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Alì, el magrebì

Alì, el magrebì
1994
Album: Ska-P ["Canciones"]
No se si te acuerdas de mi, yo soy Alí
(continua)
inviata da DoNQuijote82 13/2/2012 - 21:04
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Acorda, amor

Acorda, amor
‎[1974]‎
Album “Sinal fechado”‎
Scritta da Leonel Paiva e Chico Buarque sotto lo pseudonimo di “Julinho da Adelaide” che usò per ‎qualche tempo per aggirare la censura del regime.‎

Il protagonista della canzone è vittima di un’operazione notturna della polizia della dittatura ‎militare, mirata ad arrestare i dissidenti politici… Il poveraccio non può far altro che disperarsi e ‎chedere ingenuamente aiuto alla sua compagna…‎
Trovo che il brano descriva splendidamente quello che chiunque può provare in una situazione del ‎genere, la disperazione, la rabbia, l’impotenza, la paura per i propri cari e persino i pensieri più ‎banali, come farsi portare in carcere lo spazzolino da denti ed il sapone (e la chitarra, nel caso di ‎Chico Buarque)…‎
Acorda, amor
(continua)
inviata da Bartleby 13/2/2012 - 17:40
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Samba de Orly

Samba de Orly
‎[1970]‎
Scritta da Chico Buarque con Toquinho e Vinicius de Moraes.‎
Nell’album “Construção” del 1971.‎

Canzone d’esilio scritta da Chico Buarque con Toquinho e Vinicius de Moraes mentre tutti e tre si ‎trovavano lontani dal Brasile, in Italia, costretti ad una lunga vacanza “um tanto forçada” per via del ‎fatto che nessuno di loro godeva molto della simpatia dei militari al potere dal 1964. Scritta a ‎Roma, il titolo doveva essere “Samba de Fiumicino” ma non suonava bene e diventò “Samba de ‎Orly”…‎
Vai meu irmão
(continua)
inviata da Bartleby 13/2/2012 - 17:08
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Deus lhe pague

Deus lhe pague
‎[1971]‎
Album “Construção”‎



Un’aspra invettiva scagliata dal grande poeta e musicista brasiliano contro il capitalismo ed i suoi ‎alfieri: Dio vi compenserà per tutto il male che avete fatto alla terra e ai popoli!‎
Por esse pão pra comer, por esse chão pra dormir
(continua)
inviata da Bartleby 13/2/2012 - 16:14
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Va, pensiero

Va, pensiero
(1842)

dal "Nabucco" di Giuseppe Verdi
Libretto di Temistocle Solera
Prima rappresentazione: 9 marzo 1842
Teatro alla Scala, Milano.

Accogliamo, su insistenza di DonQuijote, il capolavoro di Verdi nelle CCG. E non tanto per la sua valenza patriottica e risorgimentale (e men che meno per l'ignobile appropriazione indebita leghista), quanto per il suo valore in quanto coro di esiliati, prigionieri deportati in terra straniera. Infine non possiamo dimenticare che, ispirandosi allo stesso Salmo 137, Salvatore Quasimodo scrisse Alle fronde dei salici.

Va, pensiero (Va, pensiero, sull'ali dorate) è uno dei cori più noti della storia dell'opera, collocato nella parte terza del Nabucco di Giuseppe Verdi (1842), dove viene cantato dagli Ebrei prigionieri in Babilonia.

Il poeta Temistocle Solera scrisse i versi ispirandosi al salmo 137, Super flumina Babylonis.

La grafia Va' è oggi più diffusa... (continua)
Va, pensiero, sull'ali dorate;
(continua)
inviata da DonQuijote82 13/2/2012 - 15:49
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Talking Centralia

Talking Centralia
‎[1947]‎
In “Long Ways to Travel: The Unreleased Folkways Masters, 1944-1949”, Smithsonian Folkways, ‎‎1994.‎
Parole e musica Woody Guthrie‎



Una delle tre canzoni (le altre due sono The Dying Miner e Waiting At The Gate) che Woody Guthrie scrisse ‎all’indomani del disastro minerario di Centralia, Illinois, dove 111 minatori rimasero uccisi in ‎seguito ad una serie di esplosioni di gas. Poco tempo prima gli ispettori minerari avevano avvertito i ‎proprietari e le autorità locali che le gallerie non erano sicure ma il loro monito era stato ‎deliberatamente ignorato.‎
I'm just a miner in a mining town
(continua)
inviata da Bartleby 13/2/2012 - 15:11
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When the Curfew Blows

