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Trent'anni fa, nel 1984, usciva “Creuza de mä”, e si è pensato che un album del genere meritasse una pagina speciale contenente una canzone del tutto speciale che ne fa parte: Jamin-a. Fabrizio De André diceva che era “l'unica canzone erotica del suo repertorio”.
Riccardo Venturi 11/7/2014 - 20:43

Per i trent’anni di Creuza de mä

Antiwar Songs Blog
Per i trent’anni di Creuza de mä
Trent’anni fa, nel 1984, usciva “Creuza de mä”, e si è pensato che un album del genere meritasse una pagina speciale contenente una canzone del tutto speciale che ne fa parte: Jamin-a. Fabrizio De André diceva che era “l’unica canzone erotica del suo repertorio”. Forse non è proprio vero, ripensando magari all’antichissima “Barbara” (ad esempio), […]
Antiwar Songs Staff 2014-07-11 19:39:00
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Sfida

Sfida
[1892]
Versi di Ada Negri, nella raccolta intitolata “Fatalità”, esita a Milano dai F.lli Treves nel 1892.
Musica di Doc Pippus (chi sarà mai costui?)
Una poesia che si trova anche nell’antologia initolata “Canti e inni sociali del primo novecento”, T.E.P. editrice, 1977.

Versi che mi hanno fatto ricordare quelli di Guccini nella sua Cirano
O grasso mondo di borghesi astuti
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2014 - 12:13
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Per le ribelli della libertà

Per le ribelli della libertà
[2010?]
Versi di Matteo Moder, giornalista e scrittore.
Musica di Margot Galante Garrone.
Ribelli per la sbirraglia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2014 - 11:11
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Potage: BerluscoNO!

Potage: BerluscoNO!
[1990]
Scritta da Angelo Tagliabue, in arte Speedy Angel, e Sandro Bianchi, in arte Sench, del gruppo punk comasco dei Potage.

Singolo profetico del 1990, ben prima della maledetta “discesa in campo” (26 gennaio 1994)…

Per qualche tempo, agli inizi di carriera, nel gruppo suonò anche Davide Bernasconi, ora noto come Davide Van De Sfroos ed all’epoca conosciuto come David Action.
Ma il leader del gruppo, nonché l’autore di quasi tutto il repertorio, era Speedy Angel, Angelo Tagliabue: purtroppo l’anno scorso ci ha lasciato, ed i rimanenti Potage si stanno dando da fare per ricordarlo con varie iniziative; il loro sito ufficiale è http://www.ipotage.org
Qui sul blog noi lo facciamo presentando un 45 giri quasi profetico, visto che venne realizzato dai Potage nel 1990, quindi prima della famosa “discesa in campo” di Berlusconi, ed attacca la figura dell’allora imprenditore milanese, che... (continua)
B E R L U S C O N O !
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/7/2014 - 09:38
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Venían del desierto

Venían del desierto
[1972]
Parole e musica di Víctor Jara
Singolo poi compreso nella raccolta intitolata “El derecho de vivir en paz” pubblicata nel 2001.

Con A Luis Emilio Recabarren – che secondo me andrebbe spostata dagli Extra – un altro omaggio di Jara al padre del movimento operaio cileno, morto suicida nel 1924.
Venían del desierto,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/7/2014 - 14:23
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Messa di Requiem

Messa di Requiem
per soprano, mezzosoprano, tenore, basso, doppio coro e orchestra

Composta nell'anno 1874 in occasione del primo anniversario della morte di Alessandro Manzoni.
Prima esecuzione nella chiesa di San Marco a Milano il 22 maggio 1874 diretta da Giuseppe Verdi

Il 6 luglio scorso Riccardo Muti ha diretto al Sacrario di Redipuglia il grande concerto per i 100 anni della Grande Guerra con cui si apre il ciclo di commemorazioni italiane per l’anniversario dello scoppio del primo conflitto mondiale.

