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Kriegslied [So lebt der edle Kriegerstand]

Kriegslied [So lebt der edle Kriegerstand]
[März 1917]
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), anarchico e poeta, una delle prime vittime del nazismo trionfante: arrestato nel 1933, subito dopo l’incendio del Reichstag, fu barbaramente trucidato nel campo di concentramento di Orianenburg il 10 luglio 1934.
Nella raccolta intitolata “Brennende Erde. Verse eines Kämpfers” pubblicata a Monaco nel 1920.
Questa poesia è già di per se stessa una canzone, come dal titolo.
In ogni caso è stata messa in musica da diversi artisti, come Gerhard Stäbler ‎(in “Für Später: Jetzt” del 1984), dai gruppi punk Blockade (nel loro disco omonimo del 1989) e Kaltfront ‎(nel loro “Zieh Dich Warm An” del 2006), dai Der Singende Tresen ‎(nel loro “Mühsamblues” del 2014) e da Claus Boysen e Rainer Abraham ‎(nel loro “Tucholsky Und Genossen”, data imprecisata)…
Oltre all’immancabile, prolificissimo Christoph Holzhöfer.
Sengen, brennen, schießen, stechen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/2/2015 - 09:55
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Kalender 1913

Kalender 1913
[1913]
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), anarchico e poeta, una delle prime vittime del nazismo trionfante: arrestato nel 1933, subito dopo l’incendio del Reichstag, fu barbaramente trucidato nel campo di concentramento di Orianenburg il 10 luglio 1934.
Credo che la poesia faccia parte della raccolta intitolata “Kain-Kalender für das Jahr 1913”, pubblicata a Monaco
Poesia musicata da Dieter Süverkrüp ed Walter Andreas Schwarz ‎nel loro album “Erich Mühsam: Ich Lade Euch Zum Requiem” pubblicato nel 1995.
Più recentemente è stata messa in musica da Christoph Holzhöfer

Una poesia che intuisco molto attinente al percorso, non formalizzato ma trasversale, de La Guerre de Cent mille ans che i ricchi hanno fatto, fanno e faranno ai poveri.
Urgerebbe quindi un intervento traduttorio degli ottimi Marco Valdo M.I. e il suo inseparabile amico Lucien Lane, che ringrazio anticipatamente.
Januar:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/2/2015 - 09:21
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Wiegenlied

Wiegenlied
[2005]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Nell’album intitolato “Am Flußufer”
Du hattest nie eine Kindheit, mein Kind.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2015 - 20:56
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Dil dixwaze here cengê

Şehid Delîla û Koma Amara
Dil dixwaze here cengê
Anche se poco o nulla si è riusciti a sapere (biograficamente) su Şehid Delîla e Koma Amara, e ancor meno sulla canzone che cantano (attualmente diffusissima in rete), si può senz'altro affermare che si tratta di una canzone di lotta che proviene dalla battaglia di liberazione di Kobanê e del Rojava (che in lingua curda significa “Ovest”). Non ci si aspetti quindi una tipica “canzone contro la guerra”, bensì una canzone di incitamento alla lotta che ha portato alla liberazione della città dagli assedianti dello “Stato Islamico”, il 26 gennaio 2015. Il testo in lingua curda è stato potuto essere interpretato grazie ad una traduzione tedesca reperita fortuitamente. Naturalmente, chi fosse in possesso di maggiori informazioni sia sulla canzone, sia sugli eventuali autori, è pregato di fornircele. Poiché è cantata da due donne, è probabile che contenga riferimenti precisi alle “ragazze del Rojava”... (continua)
Dil dixwaze here cengê
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 19/2/2015 - 20:53
Percorsi: Dal Kurdistan
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Waffenhändler-Tango

Waffenhändler-Tango
[2001]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Una canzone che trovo pubblicata come singolo, significativamente sul lato B di “Amerika”, e poi anche in una compilation del 2006 intitolata “Politische Lieder”
Erst baun wir Waffen, dann verkaufen wir sie weiter,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2015 - 20:18
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El Fiscal Nisman

El Fiscal Nisman
[2015]
Parole e musica di Mauro Lecornel, musicista argentino originario di Rufino, Santa Fe

