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Una cosa sola

Una cosa sola
2002
Corpo di guerra


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continua)
Quando il sangue e la memoria sono una cosa sola
(continua)
inviata da DoNQuijote82 21/6/2013 - 12:15

Non parla

Non parla
2002
Corpo di guerra


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continua)
E non parla non dice il suo tormento,
(continua)
inviata da DonQuijote82 21/6/2013 - 12:10

Fuggono

Fuggono
2002
Corpo di guerra


Già dopo la vicenda del Kosovo era nata l'esigenza di far ascoltare la nostra voce contro gli orrori della guerra e commissionammo allo scrittore marchigiano Lucilio Santoni un'opera letteraria da mettere in musica per crearne una compilation. Oggi, dopo le note vicende delle torri gemelle a New York e della guerra in Afghanistan, ci sembra più che mai opportuno lavorare su un progetto che esprima la nostra ambizione alla pace. Le atrocità della guerra a volte sembrano cosi lontane dalle nostre case, mediate come sono dai grandi mezzi di comunicazione di massa, tanto che passano attraverso la nostra coscienza senza lasciare traccia. Abbiamo volutamente, proprio per questo motivo, preso un momento storico del nostro territorio marchigiano risalente al 1943, l'eccidio partigiano di Montalto di Cessapalombo, in provincia di Macerata, fatto ancora tragicamente vivo nella... (continua)
E' un odio da un altro tempo;
(continua)
inviata da DoNQuijote82 21/6/2013 - 12:09
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Stay human

Stay human
2013
Human

Trascritta dal video, incompleta
Passa dentro i tunnel di Rafah l'oro dei narghilè
(continua)
inviata da DoNQuijote82 21/6/2013 - 09:17
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Je Chante Des Chansons d'Amour

Je Chante Des Chansons d'Amour
Je chante des chansons d'amour
(continua)
inviata da Davide Costa - sito: http://digilander.libero.it/davidecosta/ 21/6/2013 - 02:09
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Quand est-ce qu’on mange?

Quand est-ce qu’on mange?
[1979]
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album intitolato “J’ai mal j’ai peur mais je t’aime”
Les choses paraissent faciles
(continua)
inviata da Bernart 20/6/2013 - 21:50
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Je chante

Je chante
[1979]
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album intitolato “J’ai mal j’ai peur mais je t’aime”
Je chante pour ceux qui ne peuvent pas entendre
(continua)
inviata da Bernart 20/6/2013 - 21:39
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Ecce Homo

Ecce Homo
[1977]
Parole e musica di Michel Corringe
Nell’album “À suivre”
- Prologue
(continua)
inviata da Bernart 20/6/2013 - 21:21
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Minorité

Minorité
[1970]
Parole e musica di Michel Corringe
Singolo d’esordio incluso nell’EP che si apre con L’enfant de colère (Le fils du grand Martin)
Encore enfant je vivais tout près d’un désert
(continua)
inviata da Bernart 20/6/2013 - 21:04
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L’enfant de colère (Le fils du grand Martin)

L’enfant de colère (Le fils du grand Martin)
[1970]
Parole e musica di Michel Corringe
Singolo d’esordio poi ripreso nell’album dal vivo “Corringe en public» del 1977
[Intro parlée] Il y a plusieurs années, oh ça fait longtemps maintenant, j’avais lu dans le Monde je crois, enfin un journal sérieux, j’avais lu un tout petit entrefilet dans les pages étrangères sur l’histoire d’un... d’un gamin au Brésil qui était venu avec un énorme fusil et qui avait attaqué un commissariat, enfin l’équivalent du commissariat là-bas, oh c’est pas... c’est pas... parce que... en plus par erreur peut-être, parce qu’ils ont beau être ce qu’ils sont au Brésil ou ailleurs, mais je ne pense pas qu’ils aient tiré froidement sur un enfant ils ont dû avoir peur puis il a été complètement déchiqueté. Et ça m’avait... à l’époque, ça m’avait... troublé, quoi et j’ai essayé d’en faire une chanson en hommage à ce... à ce... à ce gamin quoi...)
(continua)
inviata da Bernart 20/6/2013 - 20:54
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Violence 1 et Violence 2

Violence 1 et Violence 2
[1975]
Scritta da Michel Corringe con André Hervé.
Dall’album “Laissez nous vivre”
Et le vent qui commence à hurler
(continua)
inviata da Bernart 20/6/2013 - 20:45
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J'ai rêvé tellement fort de toi (Dernier poème)‎

J'ai rêvé tellement fort de toi (Dernier poème)‎
‎[1926/1945]‎
Versi di Robert Desnos.‎
Dalla raccolta “Corps et biens” pubblicata nel 1930.‎
Musica per voce e pianoforte scritta nel 1956 dal compositore francese Francis Poulenc (1899-‎‎1963).‎