Il Sacrario di Redipuglia è un (orribile a nostro parere) memoriale, costruito durante il ventennio fascista, dove riposano i resti di oltre centomila soldati italiani (di cui 60mila senza nome) caduti nella Grande Guerra. Tra parentesi "Redipuglia" non ha niente a che vedere con la Puglia ma si trova in provincia di Gorizia. Il perché si chiami così è una storiella illuminante. "Redipuglia" è infatti... (continua)
Requiem e Kyrie - quattro voci soliste e coro
(continua)
9/7/2014 - 23:21
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England 1914

England 1914
[1969]
Parole e musica di Ralph McTell.
Nell’album intitolato “Spiral Staircase”.

1914-2014. Cento anni dall’inizio della Grande Guerra, della Grande Mattanza: oltre 17 milioni di morti....
Night stirs her inky finger in the water of the day,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/7/2014 - 22:14
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Streets of London

Streets of London
[1969]
Parole e musica di Ralph McTell
Nell’album intitolato “Spiral Staircase”, la canzone forse più famosa del cantautore e chitarrista inglese.

Una canzone che parla di emarginati, di rifiuti umani, di homeless... Tra di loro anche un vecchio reduce di guerra... Sullo sfondo, una Londra fredda e indifferente...
Have you seen the old man
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/7/2014 - 21:47
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Bentley and Craig

Bentley and Craig
[1982]
Parole e musica di Ralph McTell.
Canzone interpretata anche da June Tabor.

Derek Bentley aveva 20 anni quando il 28 gennaio 1953 fu impiccato nella prigione di Wandsworth a Londra. Derek, che da piccolino aveva contratto l’epilessia in seguito ad una brutta caduta, vide aggravarsi le proprie condizioni di salute quando, durante la seconda guerra, una bomba nazista distrusse la sua casa lasciandolo gravemente ferito. A causa dei danni ricevuti, lo sviluppo mentale di Derek era pari a quello di un bambino di 11 anni. Nel 1952, insieme ad un amico, tentò una maldestra rapina. Scoperti e raggiunti dalla polizia, il complice - tal Christopher Craig di 16 anni – sparò uccidendo un poliziotto. Benchè non fosse nemmeno armato, Derek fu condannato a morte al posto di Christopher, cui non poteva essere inflitta la pena capitale perché minorenne.
Nel 1998, 45 anni dopo, il povero Derek Bentley,... (continua)
In 1952 in Croydon
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/7/2014 - 21:23
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Mη γράφεις άλλα γράμματα

Mη γράφεις άλλα γράμματα
[1972]
Mi gráfeis álla grámmata
Στίχοι: Μάνος Ελευθερίου
Μουσική: Δήμος Μούτσης
Πρώτη εκτέλεση: Βίκυ Μοσχολιού
Δίσκος: «Συνοικισμός Α'»-

Testo di Manos Eleftheriou
Musica di Dimos Moutsis
Prima interpretazione di Viky Moscholiou
Disco: «Συνοικισμός Α'/Quartiere n. 1» -


Ξενητιά (ksenitià) è una di quelle parole del lessico greco che mettono in difficoltà chi le deve tradurre. Non perché sia difficile intenderne il senso e il sentimento annesso, ma perché noi non abbiamo una parola abbastanza acconcia per esprimerla. Ξενητιά vuol dire terra straniera e insieme lo "straniamento" che vi prova il migrante. "Straniamento", però, non va bene, se non come strumentale ausilio al tentativo di spiegare. E' troppo poco comune e, in più, si propaga da altri campi di riflessione.

Manos Eleftheriou mette il dito sulla più comune e elementare conseguenza della Ξενητιά, il deterioramento... (continua)
Μη γράφεις άλλα γράμματα
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 9/7/2014 - 18:15

Valdivia egu Lawxaru

Valdivia egu Lawxaru
Poesia di Rayen Kvyeh
Da "Luna dei primi germogli" (We coyvn ñi kvyeh)
Edizioni Gorée, Iesa (SI), 2006
Cura e traduzione di Antonio Melis e Luciano Giannelli

La colonizzazione si vede da migliaia di piccole cose. Ad esempio, al momento di costruire questa pagina cercavo, sull'elenco delle lingue predeterminato del sito, la lingua mapuche, o mapudungun; la avrei cercata invano, se non avessi conosciuto la denominazione coloniale data dai Conquistadores spagnoli a quell'idioma e al popolo che lo parla: araucano. Denominazione evidentemente ancora in uso, nonostante sia pienamente rifiutata dai Mapuche come segno indelebile della colonizzazione: nemmeno il diritto di chiamare la propria lingua col suo nome.

