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Prima del 2011-7-27

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We Are All One

We Are All One
On and on, on and on
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/7/2011 - 03:20
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Bleed Red

Bleed Red
(2011)
Let's say we're sorry before it's too late
(continua)
inviata da anonymous 27/7/2011 - 02:06
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Tri ratna havera

Tri ratna havera
[1997]
Album: Ja nisam odavle

Il 9 ottobre 2011, quando chi scrive non si trovava, come dire, nel pieno delle sue forze, veniva inserita nel sito questa (straordinaria) canzone degli Zabranjeno Pušenje; il medesimo giorno, Marko, in un commento, faceva presente che mancava “una traduzione fatta bene”. Cinque anni dopo, la traduzione è stata finalmente fatta, o tentata, non si sa quanto bene ma perlomeno capace di rendere l’idea di questa storia. Una storia, probabilmente, di tantissimi nella Sarajevo in guerra e sotto assedio: tri ratna havera, appunto.

Della vicenda narrata della canzone è forse bene fare una sorta di riassunto esplicativo; ma ancor prima, bisognerebbe soffermarsi sul titolo tradotto, forse sbrigativamente, “tre amici in guerra”. Le traduzioni, di solito, funzionano assai poco; da una traduzione, ad esempio, non può risultare come mai –ad esempio- non sia stato utilizzato... (continua)
Noć pred gašenje Olimpijskoga plamena
(continua)
inviata da Anto Simic 26/7/2011 - 19:19
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Inno dei lavoratori siciliani

Inno dei lavoratori siciliani
[1894]
Testo di Pietro Gori
Da cantarsi sull'aria dell'Inno di Mameli

"Da cantarsi sull'aria dell'Inno di Mameli, risale con tutta probabilità al dicembre 1893/gennaio 1894, epoca della repressione dai Fasci siciliani da parte di Crispi. Aggiunto nella seconda edizione di Canti d'esilio. Poesie varie (Milano, Editrice Moderna, 1948) era già stato pubblicato in numerosi canzonieri. Non è mai stato registrato sul campo"
Fonte:A Rivista Anarchica

Scritto in occasione dei "Fasci Siciliani", importante movimento che in tutta la Sicilia vede i lavoratori e il popolo protestare contro il governo chiedendo meno tasse: la risposta governativa si traduce in una violenta repressione dei moti che dalla Sicilia si allargano comunque in Toscana, specie nella zona di Carrara. Il primo atto repressivo avviene il 10 dicembre 1893 a Giardinello dove si spara sulla folla. Il bilancio è di dieci morti e... (continua)
Compagni la forte Sicilia s'è desta
(continua)
inviata da adriana 26/7/2011 - 17:04
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Inno dei lavoratori del mare

Inno dei lavoratori del mare
[1894/96]
Scritto da Pietro Gori


Leoncarlo Settimelli lo raccoglie da "Napoleone Murzi, ex lavoratore marittimo, di Rio Marina (Isola d'Elba) e l'inno è anche stampato sul libretto personale di lavoro del Murzi, ultima pagina, rilasciato dalla Società Cooperativa di Navigazione Garibaldi di Genova; ma il libretto non reca la data dell'anno di edizione."

Si tratta sicuramente della "Cooperativa Garibaldi", fondata a Genova da G. Giulietti il 18 settembre 1918 a bordo del transatlantico "Giuseppe Verdi" e la scelta di inserire una poesia di Gori nel libretto di lavoro dei marittimi aderenti alla cooperativa di "capitan Giulietti", come è da tutti chiamato, non deve sorprendere proprio per la singolarità del personaggio: mazziniano, mostra simpatia per gli anarchici (è lui che si adopera per far rientrare in Italia segretamente E. Malatesta), amico di G. D'Annunzio contribuisce alla riuscita... (continua)
Lavoratori del mar s'intoni
(continua)
inviata da adriana grazie ad Antonino 26/7/2011 - 16:41

Blues della Carità

Caddero i buoi
(continua)
inviata da nat 26/7/2011 - 13:10
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La banda Viola

La banda Viola
[1997]

Album:CANTI & BRIGANTI

Berardino Viola, capo dell'omonima banda,
nato a Teglieto in provincia di Rieti nel 1838
e morto in carcere nel 1877.

