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Canzoni Contro la Guerra su Radio Capital

Antiwar Songs Blog
Canzoni Contro la Guerra su Radio Capital
Domani, sabato 5 dicembre dalle 12 alle 13 la trasmissione Capital in the Walkman in onda su Radio Capital dedicherà un’intera puntata alle canzoni contro la guerra. Per l’occasione il nostro webmaster interverrà per presentare il sito e commentare una canzone in scaletta. Da non perdere! La playlist sarà incentrata sul rock, folk e soul […]
Antiwar Songs Staff 2015-12-04 11:48:00
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Δε μένει κανείς σ'αυτή την πόλη

Δε μένει κανείς σ'αυτή την πόλη
De ménei kanéis s'aftí tin póli
Poesia di Katerina Gogou [1978]
Dalla raccolta Τρία κλικ αριστερά
Musica e interpretazione di Vangelis Kondopoulos
Nell'album collettivo Πάνω κάτω η Πατησίων – Οι όψεις της μοναξιάς στην Κατερίνα Γώγου και 20 μελοποιημένα ποιήματα της (“Su e giù per Patision – Le visioni della solitudine in Katerina Gogou e 20 sue poesie musicate”) [2012]

Στίχοι: Κατερίνα Γώγου [1978]
από Τρία κλικ αριστερἀ
Μουσική και ερμηνεία:
Βαγγέλης Κοντόπουλος
στο άλμπουμ "Πάνω κάτω η Πατησίων – Οι όψεις της μοναξιάς στην Κατερίνα Γώγου και 20 μελοποιημένα ποιήματα της" [2012]

Ogniqualvolta ci si trova di fronte a un testo di Katerina Gogou, tutto si disassa. Va fuori da ogni schema e da ogni realtà predefinita, con l'unico collante del dolore immenso che pervade tutto. Questa poesia del 1978, ancora tratta dalla raccolta Τρία κλικ αριστερά, riflette senz'altro, come tante... (continua)
Δε μένει κανείς σ’ αυτή την πόλη!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμἠμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 1/12/2015 - 17:58
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Emily

Emily
[2003]
Parole di Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Nell’album intitolato “Lifeblood”, pubblicato nel 2004

“Even when Lifeblood is at its most political, it remains highly emotional and personal. ‘Emily’ is possibly the peak of the album’s political engagement, but in focusing principally on women’s suffrage icon Emmeline Pankhurst (1858 – 1928), it remains firmly rooted in human experience. In the succinct line “the relics, the ghosts are down so many roads”, the song recalls not only the ghosts mentioned in other Lifeblood tracks but also the history and geography of the struggle for women’s suffrage in the UK and elsewhere.”
(tratto da Manic Street Preachers. A Critica Discography)

Canzone dedicata ad Emmeline Goulden Pankhurst, leader del movimento suffragista femminile britannico.
Emily, Emily your gift to me
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/12/2015 - 16:29
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Autobiography of a Pistol

Autobiography of a Pistol
1994
Stories
I'm a pistol, a forty-five,
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 15:29
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Woody Guthrie, Working Man!

Woody Guthrie, Working Man!
2012
Hero in you

Nella galleria di ritratti di eroi di questo album compare anche Woody Guthrie
Woody's jumping on a train
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 15:14
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Rachel Carson

Rachel Carson
2012
Hero in you

Rachel Carson è stata un'ambientalista americana, grazie al suo contributo venne messo al bando il DDT
Rachel went a'walkin in the woods at twilight
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 15:10
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A Design for Life

A Design for Life
[1996]
Parole di Nicky Wire, la prima canzone da lui scritta senza Richey Edwards, appena scomparso nel nulla (sarà dichiarato ufficialmente morto nel 2008, dopo anni di vane ricerche)
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Singolo poi incluso nell’album “Everything Must Go”

