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6 dicembre 2007: il rogo della Thyssen Krupp di Torino. Cinque canzoni che ne parlano: Tra il 5 e il 6 dicembre a Torino [Thyssen], Quelli della Thyssen Krupp, Thyssen Krupp, in memory of, Siamo gli operai e 7.
Riccardo Venturi 6/12/2011 - 10:58

Stati d'emergenza

Stati d'emergenza
Testo di Anna Barile
Musica: Stornelli laziali



Anna Barile (che nel video sopra vediamo impegnata in una sua personale "dedica" a Silvio Berlusconi) la abbiamo conosciuta al 4° raduno del Deposito, che si è svolto al circolo Agorà di Pisa lo scorso 3 dicembre. Una signora gentile e quieta, con la sua chitarra e il suo terremoto. Sí, perché Anna Barile abita all'Aquila, è aquilana di adozione (anche se è nata a Roma) e va per l'appunto in giro con la sua chitarra a raccontare quel che sta accadendo all'Aquila dopo il terremoto del 6 aprile 2009.

Parlando della sua città, Anna ci dice che è diventata una sorta di "laboratorio" per la sperimentazione e la messa in atto delle "nuove politiche dell'emergenza" in un paese dove l'emergenza per le "calamità naturali" è un business ultramiliardario. Tali "nuove politiche" hanno avuto all'Aquila un'attuazione quasi perfetta, in varie fasi: una... (continua)
E zitto zitto pure quest'anno passa
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 5/12/2011 - 21:55
Percorsi: Terremoti
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Plin plon

Plin plon
[1990]
Testo e musica di Roberto Ballerini

Ε- stata scritta nel 1990 poco prima della guerra del golfo n°1.
Plin plon! Buon giorno!
(continua)
inviata da roberto ballerini 5/12/2011 - 19:55

L'Antiatomique

L'Antiatomique
L'Antiatomique

Canzone française – L'Antiatomique – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 54

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Mil neuf cent cinquante-cinq, souviens-toi Lucien l'âne mon ami... En cinquante-cinq, on était en pleine guerre froide, en plein milieu d'un affrontement des Titans... De froide, cette guerre risquait bien de passer à des températures solaires et d'irradier toute la planète de son réchauffement. On en était à gonfler les biceps militaires, à pousser les poitrails en avant, à défiler on ne peut plus militairement, à lever les mentons, à lancer des invectives... Le pire était que ceux qui se lançaient dans pareilles rodomontades n'étaient pas des gens de... (continua)
Mon père un fameux bricoleur
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/12/2011 - 17:55
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La Tirolese (E semo livornesi)

anonimo
La Tirolese (E semo livornesi)
[ca. 1798] ; [1849]
Musica del 1849:
Rielaborazione dal canto popolare "Marinaresca"
di Giuseppe Rapallo Cianetti

Racconta Pardo Fornaciari, del cui repertorio questa canzone fa oramai parte in pianta stabile, che, nel 1794, le idee rivoluzionarie erano oramai talmente attecchite nel popolo livornese, che "Quattro giovani venivano arrestati, accusati di aver cantato canzoni rivoluzionarie all'Osteria dei Greci. Il fascicolo conservato nell'Archivio di Stato riporta gli interrogatori (condotti in modo singolarmente moderno: niente tortura, ad esempio) domande e risposte degli accusati, i testi delle canzoni. Ecco che cosa cantavano, questi quattro operai analfabeti, che aspettavano dalla Francia, dove tagliavan la testa a nobili e a padroni, la vendetta delle proprie sofferenze:

Madame Verteau avez promis
de faire corgée tout Paris
Madame Toilette avez resolu
et non fait tonner... (continua)
1. La versione del 1798
(continua)
inviata da Bartleby e Riccardo Venturi 5/12/2011 - 17:43
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‎¿Qué será que todos piden?‎

