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Precario il mondo

Precario il mondo
da "S.C.O.T.C.H." (2011)
featuring Raiz
Mi sono rotto, io mi sono rotto,
(continua)
4/4/2011 - 21:52
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Distant Drums

Distant Drums
Belli ciao, vi mando questa canzone, anche se non è propriamente contro la guerra; mi fa una certa tristezza, perchè mi sembra ben rappresentativa della mentalità militaresca (cioè parecchio idiota): dato che vado in guerra, sposiamoci (tanto, se poi resti vedova, c... tuoi!). Ciao
I hear the sound of distant drums
(continua)
inviata da Renato Stecca 4/4/2011 - 19:13
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Perfumes of Arabia

Perfumes of Arabia
[1991]
Album “Down to the Bone”, 1992.
Testo trovato su English Folk Music
I was driving on a journey when I turned my radio on
(continua)
inviata da Bartleby 4/4/2011 - 14:39

England's Power and Glory

England's Power and Glory
[1982]
Album “Home and Deranged”
Con la formazione English Country Blues Band
Una canzone scritta da Robb Johnson
Testo trovato su Mudcat Café
If you sail around Australia, there's a land of barren stone
(continua)
inviata da Bartleby 4/4/2011 - 13:58
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Cuervo Ingenuo

Cuervo Ingenuo
Conviene siempre ser crítico, y, si además uno se siente traicionado, hiriente a más no poder. Hacia el año 86, con el trasfondo del debate sobre la permanencia de España en la OTAN, la izquierda española se sentía traicionada por el entonces presidente del gobierno, el socialista Felipe González, al incumplir su promesa de retirar a España de la Organización del Tratado del Atlántico Norte. Muchos artistas e intelectuales se movieron, junto a las iniciativas populares, en campañas contra la OTAN. Uno de ellos, Javier Krahe, tenía una canción demoledora en la que interpretaba a un indio al que le había estafado uno de aquellos “rostros pálidos” que en las películas del oeste salen como buenos: la idea era que Felipe, el hombre blanco, había actuado como aquellos dirigentes estadounidenses con los indios, la población española, haciéndoles promesas que no cumpliría, y por eso Krahe decide... (continua)
Tú decir que si te votan
(continua)
3/4/2011 - 21:36

I'd Rather Be (a Cheese-Eating Surrender Monkey)

I'd Rather Be (a Cheese-Eating Surrender Monkey)
[2010]
Lyrics & Music by Pete Young
Album: All Hat, No Cattle

It's really an anti-war song, and perhaps an observation on the Middle East, or it's maybe just another 'Awful Song'. Whatever, there's a lot to be said for joining the French for a nice bit of cheese and perhaps even a glass of Chateau Lafite.
"45 minutes", they said, but the French said: 'Non!'. So did the Germans. Of course, they know a thing or two about futile wars of aggression. But the cow-poke and his little poodle went off to war, and there's another fine mess they've gotten us into. Funny thing is, the little poodle believes that because he thought it was right, then he did no wrong. Oh dear."
I was in my pyjamas when I heard a startled voice
(continua)
inviata da giorgio 3/4/2011 - 20:15
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Soldier

Soldier
Il singolo “Soldier” si inserisce prepotentemente nelle sessioni di prove scavalcando gli altri brani in preparazione. Per questa canzone arrivano due nuove collaborazioni, Daniele Cuccarese alla voce e Lidia Previtero alle tastiere.

