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Prima del 2013-3-18

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Rap al Despertar

Rap al Despertar
Esta canción fue un homenaje, desde lejos, a la dignidad y rebeldía mostrada el año 2011 por el movimiento estudiantil, que prendio la conciencia del pueblo chileno y atacó el corazón del sistema educacional de mercado: el lucro en la educación.

Con creatividad, claridad, honestidad y valentía, durante meses los estudiantes organizados protestaron y combatieron masivamente en las calles, anunciando un nuevo ciclo histórico que recién comienza a construirse, donde el pueblo lentamente ha ido recuperando su horizonte de poder popular y su ofensiva contra la burguesía.

Esta canción fue una forma de alentar ese proceso y decir simplemente "muchas gracias" por el ejemplo de lucha, conciencia y organización!

Tengo unas ganas de escribir como nunca había tenido
(continua)
inviata da adriana 13/3/2013 - 08:40
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Su dillu

Su dillu
‎[1988]‎
Parole di Elena Ledda
Musica di Riccardo ‎Tesi e Mauro Palmas.‎
Dall’album “Sonos”.‎

Nanneddu meu
(continua)
inviata da Dead End 13/3/2013 - 08:27
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De Rojo y Negro

De Rojo y Negro
[2011]

Album :Kütral lanzado
Siento la tormenta y comprendo
(continua)
inviata da adriana 13/3/2013 - 07:47
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Torrandi

Torrandi
[2010]
Scritta con la sorella Gabriela e con Mauro Palmas.
Album intitolato “Undas”, nella collana “Donne: stelle della Sardegna” edita dal quotidiano L’Unione Sarda.
Testo trovato sul sito della trasmissione “La lingua batte” di RAI Radio3.
Benit sa mala strasura
(continua)
inviata da Dead End 12/3/2013 - 22:33
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Nación Mapuche

Nación Mapuche
[2011]

Album: Kütral lanzado
Nos acusan de terroristas para privarnos de libertad
(continua)
inviata da adriana 12/3/2013 - 18:35
L'11 aprile 1975 avvenne a Sant'Anastasia (NA) l'esplosione nella fabbrica di armi giocattolo "Flobert": morirono dodici giovani lavoratori in dispregio di ogni norma di sicurezza sul lavoro. Ne parlò l'indimenticabile canzone 'A Flobert o Sant'Anastasia del Gruppo Operaio E Zézi, la cui pagina è stata finalmente ristrutturata e debitamente valorizzata.
Riccardo Venturi 12/3/2013 - 17:15
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Adele che cade

Adele che cade
[2012]
Testo e Musica di Roberta Gulisano
Album: Destini coatti

Strumentisti: C. Pinzone: chitarra classica; G. Villafranca: contrabbasso; Arrangiamento per banda di Antonio Putzu; La Banda: sez. ritmica Francesco Argento; basso tuba Pino Parisi; euphonium Christian Sproviero; corni Salvatore Castro; tromboni: Maurizio Fidotta; sassofoni: Jossy Botte;
clarinetti: Carmelo Colajanni; trombe: Gaetano Privitelli; flauti: Mario Maggiani.
Adele che cade, cade
(continua)
inviata da giorgio 12/3/2013 - 17:01

File

File
Nell’EP “Il cammino senza speranza” (I Dischi del Sole, 1964)‎
Testo trovato su Poesie – Report on line



È il crepuscolo. File di braccianti tornano ai paesi con i carri lungo strade che sembrano ‎interminabili a questi uomini sfiniti da una giornata di fatica. Il ritmo della poesia, che è il testo di ‎una canzone, vuole rendere la stanchezza e la lentezza di un viaggio estenuante che è anche il ‎malinconico cammino verso un domani che non promette di essere migliore dell'oggi.‎
File
(continua)
inviata da Dead End 12/3/2013 - 15:14
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L’esodo

