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Lorenzo Masetti 30/7/2011 - 23:21
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Ignoranti senza scuole

Ignoranti senza scuole
“Canzone scritta dal sindacalista vercellese Pietro Besate, nel 1951 in occasione di un congresso di “Noi donne”, settimanale femminile del Pci, basata su di una melodia dello stesso Besate, che sapeva un po’ di musica e suonava il clarinetto e il sassofono contralto in bande di paese e poi in orchestrine da ballo”.

vocidimezzo.it

*

Canzone facente parte del repertorio del coro di mondine della Cooperativa dei Cappuccini di Vercelli, che la eseguì nel settembre del 1965 al 1° Folk Festival di Torino, organizzato da Franco Coggiola e Michele Straniero. La registrazione di quell’evento fu poi pubblicata da I Dischi del Sole nel 1966.
Ignoranti, senza scuole,
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/7/2011 - 19:27
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E’ finidi i bozzi boni

E’ finidi i bozzi boni
brano tradizionale del lavoro in filanda, presente anche ne "Il tempo e oltre Cantando" con i Gang
Oggi è l’ultimo giorno,
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/7/2011 - 19:19
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La filanda è 'na galera

La filanda è 'na galera
La filanda è 'na galera
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/7/2011 - 19:17
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World War 4

World War 4
2007
After the bombs are dropped to kill
(continua)
inviata da anonymous 30/7/2011 - 19:14
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Paradise

Paradise
Questa canzone riflette spesso l'angoscia per la distruzione della natura sulla Terra. Si può definirla una canzone pacifista,contro le guerre e soprattutto contro lo sfruttamento eccessivo della Terra, l'inquinamento e la razzia delle risorse, che stanno portando il nostro mondo ad un cambiamento irreversibile verso l'estinzione della nostra specie.
La natura esisteva prima di noi ed esisterà dopo di noi, il nostro compito è renderla vivibile per il nostro futuro.
Late at night I find myself again wondering and watching tv.
(continua)
inviata da Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 30/7/2011 - 13:48
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4th Reich

4th Reich
Questa canzone è stata scritta da Timo Tolkki nel 1994, inserita nell'album Dreamspace contro il nazismo, definendolo un male che sta purtroppo mettendo piede in varie parti del Mondo. Basti pensare la settimana scorsa quegli innocenti uccisi durante un attentato ad Oslo,in Norvegia da parte di un "cristiano fondamentalista", di estrema destra Anders Behring Breivik, 32 anni in guerra contro il lassismo del partito laburista nei riguardi della penetrazione islamica nel paese e, più in generale, contro un'Europa incapace di difendersi dall'invasione multietnica.
Sign of the times and writings on the wall
(continua)
inviata da Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 29/7/2011 - 14:31

Storia di Capodanno

Storia di Capodanno
[1958]
Testo di Michele L. Straniero
Musica di Sergio Liberovici
Da “Cantacronache. Un’avventura politico-musicale degli anni cinquanta”, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, CREL-Scriptorium 1995.

Fine 1957, notte di Capodanno. Angelo Favrello, un bimbo di quattro mesi, morì di freddo e di denutrizione in una “casa minima” di Orbassano. Il padre Francesco, immigrato dal Veneto, era disoccupato da mesi e la famiglia – la moglie Carla, il piccolo Angelo ed altri due bimbetti – era stata sfrattata in pieno inverno da un alloggio di via Passo Buole perché non pagava più l’affitto. Ad Orbassano i Favrello si erano sistemati in un freddo tugurio con una piccola stufa a legna, ma la legna spesso non potevano nemmeno permettersela, così come il cibo… (fonte: Archivio de La Stampa, La Nuova Stampa di mercoledì 1 gennaio 1958)

Straniero e Liberovici sul tristissimo episodio scrissero di getto questa canzone, destando grande fastidio nell’amministrazione dell’allora sindaco democristiano Amedeo Peyron.
Schioccano i tappi dello spumante
(continua)
inviata da Bartleby 29/7/2011 - 13:25
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A bujdosó

A bujdosó
[1930; origini del XVI/XVII secolo]
Da “Magyar népdalok” [Canti popolari ungheresi], editi a Vienna nel 1932.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive

Una canzone popolare ungherese, raccolta sul campo e poi arrangiata da Bartók, che risale addirittura al XVI/XVII secolo, alla dominazione turco ottomana instauratasi dopo la battaglia di Mohács del 1526, evento che abbiamo già incontrato a proposito di Blood And Gold / Mohacs delle Silly Sisters, canzone che, non a caso, fu anch’essa originariamente raccolta da Béla Bartók in Romania.