Questo singolo nasce apportando alcune variazioni ad un pezzo precedentemente scartato e travolge immediatamente tutti i componenti del gruppo. Le sessioni di prove diventano frizzanti e coinvolgenti fino a portare il gruppo alla prima registrazione ufficiale. Il testo affronta temi forti come quello della guerra, dell’omicidio e del coraggio delle proprie azioni.
What’s your name?
(continua)
inviata da Antonio Cusano 3/4/2011 - 17:45

No Man's Land

No Man's Land
[2008]
Lyrics & Music by Pete Young
All alone
(continua)
inviata da giorgio 3/4/2011 - 16:15
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Fire in the Sky

Fire in the Sky
[2006]
Music & Lyrics By Mark Ellis
Album: Beyond The Blue

"An anti war song, written from the perspective of a young man having to leave his family to go to war, to fight, and even possibly be killed, walking away to an uncertain future. A dilemma the majority of us will never have to face. And I for one ho.."
Well we didn't sleep easy in our beds tonight,
(continua)
inviata da giorgio 3/4/2011 - 11:10
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Tahia Masr

Tahia Masr
Traslitterazione e traduzione: mal d'egitto
Mish hanesteslem ua nerga teni
(continua)
inviata da mcb 3/4/2011 - 09:41
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Il comandante Picelli

Il comandante Picelli

“Come la luce e l’aria, le idee di libertà e uguaglianza penetrano ovunque e ‎nessuna forza può contenerle”. Guido Picelli.‎


Canzone dedicata a Guido Picelli (Parma, 9 ottobre 1889 – Algora, Spagna, 5 gennaio 1937).‎
Volontario nella Croce Rossa durante il primo conflitto mondiale, nel 1919 aderì al Partito ‎Socialista nelle cui fila fu poi eletto deputato. ‎
A Parma, nel 20 fondò la Guardia Rossa e nel 22 gli Arditi del Popolo, dando vita ad un fronte ‎unico antifascista, costituito da anarchici, comunisti, popolari, repubblicani e socialisti, che difese ‎vittoriosamente Parma per cinque giorni sconfiggendo migliaia di fascisti comandati da Italo Balbo. ‎Ancora nel 1923, ben dopo la marcia su Roma, i fascisti non controllavano i quartieri popolari a ‎Parma. ‎
Picelli fu più volte arrestato e scampò a diversi tentativi di assassinio. Passato al Partito Comunista, ‎nel 1926 fu dichiarato... (continua)
Erano arrivati sul far della mattina
(continua)
inviata da DonQuijote82 2/4/2011 - 15:57
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Cittadini

Cittadini
[2003]

Album :Pòble Mon Pòble

In attesa di reperire il testo originale ...

Versione italiana di Francesco Torello pubblicata sul numero di aprile della rivista : ALP
CITTADINI DELLA TERRA INTERA
(continua)
inviata da adriana 2/4/2011 - 15:01
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Sout Alhoureya

Sout Alhoureya Hany Adel, Amir Eid Hawary
Sout Alhoureya
Si tratta della traslitterazione trovata qui: Mal d'Egitto

E' una delle canzoni della rivoluzione egiziana.
nazelt ua olt ana mish raga
(continua)
inviata da mcb 2/4/2011 - 11:16

Chez Diener

Chez Diener
Chez Diener

Canzone française – Chez Diener – 1930 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 29

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Nous voici à nouveau dans ces Histoires d'Allemagne, qui, tu t'en doutes bien, Lucien l'âne mon ami, vont nous occuper un certain temps encore.

Hou là là, oui, je le pense bien, Marco Valdo M.I. mon ami. À mon sens, sans doute encore une bonne année. Et qui sait ce que tu vas encore me raconter. Dans l'ensemble , on l'imagine assez clairement : le Reich, la guerre, la division, la réunification, le mur tombé d'un seul côté... La marche vers la Grande Allemagne, la marche vers la Grande Europe...C'est carrément téléologique.

En effet, Lucien l'âne mon... (continua)
Mais rien que pour vous dire, mes amis
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/4/2011 - 21:04

Ses par vott quarantott

anonimo
Filastrocca piacentina di città

Soltanto una piccola filastrocca piacentina (propriamente un "risotto", ovvero una commistione di strofe di diverso argomento tipo della cultura popolare lombarda; Piacenza, come si sa, culturalmente e geograficamente è assai più vicina alla Lombardia che all'Emilia); niente di che, con la classica strofetta sul "fà il soldà"; ma perché no, ci può stare anche lei. Del testo, se nelle composizioni popolari, filastrocche comprese, il tema del rifiuto del servizio militare è una costante, ci dovrà pur essere un motivo...