L’esodo
Nell’EP “Il cammino senza speranza” (I Dischi del Sole) e poi nell’album “Emigrazione. Canti del ‎passaporto rosso” (nella collana “I più bei canti d'Italia” edita dalla RCA)‎
Recentemente anche nel CD di Gualtiero Bertelli e La Compagnia delle Acque intitolato ‎‎“Povera gente”, 2004.‎
Testo trovato su La Musica ‎de L’Altra Italia

So' remast' i vijcchie e i criature,
(continua)
inviata da Dead End 12/3/2013 - 13:53

En arribent a Peccais

anonimo
En arribent a Peccais
‎[fine 800]‎
Canto in occitano dei lavoratori provenienti dalle Cévennes, nel Massiccio Centrale francese, ‎impiegati come giornalieri nelle saline di Peccais, nei pressi di Aigues-Mortes, in Linguadoca.

Molti degli immigrati italiani che lavoravano nelle saline di Peccais/Aigues-Mortes erano ‎piemontesi e sicuramente capirono e forse anche intonarono questa canzone dei loro compagni ‎francesi…‎


Peccato che nel corso de La Guerre de Cent mille ans che i ricchi fanno ai poveri spesso la solidarietà di classe ha ‎lasciato il posto al razzismo e allo scontro tra gli sfruttati…‎
Così avvenne nell’agosto del 1893 ad Aigues-Mortes: 9 morti accertati, parecchi dispersi, un ‎centinaio di feriti, tutti lavoratori italiani immigrati, massacrati a colpi di pietre e randelli dai loro ‎compagni francesi e dagli abitanti del luogo.‎
Questa la ricostruzione dell’episodio dalla pagina su cui ‎ho... (continua)
En arribent a Peccais
(continua)
inviata da Dead End 12/3/2013 - 13:09
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E tutti va in Francia

anonimo
E tutti va in Francia
‎[fine 800]‎
In “Le canzoni degli emigranti, Vol. 2” a cura di Anton Virgilio Savona, I Dischi dello ‎Zodiaco, 1971‎
Poi anche nel CD di Gualtiero Bertelli e La Compagnia delle Acque intitolato “Povera ‎gente”, 2004.‎



Emigranti: Francia, quando i Rom eravamo noi‎

di Zeno Leoni, da Megachip‎

In questi giorni di caccia allo zingaro e pulizia etnica d’oltralpe, viene da parafrasare così il libro, ‎poi opera teatrale, di Gian Antonio Stella: “Quando i Rom eravamo noi”. Già. Fra le rotte più ‎ambite dai milioni d’italiani emigrati tra il 1890 e il secondo conflitto mondiale, v’era stata ‎innanzitutto la vicina Francia dello sceriffo Sarkozy e del suo ministro all’emigrazione Eric Besson. ‎Dove certamente, anche allora, l’accoglienza non era una specialità della casa. Tornando indietro di ‎un secolo, è pacifico ricordare come la geografia indirizzò la transumanza di molti verso regioni... (continua)
E tutti va in Francia
(continua)
inviata da Dead End 12/3/2013 - 11:29
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Devento mata in fabrica

Devento mata in fabrica
‎[1973]‎
Con Alberto D'Amico, Emanuela Magro, Luisa Ronchini


Il testo della prima strofa e la musica sono stati scritti da alcuni militanti della sezione "Che ‎Guevara" della Giudecca (Venezia). Il brano è stato poi completato dal gruppo musicale del ‎Comitato Femminista di Padova (da Il ‎Deposito)‎
Devento mata in fabrica
(continua)
inviata da Dead End 12/3/2013 - 09:48
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Giudèca

Giudèca
‎[1973]‎
Dall’album “Ariva i barbari”‎



‎La Giudecca (Giudèca in dialetto veneziano, anticamente Zudèca e Zuèca) è un'isola (o, meglio, un ‎insieme di isole collegate tra loro) posta a sud del centro storico di Venezia.‎
Bonificata in epoca relativamente tarda, fu una zona ricca di orti e giardini, quindi tradizionale ‎luogo di evasione. La rapida espansione edilizia l'ha ridotta poi a zona degradata e persino ‎malfamata, contraddistinta da stretti e oscuri vicoli e palazzi trascurati.‎
Da alcuni decenni l'isola è stata recuperata e vi sono sorti complessi residenziali d'avanguardia che ‎si integrano con il recupero degli spazi industriali abbandonati. (it.wikipedia)‎