"Né mercante, negoziante o trafficante,
né maestro d'arte alcuna,
vissi con la professione di brigante"
Se luna tu me recopri coll'occhi tei
(continua)
inviata da adriana 26/7/2011 - 11:27
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Il sorriso di Michela

Il sorriso di Michela
[2010]
Canzone dedicata alla brigantessa campana Michelina De Cesare (1841-1868).



Nata in una frazione di Mignano Monte Lungo (cittadina che oggi si trova in provincia di Caserta ma che all’epoca era compresa nella provincia significativamente denominata “Terra da Lavoro”), fin da piccola Michelina visse di furti e di espedienti. Nel 1862 conobbe Francesco Guerra, ex soldato borbonico aggregatosi alla banda del brigante Domenicangelo Cecchino detto “Rafaniello” e divenutone il capo alla morte di quest’ultimo, e ne divenne la compagna se non addirittura la sposa. Però Michelina non fu una “donna del capo” ma capo banda lei stessa.
Le scorrerie della banda Guerra nella zona di Mignano durarono sette anni. Poi, nel 1868, le nuove tecniche di controinsurrezione adottate dal generale genovese Pallavicini di Priola (quello che qualche anno dopo catturò Carmine Crocco), diedero i loro frutti.... (continua)
Bella 'sta storia
(continua)
inviata da Bartleby & Giorgio 25/7/2011 - 15:30
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Un millón de sueños

Un millón de sueños
Album: "Cecilia 2" (1972)
Ahora vivo a costa
(continua)
25/7/2011 - 00:06
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Pregonando (War Is Not The Solution)

Pregonando (War Is Not The Solution)
[2003]
Album: Enchilao
War is not the solution
(continua)
24/7/2011 - 21:05
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Permites Madrecita

Permites Madrecita
Mimi Maura participa de tu último disco, en el tema “Permites madrecita”, dedicado a la lucha de las Madres de Plaza de Mayo, ¿cuál es tu relación con el grupo?

Nos conocimos a través de un seguidor compartido por Internet. Él nos puso en contacto y, claro, nos gustan los mismos boleros, el reggae… Así que pronto estuvimos cantando juntas. Las dos voces sonaban muy bonitas y propusimos que había que grabar. Yo grabé con ella un bolero y la invité a participar en "Permites madrecita", que registramos en Buenos Aires.

Entrevista a Amparo Sanchez
Permites madrecita, te vengo a acompañar
(continua)
24/7/2011 - 20:42
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Walzer

Tempi duri, grande repressione, un politico di merda per televisione,
(continua)
inviata da Enrico Shot in System HC 24/7/2011 - 18:25
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Somos viento

Somos viento
[2002]

Album : Somos Viento
Comenzar es dificil
(continua)
inviata da adriana 24/7/2011 - 16:45
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Tira, nimicu miu

Tira, nimicu miu
[1848]
Testo e Musica di Mimmo Strafaci detto "Palma"

Caso più unico che raro, il capobrigante Strafaci, detto "Palma", non era analfabeta. e si dilettava a comporre brevi poesie popolari che firmava con l'appellativo di "Re di la Montagna". Sfidava possidenti e 'galantuomini' con questo canto:
"Tira, nimicu miu, tira la pinna.. "

Le classi subalterne calabresi sono state costrette storicamente a sopportare la volontà della Natura, del Destino, della Chiesa, dei Potenti, che hanno entificato, metafisicizzando ciò che è umano o, comunque, modificabile dall'uomo. La loro individualità difficilmente trova modo di esplicarsi, essendo la loro vita costretta fin dall'inizio sui binari preformati, regolata minuziosamente da norme eteronome che possono essere, indifferentemente, quelle ecclesiastiche o quelle convenzionali, seguite perché «si deve far così», «si è sempre fatto così», perché... (continua)
Tira, nimicu miu, tira la pinna
(continua)
inviata da giorgio 24/7/2011 - 09:21
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Paolo Pietrangeli: Mio caro padrone domani ti sparo

