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The Red Flag

The Red Flag
[1889]
Versi di Jim Connell (1852-1929), militante indipendentista e socialista irlandese.
Sulla melodia della natalizia “O Tannenbaum” (1824) di Ernst Gebhard Salomon Anschütz (1780-1861), organista e compositore tedesco.

Propongo questo inno perchè è stato forse il primo a cantare il Primo Maggio, la festa dei lavoratori nata nel 1856 in Australia (dove si celebrava il 21 aprile) come giornata di sciopero generale per l’ottenimento delle otto ore di lavoro quotidiane, e poi passata negli USA dove, a partire dal 1886, fu celebrata il 1 maggio. Quell’anno fu fatidico perchè - come già sappiamo - a Chicago la polizia attaccò i lavoratori ed il successivo 4 maggio una bomba rudimentale fu lanciata contro i poliziotti, intervenuti ancora per reprimere un raduno pacifico, e molti furono i morti e feriti, a causa dell’esplosione ma anche della reazione degli agenti. L’attentatore non fu mai... (continua)
The people's flag is deepest red,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/5/2014 - 11:55
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On désobeit

On désobeit
Album: État second (2012)
Hey cousin te souviens-tu les émeutes en 2005 ?
(continua)
inviata da adriana 1/5/2014 - 07:12
Percorsi: Thomas Sankara
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Izabella

Izabella
(1969)

Suonata con la "Band of Gypsys" a Woodstock nel 1969 e poi pubblicata come lato B di Stepping Stone, l'ultimo singolo pubblicato in vita da Hendrix. Poi inclusa in vari album postumi tra cui "War Heroes". Una canzone d'amore di un soldato in Vietnam che dice chiaramente che vorrebbe avere tra le braccia Izabella invece della mitragliatrice.
Izabella
(continua)
30/4/2014 - 23:56

Liberté, Égalité, Fraternité

Liberté, Égalité, Fraternité
[1884]
Versi di Jean-Baptiste Clément.
Musica non attribuita, forse dello stesso Clément, se mai fu scritta.

Una canzone dedicata ad Auguste Blanqui (1805-1881), morto solo tre anni prima, socialista rivoluzionario che trascorse gran parte della sua esistenza in carcere.

“J'ai dédié cette chanson à Blanqui, la plus grande victime peut-être de ces trois mots, pour losquels il a lutté toute sa vie avec un stoïcisme qui ne s’est jamais démenti.
Je l’estimais vivant, je le salue dans la tombe!”

Jean-Baptiste Clément ne “Le chansons de Jean-Baptiste Clément”, Parigi, 1885.
Liberté,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/4/2014 - 21:54
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NATO Game over

NATO Game over
[2011]]

Album: Etat second
Just one nation there’s no border
(continua)
inviata da adriana 30/4/2014 - 19:02

Ah! le joli temps!

Ah! le joli temps!
[1867]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Musica di Joseph Darcier (1819-1883), insegnante di canto e musica, attore di teatro, cantante, cantautore, musicista, compositore e goguettier.

Una canzone scritta quando era ormai chiaro che lo scontro con la Prussia di Bismarck sarebbe stato inevitabile, mentre Napoleone III e la sua corte si baloccavano tra l’esposizione internazionale del 1867 (che avrebbe dovuto essere la vetrina della potenza francese), avventure militari extraeuropee dagli esiti disastrosi (Messico e Corea), nozze e festini e saccheggio del patrimonio pubblico (c’è un riferimento a Charles de Morny, uomo politico, finanziere, grande affarista e speculatore, che era il protetto fratellastro dell’imperatore)…
Ah! le joli temps!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/4/2014 - 16:37

Quatre-vingt-neuf!

Quatre-vingt-neuf!
[1866]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Musica di Joseph Darcier (1819-1883), insegnante di canto e musica, attore di teatro, cantante, cantautore, musicista, compositore e goguettier.

Una canzone sul tradimento degli ideali della Rivoluzione, scritta pochi anni prima della Comune e dedicata ad un martire di questa, Théophile Ferré (1846-1871), impiegato in uno studio legale, seguace del socialista rivoluzionario Auguste Blanqui, consigliere della Comune, arrestato, condannato a morte e fucilato vicino a Versailles il 28 novembre del 1871.