In questa canzone di Alberto D’Amico si fa anche riferimento a Giuseppe Cipriani, imprenditore ‎veneziano fondatore dell’Harry’s Bar, inventore del cocktail “Bellini” e iniziatore di un impero ‎alberghiero e nel settore... (continua)
Giudèca nostra abandonada,‎
(continua)
inviata da Dead End 12/3/2013 - 08:52
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Never Was

Never Was
This quiet song delivers a powerful punch. It's an anti-war song that doesn't preach– yet it powerfully illustrates an unnerving fact: war's true cost to humanity is far greater than we can know.

Racconta la storia di uno scienziato che, con l'aiuto e l'appoggio della propria compagna, riesce a scoprire una cura per il cancro. Una scoperta che senz'altro cambierà il mondo e il corso della storia. Ma in realtà i genitori della donna sono morti in guerra ancor prima che lei fosse concepita, quindi lei non è "mai esistita". In seguito (nella seconda strofa) lo scienziato, che non ha alcun rapporto amoroso (dato che la donna non è mai esistita), si dedica completamente al lavoro e riesce lo stesso a scoprire una cura per il cancro. Ma è davvero così? In realtà i suoi antenati sono stati uccisi in guerra o in altri eventi (connessi con la guerra). E così alla fine si scopre che anche lui, lo... (continua)
She was everything he needed, she made him feel loved
(continua)
inviata da Eric Wrobbel 11/3/2013 - 20:12
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La prière [including Il n'y a pas d'amour heureux and Preghiera in gennaio]

Versione sarda di Elena Ledda della “Preghiera in gennaio” di Fabrizio De André, dal disco ‎collettivo “Canti randagi 2 – Omaggio a Fabrizio de André”, 2010.‎
La prière [<i>including</i> Il n'y a pas d'amour heureux</i> and <i>Preghiera in gennaio</i>]
PREGADORIA IN GENNARGIU
(continua)
inviata da Dead End 11/3/2013 - 17:10
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Lettera del compagno Lazlo al colonnello Valerio

Lettera del compagno Lazlo al colonnello Valerio
[2010]
Edito su rockit.it
Poi in "Fatevi fottere" (2012)

Settembre 2010
Da Rockit, Volume 21

Nei testi di Canali la politica ha un ruolo centrale, ma non per questo Canali deve essere considerato un cantante schiettamente ideologico, come invece poteva dirsi - almeno per quanto concerneva l'iconografia - dei CCCP Fedeli alla linea. Al contrario, lontano dalla lotta di palazzo, Canali parla di una politica respirata per le strade, vissuta sulla pelle dei più deboli o di chi, più semplicemente, non condivide derive autoritarie.

Si tratta di una visione politica piena di fierezza partigiana, anarchica, incendiaria, come espresso nella canzone Lettera del compagno Lazlo al colonnello Valerio, in cui viene citato un personaggio realmente esistito nella Resistenza, il Colonnello Valerio alias Walter Audisio, ovvero l'esecutore materiale della fucilazione di Benito Mussolini.

