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A luta continua

A luta continua
Testo dal sito dei Rockin' Squat.
Ft: Ivor Lancellotti
Album: Confessions d'un enfant du siècle - Volume 2 (2009)

"A luta continua" è invece portoghese, uno slogan diffuso nella sinistra africana, poi diffusosi globalmente.
Je sais qu'ils essaient de faire tout pour qu'on parte dans le mur et qu'on aient plus de sta- bilité
(continua)
inviata da leoskini 7/1/2016 - 21:14
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Radio Bugliolo

Radio Bugliolo
[2000]
Parole e musica di Carlo Pestelli
Nell’album intitolato “Un’ora d’aria” del 2009
Testo trovato sul sito dell’autore

“Radio Bugliolo [bugliolo: recipiente usato come latrina nelle carceri, ndr] nasce da una notizia di cronaca risalente a qualche tempo fa, quando era in pieno svolgimento la campagna elettorale tra Al Gore e George Bush. Parla della pena di morte, in modo particolare della storia di un ragazzo entrato in carcere a 17 anni e ucciso a 33 dall'iniezione letale. In quel caso ricordo che si mosse un vasto movimento di opinione per scongiurare la diretta televisiva dell'esecuzione che era stata chiesta da alcuni delfini di Bush jr per lisciare il pelo all'elettorato più oltranzista.” (Carlo Pestelli)

Credo che il condannato a morte in questione fosse Shaka Sankofa, afroamericano di 36 anni, nato Gary Lee Graham, giustiziato nel 2000 per un omicidio commesso quando aveva... (continua)
Benvenuti, e prendete posto sul divano in pelle umana
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/1/2016 - 20:40
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Tirallà

Tirallà
Canzone popolare facente parte del repertorio di Caterina Bueno, che la incise nel 1974 nell’LP intitolato “Se vi assiste la memoria”
Ripresa anche da Lucilla Galeazzi (nell'album tributo a Caterina Bueno con Riccardo Tesi e Maurizio Geri "Sopra i tetti di Firenze")

Testo trovato su Le radici con le ali

Come La monacella, un’altra storia di clausura forzata.
E la mi’ mamma, per non darmi dote
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/1/2016 - 11:12

Angelina

anonimo
Angelina
Testo trovato sull’Archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana
Lo trovo – privo della terza strofa – anche nel repertorio del Coro dell’A.N.A. di Milano e in una ricerca scolastica sul canto folklorico nell’alta valle dell’Aniene, Lazio.
Io a Verona conobbi 'na ragazza
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/1/2016 - 10:32

La monacella

anonimo
La monacella
Canzone popolare di impianto ottocentesco, ma che affonda le origini in epoca anche di molto precedente.
Testo trovato sull’Archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana, con il seguente commento:

“La storia della monaca per forza, costretta a vivere in convento dopo aver provato una delusione d'amore. È un canto diffuso in gran parte dell'Italia centrale e settentrionale ed è noto in molte zone della Maremma. […] Una versione assai simile a quella che segue (soprattutto nelle prime strofe) è pubblicata nel libro di Marcello Conati: Canti popolari della Val d'Enza e della Val Cedra edito a Parma nel 1976, pag.193. Fra le annotazioni di Conati si legge che ‘il nucleo tematico ha origini sette e anche seicentesche risalendo ai tempi in cui, in aree di piccoli proprietari terrieri e fittavoli, la necessità di mantenere integra la scarsa proprietà onde trasmetterla i primogeniti... (continua)
Era figlia d'un gran signore, la monacella
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/1/2016 - 09:49

Amarcord CCG

Antiwar Songs Blog
Amarcord CCG
Nella nostra homepage da tempo campeggia la scritta Canzoni contro la guerra – Anti War Songs è on line dalla sera del 20 marzo 2003, giorno in cui sono cominciati i bombardamenti statunitensi sull’Iraq. ed è assolutamente vero. Il sito fu effettivamente messo on line quella sera. La raccolta era iniziata sui newsgroup dedicati a […]
Antiwar Songs Staff 2016-01-06 22:21:00
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Uomini o caporali