Ideje bujdosásimnak,
(continua)
inviata da Bartleby 29/7/2011 - 09:14
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Töltik a nagy erdő útját

Töltik a nagy erdő útját
[1917]
Da “Nyolc magyar népdal” [8 Canti popolari ungheresi)] editi a Vienna nel 1922.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive

Uno dei tanti canti popolari raccolti intorno al 1907 da Béla Bartók insieme all’amico Zoltán Kodály nel corso delle loro peregrinazioni per i villaggi rurali del Regno d’Ungheria. Bartók lo arrangiò dieci anni dopo, in piena prima guerra mondiale. E il fatto mi pare significativo, anche se la canzone risale probabilmente alla seconda metà del 700, quando l’imperatrice Maria Teresa decise di costituire in Transilvania un corpo di guardie di frontiera a controllo dei confini con l’impero Ottomano e per fare questo iniziò a reclutare, volenti o nolenti, migliaia di giovani Romeni e Siculi dei Carpazi… I Siculi si opposero ad una coscrizione siffatta, chiedendo garanzie e pretendendo che vi fossero Siculi anche tra gli ufficiali di comando ma... (continua)
Töltik a nagy erdő útját,
(continua)
inviata da Bartleby 28/7/2011 - 15:39

A Ballad for Sophie Scholl

A Ballad for Sophie Scholl
Sophie Scholl was your name;
(continua)
inviata da Carles Viadel 28/7/2011 - 14:19

Franco dans son berceau

Franco repose dans son berceau,
(continua)
inviata da Carles Viadel 28/7/2011 - 14:16
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Seven Curses

Seven Curses
Nell'intro alla canzone c'è un errore.
L'album della Collins non si intitola "Hootenanny" ma " Judy Collins 3".
Hootenanny è il titolo di una serie televisiva della ABC sulla folk music che venne trasmessa tra il 1963 e il 1964 e alla quale partecipò anche Judy Collins.
Bartleby 28/7/2011 - 11:17
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E quando sarò ricca

E quando sarò ricca
Chanson italienne – E quando sarò ricca - Anna Identici – 1972

Texte de Pier Paolo Preti
Musique de Gianni Guarnieri
Arrangement de F. Orlandini

Une autre chanson qui nous rappelle comment on peut mourir du travail, dans son corps – comme hier à Turin et aujourd'hui qui sait où – ou dans son esprit.

Vois-tu Lucien l'âne mon ami, je comprends parfaitement qu'avec un titre pareil, tu sois là à me regarder avec des yeux comme deux ronds de flan...

Deux quoi ?, dit Lucien l'âne en ouvrant des yeux comme des soucoupes...

Deux ronds de flan... ou même, de flanc... Est-une expression idiomatique française qui, en substance, veut dire :: « profondément étonné... »,, mais en plus imagé. Donc, tout ça pour dire, que je comprends qu'un tel titre te surprenne venant de moi. Mais comme tu le sais sans doute, je traduis les chansons pour savoir ce qu'elles racontent et que pouvait, en effet, raconter... (continua)
QUAND JE SERAI RICHE...
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/7/2011 - 21:51
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Ride Across the River

Ride Across the River
ATTRAVERSARE IL FIUME
(continua)
inviata da Andrea 27/7/2011 - 21:32
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The Man's Too Strong

The Man's Too Strong
L'UOMO E' TROPPO FORTE
(continua)
inviata da Andrea 27/7/2011 - 21:31
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Wild Spain

Wild Spain
SPAGNA SELVAGGIA
(continua)
inviata da Andrea 27/7/2011 - 13:41
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Violencia machista

Violencia machista
VIOLENZA MASCHILISTA
(continua)
inviata da Andrea 27/7/2011 - 13:36
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La Colmena

La Colmena
L'ALVEARE
(continua)
inviata da Andrea 27/7/2011 - 13:34
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El libertador

El libertador
IL LIBERATORE
(continua)
inviata da Andrea 27/7/2011 - 12:37
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Animales de laboratorio

Animales de laboratorio
ANIMALI DA LABORATORIO
(continua)
inviata da Andrea 27/7/2011 - 12:31
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Rachel

Rachel
[1969]
Scritta dal songwriter inglese Raymond Froggatt.

