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Prima del 2012-6-26

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Tiempe uguale

Tiempe uguale
Musiche: Roberto Napoletano
Testo: Fabrizio Russo
Dall'album "Bienvenido"(2005)

Un uomo del presente, una donna del passato. Un dialogo sull'amore, sella guerra, sulla povertà, sul progresso. Per capire cosa è cambiato. Data la permanenza dell'uomo sul negativo, siamo costretti ad ammettere che la bilancia del tempo rimane uguale.

(dal libretto del CD)
Uomo: Oh, bella mia che lavi quattro stracci dentro al fiume,
(continua)
inviata da DonQuijote82 25/6/2012 - 10:49
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Le temps des cerises

Le temps des cerises
Parole di Jean Baptiste Clément (1866)
Musica di Antoine Renard (1868)

"Le temps des cerises", che pure può sembrare soltanto una canzone d'amore, è un inno alla Comune. Fu dedicata dall'autore a Louise, a una giovane comunarda ignota chiamata Louise, forse di circa 20 anni, di cui purtroppo non ci sono pervenute altre informazioni. L'identificazione di Louise con Louise Michel, forse la più celebre protagonista di quelle giornate, è errata.

Ecco il testo di questa bellissima canzone, interpretata da artisti francesi di spicco, come Charles Trenet, Yves Montand e Bertrand Cantat dei Noir Désir (musicista e cantante di prima grandezza, anche se come uomo per me resta solo un assassino testa di cazzo... e non riesco nemmeno a capire come abbia potuto interpretare questo testo nel 2008, da uomo libero, dopo aver massacrato a botte la sua compagna, Marie Trintignant, solo 5 anni prima...).

Così... (continua)
Quand nous chanterons le temps des cerises
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. & CCG Staff 24/6/2012 - 23:17

The Future

The Future
Thanks to Ben who sent us this that sent us this powerful antiwar song from Sliver's forthcoming album Disobey Giants (set to be released in September 2012).
We spend a trillion dollars on weapons every year
(continua)
23/6/2012 - 14:52
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Dead President$

Dead President$
There's a new video/song by SLIVER on the web called dead president$ and dedicated to the people who participated to the global Occupy movement.

it's the first song of their forthcoming album disobey giants (set to be released in September)
I'm not a fool, kido, I know my right and wrong
(continua)
inviata da Ben 23/6/2012 - 14:49
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Gigi balla

Gigi balla
dal primo disco "Ottavo Padiglione" (1993)

poi ricantata da Bobo Rondelli in "Disperati intellettuali ubriaconi" (2002)
con Stefano Bollani

Questa canzone potrebbe far parte del percorso: guerra agli animali.

Negli ultimi tempi, da quando il cantautore Bobo Rondelli si è fatto conoscere a livello nazionale, in tanti possono aver conosciuto Gigiballa come il titolo di una sua canzone. Nella canzone, Bobo Rondelli parla di un orso che era chiamato Gigiballa perché ballava; la gente accorreva per vedere lo spettacolo dell’orso che ballava, ma in realtà l’orso ballava perché gli doleva un dente che nessuno provvedeva a levargli.

Chi non è di Livorno non sa che Gigiballa era un orso vero in pelo e ossa, un orso dello zoo di Livorno che per davvero era stato chiamato Gigiballa.
Di Gigiballa, l’illustre livornese diventato famoso in tutta Italia grazie a Bobo Rondelli, ne parlarono i giornali nel giorno in cui morì.

Du' tuffi nelle stelle

La mia mamma mi portava a vedere Gigiballa,
(continua)
inviata da Silva 23/6/2012 - 11:06

Un Beau Dimanche en Famille

Un Beau Dimanche en Famille
Un Beau Dimanche en Famille

 
Canzone française – Un Beau Dimanche en famille – Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 72

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Alors, de quoi pouvait-on bien parler le dimanche en famille en 1973 ? À quoi pouvait bien ressembler un dimanche en famille cette année-là ? En quoi pouvait-il bien se distinguer de tous les dimanches en famille qui ont eu lieu avant lui  ? s'exclame Lucien l'âne qui vient de lire le titre de la chanson-histoire d'Allemagne.