The song’s lyrics are usually thought to be themed around working class solidarity, and make specific reference to the value of libraries, which have historically allowed poorer people to learn on their own terms through books – by contrast, owning books has historically been the preserve of the educated rich (and books of course remain expensive today, particularly factual ones). This line was directly inspired by the band’s time in public libraries when they were young. The lines “we don’t talk about love / we only want to get drunk” are a play on upper class assumptions about poor people – the idea that the... (continua)
Libraries gave us power
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/12/2015 - 15:09
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Plastic Soldiers

Plastic Soldiers
2014
Chasing Beauty

Un bambino che gioca con i soldatini di plastica, diventa grande e in guerra salta in aria e perde le gambe. Suo figlio gioca con i soldatini, ma ormai anche lui è un "soldatino di plastica".
I had grass stains not scars
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 14:46
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Nellie Bly

Nellie Bly
2012
Hero in you

Elizabeth Jane Cochran, soprannominata "Pink" (Cochran's Mills, Pennsylvania, 5 maggio 1864 – 27 gennaio 1922), è stata una giornalista statunitense.

Una delle prime giornaliste investigative, ha creato il genere del giornalismo sotto copertura. Cochran era meglio conosciuta sotto lo pseudonimo giornalistico di Nellie Bly. Sembra che in seguito abbia cambiato il proprio nome in Cochrane (aggiungendo una 'e' finale).

Un articolo sessista sul giornale Pittsburgh Dispatch la spinse a scrivere un'accesa risposta all'editore. La qualità della lettera spinse l'editore ad offrire un posto nella redazione del giornale alla Cochran, che era alla disperata ricerca di un posto di lavoro. L'editore diede a Pink anche il suo pseudonimo, Nellie Bly, come il personaggio del titolo di una famosa canzone di Stephen Foster.

Bly scrisse numerosi articoli investigativi, prima di venire... (continua)
Nellie Bly, Nellie Bly
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 14:35
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Rosa Parks

Rosa Parks
2012
Hero in you
The wheels on the bus, they go round and round...
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 14:26
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Rosa Parks

Rosa Parks
Excuse me?
Rosa was a little tired after work in December
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 14:17
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I Sat on a Bus

I Sat on a Bus
2013
Rosa Parks 'I Sat On A Bus' - song from Horrible Histories series 5
Music: Richie Webb, commediografo e compositore inglese, autore di questa come delle altre ‎canzoni del programma televisivo per bambini intitolato “Horrible Histories”, in onda tra il 2009 ed ‎il 2013 sul canale Children’s BBC (CBBC).‎
Lyrics: Dave Cohen
Performed by Dominique Moore with Gospel Singers Incognito

Nella serie “Horrible Histories” Dominique Moore ha interpretato diverse figure di donne nere ‎famose per il loro impegno politico e sociale, tra le quali Harriet Tubman, Rosa Parks e la giamaicana Mary Seacole (1805-1881).‎

Rosa Parks esattamente 60 anni fa, il 1 dicembre 1955, si sedeva sull'autobus. Oggi la ricordiamo anche così.
I'm Rosa Parks, my story marks
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 14:05
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Montana/Autumn/78

Montana/Autumn/78
[1998]
Parole di Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
B-side del singolo “If You Tolerate This Your Children Will Be Next”, estratto dall’album “This Is My Truth, Tell Me Yours”

Nell’autunno del 1978 Theodore Kaczynski - americano di origine polacca, precoce genio matematico e brillante docente alla prestigiosa Università di Berkeley fino al 1969, anno in cui si era dimesso da ogni incarico senza alcuna spiegazione – si isolò dal mondo ritirandosi a vivere in una capanna di legno, priva di luce e di acqua corrente, nei boschi intorno a Lincoln, nel Montana.
Kaczynski, che avrebbe potuto far parte dell’élite intellettuale statunitense, aveva deciso invece di sopravvivere di caccia e lavoretti occasionali, prendendo le distanze da tutto e da tutti.
Si seppe in seguito che buona parte del tempo l’aveva trascorsa scrivendo un documento, un vero e proprio manifesto, intitolato... (continua)
Luddite lover
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/12/2015 - 13:31
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Gli sposi di Tirana