“A près d'un siècle de la grande Révolution de 1789, le peuple on est encore à attendre la réalisation des promesses qui lui ont été faites par la bourgeoisie. Bien qu'on ait inscrit en tête des Droits de l'Homme que nous étions tous égaux, il n'en existe pas moins dans la société actuelle deux classes de citoyens ayant des intérêts tout à fait opposés.
C'est... (continua)
Avant Quatre-vingt-neuf
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/4/2014 - 15:42

Chanson d'avant-poste

Chanson d'avant-poste
[1866]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Musica di Joseph Darcier (1819-1883), insegnante di canto e musica, attore di teatro, cantante, cantautore, musicista, compositore e goguettier.

Una canzone dedicata ai soldati di avamposto, di sentinella, a tutti i soldatini mandati a crepare nelle guerre dei Potenti. La descrizione perfetta di tutta la loro paura di morire e di lasciare le proprie famiglie private del proprio aiuto, e tutto per soddisfare il delirio o le strategie di potenza di qualche imperatore o governo…
Au bois de la Saulette,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/4/2014 - 14:16
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La machine

La machine
[1874]
Versi di Jean-Baptiste Clemént, scritti durante l’esilio a Londra, dove era fuggito dopo la feroce repressione della Comune parigina.
L’autore della musica non è indicato, forse si tratta dello stesso Clément.

“Je dédie ces six couplets aux filles du peuple entassées pêle-mêle dans ces grands bagnes industriels où elles travaillent du matin au soir pour un salaire qui ne leur assure même pas le pain quotidien.
Des milliers de pauvres filles succombent tous les ans à cette vie de galères.
D'autres viennent prendre leur place sans s'inquiéter du sort qui leur est réservé.
Et cependant il n'est plus besoin d'écrire en grosses lettres sur la porte do ces bagnes:
ICI, L'ON TUE!
On le sait.
Mais qu'importe! Les hauts barons de la féodalité industrielle et financière n'ont pas le temps de s'arrêter à ces petites misères. Il faut avant tout bâcler des affaires et amasser des millions.
Quant... (continua)
Je viens de m'éveiller
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/4/2014 - 12:44
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La pauvre Gogo

La pauvre Gogo
[1866]
Versi di Jean-Baptiste Clément
L’autore della musica non è indicato, forse si tratta dello stesso Clément.
In “Chansons de Jean-Baptiste Clemént”, Parigi, 1885.

Una canzone tristissima, simile ad altre già presenti sulla CCG/AWS… Penso a Pauvre Martin di Georges Brassens, per esempio.
Avec ton enfant sur le dos,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/4/2014 - 11:31
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Dansons la capucine

Dansons la capucine
[1866]
Versi di Jean-Baptiste Clément
Musia di Marcel Legay (1851-1915), celebre chansonnier.

Con la dedica di Clément alla nonna Charlotte che “je crois encore l'entendre me raconter ses vieilles histoires”.

Cercavo in Rete che tipo di ballo fosse la “capucine” e così trovo che la canzone di Clément sarebbe fondata su di un’antica canzone infantile destinata ad un gioco in cerchio. Anzi, pare che la “comptine” che ancora oggi in Francia i bambini cantano (seppur con meno strofe) sia proprio quella composta da Clément in onore di sua nonna nel 1866… Si tratterebbe quindi di un’originaria filastrocca rivoluzionaria per tirare su bene i pargoli. Non sarebbe male se qualcuno avesse voglia di trarne una versione cantabile in italiano…
La canzone (semplificata) si trova in innumerevoli dischi per bambini, ma anche in quello del Les Quatre Barbus con Lucienne Vernay intitolato “Rondes et... (continua)
I
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/4/2014 - 10:16

L’invasion

L’invasion
[1874]
Versi di Jean-Baptiste Clément, scritti durante l’esilio a Londra dovuto alla sua partecipazione alla Comune di Parigi. Proprio nel 1874 Clément, come molti altri comunardi in vista fuggiti all’estero o nascostisi, fu condannato a morte in contumacia. Poi l’amnistia generale nel 1880.
Musica di Marcel Legay (1851-1951), chansonnier.