Beh, non siamo certo qui al livello artistico di un León Gieco o di un Charly García, però questa grezza cumbia popolare è quanto di più recente, musicalmente parlando, sulla misteriosa morte di Natalio Alberto Nisman, il procuratore generale che si è occupato delle complesse indagini sull’attentato contro l'Asociación Mutual Israelita Argentina (A.M.I.A.) avvenuto il 18 luglio 1994 a Buenos Aires, quando un'auto carica di esplosivo fu fatta saltare in aria davanti alla sede dell’associazione ebraica, uccidendo 86 persone, il più grave atto terrorista contro una comunità di religione ebraica dalla fine della seconda guerra mondiale.

Come sappiamo, lo scorso 18 gennaio, alla vigilia della sua comparizione al Congresso per esplicitare i risultati dell’inchiesta, Nisman è stato trovato morto nel suo... (continua)
Él es Nisman
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2015 - 14:33

Hallo, Mister General

Hallo, Mister General
[1982]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nel disco collettivo intitolato “Wir Wollen Leben - Lieder Gegen Den Untergang”

Una canzone dedicata ad Alexander Haig (1924-2010), gran generale USA e politico di spicco nelle amministrazioni Nixon, Ford e Reagan (di cui fu Segretario di Stato), famoso non solo (e non tanto) per il cognome in comune con una nota marca di scotch whisky (il cui motto era ed è “Don't be vague, ask for Haig”) ma soprattutto per una “felice” ed imitata frase a proposito della necessità di intensificare i bombardamenti per vincere la guerra in Vietnam: “Bombing the North [Vietnam] back to the Stone Age.” Forse la frase non era proprio farina del suo sacco ma di uno dei suoi collaboratori, il gen. Curtis Lemay… Fatto sta che Haig la fece sua e viene ancora oggi comunemente utilizzata sia dai gerarchi israeliani che da quelli americani. Recentemente è stata utilizzata... (continua)
Hallo, Mister General mit dem klangvollen Whisky-Namen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2015 - 11:57

Das Krähenlied (Zwischen Zwei Kriegen)

Das Krähenlied (Zwischen Zwei Kriegen)
[1982]
Parole di Heinz R. Unger, leader di questa “Folk-Politrock-Band” austriaca attiva negli ani 70 e 80
Musica di Georg Herrnstadt e Willi Resetarits
Nell’album intitolato “Die Letzte Welt”
Zwischen zwei Kriegen krächzen drei Krähen –
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2015 - 10:21
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Mister Kapital

Mister Kapital
[1982]
Parole di Heinz R. Unger, leader di questa “Folk-Politrock-Band” austriaca attiva negli anni 70 e 80
Musica di Georg Herrnstadt e Willi Resetarits
Nell’album intitolato “Die Letzte Welt”
Sagt mich tot und schreibt mich krank, Totgesagte leben lang
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2015 - 09:40
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בדרך אל האור

בדרך אל האור
Badèrekh el haòr
[1989]
מילים: חיים חפר
לחן: קובי אושרת
קיים ביצוע נוסף לשיר זה
Testo di Chaim Khefer
Musica di Kobi Oshrat
Album: שלושים שנים דודאים (The Dudaim 30th Anniversary)



Una canzone per Emil Grunzweig
di Riccardo Venturi


Questa canzone fu scritta diversi anni dopo gli avvenimenti, quando il principale movimento pacifista israeliano, noto internazionalmente come Peace Now (in ebraico si chiamava Shalom 'Akhshav), era già morto e sepolto con la prima Intifada. Forse il suo atto di morte fu proprio la manifestazione che si tenne a Gerusalemme la sera del 10 febbraio 1983, e durante la quale trovò la morte l'attivista e militante pacifista Emil Grunzweig.

