L’interpretazione della Isabel Parra cui accennavo in introduzione risale al 1981 nel disco con il fratello Ángel intitolato semplicemente con i loro due nomi e realizzato in Francia, dove erano esuli.
Il testo della “Cueca sola” viene qui attribuito ad autore anonimo.
La musica viene attribuita a Víctor Jara, precisamente il tema strumentale “Caicaivilú” ma, ascoltandolo, non mi pare proprio che sia lo stesso dell’originaria “Cueca sola”... Credo quindi che Gala Torres, autrice del testo, abbia utilizzato la melodia di una cueca tradizionale arrangiandola per l’occasione.
Bernart Bartleby 16/9/2014 - 21:41
Biografia di Gala Torres Aravena (1925-2002), autrice della "Cueca sola" e membro della Agrupación de Familiares de Detenidos Desaparecidos in Cile, a cura del cantautore e ricercatore folklorico René Bravo Torres.
mio nonno marinaio tiratore scelto sulla Viribus Unitis, mi raccontava che Francesco Giuseppe era durato tanto tempo col suo impero proorio perche rispettava i suoi sudditi; li chiamava: i miei italiani, imiei sloveni ecc.ecc.
é stato invece il buon Mussolini che cominciò a storpiare nomi e cognomi nomi di città e paesi e a spingere gli insegnanti a sputare in bocca ai bambini che a scuola avessero parlato in sloveno.Provate a leggere "Figlio di nessuno" di Boris Pahor, cosi sentirete anche l'altra campana. Cerchiamo ,comunque di vivere in pace poichè cosa fatta capo ha,e non vale la pena di rinvangare fatti passati a cui non si può porre rimedio. fulvio pertot
16/9/2014 - 18:16
Ciao Sandi, e bentornato su queste pagine.
Non te la prendere troppo, sai bene quanti danni la retorica patriottarda e nazionalista ha prodotto e continua a produrre in ogni dove, specie nella nostra (ormai poco) ridente penisola, che ne è sempre molto affetta... Basti pensare alla tremenda "narrazione tossica" dei due marò trattenuti in India per omicidio...
E poi da uno che si firma "Pace per i popoli" e che cita come fonte un blog intitolato "L'Italia è la mia patria - Non lasciatemi sola ad esaltarla", cosa ti puoi aspettare?!?
Ora sulle CCG c'è un percorso sulla Grande Guerra: prova a ficcarci il naso per veder che non ci sia qualche strafalcione nazionalista... Purtroppo non siamo tutti storici e l'"inquinamento" su quella pagina di Storia (come su tante altre) è sempre stato molto intenso...
A proposito, riprendendo l'intervento di Fulvio Pertot che narrava del suo nonno, marinaio... (continua)
La foto che segue può causare allucinazioni spazio temporali: si tratta davvero di due vecchi elicotteri Huey dell'epoca del Vietnam ma sono ancora in servizio oggi e la location è la campagna, popolata e coltivata, intorno a Minot, Nord Dakota, disseminata di silos contenenti missili balistici nucleari intercontinentali Minuteman:
Scusa Francesco, non ho capito. Cosa proponi una alleanza rosso/bruna per combattere il nuovo ordine mondiale? Mi dispiace di deluderti ma penso che questo genere di alleanze improbabili esistano solo nell'immaginazione di Magdi Allam e di altri consimili venditori di paura.
Ti posso anche concedere che la sinistra più radicale e l'estrema destra concordino nell'individuare una serie di "problemi" come dici tu, tra i quali sicuramente quelli che citi (anche se l'estrema destra cavalca spesso ben altri temi, che condivide con la destra "di governo", quali la lotta all'immigrazione, la difesa della presunte tradizioni religiose e altre boiate del genere)
Ma anche per quanto riguarda i temi che indichi, la differenza c'è ancora - anche nel 2014 - e sta nelle soluzioni proposte. Le mie, quelle di sinistra, sono inclusive, pacifiche (o almeno "la pace tra gli oppressi/la guerra all'oppressor")... (continua)
DANZA DELL’ELETTRICITA’ (PER NIKOLA TESLA) (continua)
15/9/2014 - 18:31
On this date in 1888, a 76-pound Newfoundland was electrocuted before a crowd in a lecture hall at the Columbia College School of Mines (now the School of Engineering and Applied Science at Columbia University) in New York City. The pooch was an innocent bystander who’d fallen victim to the War of Currents between Thomas Edison and his electrical adversary, George Westinghouse. [...]
Harold P. Brown - hired by Edison to help him in his campaign to prove AC’s dangerousness - then brought in the first experimental subject: a 76-pound Newfoundland dog in a metal cage. The dog had been muzzled and had electrodes attached to one foreleg and one hind leg.
Brown connected the dog to the DC generator that Edison had loaned him and starting with 300 volts gradually increased the voltage to 1,000 volts. As the voltage increased, the observers noted, the dog’s yelping increased but it remained alive.
Having... (continua)
PARODIA TEDESCA / GERMAN PARODY [2] - "Das neue Lili Marleen"
Poco, anzi nulla, si sa dell’autore di questa parodia tedesca stampata su volantino e attribuita a un “Frontsoldat im Osten”, vale a dire a un soldato tedesco sul fronte orientale. Probabilmente è di provenienza russa, e non è azzardato ipotizzare che il volantino provenga dall’assedio di Stalingrado. La funzione che dovrebbe avere il fanale secondo tale versione è chiarita nel testo.
Very little, say nothing, is known about the author of this German broadside version, credited to a “Frontsoldat im Osten”, i.e. a German soldier on the Eastern front. It is probably of Russian origin, and it is no idle supposition that the broadside came from Stalingrad siege. The use that should be made of the lamplight is better explained in the lyrics. [RV]
Dall'album Atlantic Affairs del 2002, si tratta in realtà delle prime due strofe della versione originale alle quali Udo Lindenberg ne ha aggiunte una e mezza di sua creazione e aggiornamento. Come si vede, Lili Marleen non cessa di essere fonte di ispirazione.
From the album Atlantic Affairs (2002). This version is composed of the first 2 original verses plus one and half specially composed and updated by Udo Lindenberg. As you can see, Lili Marlene keeps on being a source of inspiration. [RV]
Figurati, Zug. Tu pensa che, a suo tempo, proprio io diedi inizio al percorso "Destra e Reazionarismo", per esercitare anche su questo sito due arti: quella del confronto basato su ciò che è stato effettivamente scritto, e non semplicemente sul sentito dire e sull'apriorismo; e quella del rifiuto dei "guardiani dell'ortodossia", fedele al principio "Niente è sacro, tutto si può dire" del filosofo anarchico e situazionista Raoul Vaneigem. Decisamente, mi piace (e piace a tutti in questo sito) far arricciare il nasino ai "superpuri". Ciò non ha mai significato cadere nell'esatto contrario e agire senza "juicio" ignorando le possibili conseguenze. Un certo numero di canzoni provenienti da una certa area può essere utile per vari motivi, a condizione -ripeto- che non si generino mai fraintendimenti; e se per caso si generano, provvediamo immediatamente a chiarirli. Saluti.