Stupendo, e testimonia della strettissima parentela tra il piemontese e l'egiziano antico; il faraone Ramses e il faraone Ramassamniss dovevano essere discendenti. Non per niente Torino è famosa per il museo egizio. Ora vo subito a vedere sul Gardiner come si scrive "Ramassamniss" in caratteri geroglifici... Saluzzi!
E tanto che ho nominato il Gardiner, mi sia permesso anche un breve ricordo di chi, molti anni fa, me lo ha regalato. Anche perché è una storia che, in un certo senso, riguarda anche direttamente questo sito e che non credo sappia nemmeno il Webmaster. Si va proprio nell'antico Egitto di questo sito, per così dire.
Si faceva chiamare, in rete, "Gåtto Fieschi" (con la "å", mai saputo perché). Frequentava il newsgroup di De André, che ha contribuito a far nascere le CCG; con tutta probabilità, anche se dovrei controllare sui files originari del 2003, due o tre delle "CCG primitive" le ha contribuite pure lui.
Come succedeva in quegli anni (1998-2002) ci si vedeva abbastanza spesso, in quei newsgroup. Il Gåtto Fieschi era un personaggio d'altri tempi, e credo che -per diversi motivi- lui e il Testa si sarebbero innamorati. Era un genovese già anziano, signorile e di salute malferma, sposato... (continua)
Viva il Gåtto Fieschi e il Testa, che spero anch'io intenti in lieti conversari con una buona bottiglia davanti.
Fra l'altro il battesimo di Gian Piero lo ricevetti proprio su di un contributo in piemontese, il Passapòrt dj'aristocrat di Edoardo Ignazio Calvo. E' proprio lì che, grazie a GPT, mi ritrovai Bartleby da Bartolomeo che ero...
Chanson d'un auteur piémontais anonyme, recueillie par Costantino Nigra (1828-1907), philologue, poète, diplomate et homme politique, dans son recueil « Chansons populaires du Piémont » publié en 1888.
La marche sur Turin du prince Thomas rappelle une des plus tristes époques de l'histoire du Piémont, celle de la guerre civile qui s'est déchaînée entre 1639 et 1642, en marge et dans la dernière phase de la Guerre de Trente ans, entre la duchesse Christine de Bourbon (dite « Madama Reale » (Madame Royale), car sœur de Louis XIII de France et régente de Savoie à la mort de son mari Vittorio Amedeo I), pro-français, et ses deux beaux-frère Thomas François et Maurice de Savoie, pro-espagnols.
Il s'agit d'une guerre dynastique, comme beaucoup à l'époque, où les nobles, le clergé et la grande bourgeoisie se divisèrent... (continua)
Unsterbliche Opfer: La versione tedesca di Hermann Scherchen
German version by Hermann Scherchen
Deutsche Nachdichtung von Hermann Scherchen
Hermann Scherchen, nato il 21 giugno 1891, è stato un grande musicista e direttore d'orchestra berlinese dalla vita assai avventurosa. Nel 1914 si trovava a Jūrmala, in Lettonia, per dirigere l'Orchestra Sinfonica di Riga; allo scoppio della guerra, fu trattenuto e internato come prigioniero in Russia in quanto cittadino di un paese nemico. In questo periodo, internato in un campo di prigionia negli Urali, continuò a dirigere, a tenere lezioni e a comporre; tra le altre cose, la versione tedesca di Вы жертвою пали (e anche di Смело, товарищи, в ногу, ovvero Brüder, zur Sonne, zur Freiheit!). Nel 1933 Scherchen, di simpatie comuniste, fuggì dalla Germania; visse per quasi tutta la vita in Svizzera, a Gravesano nel Canton Ticino. Morì il 12 giugno... (continua)
