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Obriers pendolaires d'Occitània

Obriers pendolaires d'Occitània
‎[1969]‎
Testo trovato sul sito di Chambra D’Oc, associazione trasversale al servizio ‎delle Valli occitane.‎

Tavio Cosio - nato a Villafalletto nel 1923, farmacista in Val Varaita, a Melle, dove si è spento nel ‎‎1989 – è stato un grande amante della montagna e della sua gente e scrittore, poeta e storico in ‎lingua italiana (“Il mercato di Melle dal secolo XIV ai giorni nostri”), occitana (“Roche, sarvan e ‎masche”) e in dialetto piemontese (“Pere, gramon e lionsa” “ Sota ël chinché”)‎

Tra gli anni 50 e 60, come tanti paesi di montagna anche Melle, che nel 1900 contava 2500 abitanti, ‎si spopolò fortemente fino a raggiungere le 800 anime nel 1970. L’esodo massiccio ed il ‎pendolarismo verso le fabbriche della pianura compromise irreparabilmente la vita un tempo fervida ‎‎(con un antico mercato frequentatissimo e diverse fiere stagionali) di questo borgo nato tra il X e ‎l’XI secolo ed... (continua)
Brasas de sigaretas que de luenh
(continua)
inviata da Bartleby 11/1/2012 - 11:50
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I disien Elva

I disien Elva
‎[1999]‎
Album “Ai fach un sumi” (“Ho fatto un sogno”)‎

Masurca, paraulas e mùsica: Dario Anghilante e Lhi Sonaires‎
‎Mazurka, parole e musica: Dario Anghilante e Lhi ‎Sonaires‎

Testo trovato sul sito di Chambra D’Oc, associazione trasversale al servizio ‎delle Valli occitane.‎

Dario Anghilante, nativo di Sampeyre, è un musicista, uno dei primi cantautori della rinascita ‎occitana cisalpina negli anni ’70. E’ anche attore e nel 2005 ha interpretato il personaggio del ‎sindaco di Ussolo in val Maira nel film diretto da Giorgio Diritti intitolato “E l'aura fai son vir”, “Il ‎vento fa il suo giro”.‎



La storia (che dai dettagli con cui è raccontata credo assolutamente vera) di un uomo solo, sperduto, ‎eppure fiero come il paese natale col cui nome viene infatti chiamato dai suoi compaesani, Elva.‎

Elva, un paesino di poche decine di anime, isolato, sperduto, arroccato sui monti della... (continua)
Lo sio nom era Tan
(continua)
inviata da Bartleby 11/1/2012 - 09:46
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القدس العتيقة

القدس العتيقة
[1971]
Quds al Atika / القدس العتيقة
Album: Al Quds fi al Bal /القدس في البال ("Jerusalem in My Heart")

This song is off of Fairuz's album entitled "Al Quds fi al Bal (القدس في البال)" or "Jerusalem in My Heart," which was released in 1971 a few years after the Arab armies had suffered a crushing defeat to Israel in 1967 and Israel occupied Jerusalem and the West Bank.
Fairuz is describing a scene of seeing Old Jerusalem, then envisioning what it must have been like before the Israelis came and took over many of the neighbourhoods and uprooted many of the families..
مريت بالشوارع ... شوارع القدس العتيقة
(continua)
inviata da giorgio 11/1/2012 - 09:16
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Worst President Ever

Worst President Ever
[2009]
Album: Civil Disobedience
Hey, Mr President..
(continua)
inviata da giorgio 11/1/2012 - 09:10
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Ya Rayah / يا رايح

Ya Rayah / يا رايح
(1973)



Chiudiamo la nostra rassegna su musica e harraga con un classico della musica algerina.

Si tratta di un vecchio pezzo del cantante algerino Dahmane El Harrachi (1926-1980). Nel 1997 un altro cantante algerino, Rachid Taha (classe 1958), ne propose una reinterpretazione con un singolo divenuto un vero e proprio cult, ripreso poi da Cheb Khaled e remixato fino a metà degli anni duemila.

