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The Worker

The Worker
[196?]
Versi di Richard W. Thomas (1939-), storico, poeta e docente universitario afroamericano.
Nella raccolta intitolata “Black Fire: An Anthology of Afro American Writing”, a cura di LeRoi Jones (Amiri Baraka) e Larry Neal, prima edizione 1968.

Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi, pubblicata nella RDT nel 1973
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti, le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono imbattuti nel corso dell'esistenza".
My father lies black and hushed
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/3/2015 - 22:39
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Recht und billig

Recht und billig
[1970]
Versi di Erich Fried (1921-1988), nella raccolta intitolata “Unter Nebenfeinden”, 1970.

Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi, pubblicata nella RDT nel 1973
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti, le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono imbattuti nel corso dell'esistenza".

La poesia si riferisce certamente alle stragi di civili compiute dai nordamericani in Vietnam, ma può benissimo riferirsi ai cosiddetti “condolence payments” (o “solatia payments”, in gergo militare), i risarcimenti ai familiari delle vittime... (continua)
Für jeden von ihnen getöteten Zivilisten
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/3/2015 - 16:28
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42 Schulkinder

42 Schulkinder
[1966]
Versi di Erich Fried (1921-1988), nella raccolta intitolata “und Vietnam und” (“and Vietnam and”), 1966.
Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzo soprano, tenore, elettroniche, campionamenti e 15 musicisti impegnati a suonare una settantina di strumenti diversi, pubblicata nella RDT nel 1973
Alla base della composizione c'erano 22 brani indipendenti, le "voci" di diversi autori, "giovani e vecchi artisti che rifettono sul genere umano, sulla condizione dell'uomo contemporaneo e sui problemi di razza e di classe in cui loro stessi si sono imbattuti nel corso dell'esistenza".

Erich Fried, viennese, ebreo, era poco più che adolescente quando, a causa dell’Anschluss, l’annessione nazista del 1938, dovette fuggire dall’Austria con i suoi familiari. Ripararono in Gran Bretagna, dove divenne scrittore... (continua)
Wie weit ist es von Guernica nach Mang Quang
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/3/2015 - 14:55
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Caino

Caino
[1944-45]
Versi di Gino De Sanctis, in “Antologia poetica della Resistenza italiana”, a cura di Elio Filippo Accrocca e Valerio Volpini, Luciano Landi editore, 1955.

Musica di Hans Werner Henze (1926-2012), importante compositore tedesco, in “Voices – Stimmen”, raccolta di canzoni per mezzosoprano, tenore e gruppo strumentale pubblicata nella RDT nel 1973.

Gino De Sanctis (1912-2001), pugliese, scrittore, giornalista e sceneggiatore, finì a combattere le guerre fasciste in Etiopia, Albania e Grecia. Nel 1944 si unì ad una formazione partigiana nel nord Italia. Dopo la guerra fu giornalista a Il Messaggero e soggettista e sceneggiatore di alcune produzioni cinematografiche per registi come Comencini, Bolognini e Dieterle.
A un giovane soldato tedesco morto sulla sponda di un torrente
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/3/2015 - 14:11

Der Untergang der Titanic (Fünfter Gesang)

Der Untergang der Titanic (Fünfter Gesang)
[1978]
Versi di Hans Magnus Enzensberger (1929-), autore, poeta, traduttore ed editore tedesco, da “Der Untergang der Titanic. Eine Komödie”, un’opera costituita da 33 canzoni alternate a 16 poesie.

“Ci fu un episodio che dai contemporanei venne sentito come una prova generale della fine del mondo in atto unico: il naufragio del Titanic la mattina del 13 maggio 1912 per la collisione con un iceberg. La nave era, allora, il non plus ultra della tecnica, e a bordo c'erano molti milionari autentici (i miliardari erano probabilmente di là da venire). Fu la fine della belle époque. Quel che venne dopo non fu la fine del mondo, ma la prima rata, la Prima guerra mondiale. L'argomento era già stato largamente sfruttato in libri e film. Enzensberger lo riprende nel quadro della sua analisi negativa del progresso: analisi negativa non in quanto escluda la possibilità di inquadrare il progresso in... (continua)
Raubt, was man euch geraubt hat,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/3/2015 - 11:37
Percorsi: Naufragi

Der Krieg, wie

Der Krieg, wie
[1995]
Versi di Hans Magnus Enzensberger (1929-), autore, poeta, traduttore ed editore tedesco, nella raccolta “Kiosk, Neue Gedichte” pubblicata nel 1995.