In questa canzone Clément tuona contro i Bonaparte che portarono la Francia alla sconfitta nelle guerre del 1812-14, del 1815 e del 1870-71. Ma poi il risentimento repubblicano si ampia e diventa “internazionalista”: “Siete voi che parlate di patria, che dividete l’universo, siete voi, re e imperatori, che ci portate al massacro, che ci riducete in ceppi! Corriamo tutti alla conquista dei nostri diritti e da schiavi diventiamo uomini, unendoci contro i tiranni!”
En moins d'un siècle d'existence
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/4/2014 - 22:07

Le Diable

Le Diable
[1873]
Versi di Jean-Baptiste Clément, composti durante l’esilio a Londra, dove era fuggito dopo la fine della Comune parigina, inseguito da una condanna a morte in contumacia.
Musica di Paul Henrion (1819-1901), compositore e goguettier parigino.

"Le Diable" è dedicata a Henry Jean Louis Champy (1846-1902), operaio in una coltelleria, nella guardia nazionale durante la difesa di Parigi dai tedeschi, consigliere della Comune, poi condannato al bagno penale in Nuova Caledonia, in seguito militante del partito operaio socialista rivoluzionario.
Ah! pauvre diable, mon ami,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/4/2014 - 21:15
Percorsi: Il Diavolo
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Aux loups

Aux loups
[1884]
Parole e musica di Jean-Baptiste Clemént
Una canzone scritta a sostegno di uno sciopero degli operai “ardoisiers” (estrattori delle lastre di ardesia, in Italia “pietra di lavagna”) di Trélazé, Maine-et-Loir.

“Au citoyen Bahonneau et à tous les bons camarades de Trélazé qui savent, par expérience, combien le pain est dur à gagner et qui sont las de voir une poignée de parasites vivre grassement aux dépens des travailleurs qui meurent à la peine…
Oui, mais...
Ça branle dans le manche.
Ces mauvais jours-là finiront.
Et gare à la revanche
Quand tous les pauvres s'y mettront.

(Jean-Baptiste Clemént, in “Chansons de Jean-Baptiste Clemént”, Parigi, 1885)
Avec sa neige froide et blanche,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/4/2014 - 16:49

La chanson du semeur

La chanson du semeur
[1886]
Versi di Jean-Baptiste Clemént, scritti durante l’esilio a Londra, dove era fuggito dopo la feroce repressione della Comune parigina.
Musica di Marcel Legay (1851-1915), celebre chansonnier.

“Mon semeur est un brave homme: il voudrait aussi que les peuples ne fussent plus divisés pour des questions de frontière. Mais pour que les peuples soient pour nous des frères, comme l'a clianté Pierre Dupont, il faut qu'ils cessent d'être les esclaves des rois et des empereurs et qu'ils renoncent à les suivre dans leurs guerres de conquêtes et d'extermination.
Si je suis des ceux qui réclament l'armement du peuple, c'est que je veux que nous soyons à même de défendre nos libertés, tant que nous aurons des ennemis à l'intérieur et à l'extérieur. Il faut désarmer tous ensemble ou pas du tout.”

“Il mio seminatore è un brav’uomo: vorrebbe che i popoli non fossero più divisi per questioni di... (continua)
A Vialla
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/4/2014 - 15:32

Mon homme (Souvenir de mai 71)

Mon homme (Souvenir de mai 71)
[1874]
Versi di Jean-Baptiste Clemént, pubblicati in “Chansons de Jean-Baptiste Clemént”, Parigi, 1885.
Musica prima di Marcel Legay (1851-1915), celebre chansonnier, più tardi (1899) di Pierre Forest, compositore e militante socialista.

Una canzone dedicata alla memoria de La semaine sanglante, della feroce repressione della Comune parigina, che Jean-Baptiste Clemént scrisse nell’esilio londinese, mentre in patria era stato condannato a morte in contumacia. Clemént fece ritorno a Parigi solo nel 1880, dopo l’amnistia generale.
Au citoyen Martin
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/4/2014 - 14:50

Les souris

Les souris
[1867]
Parole e musica di Jean Baptist Clemént

Nel 1866 e 1867 il raccolto di grano era stato abbondante e i magazzini erano pieni. Eppure a Parigi il prezzo del pane salì a dismisura. Evidentemente, ancora una volta (vedi le rivolte del 1795 e 1846), i ricchi stavano speculando e affamando. Nel faubourg Saint-Antoine, quartiere operaio di Parigi, scoppiò l’ennesima rivolta, ma questa preludeva già all’ormai prossima Comune...
Au citoyen Grisel
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/4/2014 - 12:06
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November 18

November 18
[1926]
Versi originali di Kurt Tucholsky (pubblicati sul Die Weltbühne del 16 novembre 1926, firmati con lo pseudonimo di Theobald Tiger), adattati da Hanns Eisler.
Musica di Hanns Eisler.
Interpretata da Ernst Busch e presente, per esempio, nel disco “Rosen Auf Den Weg Gestreut - Ernst Busch Singt Hanns Eislers Tucholsky-Lieder” del 1981.