‎¿Qué será que todos piden?‎
‎[1975]‎
Album “En directo” del 1976.‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Chi sarà costei che tutti reclamano a gran voce? AMNISTIA per i prigionieri politici!‎
Per il solo fatto di aver pronunciato la parola Víctor Manuel passò una notte in gattabuia nel ‎dicembre del 1975…‎
Qué será que todos piden
(continua)
inviata da Bartleby 5/12/2011 - 15:13
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Aída La Fuente

Aída La Fuente
‎[1976]‎
Album “Víctor Manuel 10”‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Come Aida Lafuente, una canzone dedicata alla militante comunista Aída La Fuente, “Rosa Roja de ‎Asturias”, uccisa ad Oviedo durante la fallita rivoluzione del 1934 dai legionari di Francisco ‎Franco. La repressione del movimento rivoluzionario asturiano fu un pò la prova generale del golpe ‎fascista del 1936.‎
‎¿Qué sabes tú de Aída?
(continua)
inviata da Bartleby 5/12/2011 - 14:55
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En la Planta 14‎

En la Planta 14‎
‎[1967]‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Canzone che, visto il tema e come lo trattava, potè vedere la luce solo nel 1975. E pure allora la ‎censura non mancò (vedi * nel corso del testo) quando impose che i minatori, furenti per la morte ‎dei loro compagni, pregassero Iddio invece di bestemmiarlo…‎
Un brano che fa il paio con la popolare Nel pozu María Luisa [En el pozo María Luisa, o Santa Bárbara bendita], anch’essa dedicata agli incidenti nelle miniere ‎d’Asturia.‎
En la planta 14 en el pozo minero
(continua)
inviata da Bartleby 5/12/2011 - 14:33
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Al compañero Orlando Martínez

Al compañero Orlando Martínez
‎[1975]‎
Album “Cómicos”‎
Testo trovato su Cancioneros.com‎



Vabbè che il Generalisimo stava schiattando, ma ci voleva un certo coraggio nella Spagna de 1975 ‎a scrivere e pubblicare una canzone come questa, contenuta in un album che Víctor Manuel dedicò ‎ad un grande sciopero di attori ed artisti contro la censura e per l’amnistia ai prigionieri politici…‎



Luis Orlando Martínez Howley era un giornalista dominicano, militante del partito comunista. Fu ‎assassinato a Santo Domingo nella primavera del 1975, durante uno dei tanti e lunghi mandati di ‎Joaquín Balaguer. Nel corso della seconda reggenza di Balaguer (dal 1966 al 1978) furono molti gli ‎oppositori a cadere sotto la mano dei sicari dell’esercito e dei gruppi paramilitari. Balaguer, che li ‎conosceva bene e mai li contrastò, non fece mai i nomi dei mandanti e degli esecutori di questo e di ‎altri omicidi, ed affidò ad una... (continua)
El águila negra visitó Santo Domingo;
(continua)
inviata da Bartleby 5/12/2011 - 14:11
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Il crack delle banche

Il crack delle banche
[1896]
Parole di Ulisse Barbieri (1833-1899), patriota indipendentista, militante socialista, drammaturgo e scrittore.
Sull'aria del valzer "O patria mia", dall'opera comica "Les cloches de Corneville" del compositore francese Robert Planquette.
Pubblicata per la prima volta sulla rivista L'Asino

Recentemente interpretata da Ginevra Di Marco


Banche, crack, re, Europa e repressione
di Riccardo Venturi

La canzone popolare di questa pagina proviene dagli anni successivi al 1893, quando scoppiò il famoso Scandalo della Banca Romana. La Banca Romana, che poi era l'ex Banca dello Stato Pontificio, era allora uno dei sei istituti di credito che erano autorizzati a emettere moneta corrente, prima dell'istituzione della Banca d'Italia.