Musica di Wolfgang Nening (1966-), compositore austriaco, nella sua opera “4 Lieder nach Texten von Hans Magnus Enzensberger, no. 1.” Per soprano e pianoforte preparato.
Er glitzert wie die zerbrochene Bierflasche in der Sonne
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/3/2015 - 10:19
Riccardo Venturi 18/3/2015 - 21:19
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Natalia

Natalia
Musica / music / sävellys: Caj Chydenius
Testo / lyrics / sanat: Elvi Sinervo

Elvi Sinervo (1912 - 1986), a Finnish writer and prolific translator, wrote this poem about her cellmate while in political inprisonment during World War II. Back then, Ukraine was occupied by Nazi Germany. Today, more than 70 years later, the message of the poem seems to be timely again.

The poem was composed by Kaj Chydenius and recorded by Agit Prop in the early 1970s.
Maa vieras on ja kylmä kevät sen
(continua)
inviata da Juha Rämö 18/3/2015 - 17:09

Vom François Villon

Vom François Villon
[1918]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Hauspostille” (“Il libro di devozioni domestiche”) pubblicata nel 1927.

Una ballata (“canzonetta”, come Brecht stesso scrive nell’ultima strofa) dedicata a François Villon (1431 o 1432 – dopo il 1463), laureato in lettere a Parigi a 21 anni, continuamente implicato in risse, furti ed omicidi, bandito dalla città nel 1463 e da quel momento sparito per sempre nel nulla, di professione poeta e maledetto...
François Villon war armer Leute Kind
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/3/2015 - 11:36

Über Die Bezeichnung Emigranten

Über Die Bezeichnung Emigranten
[1937]
Versi di Bertolt Brecht, scritti durante l’esilio a Svendborg. Nella raccolta “Svendborger Gedichte” (1939)
Musica di Kurt Weill
Trovo la poesia interpretata da Katja Ebstein ‎nel suo “Laßt Euch Nicht Verführen! - Katja Ebstein Singt Und Spricht Bertolt Brecht” del 1999.
Immer fand ich den Namen falsch, den man uns gab:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/3/2015 - 08:29
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Grabschrift 1919

Grabschrift 1919
Versi di Bertolt Brecht, in onore e memoria di Rosa Luxemburg e dei protagonisti della Rivoluzione Tedesca del novembre 1918 e della Rivolta del Gennaio 1919.
Musica di Kurt Weill

Trovo la poesia interpretata da Milva nel suo disco “Milva ‎canta un nuovo Brecht” del 1996
La canzone si può anche trovare in inglese nell'album del 1986 di Dagmar Krause - Supply & Demand e in tedesco nell'album Angebot & Nachfrage: Lieder von Brecht / Weill & Eisler.

Il 15 gennaio Rosa Luxemburg venne rapita ed in seguito assassinata, insieme a Karl Liebknecht, da uomini dei Freikorps, i gruppi paramilitari ai comandi dell’esercito e agli ordini del governo socialdemocratico. Il corpo delle Luxemburg venne gettato in un canale e fu recuperato e sepolto solo alla fine di maggio. Nel 1926, a lei, a Liebknecht e ad altri protagonisti della rivolta spartachista trucidati venne dedicato un monumento... (continua)
Die rote Rosa nun auch verschwand.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/3/2015 - 13:39

In finsteren Zeiten

In finsteren Zeiten
[1938?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Gedichte 1933-1938” pubblicata a Frankfurt am Main nel 1967.
Trovo il brano interpretato da Hilmar Thate in “Hilmar Thate Singt Brecht In Kompositionen von Brecht, Dessau, Eisler, Hosalla”, 1968.