Novembre 1918. La Germania era sconfitta. Otto anni dopo la casta militare e monarchica che aveva mandato al massacro un intero popolo era ancora a lì a fare il bello e – soprattutto - il cattivo tempo. E a preparare un nuovo sterminio.
Ja, damals ...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/4/2014 - 10:38
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Rückkehr zur Natur

Rückkehr zur Natur
[1922]
Versi di Kurt Tucholsky
Musica di Hanns Eisler.
Interpretata da Ernst Busch (e anche altri artisti come Willi Stelzhammer, Norma Mytteis, Kathi Hahn, Hanns Ernst Jäger e Rolf Linnemann) in molti dischi, ad esempio “Antifaschistische Lieder”, “Ernst Busch Singt Kurt Tucholsky / Hanns Eisler” e “Opposition! Opposition!”
Man darf schon wieder Stiefel vor die Türe stellen --
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/4/2014 - 10:00
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Ballade von der Krüppelgarde

Ballade von der Krüppelgarde
[1930]
Versi di Robert David Winterfeld aka Robert Gilbert (1899-1978), firmati con l’ulteriore pseudonimo di David Weber (e non era il solo che usava). Pare che si tratti di un suo adattamento di una canzone di Jean-Baptiste Clément, ma non sono per il momento riuscito ad individuare quale.
Musica di Hanns Eisler.
Interpretata da Ernst Busch. La trovo in apertura della collezione “Ernst Busch - Aurora 3: Die Goldenen Zwanziger” edito nel 2001.
Anche nel disco “Modern Times” dei cantautori Christian Immler & Helmut Deutsch.
Testo trovato su Sterolg e Classical Iconoclast.
Wir sind die Krüppelgarde,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/4/2014 - 09:12
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Kriegslied eines Kindes

Kriegslied eines Kindes
[1925-27]
Versi di Walter Benjamin
Musica di Hanns Eisler, da “Zeitungsausschnitte, Op. 11”
Nel disco triplo intitolato “Hanns Eisler”, realizzato nel 1971 dalla casa discografica Wergo.

“Zeitungsausschnitte”, “ritagli di giornale”, è un ciclo di canzoni che consistono tutte nella parodia di notizie comparse su giornali, riviste ed altri media tedeschi dell’epoca.

Un bambino è testimone della chiamata alle armi della madre (“O Deutschland, bleiche Mutter!”, “O Germania, pallida madre”, avrebbe scritto qualche anno dopo Bertolt Brecht), della sua partenza per le trincee della Grande Guerra e del suo ritorno in un ospedale da campo dove l’attende un bel letto a baldacchino, cioè un bel feretro con tutti gli onori del caso (trullallero, trullallà)...
Meine Mutter wird Soldat,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/4/2014 - 21:47
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Hoppla! Wir leben!

Hoppla! Wir leben!
[1927]
Versi di Walter Mehring.
Musica di Edmund Meisel (1894-1930) compositore austriaco, fratello di Hilde Meisel (1914-1945), giovane giornalista socialista, membro della resistenza anti-nazista, uccisa dalle SS sul confine svizzero il 17 aprile 1945.