Una poesia scritta da Desnos all’amata Yvonne George, cantante ed attrice belga prematuramente ‎scomparsa nel 1930. ‎

Una semplice – anche se struggente – poesia d’amore… Allora perché la propongo?‎
Perché casualmente, per colpa di una traduzione multipla, questa poesia si trasformò negli ultimi ‎versi scritti da Desnos in punto di morte quando, gravemente denutrito ed ammalato, si trovava ‎ricoverato in un’infermeria improvvisata, subito dopo la liberazione del campo di concentramento ‎di Theresienstadt dove era stato internato (solo l’ultimo dei tanti in cui i nazisti l’avevano costretto).‎
Quando le truppe sovietiche liberarono il campo, nei primi giorni di maggio del 1945, uno studente... (continua)
J'ai rêvé tellement fort de toi,
(continua)
inviata da Bernart 20/6/2013 - 13:38
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Couplets de la rue Saint-Martin (Le disparu)‎

Couplets de la rue Saint-Martin (Le disparu)‎
‎[1942]‎
Versi del poeta francese Robert Desnos.‎
Dalla raccolta intitolata “État de veille” pubblicata nel 1943. Poi anche in “Destinée arbitraire” del ‎‎1975.‎

Musica per voce e pianoforte scritta nel 1947 dal compositore francese Francis Poulenc (1899-‎‎1963)‎



Poesia in memoria di André Platard, amico di Desnos e suo compagno nella Resistenza, arrestato e ‎fucilato dai nazisti nel 1942. Con Desnos furono più crudeli: lo internarono nel 1944 e in poco più ‎di un anno gli distrussero il corpo… ‎



Desnos morì di stenti e di tifo a Theresienstadt un mese dopo la liberazione del campo di ‎concentramento da parte delle truppe sovietiche… Però almeno (consolazione non da poco) morì ‎libero, ed essendo stato riconosciuto da due studenti cechi – volontari per assistere gli ex-prigionieri ‎infermi – che ben conoscevano ed amavano la sua opera.‎
Je n’aime plus la rue Saint-Martin
(continua)
inviata da Bernart 20/6/2013 - 12:09
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The Trashmen: Surfin’ Bird

The Trashmen: Surfin’ Bird
[1964]
Parole e musica di Steve Wahrer, batteria e voce di questa band americana di surf-garage rock and roll.
Dall’album “Surfin’ Bird”

Propongo questa demenziale e delirante e insensata “surfin’ song” perchè demenziale e delirante e insensata è la guerra. Ed il grande Stanley Kubrick doveva averci pensato quando incluse questo tormentone degli anni 60 nel suo “Full Metal Jacket” a far da commento (e da contrasto) alla mitica scena della battaglia di Huế (1968), durante l’offensiva del Tet.
A-well-a everybody's heard about the bird
(continua)
inviata da Bernart 19/6/2013 - 22:57
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Préface en prose

Préface en prose
‎[1942]‎
Versi di Benjamin Fondane, alias B. Fundoianu, nato Benjamin Wechsler (1898-1944), filosofo, ‎poeta, drammaturgo, saggista, critico letterario, regista e traduttore di origine romena, di religione ‎ebraica, ucciso in una camera a gas nel campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau il 2 o 3 ‎ottobre del 1944.‎
Estratto dalla poesia “L’Exode (Super flumina Babylonis)”, scritta sotto lo pseudonimo di Isaac ‎Lacquedem, pubblicata per la prima volta nel 1965 e poi inclusa nella raccolta “Le mal de ‎fantômes” edita nel 2006.‎
Nel 1965 questo estratto entrò a far parte de “L’Honneur des poètes”, antologia di letture poetiche, ‎accompagnate dalle musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982), ‎ispirata all’omonima raccolta curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e Paul Éluard, ‎pubblicata clandestinamente nel 1943.‎



Benjamin Fondane è stato un grande... (continua)
(continua)
inviata da Bernart 19/6/2013 - 13:53
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Oradour

Oradour
‎[1944]‎
Versi dello scrittore e poeta francese Jean Tardieu (1903-1995), pubblicati nel 1944 su di un ‎giornale clandestino e poi dopo la guerra, nel 1947, nella raccolta intitolata “Jours pétrifiés”‎
Musica del regista teatrale alsaziano Yan Gilg, dal suo spettacolo di “rap teatrale” intitolato ‎‎“Schilick Memories”, messo in scena dalla sua compagnia, “Mémoires Vives”.‎
Voce di Maeva Heitz.‎