Come già in An die Nachgeborenen ecco un’altra descrizione dei “tempi bui”. Il poeta presagisce che al ritorno della luce saranno in molti – quelli “emersi dai gorghi dove fummo travolti” – a chiedere “perché i loro poeti anno taciuto?”. La risposta la diede lo stesso Brecht nella stessa “A coloro che verranno”: “pensate quando parlate delle nostre debolezze anche ai tempi bui cui voi siete scampati… pensate a noi con indulgenza.”
La diede – e forse anche meglio di Brecht – Salvatore Quasimodo nella sua Alle fronde dei salici
Man wird nicht sagen: Als da der Nussbaum sich im Wind schüttelte
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/3/2015 - 09:56
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Ya basta! - Tierra y Libertad

Ya basta! - Tierra y Libertad
2013
7
(G.Ferrante/A.Conti alias “Sigaro” de la Banda Bassotti)
Political powers dem a hide demselves
(continua)
inviata da DonQuijote82 16/3/2015 - 15:35
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Gründungssong der National Deposit Bank

Gründungssong der National Deposit Bank
[1931]
Versi di Bertolt Brecht
Musica di Kurt Weill
Una canzone inserita ex novo da Brecht nella sceneggiatura de “Die Dreigroschenoper” (“L'opera da tre soldi”) predisposta per la trasposizione cinematografica di Georg Wilhelm Pabst. Non compare comunque nel film perché Pabst decise di utilizzare solo le parti musicali dell’opera originale.
Nicht wahr, eine Bank zu gründen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/3/2015 - 12:01
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Bertolt Brecht: Erinnerung an die Marie A.

Bertolt Brecht: Erinnerung an die Marie A.
[1920]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Hauspostille” pubblicata nel 1927.
Su di una melodia popolare di fine 800, probabilmente appresa dall’amico Karl Valentin (1882-1948), celebre cabarettista ed attore teatrale bavarese.

Voglio proporre, seppur come Extra, questa poesia di Brecht - o, piuttosto, canzone, che lo stesso autore amava cantarla accompagnandosi con la chitarra - perchè, insieme a Die Sonate vom Guten Menschen, fa parte della colonna sonora ed emotiva del film “Das Leben der Anderen” (“Le vite degli altri”), diretto dal regista tedesco Florian Henckel von Donnersmarck e vincitore del premio Oscar nel 2007.

Infatti sia la sonata che Brecht sono nel film legati al personaggio di Albert Jerska (interpretato da Volkmar Kleinert), un attore perseguitato dalle autorità della Germania Est e costretto all’inattività. E’ lui, poco prima di mettere fine ai propri giorni, che... (continua)
An jenem Tag im blauen Mond September
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/3/2015 - 22:13
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Una questione politica

Una questione politica
[2010]
Nell’album “Fuori”

È una questione politica, ovvero di come abbiano (o forse abbiamo) lasciato morire il bello e il buono per nutrire l’orrore e l’odio...
I primi scontri non lasciarono niente
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/3/2015 - 17:34
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Noi fuori

Noi fuori
[2010]
Nell’album “Fuori”
Noi fuori
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/3/2015 - 17:06
Percorsi: Disertori
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Non si può dividere il cielo

Non si può dividere il cielo
[2013]
Nell’EP intitolato “Il futuro ci mastica”, ultimo lavoro degli Anteo di Verona.
Guarda in alto e scopre che
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/3/2015 - 16:47
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Meglio se non lo sai

Meglio se non lo sai
[2008]
Dall’EP intitolato “La piazza EP”
Poi nella ristampa del primo album “I soldi sono finiti” del 2006 (rimasterizzato nel 2011)
Meglio se non lo sai come si fan crollare i governi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/3/2015 - 16:44
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Lo sporco della Grecia

Lo sporco della Grecia
[2006]
Nell’album d’esordio della band milanese, “I soldi sono finiti” (su ogni copertina c’era appiccicata una vera moneta da 1 Euro!)

“Non ce ne vogliano gli Achei: la Grecia di cui si parla qui è l'Occidente tutto, la tradizione di pensiero che vede l'antica Grecia come sua culla. Il germe - o lo sporco appunto - che l'ha infettato fino alla cancrena è il suo credersi l'unico pensiero possibile. E ora che si sente debole e in pericolo, mostra il lato peggiore di sé: l'orgoglio, i muscoli, la retorica e il trionfalismo. Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistiti è assolutamente voluto. A cominciare dal caso Quattrocchi.” (Intervista ai Ministri su kdcobain.it)

Ve lo ricordate Fabrizio Quattrocchi? Sembra che sia passato un secolo...
Era il mercenario italiano che fu rapito ed ucciso in Iraq nel 2004 da un gruppo di fedelissimi di Saddam Hussein... "Adesso vi faccio vedere... (continua)
Lo sporco della Grecia arriva fino a qua
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/3/2015 - 15:36

Giovani come te

Giovani come te
Giovani come te

Testo di Rocco Scotellaro – 1954
Quanti ne fissi negli occhi
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/3/2015 - 21:24
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La Poésie Fout Le Camp, Villon !