Emil Grunzweig (in ebraico: אמיל גרינצווייג‎, traslitterato Emil Grintsveyg, da cui anche la traslitterazione Emil Greenzweig) era un insegnante e attivista pacifista di estrema sinistra. Era nato a Cluj-Napoca, in Romania,... (continua)
אמונה שבליבי,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/2/2015 - 23:23
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Człowiek spotęgowany człowiekiem

Człowiek spotęgowany człowiekiem
Parole di Witold Gombrowicz
Musica di Marek Grechuta e Jan Kanty Pawluśkiewicz
Dall'album intitolato "Szalona lokomotywa" (La locomotiva forsennata) ispirato ai testi di Stanisław Ignacy Witkiewicz del 1977 nella sua versione ampliata del 2000.
Da http://www.tekstowo.pl/
Największym rozczarowaniem jakie oczekuje ludzkość w przyszłości,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 18/2/2015 - 22:35
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Dis, Quand Reviendras-tu ?

Dis, Quand Reviendras-tu ?
Dis, Quand Reviendras-tu ?

Chanson française – Dis, Quand Reviendras-tu ? – Barbara – 1962
Autres interprètes: Martha Wainwright



Voici, Lucien l'âne mon ami, la chanson dont je t'avais entretenu l'autre jour, quand je déposais ici-même la version française du « Train de Soldats », le Soldatenzug de Juliane Werding et où je proposais :
« de lui adjoindre, la chanson de la femme qui attend depuis longtemps… C'est en quelque sorte la suite. Une suite possible, il en est d'autres… Je te le dis tout net : pour moi, il n'est pas possible que les Chansons contre la Guerre (CCG) passent à côté de cette merveille : « Dis, quand reviendras-tu ? » et d'ailleurs, je m'en vais leur envoyer prochainement. » C'est donc ce que je fais .

Et j'en suis bien content, car j'ai toujours eu un faible pour cette chanteuse sentimentale. Pour tout t'avouer, elle me fait souvent pleurer sans que je sache trop... (continua)
Voilà combien de jours, voilà combien de nuits,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 18/2/2015 - 22:31
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Sotto i portici di marmo

Sotto i portici di marmo
[1969]
Scritta da Claudio Rocchi e Franco Fabbri
Nell’album d’esordio degli Stormy Six (l’unico con Claudio Rocchi) intitolato “Le idee di oggi per la musica di domani”

Forse una scrittura ancora un po’ acerba, incerta... Eppure questa canzone mi sembra che in tre strofe sintetizzi la parabola di un’epoca intera, quella della Contestazione, dell’opposizione al genocidio in Vietnam, quella in cui apparati dello Stato e neofascisti preparavano la stagione delle bombe - adombrata nella prima strofa profeticamente, visto che il disco uscì diversi mesi prima della strage di Piazza Fontana - per soffocare nel sangue le istanze di cambiamento, di rivoluzione sociale.
Noi invece
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/2/2015 - 21:17
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Die Mäuler auf!

Die Mäuler auf!
[1930]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati con lo pseudonimo di Theobald Tiger su “Die Weltbühne” del 26 agosto 1930
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel disco intitolato “Ist Das Von Gestern?” del 1969 (ristampato in CD nel 2005).

Brano presente anche nel doppio LP di Willi Stelzhammer, Norma Mytteis, Kathi Hahn ‎intitolato “Antifaschistische Lieder”

Il 1930 fu per Kurt Tucholsky un anno fatidico. Il suo irridente e velenoso “Deutschland, Deutschland über alles” non era uscito che da qualche mese e, durante una conferenza a Wiesbaden, Tucholsky scampò per miracolo ad un agguato tesogli dalle SA. Decise così di lasciare la Germania per trasferirsi in Svezia, a Göteborg, dove nel 1933 fu raggiunto dalla notizia che i nazisti bruciavano anche i suoi libri e che gli avevano confiscato ogni cosa e revocato la cittadinanza. Come sappiamo, Tucholsky non resse alla disperazione... (continua)
Heilgebrüll und völksche Heilung,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/2/2015 - 15:11
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Spartakus 1919

Spartakus 1919
[1919]
Versi di sconosciuto militante spartachista
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nell’EP intitolato “Die Goldenen Zwanziger Jahre” del 1964.