Gli sposi di Tirana
2002
Il coraggio delle parole

C'è stato un tempo i cui i migranti (e quindi i "cattivi") erano gli albanesi. E anche nel canale d'Otranto ne sono sepolti a migliaia.
Signore delle stelle ascolta una preghiera
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 10:55
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First Republic

First Republic
[1996]
Parole di Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
B-side del singolo “Kevin Carter”, estratto dall’album “Everything Must Go”

Un’altra canzone ferocemente anti-monarchica, tema cui i Manics sono sempre stati particolarmente affezionati. Si vedano anche Repeat (UK) e We Her Majesty's Prisoners.
You are so alone
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/12/2015 - 10:34
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Rose e gramigna

Rose e gramigna
Terra di diavuli e di santi
(continua)
inviata da dq82 1/12/2015 - 10:32

Il Padre Nostro dei coatti

anonimo
Il Padre Nostro dei coatti
[prob.: Fine XIX secolo]
Per le fonti: Vedi introduzione
For its sources, see Introduction

L'Onnipotente tra le sbarre
di Riccardo Venturi

“Dalle galere del mondo”, recita la dicitura del nostro famoso e (purtroppo) nutrito “percorso”; d'accordo, e d'accordo anche sul fatto che una parte non indifferente di tale “percorso” sia costituita da canzoni, o altre cose, scritte da persone che si trovavano in galera, note oppure senza nome. Questa cosa che vado a presentarvi (che non è affatto una “canzone” in senso proprio) proviene invece, realmente, dalla galera come istituzione, come sistema organico e organizzato, come società codificata e definita. Mi scuso qui, naturalmente, per il linguaggio “simil-sociologico” che non mi è per nulla consono; ma non troverei altro modo per introdurre questi pochi versi, o meglio versetti, dato che si tratta nientepopodimeno che del Padre Nostro.

Fino... (continua)
Divèle, carnente di nostrivisi che stanzi soprarma,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/12/2015 - 06:40
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Charles Windsor

Charles Windsor
[1987]
Scritta da Tim Gane e Malcolm Eden
Nell’album d’esordio dell’indie band inglese, intitolato “I Am a Wallet”
Nel 1994 i Manic Street Preachers ne hanno proposto una loro versione nell’EP intitolato “Life Becoming a Landslide”

La costante vena anti-monarchica dei Manics non poteva non adottare questa canzone dei loro predecessori McCarthy. Una versione aggiornata e anglofona del « Ah ça ira! ça ira ça ira / Les aristocrates à la lanterne », ovvero « La vendetta è così dolce per coloro che non hanno mai conosciuto nulla di dolce »

I Manics coverizzarono anche un’altra canzone dei McCarthy, We Are All Bourgeois Now.
Charles Windsor, who's at the door?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/11/2015 - 16:17
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Sculpture of Man

Sculpture of Man
[1994]
Parole di Richey Edwards (che qui si firma Richey James) e Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Una delle B-sides di “Faster”, singolo estratto dall’album “The Holy Bible”
War censored, no blood on TV
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/11/2015 - 14:50
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Us Against You

Us Against You
[1993]
Parole di Richey Edwards e Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Canzone che accompagna il singolo “Roses in the Hospital”, estratto dal secondo album dei Manics. “Gold Against the Soul”

Una canzone sull’informazione asservita al potere, un’associazione a delinquere molto diffusa in ogni angolo del globo e che crea danni enormi.
Laddove invece i giornalisti non sono disponibili a stare sui libri paga dei potenti si sa bene cosa può loro capitare… Sono 1.153 quelli uccisi dal 1992 ad oggi

La Londra che i Manics avrebbero bombardato volentieri era quella dei John Major, primo ministro dal 1990 al 1997, e delle Virginia Hilda Brunette Maxwell Bottomley, Baroness Bottomley of Nettlestone, più volte ministro e “dama di carità”, due dei maggiori esponenti dei Tories nell’era post-Thatcher… Non che poi la Londra dei laburisti alla Tony Blair sia stata molto meglio…
From journalist to video to Channel 4 TV
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/11/2015 - 13:13
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We Are Not Going Back

