comitato, i cui portavoce sono Gianni Malerba e Luigi Dalla Costa, che insieme a Gualtiero Bertelli e Moira Mion, hanno intrapreso un percorso per portare il nome di Romeo Isepetto ad essere ancora ricordato e valorizzato.

Romeo Isepetto è nato a Burano, isola della laguna di Venezia. Famiglia di pescatori. Socialisti del primo Novecento.... (continua)
La laguna è grande ma non è un mare
(continua)
inviata da dq82 14/10/2016 - 11:07
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La ballata di Romeo Isepetto

La ballata di Romeo Isepetto
2015
Un Papavero Rosso Ogni Tre Metri De Gran



Romeo Isepetto


Chi era Romeo Isepetto? Un "Robin Hood" del Dopoguerra o un semplice pescatore di frodo morto durante una delle sue azioni predatorie? Forse nessuno dei due o forse entrambi. Di certo è stata una figura centrale nella vita del Pci della Resistenza e dell'immediato Dopoguerra. Ma, al contempo, anche un personaggio controverso, che lo stesso Partito Comunista Italiano ha cercato di relegare nell'oblio. Ma ora il suo nome torna prepotente sulla scena mirese, a seguito della costituzione di un comitato, i cui portavoce sono Gianni Malerba e Luigi Dalla Costa, che insieme a Gualtiero Bertelli e Moira Mion, hanno intrapreso un percorso per portare il nome di Romeo Isepetto ad essere ancora ricordato e valorizzato.

Romeo Isepetto è nato a Burano, isola della laguna di Venezia. Famiglia di pescatori. Socialisti del primo Novecento.... (continua)
Signore e signori di questa bella contrada
(continua)
inviata da dq82 14/10/2016 - 10:27
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Vusto meter

Vusto meter
2015
Un Papavero Rosso Ogni Tre Metri De Gran



Romeo Isepetto


Chi era Romeo Isepetto? Un "Robin Hood" del Dopoguerra o un semplice pescatore di frodo morto durante una delle sue azioni predatorie? Forse nessuno dei due o forse entrambi. Di certo è stata una figura centrale nella vita del Pci della Resistenza e dell'immediato Dopoguerra. Ma, al contempo, anche un personaggio controverso, che lo stesso Partito Comunista Italiano ha cercato di relegare nell'oblio. Ma ora il suo nome torna prepotente sulla scena mirese, a seguito della costituzione di un comitato, i cui portavoce sono Gianni Malerba e Luigi Dalla Costa, che insieme a Gualtiero Bertelli e Moira Mion, hanno intrapreso un percorso per portare il nome di Romeo Isepetto ad essere ancora ricordato e valorizzato.

Romeo Isepetto è nato a Burano, isola della laguna di Venezia. Famiglia di pescatori. Socialisti del primo Novecento.... (continua)
Vusto meter i fiori co i nasse in april
(continua)
inviata da dq82 14/10/2016 - 09:58

Canto degli stracci

Canto degli stracci
[1904]
Versi di tal Romolo Prati, oggi sconosciuto poeta e scrittore della Valsesia, Vercelli, nord Piemonte.
Pubblicati il 1° Maggio 1904, Festa dei Lavoratori, sul giornale socialista valsesiano “La Campana”.

Testo trovato nel volume di Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto intitolato "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi" (Donzelli 2008)
A voi loschi Barabbi e ciarlatani
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/10/2016 - 21:46

Nati noi siam nell'umida tana

Nati noi siam nell'umida tana
Il titolo originale dovrebbe essere "Cantata operaia"
Risale alla prima decade del 900.
Raccolta da Jona e Liberovici nel 1960 a Torino dall'autore Sacrovir Carlo Gagne, maestro dei cori legati ai circoli e alle associazioni operaie del periodo pre fascista (Il Deposito)

Testo tratto dal volume di Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto intitolato "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi" (Donzelli 2008)
Bernart Bartleby 13/10/2016 - 21:28

Insorgete!