When the Curfew Blows
‎[1947]‎
Parole e musica di Woody Guthrie.‎
In “The Asch Recordings, Vol. 4”, Smithsonian Folkways, 1999.‎


Come riportato nelle note di cui alla fondamentale raccolta edita dalla Smithsonian Folkways, ‎Woody Guthrie scrisse questa canzone contro l’imposizione del coprifuoco che in quegli anni era ‎pratica assai comune di gestione dell’ordine in pubblico in molte città del sud contro la popolazione ‎nera, ma anche in California contro le masse dei lavoratori migranti.‎
The lonesomest sound, boys,
(continua)
inviata da Bartleby 13/2/2012 - 13:29
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Because He Was Only a Tramp

Because He Was Only a Tramp
‎[192?]‎


Una canzone sulla dura vita dei “tramp”, “bum” o “hobo” che dir si voglia, i senza tetto, lavoratori ‎migranti ed occasionali che la crisi degli anni 20 moltiplicò sulle strade americane, vita così ben ‎descritta in film come “Wild Boys of the Road” (1933) di William Wellman, o “Boxcar Bertha” ‎‎(1972) di Martin Scorsese e Roger Corman, o “Emperor of the North Pole” (1973) di Robert ‎Aldrich, che sembra proprio riprendere la canzone nella trama, raccontando infatti di Shack, un ‎violento e sadico capotreno (interpretato da Ernest Borgnine) che uccide a martellate i barboni che ‎salgono abusivamente sui suoi convogli e che dovrà vedersela con N.1, il veterano degli hobo (Lee ‎Marvin). Epico lo scontro finale sul treno in corsa.‎
Al proposito si vedano anche East Texas Red di Cisco Houston e Vigilante Man di Woody Guthrie.‎
I'm a man broken down without credit or cash
(continua)
inviata da Bartleby 13/2/2012 - 11:58
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So Long, It's Been Good to Know You (World War II Version)‎

So Long, It's Been Good to Know You (World War II Version)‎
‎[1942]‎
Parole e musica di Woody Guthrie.‎
In “The Asch Recordings, Vol. 3”, Smithsonian Folkways, 1999.‎

Ancora una canzone con cui Guthrie esprimeva il proprio favore per la guerra contro i nazisti.‎
E’ giusto che canzoni come questa compaiano sulle CCG/AWS? Secondo me, sì. Si tratta di ‎canzoni dell’epoca che celebrano la lotta contro il fascismo che aveva messo a ferro e fuoco ‎l’Europa intera e mi pare che abbiano diritto di stare su queste pagine al pari delle canzoni sulla ‎Resistenza o sulla Guerra di Spagna.‎
I got the news that the war had begun
(continua)
inviata da Bartleby 13/2/2012 - 10:18
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Tagliato fuori

Tagliato fuori
dal primo album "ad un passo dal cielo" del 2002

Canzone di lavoro o meglio di disoccupazione e disperazione. Sia musicalmente che nelle liriche deve molto ai Gang
Vita stessa vita tutti i giorni
(continua)
inviata da DoNQuijote82 13/2/2012 - 09:40
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Better World a-Coming

Better World a-Coming
‎[194?]‎
Parole e musica di Woody Guthrie.‎
In “The Asch Recordings, Vol. 3”, Smithsonian Folkways, 1999.‎

Scritta durante la seconda guerra mondiale, una canzone in cui il menestrello di Okemah auspicava ‎un mondo migliore, lontano dai massacri, dai bombardamenti, dal terrore, dalla miseria e dal pianto.‎
There's a better world that's a-coming
(continua)
inviata da Bartleby 13/2/2012 - 09:38
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What Are We Waiting On?‎

What Are We Waiting On?‎
[1942]‎
Parole e musica di Woody Guthrie
In “The Asch Recordings, Vol. 3”, Smithsonian Folkways, 1999.‎


‎“Che cosa stiamo aspettando ad abbattere i fascisti?”‎
Tutt’altro che una canzone contro la guerra, anzi. Ma non si riferisce tanto all’intervento militare ‎americano nel secondo conflitto mondiale (quando Guthrie la scrisse gli USA erano già in guerra da ‎alcuni mesi) quanto alla mobilitazione delle masse lavoratrici del mondo contro la minaccia ‎fascista. Per questo ritengo che possa essere inserita a buon diritto fra le CCG/AWS.‎
There's a great and a bloody fight 'round this whole world tonight
(continua)
inviata da Bartleby 13/2/2012 - 08:47
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Compagno