Il testo è... (continua)
Fischiava il vento
(continua)
inviata da PABLO 11/3/2013 - 17:08

Credo

Credo
‎‎[2009]‎
Versi di Roberta ‎Dapunt, poetessa della Val Badia, dalla raccolta “La Terra più del paradiso”, Einaudi, 2009.‎
Ambientazione sonora dei Fratelli Mancuso e del compositore ‎‎Marco Betta.‎
Nello spettacolo dei Fratelli Mancuso “Il viaggio dell’anima” (2011), con Enzo Mancuso (voce, ‎chitarra classica, violino, baglama, ghironda, sipsy), Lorenzo Mancuso (voce, chitarra classica, ‎armonium, darabouka), Elena Sciamarelli (violoncello), Ketty Teriaca (pianoforte) ed Egle Doria ‎‎(attrice, voce recitante).‎


Sulla scena con i fratelli di Sutera, poeti, compositori e musicisti impegnati a perpetuare la memoria ‎delle antiche ballate siciliane e che da anni si esibiscono con celebri formazioni classiche e ‎jazzistiche e con solisti d’eccezione come Stefano Bollani, Enrico Rava, Mario Venuti e Antonella ‎Ruggiero. Ieri, a Catania, erano con la pianista Ketty Teriaca, direttore artistico... (continua)
Credo nelle anime sante,
(continua)
inviata da Dead End 11/3/2013 - 15:35
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Come potremmo fermarci ora?

Come potremmo fermarci ora?
[1972]‎
Album “Il vento ha cantato per ore tra i rami dei versi d'amore”‎



Testo reperito in questa pagina
Come potremmo fermarci ora? Come potremmo fermarci ora?
(continua)
11/3/2013 - 15:06
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Troppo fredda la notte

Troppo fredda la notte
[1972]‎
Album “Il vento ha cantato per ore tra i rami dei versi d'amore”‎



Dedicata all'anarchico Pinelli
Troppo fredda la notte
(continua)
inviata da Dead End -adriana -giorgio 11/3/2013 - 14:51
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In cinque m'han legato le mani

In cinque m'han legato le mani
‎[1972]‎
Album “Il vento ha cantato per ore tra i rami dei versi d'amore”‎
Canzone originariamente non inclusa e proposta su 45 giri. Ripresa nella ristampa dell’album su CD ‎nel 2011.‎

Una canzone che mi ha ricordato molto la trama di One Flew Over the Cuckoo's Nest [Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo]… La canzone è precedente all’uscita ‎del film di Forman, ma gli anni sono quelli, gli anni in cui qui da noi Basaglia diventava direttore ‎del manicomio di Trieste e fondava “Psichiatria Democratica”…‎
In cinque m'han legato le mani
(continua)
inviata da Dead End 11/3/2013 - 10:36
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Eccolo qui questo domani

Eccolo qui questo domani
‎[1972]‎
Album “Il vento ha cantato per ore tra i rami dei versi d'amore”‎

‎“Italia o morte!” ‎
(continua)
inviata da Dead End 11/3/2013 - 09:58
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È diventato normale

È diventato normale
‎[1972]‎
Album “Il vento ha cantato per ore tra i rami dei versi d'amore”‎



‎“A parer mio, questo è un disco veramente stupendo, assolutamente da ascoltare. Anche se di ‎davvero progressivo c'è solo il primo brevissimo pezzo (tra l'altro anch'esso molto bello), l'album è ‎composto da 13 canzoni perfette, senza età, dai testi intelligenti sia che parlino d'amore, sia che ‎affrontino tematiche più impegnate (vedi ad esempio l'ultima canzone, proveniente da un singolo ‎del 1973, che parla, con straordinaria lucidità e sensibilità, della malattia mentale). Tra delicati ed ‎elaborati intrecci di chitarre e voci, l'album snocciola 13 pezzi ricchi di fantasia e tecnica, riuscendo ‎a non annoiare mai l'ascoltatore.”‎

‎“Si sarà capito che F.G.T. rientra tra le preferenze assolute del blogger, e non mi sento di negare ‎questa tesi. Sebbene io conosca quest'album per intero solo da un paio di settimane... (continua)
Passare i cancelli
(continua)
inviata da Dead End 11/3/2013 - 09:46
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It's a Post-Industrial World