Paolo Pietrangeli: Mio caro padrone domani ti sparo
[1966]
Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Circolare a tutte
(continua)
inviata da Daniel Bellucci 23 luglio 2011 - La malta ammazza ! 23/7/2011 - 22:48
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Concerto pour la main gauche en ré majeur

Concerto pour la main gauche en ré majeur
(1933)
Concerto per la mano sinistra in re maggiore

Cari amici, mi è venuto in mente che questo pezzo sinfonico per pianoforte e orchestra (tra l’altro molto bello e importante) può essere degno di far parte del sito, considerando che Ravel l’ha scritto tra il 1929 e il 1930 per il pianista Paul Wittgenstein, che aveva perso il braccio destro durante la Prima guerra mondiale.

Mi sembra che fare qualcosa di così concreto per chi (non so quanto volente) ha combattuto in una guerra, sia molto meglio che gridare tanti slogan antimilitaristi spesso ipocritamente, come vediamo fare ancor oggi.

Per saperne di più vi rimando a Wikipedia.
inviata da Renato Stecca 23/7/2011 - 15:17
E così torneremo a Genova, dieci anni dopo, per non dimenticare.
Lorenzo Masetti 23/7/2011 - 12:15
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Si yo fuera tu amante

Si yo fuera tu amante
La experiencia de tomar conciencia y estar convencidos de que "todos los hombres pueden más que uno solo", es decir, la experiencia que supone la solidaridad contra la injusticia y como camino para la paz y la no violencia.

Y la experiencia del amor. Es incuestionable que la injusticia, la violencia, la pobreza, la guerra... desaparecerían del planeta si fuéramos capaces de tratarlo como a la persona a la que amamos..., con el mismo cariño..., con la misma pasión..., con la misma ternura.

Cantemos como quien respira
Que podria pasar si tu fueras el mundo,
(continua)
22/7/2011 - 23:40
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Il Sud è 'nu paese bellu assaj (Qua si campa d'aria)

Il Sud è 'nu paese bellu assaj (Qua si campa d'aria)
[1974]
Testo e Musica di Otello Profazio
Album: Qua si campa d'aria

« Non ti preoccupare » mi rassicura l'amico Bartleby. E infatti io non mi preoccupo. Certo coi Borboni – ci hanno tramandato i nostri nonni – si stava meglio, « Beati i tempi dî Burbùna ! » dicevano, pare fosse un vero paradiso..
ma anche adesso, a voler esser sinceri, non si sta male... Pensate che abbiamo studiato un sistema per abolire la fame.. e conseguenzialmente il fastidio quotidiano dell'ingerire alimenti per mantenersi in vita.. Vi pare poco? Un padrone cerca di prenderti per fame -e tu lo puoi mandare allegramente affanculo.. Niente male davvero..
E non è tutto. ..Questo è un segreto, ma a voi posso dirlo, purché rimanga fra noi.. sshh..
Abbiamo eliminato anche.. la morte e il lavoro!… sshh!..in barba all'antica maledizione del Padreterno (il padrone dei padroni, il re dei re)!. Ricordate il passo della... (continua)
Il Sud è 'nu paése bellu assai,
(continua)
inviata da giorgio 22/7/2011 - 19:13
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John Brown's Body

