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Popolo di Spagna

A. Gaccione
Popolo di Spagna
[1974?]
Testo di A. Gaccione
Musica non conosciuta




Santo Catanuto e Franco Schirone informano (nel volume "Il canto Anarchico in Italia nell'Ottocento e nel Novecento", 2a edizione, edizioni Zero in Condotta, Milano 2009, p. 309) che la canzone è depositata all'Archivio Proletario Internazionale di Milano (curato dallo stesso Catanuto), e che fu 'improvvisata durante le manifestazioni antifranchiste a Milano'. Catanuto e schirone si riferiscono sicuramente alle manifestazioni susseguitesi alla condanna a morte per garrota dell'anarchico Salvador Puig Antich (marzo 1974), che del resto ("compagno Puig") è nominato espressamente nella canzone; a quanto mi ricordo, tali manifestazioni si svolsero soprattutto in Italia. Una seconda e più grossa ondata di manifestazioni antifranchiste si ebbe nell'autunno del 1975 dopo l'esecuzione capitale, decretata da Franco quasi morente (tirò le cuoia... (continua)
Questa non è una canzone di morte
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/4/2013 - 12:01
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Oração pela libertação da África do Sul

Oração pela libertação da África do Sul
‎[1985]‎
Parole e musica di Gilberto Gil
Dall’album “Dia dorim noite neon”‎


‎Il mondo musicale brasiliano non è chiuso in se stesso: nei testi delle canzoni il ‎protagonista non è solo il popolo del Brasile, ma vi è un’apertura verso l’esterno, soprattutto per ‎quanto riguarda le problematiche sociali. E nel 1985, anno di questo reggae di Gilberto Gil, una ‎delle problematiche più presenti nelle questioni sociali di tutto il mondo, era quello dell’apartheid ‎sudafricano.



L’invocazione di Gil a favore della revoca di questa assurda legge è fatta attraverso la voce delle ‎religioni delle razze del triptico vital su cui è basata la razza brasiliana. Così troviamo il vescovo ‎‎Desmond Tutu (1931-) in ‎rappresentanza della religione cattolica, quindi della razza bianca: troviamo ‎‎Tupã, il dio degli indios tupi-guarani. E, chiaramente, ‎la religione negra, rappresentata da Oxalufã. È... (continua)
Se o Rei Zulu já não pode andar nu
(continua)
inviata da Bernart 3/4/2013 - 11:44
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Nua simu emigranti

anonimo
Nua simu emigranti
Il canto "di anonimo, dal repertorio di alcuni compagni di Amantea, musica non pervenuta", fu riportato nella rivista "A terra nostra", anno 1, n° 1, ottobre-novembre 1982 - Cosenza (supplemento a "Umanità Nova"). Santo Catanuto e Franco Schirone lo hanno inserito nella seconda edizione de "Il canto Anarchico in Italia nell'Ottocento e nel Novecento", edizioni Zero in Condotta, Milano 2009 (p. 336); da qui lo riproduciamo assieme alla traduzione italiana. [CCG/AWS Staff]
Simu na razza ca va girannu
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/4/2013 - 11:35
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Mulheres de Atenas

Mulheres de Atenas
‎[1976]‎
Scritta da Chico Buarque e Augusto Boal (1931-‎‎2009), il grande drammaturgo brasiliano ideatore del “Teatro dell’Oppresso” e destinatario della ‎canzone Meu caro amigo.‎
Dall’album “Meus caros amigos”‎