Tu sais, Lucien l'âne mon ami, à bien y regarder, chaque dimanche est une journée particulière – una giornata particolare... Et les dimanches en famille sont redoutables pour les enfants et pas seulement,... (continua)
Pour nous, c'est simple...
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/6/2012 - 22:09
Della Μπαλάντα του Κυρ-Μέντιου ("La ballata del Sor Medios"), la poesia "asinina" di Kostas Vàrnalis cantata da Nikos Xylouris, avevamo sì il testo originale completo, ma non era mai stato tradotto. Dalla traduzione italiana che ne è stata fatta, la poesia di Vàrnalis appare finalmente in tutta la sua dirompenza di canzone di lotta e di speranza. Con una dedica naturale e speciale a Lucien Lane: Αν ξυπνήσεις μονομιάς, θα 'ρτει ανάποδα ο ντουνιάς!
Riccardo Venturi 22/6/2012 - 15:32
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Reconversion Blues

Reconversion Blues
‎[1946]‎
Scritta da Steve Graham/Fleecie Moore
Eseguita da Jordan con His Tympany Five.

Quando finisce una guerra, dopo la gioia iniziale, come al solito al popolo rimane ben poco da ‎ridere.‎

Negli USA, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, il processo di riconversione da ‎un’economia di guerra ad una di pace fu caratterizzato da un grande disordine, dalla grave penuria ‎dei generi di prima necessità e da una forte ondata di proteste e di scioperi che fu stroncata con ‎l’introduzione del “Taft-Hartley Act”, una legge federale che mirava a ridimensionare i diritti dei ‎lavoratori e l’azione delle organizzazioni sindacali e da queste subito significativamente ribattezzata ‎‎“Slave-labor Bill”. Il presidente Truman solo formalmente si oppose a questa legge liberticida ma ‎poi, nel corso dei suoi mandati (1945-1953), vi ricorse sistematicamente…‎

Prima la patria ti manda a... (continua)
I got those re-hee-hee, reconversion blues
(continua)
inviata da Dead End 22/6/2012 - 12:35
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G. I. Jive

G. I. Jive
‎[1944]‎
Scritta e interpretata da Johnny Mercer, uno dei più grandi songwriter americani tra gli anni 30 e 60, ‎autore di brani famosissimi come "One for My Baby (and One More for the Road)", "Come Rain or ‎Come Shine", "Autumn Leaves" (la versione inglese de "Les feuilles mortes" di Prévert/Kosma), “Satin Doll”, “Moon River” e "Days of Wine and Roses".‎

Parodia – ma neanche troppo – dell’assurda vita militare nel pieno del secondo conflitto mondiale.‎
Interpretata con altrettanto successo anche da Louis Jordan
This is the G. I. Jive
(continua)
inviata da Dead End 22/6/2012 - 11:12
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My Guy's Come Back

My Guy's Come Back
‎[1945]‎
Portata al successo dalla fine della guerra e dalle splendide voci di Liza Murrow e Dinah Shore.‎
Hal, Hallelujah!
(continua)
inviata da Dead End 22/6/2012 - 09:41
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Ration Blues

Ration Blues
‎[1943]‎
Eseguita da Jordan con His Tympany Five. ‎
In testa alle classifiche discografiche americane nel gennaio del 1944.‎

Un brano che, pur ironicamente, affronta il tema della guerra vissuta sull’ “home front”, dove si ‎viveva – quando andava bene - il razionamento dei generi alimentari ma spesso anche la vera fame.‎
Baby, baby, baby,
(continua)
inviata da Dead End 22/6/2012 - 09:13
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Cochise

Cochise
‎‎[2002]‎
Parole di Chris Cornell
Musica degli Audioslave
Dal loro debut album, l’eponimo “Audioslave”‎

Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di ‎uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS ‎mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa della band di Chris ‎Cornell, Tom Morello e soci.‎
Per il percorso sul genocidio dei nativi americani.‎

Grazie Cesare!‎

‎ “Cochise was the last great American Indian chief to die free and absolutely unconquered. When ‎several members of his family were captured, tortured, and hanged by the U.S. Cavalry, Cochise ‎declared war on the entire Southwest and went on an unholy rampage, a warpath to end all ‎warpaths. He and his warriors drove out thousands of settlers. Cochise the avenger, fearless and ‎resolute, attacked everything... (continua)
I've been watching
(continua)
inviata da Dead End 21/6/2012 - 15:58
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War in Peace