Per il racconto della strage compiuta dai nazisti il 10 giugno del 1944 sugli abitanti del paese di ‎Oradour-sur-Glane (Limousin, Haute-Vienne) rimando all’introduzione alla canzone di Richard ‎Aubert Oradour, mon amour.‎
Ricordo soltanto qui che il paese distrutto dalla furia dei nazisti (fra i quali c’erano pure alcuni ‎francesi d’Alsazia) non fu mai ricostruito ed è ancora oggi così come i carnefici lo lasciarono, ‎monumento alla memoria dei suoi abitanti, tutti sterminati (642 morti, si salvarono solo una donna e ‎sei ragazzini).‎
Oradour n'a plus de femmes
(continua)
inviata da Bernart 19/6/2013 - 10:54

Les charniers

Les charniers
‎[1945]‎
Versi del poeta francese Eugène Guillevic (che qui si firmava con lo pseudonimo di “Serpières”), ‎cattolico praticante ma poi divenuto militante comunista grazie soprattutto all’amicizia con Paul ‎Éluard.‎
Questa poesia non faceva parte della raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre ‎Seghers, Jean Lescure e da Paul Éluard, pubblicata clandestinamente nel 1943, ‎
ma nel 1965 fu inclusa nell’omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle musiche ‎originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)‎

Guillevic scrisse “Les charniers” nel 1945, dopo aver visto le foto di un’esecuzione di massa ‎perpetrata dai nazisti pubblicate su France-Soir. La poesia chiude anche la sua raccolta intitolata ‎‎“Exécutoire” pubblicata nel 1947‎
Passez entre les fleurs et regardez ‎
(continua)
inviata da Bernart 19/6/2013 - 10:07

Le châle rouge-gorge

anonimo
Le châle rouge-gorge
‎[1943]‎
Poesia scritta da un partigiano francese prigioniero dei nazisti.‎
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo ‎stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.‎
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle ‎musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)‎

‎‎

Credo che il titolo alluda al fazzoletto rosso al collo dei partigiani del “Front national de lutte pour ‎la libération et l'indépendance de la France”, d’ispirazione comunista. Non per nulla “rougegorge” è ‎il nome che in francese viene dato al pettirosso…‎
Oui, j'ai peur au ventre d'être battu
(continua)
inviata da Bernart 19/6/2013 - 09:27
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Storia di tutti

Storia di tutti
‎[1972]‎
Parole di Eugenio Pezza
Musica di Claudio Rocchi‎
Dall’album “La norma del cielo (Volo magico n. 2)”, con Alberto Camerini, Mauro Pagani, Lucio “Violino” Fabbri, Eno Bruce e altri.‎

In ricordo di Claudio Rocchi, artista sensibile e visionario, scomparso ieri, 18 giugno 2013, all’età ‎di 62 anni.‎
Mi guardo intorno e sento,‎
(continua)
inviata da Bernart 19/6/2013 - 08:36
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Canto dei sanfedisti

anonimo
Canto dei sanfedisti
Per questo Gabriele. Sciacquati la bocca quando parli di Peppe Barra, perchè stai parlando di un Universo che tu non conosci. Un Universo di Cultura, Arte e Preparazione Intellettuale che tu non possiedi e sei solo un misero granello di materia. E sciacquati la bocca quando parli di tradizione orale napoletana, entro la quale rientra il Canto dei Sanfedisti, perchè l'ignorante rozzo da educare sei proprio tu...
Gianluca 19/6/2013 - 01:42
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Folsom Prison Blues

Folsom Prison Blues
in occasione di un concerto della band nel carcere di Melfi (2010)

MELFI PRISON BLUES
(continua)
inviata da AVAST 18/6/2013 - 16:16

Les Armes de la douleur

Les Armes de la douleur
‎[1943]‎
Versi del grande poeta francese, firmati con lo pseudonimo di Maurice Hervent .‎
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo ‎stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.‎
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle ‎musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)‎

Una poesia dedicata a Lucien Legros e ai suoi compagni del liceo Buffon di Parigi (Jean-Marie ‎Arthus, Jacques Baudry, Pierre Benoît, Pierre Grelot), tutti studenti tra i 15 e i 18 anni che prima a ‎viso aperto, pubblicamente, poi clandestinamente nella lotta armata sfidarono il regime di Vichy e ‎gli occupanti tedeschi. Furono catturati, processati sommariamente da un tribunale della Luftwaffe e ‎poi fucilati nel poligono di Balard, l’8 febbraio del 1943.‎

I
(continua)
inviata da Bernart 18/6/2013 - 15:18
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L'Avis

L'Avis
‎[1942]‎
Versi del grande poeta francese, firmati con lo pseudonimo di Jean du Haut .‎
Nella raccolta intitolata “L’Honneur des poètes”, curata da Pierre Seghers, Jean Lescure e dallo ‎stesso Paul Éluard e pubblicata clandestinamente nel 1943.‎
Nel 1965 quella raccolta fu base per un omonimo disco di letture poetiche accompagnate dalle ‎musiche originali del pianista e compositore francese Jean Wiener (1896-1982)‎