We Are Not Going Back
21 luglio 2015, Ventimiglia

Al tramonto, oltre gli scogli dei Balzi Rossi dove il cielo e il mare si toccano, due ragazzi francesi fanno sci nautico, sembrano divertirsi. Sulla riva, due ragazzi africani in mutande corrono, in un attimo si tuffano in acqua per cercare un po’ di fresco. Andrea Satta, cantante della band Têtes de Bois, ha questa immagine in testa da quando è tornato da Ventimiglia. Lì, sui massi di Ponte San Ludovico, tra la scogliera e il confine con la Francia, la band, insieme a Vauro, lo scorso 21 luglio è andata a raccogliere il canto di protesta dei migranti bloccati da quando l’Eliseo ha chiuso il confine con l’Italia. Si intitola We are not going back, noi non torniamo indietro. I Têtes de Bois, sulle parole dei migranti, hanno inciso la musica della ballata che si può vedere in anteprima sul sito de ilfattoquotidiano.it.

Satta, che cosa ha visto a Ventimiglia?
La... (continua)
We are not going back
(continua)
inviata da dq82 30/11/2015 - 10:54
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Mama non mama

Mama non mama
2004
Tre Passi avanti

Una canzone un po' criptica, ma con una serie di rifiuti, quello del potere, della guerra, del denaro. un po' "fate l'amore, non fate la guerra"
Vedo stelle soltanto se l'oroscopo è gentile
(continua)
inviata da dq82 30/11/2015 - 10:18
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Sempre allegri

Sempre allegri
2004
Tre Passi avanti

Non c'è molto da stare allegri, ma questa canzone mi ricorda due CCG: There But For Fortune "la fortuna è un fatto di geografia" e poi cita Dario Fo (anche nei credits dell'album) Ho visto un re, oltre al riferimento, più o meno diretto a Don Chisciotte.
Datemi i mulini a vento
(continua)
inviata da dq82 30/11/2015 - 10:06
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Prigioniero dentro il cielo

Prigioniero dentro il cielo
Per il giovane Marcello Lonzi picchiato a morte nel carcere le Sughere di Livorno, e la madre Maria Ciuffi, che chiede ancora giustizia
Prigioniero dentro il cielo
(continua)
30/11/2015 - 08:42
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Tiritera dei preti talebani

Tiritera dei preti talebani



Composta nel 1996, parziale contraffattura di un'arietta giocosa (Maramao perché sei morto...) ispirata ad una pièce teatrale di Stefano Filippi e sopratutto scritta per celebrare le eroiche esecuzioni talebane di Najibullah e di suo fratello, rifugiati politici nella legazione ONU di Kabul, dove i locali caschi blu si guardaron bene da proteggere i due comunisti.
Talebani, bani, bani
(continua)
inviata da Pardo Fornaciari 29/11/2015 - 11:56
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W świecie narracji

W świecie narracji
[2015]
Testo e musica di Kamil Borkowski
dA yT
Prawda ukryta racz mi wierzyć
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 29/11/2015 - 07:43

Quando la storia

Quando la storia
[tra il 1982 e il 1983]
Testo e musica di Alfredo Bandelli
Lyrics and music by Alfredo Bandelli
Quando la storia viene raccontata solamente
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/11/2015 - 02:15
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Dragonfly Pie

Dragonfly Pie
(2008)
Album: Real Emotional Trash

Stephen Malkmus & The Jicks’ Real Emotional Trash starts off with a “dessert” song that’s really a meal in and of itself. Dense lyrics and layered guitars are the ingredients of “Dragonfly Pie,” the hazy, ambling album opener that features Sleater-Kinney’s Janet Weiss. Malkmus riffs in his usual style, and the individual lines of the song are simple enough—but when stacked on top of each other, they really give the listener something to chew on here. For my part, I’ve always interpreted “Dragonfly Pie” as an anti-war song.