I Mapuche, la “gente della terra” stanziata prevalentemente nell'odierno Cile e, in parte, in Argentina. Sicuramente esisteranno chissà quante canzoni dei Mapuche, ma per parlarne in... (continua)
Puñma wigu.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/7/2014 - 14:38

Louis Tikas

Louis Tikas
[2002]
Parole e musica di Frank Manning.
Nella colonna sonora del film documentario “Παλληκάρι - Ο Λούης Τίκας και η Σφαγή του Λάντλοου” (“Palikari - Louis Tikas and the Ludlow Massacre”) di Lamprini Thoma / Λαμπρινή Χ. Θωμά e Nickos Ventouras / Νίκος Βεντούρας, Grecia 2014.

Vorrei ricordare che il 20 aprile di quest’anno è stato il centenario dal massacro di Ludlow (20 aprile 1914).

E lo rammento soprattutto all’Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ (il “greek team” delle CCG/AWS) perché quella strage ebbe luogo durante la festa per la Pasqua greco-ortodossa e perché il leader di quello storico sciopero dei minatori di carbone del Colorado, finito nel sangue, fu un immigrato greco, Ηλίας Αναστασίου Σπαντιδάκης, meglio conosciuto come Louis Tikas, nato a Creta nel 1886.

Dirigente dell’United Mine Workers of America, nel 1910 Louis Tikas sfuggì ad un tentativo di assassinio ad opera degli sgherri della... (continua)
Guns and lives were cheap in Colorado,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/7/2014 - 10:59
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Wreccan wifes ged [The Wife's Lament; The Wife's Complaint]

anonimo
Wreccan wifes ged [The Wife's Lament; The Wife's Complaint]
[960-980]
Versi in inglese antico (anglosassone) di anonimo autore, una delle opere poetiche presenti - insieme a Wulf ond Ēadwacer [Wulf and Eadwacer] - nel manoscritto detto di Exeter (o “Codex Exoniensis”), perchè conservato nella biblioteca della cattedrale di Exeter, nel Devon, uno dei più antichi documenti della produzione poetica in anglosassone. il testo viene qui proposto prima in alcune edizioni critiche a stampa, accompagnato dalla trascrizione così come compare nel manoscritto originale, tratta dalla Wife's Lament Page.

Un lamento che condivide il tema centrale di “Wulf and Eadwacer”, quello della condanna da parte di una donna della società anglosassone, tribale e violenta, dove i più deboli, e tra loro in particolare le donne - serve, madri e spose, merce di scambio per concludere paci ed alleanze, quando andava bene, prede e bottino di guerra, quando andava male - erano in... (continua)
Ic þis giedd wrece                     bi me ful geomorre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/7/2014 - 22:51
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Pick Up a Gun

Pick Up a Gun
[1971]
Parole e musica di Ralph McTell
Nel disco intitolato “You Well-Meaning Brought Me Here”

Alla fine degli anni 50, quando aveva solo 15 anni e la scuola gli andava stretta, Ralph McTell si arruolò nell’esercito inglese... Bastarono 6 mesi e tornò di gran corsa agli odiati libri.
Evidentemente l’esperienza sotto le armi gli restò ben impressa, insieme ad un’opinione molto precisa del “God, Country, Family”...
The adverts in the papers solicit soldiers for the army
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/7/2014 - 21:02
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Veličenstvo Kat

Veličenstvo Kat
[1967]
Testo e musica Karel Kryl
Nell'album "Bratříčku, zavírej vrátka" del 1969
Il testo trovato qui
V ponurém osvětlení gotického sálu
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 8/7/2014 - 20:38
Percorsi: Il Diavolo
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They Dropped Like Flakes (the Battle-Field)

They Dropped Like Flakes (the Battle-Field)
[1862]
Versi di Emily Dickinson (1830-1886), nella raccolta “The Complete Poems” la cui prima edizione risale al 1891.
Musica della compositrice (americana di nascita, tedesca di adozione) Gloria Coates (1938-) nella sua opera “15 Songs on Poems by Emily Dickinson, no. 11”.