La filastrocca è tratta dal volume: Piasentinäda. Barciaclada in Piasintein di Luigi Paraboschi, edizioni LIR, 2a edizione, pagina 74.[RV]
Ses par vott quarantott,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/4/2011 - 19:45
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Children for Flags

Children for Flags
After watching the movie "The Hurt Locker" I was moved to write this song, emphasizing the futility of war.
Cities and towns all over the world, they gather and the scene looks the same;
(continua)
inviata da Tom McInerney 1/4/2011 - 15:03
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My Sister and I

My Sister and I
[1941]
Scritta da Hy Zaret, Joan Whitney e Alex Kramer.

Una canzone scritta subito dopo l’occupazione nazista di Francia, Belgio e Paesi Bassi (maggio-giugno 1940)
My sister and I remember still
(continua)
inviata da Bartleby 1/4/2011 - 12:04
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Per incanto e per amore

Per incanto e per amore
[2003]
Album “Sono io, l'uomo della storia accanto”
Fa' che il tempo di un uomo non sia
(continua)
inviata da Bartleby 1/4/2011 - 09:17
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Chiui sta porta

Chiui sta porta
[2009]
Scritta da Salvatore Tartamella e Walter Gilli
Dal disco intitolato “Pantelleria ti resta nel cuore”.
Chiui sta porta chi trasi lu ventu
(continua)
inviata da Bartleby 1/4/2011 - 09:06
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We're All Dodgin'

We're All Dodgin'
[1963]
Album “The Weavers' Almanac”

Come spiegato su Mudcat Café, questa canzone - nota anche con il titolo “The Dodger Song - affonda le radici nell’800 e nel 1941 fu riportata in auge dagli Almanac Singers che la incisero nell’album “Sod Buster Ballads”.
Ho preferito però attribuirla ai Weavers perché sono loro che vi inserirono ex novo una strofa squisitamente anti-militarista:

“Oh, il generale è un furbacchione, un gran furbacchion,
Oh, il generale è un furbacchione, sì, e io pure sono un furbacchion.
Vi farà marciare su, vi farà marciare su,
Ma attenzione, ragazzi, sarà lui a seppellirvi.”
Oh, the candidate's a dodger, yes, a well-known dodger,
(continua)
inviata da Bartleby 1/4/2011 - 08:13
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Lamped U.S.A

Lamped U.S.A
(30 marzo 2011)

Reinterpretazione del brano "Surfin' U.s.a." dei Beach Boys.
Veniamo dalla Somalia
(continua)
31/3/2011 - 18:05

Senis Long 1969

Senis Long 1969
[197?]

Una canzone in in Tok Pisin, il creolo anglo-melanesiano parlato in Papua Nuova Guinea.
Vi si parla di come nel 1969 il regime di Giakarta riuscì a formalizzare agli occhi della comunità internazionale l’occupazione militare di West Papua (che gli indonesiani chiamano West Irian) facendo celebrare un referendum, supervisionato dall’ONU, (il cosiddetto “Penentuan Pendapat Rakyat (PEPERA)”, o “Act of Free Choice”) che decretò l’incorporazione della provincia all’Indonesia. In realtà furono solo un migliaio di rappresentanti dei distretti dell’area ad esprimersi favorevolmente all’annessione e molti di loro subirono violenze, intimidazioni e minacce di morte da parte del Kopassus, le feroci forze speciali dell’esercito di Giakarta. E anche in seguito i militari non smisero la repressione dei nativi, molti dei quali fuggirono ad est diventando rifugiati sotto la protezione del Commonwealth... (continua)
Taim bifo long hap bilong san igo damt
(continua)
inviata da Bartleby 31/3/2011 - 15:46
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Pianeta Terra