Hear me out: There are “stoned digressions” that have “mutated into the truth,” which brings to mind a downtrodden vet who’s speaking out against future (or present) wars. A middle passage about kids named after jazz songs who are standing up to their high school principals sounds like it could fit into old protest songs, especially... (continua)
Of all my stoned digressions
(continua)
28/11/2015 - 23:25

Indulgence

Indulgence
Indulgence

Chanson française – Indulgence – Marco Valdo M.I. – 2015
Ulenspiegel le Gueux – 13

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LIV)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent pas ici.

Nous voici, Lucien l’âne... (continua)
Indulgences, qui veut des indulgences ?
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/11/2015 - 22:58
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If You Tolerate This Your Children Will Be Next

If You Tolerate This Your Children Will Be Next
SE TOLLERATE QUESTO ALLORA I VOSTRI FIGLI SARANNO I PROSSIMI
(continua)
28/11/2015 - 21:57
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The House at Pooneil Corners

The House at Pooneil Corners
(1968)
Parole e musica di Paul Kantner e Marty Balin
Album: "Crown of Creation"

Ancora una canzone sull'olocausto nucleare, potrebbe quasi essere il "prequel" di Wooden Ships. Questa traccia psichedelica appare sull'album del 1968 "Crown of Creation" ed è legata (secondo molti rappresenta l'altra faccia della medaglia) a un'altra canzone degli Airplane “The Ballad Of You & Me & Pooneil”, un inno vitale e ottimista pubblicato in After Bathing at Baxter’s del 1967.

Pooneil è una parola composta da "Winnie the Pooh", il personaggio del libro per bambini, e dal cognome del cantautore folk Fred Neil, considerati da Kantner come lo yin e lo yang - dove Pooh simboleggiava l'innocenza dell'infanzia e Neil la protesta e la critica anti-autoritaria al sistema. Fred Neil è anche l'ispiratore dello slogan "Tear Down The Walls!" di "We Can Be Together". Allo stesso modo, se la "Ballad" parlava... (continua)
You and me we keep walkin’ around and we see
(continua)
28/11/2015 - 19:16
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You Are Here

You Are Here
Discorso è se ti mette in posizione °sex°
& °no war°
o no

Tutt'altre posizoni escluse...
Ciao, mondo in confusion mortal (e)

krzys'
krzyś 28/11/2015 - 04:48
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Questi sbirri chiedon scusa

Questi sbirri chiedon scusa
Gran Gian non Lo Scordam...
Krzysiek Wrona 28/11/2015 - 03:48
GIAN PIERO TESTA
ΤΖΑΝ ΠΙΕΡΟ ΤΕΣΤΑ

28-11-2014 / 28-11-2015

ΔΕ ΘΑ ΣΕ ΞΕΧΑΣΟΥΜΕ
Non ti dimenticheremo
Riccardo Venturi 28/11/2015 - 02:02
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Imagine

Imagine
Cantata mo' dai Light in Babylon

https://www.youtube.com/watch?v=RzXBpkRMOyY
Krzysiek 28/11/2015 - 02:02
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La mamma di Rosina [feat. Alessio Lega, Ginevra di Marco e Riccardo Tesi]

anonimo
La mamma di Rosina [<i>feat.</i> Alessio Lega, Ginevra di Marco e Riccardo Tesi]
Canzone popolare italiana
[Versione toscana]
Dallo spettacolo Bella Ciao [2014, con relativo album a cura dell'Istituto Ernesto De Martino]
Con: Alessio Lega, Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Ginevra Di Marco, Andrea Salvadori e l'impareggiabile Riccardo Tesi.