anonimo
John Brown's Body
Canzone popolare statunitense, usata come marcia durante la Guerra Civile, ne esistono diverse versioni. Il testo riprende la fine dell'attivista John Brown, convinto abolizionista dello schiavismo e sostenitore della parità dei diritti tra bianchi e neri. La morte di John Brown (avvenuta prima della Guerra di Secessione, nel 1859) avvenne per impiccagione dopo un fallito tentativo di far insorgere gli schiavi neri della Virginia Occidentale, irrompendo nell'arsenale del villaggio di Harper's Ferry. Additato come traditore e cospiratore, venne giustiziato nella più profonda vergogna. Nelle note delle canzone è narrata questa vicenda e vengono esaltati i valori in cui Brown credeva e per cui, pochi anni dopo, divenne inevitabile la secessione tra Nord e Sud. L'anima di John Brown, seppur priva del suo corpo, continua a camminare insieme ai suoi compagni, per la libertà e l'uguaglianza di tutte... (continua)
John Brown's body lies a-mold'ring in the grave
(continua)
inviata da Damiano 22/7/2011 - 15:43
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This Is My Rifle

This Is My Rifle
Back in '69, I didn't have a care
(continua)
inviata da anonymous 22/7/2011 - 06:09
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Duty Called

Duty Called
From his wheelchair
(continua)
inviata da anonymous 22/7/2011 - 05:08
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Ho visto anche degli zingari felici

Ho visto anche degli zingari felici
Dall’album omonimo del 1976

Arrangiamenti e invenzioni strumentali di:
Danilo Tomasetta: flauto traverso, sax tenore, sax contralto
Roberto Soldati: chitarra elettrica, chitarra acustica
Roberto Costa: basso elettrico, percussioni
Adriano Pedini: batteria, percussioni

Tutti appartenenti al Collettivo autonomo musicisti Bologna
Reinterpretata da Lolli anche con Il Parto delle Nuvole Pesanti
Ricantata anche da Luca Carboni e Riccardo Sinigalia (nel video alla fine compare lo stesso Lolli).

Per chi non ha vissuto quegli anni, un brano che è un ottimo esempio della miscela di morte vita elaborazione distruzione sogni incubi speranze realtà e tutto quello che è circolato nelle coscienze e nelle piazze in quel tempo sempre più lontano.

La canzone che darà il titolo al disco nasce nel giugno del 1975, come lunga ballata (nell'LP sarà per questo divisa in due parti) che descrive quello... (continua)
1.
(continua)
inviata da i.fermentivivi 21/7/2011 - 14:03
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Hermanos, sí a la vida

Hermanos, sí a la vida
Disco: "Canto a la unidad de verdad" (1978)

Trovato su Catemos como quien respira
Allí donde un hombre muera,
(continua)
21/7/2011 - 00:14
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Alegato contra las armas

Alegato contra las armas
(2003)
Album: El pequeño reloj

Enrique, como millones de personas por todo el mundo, nos manifestamos en contra de aquella guerra; él lo hizo, de forma escalofriante y apasionada, incluyendo en el disco su particular "Alegato contra las armas"; cante que musicalizó e interpretó inspirándose en un fragmento del "Claro de Luna" de Beethoven. Os recomiendo que escuchéis aquel tema...
Fernando Lucini
Un mundo, dos mundos, medio mundo se ríe del otro medio.
(continua)
20/7/2011 - 23:57
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Salmo

Salmo
Testo di Ernesto Cardenal
Musica di Inés Fonseca

--> Inés Fonseca canta a Ernesto Cardenal - Un abrazo de sensibildades

Di Ernesto Cardenal vedi anche Credo.
Bienaventurado el hombre que no sigue las consignas del Partido,
(continua)
20/7/2011 - 22:36

Comme les écrevisses

Comme les écrevisses
Comme les écrevisses

Canzone française – Comme les écrevisses – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 42

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Sais-tu, Lucien l'âne mon ami, que le bon Apollinaire disait :
« Je souhaite dans ma maison :
Une femme ayant sa raison,
Un chat passant parmi les livres,
Des amis en toute saison
Sans lesquels je ne peux pas vivre. »...

C'est là une pensée bien pacifique, Marco Valdo M.I. mon ami, dont je me réjouis hautement ; mais quand même, je me demande ce qu'elle vient faire ici dans cette histoire d'Allemagne... D'une année si réputée pour ses événements épouvantables...