La canzone si intitola Ya Rayah, Tu che parti. Ed è una sorta di invito a restare o quantomeno a ritornare. Sembrano parole dedicate a tutti quelli che non ce l'hanno fatta. Che oggi sono prigionieri della Fortezza Europa. Senza documenti validi per lavorare o per viaggiare, magari detenuti nei Cie o nelle carceri per qualche piccolo reato. Perennemente combattuti tra la nostalgia del proprio paese e della propria famiglia, e l'impossibilità di rientrare senza una storia di successo e le tasche... (continua)
يا الرايح وين مسافر تروح تعيا وتولي
(continua)
10/1/2012 - 22:41
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Babour li jabni

Babour li jabni
Album: "Babour li jabni" (1997)



Lui si chiama Bilal Mouffok, ma in Algeria tutti lo conoscono come Cheb Bilal. Classe 1966, la sua è una delle voci della musica raï algerina.

Tutto è iniziato con il conservatorio a Oran e i primi concerti ai matrimoni. Fino a quando, nel 1989, Bilal sbarca a Marsiglia e inizia a lavorare senza documenti come lavapiatti un un piccolo bar della città. Ed è a Marsiglia che scopre la sua anima raï e che inizia a farsi un nome tra la comunità algerina della città. Fino a quando, nel 1997, pubblica il suo primo album: "Babour li jabni", che in italiano suona come "Maledetta la barca che mi ha portato".

La canzone diventa immediatamente un successo in Algeria come in Francia, e lo consacra come nuovo interprete della musica raï. Canta la disillusione di chi il viaggio l'ha già fatto, la nostalgia per il paese, e la tristezza della lontananza. Sentimenti comuni... (continua)
Elbabour lli jabni enaalle waldih ayye,
(continua)
10/1/2012 - 22:30
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La Confession d'un Homme

La Confession d'un Homme
La Confession d'un Homme

Chanson française – La Confession d'un Homme – Jean Yanne – 1964



Moi, dit Lucien l'âne, j'aimerais insérer ici précisément ou alors comme une chanson (sans musique) à part, cette « Confession d'un homme », dite aussi, Confession d'un homme du XXIième siècle, bref, un de nos contemporains. Un gars qu'on croise tous les jours dans le train, dans le métro, dans le bus, dans la rue... et j'espère pas chez toi..
Elle n'est pas chantée et vue comme elle l'est par son interprète – et par moments interprêtre..., lequel est aussi par ailleurs, chanteur, auteur, cinéaste, homme de radio, de télévision... c'est-à-dire Sa Sublimité Jean Yanne (comme aurait dit Pierre Dac), cette chanson sans musique (il existe bien des chansons sans paroles) ne pourrait être chantée. Elle perdrait de sa force. Quoi qu'il en soit, elle est assez proche parente du « Fannullone » de Fabrizio... (continua)
Je m'appelle Antoine Duval
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/1/2012 - 22:25
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Φουέντε Οβεχούνα

Φουέντε Οβεχούνα
Fouénte Ovehoúna
Στίχοι: Γιώργος Μιχαηλίδης
Μουσική: Θάνος Μικρούτσικος
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Δημητριάδη & Γιώργος Μεραντζάς & Σoφία Σπυράτου & Γιώργος Μιχαηλίδης & Θάνος Μικρούτσικος
« Φουέντε Οβεχούνα », 1977, 1994

Testo di Yorgos Mihailidis
Musica di Thanos Mikroutsikos
Prima interpretazione di Maria Dimitriadi, Yorgos Merantzas, Sofia Spiratou, Yorgos Mihailidis e Thanos Mikroutsikos
«Fuente Ovejuna», 1977, 1994

Caveant curatores.
Cum nonnulla cantica corrupto Graecorum sermone confecta dilectissimo amico nostro Richardo a me iam diu privatim missa ab ipso quamquam invito, innumerabilibus negotiis curisque avocantibus, negligi animadvertissem, constitui ut vobis, dilectis viris horum negotiorum curatoribus, rem mandarem, nec non admonerem opus omne, Φουέντε Οβεχούνα inscriptum, ex canticis decem constare, quorum tria, videlicet Επινίκεια, Η μπαλάντα της απόφασης,... (continua)
Φουέντε Οβεχούνα
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 10/1/2012 - 20:42
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Nate ‘d Boves