La mamma di Rosina è, credo, tra le cinque o dieci canzoni popolari italiane più note. L'hanno cantata, e la cantano, tutti dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno (quello di Bologna, va da sé); dagli alpini avvinazzati agli avvinazzati non alpini, dalle corali delle Pro Loco al signore improvvisato alla festicciola di paese, dal serio folklorista agli amici nello spogliatoio dopo la partita scapoli-ammogliati. E' diffusa davvero dappertutto ed è, probabilmente, piuttosto antica come origine nonostante la presenza, nel testo, di una pistola; ma le armi da fuoco sono diffuse fin dal '500. Una canzone, si dice, da osteria;... (continua)
La mamma di Rosina era gelosa
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/11/2015 - 01:41
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I've Known No War

I've Known No War
Uniche esplosioni desiderabili... che storia però quella di Keith Moon.
Si potrebbe dire che fu una vittima del cartello farmaceutico.

https://www.youtube.com/watch?v=MVa4q-YVjD8
krzyś 28/11/2015 - 01:21
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An den deutschen Mond

An den deutschen Mond
Chanson allemande – An den deutschen Mond – Kurt Tucholsky – 1920

Texte de Kurt Tucholsky – sous le pseudonyme de Theobald Tiger – le 18 avril 1920 dans le « Berliner Volkszeitung ».
Musique de Hanns Eisler
Interprète : Ernst Busch in « Ernst Busch Singt Tucholsky Und Brecht – Deutsches Miserere »

La lune observe d’en haut, presque ennuyée, l’Allemagne de Weimar, avec les gens qui se promènent et la fille indifférente, le change illégal au coin des rues, les bureaucrates de Gustav Noske (le dirigeant social-démocrate responsable de la féroce répression de la Révolution spartakiste) qui se pressent dans les bureaux du Gouvernement, les militaires dans les casernes qui attendent du général Ludendorff le signal pour prendre le pouvoir… Tout ceci la lune le connaît bien… Mais voilà que surgit un type – Tucholsky lui-même, je crois – lequel, malgré les insultes, les menaces et les sifflets,... (continua)
À LA LUNE ALLEMANDE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/11/2015 - 20:25
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Aguaviva ...La que mana y corre naturalmente [Cada vez más cerca]

Aguaviva ...La que mana y corre naturalmente [Cada vez más cerca]
Come sicuramente Gianfranco avrà notato, è stata eseguita l'opera di ristrutturazione (ma si potrebbe dire di rifacimento completo...) di questa importante pagina (alcune canzoni erano già presenti nel sito, ma sono state lasciate con un link diretto). Essenzialmente si è trattato di ricomporre l'intero testo con aggiunta dei video (sia nel box apposito sia nel corpo del testo, con un procedimento identico a quello dei famosi "paginoni" greci di Gian Piero Testa). Nei testi spagnoli delle canzoni, così come trascritti fedelmente da Gianfranco, si trovano effettivamente moltissimi errori e imprecisioni (accenti e diacritici tralasciati, ma spesso anche ortografie del tutto sbagliate ed altri errori vari). Ci stiamo occupando di correggere tutto quanto rigorosamente, anche all'ascolto diretto delle canzoni dai video. La ridisposizione dei testi ha comportato anche la loro ritrascrizione coi... (continua)
Riccardo Venturi 27/11/2015 - 17:45
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Il general Cadorna

anonimo
Il general Cadorna
La me prof di italiano l'ha cantata così in terza media, e m'è rimasta in testa da allora:

Il General Cadorna alla bella regina
se vuoi Trieste libera te la mando in cartolina
Elena 27/11/2015 - 17:39
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Only Our Rivers Run Free

Only Our Rivers Run Free
La canzone è stata anche tradotta in gaelico irlandese e lo stesso Michey scrive su Mudcat ” The song was largely inspired by the claustrophia of South Fermanagh..I was bought up on the banks of the River Erne near Enniskillen and, I’m a River Man. It is a song that has taken on more and more significance over the years and I have to admit that I’m very proud of it. I have written quite a lot of other stuff but have to say that “Only Our Rivers Run Free” was the one that attracted all the attention. Sadly so, in my view.”
ulteriori commenti in http://terreceltiche.altervista.org/on...
I
(continua)
inviata da Cattia Salto 27/11/2015 - 16:42
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Todo cambia

Todo cambia
(si tratta in realtà della versione di Teresa De Sio, con alcune differenze)
TODO CAMBIA
(continua)
inviata da dq82 27/11/2015 - 15:11