In seguito in “Liedertheater”, un disco di Vera Oelschlegel (1979), più nota come attrice e direttrice teatrale
Poi interpretata da Dagmar Krause ‎nel suo “Panzerschlacht: Die Lieder Von Hanns Eisler” (1988)
Infine presente anche nel doppio LP di Willi Stelzhammer, Norma Mytteis, Kathi Hahn ‎intitolato “Antifaschistische Lieder”

“Atene sulla Sprea” è uno dei modi con cui viene chiamata Berlino. L’espressione altisonante fu coniata in relazione alla politica culturale promossa tra fine 600 ed inizio 700 da Federico I di Prussia, il quale, per esempio, a Berlino fondò l’Akademie der Künste, l’Accademia delle Belle Arti. “Atene sulla Sprea” divenne poi di uso comune con la fondazione nel 1809/10 dell’Humboldt-Universität zu... (continua)
Oh, Spree-Athen, oh, Spree-Athen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/2/2015 - 13:11
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Claudio Rocchi: Ho girato ancora

Claudio Rocchi: Ho girato ancora
[1977]
Parole e musica di Claudio Rocchi
Nell’album intitolato “a fuoco”, Cramps Records

Io ero ancora piccolo nei ’70 e questa mi pare già una canzone da riflusso (non intendo quello gastroesofageo), però forse contiene qualche verità... A chi c’era l’ardua sentenza.
Ho girato ancora ed ho visto te che mi hai detto che
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2015 - 22:35
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Ой, туманы мои, растуманы!

Ой, туманы мои, растуманы!
Oy, tumany moi, rastumany!
[1943]
Слова: Михаил Васильевич Исакoвский
Музыка: Владимир Григорьевич Захаров
Parole di Michail Vasiľevič Isakovskij (1900-1973), poeta russo sovietico
Musica di Vladimir G. Zakharov (1901-1956), compositore russo sovietico.

Facendo seguito a Священная война (или Вставай, страна огромная!), vorrei anche ricordare che tra i 12 milioni e mezzo di civili sovietici morti durante la Seconda Guerra mondiale vi furono molti partigiani…
Ой, туманы мои, растуманы!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2015 - 21:11
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Песня про Путина

Песня про Путина
Testo e musica di Yuliy Chersanovich Kim
Trovato su YT
Встал с утра, попил ситра из античной вазы,
(continua)
inviata da Krzysiek 17/2/2015 - 21:09
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Адвокатский вальс

Адвокатский вальс
Advokatskij vals

Yuliy Kim (born 1936), a poet, songwriter, and screenwriter, is one of the foremost Soviet dissidents. His Korean father, Kim Cher San, was executed as an “enemy of the people” in 1937 and his mother was sentenced as a “family member of a traitor of the Motherland” to five years in a Gulag labor camp and three years of exile; as a result Yuliy Kim did not see his mother until the age of 9. After graduating from a pedagogical institute, Kim taught history, literature, and geography in the Kamchatka Peninsula in the Russian Far East, but in the mid-1960s, he joined the dissident movement, which cost him his job. For years, Kim earned a living by writing songs for plays and movies under a pseudonym, as his Korean name was unacceptable for the censorship. In 1956, he started to write protest songs (both lyrics and music), which he performed while playing the acoustic guitar.... (continua)
Конечно, усилия тщетны
(continua)
inviata da DoNQuijote82 17/2/2015 - 17:27
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Священная война (или Вставай, страна огромная!)

Священная война (<em>или</em> Вставай, страна огромная!)
Svjašćennaja vojna ( ili Vstavaj, strana ogromnaja!)
[1941]
Автор текста: Василий Иванович Лебедев-Кумач
Автор музыки: Александр Васильевич Александров
Testo: Vasily Ivanovich Lebedev-Kumach
Musica: Alexandr Vasilyevich Alexandrov

Una delle canzoni sovietiche più famose del periodo bellico, con musica composta dall’autore di quella dell’inno nazionale dell’URSS (e pure dell’attuale inno della Federazione Russa), Alexandr Alexandrov (1883-1946).
La prima esecuzione risale al giugno del 1941, ad opera dell’Академический ансамбль (per esteso, Академический ансамбль песни и пляски Российской Армии имени А. В. Александрова) l’ensemble fondato nel 1928 dallo stesso Alexandrov.