Una canzone ironica e provocatoria che è un fortissimo atto d’accusa non solo genericamente contro ‎il maschilismo ma soprattutto contro l’ostentazione e l’apoteosi che del machismo, sempre ‎serpeggiante in molte società umane, riesce sempre a fare ogni regime militare e dittatoriale, con i ‎suoi ossessivi richiami a concetti come Patria, Bandiera, Onore, Vendetta, Eroi, Orgoglio, Razza, ‎ecc. ‎
Dove, evidentemente, la donna occupa solo un posto residuale e sempre doloroso, come ventre che ‎dona i figli alla nazione, o come sposa che attende il ritorno dell’amato dai campi di battaglia, o ‎come vedova inconsolabile condannata alla solitudine e al silenzio, o come bottino di guerra o ‎puttana per placare le voglie degli impavidi guerrieri… ‎
Mirem-se no exemplo daquelas mulheres de Atenas
(continua)
inviata da Bernart 3/4/2013 - 09:01
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Meu caro amigo

Meu caro amigo
‎[1976]‎
Parole di Chico Buarque de Hollanda
Musica di Francis Hime (1939-), compositore e pianista brasiliano.‎
Dall’album “Meus caros amigos”‎


Chissà se Lucio Dalla aveva in mente questa canzone quando compose la sua L'anno che verrà…‎

‎Destinatario di questa missiva è l’autore teatrale ‎‎Augusto Boal (1931-2009), all’epoca esiliato in ‎Portogallo. Boal, nato a Rio de Janeiro nel 1931, studiò drammaturgia negli Stati uniti, dopodiché ‎diresse il teatro Arena di São Paulo. La sua opera più importante è la teorizzazione del cosiddetto ‎‎“Teatro do Oprimido”, Teatro dell’Oppresso: la rappresentazione delle classi oppresse, con la ‎trasformazione dello spettatore in protagonista dell’azione drammatica nell'intento di renderlo ‎cosciente della propria situazione e della possibilità di cambiarla.

A causa di questo e altri testi aventi per tema l’oppressione, l’autore non era molto... (continua)
Meu caro amigo me perdoe, por favor
(continua)
inviata da Bernart 3/4/2013 - 08:58
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Fed Up With War

Fed Up With War
[2005]
Album: Burning Inside
We want them to stop!
(continua)
inviata da giorgio 3/4/2013 - 08:47
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Gaetano Bresci

Gaetano Bresci
[2005]
Testo e musica di Luca Mirti
Lyrics and music by Luca Mirti
Paroles et musique de Luca Mirti
Inedito in album
Unreleased


Ritorneranno
di Riccardo Venturi

"Canto composto recentemente da Luca Mirti, che lo ha presentato col suo gruppo, Del Sangre, all'Ateneo Libertario di Milano nel febbraio 2005 (Rassegna di cantautori a sostegno di Umanità Nova)." Così Santo Catanuto e Franco Schirone in un libro fondamentale: "Il canto Anarchico in Italia nell'Ottocento e nel Novecento", pubblicato dalle edizioni Zero in Condotta qualche anno fa. E quel "canto composto recentemente" ha ormai otto anni, non è stato mai messo in un album, non si trova sul sito dei Del Sangre, niente. Ne restano solo le parole perché Catanuto e Schirone le hanno, fortunatamente, raccolte nella loro pubblicazione capillare: il più bel libro sul canto anarchico mai pubblicato al mondo.

Del resto, non si sa... (continua)
Nella landa di Coiano,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/4/2013 - 00:46
Percorsi: Gaetano Bresci
Soledad, Hermana....

Una canzone di Alessio Lega su María Soledad Rosas.

Su Sole e Baleno.
Riccardo Venturi 2/4/2013 - 23:45

J'ai peur ! J'ai peur !

J'ai peur ! J'ai peur !
J'ai peur ! J'ai peur !

Canzone française – J'ai peur ! J'ai peur ! – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 90
An de Grass 91

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.



J'ai peur ! J'ai peur !, quel titre terrifiant, dit Lucien l'âne, en frissonnant comme un saule par un vent de printemps. La peur, je connais ça. Ce n'est pas une chose facile à admettre, mais je la connais bien cette mégère. Et vraiment on se sent mal, on a chaud, on a froid, on tremble, on transpire, on ferme les yeux, on regarde partout... Moi, j’aplatis mes oreilles, je rentre la queue entre mes jambes, je me fais tout petit, je respire à petits coups pour ne pas faire de bruit, je me tiens coi, je me fais du cinéma...... (continua)
Bon voilà autre chose maintenant
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/4/2013 - 22:31
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Soledad, Hermana...