Lo scandalo prese avvio da una serie di prestiti a lungo termine che le maggiori banche italiane avevano concesso al settore dell'industria edilizia. Nel 1887... (continua)
S’affondano le mani nelle casse - crak!
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 5/12/2011 - 12:27
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Caminaremos

Caminaremos
‎[1976]‎
Album “Cantes de la tierra adentro”‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Caminaremos
(continua)
inviata da Bartleby 5/12/2011 - 11:36
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Quattro signori a Parigi vanno

anonimo
Quattro signori a Parigi vanno
[1919/20]
interpretata da Maria Monti
Testo di anonimo su musica di Vincenzo Valente (per la canzone "Bambola")

Una canzone, come Fra il '19, fra l'anno '20, proveniente direttamente dal "Biennio rosso" del 1919/1920 che seguì immediatamente la I guerra mondiale prima della reazione fascista. I "quattro signori che vanno a Parigi" sono evidentemente i plenipotenziari delle potenze vincitrici che si recarono a Parigi per il trattato di Versailles. Il testo è ripreso da una delle primissime fonti delle CCG, il sito cantilotta.org. [RV]

*

Testo di autore sconosciuto, che sull’aria della canzone Bambola, con versi di Giulio Di Napoli (Giulio Trevisani) e musica di Vincenzo Valente, del 1919, commenta la Conferenza di pace tenutasi a Parigi nel 1919 dove i Big four (Wilson per gli USA, Clemenceau per la Francia, Lloyd George per l'Inghilterra e Vittorio Emanuele Orlando per l'Italia) avrebbero... (continua)
Quattro signori a Parigi vanno
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/12/2011 - 10:10
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Los Orientales

Los Orientales
Da "Cielo del 69", 1970
Poesia di Idea Vilariñ;o Idea Vilariño
Musica di José Luis (Pepe) Guerra

La poesia fa esplicito riferimento a una fase della rivolta anticolonialista capeggiata da José Artigas negli anni 1810-1812, che vide la sollevazione della "Banda Oriental" (territorio a est del fiume Uruguay e a nortd del Río de la Plata e che corrisponbde all'odierno Uruguay più lo stato brasiliano del Río Grande del Sur).
Il riferimento indiretto era però ai Tupamaros , che proprio in quegli anni (1968-1972) intensificavano la lotta armata contro il governo fortemente autoritario di Jorge Pacheco Areco.
De todas partes vienen,
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 4/12/2011 - 18:18

A canzuna i l’anarchicu federalista

A canzuna i l’anarchicu federalista
Testo e musica di Felice Campora
Album:Quannu vene l’anarchia
(Suonatori libertari calabresi)

1978, conosciuta anche come U patrunu d’a Terra mia o Simu i l’Anarchia
U patrunu da terra mia m’a parratu da democrazia
(continua)
4/12/2011 - 11:13

A canzuna d’Ernestu

A canzuna d’Ernestu
[2002]
Album : Fatti veri
Ed Ernestu ere vascitìellu
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/12/2011 - 10:53
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L’emigrante

L’emigrante
[2002]
Album : Fatti veri
Simu na rrazza ca va girannu
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/12/2011 - 10:45

Cinqua guagliuni

Cinqua guagliuni
Testo e musica di Felice Campora
Album:Quannu vene l’anarchia
(Suonatori libertari calabresi)

La rete cinque volte lacerata
d'uno strano incidente a Ferentino...

Una vicenda, quella dei cinque giovani anarchici calabresi "incidentati" presso Ferentino il 26 settembre 1970, alla quale aveva accennato, su questo sito, Riccardo Venturi nella sua Canzone delle reti invisibili (poi ripresa e modificata da Alessio Lega, che per un caso del destino è nato un 26 settembre). La richiesta di Alessandro "Bartleby" se esistesse una canzone specifica dedicata a questa vicenda è stata soddisfatta direttamente da Felice Campora, insegnante e cantautore libertario di Amantea, che ce la ha gentilmente segnalata dalla sua homepage; riproduciamo qui il testo calabrese e la traduzione di Cinqua guagliuni. Nell'introduzione riproduciamo invece l'articolo del giornalista e scrittore anarchico Massimo Ortalli... (continua)
I
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/12/2011 - 09:55
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Disumanità

Disumanità
[2011]