Che mi si dia pure dello stalinista (cosa ampiamente smentita da tutti i miei contributi su queste pagine), ma con questa canzone volevo solo ricordare l’immane contributo dei popoli sovietici alla liberazione dell’Europa dal nazifascismo: 23 milioni di morti, più di 10 milioni di soldati e più di 12 milioni di civili.
Вставай, страна огромная,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2015 - 13:33
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Großstadt-Indianer

Großstadt-Indianer
[1972]
Parole di Wolfgang “Jack” Asam e Niebusch
Musica di Jack Asam
Nell’album d’esordio di Juliane Werding intitolato “In tiefer Trauer”
Das Land war groß genug für ein freies Leben,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2015 - 10:08
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Soldatenzug

Soldatenzug
[1994]
Parole e musica di Juliane Werding ed Andreas Bärtels
Nell’album intitolato “Du schaffst es!”
Es war Zeit
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2015 - 09:50
Percorsi: Treni

Siamo al guinzaglio del capitale

Siamo al guinzaglio del capitale
[1969]

Come per tutti i brani del Canzoniere Pisano, anche questo potrebbe essere stato scritto da Pino Masi; ma notizie più precise su di esso sono del tutto assenti in rete. E' riportato sia da Canti di lotta, sia dal [[|Deposito]]; è stato inciso anche da Leoncarlo Settimelli in Ogni giorno in piazza. Da qui anche su WikiTesti. [RV]
Tu che sei stato per otto ore
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2015 - 23:10
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Eine Frage

Eine Frage
[1931]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati con lo pseudonimo di Theobald Tiger su Die Weltbühne del 27 gennaio 1931
Musica di Leon Boden e Bernd Klinzmann nel loro “Tucholsky in Rock” del 1984
E’ stata anche musicata e interpretata dal cantante, pianista e cabarettista neerlandese Robert Kreis

Una canzone scritta alla vigilia dell’avvento del nazismo, nella fase più acuta della crisi del 29 e dell’agonia della Repubblica di Weimar, ma credo che parli un po’ anche dei nostri tempi...
Da stehn die Werkmeister - Mann für Mann.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2015 - 23:08

Marcia di Punkow

anonimo
Una "canzone urbana" di ambiente punk testimoniata esclusivamente da Canti di Lotta. Si ignora su quale aria debba essere cantata; dal primo verso parrebbe quella dei "Morti di Reggio Emilia", ma la melodia non si adatta. "Punkow" sembra riprendere il nome di Pankow, il quartiere di Berlino Est che fu sede della presidenza della DDR (da alcuni Pankow era declinata tout court come capitale della DDR).
Compagni cittadini fratelli partigiani,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2015 - 22:47
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Nach der Schlacht

Nach der Schlacht
[1924]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati con lo pseudonimo di Theobald Tiger su Die Weltbühne del 29 maggio 1924
Tra il 1959 ed il 1961 questa poesia di Tucholsky, come molte altre sue, fu messa in musica da Hanns Eisler. L’interpretazione - ad opera del solito Ernst Busch - si trova nel disco “Rosen Auf Den Weg Gestreut - Ernst Busch Singt Kurt Tucholsky” pubblicato nel 1981.
Del 1984 la versione offerta da Leon Boden e Bernd Klinzmann nel loro “Tucholsky in Rock”
Più recentemente la poesia è stata ripresa da Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia.



Se ho capito bene, il protagonista di questa poesia di Tucholsky se la passa male e, come accade in certe circostanze, gli amici lo schienano... Ma comunque si consola, pensando che ad altri è andata anche peggio, per esempio a quelli che son tornati dalla guerra con una... (continua)
Wenns mir mal schlecht geht, wird mich keiner kennen.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2015 - 22:09
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Der Krieg

Der Krieg
[1911]
Versi di Georg Heym (1887-1912), scrittore e poeta espressionista tedesco.
Nella raccolta intitolata “Umbra Vitae”, pubblicata postuma a Lipsia nel 1912. Ripubblicata nel 1924 a Monaco con il corredo iconografico di Ernst Ludwig Kirchner, artista espressionista.
Musica di Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia.
Aufgestanden ist er, welcher lange schlief,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2015 - 15:42
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Empört euch

Empört euch
[2011]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Nell’album intitolato “Wut und Zärtlichkeit”