Uomini o caporali
1997
Negro

2001
Belli... e pupe

"L'umanità io l'ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali.
La categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali per fortuna è la minoranza.
Gli uomini sono quegli esseri costretti a lavorare tutta la vita come bestie, senza vedere mai un raggio di sole, senza la minima soddisfazione, sempre nell'ombra grigia di un'esistenza grama.
I caporali sono appunto coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. Questi esseri invasati dalla loro bramosia di guadagno li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando, spesso senza avere l'autorità, l'abilità o l'intelligenza, ma con la sola bravura delle loro facce toste, della loro prepotenza, pronti a vessare il povero uomo qualunque.
Dunque, dottore, ha capito? Caporali si nasce, non si diventa: a qualunque ceto essi appartengano, di qualunque nazione essi... (continua)
Uomini o caporali
(continua)
inviata da dq82 6/1/2016 - 21:22
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Blood

Blood
[2012]
Esordio degli Algiers di Atlanta, Georgia
Poi nell’album eponimo d’esordio, pubblicato nel 2015.




Bellissima, potente ed inquietante. Gospel innestato su di un dub molto scuro per raccontare di tutto il sangue inutilmente versato dagli afroamericani e, più in generale, dagli oppressi. Un passato di schiavitù, di tortura e di orrori per arrivare ad un presente fatto di alienazione, assuefazione, indifferenza.

“Soma” è il nome della droga allucinogena usata dalla dittatura “World State” per il controllo delle masse nel romanzo distopico “Brave New World”, scritto nel 1931 da Aldous Huxley.
For all your love of soma
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/1/2016 - 16:15
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Anche questi son sardi

Anche questi son sardi
2012
ITALIA SVEGLIA! note per destare un paese – pt. 1

da “Canti per un'isola” 1965
testo: Bruno Rombi
musiche: Davide Giancotti
arrangiamento: Altera

"Anche questi son sardi" è una poesia dello scrittore 80enne Bruno Rombi (tradotto in più continenti ma non ancora del tutto compreso in Italia), trasformata in canzone: scritta per la sua terra nel 1965, parla adesso universalmente di identità, territorio e lavoro che non rispetta l'uomo... e dei ragazzi italiani che devono andare all'estero per trovare un futuro negato nel loro paese... Tra chitarre che raschiano le parole e l'elettronica che le costringe all'oggi.
Anche questi son sardi.
(continua)
inviata da dq82 6/1/2016 - 14:16

Le Talisman rouge et noir

Le Talisman rouge et noir
Le Talisman rouge et noir

Chanson française – Le Talisman rouge et noir – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 20

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXV)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent... (continua)
Sans parler, sans pleurer
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/1/2016 - 22:54
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Un posto sicuro

Un posto sicuro
[2015]
Musica di Enrico Pesce
Il testo che accompagna il brano strumentale è quello che lo stesso compositore ha scritto in onore della gente di Casale Monferrato e della sua lotta contro i suoi carnefici, l’amianto e i padroni dell’Eternit.

Da materiale inedito composto in preparazione della colonna sonora di “Un posto sicuro”, film diretto nel 2015 da Francesco Ghiaccio e che ha sullo sfondo la vicenda dell’Eternit di Casale.
[strumentale]
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/1/2016 - 22:06
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Titus Andronicus Forever

Titus Andronicus Forever
[2010]
Parole e musica di Patrick Stickles, leader di questa formazione punk-indie rock del New Jersey.
Nell’album intitolato “The Monitor”