La canzone racconta degli orrori della guerra dagli occhi di un'infermiera di un ospedale da campo e potrebbe ben riferirsi alla guerra in Vietnam, visto che fu scritta quando già da quattro anni i soldati australiani venivano spediti nel sud-est asiatico a combattere e a morire...
Gather round on ma's knee,
(continua)
inviata da DonQuijote82 e Bartleby 27/7/2011 - 04:31

Tell Me Why

we lived a nightmare
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/7/2011 - 04:09
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Beirut

Beirut
Non sono in grado di capire il testo, né ho trovato una traduzione in inglese, ma sul canale ufficiale youtube della band viene catalogata come una canzone contro la guerra. (E come al solito è scritta in caratteri latini e non nel corretto alfabeto)
Wala ma kaan ala balee ya hawaa.
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/7/2011 - 03:59
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We Are All One

We Are All One
On and on, on and on
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/7/2011 - 03:20
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Bleed Red

Bleed Red
(2011)
Let's say we're sorry before it's too late
(continua)
inviata da anonymous 27/7/2011 - 02:06
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Tri ratna havera

Tri ratna havera
[1997]
Album: Ja nisam odavle

Il 9 ottobre 2011, quando chi scrive non si trovava, come dire, nel pieno delle sue forze, veniva inserita nel sito questa (straordinaria) canzone degli Zabranjeno Pušenje; il medesimo giorno, Marko, in un commento, faceva presente che mancava “una traduzione fatta bene”. Cinque anni dopo, la traduzione è stata finalmente fatta, o tentata, non si sa quanto bene ma perlomeno capace di rendere l’idea di questa storia. Una storia, probabilmente, di tantissimi nella Sarajevo in guerra e sotto assedio: tri ratna havera, appunto.

Della vicenda narrata della canzone è forse bene fare una sorta di riassunto esplicativo; ma ancor prima, bisognerebbe soffermarsi sul titolo tradotto, forse sbrigativamente, “tre amici in guerra”. Le traduzioni, di solito, funzionano assai poco; da una traduzione, ad esempio, non può risultare come mai –ad esempio- non sia stato utilizzato... (continua)
Noć pred gašenje Olimpijskoga plamena
(continua)
inviata da Anto Simic 26/7/2011 - 19:19
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Inno dei lavoratori siciliani

Inno dei lavoratori siciliani
[1894]
Testo di Pietro Gori
Da cantarsi sull'aria dell'Inno di Mameli

"Da cantarsi sull'aria dell'Inno di Mameli, risale con tutta probabilità al dicembre 1893/gennaio 1894, epoca della repressione dai Fasci siciliani da parte di Crispi. Aggiunto nella seconda edizione di Canti d'esilio. Poesie varie (Milano, Editrice Moderna, 1948) era già stato pubblicato in numerosi canzonieri. Non è mai stato registrato sul campo"
Fonte:A Rivista Anarchica

Scritto in occasione dei "Fasci Siciliani", importante movimento che in tutta la Sicilia vede i lavoratori e il popolo protestare contro il governo chiedendo meno tasse: la risposta governativa si traduce in una violenta repressione dei moti che dalla Sicilia si allargano comunque in Toscana, specie nella zona di Carrara. Il primo atto repressivo avviene il 10 dicembre 1893 a Giardinello dove si spara sulla folla. Il bilancio è di dieci morti e... (continua)
Compagni la forte Sicilia s'è desta
(continua)
inviata da adriana 26/7/2011 - 17:04
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Inno dei lavoratori del mare

Inno dei lavoratori del mare
[1894/96]
Scritto da Pietro Gori


Leoncarlo Settimelli lo raccoglie da "Napoleone Murzi, ex lavoratore marittimo, di Rio Marina (Isola d'Elba) e l'inno è anche stampato sul libretto personale di lavoro del Murzi, ultima pagina, rilasciato dalla Società Cooperativa di Navigazione Garibaldi di Genova; ma il libretto non reca la data dell'anno di edizione."