Soledad, Hermana...
[1998]
Testo e musica di Alessio Lega
Lyrics and music by Alessio Lega
Paroles et musique d'Alessio Lega
Letra y música de Alessio Lega
Inedito in album

"Questa canzone fu scritta all’indomani della notizia del suicidio di Maria Soledad Rosas, appunto la “Compagna Solitudine”. Ci sono attaccatissimo, ma non la propongo mai, né nei dischi né in concerto perché tocca il fondo di un dolore senza fondo. Quel fondo che fa si che nessun anarchico si senta mai del tutto solo, perché ci sono gli altri anarchici dovunque lui vada ed è pazzesca la solidarietà. Ma per converso quando uno di noi se ne va, la ferita non può rimarginarsi e butta sangue ancora. E poi è forse troppo disperata… e mi rompe fare canzoni sui fatti sociali senza un minimo di speranza." - Alessio Lega, 11 luglio 1998

La canzone risulta depositata all'Archivio Proletario Internazionale di Milano. Il testo (col titolo di... (continua)
Solitudine, compagna…
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/4/2013 - 19:39
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No More Fighting

No More Fighting
[2006]
Album: On verra plus tard...
No more fighting
(continua)
inviata da giorgio 2/4/2013 - 18:20
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Menino

Menino
‎[1976]‎
Scritta da Milton Nascimento e Ronaldo Bastos
Nell’album intitolato “Geraes”‎

‎Una canzone dedicata a Edson Luís de Lima Souto (1950-1968), il primo ‎giovane vittima della repressione della dittatura brasiliana.‎

Edson Luís era originario del Pará, veniva da una famiglia povera che con molti sacrifici l’aveva ‎mandato a Rio de Janeiro per frequentare le superiori.‎

Il 28 marzo del 1968 gli studenti di Rio inscenarono una protesta nella mensa scolastica, il ‎Restaurante Central dos Estudantes detto “Calabouço”, perchè i prezzi dei pasti erano aumentati in ‎modo insostenibile. La polizia militare, intervenuta in forze, disperse gli studenti davanti ‎all’edificio, ma non quelli che si erano asserragliati dentro il Calabouço, resistendo con bastoni e ‎lanci di pietre. Mentre la polizia retrocedeva, da un edificio attiguo, che ospitava un’associazione di ‎ex-combattenti della seconda... (continua)
Quem cala sobre teu corpo
(continua)
inviata da Bernart 2/4/2013 - 17:36
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Donne dagli occhi grandi

Donne dagli occhi grandi
1996 Bande rumorose
Colleziono gli sguardi e certi profumi
(continua)
inviata da DonQuijote82 2/4/2013 - 16:53
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Aqui é o país do futebol

Aqui é o país do futebol
‎[1970]‎
Scritta da Milto Nascimento e Fernando Brant (1946-), compositore del Minas Gerais.‎
Dalla colonna sonora del film “Tostão, a fera de ouro”‎

Una canzone che mi ha ricordato “fue cuando el fútbol se lo comió todo”, strofa ‎dell’imprescindibile canzone La memoria di León Gieco….‎

‎“Nel 1970 Milton si preoccuperà di decostruire un simbolo nazionale stranamente tralasciato dai ‎tropicalisti (Caetano e Gil): il calcio e la squadra nazionale di calcio, grande ‎orgoglio del governo dittatoriale.‎
‎Aqui é o país do futebol è uno dei pochi samba composti da Milton, ed è interrotto di ‎proposito dai rumori del pubblico di uno stadio di calcio. Nel testo è ben evidente la visione del ‎calcio come una sorta di "anestetizzante nazionale", capace di distogliere la mente del popolo dai ‎problemi individuali e collettivi. Alla maniera dei tropicalisti, Milton non dà dei giudizi di valore su... (continua)
Brasil está vazio na tarde de domingo, né?
(continua)
inviata da Bernart 2/4/2013 - 15:25
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Peace on Earth (Same Place)