In un concept album sulla guerra civile americana - “The Monitor” allude alla USS Monitor, la prima nave corazzata mai costruita negli USA - realizzato da una “concept” band che nel nome e spesso anche nell’opera si ispira a Shakespeare, ecco un’allegra tirata punk che - col suo diretto riferimento all’orgia di vendetta e di sangue raccontata dal drammaturgo inglese nella sua “The Most Lamentable Roman Tragedy of Titus Andronicus”, scritta tra il 1589 ed il 1593 - può ben essere intesa come una tirata contro tutte le guerre di ogni epoca, contro l’assurdità mortifera e suicida di quei gruppi umani che vedono intorno a loro soltanto nemici da combattere.
The enemy is everywhere, the enemy is everywhere
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/1/2016 - 21:05
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Nel deserto armeno

Nel deserto armeno
[1984]
Parole e musica di Flavio Giurato
Nel concept album dedicato a “Marco Polo”
Testo trovato sul sito dell’autore

“Mi chiedo come suo fratello abbia fatto fortuna e lui no. Bhà, l'Italia...”
Felo, da Debaser

Flavio Giurato è sicuramente un cantautore misconosciuto. Io stesso, che pure ho contribuito alla sezione a lui dedicata su questo sito, posso dire di non conoscerlo quasi. Se poi leggo le poche recensioni a questo album esistenti in Rete mi accorgo che anche i loro autori avevano forse poco da dire, completamente spiazzati da questo poeta inclassificabile.

Non sto quindi a lanciarmi in grandi interpretazioni di questo brano. Mi viene solo da dire che è evidentemente una canzone contro la guerra, contro l’odio, contro la violenza, e che forse racconta dell’attraversamento del deserto armeno da parte di Marco Polo nel 200 come metafora del deserto italiano di quei primi anni... (continua)
Dal deserto armeno e dalle sue paure
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/1/2016 - 15:35
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Morning Thoughts

Morning Thoughts
[1981]
Parole e musica di Gil Scott-Heron
Nell'album “Reflections”

Una bellissima canzone d’amore, dedicata alla compagna Brenda Sykes e alla figlia Gia Louise, nata nel 1980, ma anche a tutti gli uomini che in ogni angolo della terra stavano lottando, soffrendo e morendo per la loro libertà.

“Mattino come principio di un nuovo giorno / con tutta la sua luminosa promessa / splende prima pallido poi brilla /sullo Zimbabwe / su El Salvador / sulla Namibia / sulla Polonia / ovunque un uomo osa protestare per un cambiamento. / Siamo nati alla mezzanotte del periodo più scuro / ma sicuramente il primo minuto di un nuovo giorno offre… nuova forza.”
(traduzione italiana da Potere alla Parola)
The sweet smell of my lady's love
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/1/2016 - 19:10
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Heroes da resistencia

Heroes da resistencia
2013
Cancións de Amor e Liberdade
Afortunados os que temos pasado
(continua)
inviata da dq82 4/1/2016 - 15:26
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The Lads of Our Village

The Lads of Our Village
[1917]
Parole e musica di Max Erard, compositore ed organista marito della cantante di varietà Zona Vevey
Nella raccolta a lei dedicata dalla Windyridge Records intitolata “I Recall The Days”
Da ultimo anche in “Oh! It's A Lovely War. Songs and Sketches of the Great War, 1914-18 (Vol.4)”
Testo trovato su Music Hall Lyrics

Oh! It's A Lovely War

“Simple John” era lo scemo del villaggio prima che avesse inizio la guerra. Poi tutti i maschi sono partiti - e chissà quanti torneranno e come - e Johnny non ha potuto dare altro contributo allo sforzo bellico che quello di consolare tutte le ragazze rimaste sole... Chiamalo scemo!
This war is quite upsetting, o'er the country you'll agree
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/1/2016 - 10:31
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The Road to La Bassé

The Road to La Bassé
[1934]
Monologo musicale scritto da Bernard Newman ed Harold Arpthorp
Testo trovato su Music Hall Lyrics

Lo scrittore inglese Bernard Newman combattè nelle trincee francesi durante la Grande Guerra. Nei primi anni 30, lui ed il suo amico ed ex commilitone Harold Arpthorp tornarono nei luoghi in cui avevano combattuto - in particolare a La Bassée, una cittadina del Nord-Pas-de-Calais di cui nel 1918 non era rimasta pietra su pietra - ma li trovarono molto cambiati, a poco meno di 15 anni dalla fine della guerra. Un’atmosfera bucolica e tranquilla che strideva coi ricordi di morte ancora freschi dei due reduci. Eppure era quella la vita mentre era al guerra ad essere innaturale ed assurda: ebbene sì, tanti di loro erano morti solo pewrchè i pullman potessero fare la loro corsa da Béthune a La Bassée...