Compagno
2008
Amore non ne avremo
libero adattamento di una poesia di Salvo Vitale 1980




Ci sono binari sporchi di sangue e brandelli di carne che mai resteranno asciutti e puliti. Quei binari sono quelli della linea ferrata Palermo-Trapani. Quel sangue e la carne dilaniata sono quelli di Peppino Impastato, assassinato con una carica di tritolo il 9 maggio del 1978. Questa raccolta di sue 26 poesie, musicate dal fior fiore di artisti della nostra terra, sono la voce dell’arte che ha coscienza sociale e che non dimentica. Queste poesie sonore sono la testimonianza della speranza per il nostro paese che sta vivendo uno dei momenti più reazionari della storia. Non siamo nel 2008 ma nel 1984 orwelliano. In quest’attuale atmosfera post-apocalittica dobbiamo ascoltare e commuoverci davanti ai sonetti di libertà e amore di un piccolo grande uomo. Peppino è in ognuno di noi, solo che fingiamo di non... (continua)
Compagno
(continua)
inviata da DoNQuijote82 12/2/2012 - 16:09
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Warzone

Warzone
A song about the macho aspect of war, and how it will (hopefully) catch up with the perpetrator in the end
You inflict pain, you wear the chains
(continua)
inviata da Karen Bremner 12/2/2012 - 13:44
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Lu cavaddhru malecarne

Lu cavaddhru malecarne
[2011]
Album: Scarcagnizzu – Vento dal basso
Camina te sbicu
(continua)
inviata da adriana 12/2/2012 - 08:37
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Soy loco por ti America

Soy loco por ti America
(1967)
Parole di José Carlos Capinam
Musica di Gilberto Gil
Prima incisione di Caetano Veloso (1968)



Non c'è più grande amante di chi dà la vita per la sua amata. Questa canzone d'amore per l'America Latina è forse la più bella canzone dedicata al Che.

La più bella perché non dice neanche il nome dell'uomo morto, rifugge ogni celebrazione dell'eroe e del rivoluzionario per raccontare una storia d'amore, amore per una donna guerrigliera che porta il nome del più grande indipendentista latino americano: il poeta-filosofo cubano José Martí, apostolo dell'indipendenza caraibica. E da morto il nome dell'uomo diventa Popolo, poiché nella memoria popolare sudamericana sopravvive infinito il ricordo della storia d'amore fra il Che e la sua America guerrigliera.

Nell'incontro tra lo spagnolo e il portoghese si realizza quel sogno dell'unità latinoamericana cantato per esempio da Pablo Milanés.... (continua)
Soy loco por ti, America
(continua)
inviata da DonQuijote82 & CCG/AWS Staff 11/2/2012 - 23:30
Percorsi: Che Guevara
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E lui cantava

E lui cantava
dedicata a Peppino Impastato




Ci sono binari sporchi di sangue e brandelli di carne che mai resteranno asciutti e puliti. Quei binari sono quelli della linea ferrata Palermo-Trapani. Quel sangue e la carne dilaniata sono quelli di Peppino Impastato, assassinato con una carica di tritolo il 9 maggio del 1978. Questa raccolta di sue 26 poesie, musicate dal fior fiore di artisti della nostra terra, sono la voce dell’arte che ha coscienza sociale e che non dimentica. Queste poesie sonore sono la testimonianza della speranza per il nostro paese che sta vivendo uno dei momenti più reazionari della storia. Non siamo nel 2008 ma nel 1984 orwelliano. In quest’attuale atmosfera post-apocalittica dobbiamo ascoltare e commuoverci davanti ai sonetti di libertà e amore di un piccolo grande uomo. Peppino è in ognuno di noi, solo che fingiamo di non ascoltarlo, la sua radio Aut continua a emettere delle... (continua)
E lui cantava cantava della mia generazione, della vita e della morte,
(continua)
inviata da DonQuijote82 11/2/2012 - 16:33
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Nessuno ci vendicherà