Peace on Earth (Same Place)
[2006]
Album: Public Domain
I keep an open door
(continua)
inviata da giorgio 2/4/2013 - 13:08
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Angélica

Angélica
‎[1976]‎
Scritta da Miltinho (nome d’arte di Milton Lima dos Santos Filho, classe 1943), cantante e ‎compositore membro del gruppo musicale MPB4, e Chico Buarque de Hollanda
Musica di Miltinho e Magro, nome d’arte di Antônio José Waghabi Filho (1943-2012)‎

Nell’album dei MPB4 intitolato “Bons tempos, hein?!” del 1979.‎



Nell’album di Chico Buarque intitolato “Almanaque” del 1981.‎




‎Zuleika Angel Jones, meglio conosciuta come Zuzu Angel (1921-1976) è stata ‎un’importante stilista brasiliana. Al culmine della sua carriera vestiva celebrità come Joan ‎Crawford, Liza Minelli e Kim Novak. Sposata con un cittadino statunitense, ebbe da lui due figli, ‎Hildegard (1949-, che diventò prima attrice ed è oggi giornalista) e Stuart (1946-1971). ‎

Quest’ultimo, studente di economia, militante di sinistra, poco tempo dopo l’avvento della dittatura ‎entrò in un gruppo di resistenza armata,... (continua)
Quem é essa mulher
(continua)
inviata da Bernart 2/4/2013 - 12:01
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Samarcanda

Samarcanda
Secondo me nell'ultima strofa della canzone è la morte a parlare, a rivelare ha spronato il cavallo assieme al soldato, mostrando come ironicamente entrambi volevano la stessa cosa, che il soldato raggiungesse Samarcanda.
Lo si evince dal "CI arriverà" riferito al soldato.
La disperazione e la volontà di salvarsi del soldato invece viene espressa prima dell'incontro con la morte, alla quale per altro il soldato si arrende "chinando la testa".
Dario 2/4/2013 - 11:54
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La Fiancée du Soldat Inconnu

La Fiancée du Soldat Inconnu
[2007]
Paroles et musique de Christophe Lecoq
Album: Nuit Froide
Elle s'endort
(continua)
inviata da giorgio 2/4/2013 - 08:52
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Ερωτικό τραγούδι (Παλικαρού - Παλικαρού)

Ερωτικό τραγούδι (Παλικαρού - Παλικαρού)
Nella mia specie di “furore” di oggi verso l'Ελληνικό Τμήμα, mi accorgo solo oggi di questo commento di (gpt) di quasi tre anni fa; ma poiché questo è, in gran parte, un sito che si fa beffe del tempo che passa, non posso fare a meno di una piccola risposta.

Mi ricordo peraltro anch'io della proposta della professoressa tedesca; certo che sarebbe stata interessante. Però risente, come forse è ovvio, di una “certa idea” della Grecia che è tipica proprio...dei tedeschi. I quali, senz'altro, sono stati storicamente gran classicisti e massime gran grecisti, però fermandosi generalmente (a parte qualche eccezione, come quella di Albert Thumb) alla lingua classica o, al massimo, neotestamentaria e/o bizantina. Della lingua moderna, i tedeschi ignorano pressoché tutto (come, del resto, e ahimé, un po' tutti quanti; persino i greci stessi, direi).