War in Peace
‎[1968]‎
Da “Oar” (1969), unico album solista di Skip Spence.‎

Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di ‎uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS ‎mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa di Alexander Lee "Skip" ‎Spence, un grande musicista che ha avuto a che fare con nomi come Moby Grape, ‎‎Quicksilver Messenger Service e Jefferson Airplane e che è morto di cancro nel ‎‎1999 a soli 53 anni‎

Riporto il breve commento con cui Cesare ha accompagnato la segnalazione: “Testo abbastanza ‎criptico che dovrebbe però riferirsi ad un amico di Spence che trovò la pace, cioè la morte, in ‎guerra. ‘War in Peace’ gioca sulla locuzione ‘Rest in Peace’, riposa in pace.”‎

Grazie Cesare!‎
It's a joy to know you're resting in peace
(continua)
inviata da Dead End 21/6/2012 - 15:23
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American Boy Soldier

American Boy Soldier
‎[1969]‎
Da “Wasa Wasa”, album d’esordio di questa formazione inglese.‎

Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di ‎uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS ‎mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa della band di Rob 'Edgar' e ‎Steve Broughton, importante rappresentante del rock psichedelico.‎
Cesare ha accompagnato la segnalazione con un breve commento che riporto: “Molto simile come ‎tematica ad Eighteen di Alice Cooper ma più esplicita nel testo, dissacrante ed ironico, che ricorda ‎Frank Zappa anche nella parodia dei gruppi vocali anni ‘50”.‎

Grazie Cesare!‎
What d'you wanna do boy? ‎
(continua)
inviata da Dead End 21/6/2012 - 14:56
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Eighteen

Eighteen
‎[1970]‎
Singolo poi inserito nell’album “Love It to Death” del 1971‎

Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di ‎uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS ‎mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa dell’immarcescibile Alice ‎Cooper.‎
Nessun riferimento diretto alla guerra del Vietnam ma era il 1970 ed “I'm eighteen”…‎
Non a caso inclusa nella magnifica colonna sonora dello splendido documentario “Dear America: ‎Letters Home from Vietnam” realizzato nel 1987 da Bill Couturié.‎

Grazie Cesare!‎

Il breve commento introduttivo di Cesare, che mi ha segnalato il brano:
"Il testo non fa riferimento esplicito alla guerra del Vietnam (anche se "I gotta get out of this place") ma riguarda i diciottenni americani che all'epoca erano vecchi abbastanza per andare al fronte ma non per votare"
Lines form on my face and hands
(continua)
inviata da Dead End 21/6/2012 - 14:31
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Monk Time

Monk Time
‎[1965]‎
Da “Black Monk Time” (1966), il primo ed unico album realizzato in studio da questa garage band ‎americana di culto.‎

Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di ‎uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS ‎mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa dei Monks, cinque ‎commilitoni (Gary Burger, Larry Clark, Eddie Shaw, Dave Day e Roger Johnston) cagati in qualche ‎base americana in Germania che cominciarono ad esibirsi ad Amburgo - nello stesso locale che vide ‎l’irresistibile ascesa dei Fab Four – e che dopo il congedo svilupparono un loro particolarissimo ‎stile scenicamente “monastico”, letterariamente folle ed iconoclasta, musicalmente protopunk.‎

Grazie Cesare!‎
Alright, my name's Gary
(continua)
inviata da Dead End 21/6/2012 - 14:08
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War Sucks (You Remember What Happened to Hansel and Gretel)‎

War Sucks (You Remember What Happened to Hansel and Gretel)‎
‎[1967]‎
Scritta da Rick Barthleme, Steve Cunningham e Mayo Thompson
Un cosiddetto “Free Form Freak-Out” da “The Parable of the Arable Land”, album di esordio di ‎questa molto sperimentale band texana.‎

Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di ‎uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS ‎mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa dei texani Red Krayola (o ‎Red Crayola, gruppo di musica psichedelica, d’avanguardia e protopunk), un’esplicita presa per il ‎culo del patriottismo americano, tanto che vi viene citato e deriso persino un verso dell’arcinota e ‎stucchevolissima “America the Beautiful”…‎
Grazie Cesare!‎
Miracle mother
(continua)
inviata da Dead End 21/6/2012 - 11:39
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I'm Not Afraid of Life

I'm Not Afraid of Life
‎[1984]‎
Scritta da Dee Dee Ramone
Album: Too Tough to Die

Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di ‎uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS ‎mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa dei grandi Ramones…‎
Lui ha accompagnato la segnalazione con un breve commento che riporto: “Questa canzone ‎riguarda la guerra fredda e la paura dell’olocausto nucleare, forse c’è una sezione apposita sul sito”‎

Eccome se c’è!