La canzone che diede il titolo al celebre spettacolo teatrale “Hoppla, wir leben!, ein Vorspiel und fünf Akte” realizzato da Ernst Toller (1893-1939), drammaturgo e rivoluzionario tedesco, ebreo, suicidatosi il 22 maggio 1939 a New York (come il giovane rivoluzionario protagonista dell’opera), dove era riparato per sfuggire ai nazisti. Il dramma, diretto da Erwin Piscator, fu rappresentato nel 1927 ad Amburgo e Berlino.
“Hoppla, wir leben!” è la storia di un militante comunista spartachista che, tornato in libertà dopo anni di internamento in un manicomio giudiziario, trova una società disumana e corrotta e i suoi compagni di un tempo... (continua)
In diesem "Hotel zur Erde"
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/4/2014 - 16:34

Lied der Hakenkreuzler

Lied der Hakenkreuzler
[1929]
Versi di Walter Mehring
Musica di Hanns Eisler ed Edmund Meisel (1894-1930) compositore austriaco, fratello di Hilde Meisel (1914-1945), giovane giornalista socialista, membro della resistenza anti-nazista, uccisa dalle SS sul confine svizzero il 17 aprile 1945.

Dallo spettacolo teatrale intitolato “Der Kaufmann von Berlin” scritto da Walter Mehring ed andato in scena per la prima volta il 6 settembre 1929 a Berlino per la regia di Erwin Piscator, con Ernst Busch voce solista, un coro, l’orchestra dei Weintraub Syncopators e le scene di Lazlo Moholy-Nagy.

Con tutto che “Der Kaufmann von Berlin” è un’opera molto controversa in cui, nel tentativo di attualizzare “Il mercante di Venezia” di Shakespeare, il comunista Mehring indulgeva in una declinazione marxista dell’antisemitismo (qui lo Shylock di turno – tal Simon Chaim Caftan – intreccia loschi affari con un avvocato senza scrupoli,... (continua)
Links-Rechts! Links-Rechts!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/4/2014 - 15:25
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Kantate von Krieg, Frieden und Inflation

Kantate von Krieg, Frieden und Inflation
[1929]
Versi di Walter Mehring
Musica di Hanns Eisler

E’ la canzone che apre lo spettacolo teatrale intitolato “Der Kaufmann von Berlin” scritto da Walter Mehring ed andato in scena per la prima volta il 6 settembre 1929 a Berlino per la regia di Erwin Piscator, con Ernst Busch voce solista, un coro, l’orchestra dei Weintraub Syncopators e le scene di Lazlo Moholy-Nagy.

Con tutto che “Der Kaufmann von Berlin” è un’opera molto controversa in cui, nel tentativo di attualizzare “Il mercante di Venezia” di Shakespeare, il comunista Mehring indulgeva in una declinazione marxista dell’antisemitismo (qui lo Shylock di turno – tal Simon Chaim Caftan – intreccia loschi affari con un avvocato senza scrupoli, ariano e nazista), tuttavia contiene canzoni come questa in cui vengono spiegati i passaggi storici attraverso cui la Germania stava inesorabilmente scivolando fra le braccia del nazismo,... (continua)
So begann es:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/4/2014 - 14:28
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To Keep You Silent

To Keep You Silent
2013
(for Bradley Manning)

Vedi anche Soldato Manning.
They'll keep you in solitary confinement
(continua)
28/4/2014 - 09:58
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Nicolò

Nicolò
L'altro giorno mio padre ha esordito: "Mettiamo una canzone per il 25 aprile". "Bella ciao delle mondine", ho proposto. "No, Bella ciao è scontata", ha risposto. "Non Bella ciao, Bella ciao delle mondine", ho insistito. "No, no", e ha messo questa: la storia di una speranza delusa.

[Di: Bertoli-Urzino-Masi; da: Album, Ascolto, 1981]
Vinta la battaglia della ragione
(continua)
inviata da L.L. 27/4/2014 - 23:00
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Sans papiers

Sans papiers
[2012]

Album : Javamuffin
Sergueï se carapate
(continua)
inviata da adriana 27/4/2014 - 11:21
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Vitti na crozza

Vitti na crozza
Come VoceVana cercando la traduzione e l'origine della canzone mi sono ritrovata su questo sito... incredibile! Sono siciliana, di Caltagirone, per cui il termine cantone qui da noi non si usa. Però vorrei far notare a chi scrive "fate tradurre il testo ad un siciliano" che per il motivo suddetto di termini che da oriente a occidente della sicilia sono diversi, non si può dire "fate tradurre ad un siciliano!" Vorrei però buttarla un po' sugli ottanta anni del teschio che da tempo aspetta degna sepoltura perchè abbandonato lì,senza onori, dimenticato... se è vero che i minatori già conoscevano, e c'è motivo di crederlo, è possibile che anche loro ne abbiamo modificato il testo per renderla vicina alla loro condizione... ma a me tornano in mente quegli ottanta anni che inevitabilmente portano al decennio di massacro dei briganti nel regno delle due Sicilie... Vorrei ricordare anche che molti... (continua)
Claudia 27/4/2014 - 09:39
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Sulle rive del fiume