Seguendo il principio della professoressa Zeelingk,... (continua)
Riccardo Venturi 2/4/2013 - 00:35
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Montségur

Montségur
MONTSÉGUR
(continua)
inviata da Val 2/4/2013 - 00:07
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Όλη τη μουσική μες στην αγάπη βάλε

Όλη τη μουσική μες στην αγάπη βάλε
Anche questa pagina, rimasta a lungo (e ingiustamente) nell'ombra, è stata finalmente rifatta come si deve. Credo oggi di aver sferrato finalmente un attacco decisivo all'Ελληνικό Τμήμα, impresa epica...
Riccardo Venturi 1/4/2013 - 23:51
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God Bless Robert E. Lee

God Bless Robert E. Lee
DIO BENEDICA ROBERT E. LEE
(continua)
inviata da Eleonora 1/4/2013 - 23:28
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Crime de guerre

Crime de guerre
[2007]
Paroles et Musique de Benjamin Voumard
Album: Conséquences
Mesdames et messieurs, allumez donc la télévision...
(continua)
inviata da giorgio 1/4/2013 - 19:51
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Meceчина [Mesečina]

Meceчина [Mesečina]
La traduzione inglese di "Emir" è più simile all'originale di quanto lo sia la prima.
1/4/2013 - 11:58
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Άσμα ηρωϊκό και πένθιμο για τον χαμένο Ανθυπολοχαγό της Αλβανίας

Άσμα ηρωϊκό και πένθιμο για τον χαμένο Ανθυπολοχαγό της Αλβανίας
Diciamo che l'opera, in realtà. è stata terminata oggi, 1° aprile 2013, con la risistemazione della traduzione francese di Marco Valdo M.I.; ma ora anche il sottotenente caduto in Albania di Elytis è a posto.
Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 1/4/2013 - 11:38
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Ed io già ti vedo

Ed io già ti vedo
[1975]
Dall’album “Del carcere”
Ed io già ti vedo
(continua)
inviata da Bernart 1/4/2013 - 11:09
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Il Lambro

Il Lambro
[1980]
Parole e musica di Gianni Siviero

Una canzone facente parte di un disco mai pubblicato.
Il testo è stato fornito dallo stesso autore al curatore del sito Malinconico Blues, dove è stato pubblicato.

La foto è del febbraio 2010, quando le cisterne ancora piene di idrocarburi di una raffineria in disuso da 30 anni (la Lombarda Petroli di Villasanta, provincia di Monza e Brianza) vennero sabotate da ignoti criminali. Si riversarono nel Lambro 2.5 milioni di litri di petrolio. Alcune altre aziende del luogo approfittarono della situazione per scaricare i residui tossici delle loro lavorazioni risparmiando sui costi di smaltimento. Una nuova immissione di masse oleose, sempre dalla stessa zona, si è registrata nuovamente nel 2011. Le inchieste non sono approdate a nulla ma, secondo segnalazioni anonime pervenute anche alla trasmisione TV “Striscia la notizia”, le cisterne della Lombarda... (continua)
Dalla montagna e in mezzo alle colline
(continua)
inviata da Bernart 1/4/2013 - 10:53
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Beato lui

Beato lui
[1979]
Parole e musica di Gianni Siviero

Una canzone facente parte di un disco mai pubblicato.
Il testo è stato fornito dallo stesso autore al curatore del sito Malinconico Blues, dove è stato pubblicato.

Una canzone che per poesia avrebbe potuto - se fosse mai stata pubblicata - fare il paio con El purtava i scarp de tennis di Enzo Jannacci...
Senza contorno di lamenti
(continua)
inviata da Bernart 1/4/2013 - 10:10
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La storia del pane e del soldo

La storia del pane e del soldo
[1980]
Parole e musica di Gianni Siviero

Una canzone facente parte di un disco mai pubblicato.
Il testo è stato fornito dallo stesso autore al curatore del sito Malinconico Blues, dove è stato pubblicato.
In questo o quel paese
(continua)
inviata da Bernart 1/4/2013 - 10:01
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Red White and Blue

This song was written as a protest to the invasion of Iraq by George W Bush
Sands of fortune, sands of blood
(continua)
inviata da Robert C Reynolds 1/4/2013 - 09:55
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Soldati