Grazie Cesare!‎
I am not afraid of life
(continua)
inviata da Dead End 21/6/2012 - 10:54
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Paradise

Paradise
‎[2002]‎
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising

Due personaggi, due storie dalla guerra asimmetrica che ha avuto i suoi epicentri nel conflitto ‎israelo-palestinese, nell’ormai più che ventennale massacro iracheno e negli attacchi dell’11 ‎settembre.‎
Da una parte, una donna mediorientale che per vendicare l’uccisione di un figlio decide di farsi ‎esplodere tra la folla di un mercato. Dall’altra, un uomo o una donna statunitense che ha perso la ‎compagna o il compagno, morto sul volo American Airlines 77 condotto dai terroristi di Al-Qā‛ida ‎a schiantarsi sul Pentagono, in Virginia, alle 9,37 dell’11 settembre 2011.‎
Entrambi i personaggi sono accomunati dal desiderio di non continuare a vivere dopo il trauma ‎della violenta privazione degli affetti più cari. Entrambi non vogliono più soffrire, vogliono ‎finalmente la pace, il paradiso... (continua)
Where the river runs to black
(continua)
inviata da Dead End 21/6/2012 - 10:02
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Enfant de la guerre

[1990]
Paroles et musique de Samy
Album: Bon vent
C'était comme un rêve éveillé
(continua)
inviata da giorgio 21/6/2012 - 08:46
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Solidarity

Solidarity
[2009]
Album: Common Dreads

"This ties in with the opening track. This introduces all the main themes throughout the album: the environment, the economy and war". (Rou Reynolds)
Here tonight I clock a thousand heads
(continua)
inviata da giorgio 21/6/2012 - 08:22
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Faut Rigoler

Faut Rigoler
Faut Rigoler (Mambo Gaulois)

Chanson française – Faut Rigoler (Mambo Gaulois) – Boris Vian - 1958
inteprète: Henri Salvador

Ah, mon ami Lucien l'âne, nous allons dédier une chanson à nos amis Grecs ; je veux dire aux Grecs pauvres qui sont actuellement occis par la cure de santé que leur inflige l'Europe, elle-même mise sous pression par les forces obscures de la mafia des marchés, autrement dit les riches, leurs banques, leurs financiers et leurs exécuteurs politiques.

Dédier une chanson à la population grecque écrasée par les mesures de santé... Ah, quelle bonne idée... Car ils en ont bien besoin... Comme en auront sans doute bien besoin les pauvres d'Espagne, d'Italie, de France, d'Allemagne, de Grande-Bretagne... et d'ailleurs. Pour m'en tenir à l'Europe. En fait, c'est l'Euro, l'Euro... Ils jouent au foot avec nos vies. Alors, une chanson ne fera pas de tort ; il reste juste à espérer... (continua)
Faut rigoler
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/6/2012 - 16:34
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The Fuse

The Fuse
‎[2002]‎
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising

Bandiere a mezz’asta, cortei funebri, credenti ai piedi della Croce, una luna di sangue che sorge in ‎un cielo offuscato da nera polvere di morte, stridore di gomme sull’asfalto, una minaccia sibila ‎nell’aria come elettricità, il diavolo è all’orizzonte… Ennesima, perfetta descrizione della tragedia ‎dell’11 settembre.‎
E – come sempre nella poetica di Springsteen – non c’è altro che l’amore a salvarci: mi basta ‎stringerti, accarezzare la tua pelle e sono vivo. Il fuoco è innescato. Coraggio, lasciami fare…‎


Down at the court house they're ringin' the flag down
(continua)
inviata da Dead End 20/6/2012 - 16:14
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Empty Sky

Empty Sky
‎[2002]‎
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising

Ancora una canzone che solo in apparenza racconta una vicenda privata di amore perduto ed ‎assente. L’ “empty impression in the bed”, l’impronta lasciata sul letto dal corpo dell’amata ‎perduta, serve solo ad introdurre l’ “empty sky”, il paesaggio, la “skyline” di Manhattan privata ‎dopo l’11 settembre di uno dei suoi simboli…‎
E, ancora una volta, il dibattersi dell’essere umano - svuotato, privato dei suoi affetti più cari ‎dall’insulsa violenza – tra segni e sentimenti opposti: l’albero del bene e quello del male, l’amore e ‎la vendetta…‎