It's a Post-Industrial World
[2012]
Lyrics & Music by Gio Andollo
Album: Heliotropism

released 15 September 2012.Voice acting by Jessica Mendes & members of Occupy Raleigh
"I hope that Mickey Mouse doesn't come to break my knees".
There's a factory in China where toys are made
(continua)
inviata da giorgio 11/3/2013 - 09:01
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Enzo Jannacci: Mario

Enzo Jannacci: Mario
[1979]
Testo di Danilo Franchi
Musica di Pino Donaggio
Nell’album “Foto ricordo” di Enzo Jannacci
Anche nell’album di Pino Donaggio “Certe volte...” (1976)



Beh, meno male davvero che Riccardo un giorno inventò gli Extra delle CCG/AWS, così ora posso approfittarne ancora una volta per proporre questa magnifica, dolorosa canzone scritta per Pino Donaggio da un oscuro paroliere e chitarrista che fu uno dei membri del trio “Franchi Giorgetti Talamo”, autore di un solo disco, “Il vento ha cantato per ore tra i rami dei versi d'amore» del 1972.

Cosa c’entra con la guerra? Nulla, ma forse c’entra con la nostra quotidiana guerra contro le tante povertà del mondo e anche contro le nostre personali povertà... E a volte, come nel caso di Mario, può venire in mente che sia anche meglio perderle queste guerre, una volta per tutte, tanto “chi la sente la povera gente? Son sempre gli stessi ad avere... (continua)
Mario
(continua)
inviata da Dead End 10/3/2013 - 23:28
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Buone notizie

Buone notizie
Version française – BONNES NOUVELLES – Marco Valdo M.I. – 2013
Chanson italienne – Buone notizie – Banco Del Mutuo Soccorso – 1981
Texte : F. Di Giacomo, V. Nocenzi])
Musique : V. Nocenzi, G. Nocenzi
BONNES NOUVELLES
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/3/2013 - 21:33
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Ξυπνήστε

Ξυπνήστε
10 marzo 2013

Si vedano le [[|Note alla traduzione]]
SVEGLIATEVI
(continua)
10/3/2013 - 20:22
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'A mugliera 'e Masaniello

'A mugliera 'e Masaniello
Tommaso Aniello detto Masaniello nel 1647 guidò una rivolta popolare contro il governo vicereale spagnolo, che aveva aumentato le gabelle sugli alimenti. Divenuto eroe popolare, iniziò a frequentare insieme a sua moglie Bernardina la corte spagnola, vestendo abiti da nobile.
Il brano narra le sorti di sua moglie, dopo la morte di Masaniello, ridotta- pare- a "ricevere" i soldati presso casa sua....

da Scapulà dei Sancto Ianne

Su questa forte poesia di Ferdinando vanno spese belle parole sul personaggio di Masaniello il quale era un pescatore, che si ribellò ai tanti soprusi del viceré Rodrigo Ponce de Leòn ponendosi a capo del popolo napoletano stimolando il senso di orgoglio e dignità dei napoletani. Fu tradito decapitato in piazza del Carmine, dove aveva vissuto e da cui era partita la rivolta. Divenne mito in ogni paese europeo. La vicenda è raccontata da cronisti dell’epoca, in letteratura,... (continua)
So' turnate li Spagnuole,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 10/3/2013 - 17:43
Percorsi: Masaniello
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Letters Home

Letters Home
[2005]
Lyrics & Music by Jordan Reyne
Album: Passenger
Mother
(continua)
inviata da giorgio 10/3/2013 - 12:20
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The Freeing of Baghdad

The Freeing of Baghdad
[2005]
Lyrics by Jordan Reyne
Album: Passenger

For the drifters and travellers who don't give up searching for meaning in the chaos of the world Passenger is a dark, melodic concept album set to a backdrop of urban industrial rhythms. A lyrical tale of searching for hope through nihilism..