Pianeta Terra
Una canzone che a me è piaciuta moltissimo perché racconta con un buon ritmo come ci si renda conto pian piano, superando le ovvietà della vita, che si va incontro a una serie incredibile di paradossi.. come l'uomo che fa la guerra a se stesso e che si sorprende delle guerre quando lascia giocare suo figlio con le pistole e le bombe di plastica.. e allo stesso modo come tutti noi vorremmo vivere un amore felice ma poi spesso lo vediamo come una sfida.. E ancora, in mezzo alla vita che si ripete quotidianamente allo stesso modo, ci sorprendiamo della sua assurdità..
Un po' di fiducia e pazienza, il mio futuro non è ancora
(continua)
inviata da Daniel 31/3/2011 - 13:01
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Brown-Skinned Cow

Brown-Skinned Cow
[1947]
Parole di Hy Zaret
Musica di Lou Singer
Nell’album “Little Songs on Big Subjects” del 1948.
Testo trovato su Mudcat Café.

Finite le carneficine delle due guerre mondiali, l’Europa ed il mondo intero avevano bisogno di ricostituire il proprio “tessuto connettivo” seriamente danneggiato. Fu così che un’ondata di bontà (e di buonismo) serpeggiò per il globo. La sua manifestazione più importante fu la creazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, che oggi è ridotta al ruolo di poliziotto al soldo dei potenti ma che nelle intenzioni originarie doveva servire “a salvare le future generazioni dal flagello della guerra […], a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella uguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole”.

Fu l’ONU a commissionare al paroliere Hy Zaret (quello di “Unchained... (continua)
You can get good milk from a brown-skin cow;
(continua)
inviata da Bartleby 31/3/2011 - 10:33

Ol’ Commodore Gray

Ol’ Commodore Gray
[1947]
Parole di Hy Zaret
Musica di Lou Singer
Nell’album “Little Songs on Big Subjects” del 1948.
Testo trovato sul sito di Steve Cotler, cantante, cantautore ed educatore statunitense.

Nel 1953 questa canzoncina, accompagnata da un cartoon, fu utilizzata per una campagna promossa dalla “Lega Anti-diffamazione”, la Anti-Defamation League, organizzazione internazionale nata negli USA nel 1913 con lo scopo di combattere l’antisemitismo nel mondo.

Finite le carneficine delle due guerre mondiali, l’Europa ed il mondo intero avevano bisogno di ricostituire il proprio “tessuto connettivo” seriamente danneggiato. Fu così che un’ondata di bontà (e di buonismo) serpeggiò per il globo. La sua manifestazione più importante fu la creazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, che oggi è ridotta al ruolo di poliziotto al soldo dei potenti ma che nelle intenzioni originarie doveva servire “a... (continua)
Ol’ Commodore Gray had a dog and a cat
(continua)
inviata da Bartleby 31/3/2011 - 10:20

The Poor Old World (a Little Song on Atom Pills)

The Poor Old World (a Little Song on Atom Pills)
[1947]
Parole di Hy Zaret
Musica di Lou Singer
Nell’album “Little Songs on Big Subjects” (1950?).
Testo trovato sul sito di Steve Cotler, cantante, cantautore ed educatore statunitense.