RISATE AMARE: VIGNETTE CONTRO LA GUERRA/ LAUGHING BITTERLY WITH ANTIWAR CARTOONS

RISATE AMARE: VIGNETTE CONTRO LA GUERRA/ LAUGHING BITTERLY WITH ANTIWAR CARTOONS
Dalla mostra "Di colomba ce n'è una sola", rassegna curata e organizzata da Julio Lubetkin, ideatore del Festival Internazionale di Humor Grafico, che si tiene dal 28 novembre al 20 dicembre a Roma, a Palazzo Corsini nella Villa Doria Pamphilij.
Altan (Italia)
(continua)
inviata da dq82 27/11/2015 - 14:41
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Spanish Inquisition

Spanish Inquisition
[1978-79]
Nella compilation intitolata “We Are Time” pubblicata nel 1980
Who has the right to
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/11/2015 - 13:47
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Rob a Bank

Rob a Bank
[1980]
Il brano che chiude – programmaticamente - l’album intitolato For How Much Longer Do We Tolerate Mass Murder?

Il verso “Robin Hood riding through the glen” è una citazione dalla sigla finale della serie TV inglese “The Adventures Of Robin Hood”, in onda tra il 1955 ed il 1959.

“Was ist ein Einbruch in eine Bank gegen die Gründung einer Bank?
“Che cos’è rapinare una banca al confronto della fondazione di una banca?”

Bertolt Brecht, da “Die Dreigroschenoper” (“L’opera da tre soldi”, 1928), atto III, scena 3.
Rob a bank, rob a bank
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/11/2015 - 13:28
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Culturecide

Culturecide
[2013]
Scritta da Andrew Innes e Bobby Gillespie, featuring Mark Stewart (il fondatore del gruppo post-punk The Pop Group, con cui i due Primal Scream avevano già collaborato alla scrittura di “Autonomia”, brano incluso nell’album del 2012 di Stewart, intitolato “The Politics of Envy”)
Nell’album intitolato “More Light”
Train leaves the city, high on the tracks
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/11/2015 - 11:46
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Stranizza d'amuri

Stranizza d'amuri
The song translated into Soranî Kurdish by Ismail Kevit Sukhnar (see also here)
ذە ميەرەكەل ئەڤ
(continua)
26/11/2015 - 23:34
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Ten najpiękniejszy dzień

Ten najpiękniejszy dzień
[1980]
Testo e musica di Exodus
Dall'album omonimo "The Most Beautiful Day"

La suite "Ten najpiękniejszy dzień" si divide in quattro parti:
- Leśne wspomnienie
- Czas już iść
- Wyścig z czasem
- Najpiękniejszy dzień.
Czasu wciąż ubywa, wzrok słabnie od czytania
(continua)
inviata da Krzysiek 26/11/2015 - 23:18
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Lather

Lather
SCHIUMA (DA BARBA)
(continua)
26/11/2015 - 23:11
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Stranizza d'amuri

Stranizza d'amuri
LOVE IN THE RUINS OF KOBANÊ / STRANIZZA D'AMURI

Evit Bederkhan, 21 anni, e Yilmaz Ali, 30 anni, si sono sposati nella loro città, Kobanê, tra le sue rovine. Hanno scelto di restarvi e di combattere per la libertà. Questo sito e Ismail Kevit Sukhnar, un giovane profugo Kurdo abitante a Firenze, hanno voluto dedicare loro, e a tutta la lotta di Kobanê, questa canzone tradotta in lingua curda.

Evit Bederkhan, 21, and Yilmaz Ali, 30, got married among the ruins of their town, Kobanê. They decided to stay there and fight for freedom. This website and Ismail Kevit Sukhnar, a Young Kurdish refugee living in Florence, want to dedicate them, and all fighters in Kobanê, this song translated into the Kurdish Language.