Jordan Reyne
[Spoken:]
(continua)
inviata da giorgio 10/3/2013 - 12:15
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So stato a lavorà a Montesicuro

anonimo
So stato a lavorà a Montesicuro
Nuovo Canzoniere Italiano, LP Ci ragiono e canto, Dischi del Sole, 1966
Interpretata anche da La Macina, Terramaris

Raccolto da L. Firrao a Montefiascone (Viterbo) nel 1966.
(Maria Rollero)

ildeposito.org

cirag


So stato a lavorà a Montesicuro
(continua)
inviata da DoNQuijote82 10/3/2013 - 08:27
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Era bello il mio ragazzo

Era bello il mio ragazzo
Scopro per caso che Agnetha Fältskog, la biondissima degli ABBA, fece una “cover” in svedese di «Era bello il mio ragazzo» della Identici. S’intitola “Dröm Är Dröm Och Saga Saga” (“Un sogno è un sogno, una storia è una storia”) e l’autore del testo - che non c’entra assolutamente nulla con quello bello e straziante di Preti - è Stikkan Erik Leopold Anderson, detto “Stig”, il manager degli Abba negli anni 70 e 80 e spesso indicato come il quinto membro del gruppo svedese...
Curioso che la canzone fu registrata nel novembre del 1971 (fa parte dell’album della Fältskog intitolato “När en vacker tanke blir en sång”), quindi tre mesi prima del festival di Sanremo in cui l’Identici presentò il suo brano...
Non sto a postare il testo, visto che con le CCG mi pare non c’entri proprio nulla...
Se volete, andate a leggervelo (in svedese e inglese) su YouTube
Dead End 9/3/2013 - 23:34
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I-Feel-Like-I'm-Fixin'-To-Die Rag

I-Feel-Like-I'm-Fixin'-To-Die Rag
con 4 lettere e 7 numeri hai detto tutto!!!
grande Joe!
Astrid 9/3/2013 - 21:38
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Stornello per i compagni

Stornello per i compagni
Cari compagni del PCI, ― cari compagni del PCI,
(continua)
inviata da adriana 9/3/2013 - 16:00
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Canto della Russia Bianca

Canto della Russia Bianca
STATE VERAMENTE MALE. ADESSO C'E' PURE QUALCUNO CHE RIMPIANGE LO ZAR. PURTROPPO A FURIA DI ATTEGGIARSI A TRADIZIONALISTI, CERTE PERSONE PARTONO DA EVOLA PER POI ARRIVARE, COME APPUNTO TOSCA, A DIFENDERE LO ZAR E PURE IL PAPA. LO SLOGAN SEMMAI DOVREBBE ESSERE: CREARE 10, 100, 1000 CALVARI.
QUANTO A PINO TOSCA IL SUO LIBRO "IL CAMMINO DELLA TRADIZIONE" E' UNA AUTENTICA PUTTANATA CLERICALE CHE NON MERITA LA MINIMA ATTENZIONE. VIVA LA GLORIOSA RIVOLUZIONE DI OTTOBRE. CREARE 10, 100, 1.000 EKATERINBURG. I RE VANNO SOPPRESSI PROPRIO IN QUANTO RE.
FILIPPO GHIRA
9/3/2013 - 15:34

Scade la ferma

Scade la ferma
[1971]
Pubblicata per i tipi di Lotta Continua all’inizio del 1972.
Testo trovato su Il Deposito

Se non fosse per il riferimento a Saragat (il Peppino della prima strofa) e a Fanfani (cui nel 72 fu poi preferito Leone), la canzone sarebbe di stretta attualità...
Scade la ferma
(continua)
inviata da Dead End 9/3/2013 - 14:53
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Il castello

Il castello
Calabuig Stranamore E Altri (1978)
E se passate fate piano
(continua)
inviata da DoNQuijote82 9/3/2013 - 14:50
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No Plane at the Pentagon

No Plane at the Pentagon
[2012]
Lyrics & Music by Tom Neilson
Album: Where Greenland Used To Be

Why was there no airplane debris at the Pentagon?
There are still a lot of questions about 911: too many whys..
Why are the sidewalks and streets intact ?
(continua)
inviata da giorgio 9/3/2013 - 12:20




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