Siamo a cavallo tra i 40 e i 50 e i Bachelors, un quartetto vocale maschile di cui oggi si è persa la memoria, riproposero “Little Songs on Big Subjects”, il disco dei Jesters uscito con successo qualche tempo prima. L’unico brano originale del disco, scritto e composto dai soliti Zaret e Singer, era questa canzoncina anti-atomica ed anti-bellica:

“Quelle pillole atomiche non curano le malattie della terra
Il suo battito peggiora di giorno in giorno.
Un bel po’ di pace è quel che ci vorrebbe
Per far stare meglio il mondo”

Finite le carneficine delle due guerre mondiali, l’Europa ed il mondo intero avevano bisogno di ricostituire il proprio “tessuto connettivo” seriamente danneggiato. Fu così che... (continua)
The poor old world is feelin’ sick -
(continua)
inviata da Bartleby 31/3/2011 - 09:48
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Close Your Eyes and Point Your Finger

Close Your Eyes and Point Your Finger
[1947]
Parole di Hy Zaret
Musica di Lou Singer
Nell’album “Little Songs on Big Subjects” del 1948.
Testo trovato sul sito di Steve Cotler, cantante, cantautore ed educatore statunitense.

Finite le carneficine delle due guerre mondiali, l’Europa ed il mondo intero avevano bisogno di ricostituire il proprio “tessuto connettivo” seriamente danneggiato. Fu così che un’ "ondata di bontà" serpeggiò per il globo. La sua manifestazione più importante fu la creazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, che oggi è ridotta al ruolo di poliziotto al soldo dei potenti ma che nelle intenzioni originarie doveva servire “a salvare le future generazioni dal flagello della guerra […], a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella uguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole”.

Fu l’ONU a commissionare... (continua)
Close your eyes and point your finger,
(continua)
inviata da Bartleby 31/3/2011 - 09:19
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Surdate

Surdate
[1910]
Testo Libero Bovio
Musica di Evemero Nardella

«Songo napulitano. Nun voglio fa' 'a guerra, signor tenente.. voglio sulamente canta' !».
Forse questo dovrebbe essere l'unico atteggiamento e contegno da assumere.. sempre!
'O tenente mm'ha 'ncucciàto
(continua)
inviata da giorgio 31/3/2011 - 08:28
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Why?

Why?
[2006]
Lyrics & Music by Glynne Davies
Album: Will It Hurt

An Anti-War Song with an Answer..
"I had the idea for this song when driving home after a folk night where anti-war songs were sung.
The fact that very few protest songs offer an alternative.. "
Why do Wars exist
(continua)
inviata da giorgio 31/3/2011 - 08:24
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Letters From Vietnam

Letters From Vietnam
"Oh Lord I'm tired and sad
(continua)
inviata da Anonymous 31/3/2011 - 05:56
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Κλείσ' το παράθυρο

Κλείσ' το παράθυρο
Kleis' to paráthyro

Στίχοι: Μάνος Ελευθερίου
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη
Τα τραγούδια του αγώνα - 1971

Testo di Manos Eleftherìou
(politonico nell'originale)
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione di Maria Farandouri
LP "Ta tragoudia tou agona/Le canzoni della lotta" - 1971




Un altro dei quattro testi di Manos Eleftherìou per le "Canzoni della lotta" di Theodorakis (cfr. Ποιος τη ζωή μου) (gpt)
Απόψε μη μιλήσεις για ποιήματα
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 30/3/2011 - 21:49
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Η επιστολή

Η επιστολή
I epistolí

Στίχοι: Μάνος Ελευθερίου
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη
Τα τραγούδια του αγώνα - 1971

Testo di Manos Eleftherìou
(politonico nell'originale)
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione di Maria Farandouri
LP "Ta tragoudia tou agona/Le canzoni della lotta" - 1971




Un altro dei quattro testi di Manos Eleftheriou per le "Canzoni della lotta" di Theodorakis (cfr: Ποιος τη ζωή μου) (gpt)
Είμαι καλά, πολύ καλά, για σας το ίδιο επιθυμώ.
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 30/3/2011 - 21:44
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Η αυλή

Η αυλή
I avlí

Στίχοι: Μάνος Ελευθερίου
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη
Τα τραγούδια του αγώνα - 1971

Testo di Manos Eleftherìou
(politonico nell'originale)
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione di Maria Farandouri
LP "Ta tragoudia tou agona/Le canzoni della lotta" - 1971




Un altro dei quattro testi di Manos Eleftherìou per le "Canzoni della lotta" di Theodorakis (cfr: Ποιος τη ζωή μου) (gpt)
Σφυρίζει στην ταράτσα η ζωστήρα
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 30/3/2011 - 21:41

Yaso Yayun

Yaso Yayun
[1984]
Testo in lingua biak trovato sulla tesi di laurea dell’australiana Diana Glazebrook intitolata Dwelling in exile, perceiving return - West Papuan refugees from Irian Jaya living at East Awin in Western Province, Papua New Guinea, 2001.