En effet, en effet, mais précisément, combien n'ont-ils pas été les hommes... (continua)
Avec mon Leica, on était sur les bords de la Volga
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/7/2011 - 22:12
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Das Lied von der Moldau

Das Lied von der Moldau
Nella mia non lunga (giudizio soggettivo), ma non breve (oggettivo, purtroppo) vita, mi sono caduti di sotto il naso, nell'ordine: tal Benito Mussolini (ma, al momento, non me ne accorsi) e tal Bettino Craxi (e me ne accorsi benissimo). Oggi ho come il vago presentimento di avere ancora un po' di fiato per vederne cadere un terzo, di "re" d'Italia. Per questo il pensiero mi è andato alla Canzone della Moldava di Brecht- Smetana- Eisler, e sono venuto a cercarla qui, dove, puntualissimamente, l'ho trovata. Un plauso ad AWS. E in premio mando il link, che mancava, alla interpretazione "classica" di Gisela May
Gian Piero Testa 20/7/2011 - 21:38
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Fiore rubato

Fiore rubato
testo e musica meravigliosi, viva la nostra terra
giuseppe mascia 20/7/2011 - 16:51
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Incubo numero zero-Dedicata a Genova 2001 e a Carlo Giuliani

Incubo numero zero-Dedicata a Genova 2001 e a Carlo Giuliani
Rifacimento del brano di Lolli Incubo numero zero del 1977

Un breve brano della straordinaria composizione del saxofonista Nicola Alesini, una suite in tre tempi dedicata a Genova 2001 e a Carlo Giuliani con l'intervento di Claudio Lolli (Disoccupate le strade dai sogni).

Il concerto di Claudio Lolli, accompagnato da Nicola Alesini (sax) e Paolo Capodacqua (chitarra) si è tenuto a Genova il 10 Luglio 2011 a Villa Imperiale.

La serata è stata organizzata dal Forum Cultura per il decennale dei fatti del G8 (Genova 2001 - 2011)
Il giorno di solito comincia sporco
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 20/7/2011 - 16:16
Percorsi: Genova - G8

Il domatore

Il domatore
[2001]
Musica di Pardo Fornaciari
Parole di Marco Guercio.
Dedicata a Luigi Pagliuso, 36 anni, napoletano, operaio, morto nel 2000 precipitato dal ponte di una nave prossima al varo nel cantiere navale Fratelli Orlando (oggi Azimut-Benetti) di Livorno.
L’autore del testo, Marco Guercio, è anche uno degli avvocati che sta seguendo la famiglia Pagliuso nella causa civile intentata contro le aziende coinvolte nella “morte bianca” di Luigi. Ma non sarà facile perché gli indagati sono già stati assolti in sede penale, come se Luigi sia morto di morte naturale invece che per l’elusione da parte dell’azienda di misure di sicurezza dovuta alla fretta per l’imminente inaugurazione dello scafo appena ultimato.



“LIVORNO. Tre morti in dieci mesi: una lunga scia di sangue tra il dicembre del 1999 e il settembre del 2000 in quello che si chiamava ancora Cantiere Navali Fratelli Orlando. La prima... (continua)
Il domatore del circo dei "F.lli Orlando"
(continua)
inviata da Bartleby 20/7/2011 - 14:23

L'hanno ammazzato Umberto Primo

anonimo
L'hanno ammazzato Umberto Primo
[1900]

Testo trovato su questa pagina di Pardo Fornaciari con la seguente introduzione:
Gaetano Bresci, 26 anni, di Prato, tornò dagli USA dov'era emigrato per fare giustizia [dopo la strage di Milano realizzata dal feroce monarchico Bava su mandato di Umberto I, il “re buono”, nel 1898], ed il 29 luglio del 1900 uccise a Monza il re. Il popolo non capì il suo gesto, esecrato persino dai suoi compagni anarchici italiani. Solo una strofetta degli inizi del secolo lo ricorda:
L'hanno ammazzato Umberto Primo
(continua)
inviata da Bartleby 20/7/2011 - 09:40
Percorsi: Gaetano Bresci
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Caryl Chessman

Caryl Chessman
Sempre a proposito di trafficanti d'armi...