Sulle rive del fiume
[2014]

Album: Occupo poco spazio

Un piccolo capolavoro che chiude il nuovo disco di Nada "Occupo poco spazio"
Sulla riva di un fiume di sangue
(continua)
27/4/2014 - 00:32
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Il s'en va par le pont

Il s'en va par le pont
[1961]
Paroles et Musique: Aimé Duval
Testo e musica: Aimé Duval
Nell'album “Récital Chaillot, 8 octobre 1961”, Volumen 1
Testo trovato su WikiParoles
Il s'en va par le pont qui conduit vers la ville
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/4/2014 - 21:21
Percorsi: Ponti

Vecchie e nuove pulsioni pro-civili

Antiwar Songs Blog
Vecchie e nuove pulsioni pro-civili
Signor Presidente, ieri in occasione della Festa Nazionale della Liberazione dell’Italia dal Nazifascismo ha avuto modo di dichiarare quanto segue: Dobbiamo procedere – nella piena, consapevole valorizzazione delle Forze Armate che continuano a fare onore all’Italia – in un serio impegno di rinnovamento e di riforma, razionalizzando le nostre strutture e i nostri mezzi, come […]
Antiwar Songs Staff 2014-04-26 18:22:00
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Peter Norman

Peter Norman
[2014]

Album:Bioscop

Peter George Norman (Melbourne, 15 giugno 1942 – Williamstown, 3 ottobre 2006) è stato un atleta australiano, specializzato nella velocità e vincitore della medaglia d'argento sui 200 metri piani ai Giochi olimpici di Città del Messico 1968. Sulla storia di Peter Norman vedi Mr. John Carlos.
Nel mondo album c’erano le foto
(continua)
inviata da adriana + DonQuijote82 26/4/2014 - 17:34
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Soldato Manning

Soldato Manning
[2014]

Album:Bioscop

Liberamente ispirato all’articolo su Bradley Manning pubblicato da GQ Italia nel febbraio 2011, all’interno della rubrica WuMingWood. Il testo integrale si può leggere su Giap, il blog della Wu Ming Foundation.

Bradley Manning noto anche come Chelsea Elizabeth (Crescent, 17 dicembre 1987) è un militare e attivista statunitense con cittadinanza britannica.

Accusato di aver trafugato decine di migliaia di documenti riservati mentre svolgeva il suo incarico di analista di intelligence durante le operazioni militari in Iraq, e di averli consegnati all'organizzazione WikiLeaks, è stato arrestato, imputato di svariati reati contro la sicurezza nazionale, e detenuto in condizioni considerate lesive dei diritti umani. Il suo caso ha suscitato un acceso dibattito in quanto quei dossier riguardavano l'omicidio di diversi civili disarmati da parte dell'esercito americano. Nell'agosto 2013 è stato condannato a 35 anni di carcere.

Nel 2011 e nel 2012 viene candidato al Premio Nobel per la Pace.

Il soldato Manning non è il tipico palestrato
(continua)
inviata da adriana + DoNQuijote82 26/4/2014 - 17:25
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The Revolution Will Not Be Televised

The Revolution Will Not Be Televised
Libera reinterpretazione italiana di Wu Ming Contingent
ascolta
LA RIVOLUZIONE (NON SARÀ TRASMESSA SU YOUTUBE)
(continua)
26/4/2014 - 15:19
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L'ultima festa

L'ultima festa
[2014]

Album : Occupo poco spazio

Volti coperti da maschere, realizzate da Francesca Lombardi con la tecnica dell’origami, si muovono danzando all’interno di un teatro vuoto. L’ambiente è desolato, scarno e volutamente decadente. I protagonisti della scena sono una donna e, intorno a lei, cinque uomini che piangono. Insieme recitano in una commedia su un carro, che è il loro palcoscenico. È il Cambaleo, stanno raccontando l’ultima festa, un funerale, e lo fanno ponendo l’accento sul disfacimento di un Paese, ma potrebbe essere anche il Mondo intero, che si sta sfaldando ma festeggia imperterrito fino alla fine.