Come Gabriel Péri, un’altra poesia dedicata al giornalista de “L'Humanité” e dirigente comunista che ‎nel dicembre del 1941 fu arrestato dai collaborazionisti francesi che lo consegnarono ai nazisti. ‎Venne fucilato per rappresaglia il 15 dicembre del 1941 nella fortezza prigione di Mont-Valérien. ‎Aveva 39 anni.‎
La nuit qui précéda sa mort
(continua)
inviata da Bernart 18/6/2013 - 14:56
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Midnight Special

Midnight Special
Mi attizzano parecchio le folk songs e i blues americani, e sono anche abbastanza intonato da poter cantare talvolta con il karaoke. Allora, meglio conosci le parole e lo spirito di una canzone, meglio la canterai. Con la mia discreta conoscenza dell'inglese e con l'aiuto della recensione critica di questo sito, ho tradotto, anche un po' a naso, il testo di "The Midnight Special" nella versione dei Creedence Clearwater Revival, una delle più azzeccate di questa "prison song", sia nel vocal che nell'arrangiamento.
Una volta mi è capitato di cantarla assieme a una simpaticissima nera. Alla fine ero quasi andato fuori di testa...
Allora ti svegli la mattina, e senti il campanello del lavoro suonare
(continua)
inviata da Dario49 18/6/2013 - 10:18
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Anonymous

Anonymous
Our Internet Surveillance State - ossia come siamo tutti controllati e tracciabili. Un articolo che spiega molto bene come e perché i governi e le compagnie private lo fanno.

Di almeno una cosa però potete sicuri: "Canzoni contro la guerra" e tutti i siti ospitati su autistici.org non loggano i vostri IP e non incrociano i vostri dati. E anche per questo non troverete mai su queste pagine il bottoncino "condividi su facebook".
Lorenzo 17/6/2013 - 23:56
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Դլե յաման

Դլե յաման
La traslitterazione in caratteri latini
DLE YAMAN
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/6/2013 - 18:58

La ballata della guerra

La ballata della guerra
Video e testo trovati qui
E cala 'n artra sera e su 'a faccia della terra
(continua)
inviata da Silva 17/6/2013 - 17:04
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Ballade de celui qui chanta dans les supplices

Ballade de celui qui chanta dans les supplices
‎[1943]‎
Versi di Louis Aragon, dalla raccolta intitolata “La Diane française” pubblicata nel 1944, la stessa ‎di cui fanno parte La rose et le réséda e “Il n'y a pas d'amour heureux”, divenuta in seguito una celebre ‎canzone di Georges Brassens.‎
Nel disco “L'Honneur des Poètes: Four French Resistance Writers” pubblicato nel 1964 dalla ‎Folkways Records

Non so se questa poesia sia mai stata messa in musica, ma si tratta comunque di una “ballata”, cioè ‎una forma poetica dotata di una particolare unità sonora, e poi è stata inclusa in un vero e proprio ‎disco, anche se recitativo e non musicale.‎

La “Ballade de celui qui chanta dans les supplices” è datata 14 luglio, data emblematica della ‎Rivoluzione Francese, e tanto più per una Francia sotto occupazione dove solo qualche giorno ‎prima, l’8 luglio 1943, la Gestapo del boia Klaus Barbie aveva ucciso sotto tortura una delle figure ‎principali della Resistenza, il prefetto Jean Moulin.‎
Et s’il était à refaire, ‎
(continua)
inviata da Bernart 17/6/2013 - 14:33
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La Lega (Sebben che siamo donne)

anonimo
La Lega (Sebben che siamo donne)

Dall'album Agapi mou fidella del 2005.
LA LEGA
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 17/6/2013 - 11:41
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Georges Brassens: Tempête dans un bénitier

Georges Brassens: Tempête dans un bénitier
[1976]
Testo e musica di Georges Brassens
Paroles et musique de Georges Brassens
Album: Don Juan

Tempête dans un bénitier
Chanson française – Georges Brassens – 1976

Je l'avais promise dans le commentaire à La Chiesa si rinnova de Giorgio Gaber La Chiesa si rinnova; la voici.
Voir aussi Brassens, à table avec son bassiste Nicolas et d'autres amis, qui commente la chanson.

Marco Valdo M.I.
Tempête dans un bénitier
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/6/2013 - 16:45
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La mauvaise herbe

La mauvaise herbe
De l'origine de La Mauvaise Réputation et de La Mauvaise Herbe...

Tous ceux qui connaissent les chansons de Brassens savent son penchant antimilitariste et piur tout dire, antiautoritaire ou autrement dit, libertaire. Mais l'entendre dire par lui est encore une autre histoire.... que voici :



Lucien Lane
Lucien Lane 16/6/2013 - 16:34




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