Indignez-vous! Indignatevi! Empört euch!
Sie sind wie wir, doch sind sie es nicht gerne,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2015 - 14:01
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Diplomatenjagd

Diplomatenjagd
[1968]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Ankomme Freitag Den 13.”
Auf Schloß Hohenhecke zu Niederlahr
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2015 - 13:23
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Strontium 90

Strontium 90
Stronsium 90: La poesia originale di Nâzim Hikmet

Scritta il 16 marzo 1958 a Varsavia. Ricordiamo che il poeta turco, nel suo esilio, si era stabilito in Polonia e aveva preso la cittadinanza polacca; indi per cui viene spesso riportato, nelle biografie, come "naturalizzato polacco". Continuava, però, a scrivere in lingua turca, come si può vedere dal manoscritto qui riprodotto. [RV]
STRONSİUM 90
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2015 - 12:09
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Justicia

Justicia
(Feat. Ariana Puello)
Vidas perdidas porque se les da la gana
(continua)
inviata da Giorgia 16/2/2015 - 11:49
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الكوفية عربية

الكوفية عربية
LA KEFFIYYA É ARABA
(continua)
16/2/2015 - 10:37
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Povera mamma

Povera mamma
geniale canzone della meravigliosa gabriella ferri, la piu grande canzone antibellicista che io abbia mai sentito.
ALBERTO BASSI 16/2/2015 - 06:49

Budowa pasa startowego Breslau 1945

Budowa pasa startowego Breslau 1945
Wrocław? Breslau? Breslavia?
Chi siamo???


krzyś 16/2/2015 - 03:29
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Wojna w 3D

Wojna w 3D
Testo e musica di Przemek Mazurek
Testo all'orecchio da YT
Hej wojenko, wojenko,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 16/2/2015 - 03:06
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Il testamento di Tito

Il testamento di Tito
Esagerato, come sempre, Riccardo. Ma perspicace nell'azione di una lusinga mirata a far risvegliare l'amor proprio del sottoscritto. Niente da fà. Son ben conscio dei miei limiti, ma ovviamente cedo alla lode, umanamente. D'altro canto sono passati oramai svariati mesi da quando volevo tornare a questa mia traduzione per cerchare di correggere certi abbagli che mi sono preso al tempo di stenderla in una giornata d'autunno, praticamente di getto.

Nonostante il fatto che io stesso fosse ritenuto uno dei miei migliori lavori da traduttore di canzoni (che, diciamocelo onestamente, sono ben pochi, visto che non superano una trentina), esaminandolo dopo qualche tempo, ho scoperto non poche mancanze e inesatezze. "L'arrosto" più evidente lo si può trovare nella quarta strofa, dove ho scambiato "i salmi" con "le salme", anche se la visione degli templi "che rigurgitan le spoglie / salme / resti... (continua)
Krzysiek Wrona 16/2/2015 - 01:18
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Dans les rues de Varsovie

Dans les rues de Varsovie
Dans les rues de Varsovie

Chanson française – Dans les rues de Varsovie – Jean Arnulf – 1966

Il faut juste rappeler (rue du Souvenir) que Varsovie ( et sa population) avait été détruite quasi complètement au cours de la guerre. Elle fut rebâtie – pour une part, pour une part seulement à l'identique. Mais en grande partie, Varsovie des années 60 ne se ressemblait plus ; elle n'avait plus les charmes de la Varsovie d'avant-guerre. Les rues se regrettaient elles-mêmes ; elles pleuraient leur ancien visage.
Un soir, je marchais dans les rues de Varsovie ;
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/2/2015 - 21:08
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Kaspar

Kaspar
Nell’album intitolato “Reinhard Frédérik Mey. Edition Française Vol.3”, pubblicato nel 1975
GASPARD
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2015 - 21:01
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Kai

Kai
[2007]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Bunter Hund”

Una canzone - che attirò a Mey parecchi insulti - di critica alle missioni militari all’estero in cui è impegnata la Bundeswehr, l’esercito tedesco, e alle loro reali motivazioni e conseguenze.
la posizione di Mey è chiara: “La violenza darà vita a nuove violenze, il terrore nutrirà nuovo terrore.”
Un discorso che di questi tempi perde sostenitori ogni minuto che passa...
Ein Schreiben in einfühlsamen, klaren Worten,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2015 - 18:56
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Und Der Wind geht allezeit über das Land