E' notizia di oggi - invero piuttosto relegata in secondo piano - che un enorme carico di armi (decine di migliaia di fucili d'assalto, milioni di pallottole, centinaia di razzi katiuscia ed anticarro) sequestrato nel 1994 a dei trafficanti (era l'epoca delle guerre balcaniche) e che i giudici allora stabilirono fosse distrutto dalle autorità italiane, beh, quell'arsenale non è stato affatto distrutto ma ben conservato nella base militare della Maddalena in Sardegna e recentemente trasportato verso destinazione ignota (ribelli libici?) utilizzando per alcuni tratti anche navi di linea piene di ignari passeggeri...

Alle interrogazioni di consiglieri regionali e parlamentari la presidenza del Consiglio ha opposto il segreto di Stato...


Maddalena, un arsenale da anni sotto sequestro consegnato ai ribelli libici?

Il mistero dei missili e delle... (continua)
Bartleby 20/7/2011 - 08:30
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American Idiot

American Idiot
In questi tempi di merda i Green Day non riescono ad emergere troppo. Ma un giorno, non ostante tutto, gli verrà riconosciuto tutto quello che hanno fatto e quel giorno Justin Bieber e Co. Si renderanno conto che la vera musica è completamente di versa dalla loro!
Mitch 19/7/2011 - 22:08
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Non più andrai farfallone amoroso

Non più andrai farfallone amoroso
Ho visto qualche commento su Mozart tratti dal Film di Forman "Amadeus" . Il film è bello ma è un falso storico , deve essere visto come un romanzo totalmente inventato.Per esempio,l'immagine di Salieri deriva dal fatto che fu denigrato da Puskin che gli estorse dei commenti quando egli aveva 77 anni (mori'nel '828) e ,a quel tempo , era come averne 100 oggi. Salieri fu anche maestro di Beethoven e aiutava i giovani.Mozart era un ammiratore della musica Italiana , studiò a lungo in Italia, scrisse 27 opoere e le piu' belle sono le tre su libretto del suo amico il Veneziano per adozione Lorenzo Da Ponte.
Con affetto Dino di Mantova
merlo.dino@gmail.com 19/7/2011 - 21:31
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W la guerra

W la guerra
Chanson italienne (Pugliese Foggiano) – W la guerra – Matteo Salvatore – 1956

«Tu connais, mon ami Lucien l'âne, de ces gens qui disent à tout bout de champ ou à tout bout de chant : « Rien de tel qu'une bonne guerre ! »... Ceux-là ne font pas toujours dans le second degré, ils en seraient pour la plupart restés à la Deuxième Guerre, mondiale. Et donc, pour ceux-là, je te dirai que cette chanson, teintée d'ironie, est bien une chanson contre la guerre. Il m'est arrivé souvent de dire moi aussi : « Ah, monsieur ! Rien de tel qu'une bonne guerre ! », allant ainsi – sans pour autant mettre des points d'ironie, ni même des points d'exclamation – dans le sens des propos bellicistes de mon interlocuteur et en y rajoutant une couche; il m'arrive parfois d'en mettre plusieurs. « Les jeunes de maintenant, on devrait les envoyer là-bas... Je ne sais pas où, en Irak, en Afghanistan, au Congo, en Somalie,... (continua)
VIVE LA GUERRE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/7/2011 - 21:02

Lu Sissanta

anonimo
[Dopo la fantomatica “Unità d’Italia”]

Ho trovato il testo sul sito della Regione Sicilia, dove viene attribuito senza riscontri (e nemmeno ne ho trovati in rete) a tal Andrea Pappalardo di Catania, per cui ho preferito attribuirla ad anonimo.
Dovrebbe comunque essere stato tratto dal volume di Antonino Uccello intitolato “Risorgimento e società nei canti popolari siciliani”, edito per la prima volta nel 1961 in occasione del centenario dell’Unità d’Italia.