Nate ‘d Boves
1945
Parole e musica di Mario Tosello

Canzone registrata negli anni 70 quando la corale di Boves era diretta dal Maestro Pierino Vallauri.‎

Copertina dell’LP intitolato “Acqua passà" – Ricordi di un’infanzia felice ‎troppo presto finita, ricordo di cari amici che la guerra ci ha rubati”.‎

Nel testo si fa riferimento a ben quattro incendi che, nel corso della storia, hanno interessato ‎l’antichissima cittadina cuneese. Due sono quelli appiccati dai nazisti in rapida successione, nel ‎settembre e poi nel dicembre/gennaio del 1943, che distrussero completamente Boves. Sul numero ‎complessivo delle vittime le fonti divergono, ma furono decine, forse più di un centinaio (si veda ‎comunque l’introduzione a Boves (Non ti ricordi il trentuno dicembre)).‎

Gli altri due roghi probabilmente si riferiscono ad epoche più remote, forse ai secoli XVI e XVII, ‎quando il territorio bovesano fu funestato... (continua)
Feve largu ch’a i passa la famija
(continua)
inviata da Bartleby 10/1/2012 - 12:07
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Yammi

Yammi


Balti, classe 1980, è uno dei musicisti più conosciuti in Tunisia. Nato e cresciuto nella qasbah di Tunisi, Balti si è affacciato sulla scena del hip hop tunisino nel 2003, con il suo primo disco. Ma gli album che l'hanno lanciato sono "Il nostro vero mondo" del 2006 e "L'album prima della bomba" del 2009.

Durante la rivoluzione del gennaio scorso, quando El General, il giovane rapper di Sfax, venne arrestato dal regime di Ben Ali per i suoi testi contro la dittatura, molti accusarono Balti per il suo silenzio. Lui per recuperare credibilità ha da poco pubblicato il nuovo album: Baltiroshima, in cui ce n'è per tutti, sebbene a giochi fatti...

Ad ogni modo, di quell'album fa parte anche questa splendida canzone. Si intitola Yammi, mamma. Ed è una lettera struggente a una madre. Scritta di getto da un ragazzo dei quartieri popolari di Tunisi, la notte prima della traversata in mare per... (continua)
Hedhe jwebi lyoum
(continua)
10/1/2012 - 12:06
Dalla Svezia del 1972 al mondo del 2012: sarà cambiato qualcosa? Sì, in peggio. Per il resto, gli enunciati di Staten och kapitalet valgono ancora perfettamente. Una canzone che parla dei meccanismi dello stato e del capitale, da conoscere e -perché no- diffondere.
Riccardo Venturi 10/1/2012 - 09:41
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Staten och kapitalet

Staten och kapitalet
Versione originale:
Original version:
Originalversion:
Den ena handen vet vad den andra gör
Blå Tåget - 1972
Scritta da / Written by / Skriven av Leif Nylén

Cover degli Ebba Grön:
Ebba Grön's cover:
Ebba Gröns coverversion:
Ung & Kåt - Single, 1980

Una canzone “scritta appena ieri”, che ha una storia parecchio complicata. Ve la racconto in grandi linee. La versione originale, intitolata Den ena handen vet vad den andra gör (“Una mano sa cosa fa l'altra”) fu scritta nel 1972 da Leif Nylén, leader della band proletaria svedese Blå Tåget. Lo stesso Nylén raccontò che l'idea di scriverla gli era venuta mentre stava andando a piedi alla Radiohuset, la sede della radio statale svedese a Stoccolma; per andarci bisogna passare dal quartiere popolare della Garnison, e passandoci aveva visto sui portoni di alcuni casermoni-dormitorio degli avvisi che riportavano un aumento dei canoni... (continua)
Kapitalet höjer hyrorna
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 10/1/2012 - 07:53
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Gerrako gure ibilerak