Si tratta sicuramente della "Cooperativa Garibaldi", fondata a Genova da G. Giulietti il 18 settembre 1918 a bordo del transatlantico "Giuseppe Verdi" e la scelta di inserire una poesia di Gori nel libretto di lavoro dei marittimi aderenti alla cooperativa di "capitan Giulietti", come è da tutti chiamato, non deve sorprendere proprio per la singolarità del personaggio: mazziniano, mostra simpatia per gli anarchici (è lui che si adopera per far rientrare in Italia segretamente E. Malatesta), amico di G. D'Annunzio contribuisce alla riuscita... (continua)
Lavoratori del mar s'intoni
(continua)
inviata da adriana grazie ad Antonino 26/7/2011 - 16:41
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Ho visto anche degli zingari felici

Ho visto anche degli zingari felici
Chanson italienne – Ho visto anche degli zingari felici – Claudio Lolli – 1976

Pour ceux qui n'ont pas vécu ces années-là...

La dernière partie (conclusion) est librement réélaborée à partir d'un texte de Peter Weiss « Gesang vom lusitanischen Popanz. » - « Le Chant du fantoche lusitanien », comme un glissement de perspective par rapport à l'original ; C'est-à-dire le refus de la colonisation par les colonisés, par la récupération des biens qui ont été expropriés (« C'est nous qui enrichissons la terre/ Nous qui supportons / La maladie du sommeil et la malaria... / Mais nous reprenons de la main, nous la reprenons entière,/ Nous nous reprenons notre vie,/ La terre, la lune et l'abondance. »
J'AI MÊME VU DES TZIGANES HEUREUX
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/7/2011 - 13:45

Blues della Carità

Caddero i buoi
(continua)
inviata da nat 26/7/2011 - 13:10
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La Savoiarda

La Savoiarda
Su wikipedia c'è questa notiziola che non so se attendibile ma perfettamente in linea con tutta la questione della pagina.

"Qualche anno dopo la morte del regicida, Ezio Riboldi, primo sindaco socialista di Monza, fece visitare la cappella espiatoria al giovane esponente della sinistra rivoluzionaria Benito Mussolini, il quale con un sasso puntuto incise la scritta: Monumento a Bresci."

Un saluto a tutti voi!
1984 25/7/2011 - 19:18
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Coplas al compadre Juan Miguel

Coplas al compadre Juan Miguel
"Peludo" è un'altro modo di nominare il "TATU", "ARMADILLO" o "MULITA" (o anche detto "TATU MULITA")
Quest'ultimo è per non confonderlo col fossile gigantesco "TATU CARRETA"(appunto grande come un CARRO).

La canzone fa riferimento alla sua tana, stretta e spoglia, come le casa dove abitano i campesinos come Juan Miguel.

Poi, per chi non lo sapesse, il "mate" è un'infusione fatta con una speciale erba amara (simile al te) con la quale "s'inganna" lo stomaco quando si presenta il morso della fame.
La canzone dice sarcasticamente che finche ci sia acquavite ("caña") e mate (l'infusione di cui prima) bisogna ringraziare Dio.
Pablo 25/7/2011 - 17:00
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Salvatore Giuliano

Salvatore Giuliano
Sono stato attratto sempre da questa storia che è poi della Sicilia intera.
Sarà che sono siciliano e noi tutti siamo assetati di giustizia, abbiamo combattuto da sempre contro le ingiustizie che abbiamo subito dalla Politica a dai quei deliquenti che hanno agito nel nome di "mafia" a non far progredire questa terra e la "nostra Gente".
Des 25/7/2011 - 12:11
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Охота на волков

Охота на волков
Sinews out, I am shooting on forward,
(continua)
inviata da Viacheslav Chetin 25/7/2011 - 01:36
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Un millón de sueños

Un millón de sueños
Album: "Cecilia 2" (1972)
Ahora vivo a costa
(continua)
25/7/2011 - 00:06
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Salmo

Salmo
Il "Salmo" di Ernesto Cardenal messo in musica si intitola nell'originale Salmo 1. Invece il Salmo 5 è un'altra poesia contro la guerra.
24/7/2011 - 23:51




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