Album :"...a colorare Libertà"
Cuntannu tutti i danni ingabbiati ntra memoria
(continua)
inviata da adriana 4/12/2011 - 07:48
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Machine Gun

Machine Gun
Album: Checks Thugs and Rock n Roll (2006)
They’re all gonna get it in the end[x4]
(continua)
3/12/2011 - 16:04
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Τὰ παιδιὰ ποὺ χάθηκαν

Τὰ παιδιὰ ποὺ χάθηκαν
Ta paidiá pou háthikan
[1969]
Στίχοι: Διονύσης Σαββόπουλος
Μουσική: Διονύσης Σαββόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Διονύσης Σαββόπουλος
Άλλες ερμηνείες:
Πάνος Κατσιμίχας & Χάρης Κατσιμίχας
Καλλιόπη Βέτα

Testo, musica e prima interpretazione di Dionysis Savvopoulos
"Τὸ περιβόλι τοῦ τρελλοῦ"/"L'orto del matto" - 1969

Non so esattamente perché cerchi di postare questa canzone. Forse solo perché è bella e fa vibrare molte corde. Quei bambini delle favole che tanto ricordano i bambini veri perduti in questo mondo lestofante; quell'ex bambino che ha paura, ma non rinuncia all'avventura... Savvopoulos, spiritello sulfureo e spesso ruvido, sa avere delle pause commosse, che ci parlano di un'anima grande. (gpt)

Τὰ πιὸ ὡραῖα παραμύθια
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 3/12/2011 - 13:11
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(No More) Heartache

released 29 November 2010
Words and Music By Glen Shaw and Rich Stefanik

This song is about our Country's entanglements in foreign wars and the personal responsibility each one of us carrys as a result.
There’s a buzzing in the wires loud foot falls on the floor
(continua)
2/12/2011 - 23:49
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Paisajes urbanos, días escolares

Paisajes urbanos, días escolares
‎[1976]‎
Album “Cantes de la tierra adentro”‎
Testo trovato su Cancioneros.com


Nel 1975 Labordeta insegnava all’istituto superiore “Ramón Pignatelli” di Saragozza.‎
In questa canzone autobiografica il cantautore aragonese evoca la pena, la rabbia e la tristezza ‎nell’aver appreso che uno dei suoi alunni, un giovane militante comunista, era stato arrestato e ‎torturato dalla polizia politica franchista proprio in un edificio vicino alla scuola…‎
Hoy no ha venido a clase
(continua)
inviata da Bartleby 2/12/2011 - 13:48
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Rosa rosae

Rosa rosae
‎[1976]‎
Album “Cantes de la tierra adentro”‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Canzone del 1976, quando il cadavere del Caudillo era ancora caldo, quando il suo fantasma ancora ‎terrorizzava la Spagna, quando a chi si era beccato la guerra e quasi 40 anni di regime non ‎sembrava ancora vero che fosse finita…‎
Rosa, rosae
(continua)
inviata da Bartleby 2/12/2011 - 13:35
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No te quedes en la puerta

No te quedes en la puerta
‎[1976]‎
Album “Cantes de la tierra adentro”‎
Testo trovato su Cancioneros.com


‎“Non startene sulla porta tu che hai costruito questa casa, che hai lavorato questa terra… Con che ‎diritto ti costringono sulla porta costoro, in nome di chi ti privano dei frutti della tua fatica costoro ‎che nemmeno esistevano quando tu costruivi questa tua casa e seminavi questa tua terra?”‎
No te quedes en la puerta
(continua)
inviata da Bartleby 2/12/2011 - 13:16
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El milagro de Lamberto (Parábola al modo brechtiano)‎