Und Der Wind geht allezeit über das Land
[1985]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Hergestellt in Berlin”

Non era facile fare una Blowin' in the Wind originale in tedesco: Reinhard Mey mi pare ci sia riuscito egregiamente.
Der Wind geht allezeit über das Land,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2015 - 18:19
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Es ist doch ein friedlicher Ort

Es ist doch ein friedlicher Ort
[1985]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Hergestellt in Berlin”

Una canzone da accostare ad altre già presenti sulle CCG, come Sky Pilot, Il pilota di Hiroshima e Enola Gay degli Orchestral Manoeuvres In The Dark, e ancora Pilota di guerra, Ad un giovine pilota e Il rondone.
Wenn ich die Schreckensbilder seh‘ von Coventry und Rotterdam,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2015 - 18:01
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Het Kapo lied

Het Kapo lied
15 febbraio 2015

Due parole del traduttore. Riprendendo questa pagina per la traduzione, mi sono accorto dell'autentico cimitero di "arrosti" che era il testo neerlandese: il più tipico caso di un testo sbagliato "archetipale" dal quale, poi, tutta la Rete ha ripreso gli errori. Per fortuna c'erano i Fleurs du Mal che facevano eccezione. [RV]
LA CANZONE DEL KAPÒ
(continua)
15/2/2015 - 12:28
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Plus rien

Plus rien
PIÙ NULLA
(continua)
inviata da DonQuijote82 15/2/2015 - 07:23
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Radio Conga

Radio Conga
Benvenuto, ciao signore oggi c'è molto sole.
(continua)
inviata da DoNQuijote82 15/2/2015 - 07:20
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Bevor ich mit den Wölfen heule

Bevor ich mit den Wölfen heule
[1972]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Mein achtel Lorbeerblatt”
Bevor ich mit den Wölfen heule,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/2/2015 - 23:34
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Maskerade

Maskerade
[1971]
Parole e musica di Reinhard Mey
Nell’album intitolato “Ich bin aus jenem Holze”
Harlekin ist in sein Festkleid geschlüpft
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/2/2015 - 23:23
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Von heiligen Kriegen

Von heiligen Kriegen
[1967]
Parole e musica di Reinhard Mey
La canzone che chiude l’album “Ich Wollte Wie Orpheus Singen”

Canzone risalente a quasi mezzo secolo fa ma - ne converrete - ancora piuttosto attuale...
Man rief zum Djihad, zu heiligen Kriege
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/2/2015 - 22:56

Sois islamique !

Sois islamique !
Sois islamique !

Chanson française – Sois islamique – Marco Valdo M.I. - 2015


Aujourd'hui, Lucien l'âne mon ami, ils ont remis ça. À Copenhague, cette fois ! Alors, je me suis dit, écrivons une chanson. Car nous, notre façon de dire les choses, c'est la chanson. Et aussi, de dire les choses sans détour.

D'accord, excellentes manières. Mais, qui a remis ça ?

Des tueurs se référant à je ne sais quel prophète ou à je ne sais quel Dieu que personne, à part les croyants eux-mêmes dans leur croyance, n'a jamais vu, ni entendu, ni rien. Néant absolu. Donc, ces tueurs ont été mitrailler une réunion où on discutait de la liberté d'expression. Ces gens-là se réclament, disent-ils, de l'Islam. C'est leur choix, c'est leur propre détermination. Dès lors, on ne saurait éluder pareille appartenance, qui est le premier moteur de leurs actions. D'autres qui se réclament tout autant de l'Islam, prétendent... (continua)
Je ne sais pas ce qui arrive à la vie
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/2/2015 - 21:16
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Controguerra

Controguerra
2006
Virus de rebelion
Chiediti quanto si può vivere.
(continua)
inviata da dq82 14/2/2015 - 18:46
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Madri di maggio

Madri di maggio
Testo di Stefano Montello
Musica di Cristina Mauro e FLK
da "Dancing Calipso" (2007)
Vergine il mio ventre che ha figliato
(continua)
14/2/2015 - 16:58




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