I woke up this morning
(continua)
inviata da Dead End 20/6/2012 - 15:48
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Lonesome Day

Lonesome Day
‎[2002]‎
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising

In apparenza una canzone d’amor perduto che tuttavia nasconde la personale riflessione di ‎Springsteen sulla tragedia dell’11 settembre.‎
La ferita è aperta, l’inferno ribolle, sorge un sole nero, la casa brucia e serpenti velenosi si annidano ‎nel giardino… La prima comprensibile reazione è quella della vendetta veloce e feroce che spazzi ‎via il dolore, il tradimento, l’inganno… Ma poi prevale la consapevolezza che sia “meglio fare [e ‎farsi] delle domande prima di sparare” e che solo così la tempesta potrà finire, alla fine di questa ‎triste giornata…‎


Once I thought I knew
(continua)
inviata da Dead End 20/6/2012 - 14:29
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The Rising

The Rising
‎[2002]‎
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Rising

‎“The Rising”, la salita, l’ascesa.‎
La salita di un vigile del fuoco di New York City lungo le scale di una delle Torri Gemelle colpite a ‎morte quell’11 settembre, la sua personale ascesa al Monte Calvario, insieme ad altre 3000 ‎persone… Scorrendo le prime strofe mi è sembrato di rivedere le immagini girate da due registi ‎francesi, i fratelli Naudet, che proprio quel giorno si trovavano al seguito di una squadra del New ‎York City Fire Department intervenuta sul luogo dell’attentato, tutti uomini addestrati e determinati ‎ma sgomenti ed impotenti di fronte all’enormità dell’evento, accolti dal rumore dei tonfi dei corpi ‎su terrazzi più bassi dell’edificio, circondati, prima ancora che potessero capire cosa fosse successo, ‎da “anime dai visi anneriti e dagli occhi incandescenti”…‎

‎“The... (continua)
Can't see nothin' in front of me
(continua)
inviata da Dead End 20/6/2012 - 14:09
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Balboa Park

Balboa Park
‎[1995]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: The Ghost of Tom Joad

Una canzone su uno dei tanti teatri di guerra esistenti sul nostro bel pianeta, quello che in ‎California, al confine con il Messico, vede da decenni combattersi il Governo statunitense e le ‎organizzazioni di narcotrafficanti, entrambi impiegando i rispettivi soldatini…‎
He lay his blanket underneath the freeway
(continua)
inviata da Dead End 20/6/2012 - 10:54
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La Chanson du Bébé

La Chanson du Bébé
La Chanson du Bébé

Chanson française - Gioachino Rossini - 1868



Qu'est-ce que cette chanson de bébé vient donc faire dans les Chansons contre la Guerre ?, s’étonne Lucien l'âne en faisant une petite ruade plaisante pour souligner son désarroi.

Salut à toi, Lucien l'âne mon ami, dit Marco Valdo M.I. en affichant un air des plus réjouis. Sache, monsieur l'âne venu de la plus haute Antiquité, que depuis que le monde est monde et même avant, on n'a jamais vu un bébé souhaiter la guerre...

Oh ça, oui ! Jamais de jamais, au grand jamais !, j'en suis un témoin des plus objectifs.

Dès lors, une chanson de bébé est déjà une chanson contre la guerre ou une chanson qui traite la guerre comme elle doit l'être : par le mépris. Tout simplement, elle l'ignore. Et nous, je veux dire les humains, nous ferions bien d'en faire autant. Cela dit, outre le fait que j'aime beaucoup la façon dont Rossini... (continua)
Maman, le gros bébé t’appelle il a bobo,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/6/2012 - 10:53
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Stalemate

Stalemate
[2012]
Songwriters: Roughton Reynolds, Liam Clewlow, Chris Batten, Robert Rolfe
Album: A Flash Flood of Colour