El milagro de Lamberto (Parábola al modo brechtiano)‎
‎[1976]‎
Album “Cantes de la tierra adentro”‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Storia di Lamberto il contadino che, mentre si reca al campo, viene fermato da un centurione ‎romano (= un soldato americano) che lo informa della requisizione della sua terra. Lamberto non si ‎fa intimidire e gli risponde a tono, che sono solo degli imperialisti e che la sua terra non finirà come ‎il Cile o il Vietnam…‎
Il soldato lo passa a fil di spada (= lo crivella di colpi)‎
Lamberto va a tener compagnia a Santa Engrazia, la nobildonna che fu martirizzata nel 303 a ‎Saragozza per aver avuto l’ardire di chiedere a Daciano, sgherro di Diocleziano, di smetterla di ‎perseguitare e massacrare i cristiani.‎
El milagro de Lamberto
(continua)
inviata da Bartleby 2/12/2011 - 12:09
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Nonato

Nonato
‎[1987]‎
Album “Qué vamos a hacer”‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Storia di un bimbo che non volle chiamarsi Federico e che non uscì dal “buco” per non dover ‎vedere e/o subire gli orrori del mondo degli uomini…‎
Dijo que no,
(continua)
inviata da Bartleby 2/12/2011 - 11:40

Los burgueses

Los burgueses
‎[1958 o 1959]‎
Parole di Gonzalo Rojas.‎
Musica di Violeta Parra.‎
Testo trovato su Cancioneros.com‎
Canzone inedita basata sui versi di “Sátira a la rima”, componimento compreso nella raccolta ‎‎“Contra la muerte” del poeta cileno Gonzalo Rojas Pizarro (1917-2011), pubblicata nel 1964.‎

Una poesia che mi ricorda le immagini de “Il fascino discreto della borghesia” di Buñuel e i versi di ‎‎Les Bourgeois di Brel…‎


Rojas era figlio di un minatore e lui stesso lavorò per anni in miniera. Poi divenne professore ‎universitario e diplomatico, ma il golpe del 1973 lo costrinse a fuggire prima in Germania Est e poi ‎in Venezuela. Rientrò in Cile solo nel 1980. Chiaro che doveva avercela coi borghesi per il cui ‎benessere suo padre si ruppe la schiena e che più tardi consegnarono il paese ai fascisti!‎

Rojas ha vinto il prestigioso premio “Cervantes” nel 2003. ‎

Lo stesso Rojas sostiene... (continua)
He comido con los burgueses,
(continua)
inviata da Bartleby 2/12/2011 - 10:28
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Burgueses

Burgueses
‎[1972]‎
Poesia del cubano Nicolás Guillén dalla raccolta “La rueda dentada” del 1972.‎
Musica di Pablo Milanés
Dall’album “Pablo Milanés canta a Nicolás Guillén” del 1975‎
Testo trovato su Cancioneros.com

No me dan pena los burgueses
(continua)
inviata da Bartleby 2/12/2011 - 10:27
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Pánico en Torrejón

Pánico en Torrejón
‎[1983]‎
Album “Géminis”, 1984‎
Scritta da Víctor Manuel.‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Posso sbagliarmi, ma credo che questa canzoni racconti di un incidente avvenuto vicino a Madrid, ‎quando un aereo militare diretto a o partito dalla base militare di Torrejón lasciò cadere per errore ‎qualche “confetto” su una scuola vicina.‎
La base aerea militare di Torrejón de Ardoz è attiva dal 1947, ha ospitato ed ospita gli F104, i ‎Phantom, gli F18 ed altri velivoli da guerra dell’Ejército del Aire spagnolo, della NATO e ‎dell’USAF. E’ anche la base dove rientrano le spoglie dei militari spagnoli caduti nelle missioni di ‎‎“peacekeeping” o, meglio, di “warmaking” in giro per il mondo…‎
Hay un campo verde bajo un cielo azul,
(continua)
inviata da Bartleby 2/12/2011 - 09:38
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Peppino (canzone civile per Impastato)

Peppino (canzone civile per Impastato)
[2011]
Album (In)cantocivile

Testo di Carmelo Calabrò
Non passeranno treni stanotte
(continua)
inviata da adriana 1/12/2011 - 18:55
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Ahora sí, ahora no

Ahora sí, ahora no
‎[1977]‎
Album “De paso”‎
Scritta da Luis Eduardo Aute per Ana Belèn e in seguito da lui stesso incisa nell’album ‎‎“Albanta” (1978)‎
Testo trovato su Cancioneros.com‎