Gerrako gure ibilerak
Album: Agur Intxorta maite (2001)

Letra: Jose Maria Lopetegi, 1936-XII
Musica: Joseba Tapia

Oraintxe kontatuko dizuet
(continua)
9/1/2012 - 23:53
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Madrid apurtzen

Madrid apurtzen
Album: Agur Intxorta maite (2001)

Letra: Basarri, 1937-VI
Musica: Joseba Tapia

Paxistak artu dute
(continua)
9/1/2012 - 23:36

Txoritik erorita hil omen da Mola

Txoritik erorita hil omen da Mola
Album: Agur Intxorta maite (2001)

Letra: Zorrotz, 1937
Musica: Joseba Tapia





La canzone celebra una buona notizia: la morte di Emilio Mola Vidal, generale spagnolo che insieme a Franco fu uno dei capi della sollevazione militare che diede inizio alla Guerra Civile Spagnola. Dopo il colpo di stato diresse le operazioni militari nel nord della Spagna, soprattutto nei Paesi Baschi.

Mola morì, come il generale Sanjurjo, in un incidente aereo, si disse causato dal maltempo, il 3 giugno del 1937. Le morti di Sanjurjo e Mola lasciarono Franco come unica guida della causa Nazionalista. Questa serie di eventi portò al sospetto, mai dimostrato, che lo stesso Franco fosse stato artefice, o avesse contribuito in qualche modo alla morte dei due dirigenti collaboratori.
Berri bat pozkarriya
(continua)
9/1/2012 - 23:22
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Top of the World

Top of the World
[2009]
Album: Civil Disobedience
Top
(continua)
9/1/2012 - 22:59
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Civil Disobedience

Civil Disobedience
[2009]
Album: Civil Disobedience
Is everybody ready?
(continua)
9/1/2012 - 22:53
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Just Come Home (Holy Land)

Just Come Home (Holy Land)
[2009]
Album: Civil Disobedience
Bring the soldiers home
(continua)
9/1/2012 - 22:50
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Basta y hasta

Basta y hasta
[1997]
Testo e musica di Della Mea
Dall'album "Ho male all'orologio"

di Ivan Della Mea, scritta appositamente per Alberto Cesa a cui diceva sempre "vorrei avere la tua voce..."
Finché in piazza c'è un operaio,
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/1/2012 - 20:27
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En kungens man

En kungens man
[1974]
Ord och musik: Björn Afzelius
Lyrics and music: Björn Afzelius
Testo e musica: Björn Afzelius
Album: Jag är som jag är... (1978)
Interpretata anche da Monica Törnell
Also performed by Monica Törnell

Sembra una brutta favola di tempi lontani, questa ballata che al grande Björn Afzelius piaceva interpretare assieme a Mikael Wiehe, e che fa parte anche del repertorio di Monica Törnell. La povera e bella fanciulla violentata dal "nobile" in mezzo al bosco, e che lo uccide per difendersi venendo a sua volta imprigionata e messa a morte mentre lo stupratore viene ricordato come "eroe". Tempi lontani. Poi apri un giornale (magari pure uno "progressista", come "Repubblica") e leggi della ragazzina di 15 anni violentata (e magari uccisa) dal branco. Se non viene uccisa lo è comunque, dato che viene regolarmente presentata come "una che se la è cercata" o roba del genere, "una che ci... (continua)
Maria går på vägen
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/1/2012 - 14:12
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A Maria

A Maria
Il seme e la speranza 2006

Maria Santiloni Cavatassi è nata nel novembre del ’28 a Comunanza in provincia di Ascoli Piceno. La sua era una famiglia di mezzadri.
Tutta la vita di Maria è una testimonianza del cammino per la conquista della dignità da parte del mondo contadino. Dall’appoggio alla Resistenza all’organizzazione del Sindacato nelle campagne marchigiane e non solo.La storia di Maria è parte importante della storia del grande “Umanesimo di razza contadina” e della lunga marcia che si chiama emancipazione.