"It's one of the softer tracks on the album… and it gives me a chance to tinkle on a guitar which I do enjoy from time to time. It's got some of our juiciest vocal harmonies to date too, which we laid down in the studio after a few pints of thai rum. The drunker you are, the better your harmonies are. Fact.
"Stalemate" definition... A situation in which further action or progress by opposing or competing parties seems impossible.
Humans have been fighting for many reasons for many many years.
Some wars are won, some wars are lost, some wars are abandoned…
People die, people survive, but what always endures is hatred and sadness.
War is a symptom of our culture. Nothing will change unless the environment we live in doesn't bring about reason for war. All the wars fought... (continua)
Previous wars made billionaires out of millionaires,
(continua)
inviata da giorgio 20/6/2012 - 08:25
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Phone Call From Leavenworth

Phone Call From Leavenworth
Now, they hold me here much longer
(continua)
inviata da anonymous 20/6/2012 - 04:26
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On n'est pas là pour se faire engueuler

On n'est pas là pour se faire engueuler
On n'est pas là pour se faire engueuler
Chanson fringante et démocratique

Chanson française – On n'est pas là pour se faire engueuler – Boris Vian – 1954

Une chanson de Vian, encore, une chanson de Vian... Je ne me plaindrai pas... C'est toujours un régal, un régal et un plaisir.

En effet, Lucien l'âne mon ami, les chansons de Boris Vian, c'est du nanan, comme disait Rossini. On y reviendra un jour, à Rossini... Pour l'instant, on parle de Vian et de la chanson « On n'est pas là pour se faire engueuler »... Une chanson pacifique et pacifiste que ça... Mais qui a l'immense mérite de faire rire... et de dénoncer une manie persécutrice des pouvoirs publics : la répression... Habituellement, selon une habitude digne de la plus belle découverte d'Orwell, le pouvoir appelle la répression : le « maintien de l'ordre ».

Mais c'est complètement idiot cette manie de réprimer les gens à coups... (continua)
Un beau matin de juillet le réveil
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/6/2012 - 22:28
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Les Seigneurs de Guerre

Les Seigneurs de Guerre
[2010]
Paroles de Jean-Pierre Mauro
Musique de Marcel Ximenes
Album: D'un siècle à l'autre
Suivis par plusieurs milliers d'hommes.
(continua)
inviata da giorgio 19/6/2012 - 16:01
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Stop the War

Stop the War
Testo (completo) trascritto dal CD da RAF.
ohhhh….ohh ohhhhh… ohh ohhhhh…
(continua)
inviata da DonQuijote82 19/6/2012 - 15:52
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Swallowed Up (in the Belly of the Whale)‎

Swallowed Up (in the Belly of the Whale)‎
‎[2012]
Lyrics and Music by Bruce Springsteen
Testo e musica di Bruce Springsteen
Album: Wrecking Ball

Eravamo convinti che la libertà potesse anche solo essere una maglietta sporca e sudata, e la vanga ‎che dissoda la terra potesse tenere lontano il diavolo… Eravamo sicuri di noi stessi, delle nostre ‎capacità e del buono che c’è in ogni uomo, eravamo certi di farcela nonostante tutte le avversità… ‎Avevamo perfino creduto che i giusti a questo mondo avrebbero prevalso, con l’aiuto di Dio…‎

Ma è stato tutto inutile: siamo stati inghiottiti e siamo scomparsi da questo mondo.‎
Di noi non sono rimaste che ossa spolpate, ammucchiate nel ventre della bestia.‎
I fell asleep on a dark and starlit sea
(continua)
inviata da Dead End 19/6/2012 - 13:51
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Ascia di guerra

Ascia di guerra
[2007]
Album: I.R.A. - Il Ritorno di Achille
STROFA: SKUBA
(continua)
19/6/2012 - 11:45
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Héros de guerre

Héros de guerre
[2010]
Paroles de Christian Jacques
Musique de Achigan
Album: Au Fond Des Toilettes Du Monde

« L'étoffe des héros est un tissu de mensonges » (Jacques Prévert, Choses et autres)
La soif d'informations est pire que la vraie soif
(continua)
inviata da giorgio 19/6/2012 - 08:40
Percorsi: Eroi
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Africa

Africa
It happened 7 milion years ago
(continua)
inviata da DonQUijote82 18/6/2012 - 15:58
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This World Is Wrong

This World Is Wrong
No No No...this world is wrong and I know now
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/6/2012 - 15:53
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‎2 + 2 = 5 (the Lukewarm)‎