Il monologo, adattato musicalmente per un racconto teatrale, fu certamente ispirato agli... (continua)
I went across to France again, and walked about the line,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/1/2016 - 01:23
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Automaty

Automaty
[1970]
Parole e musica di Klan
Dall'EP d'esordio "Klan"
Presente anche sull'album "Mrowisko" del 1971
Il testo da YT

http://republika.pl/pearlsofrock/image...
Automaty liczą, liczą,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 4/1/2016 - 00:46
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Il ritorno di Giuseppe

Il ritorno di Giuseppe
[1970]
Versi e musica di Fabrizio De André
Dall'album "La buona novella"
Lyrics and music by Fabrizio De André
Album: La buona novella
Paroles et musique de Fabrizio De André
Album: La buona novella
Il testo da faberdeandre



Album reinciso dalla Premiata Forneria Marconi nell'album "A.D. 2010 - La buona novella"
A.D. 2010 - La buona novella"
Stelle già dal tramonto,
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 4/1/2016 - 00:05
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The Man Who Loved Beer

The Man Who Loved Beer
(1996)
dall'album "How I Quit Smoking"
Interpretata poi da David Byrne nell'album "Grown Backwards" del 2004.



Il testo è basato su una poesia egiziana risalente al Medio Regno (1987 a.C. - 1780 a.C.) tratta dal "Dialogo tra un aspirante suicida e la sua anima" (Debate between a man tired of life and his soul)


Canzoni di protesta? Possono esprimere quello che alcune persone provano, quello che intuiscono ma non sono riuscite a formulare compiutamente, ma forse non sono il modo migliore per far cambiare idea alla gente, e neanche per incoraggiarla a impegnarsi in un esame più approfondito.

La cosa piu simile a una vera canzone di protesta fu la cover di un pezzo dei Lambchop, il cui testo era una poesia egiziana vecchia di migliaia di anni: un grido contro la violenza e l'alienazione. Non molto è cambiato da allora.

David Byrne
da "Come funziona la musica", 2012
To whom can I speak today?
(continua)
3/1/2016 - 23:31
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Oda do młodości

Oda do młodości
[1820]
Il poema di Adam Mickiewicz (1798–1855) musicato e cantato da Fryderyk Nguyen – poeta, musicista, cantautore nonché leader del gruppo breslaviano Katedra. L'esecuzione è stata registrata al circolo "Pieśniarze" di Wrocław nel giugno del 2015. L'idea di contribuire questa canzone alle CCG è nata dopo la visione del film "Youth" (Giovinezza, appunto) di Paolo Sorrentino :)
Il testo da https://pl.wikisource.org/wiki/Oda_do_...

Nel 1818 si ha la sua primissima attività poetica: il "Tygodnik Wileński" (Settimanale di Vilnius), infatti, gli pubblicò il poema "Zima miejska" (Città invernale): questa composizione, transizione dalla temperie neoclassica a quella romantica, fa parte della prima antologie di "Poesie", raccolta di ballate e romanze pubblicata a Vilnius nel 1822. In questo volumetto, Mickiewicz inserì anche il poema storico "Grażyna" e l'opera lirico-drammatica "Dziady" (Gli... (continua)
Bez serc, bez ducha — to szkieletów ludy.
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 3/1/2016 - 18:00
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Komzit brezhoneg gant ho pugale