La Poésie Fout Le Camp, Villon !
La Poésie Fout Le Camp Villon !

Chanson française – La Poésie Fout Le Camp Villon ! – Léo Ferré – 1958



Voici, Lucien l'âne mon ami, une chanson française dont j'ai été stupéfait de ne pas la trouver dans ce site des Chansons contre la Guerre qui comporte bien des chansons de Léo, mais aussi une très belle chanson de Wolf Biermann : Ballade auf den Dichter François Villon de quelques années postérieure à celle de Ferré et bien entendu, la Ballade des pendus (Épitaphe Villon), par Serge Reggiani .

Il me semble que tu es bien modeste ou discret ou timide, que sais-je ? Car, à mon sens, tu devrais ajouter ta Ballade des Pauvres , directement parodiée de celle des Pendus de Villon. Mais quelle est donc cette chanson de Ferré dont tu nous parle ?, dit Lucien l'âne en relevant le front et jetant sa crinière en arrière, comme on rejette une mèche de cheveux pour dégager le front.

Et bien, c'est... (continua)
Tu te balances compagnon
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/3/2015 - 21:02
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Was gesagt werden muss

Was gesagt werden muss
Spanish translation by Miguel Saénz
Traducción español de Miguel Saénz

Fonte / source / fuente: Le Pais, April 4, 2012
LO QUE HAY QUE DECIR
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/3/2015 - 16:01
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Was gesagt werden muss

French translation by Olivier Mannoni
Traduction français par Olivier Mannoni

Fonte / source: Le Monde, April 5, 2012
CE QUI DOIT ÊTRE DIT
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/3/2015 - 16:00
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Was gesagt werden muss

Finnish translation by Juha Rämö
Suomennos Juha Rämö
SE MIKÄ ON SANOTTAVA
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/3/2015 - 15:58
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Cançó del comte l'Arnau

Cançó del comte l'Arnau


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[XVI segle / XVI secolo]
Canzone tradizionale catalana
Cançó tradicional catalana
A Catalan folksong

Signore e signori, adepti delle infernali leggende (e anche delle infernali realtà), le CCG/AWS sono oltremodo liete, nell'ambito del percorso sul nostro amico Satana seppur negli Extra, di farvi piombare in qualcosa d'altamente insolito e improbabile, vale a dire in pieno Medioevo catalano. Di Medi Evi, qua dentro, ne abbiamo visti parecchi, a dir la verità; ma quello catalano, no, ancora non lo avevamo toccato. E lo tocchiamo adesso con una figura il cui tatto fa davvero accapponar la pelle: il Conte Arnau, o Comte l'Arnau come recita la più famosa e celebrata canzone popolare catalana, che qui presentiamo. Siate, quindi, pronti a ricevere questo personaggio proveniente dai più profondi pozzi degli Inferi,... (continua)
Tota sola feu la vetlla,    muller lleial?
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/3/2015 - 15:27
Percorsi: Il Diavolo

Server sotto attacco!

Antiwar Songs Blog
Server sotto attacco!
Come avrete notato in questi ultimi due giorni il sito e il blog delle Canzoni contro la guerra, ospitati dai server del collettivo Autistici/Inventati non sono stati raggiungibili. E non per colpa di problemi tecnici o di normale manutenzione ma a causa di un vero e proprio attacco informatico. Si è trattato di un DDoS […]
Antiwar Songs Staff 2015-03-14 13:26:00
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Glory

Glory
[2014]
John Legend feat. Common
Scritta da John Stephens (in arte John Legend, cantante, pianista e compositore) e Lonnie Lynn (in arte Common, rapper e attore)

Canzone dalla colonna sonora del film “Selma”, diretto nel 2014 dalla regista e sceneggiatrice statunitense afroamericana Ava Marie DuVernay.
Il brano ha vinto quest’anno l’Academy Award for Best Song, l’Oscar 2015 per la migliore canzone.