‎2 + 2 = 5 (the Lukewarm)‎
‎[2003]‎
Album “Hail to the Thief (The Gloaming)”‎

Pare che l’espressione “due più due uguale cinque” sia stata usata per la prima volta nel 1852 da ‎Victor Hugo nel pamphlet “Napoléon le Petit”, commentando l’abilità di Napoleone III, appena ‎autoproclamatosi imperatore, di ingannare e tradire il popolo francese e di uccidere la Seconda ‎Rebubblica.‎
Ma sicuramente il “principio di irrealtà” cardine di ogni regime totalitario ha ricevuto la sua più ‎chiara definizione da George Orwell, e già prima del suo celeberrimo “Nineteen Eighty-Four”. In ‎‎“Looking Back on the Spanish War” (1943), riflettendo sulla teoria nazista che nega l’esistenza ‎della verità in quanto tale ammettendo soltanto la verità assoluta dettata dal leader, Orwell scriveva: ‎‎“If he says that two and two are five - well, two and two are five. This prospect frightens me much ‎more than bombs.” ‎
Il “two plus two equals... (continua)
Are you such a dreamer
(continua)
inviata da Dead End 18/6/2012 - 14:48
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Il nitore di Danka

E' bellissima e l'autore è bravissimo
18/6/2012 - 14:39

Le Pied d'Ivan

Le Pied d'Ivan
Grèce- Allemagne, le match au sommet... de l'Euro(pe)
Ce sera la grande finale... Et voici pour tous, mais tout spécialement pour Riccardo Venturi - inlassable supporter de la Grèce, le match en avant-première

Cordial

Lucien Lane
Lucien Lane 18/6/2012 - 11:48
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Hiroshima and Nagasaki

Hiroshima and Nagasaki
[2011]
Lyrics by Carol Ichinose

Was it not enough
(continua)
inviata da giorgio 18/6/2012 - 08:21
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Blues pour Jean Martin

Blues pour Jean Martin
Blues pour Jean Martin

Chanson française – Blues pour Jean Martin - Boris Vian - 1955
Paroles : Boris Vian – Musique : Boris Vian – Alain Goraguer

Interpretata da Béatrice Moulin con Yves Robert nel disco "Pas avec le dos de la Q.I.R." (?) del 1964.

Pas de chance pour ce pauvre Jean Martin, une sorte de cousin du Fanullone italien, ou un employé modèle 1950. Très formaté, en quelque sorte. Un comptable digne de celui-ci qui cherche un autre emploi – tant il s'emmerde dans la vie. Ils sont des millions dans ce monde idiot à faire des métiers aussi passionnants. Tu peux me croire Lucien l’âne mon ami, la vie n'est pas toujours drôle pour ceux qui doivent « gagner leur vie ».

Je te crois sur parole, mon ami Marco Valdo M.I., car pour nous les ânes, c'est pareil. Ceux qui doivent travailler à la noria, par exemple, ils s'emmerdent.

Donc, notre Jean Martin, un nom des plus communs...

Je... (continua)
Ce soir
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/6/2012 - 23:13
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Paul Reutershan (The Agent Orange Song)

Paul Reutershan (The Agent Orange Song)
La guerra e sui effetti a distanza! (Luigi)
AGENT ORANGE
(continua)
inviata da Luigi 17/6/2012 - 20:53
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Freedom Fighters

Freedom Fighters
[2012]
Lyrics by Carol Ichinose
The mosque
(continua)
inviata da giorgio 17/6/2012 - 20:44
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Tiempos de guerra

Tiempos de guerra
[2011]
álbum: "Tiempos de Guerra" (Demo)
¡Caen
(continua)
inviata da giorgio 17/6/2012 - 16:54
Jack of All Trades ("Il tuttofare"), una canzone spietatamente ottimista dall'ultimo album di Bruce Springsteen.
Riccardo Venturi 17/6/2012 - 11:46
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Missile Blues

Missile Blues
[1974]
Lyrics & Music by Gordon Scoville

"I wrote this song in the 70's after watching an announcement of stockpiling more missiles. Although the attention has been drawn away from the issue towards other issues as global warming, global economy, etc...There still remains an arsenal that could destroy LIFE as we know it, many times over." (Gordy)
Honey babe, when you read this note
(continua)
inviata da giorgio 17/6/2012 - 11:36




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