ذە ميەرەكەل ئەڤ

شوفێرى گاليسكەيەكە جارناجار
چەپيان دەجەكتيۆنس
و بلۆوفليەس گيزەيان لەسەر
و ئێمە ڕۆيشتين مارمێلكە ڕاو دەكەين …
سيركوم-اتنين رێيلكاى بزوێنەرى گاز،
ئاهەنگەكەى... (continua)
Riccardo Venturi and Ismail Kevit Sukhnar 26/11/2015 - 22:23

Love in the ruins of Kobanê / Stranizza d’amuri

Antiwar Songs Blog
Love in the ruins of Kobanê / Stranizza d’amuri
Evit Bederkhan, 21 anni, e Yilmaz Ali, 30 anni, si sono sposati nella loro città, Kobanê, tra le sue rovine. Hanno scelto di restarvi e di combattere per la libertà. Questo sito e Ismail Kevit Sukhnar, un giovane profugo Kurdo abitante a Firenze, hanno voluto dedicare loro, e a tutta la lotta di Kobanê, Stranizza […]
Antiwar Songs Staff 2015-11-26 22:22:00
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Τα τραγούδια του αγώνα

Τα τραγούδια του αγώνα
Oh grazie, l'avevo persa ancora... ma da adesso la ritroverò sempre!

Παιδιά σηκωθείτε να βγούμε στους δρόμους
γυναίκες και άνδρες με όπλα στους ώμους
στο τίμιο λάβαρο πάντα πιστοί
στη σάλπιγγα πλάι που μας προσκαλεί!
στο τίμιο λάβαρο πάντα πιστοί
στη σάλπιγγα πλάι που μας προσκαλεί!
[ΔR-PLU] 26/11/2015 - 20:49
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New Art Riot

New Art Riot
[1990]
La traccia che dà il titolo all’EP del 1990, uno dei primissimi parti della band gallese.

Già ai loro esordi la poetica dei manics appariva già molto chiara: “Le chiusure degli ospedali uccidono molta più gente che non le auto-bomba, e in più fanno risparmiare soldi perché le persone sono sacrificabili… Il terrorismo è solo un pretesto ad uso della classe dirigente…”

Niente di più attuale.
Vintage aromas and vintage ideals
(continua)
inviata da Bernart Barleby 26/11/2015 - 17:43
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R.P. McMurphy

R.P. McMurphy
[1991]
Parole di Richey Edwards e Nicky Wire,
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Sul lato B del singolo “Stay Beautiful”, tratto dal debut album “Generation Terrorists”

R.P. McMurphy è il nome del protagonista del racconto del 1962 di Ken Kesey “One Flew Over the Cuckoo’s Nest”, magistralmente interpretato da Jack Nicholson nell’adattamento cinematografico del 1975 per la regia di Miloš Forman.

Una canzone contro il sistema capitalistico che aliena l’uomo, lo tiene imprigionato dietro le sbarre dei bisogni e dei consumi indotti e, se si ribella, lo annienta.
“No more pills and no more drugs”, ovvero, della necessità di non assoggettarsi, di rifiutare l’imbonimento e la narcosi, di lottare contro il sistema, anche se fosse inutile…
Straight jacket your own beauty
(continua)
inviata da Bernart Barleby 26/11/2015 - 15:24
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Don’t Speak (I Come to Make a BANG!)

Don’t Speak (I Come to Make a BANG!)
Jesse Hughes, frontman degli Eagles of Death Metal, ha dichiarato di voler portare a termine il concerto interrotto brutalmente dagli attentatori a Parigi diventando così la prima band a tornare a Le Bataclan: "Voglio essere il primo a suonare nel teatro, appena riaprirà". Lo scorso 13 novembre, in seguito agli attacchi di tre uomini armati, persero la vita 89 persone presenti al concerto della band. "Non vedo l'ora di tornare a Parigi a suonare", ha continuato Hughes intervistato da Vice. "I nostri amici erano venuti a sentire del rock&roll e sono morti. Voglio finire il concerto". La band al completo, incluso l'altro frontman, Josh Homme, che non era però presente al concerto, ha raccontato nel dettaglio - non riuscendo a trattenere le lacrime - cosa è successo durante l'attacco terroristico. "Ho visto uno degli uomini armati, si è girato e mi ha puntato l'arma addosso ma mi ha mancato... (continua)
26/11/2015 - 14:01




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