Vorrei aggiungere un’ultima cosa a proposito della rivoluzione. Qual è la parola che l’annuncia? qual è la Parola pronunciata, scritta e cantata che si fa avvento? La parola è GRAZIE! Quando Noi ricominciamo, dopo una nuova educazione sentimentale a dire grazie - anzi GGGRRRAAAZZZIIIEEEE !!!! - allora la rivoluzione è iniziata. Non ricordo il nome del filosofo che divideva la... (continua)
A Maria che ha camminato come il cielo
(continua)
inviata da DoNQuijote82 9/1/2012 - 11:43
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Faccia a faccia

Faccia a faccia
Polizia e ribelli
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/1/2012 - 11:30

N'importe quoi, mais quelque chose

N'importe quoi, mais quelque chose
À propos de Blechtrommel, je suggère de visieter cet excellent petit bout du film de Volker Schlöndorff :


Il est à espérer que le Beau Danube bleu emporte tout avant qu'il ne soit trop tard....

Lucien Lane
Lucien Lane 9/1/2012 - 11:03
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Canto della Russia Bianca

Canto della Russia Bianca
Era la canzone della Xll compagnia leopardi, paracadutisti.
L'ho cantata per un'anno intero tutti i giorni.
Bellissima!
Deda 9/1/2012 - 11:03
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The Man in Charge (a Song for Cindy)

Jeff Paznik Hellyer
The man in charge is not my man,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 9/1/2012 - 10:08

Les Mineurs d'Utzel

Les Mineurs d'Utzel
‎[1842]‎
Composta da Charles Gille, fondatore della celebre goguette “des Animaux”. ‎
Si veda al proposito Au préfet de police, qui a fait fermer notre goguette
Sull’aria di una canzone popolare nota come “Les Moissonneurs”.‎
Testo pubblicato nel 1848 sulla “La voix du peuple”, che credo fosse una rivista ispirata alle idee ‎del Saint Simon e dei socialisti utopici.‎
La località di Utzel non so proprio dove si trovi…‎
Enfants qui vivons sous la terre
(continua)
inviata da Bartleby 9/1/2012 - 10:04
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Atene brucia

Atene brucia
Chanson italienne – Atene brucia – Malasuerte Fi*sud – 2011

Les Malasuerte Fi*sud, groupe combat rock et ska, lié au centre social autogéré CPA Florence Sud a écrit en 2011 une chanson inéquivoque sur la situation grecque. Comme quelqu'un s'est enfin décidé à en mettre une vidéo sur YouTube avec le texte, enregistré le 21 octobre 2011 vraiment au CPA, voilà cette page comprenant, pour faire mieux illustrer encore la chanson, une vidéo d'Athènes qui brûle pour de vrai et une traduction en langue grecque. [RV]

Comme on peut le constater, Athènes brûle... Athènes brûle depuis des années... Depuis des années, ces bourreaux, ces tortionnaires font leur office... Et pourquoi ? Pourquoi donc, Athènes brûle tout le temps... et ils en redemandent encore... Ils (les riches) trouvent que ce n'est pas assez. Ils veulent, ils exigent – en menaçant les autres gens d'Europe – encore plus de privatisations,... (continua)
ATHÈNES BRÛLE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/1/2012 - 10:02
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Cindy Sheehan Song (Don't You Cry No More)

Cindy Sheehan Song (Don't You Cry No More)
A mother is crying
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/1/2012 - 10:02
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Non toccate la mia terra

Non toccate la mia terra
Le immagini della lotta NO TAV del 2011, dallo sgombero del 27 giugno alla Maddalena, fino ai festeggiamenti del capodanno 2012 alla baita Clarea.