Della precoce disillusione e del consolidarsi del malcontento nella Sicilia post-unitaria, quella che aveva creduto che finalmente si realizzasse il mancato 48 e che invece si era ritrovata soltanto con nuovi padroni, “novi rrapaturi, novi cani grossi” tutti intenti - come i precedenti - a rapinarla.
Parru ppi lu Sissanta, o mei signuri:
(continua)
inviata da Bartleby 19/7/2011 - 15:44
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Un exèrcit

Un exèrcit
[2003]
Lletra i música: Jordi Guardans

Maria del Mar Bonet + Coral Cantiga
Anche in Terra Secreta [2007]



L'exèrcit de Jordi Guardans: " El record de les mobilitzacions de Barcelona la primavera del 2003 contra la guerra de l'Iraq. Com la banda sonora d'un documental mut, assimilable també a d'altres tipus de lluita per les llibertats col.lectives" Maria del Mar Bonet.

L'esercito di Jordi Guardans "Il record della mobilitazioni di Barcellona nella primavera del 2003 contro la guerra in Iraq. Come la colonna sonora di un documentario muto, assimilabile anche a altri generi di lotta per le libertà collettive".
Un exèrcit al costat d'un país sense fronteres,
(continua)
19/7/2011 - 15:30
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Lluna de pau

Lluna de pau
[2003]
(Maria del Mar Bonet + Coral Cantiga)
Lluna de pau, germana dels estels,
(continua)
19/7/2011 - 15:26
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Il Pescatore

Il Pescatore
Io sono cresciuta con De Andrè e Guccini. Avevo circa 10 anni e già lo ascoltavo, grazie a mio fratello Ilario, intelligente e sensibile, anarchico e idealista, buono e generoso, ma tossicodipendente, perciò bollato come rifiuto umano.Quando Faber se n'è andato mi è mancato un fratello. Se ho qualcosa di buono dentro me lo devo alle sue canzoni (e a quelle di Guccini). Namastè!
silvietta 19/7/2011 - 15:18
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La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida]

La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, <i>o</i> Il feroce questore Guida]
1b. Traduzione spagnola della versione originale: Gustavo Sierra Fernández
1b. Traducción al español de la versión original: Gustavo Sierra Fernández
1b. Spanish translation of the original version: Gustavo Sierra Fernández
1b. Traduction espagnole de la version originale: Gustavo Sierra Fernández
1b. Alkuperäisen version espanjankielinen käännös: Gustavo Sierra Fernández


Os traigo la traducción al castellano o español que realicé el otro día. Es una traducción bastante literal, con algún que otro error seguramente, y que respeta además en lo que le permite la misma traducción la métrica

La Zamarra de Gustavo: Romances anarquistas italianos: Giuseppe Pinelli
LA BALADA DEL PINELLI
(continua)
inviata da Gustavo Sierra 19/7/2011 - 12:43
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Lu polverone

Lu polverone
Così il pugliese Matteo Salvatore:

"Nelle campagne eravamo sfruttati dai guardiani del padrone, che erano i cani da guardia del padrone. All'età di 14 anni è morta mia sorella perché mio padre non riusciva a procurarci da mangiare. Allora imparai a suonare la chitarra da un cieco del paese, Vincenzo Pizzicoli, e per quindici anni lo accompagnai imparando a cantare le canzoni della mia zona.. Oggi tutti vanno a scuola.. la mia unica cultura sono queste canzoni che non so scrivere perché sono ignorante, ma sono impresse nella mia mente più che in una registrazione, perché sono storie vere raccontate da contadini e mi vengono in mente solo nelle piazze a diretto contatto col pubblico…”

Così il nero americano Josh White, come immaginato da Bartleby a partire dalla biografia dei suoi anni giovanili:

“Sono nato a Greenville, nel South Carolina, nel 1914. Allora lì la legge la facevano i bianchi... (continua)
Bartleby 19/7/2011 - 08:34




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