Una poesia dedicata, con sguardo delicato e pietoso, ai caduti della guerra fratricida che insanguinò gli USA tra il 1861 ed il 1865...
They dropped like Flakes —
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/7/2014 - 19:23
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Old Forgotten Soldier

Old Forgotten Soldier
[1974]
Parole e musica di Harry Nilsson.
Nel disco intitolato “Pussy Cats”, prodotto dall’amico John Lennon (che compare insieme a Nilsson nella divertente copertina)
Reaching for a butterfly
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/7/2014 - 18:44
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Σουρλάντα, νταγιάντα

Σουρλάντα, νταγιάντα
Surlanda dayanda
Στίχοι και μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Μέμη Σπυράτου
Δίσκος: «Διάλειμμα», 1972

Testo e musica di Yannis Markopoulos
Prima esecuzione di Memi Spiratou
Disco: «Diàlima» (Intervallo), 1972

Mi concedo questo piccolo intervallo, per certificare la mia esistenza in vita e anche per sollevare un po' il capo da un opus magnum cui sto attendendo e che sicuramente mi procurerà, quando tenterò di infilarlo in AWS, un provvedimento sanitario d'urgenza, con l'entusiastico consenso degli admin e dei visitor.
"Intervallo" è anche il titolo del disco di Markopoulos da cui traggo questa, secondo me, bella e suggestiva canzone. Tutto il disco, a dire la verità, è bello, e ne abbiamo già da tempo "spremuto" due fondamentali pezzi: "I nemici (sono entrati in città)" e "1950 - Caffè Grecia", - questo già uscito con lo storico "To Χρονικό (Il Diario)". Ma, appunto, di... (continua)
Aλαλαγμός κόντρα στα τείχη,
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 8/7/2014 - 17:19
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Wulf ond Ēadwacer [Wulf and Eadwacer]

anonimo
Wulf ond Ēadwacer [Wulf and Eadwacer]
[960-980]
Versi in Ænglisc di anonimo autore, una delle opere poetiche presenti nel manoscritto detto di Exeter, perchè conservato nella biblioteca della cattedrale di Exeter, nel Devon, uno dei più antichi documenti della produzione poetica in anglosassone.
Musica dei “Blood Axis”, trio americano di musica neofolk/post-industrial.



Un testo molto enigmatico, di difficile interpretazione – protagonista una donna tenuta prigioniera su di un’isola da tal Eadwacer, forse anche il suo sposo, ma che lei non ama, essendo invece innamorata di tal altro Wulf, un fuorilegge o un esule, forse cacciato dal clan - ma da molti letto (al pari del “The Wife’s Lament”, presente anch’esso nel codice Exeter) come un’elegia, un lamento di una donna contro la cultura della violenza tipica dei suoi tempi, contro una società rigidamente separata tra i generi, dove i maschi erano considerati solo per il coraggio,... (continua)
Lēodum is mīnum                     swylce him mon lāc gīfe;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/7/2014 - 15:39
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Non ti ricordi, mamma, quella notte

Non ti ricordi, mamma, quella notte
[1943]
Canzone dei partigiani garibaldini della brigata “Antonio Gramsci” operante in Valnerina, Umbria, tra il 1943 e il 1944.
Comunemente attribuita a Dante Bartolini, militante comunista, comandante partigiano (fu vice-comandante del battaglione “Guglielmo Morbidoni” col nome di battaglia di “Tito”), poi operaio delle acciaierie di Terni, poeta e cantore nel gruppo de La Valnerina.
Ne “La Valnerina ternana”, raccolta di canti pubblicata da i Dischi del Sole nel 1976, a cura di Valentino Paparelli e Alessandro Portelli, ricerca ripubblicata nel 2011 in formato libro + cd dell’editore Squi[libri].