Soldati
[2012]
Album: Un mondo in Blu-ray
Mattino di vento davanti alla televisione,
(continua)
inviata da giorgio 1/4/2013 - 09:11
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Prete Liprando e il giudizio di Dio

Prete Liprando e il giudizio di Dio
La teatralissima versione andata in onda a "Trasmissione Forzata" vari anni fa
Alberta 1/4/2013 - 02:40
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La fotografia

La fotografia
Chanson italienne – La fotografia – Enzo Jannacci – 1991

Une chanson sur nos « enfants soldats » dans les terres de mafia.
Très belle et glaçante, elle fut présentée – je ne sais comment – au Festival de Sanremo. Il eut le prix de la critique, juste parce qu'elle ne pouvait d'aucune manière être ignorée.
LA PHOTOGRAPHIE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 31/3/2013 - 20:13
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Crime Contre L'Humanité

Crime Contre L'Humanité
[2007]
Paroles et musique de Benjamin Voumard
Album: Conséquences

"Cet album est le fruit de plus de 10 mois de travail en solo, de la composition des chansons au mixage, tout le travail à été fait par une seule personne, tout les instruments ont été joués par cette même personne, moi-même, Benjamin Voumard.
C'est un concept-album que j'ai fait, en précisant que c'est ma première expérience studio, un concept-album centré sur la décadence du monde actuel, de quelques un de ces problèmes les plus flagrants, avec comme point de départ de ma réflexion le problème de la bombe atomique, tout en gardant à l'esprit que ce n'est qu'une infime partie du problème qui est relevé, car le problème est plus vaste, plus profond et plus pernicieux que ce que l'on peut voir...
Le style musical s'est imposé de lui-même, influencé par quelques artistes tel que Akira Yamaoka ou Danzig par exemple.
N'hésitez pas à me contacter si vous avez des questions sur mon travail, je vous répondrai très volontiers. Bonne écoute!"
Le 6 août 1945, à Hiroshima...
(continua)
inviata da giorgio 31/3/2013 - 19:40
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Georges Brassens: Les passantes

Georges Brassens: Les passantes
La persona che appare nel video dovrebbe essere P.Louki, non Onteniente. Vedi il video tratto dalla stessa emissione da altra angolazione. Questo è P. Onteniente (con Louki..). Saluti

P.C.Bruno 31/3/2013 - 18:49
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Milagre brasileiro

Milagre brasileiro
[1975]
Scritta da Chico Buarque sotto lo pseudonimo di Julinho da Adelaide, adottato per cercare di agirare la censura che si accaniva contro di lui.
Non credo che Buarque l’abbia mai incisa.
La canzone compare nell’album della cantante Miucha del 1980.

Il “miracolo brasiliano”, strombazzato dal regime ad ogni pié sospinto, consisteva nell’aver concentrato la ricchezza nelle mani di pochi (i militari ed i loro accoliti) e strangolato i lavoratori, nonostante una crescita annua del PIL intorno al 10%!
Cadê o meu?
(continua)
inviata da Bernart 31/3/2013 - 17:46
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Suddenly

Suddenly
Words & music by Mary Win.
Copyright © 2007 Mary Win. All rights reserved.

Suddenly all the things around me just stop shimmering
(continua)
inviata da DonQuijote82 31/3/2013 - 16:28
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Lady, Lady

Sara Gamon
Lady, Lady
Music & Lyrics by Sara Gamon
Arranged by Galen Willett

Lead Vocal: Tiffany Wilson
Ensemble: Shilpa Ananth, A.A. Enriquez, Joanne Jett Galindo, Yun Huang, James Miring'u Kamwati, Minako Yabe, Rendra Zawawi

Congas: Enø & Judith Soberanes
Drumset: Andrés Marín
Bass: Galen Willett
Guitar: Nat Svecha Saralamba
Taiko Drums: Isaku Kageyama
Auxiliary Percussion: Yuki Kanesaka, Andrés Marín, Sean Peters, Galen Willett

Produced by Sara Gamon
Mixed by Takuto Kaneko
Mastered by Takuto Kaneko

Video by Paulette Waltz

Thank you to Berklee College of Music.