Una canzone – secondo me - molto importante.
Intanto credo che sulle CCG/AWS questa sia la prima canzone in biak , una lingua austronesiana parlata nelle isole dell’arcipelago di Papua, cioè la parte occidentale della Nuova Guinea, quella facente parte dell’Indonesia.
E soprattutto si tratta del testamento spirituale di un uomo che difese fino alla morte l’identità culturale delle popolazioni native di quell’area, che dalla dominazione olandese passarono all’inizio degli anni 60 sotto quella indonesiana, conoscendo quattro decenni di feroce repressione da parte del Kopassus, le famigerate forze speciali dell’esercito di Giakarta.
Arnold Ap era... (continua)
Yaso Yayun
(continua)
inviata da Bartleby 30/3/2011 - 13:16
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La legge giusta

La legge giusta
LA JUSTA LEY
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/3/2011 - 17:12
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Western Union

Western Union
[2006]
Album: Dopo il lungo inverno
Dopo il lungo inverno

Prologo - Quel giorno a primavera - La musica del tempo - Tota la sira - Oltre la guerra e la paura - Le strade di Crawford - Western Union - Mia dolce rivoluzionaria - Il paese delle meraviglie - Intermezzo - I prati di Bismantova - Mala Sirena - Mama Africa - Risamargo - La stagioun di delinqueint - Il treno dei folli - Come nuvole lontane - Stranger in Birkenau - Epilogo


Wester Union è il nome di un’agenzia che ti permette di spedire soldi in giro per il mondo. Ma potrebbe anche rimandare ad un ipotetico Sindacato d’Occidente. Se solo il nostro mondo riuscisse a ricordare parole come solidarietà, accoglienza, tolleranza. Una canzone per la solitudine di chi è stanco di “puzzare di straniero”.
Special guest: la brass band macedone Original Kocani Orkestar, capitanata dal virtuoso della tromba "King" Naat Veliov.
Western Union, qui chez Babylon
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/3/2011 - 16:56
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Indios del mondo

Indios del mondo
2002
Pane e rose
Ho visto i senza terra
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/3/2011 - 08:54
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Fuochi sulla montagna

Fuochi sulla montagna
I fratelli Tani
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/3/2011 - 08:52
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Il popolo è un bambino

Il popolo è un bambino
Tratta da Il bidet e la rivoluzione, brano inciso con la Bandabardò nel disco Sette x uno, il cui ricavato è devoluto a Save the Children.
E' sostanzialmente una rivisitazione di questi 2 brani, vedete voi se dargli un'autonomia o se lasciarlo qui.
(in rete non si trova l'ho trascritto direttamente dal brano)
IL BIDET E LA RIVOLUZIONE
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/3/2011 - 08:06
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?װער קלאַפּט עס

anonimo
?װער קלאַפּט עס
Chanson Yiddish - Ver Klapt Es? – Anonyme – 1942

Voici venue du ghetto de Łódź, une chanson dont les premières strophes sont une comptine d'amour, rêveuse, mais dont les trois dernières offrent une vue dramatique sur la vie dans le ghetto assiégé, affamé et désespéré.
Le « vieux » de l'avant-dernière strophe, celui dont tous ont peur comme du géniteur de l'amoureuse courtisée en cachette, est Chaïm Rumkowski, le chef controversé du Judenrat du ghetto de Łódź. « Roi Chaïm », ainsi appelé en raison de l'autorité absolue qu'il exerçait, organisa le ghetto comme une machine efficiente de productivité en faveur des nazis, en espérant peut-être de cette manière réussir à troquer la très haute productivité contre le sauvetage du plus grand nombre de Juifs... Ce fut une grave erreur de jugement , sinon un complet errement; la ligne de Rumkowski empêcha l'organisation de la résistance à l'intérieur... (continua)
QUI FRAPPE ?
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/3/2011 - 22:21
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Bandiere da bruciare