Nel marzo del 1944 i partigiani della “Antonio Gramsci” riuscirono a creare la prima zona libera d'Italia, nella zona compresa tra la Valnerina e il territorio di Cascia e Leonessa.
Non ti ricordi, mamma, quella notte
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/7/2014 - 13:52
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Νύχτωσε χωρίς φεγγάρι

Νύχτωσε χωρίς φεγγάρι
Nýhtose horís fengári
[1947]
Στίχοι και μουσική: Απόστολος Καλδάρας
Parole e musica di Apostolos Kaldaras
La prima interpretazione è di Στέλλα Χασκίλ / Stella Haskil, nata a Salonicco nel 1918 in una famiglia di fede ebraica, una delle voci più rappresentativo del rebetiko.
In seguito è stata ripresa da molti artisti, tra cui Ghiannis Poulopoulos / Γιάννης Πουλόπουλος e Yorgos Dalaras / Γιώργος Νταλάρας

Un rebetiko di prigionia, molto famoso e allora molto vietato, del periodo della guerra civile (1946-49) che vide opporsi la guerriglia comunista al governo monarchico sostenuto da Gran Bretagna e USA. Quest’ultimo prevalse, dopo tre anni di guerra costati 80.000 morti, decine di migliaia di profughi e deportati, e carceri e campi di confino si riempirono dei militanti del Δημοκρατικός Στρατός Ελλάδας che aveva perso…

E' scesa una notte senza luna ed il giovane prigioniero non può dormire…... (continua)
Νύχτωσε χωρίς φεγγάρι
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/7/2014 - 11:26
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Μας χωρίζει ο πόλεμος

Μας χωρίζει ο πόλεμος
Mas horízei o pólemos
[1940]
Στίχοι: Κώστας Κοφινιώτης
Μουσική: Μιχάλης Σουγιούλ
Πρώτη εκτέλεση: Σοφία Βέμπο

Parole di Kostas Kofiniotis
Musica di Mihalis Sougioul
Prima interpretazione di Sofia Vembo.

Canzone trovata sul solito stixoi.info. Non conoscendo il greco, l’ho potuta apprezzare solo grazie al nostro Gian Piero Testa, che ha generosamente cosparso quel sito delle sue belle traduzioni salvo poi dimenticarsi che molti di quei brani possono essere accolti anche sulle CCG…

Questo il commento di GPT (risalente, come la traduzione, al 2008) alla canzone:
“Sofia Vembo cantò queste canzoni di sdegno e di incitamento contro l'aggressione italiana al suo Paese, diventando, tra l'Ottobre del 1940 e l'Aprile del 1941, la ‘voce della Grecia’ per antonomasia.”
Ούτ’ ένα δάκρυ από τα μάτια ας μη κυλήσει,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/7/2014 - 09:40

Μα μη με σταματάς, Αννούλα

Arthouros Andenoutsi / Αρθούρος Αντενούτσι
Μα μη με σταματάς, Αννούλα
Ma mi me stamatás, Annoúla
[1983]
Στίχοι: Βαρβάρα Τσιμπούλη
Μουσική: Αρθούρος Αντενούτσι
Parole di Barbara Tsimpouli
Musica di Arturo Antenoutsi
Nel disco di Αρθούρος Αντενούτσι intitolato “Μοναξιά” (“Solitudine”)

Non so nulla di questa canzone né dei suoi artefici… Non ho nemmeno trovato un link per ascoltarla, però il testo mi sembra molto bello e attinente…
Tuttavia ho paura che Arturo Antenoutsi, all’epoca giovane artista poco più che ventenne, sia oggi uno dei tanti imprenditori di mezza età prestati alla politica…
Δεν ήξερε για σφαίρες και ντουφέκια
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/7/2014 - 08:49
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Judas