And a special thank you to Galen Willett and Takuto Kaneko. Without your patience and creativity this song would never have been completed or become what it has today

Lady, lady, we have waited for you
(continua)
inviata da DoNQuijote82 31/3/2013 - 16:17
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Marcinelle

Marcinelle
[2012]
Album: Un mondo in Blu-ray





Canzoni correlate:
8 Agosto '56 - Marcinelle dei Kalàscima
Marcinelle
Marcinelle dei Terra e anima
Marcinelle dei Servi disobbedienti
La ragazza e la miniera di Francesco De Gregori
Mangia el carbon e tira l'ultim fiaa di Ivan Della Mea
Lu trenu di lu suli di Otello Profazio
Partimmo dal paese
(continua)
inviata da giorgio 31/3/2013 - 13:20
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L'Agnello di Dio

L'Agnello di Dio
Meno agnello più cervello...
daniela -k.d.- 31/3/2013 - 12:12
Video!

Romeo and Juliet in Sarajevo

Romeo and Juliet in Sarajevo
Just browsing around and found this, the Eric Bogle song book(ISBN 192 1029 374) has 'rotting' for 'rolling' in the penultimate line
Derek Bloyce 31/3/2013 - 11:48
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God's on Our Side Not Yours!

God's on Our Side Not Yours!
[2008]
Lyrics & Music by Andy Xport
Album: Still Shakin' The Bush Boss!

Is God on our side or on yours?
Maybe, as Napoleon said, He's still on the side of the stronger battalions.. the best artillery!..
Happy Easter everybody!
This country I come from is in a big mess
(continua)
inviata da giorgio 31/3/2013 - 08:59
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Er ritorno dalla guera

Er ritorno dalla guera
Cattolico apostolico romano, liberale, anticomunista, amico di Craxi e di Alemanno... non gli è servito, è morto pure lui: "Er Califfo", "Il Maestro", Franco Califano, 14 settembre 1938 – 30 marzo 2013.

Però qualche bella canzone ce l'ha regalata, forse soprattutto quelle che ha scritto per altri: Mina, Mia Martini, Ornella Vanoni, Bruno Martino...

Addio Califfo!
Bernart 30/3/2013 - 23:02
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La sera che partì mio padre

La sera che partì mio padre
Chanson italienne – La sera che partì mio padre – Enzo Jannacci – 1968

Enzo Jannacci - Vengo anch'io. No, tu no. - 1968
Mina - Mina quasi Jannacci - 1977

Ah, Lucien l'âne mon ami, je ne sais pas ce que vaut cette version française... Mais j'ai voulu la faire ce soir... Afin que ne se perde pas la mémoire de ce gars-là que je ne connaissais pas... En mémoire... Car, en effet, il ne reviendra pas.

Quoi qu'il en soit, tu as bien fait, dit Lucien l'âne. Car c'était lui aussi un des nôtres, un de ces canuts qui tissait le linceul de ce vieux monde...

Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
LE SOIR OÙ PARTIT MON PÈRE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/3/2013 - 21:29
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S’i’ fosse foco

S’i’ fosse foco
Io l'ho contribuita come Extra perchè, forse inconsciamente aderendo all'interpretazione da sempre più in voga, ho pensato che questo di Cecco Angiolieri fosse più che altro un "Vaffanculo a tutti quanti, io voglio solo godermela!", una bella piattaforma programmatica ma un pò privata per poterla proporla come CCG...
Però, leggendola e rileggendola, come tradisce anche il mio commento introduttivo, ora sono d'accordo con te, Rodolfo: questa mi sembra sempre di più una dichiarazione di guerra ai potenti di allora travestita da poesia goliardica...

Se gli Admins condividono, la si potrebbe anche trasferire tra le "strictly" CCG/AWS.
Bernart 30/3/2013 - 21:20




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