Bandiere da bruciare
2001
Romantic Songs of dissidence
Posso sentire il vento soffiare
(continua)
inviata da Enrico Shot in System HC 28/3/2011 - 21:09
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Tell Me Why

Tell Me Why
DIMMI PERCHE'
(continua)
inviata da Andrea 28/3/2011 - 20:36
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Is It Any Wonder?

Is It Any Wonder?
C’È DA MERAVIGLIARSI?
(continua)
inviata da Andrea 28/3/2011 - 20:28
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Everybody's Changing

Everybody's Changing
TUTTI STANNO CAMBIANDO
(continua)
inviata da Andrea 28/3/2011 - 20:26
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L'acqua

L'acqua
Chanson italienne – L'acqua – Radici nel Cemento

Cette fois, le groupe Radici nel Cemento a voulu mettre l'accent sur une question cruciale et combien actuelle : l'eau publique.
Dans les dernières années, on assiste à un véritable arraisonnement de biens publics de la part de spéculateurs privés, multinationales et souvent de de politiciens intéressés quand ils ne sont aps directement en collusion ou corrompus.
L'accès à l'eau est un droit universel et ne peut être vendu !
Au travers de textes engagés et décidés, le groupe exhorte à se tenir attentifs et à s'activer pour la défense de l'eau mais aussi de tout autre bien public car le marché sans frein n'a pas de conscience et dévore tout.

En effet, dit Lucien l'âne. Une seule solution raisonnable pour assainir l'air de la planète, pour rendre la vie vivable : supprimer les marchés.
L'EAU
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/3/2011 - 19:41
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San Lorenzo

San Lorenzo
Il dilemma non esiste...PACE PACE PACE
Alessandra 28/3/2011 - 16:03
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Alieni

Alieni
[2004]
Nell'album "Sì sì Sì NO no No" (Maninalto! Records)

(B.B.)
mi sento confuso, lo
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/3/2011 - 08:14
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Stornelli d’esilio

Stornelli d’esilio
[1895-98]
Parole di Pietro Gori
Sulla melodia della canzone popolare toscana “Figlia campagnola”.
La prima pubblicazione risale al 1898, sulla rivista degli anarchici italiani profughi in America “La Questione sociale”
Testo trovato su Voci di mezzo
Interpreti: Margot (Cantacronache), Caterina Bueno, Les Anarchistes

Una canzone che Pietro Gori potrebbe aver scritto sia all’epoca del primo esilio - quando fu espulso dalla Svizzera dove era riparato per evitare l’arresto, accusato di essere l’ispiratore dell’attentato di Sante Caserio al presidente francese Sadi Carnot – sia a quella del secondo esilio, quando Gori fu costretto a fuggire in Sud America a seguito della repressione scatenata a partire dai moti milanesi del 1898.

“Nostra patria è il mondo intero, nostra legge è la libertà…”

Mi è venuto bene di offrire questa canzone a contributo delle CCG/AWS contro tutta la retorica... (continua)
O profughi d’Italia, a la ventura
(continua)
inviata da Bartleby 28/3/2011 - 07:05
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Omar El-Mukhtar

Omar El-Mukhtar
Per finirla, la verità è una e una sola: quando il popolo si desta, Dio si mette alla sua testa, la sua "Folgore" gli dà.
Gian Piero Testa 28/3/2011 - 02:45




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