Proprio in questi giorni ricorrono i 50 anni dalle gloriose marce da Selma a Montgomery, capitale dell’Alabama, per la rivendicazione dei diritti civili degli afroamericani.

E la lotta non è finita...
One day when the glory comes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/3/2015 - 12:50

Marching 'Round Selma

anonimo
Marching 'Round Selma
[1965]
Canzone del movimento per i diritti civili mutuata, probabilmente, dall’antico negro spiritual March Down to Jordan

E’ da Selma, Alabama, che nel 1963 prese avvio la lotta per la rivendicazione del diritto di voto per i neri americani. Lì fu fondata l’organizzazione Dallas County Voters League che iniziò una campagna per la registrazione degli afroamericani aventi diritto di voto. I loro sforzi furono frustrati dalle minacce e dalle violenze della comunità bianca e della sua polizia, anche dopo l’approvazione del Civil Rights Act da parte del Congresso nel 1964. Sicchè la DCVL fu costretta a chiedere aiuto, rivolgendosi prima al Student Nonviolent Coordinating Committee (SNCC) e poi alla Southern Christian Leadership Conference (SCLC), l’organizzazione guidata da Martin Luther King.
Una prima marcia pacifica per i diritti civili fu organizzata il 26 febbraio 1965 nella vicina Marion,... (continua)
Marching ‘round Selma like Jericho,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/3/2015 - 22:49
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Was gesagt werden muss

Was gesagt werden muss
English translation by Breon Mitchell

Source: The Guardian, April 5, 2012
WHAT MUST BE SAID
(continua)
inviata da Juha Rämö 12/3/2015 - 12:51
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Li vidi tornare

Li vidi tornare
Tenco fu ucciso perché stava facendo saltare la gallina dalle uova d'oro delle scommesse clandestine che controllavano il Festival di Sanremo. Basta ascoltare l'intervista del Commissario Molinari rilasciata a Bonolis a "Domenica In". Renzo Zannardi
11/3/2015 - 22:57
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E se ci diranno

E se ci diranno
Questa canzone di Luigi Tenco sembra sia stata scritta un paio di ore fa...
11/3/2015 - 22:36
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Cara maestra

Cara maestra
Vi segnalo che "cara Maestra" non è del 1963 ma è già presente nel primo LP di Tenco. Renzo Zannardi
11/3/2015 - 22:32
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La Badoglieide

La Badoglieide
Da notare che la canzone popolare "E non vedi che sono toscano" sulla cui aria sono cantate le strofe della Badoglieide non è altro che la canzoncina che poi Riccardo Marasco ha riadattato nella sua celebre "La lallera".

Se ne trovano alcune strofe in Senti le rane che cantano: canzoni e vissuti popolari della risaia

E non vedi che sono toscano
e mi piace la carne cruda
io vorrei baciarti nuda
sulla sponda del sofà

E non vedi che l'albero pende
e le foglie che cadono giù
e per contentare le donne
qui ci vuole la gioventù...

Sono stato sulle alte montagne
a vedere gli uccelli a volare
per le vie, le piazze e le strade
quanti uccelli in quantità
CCG Staff 11/3/2015 - 21:34
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1984

1984
[1984]
In “From Chaos to 1984”, live a Waterloo Road, Londra, a metà 1984

Canzone che intreccia lo sguardo sulla Gran Bretagna in balìa della Thatcher con quello del romanzo distopico di George Orwell...
Britains in trouble, country’s bled dry
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2015 - 21:04
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Ella’s Song

Ella’s Song
[1983]
Scritta da Bernice Johnson Reagon
Nell’album delle Sweet Honey In The Rock intitolato “We All... Everyone Of Us”

“Chi crede nella libertà non si riposa finchè non sia conquistata, finchè l’uccisione di uomini neri, di figli di madri nere, non sia importante quanto l’uccisione di uomini bianchi, figli di madri bianche…”

Propongo questa canzone dopo l’ennesima uccisione di un nero ad opera della polizia.
L’altro giorno ad Atlanta, Georgia, è stato ucciso un altro giovane nero, Anthony Hill, di 27 anni. Era un veterano delle guerre americane e aveva problemi mentali, un disordine bipolare chissà se connesso alla sua esperienza sotto le armi.