Nessuno ci vendicherà
Marina Rei feat. A. Canini e D. Senigallia




Ci sono binari sporchi di sangue e brandelli di carne che mai resteranno asciutti e puliti. Quei binari sono quelli della linea ferrata Palermo-Trapani. Quel sangue e la carne dilaniata sono quelli di Peppino Impastato, assassinato con una carica di tritolo il 9 maggio del 1978. Questa raccolta di sue 26 poesie, musicate dal fior fiore di artisti della nostra terra, sono la voce dell’arte che ha coscienza sociale e che non dimentica. Queste poesie sonore sono la testimonianza della speranza per il nostro paese che sta vivendo uno dei momenti più reazionari della storia. Non siamo nel 2008 ma nel 1984 orwelliano. In quest’attuale atmosfera post-apocalittica dobbiamo ascoltare e commuoverci davanti ai sonetti di libertà e amore di un piccolo grande uomo. Peppino è in ognuno di noi, solo che fingiamo di non ascoltarlo, la sua radio Aut continua... (continua)
E venne a noi un adolescente
(continua)
inviata da DonQuijote82 11/2/2012 - 16:24
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Portella della Ginestra

Portella della Ginestra
Spezzone tratto dallo spettacolo "Alt, La Primavera di Un 78", incentrato sulle figure di Peppino Impastato e Aldo Moro, in collaborazione con Miriam Iacopi, Teatro e Non Solo, Michael Gaddini. Lo spettacolo è stato portato in scena nei teatri tra il Dicembre 2010 e il Giugno 2011

2013
R_Evoluzione
feat Luca Lanzi ‘Casa del Vento

Vedere anche Portella della Ginestra.
Dopo vent'anni di fame
(continua)
inviata da DonQuijote82 11/2/2012 - 16:08

Le Jeu du Pendu

Le Jeu du Pendu
Le Jeu du Pendu

Canzone française – Le Jeu du Pendu – Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 60

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.



Mil neuf-cent soixante et et un... Quelle année pour une histoire d'Allemagne... Figure-toi, Lucien l'âne mon ami, que cette année-là, une jeune femme allemande, grande, blonde, bref, conforme à l'image de l'Allemande, de Breslau en République Démocratique Allemande, après de solides études d'ingénieur, s'en vint avec papa, maman et toute la famille vivre à Sttutgart en Western Germanie. Elle se prénommait Marlène... Je te jure que je n'invente pas. Un prénom qui remuait les foules et spécialement, les militaires. Mais passons. Marlène Schmidt avait... (continua)
Mil neuf-cent soixante et un, une année de folie
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/2/2012 - 22:24
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My Peace

My Peace
‎[1952]‎
Parole di Woody Guthrie ‎
Musica di Arlo Guthrie
Non credo che Woody Guthrie abbia mai inciso questa canzone.‎
Si trova invece in “Every 100 Years”, disco registrato dal vivo in Germania nel 2006 da Arlo ‎Guthrie con il cantautore tedesco Hans-‎Eckardt Wenzel.‎

My peace, my peace is all I’ve got that I can give to you
(continua)
inviata da Bartleby 10/2/2012 - 15:43

Been Down the River Too Long

Been Down the River Too Long
‎[1951]‎
Parole e musica di Woody Guthrie‎
Non credo che Woody Guthrie abbia mai inciso questa dolorosa canzone di prigionia.‎
Si trova invece in “Every 100 Years”, disco registrato dal vivo in Germania da Arlo ‎Guthrie con il cantautore tedesco Hans-‎Eckardt Wenzel
I doubt if I can write my right name down;
(continua)
inviata da Bartleby 10/2/2012 - 15:31
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Eisler on the Go

Eisler on the Go
‎[1948]‎
Una canzone rimasta inedita e ripresa 50 anni dopo da Billy Bragg & Wilco nel ‎loro “Mermaid Avenue – Vol. 1”.‎
Parole di Woody Guthrie.‎
Musica di Billy Bragg.‎



Come sappiamo, il compositore ebreo tedesco Hanns Eisler, amico e ‎sodàle artistico di Bertolt Brecht, nel 1933 insieme a questi scappò dalla Germania nazista ‎alla volta, prima, di Mosca e poi di New York.‎
Quel che invece è meno noto ai più è che nel 1948 Eisler fu costretto ad un nuovo viaggio d’esilio ‎nel senso esattamente inverso, espulso dalle autorità americane perché accusato di essere non solo ‎un attivista comunista ma addirittura una spia al soldo dei sovietici. La “guerra calda” lo aveva ‎strappato alla sua terra, quella “fredda” lo strappò ai suoi amici Charlie Chaplin, Igor Stravinsky, ‎Aaron Copland e Leonard Bernstein, che inutilmente cercarono di difenderlo, e lo rispedì in ‎Germania, nella... (continua)
Eisler on the go, Eisler on the move
(continua)
inviata da Bartleby 10/2/2012 - 13:45
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Una Questione Privata