Judas
Child #23
A traditional folk ballad [End of 13th Century)
Ballata tradizionale britannica (Fine del XIII secolo)
Oxford, Trinity College, B 14, 39, Ms. 323


È oramai una specie di tradizione prendermi dei periodi (più o meno lunghi) di “pausa” da questo sito; e di tornarci, maturato il suo tempo, con degli “Extra” un po' particolari. Questa volta sono andato a pescare, per l' “Extra del ritorno”, non in uno, ma addirittura in due passati: quello, lontanissimo, di questo testo non comune, proveniente dal più oscuro medioevo britannico e europeo; ed il mio personale. Di quello, remoto e bizzarro, del testo qui presentato si parlerà compiutamente nell'Introduzione; qui si farà invece un accenno al mio.

Uno dei motivi di questa mia lunga assenza dal sito, che stasera viene interrotta, è stato il ritrovamento, del tutto casuale e inatteso, di ciò che ho chiamato la “Scatola della vita”. Uno... (continua)
Hit wes upon a Scere þors dai þat vre louerd aros
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/7/2014 - 22:43
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Der treue Husar

anonimo
Der treue Husar
Der treue Husar

Chanson populaire allemande – anonyme – 1825
Interprète : Suzanne Christian

Une perle rare oubliée au fond de la mémoire... Une chanson qui aurait dû être dans les Chansons contre la Guerre dès le début...
Il suffit de voir l'interprétation de Suzanne Christian devant ces soldats qui à la fin de la chanson seront envoyés au casse-pipe.
(Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane.)

Der treue Husar (Le Fidèle Hussard) est une chanson populaire allemande, née semble-t-il en 1825. De caractère traditionnel, elle entre dans la catégorie des « chansons de soldat ». Elle se chante plus particulièrement pendant le carnaval.

Adaptations

La chanson Der treue Husar est connue pour avoir été reprise à la fin des Sentiers de la gloire (1957) de Stanley Kubrick, où une prisonnière allemande — interprétée par Suzanne Christian, la future femme de Kubrick — chante cette chanson... (continua)
Es war einmal ein treuer Husar,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/7/2014 - 21:31
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Tre colori

Tre colori
[2011]
Testo e musica di Fausto Mesolella
Nell'album "L'imbarazzo"

Tricarico

Testo da YT
Mezza luna cilentana
(continua)
inviata da krzyś 6/7/2014 - 11:14
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Joska la Rossa

Joska la Rossa
bombaso è la bambagia cotone
pelle de bombaso è liscia e soffice come la bambagia
ovattata non suona bene
Mauro da Romano d'Ezzelino 5/7/2014 - 17:45
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Lu pisce spada

Lu pisce spada
.....un pugliese che ama la Sicilia e le storie del Sud.
M E R A V I G L I O S O, come la sua canzone..!
SIMONE 5/7/2014 - 13:07
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Why?‎

Why?‎
PERCHÉ?
(continua)
inviata da ecnirp89 4/7/2014 - 21:07
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Ramshackle Day Parade

Ramshackle Day Parade
DISORDINATA PARATA GIORNALIERA
(continua)
inviata da Alessio Semino 3/7/2014 - 20:29
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La boje (L'Italia l'è malada)

anonimo
La boje (L'Italia l'è malada)
[1882-85]
Canzone di autore anonimo risalente al periodo dei moti contadini che ebbero luogo in molte zone tra Lombardia e Veneto sul finire dell’800.
Nel repertorio del Gruppo Padano di Piadena, del Gruppo di canto popolare Voci di Mezzo e di Giovanna Marini.