Anthony l’altro giorno era in piena crisi e girava nudo per la città bussando alle porte, spenzolandosi dai balconi e strisciando per terra… Era visibilmente, molto alterato, ma nudo e disarmato…

Quando un poliziotto, intervenuto sul posto,... (continua)
We who believe in freedom cannot rest
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2015 - 16:07
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Журавли

Журавли
Finnish translation by Arnold Hiltunen
Arnold Hiltusen suomennos

KURJET
(continua)
inviata da Juha Rämö 11/3/2015 - 15:10
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Certainly, Lord!

anonimo
Certainly, Lord!
[196?]
Interpretata dai CORE (COngress of Racial Equality) Freedom Singers nella compilation “Voices Of The Civil Rights Movement (Black American Freedom Songs 1960-1966)”, pubblicata dalla Smithsonian Folkways nel 1980.

Un brano tradizionale religioso trasformato in inno del movimento per i diritti civili statunitense.
Have you been to the jail?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2015 - 14:16
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Turning Point

Turning Point
[1967]
Parole di Martha Holmes (di cui non ho alcuna notizia… forse si tratta di una poetessa si Chappaqua, una cittadina dello Stato di New York dove la comunità nera è sempre stata pressochè inesistente)
Musica di Billy Taylor (1921-2010), pianista e compositore jazz afroamericano
Nel disco di Nina Simone intitolato “Silk & Soul”

La purezza dell’infanzia ben presto sporcata dai pregiudizi inculcati dagli adulti…
See the little brown girl
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2015 - 10:08
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Come Ye

Come Ye
[1966]
Parole e musica di Nina Simone
Registrata negli studi RCA di New York il 26 agosto 1966 e inclusa nell’album “High Priestess of Soul” in cui la Simone è accompagnata dal gruppo di Harold Mooney (1911-1995), compositore ed arrangiatore. Poi in molti altri dischi e raccolte, come “Saga of the Good Life and Hard Times” (1997) o la postuma “Tell It Like It Is” (2011)
Testo trascritto da Roger Nupie trovato sull’ottimo The Nina Simone Database curato da Mauro Boscarol.
Come ye ye who would have peace
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2015 - 09:13
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Sognando

Sognando
È venuto, oggi, un amico a pranzo a casa mia, ed è successa una cosa che merita di essere raccontata sia pure per sommi capi. Praticamente: pochi minuti prima era stato al bar qui all'angolo a comprare le sigarette, e il tabaccaio stava canterellando una data canzone, di cui non ricordava il titolo. "Sai, quella canzone di Don Backy...e di Mina..."; al che, ha cominciato a cantarne la musica -diciamo qualcosa del genere, perché il mio amico è un bravissimo e capace ragazzo, ma non è stato mai sfiorato in vita sua dalla benché minima dote canora. Ci ho messo infatti un attimo a riconoscere "Sognando", andando in soccorso al mio amico che, comunque, era visibilmente emozionato di aver risentito quella canzone, questa canzone che continua a girare, girare e girare in modo pressoché sotterraneo fino ad affiorare, ad esempio, in un tabaccaio che la canta mentre consegna un pacchetto di MS da dieci.... (continua)
Riccardo Venturi 10/3/2015 - 16:22
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In den Ruinen von Berlin

In den Ruinen von Berlin
Questo è il testo esatto

Amidst the ruins of Berlin
Trees are in bloom as they have never been.
Sometimes at night you feel in all your sorrow
A perfume as soft as sweet tomorrow.

That's when you realize at last
They won't return – those phantoms of the past
A brand new spring is to begin
Out of the ruins of Berlin!

Amidst the ruins of Berlin
Trees are in bloom as they have never been.
A perfume as soft as sweet tomorrow.

That's when you realize at last
They won't return – those phantoms of the past
A brand new spring is to begin
Out of the ruins of Berlin!

In den Ruinen von Berlin,
Fangen die Blumen wieder anzublühn,
Und in der Nacht spürst du von allen Seiten,
Einen Duft als wie aus alten Zeiten.

Dans les ruines de Berlin
Les avant-fleurs parfumées tant jamais!