Una Questione Privata
[2010]
Album :ContrattoSociale/GNU_FolK – Rosso

Dal romanzo di Beppe Fenoglio

2013
R_Evoluzione
feat Paolo Enrico Archetti Maestri ‘Yo Yo Mundi
Ancora un passo ragazzo, ancora uno
(continua)
inviata da DoNQuijote82 9/2/2012 - 19:28
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La notte di Genova

La notte di Genova
[2011]
Album :CsGf – Nero

2013
R_Evoluzione
feat feat Picchio ‘Banda Bassotti’, Elena Giuliani, Andrea Mei
Il luglio appiccicoso rialza la testa, un anno dopo in Piazza Alimonda,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 9/2/2012 - 19:25
Percorsi: Genova - G8
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Ion Cazacu

Ion Cazacu
[2011]
Album :CsGf – Nero

2013
R_Evoluzione
feat Picchio ‘Banda Bassotti’, Alina, Florina, Violeta Cazacu

Per la storia di Ion si veda Canzone per Ion e Ion
Notti e giorni come neve
(continua)
inviata da DoNQuijote82 9/2/2012 - 19:22
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A Nation Rocked to Sleep

A Nation Rocked to Sleep
‎[2004]‎
Canzone scritta dalla sorella di Casey Sheehan (1979–2004), soldato statunitense morto in Iraq, la ‎cui madre, Cindy Sheehan, divenne subito dopo ‎una delle figure più in vista del nuovo movimento contro la guerra (vedi Song for Cindy Sheehan e Ballad of Cindy Sheehan).‎



In questa testimonianza di Cindy Sheehan, la canzone scritta ‎dalla figlia in morte del fratello viene messa in relazione con la poesia A Dead Statesman di Rudyard Kipling ‎ed entrambe vengono dedicate all’ex presidente George W. Bush che nel 2004 inaugurava il suo ‎secondo mandato all’insegna della guerra…‎
Have you ever heard the sound of a mother screaming for her son?
(continua)
inviata da Bartleby 9/2/2012 - 13:44
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My Boy Jack

My Boy Jack
‎[1915]‎
Musica per voce e pianoforte della compositrice inglese ‎‎Betty Roe, 1993.‎



Con Gethsemane e A Dead Statesman, un’altra poesia di Kipling dedicata alla prima guerra mondiale e, in ‎particolare, al figlio John, ucciso a diciott’anni nel 1915 nel corso delle prime fasi della battaglia di ‎Loos, nel Nord-Pas-de-Calais francese.‎
Il corpo di John Kipling fu ritrovato solo nel 1992 in una sepoltura comune e la definitiva certezza ‎che quei resti fossero proprio del figlio del grande scrittore inglese si è avuto solo nel 2010, quasi ‎cento anni dopo l’orribile morte che, come tanti, trovò in quella terribile battaglia…‎
‎“Have you news of my boy Jack?”
(continua)
inviata da Bartleby 9/2/2012 - 11:45
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A Dead Statesman

A Dead Statesman
‎[1918]‎
Da “Epitaphs of the War”, raccolta di epitaffi in memoria di coloro che caddero nel primo conflitto ‎mondiale.‎
Prima pubblicazione nel 1919 nella raccolta intitolata “The Years Between”.‎
Musica del compositore americano Ned Rorem da ‎‎“Evidence of Things Not Seen” (1997), trentasei canzoni per soprano, alto, tenore, baritono e ‎pianoforte.‎
Trovata su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.‎

Canzone del vecchio uomo politico che, una volta trapassato, è costretto ad incontrare nell’aldilà ‎tutti i giovani che, grazie alle sue menzogne, hanno tovato una morte orrenda nelle trincee ‎d’Europa… E si chiede quale balla raccontare ancora a quei ragazzi incazzati ed ingannati…‎


Non dimentichiamoci che Kipling perse un figlio nel corso della prima guerra mondiale: John era ‎giovanissimo, voleva arruolarsi ma non era idoneo per via di una forte miopia. Così suo padre si ‎rivolse... (continua)
I could not dig: I dared not rob:‎
(continua)
inviata da Bartleby 9/2/2012 - 11:19
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Tutti hanno un cuore

Tutti hanno un cuore
Chanson italienne – Tutti anno un cuore – Francesco De Gregori – 1996