Komzit brezhoneg gant ho pugale
3 gennaio 2016

Due parole del traduttore. Si tratta di una canzone bilingue, ma la parte bretone non corrisponde esattamente a quella francese. Si è quindi scelto di tradurre alla lettera entrambe le parti; quella francese è in corsivo.
PARLATE BRETONE COI VOSTRI FIGLI
(continua)
3/1/2016 - 17:13
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Pelot d'Hennebont

Pelot d'Hennebont
Risposta molto tardiva: e chi se ne frega se la cantano nelle scuole militari. In certe "scuole militari" c'è il caso che ora si canti anche Imagine. Saluti.
Riccardo Venturi 3/1/2016 - 01:07
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Ultima età

Ultima età
TROISIÈME ÂGE
(continua)
inviata da Keskonsmär Parici 2/1/2016 - 19:20

'Na guera

'Na guera
UNA GUERRA [1]
(continua)
inviata da davide 2/1/2016 - 15:44
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The Preacher and the Slave, or Pie in the Sky, or Long Haired Preachers

The Preacher and the Slave, <I>or</I> Pie in the Sky, <I>or</I> Long Haired Preachers
Joe Hill: 1915-2015

Era la fine del 1915, cent’anni fa. A Salt Lake City, Utah, i tribunali e lo stato uccisero Joe Hill, militante e bardo del sindacato rivoluzionario degli Industrial Workers of the World (IWW). Dal carcere, aveva scritto: “So che molti ribelli importanti dicono che la satira e la canzone sono fuori luogo in un’organizzazione di lavoratori, e ammetto che le canzoni non sono indispensabili alla causa; ma ogni volta che mi viene, continuerò a scrivere queste mie sciocchezze cantate, anche se so bene che la lotta di classe è una cosa seria.” Scrive Tom Morello, musicista ribelle di oggi: “Senza Joe Hill, non ci sarebbero Woody Guthrie, Bob Dylan, Bruce Springsteen, i Clash, i Public Enemy, Minor Threat, System of a Down, Rage against the Machine.” Joe Hill spiegava: “Un opuscolo, per buono che sia, lo leggi una volta e basta, ma una canzone la impari a memoria e la canti... (continua)
dq82 2/1/2016 - 13:15
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Migrantes

Migrantes
Chanson italienne – Migrantes – Casa Del Vento – 2004

Comme dit Le Monde :
« Sur la route, les femmes migrantes plus vulnérables face aux violences »
MIGRANTES
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/1/2016 - 21:13

La Mort de Claes, le charbonnier

La Mort de Claes, le charbonnier
La Mort de Claes, le charbonnier

Chanson française – La Mort de Claes, le charbonnier – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 19

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXIV)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails... (continua)
La mère et le fils s’en vont
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/1/2016 - 20:35
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Jonasz

Jonasz
[2013]
Testo e musica di Katedra
Dal loro EP di esordio "Nieukryte"
Trascritto all'orecchio da YT




Nel giugno del 2014 la città cade in mano ai miliziani dello Stato Islamico, che hanno provveduto nelle settimane successive ad epurare la città da tutti i cristiani (scesi dai 50.000 del 2003 ai 3.000 del 2014), costretti ad abbandonarla dopo aver perso e visto sequestrati tutti i propri beni. Tra le azioni di guerra dei miliziani jihadisti v'è stata la distruzione della moschea dedicata al profeta Giona, costruita nel secolo XIII, delle millenarie mura di Ninive, di numerosi manoscritti e documenti di grande rilevanza storica della Biblioteca, una delle più antiche dell'Iraq, alcuni dei quali presenti in un elenco di testi rari stilato dall'Unesco, e di numerose statue e reperti risalenti all'impero assiro conservati nel Museo della città. https://it.wikipedia.org/wiki/Mossul
Posłano mnie do miasta
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 1/1/2016 - 19:44
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Le temps des cerises

Le temps des cerises
CHERRY TIME
(continua)
inviata da dq82 1/1/2016 - 19:18
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Cançó del comte l'Arnau