Esaias (Esa) Paavo-Kallio, o Paavonkallio, era nato a Isokyrö il 5 gennaio (secondo altre fonti: il 1° maggio) 1858. Morì a Kuortane il 18 dicembre 1936. Insegnante di scuola elementare, fu anche folklorista e scrittore sempre di genere popolare. Aveva studiato a Jyväskylä, dove si era diplomato nel 1884. Lavorò poi anche come fittavolo, predicatore, oratore evangelico e, infine, come oratore per il movimento operaio. Inizialmente nazionalista religioso e conservatore, divenne gradualmente socialista. [RV]
Senza aggiungere, anzi aggiungendolo, che fosse stato per Firenze, quei poveri 52 morti torinesi sarebbero campati più che volentieri e la "capitale" sarebbe rimasta tranquillamente a Torino. Anche il prezzo pagato da Firenze fu alto. Fortunatamente, non in termini di vite umane; ma il tessuto urbano della città fu irrimediabilmente distrutto da quei pochi anni di "capitale". Il centro storico, specialmente la zona del Mercato Nuovo e dell'antico Ghetto ebraico, fu letteralmente sventrato con la scusa del "risanamento"; monumenti insigni della Firenze medievale furono demoliti senza pietà per fare posto a tronfi palazzi di stile piemontese. Cadono sotto i picconi chiese, palazzi, strade, vicoli, piazzette, logge e, più che altro, interi quartieri popolari i cui abitanti vengono letteralmente deportati con la conseguente e pesantissima speculazione edilizia.
Caddero strade dai nomi fantasmagorici,... (continua)
Byelorussian translation by Rascisłaŭ Benzjaruk (2000), from this page
Расціслаў Бензярук. Пераклад, 2000
La traduzione è seguita da una trascrizione in caratteri latini (in alfabeto łacinka)
The translation is provided with a transcription into Latin characters (łacinka alphabet).
Krzysiek, se ti capitasse per caso di sfogliare ancora le traduzioni di questa canzone, NON mettere questa in francese: è fatta coi piedi. Salud y gracias!
Ma no. Mi ha colpito che non ci sono né versione italiana né quella polacca, però. Spero che la versione inglese sia fatta abbastanza bene, ho notato soltanto che sembra tradotta ad arte, allora ho scelto questa. Poi, per chi volesse approfondire c'è comunque link della wysotsky.com.
Привет
Diciamo che tutte le versioni che ho visto su quella pagina sono piuttosto...libere, anche perché quasi tutte sono fatte in versi per essere cantate. La traduzione italiana l'ho fatta io, ora tocca a te con quella polacca (visto che mancavano...) :-P
Salud!
Vedo che anche la tua è un po' libera, ma l'hai reso bene l'originale. La capisco MOLTO meglio adesso :)
Il termine "sfucilato" è un piccolo majstersztyk, poi.
Grazie
E' perché di fronte a testi del genere tendo a non tradurre in "italiano", ma in fiorentino. Anzi, in Isolottino. Sfucilato è come direbbero quelli al bar dei Portici in piazza dell'Isolotto (tra cui almeno due o tre russi che parlano fiorentino coi senegalesi, i quali rispondono a volte usando qualche parola albanese). Salud!
d'après la version en italien de Riccardo Venturi d'une
Chanson allemande – Stempellied (oder Lied der Arbeitslosen) – Robert Gilbert – 1929
Paroles de David Weber, pseudonyme de Robert Gilbert, nom d'artiste de Robert David Winterfeld (1899-1978), compositeur, auteur, chanteur et acteur allemand.
Musique de Hanns Eisler
Interprétation Ernst Busch
Une chanson très célèbre, « légère » à la manière de Gilbert, mais suprême description et synthèse des effets de la crise de 1929 en Allemagne, certainement pas moins dévastatrice qu'aux USA, alors comme aujourd'hui terre d'origine de la crise. (Mais, dit Lucien l'âne, est-ce vraiment une crise ou le cours normal de la Guerre de Cent Mille Ans ?)
Et alors comme aujourd'hui les causes identiques, détaillées et synthétisées en particulier par l'économiste américain John Kenneth Galbraith (1908-2006) : mauvaise distribution du revenu ; mauvaise... (continua)