« Tous ont un cœur » fait surgir de sinistres éclairs d'inquiétude juvénile... « Dans la première partie, on parle de gêne sociale. La seconde par contre est inspirée d'un voyage au Chili avec des amis chiliens qui pour la première fois rentraient au pays après la chute de la dictature de Pinochet. J'arrivai à Santiago aux premières heures de l'aube. De l'avion s'écoula un flot de personnes qui se dirigeait avec des charrettes et des caisses vers une décharge de détritus pour chercher quelque chose à vendre ou à manger. C'est le thème de la démocratie manquée. En somme, les Chiliens libres d'aller leur chemin, de dire ce qu'ils ont envie, mais pas encore libres ? La démocratie en fait peu manquer soit de la faute de colonels, soit car on empêche les jeunes de grandir et d'étudier. Et alors, ce n'est pas seulement un problème du tiers-Monde. »

Interview au Corriere della Sera, 1996
TOUS ONT UN COEUR
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/2/2012 - 10:07
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Alabama Earth (at Booker T. Washington’s Grave)‎

Alabama Earth (at Booker T. Washington’s Grave)‎
‎[1928]‎
Nella raccolta “The Dream Keeper and Other Poems”, 1932.‎
Nel disco “An Anthology of African American Poetry for Young People” edito dallo Smithsonian ‎Folkways Institute nl 1990.‎
Musica del compositore americano Harold W. Stilson, 1956.‎
Trovata su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.‎


Nel 1927 Langston Hughes visitò la Tuskegee University dell’Alabama diretta dal 1881 da un ‎personaggio straordinario, Booker Taliaferro Washington (1856-1915), un ex schiavo ‎afroamericano che si laureò alla Hampton University e poi divenne educatore, scrittore, oratore e ‎uomo d’affari, il più prestigioso afroamericano della sua epoca. I suoi buoni rapporti con il ‎presidente Roosevelt e con molti magnati bianchi, filantropi di orientamento liberal come Carnegie, ‎Taft e Rockefeller, valsero a Booker T. Washington fondi ingenti che egli destinò integralmente alla ‎costituzione di... (continua)
Deep in Alabama earth
(continua)
inviata da Bartleby 9/2/2012 - 08:51
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Il general Cadorna

anonimo
Il general Cadorna
mia nonna, nella versione toscana, aggiungeva altre strofe, con riferimento alla Regina:
"la moglie di Gambine la gli fa le corna
l'ha un sacco di figlioli, son tutti di Cadorna"
"la moglie di Gambine non sa come si fare
l'ha un sacco di figlioli, son tutti del generale"
Vania Garuglieri 8/2/2012 - 19:06
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God to a Hungry Child

God to a Hungry Child
In “Good Morning Revolution: Uncollected Social Protest Writings by Langston Hughes”, ‎Lawrence Hill, 1973.‎
Musica del compositore e pianista americano Frederic Rzewski (1938-) per la sua "Lullaby: God to ‎a hungry child" [per baritono, vibrafono e clarinetto] nella composizione intitolata “Three songs”.‎
Trovata su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.‎
Hungry child— ‎
(continua)
inviata da Bartleby 8/2/2012 - 14:09
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He Had a Long Chain On

He Had a Long Chain On
EGLI TRASCINAVA UNA LUNGA CATENA
(continua)
inviata da Bartleby 8/2/2012 - 13:04
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Highwayman

Highwayman
In realtà questa canzone è originariamente di Jimmy Webb (del 1977), solo nel 1984 ne è stata incisa la versione più famosa degli Highwaymen (Johnny Cash, Willie Nelson, Kris Kristofferson e Waylon Jennings).
Alberto 7/2/2012 - 15:54
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Tredici milioni di uomini

Tredici milioni di uomini
Chanson italienne - Tredici milioni di uomini - Emilio Jona

Le texte est repris du Deposito, un site jumeau. Emilio Jona, avocat, est un écrivain, poète et spécialiste de la culture populaire. Parmi ses œuvres : Le canzonette che fecero l'Italia [Les chansonnettes qui firent l'Italie](1962) e le recueil de poésies : La cattura dello splendore [La capture de la splendeur] (1998). Pour la Metelmi, il a écrit l'essai Esperienze di teatro per un territorio [Expériences de théâtre pour un territoire], publié dans La piazza del popolo [La place du peuple](1998)... Collaborateur des Cantacronache, cette chanson fut écrite par lui dans la période des années 1950. la musique est de Fausto Amodei
TREIZE MILLIONS D'HOMMES
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/2/2012 - 12:28




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