Fotografie di Chiara Tolomelli

adriana 9/1/2012 - 08:10
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Nella mia terra non c'è il mare

Nella mia terra non c'è il mare
NOTA DELL'AUTORE.
Un pensiero agli immigrati di oggi che cercano ospitalità nella nostra terra, un pensiero agli emigranti di ieri che cercavano ospitalità in un altra terra.
Un grazie di cuore a tutte le persone di buona volontà che danno aiuto ai nostri Cari Fratelli bisognosi.
Nella mia terra non c'è il mare
(continua)
inviata da Salvatore Azzaro 9/1/2012 - 04:09

Subra sa losa de Salvador Allende

Subra sa losa de Salvador Allende
Chanson italienne (sarde) - Subra sa losa de Salvador Allende - SOPRA LA TOMBA DI SALVADOR ALLENDE – Frantziscu Màsala / Francesco Masala – 1981
Tiré du recueil “Poesias in duas limbas – Poesie bilingui” (Poésies bilingues - Sarde-Italien), Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. ‎‎2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).‎

Juste une remarque, dit Lucien l'âne. Qui est ce général de merde ?

Ah, Lucien l'âne mon ami, tu fais bien de poser cette question. Ce général de merde est le général Pinochet, qui devint par la suite Président du Chili et instaura une des dictatures des plus sanguinaires. Le coup d'état du général Pinochet (ce « connard de général », selon la chanson) eut lieu de 11 septembre. De même, le 11 septembre (le même) fut le jour de l'assassinat de Salvador Allende par les sbires du-dit général connard, téléguidés par les services secrets étazuniens. Cela se passait en... (continua)
SUR LA TOMBE DE SALVADOR ALLENDE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/1/2012 - 19:10
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This Is War (These Are Lives)

This Is War (These Are Lives)
[2007]
Lyrics & Music by Steven P. Richards

"I wrote this song because, in my opinion, I feel that our exposure to the War in Iraq has been very "sanitized", and has in turn kept us distanced from the daily horrors that our soldiers face. I think that this is calculated to keep us from asking questions about why we are there and why aren't we working toward an exit strategy. As an army veteran (of the Panamanian Invasion and Desert Storm), I know that the soldiers in Iraqi and their families are enduring tremendous hardships. And ultimately, I would love it if this song could, if even slightly, help speed the process of getting them safely home for good".
Bring our soldiers home...
(continua)
inviata da giorgio 8/1/2012 - 11:26
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Atene brucia

Atene brucia
Τι λέτε ρε γαμώτο; ας καεί ο Παρθενώνας; Ας καούν τ'αρχίδια σας, που ξεχάσατε πως ο Παρθενώνας παληά τον κάψανε οι Ενετοί, σαν ήταν τουρκική μπαρουταποθήκη, κ' ύστερα οι 'Αγγλοι και τα μάρμαρα μου τα πήραν. Κι όλα αυτά μονάχα γίνανε γιατί τα παιδιά μου καταντήσανε ραγιάδες. Τάχα χρειαζόμαστε καινούριους Βησιγότθους καλήτερα για να πάμε; Κάνετε την δουλειά σας για το δίκειο και την λευτεριά, και καλά θα κάνετε, όμως να σας χαρώ σεβαστείτε το βίο μου.
Η Χοντρομπαλού 8/1/2012 - 10:24
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A Soldier's Wife

A Soldier's Wife
[2004]
Lyrics & Music by Bill Robinson

"Everyone writes about the soldiers.. I wanted to write a song for the wives left to fight every day battles at home..

I have a family member who's husband is in Iraq. I wrote this song for her and all the other wives who are left here to cope with every day problems".
The kids were off to school
(continua)
inviata da giorgio 8/1/2012 - 08:20
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Shots Fire

Shots Fire
Album: "The Diaries of Private Henry Hill"(2006)
The Diaries of Private Henry Hill

Based on the journals of Henry Hill, a soldier who died tragically in the Iraq War, this concept album narrates a first-hand account of the transformation of a real man from citizen to soldier to killer to martyr.

*

Basato sui diari di Henry Hill, un soldato morto tragicamente nella guerra in Iraq, questo concept album è un racconto di prima mano della trasformazione di un uomo reale da cittadino a soldato ad assassino a martire.

Wake up
(continua)
7/1/2012 - 23:17
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Salvation

Salvation
Album: "The Diaries of Private Henry Hill"(2006)
The Diaries of Private Henry Hill

Based on the journals of Henry Hill, a soldier who died tragically in the Iraq War, this concept album narrates a first-hand account of the transformation of a real man from citizen to soldier to killer to martyr.