Insorgete!
[1943-45]
Testo di Giovanni Serbandini, nome di battaglia “Bini”, partigiano e deputato comunista.
Sull'aria del “Komintern-Lied” composta nel 1929 da Hanns Eisler su testo di Franz Jahnke.
Testo trovato nel volume Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto intitolato "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi" (Donzelli 2008)

Il brano originario era un inno comunista scritto in occasione del decennale della III Internazionale fondata a Mosca nel 1919. Ne esisteva anche una versione italiana, cantata clandestinamente sotto il fascismo. Poi durante la Resistenza il partigiano Giovanni Serbandini, nome di battaglia “Bini” - responsabile dell'uffico stampa e propaganda della VI zona operativa ligure, fondatore con Aldo Gastaldi, nome di battaglia “Bisagno”, della Divisione Garibaldi "Cichero" operante nel genovese - ne scrisse un testo completamente nuovo.
Lasciate le fabbriche, le scuole, le case,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/10/2016 - 21:14
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If You Miss Me At The Back Of The Bus

If You Miss Me At The Back Of The Bus
A proposito di risistemazione delle attribuzioni...
Questa pagina è qualche anno che aspetta...
Nessuna fretta, percaritàdiddio, maperò...
Bernart Bartleby 13/10/2016 - 19:08
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Dade County Jail

Dade County Jail
[1964]
Scritta da Vince Martin & Fred Neil
Nell’album “Tear Down the Walls”, con la collaborazione di Felix Pappalardi (1939-1983, cantante, bassista, compositore, produttore dei Cream e fondatore dei Mountain) e John Sebastian (1944-, fondatore de The Lovin' Spoonful)
Ho trovato il testo su Fred Neil Lyrics. Compiled by Robin Dunn & Chrissie van Varik

Una canzone di protesta che racconta di come nei primi anni 60 ai detenuti nel carcere minorile di Miami (Miami-Dade County Jail) non fosse nemmeno garantito un letto dove dormire, costretti a dormire in terra. L’amministrazione spendeva bei soldi per il tribunale, per la chiesa e per altri servizi alla comunità e non trovava i soldi per garantire una branda ai giovani detenuti…
You know, Dade County Jail is nine stories tall
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/10/2016 - 15:31
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Big Red

Big Red
[1963]
Scritta da George “Tip” Tipton e Joseph “Tinker” Lewis
Nell’album intitolato “Moanin’ n’ Groanin’”, con Charlie Scott.
Ad alcune canzoni di questo album collaborò Fred Neil, ma non è chiaro se questa in particolare (anche se i temi ecologisti, come sappiamo, sono sempre stati molto cari al grande e misconosciuto cantautore nato in Ohio e vissuto in Florida)
Ho trovato il testo di questo curioso brano su Fred Neil Lyrics. Compiled by Robin Dunn & Chrissie van Varik

Gli appellativi “Redwood” e “Big Tree” designano in America la Sequoia sempervirens, la Sequoia, l’albero più alto del mondo (fino ad oltre 110 metri) e anche uno dei più longevi (1.200-1.800 anni). Il cugino Sequoiadendron giganteum, la Sequoia Gigante, è molto più raro, limitato ad una ristretta zona della Sierra Nevada, California, ed è possibilmente ancora più longevo (fino a 3.500 anni), anche se più tozzo,... (continua)
Timber
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/10/2016 - 14:39
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Comica finale [Ma che aspettate a batterci le mani]

Comica finale [Ma che aspettate a batterci le mani]
"Oggi è morto il più allegro premio Nobel della letteratura di ogni tempo. Al posto di una lacrima gli si deve un sorriso".
Erri De Luca.
daniela -k.d.- 13/10/2016 - 14:18
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El Ejército del Ebro

anonimo
El Ejército del Ebro
Testo finlandese / Finnish lyrics / Paroles finnoises / Suomenkieliset sanat: Antero Byman
RUMBALA
(continua)
inviata da Juha Rämö 13/10/2016 - 13:18
Dario Fo (1926-2016)
Lorenzo Masetti 13/10/2016 - 09:32




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