Anita Galvano su "Pirati e Sirene"
Cambaleo...
(continua)
inviata da adriana 26/4/2014 - 10:07
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Stay Human

Stay Human
[2014]

Album:Bioscop
Restiamo umani. Stay Human.
(continua)
26/4/2014 - 09:45
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Rue des Longues-Haies

Rue des Longues-Haies
Ho ancora i tre dischi "45 giri" (in vinile) acquistati nel 1958-'59.
Sono 12 canzoni, quattro per disco.
Ho amato e riascoltato le canzoni di Duval continuamente, per 50 anni. Quei tre 45 giri sono ormai logori, scricchiolano, saltano qualche solco!
Di Aimé Duval 15 anni fa in Internet non c'era niente (tranne un tenero ricordo di lui, in francese, scritto – se non non ricordo male – da un suo nipote).
Poi, miracolosamente, (8 0 10 anni fa), è comparso tutto il suo repertorio in un sito-web di gesuiti messicani (sempre se la memoria non mi tradisce). Là c'erano (scaricabili in MP3 senza problemi) sia le 12 canzoni dei tre 45 giri (quelle che anch'io avevo) sia altre 7 canzoni registrate da radio quando Duval si era esibito dal vivo.
Mi sono fatto la traduzione in italiano di tutte le canzoni così come erano cantate, ascoltandole, parola per parola.
Trascrivo più sotto la mia traduzione... (continua)
RUE DES LONGUES-HAIES [TRADUZIONE FEDELE IN ITALIANO]
(continua)
inviata da Arnaldo Vicentini 26/4/2014 - 02:35
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La tradotta che parte da Torino

anonimo
La tradotta che parte da Torino
Concordo con Venturi; era così per i canti di guerra come per molti altri canti della tradizione popolare. Personalmente ho sempre cantato la seconda versione proposta; immagino perchè la sentivo a mia volta cantare dagli anziani del paese (sono giovincello, ho solo passato i 60), dunque per forza di cose anche le mie sono memorie indirette. Cordialità.
Francesco Brazzale, Vicenza

(A Dio piacendo, o a chi per esso, il Bomba day è finito bene, alleluja....)
Francesco Brazzale 26/4/2014 - 00:39
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Krieg

Krieg
(1994)

Le interpretazioni all'inizio sembravano tante (a me). Poi ho trovato un video su youtube e tutto mi é sembrato in un lampo chiarissimo (grazie youtube!) La Germania divisa, il muro, due culture e mondi diversi non solo per il divario ricchezza/povertà ma anche per una mentalità completamente differente.

Nell'estate del 2009 Ute Donner ha dipinto una bandiera della pace sul Muro di Berlino con le parole della canzone di Gundi. Visto che Gundi viveva al confine tra Germania e Polonia vicino a Cottbus, uno (cioè io) potrebbe comunque pensare "E che c'entra comunque il mare?" Spazio all'immaginazione.
Wir lagen uns gegenüber,
(continua)
25/4/2014 - 23:06
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Sama Beirut

Sama Beirut
In realtà il testo originale è interamente in arabo...
Purtroppo non riesco a trovarlo...
Bernart Bartleby 25/4/2014 - 21:41
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Sólo le pido a Dios

Sólo le pido a Dios
TEDESCO / GERMAN / ALEMÁN - Gerhard Gundermann
SO WIRD ES TAG
(continua)
25/4/2014 - 21:22
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Cent'anni di meno

Cent'anni di meno
da "Certi momenti" (1980)

Una bellissima canzone che celebra la giovinezza, una giovinezza assetata d'amore, di sogni e di impegno politico, quando ancora si sperava in un futuro di pace e di giustizia. Una canzone adatta a questo 25 aprile, per augurare a tutti di tornare - come il grande Pierangelo - ad avere cent'anni di meno.
Stesi nell'erba tra i fiori di campo
(continua)
inviata da CCG Staff 25/4/2014 - 20:40
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Cease Fire!