*

Basato sui diari di Henry Hill, un soldato morto tragicamente nella guerra in Iraq, questo concept album è un racconto di prima mano della trasformazione di un uomo reale da cittadino a soldato ad assassino a martire.

My body's finally sleeping
(continua)
7/1/2012 - 23:12
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Puppet

Puppet
Album: "The Diaries of Private Henry Hill"(2006)
The Diaries of Private Henry Hill

Based on the journals of Henry Hill, a soldier who died tragically in the Iraq War, this concept album narrates a first-hand account of the transformation of a real man from citizen to soldier to killer to martyr.

*

Basato sui diari di Henry Hill, un soldato morto tragicamente nella guerra in Iraq, questo concept album è un racconto di prima mano della trasformazione di un uomo reale da cittadino a soldato ad assassino a martire.

I'm a puppet on a string
(continua)
7/1/2012 - 23:05
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Charge

Charge
Album: "The Diaries of Private Henry Hill"(2006)
The Diaries of Private Henry Hill

Based on the journals of Henry Hill, a soldier who died tragically in the Iraq War, this concept album narrates a first-hand account of the transformation of a real man from citizen to soldier to killer to martyr.

*

Basato sui diari di Henry Hill, un soldato morto tragicamente nella guerra in Iraq, questo concept album è un racconto di prima mano della trasformazione di un uomo reale da cittadino a soldato ad assassino a martire.

If you could see the way I fight
(continua)
7/1/2012 - 22:52

Cantone de su campanarzu de Arasolè

Cantone de su campanarzu de Arasolè
La fonte dell'immagine di cui sopra è Miles, forum italiano dei collezionisti di militaria.
Si tratta di una delle foto pervenute alla famiglia di Luigi Malerba, militare del 2° Reggimento Genio, morto a Vorošilovgrad, probabilmente di tifo, nel settembre del 1942.
Le insegne naziste sono dovute al fatto che quello di Vorošilovgrad era un cimitero misto italiano (tombe con numerazione dispari) e tedesco (tombe pari).
Bartleby 7/1/2012 - 22:17
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Bombs Away

Bombs Away
Album: "The Diaries of Private Henry Hill"(2006)
The Diaries of Private Henry Hill

Based on the journals of Henry Hill, a soldier who died tragically in the Iraq War, this concept album narrates a first-hand account of the transformation of a real man from citizen to soldier to killer to martyr.

*

Basato sui diari di Henry Hill, un soldato morto tragicamente nella guerra in Iraq, questo concept album è un racconto di prima mano della trasformazione di un uomo reale da cittadino a soldato ad assassino a martire.

Bombs away oh bombs away
(continua)
7/1/2012 - 22:17

Cantone de su massaju-richiamadu

Cantone de su massaju-richiamadu
Chanson italienne - Cantone de su massaju-richiamadu (Sarde) et BALLATA DEL SOLDATO-CONTADINO (Italien) – Frantziscu Màsala / Francesco Masala (1981)

Tirée du recueil « Poesias in duas limbas – Poesie bilingui » (bilingue : sarde-italien), Scheiwiller, Milano (2° ed. 1993, 3° ed. ‎‎2006 per i tipi de Il Maestrale di Nuoro).‎

La section qui inclut ce chant est intitulée : « Cantones pro sos laribiancos » autrement dit "Ballate per quelli dalle labbra bianche" (Ballade pour ceux aux lèvres blanches). « Ceux aux lèvres blanches » est surtout le titre de la première oeuvre de Masala publiée en 1962 chez Feltrinelli, le récit de l'épopée des gens de Arasolè, petit hameau de la commune de Tonara, dans la province de Nuoro (Sardaigne).

Les lèvres blanches sont celles des morts de faim, des morts d'épuisement, des morts de guerre... Les Chants contenus dans cette section des Poesias in duas limbas... (continua)
BALLADE DU SOLDAT-PAYSAN
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/1/2012 - 21:04




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