Come ricordava l’ottimo Gian Piero Testa nel suo commento introduttivo alla splendida “Cazzarola” (Κατσαρόλα) di Stamatis Kraounakis, l’espressione “La boje!” veniva ancora usata agli inizi del 900 dai braccianti del padovano “quando l'avidità e l'arroganza degli agrari superavano il limite pur largo che le condizioni dei tempi ammettevano”. In veneto “La boje!” sta infatti per “La boje, e de boto la va fora”, ossia, “Bolle, e sta per traboccare”, cioè la pazienza è finita perché ne abbiamo piene le palle dei vostri soprusi…

Tra il 1882 ed il 1885, nelle province di Rovigo, Padova, Mantova, Cremona e Treviso la pazienza dei braccianti,... (continua)
L'Italia l'è malada
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/7/2014 - 13:23
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Fiori di campo

Fiori di campo
Version française - FLEURS DES CHAMPS – Marco Valdo M.I. – 2014
Chanson italienne – Fiori di campo – Massimo Liberatori – 2006
FLEURS DES CHAMPS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/7/2014 - 21:16
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Marjolaine

Marjolaine
[1958]

Francis Lemarque fut un chanteur, auteur, compositeur suffisamment modeste pour qu'on ne remarque pas combien il a marqué la chanson française... Parmi ses plus grands succès, on relève Marjolaine (1957) dont les mélancoliques paroles sont écrites sur un vieil air du folklore allemand, Der treue Husar, popularisé cette même année par l'épilogue du film de Stanley Kubrick, Les Sentiers de la Gloire, film antimilitariste qui ne put être divulgué en France, en Suisse et en belgique. Il faudra 18 ans pour qu'il puisse enfin être vu...
Un inconnu et sa guitare
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/7/2014 - 20:10
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Why Go to War

Why Go to War
1979

“Like Arthur Russell, William Onyeabor was incredibly ahead of his time and sadly under-appreciated during his active years. Noisey made a documentary about him called Fantastic Man, which is definitely worth a watch. This song was released only three years after ‘Zombie’ and touches on Nigerian politics. More broadly it deals with east-west international warfare. The lyric “you want another guy stop a bullet for you, but you’ll never like to stop a bullet” is particularly haunting.”
The 10 Best Socio-Politically Conscious Dance Tracks, according to Low Island
Why go to war, why not find peace?
(continua)
inviata da kairobi 2/7/2014 - 16:04
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Sin pan

anonimo
Sin pan
Una mia amica me ne ha cantata un'altra strofa, che dice
"una ostia pa' comer... eccetera"

Roberta
Roberta 2/7/2014 - 15:11

Als Ob

Als Ob
Chanson langue de allemande – Als Ob - Leo Strauss - 1943

Paroles de Leo Strauss
Musique d'Alexander Steinbrecher

La ville du « Comme si » ici décrite est Theresienstadt, en Tchécoslovaquie occupée, où les nazis à partir de 1940 amassèrent jusqu'à 50.000 Juuifs allemands, autrichiens et tchèques et qu'ils présentèrent au monde comme un ghetto modèle alors qu'il ne s'agissait pas d'autre chose que d'un camp de concentration et de passage vers les chambres à gaz et les fours crématoires d'Auschwitz.

De Leo Strauss (1897-1944) on ne sait pas grand chose. Comme pour beaucoup d'artistes juifs qui eurent la malchance de succomber à l'Holocauste, même l’œuvre de Leo Strauss est en grande partie perdue.

Fils du compositeur d'opérette viennoise Oskar Strauss, Leo était musicien, auteur de musiques et livrets pour le cabaret.

Arrêté par les nazis avec sa femme Myra, tous deux furent internés à... (continua)
COMME SI
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/7/2014 - 22:49
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Mis colegas

Mis colegas
non innegge alla liberalizzazione totale delle droghe o assoluta anarchia. Questa canzone se ascoltate bene, inneggia ad un miglior controllo sulle droghe. Perché restando illegali fimanziano gli affari di chi poi assolda soldati per le guerre, e in più fa vivere nel malessere tutti gli altri. Quindi anche se lateralmente può rientrare tra le canzoni anti-guerra.
eis84 1/7/2014 - 13:42
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Already

Already
This song was inspired by Kurt Vonnegut, Jr.'s book "Cat's Cradle" and though written around the time of the first Gulf War, was not recorded until after the 2003 invasion of Iraq. It appears on the 2004 album "Noise And Conversation."
When I felt the bullet enter my heart
(continua)
inviata da Clinton Kirby 30/6/2014 - 08:16




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