Cease Fire!
Il 25 aprile in Italia è un giorno perfetto per condividere questa canzone e oggi è fatalità proprio il giorno in cui il suo autore Theo Dorgan per amicizia me n'ha donato una sua traduzione dal gaelico all'inglese, immediatamente la giro a tutti voi e specialmente al grande Riccardo Venturi.
Flavio Poltronieri
CEASE FIRE!
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 25/4/2014 - 20:02
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Biko

Biko
Quando di notte provo a dormire
riesco a sognare solo in rosso
Il mondo là fuori è bianco e nero
con un solo colore morto.

la traduzione giusta è
IL MONDO LA FUORI E' BIANCO E NERO
LA MORTE E' DI UN COLORE SOLO
STEFANO 25/4/2014 - 18:29
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Sogno di ali

Sogno di ali
[2008]
Parole a musica di Piero Fabrizi (1957), musicista, compositore e chitarrista italiano.
Nell’album intitolato “Il movimento del dare”
Poi anche nel disco collettivo “Canzoni per loro”, parte di “Adotta un disegno”, progetto di Emergency.
Dormi angelo vero
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/4/2014 - 17:25
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Lettera dal finestrino (Ticino)

Lettera dal finestrino (Ticino)
[2014]

Album : Michele Anelli & Chemako

«Un ponte del Ticino e due persone che lo attraversano da ambo i lati. Una ha un lavoro, l’altra no. I pensieri si confondono e potrebbero appartenere ad entrambi. Alla fine sei in trappola, per motivi diversi. Il testo è liberamente ispirato ad una poesia dello scrittore pavese Alessandro Reali».
Fonte :pagina facebook dell'artista
Lettera amara, lettera dal finestrino
(continua)
inviata da adriana 25/4/2014 - 16:34
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Life Is Sweet

Life Is Sweet
[2014]
Singolo nato dalla collaborazione tra tre grandi artisti, già singolarmente presenti sulla CCG: Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzé.

Viaggio, cambiamento, speranza, resistenza contro la paura, la miseria e i proiettili che ci volano sopra la testa, rivolta, uguaglianza, tutti insieme, perchè l’ultimo che passa vale come il primo...

Ci sta? Eccome se ci sta!
Disteso sul fianco
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/4/2014 - 15:04
Percorsi: Ponti
Video!

L'imperatore Tiberio

L'imperatore Tiberio
[2009]
Parole e musica di Daniele Silvestri
L'imperatore Tiberio
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/4/2014 - 14:15
Video!

Ad esempio in Sierra Leone

Ad esempio in Sierra Leone
[2008]
Parole e musica di Daniele Silvestri.
Nel disco collettivo “Canzoni per loro”, parte di “Adotta un disegno”, progetto di Emergency.
Non c'è mica bisogno di essere un campione
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/4/2014 - 14:03
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Cacciabombardiere F35

Cacciabombardiere F35
Ma quando ci liberiamo pure di questo??

"Dobbiamo procedere - nella piena, consapevole valorizzazione delle Forze Armate che continuano a fare onore all'Italia - in un serio impegno di rinnovamento e di riforma, razionalizzando le nostre strutture e i nostri mezzi, come si è iniziato a fare con la legge in corso di attuazione, e sollecitando il massimo avanzamento di processi di integrazione al livello europeo. Potremo così soddisfare esigenze di rigore e di crescente produttività nella spesa per la Difesa, senza indulgere a decisioni sommarie che possono riflettere incomprensioni di fondo e perfino anacronistiche diffidenze verso lo strumento militare, vecchie e nuove pulsioni antimilitariste".


Parola di Re Giorgio II nel giorno della Liberazione. Amen.
CCG Staff 25/4/2014 - 13:45
Oggi è 25 aprile. Non ci piacciono le ricorrenze, le giornate della memoria in cui relegare e nascondere la memoria. E visto che noi in questo sito la memoria cerchiamo di custodirla tutti i giorni vi auguriamo buon 25 aprile con Con la guerriglia nella versione degli A.F.A.

Ai nostri morti scaverem la fossa/Sulle rupestri cime sarà posta/Per noi risorgerà la nuova Italia/Con la guerriglia/lo vedi quante cose che ci sono ancora da cambiare,/con la Guerriglia Culturale/lo vedi quante cose che si devono cambiare,/con la Guerriglia Culturale/lo vedi quante cose che ci sono da salvare,/con la Guerriglia Culturale

Ecco cosa facciamo con le CCG, guerriglia culturale
DonQuijote82 25/4/2014 - 12:36




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