Cançó del comte l'Arnau
I versi di Jacint Verdaguer i Santaló.
Il poema "Lo comte Arnau" del poeta catalano fa parte della raccolta di poesie pubblicata nel 1901 e intitolata "Aires del Montseny". ca.wikkipedia

[1901]

Recentemente è stato musicato e viene cantato dal cantautore catalano Roger Mas. La canzone si trova nel suo ultimo album "Irredempt".
Il testo è stato reperito dal suo sito ufficiale.
LO COMTE ARNAU
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 1/1/2016 - 18:11
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Comte Arnau

anonimo
Comte Arnau
La comtessa està asseguda,
(continua)
inviata da Krzysiek 1/1/2016 - 17:27

'Na guera

'Na guera
Ho cominciato a lavorare - che avevo dodici anni
(continua)
inviata da davide 1/1/2016 - 16:18
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Stranamore (pure questo è amore)

Stranamore (pure questo è amore)
la canzone è molto chiara, non mi è mai servito sapere chi fosse l'eroe dritto sulla nave o chi fosse Marco. le metafore erano chiare, però chi è che prende in mano il trenino di legno...perché non mi sembra che qua c'entri un marito ( o un padre?) alcolizzato
davide 1/1/2016 - 16:02
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L'infanzia di Maria

L'infanzia di Maria
Grazie per il "piccola", un complimento inedito per me, che lotto da una vita con un leggero (ehm...) sovrappeso. Me lo prendo volentieri come epiteto affettivo.
Un grande augurio a te e a tutti noi delle CCG per l'anno che verrà, perché possa regalarci almeno "una indimenticabile notte di pace"
Maria Cristina 31/12/2015 - 17:47
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My God

My God
[1971]
Parole di Ian Anderson
Musica dei Jethro Tull
Nell’album “Aqualung”

Una canzone contro la violenza delle chiese, di tutte le chiese e le loro gerarchie, compresa quella anglicana, qui definita “the bloody Church of England”…
E’ sicuramente una canzone contro la guerra, non solo anticlericale, che le divisioni che le chiese attuano nel mondo col pretesto di una o dell’altra appartenenza religiosa sono spesso a fondamento di odio, di violenza e di guerre…

'My God', the first track, isn't a song against God, or against the idea of God, but it is against Gods and the hypocritical church of the Establishment; it's a criticism of the God they choose to worship. It's very dissatisfying to me that children are brought up to follow the same God as their parents. God is the abstract idea Man chooses to worship; he [He] doesn't have to be worshipped. I say he [He] only has to be acknowledged.... (continua)
People, what have you done:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2015 - 15:21

We Bought It!

We Bought It!
Nell’album intitolato “Taking Root”
I think we bought the whole thing, hook line & sinker
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2015 - 14:13
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Soldier in Our Town

Soldier in Our Town
[1970]
Parole di Robert Woods Edmonson (?)
Musica degli Iron Butterfly
Nell’album intitolato “Metamorphosis”
There’s a soldier here today
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2015 - 13:36
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Slower Than Guns

Slower Than Guns
[1970]
Parole di Robert Woods Edmonson (?)
Musica degli Iron Butterfly
Nell’album intitolato “Metamorphosis”
Can you feel the man made mist
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2015 - 13:24
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Little Soldier Boy

Little Soldier Boy
[1967]
Scritta da Keith Relf, Jim McCarty e Jimmy Page
Nell’album intitolato “Little Games”
Little wooden soldier boy,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2015 - 10:17
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Ever Since the World Began

Ever Since the World Began
[1966]
Scritta da Chris Dreja, Jim McCarty, Jeff Beck, Keith Relf e Paul Samwell-Smith
La traccia che chiude l’album “Yardbirds”, altrimenti noto come “Roger The Engineer” (dalla copertina, un disegno del batterista Jim McCarty che ritrae l’ingegnere del suono Roger Cameron)

“Throughout the years there have been wars / Power and richness have been the cause.”

Chiaro e semplice.
Ever since the world began,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2015 - 09:55




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