In den Ruinen von Berlin,
Fangen die Blumen wieder anzublühn,
Und in der Nacht spürst du von allen Seiten,
Einen Duft als wie aus alten Zeiten.

Dans les ruines de Berlin
Les avant-fleurs parfumées tant jamais!
Gianluca 10/3/2015 - 16:18
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Sighi tui

Sighi tui
Un brano composto ed eseguito da Marcello Ledda, per un testo dedicato al dramma immigrazione , scritto da Maria Gabriela Ledda Continua tu... ( SIGHI TUI ..)

Questa canzone è dedicata a quelli che ogni giorno sfidano la sorte seguendo un sogno di dignità e libertà.

Il testo reperito è la traduzione in italiano, in attesa di trovare il testo originale.
Sei partito attraversando mari
(continua)
inviata da DoNQuijote82 10/3/2015 - 13:24
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Fortzis

Brano composto ed eseguito da Marcello Ledda ; Il testo, dedicato al dramma degli immigrati clandestini , è di Maria Gabriela Ledda

Il testo reperito è la traduzione in italiano, in attesa di trovare il testo originale.
Forse sotto un cielo senza nuvole
(continua)
inviata da DoNQuijote82 10/3/2015 - 13:22
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Yo soy de un pueblo sencillo

Yo soy de un pueblo sencillo
ICH BIN AUS EINEM KLEINEN VOLK
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2015 - 11:48
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Wounded Knee 73

Wounded Knee 73
Parole e musica di Dean Reed
Un brano che compare in alcuni dischi pubblicati in RDT e Union Sovietica nel 1980

Il 27 febbraio 1973 a Wounded Knee, nella riserva indiana di Pine Ridge, nel Sud Dakota, esplose l’ennesima rivolta: i Sioux, appoggiati dall'America Indian Movement, si ribellarono al Governo americano denunciando le misere condizioni di vita della popolazione. I pellerossa, circa duecento con donne e bambini, si asserragliarono nello stesso posto in cui nel 1890 la cavalleria aveva massacrato i loro avi. Piazzarono le tende intorno alla chiesa, trasformarono l'emporio in sala dei congressi e di refezione, piazzarono uomini armati in rudimentali bunker, incrociarono le pipe di guerra, legarono le penne d'aquila alle trecce e organizzarono la resistenza. Il Governo mise in campo tiratori scelti della polizia federale, uomini, mezzi blindati ed elicotteri e circondò la zona.

Per... (continua)
Wounded Knee 73
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2015 - 11:22

Sciacalli e uomini (il sogno del marine)

Splendida....!!! :-)
laura 10/3/2015 - 11:15
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Wir sagen nein

Wir sagen nein
[1978]
Parole di Martin Hoffmann,
Musica di Martin Hoffmann e Wolfgang Tilgner
Singolo pubblicato in RDT. Sul lato B “El Cantor”, canzone tratta dal film omonimo diretto ed interpretato dallo stesso Dean Reed proprio quell’anno e dedicato alla figura di Víctor Jara.

Qualche anno dopo Wir sagen ja ecco anche “Wir sagen nein”, altra canzone pacifista in cui si parla di Irlanda, di Cile e dell’apartheid in Sudafrica…
Ja, noch jagen sie die Angst durch Irlands Gassen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2015 - 10:42

Der Krieg hört nicht auf

Der Krieg hört nicht auf
Leggo nell’articolo di Jedrek Mularski intitolato “Mr. Simpático: Dean Reed, Pop Culture, and the Cold War in Chile” che nel 1970 Dean Reed fu protagonista di una clamorosa protesta davanti all’Ambasciata statunitense a Santiago del Cile. Un giorno di agosto, dopo aver avvertito la stampa, si presentò vestito elegantemente e stringendo una bandiera a stelle e strisce pronunciò il seguente breve discorso:

“To the Peoples of the World: This North American flag is dirty with the blood of thousands of Vietnamese women and children, who have been burned alive by bombs of napalm which are dropped from U.S. planes of aggression, for the sole reason that the Vietnamese Peoples want to live in peace and liberty with independence and self-determination. This North American flag is dirty with the blood of the Negro race of the United States who are assassinated in their beds while they sleep by the... (continua)
Bernart Bartleby 10/3/2015 - 09:56




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