‎“Le frasi fatte e i grandi discorsi che promettono libertà sono da temere come lo specchio che ‎nasconde sempre l’altra metà. Sono chissà quanti anni che si prendono sapientemente gioco della ‎verità coloro che han fatto in modo che la fiducia nelle parole perdesse identità…”‎

Una canzone che mi ha ricordato le parole pronunciate solo l’altro giorno da un filibustiere ‎campione di roboanti discorsi a vuoto e di mistificazione e ribaltamento della verità a suon di frasi ‎fatte:‎
‎“Abbiamo il dovere di continuare a combattere per la nostra libertà. È il primo dei diritti ‎dentro il quale esistono tutti gli altri. Siamo scesi in campo nel 1994 perché non volevamo che il ‎Paese cadesse nelle mani di quei signori che erano... (continua)
Fue toda una vida
(continua)
inviata da Bartleby 1/12/2011 - 16:06
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Julián Grimau

Julián Grimau
‎[1975]‎
Dall’album “De paso”.‎
Scritta da Teddy Bautista, forse proprio lo stesso Eduardo Bautista García che, dopo essere stato ‎negli anni 60 e 70 il leader del gruppo Los Canarios ed aver interpretato Giuda nell’edizione ‎spagnola del musical “Jesucristo Superstar”, è finito a fare il presidente della SIAE iberica e poi, di ‎recente, diritto in galera per bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita ed altri crimini ‎finanziari di un certo rilievo… Complimenti, una bella carriera! Grimau si rivolterà nella tomba!‎

Testo trovato su Cancioneros.com‎





Julián Grimau.


Julián Grimau García, nato a Madrid nel 1911, fu militante della Gioventù socialista unificata e poi del Partito comunista spagnolo. Partecipò alla guerra civile come soldato e come funzionario del governo e delle organizzazioni popolari e fu agente del SIM, il Servizio di Informazione Militare repubblicano incaricato... (continua)
Sembraste una semilla que fructificó
(continua)
inviata da Bartleby 1/12/2011 - 13:41
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Yo nací en el cuarenta

Yo nací en el cuarenta
Una telegrafica poesia di Jesús Munárriz Peralta, poeta spagnolo classe 1940, messa in musica da ‎‎Víctor Manuel. Per Ana Belén.‎
Dall’album “De paso”‎
Testo trovato su Cancioneros.com

La “pace” di cui parla Munárriz è quella che alla Spagna fu imposta con le armi dai fascisti di ‎Franco, che prevalsero definitivamente il 1 aprile del 1939.‎
E quelli come il poeta basco che nacquero subito dopo la guerra civile, quella “pace” dovettero ‎sucarsela tutta fino al 1975 e anche oltre…‎
Yo nací en el cuarenta y la paz empezó en el 39.
(continua)
inviata da Bartleby 1/12/2011 - 12:01
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Tengo

Tengo
Poesia del cubano Nicolás Guillén che dà il titolo alla raccolta del 1964.‎
Musica di Pablo Milanés
Dall’album “Pablo Milanés canta a Nicolás Guillén” del 1975‎
Interpretata anche da Ana Belén nell’album “De paso” del 1977‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Cuando me veo y toco
(continua)
inviata da Bartleby 1/12/2011 - 11:29
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Coplas de Juan Panadero

Coplas de Juan Panadero
‎[1948]‎

Poesia di Rafael Alberti dalla raccolta “Coplas de ‎Juan Panadero. (Libro I)”, Montevideo, Pueblos Unidos, 1949.‎
Musica di Víctor Manuel.‎
Testo trovato su Cancioneros.com
Nell’album di Ana Belén “De paso”, 1977.‎

Canzone tratta dai versi che il grande poeta andaluso dedicò, ancora una volta, alla resistenza ‎antifranchista.‎

Purtroppo non so chi siano tutte le persone citate nel brano, ma Gómez Gayoso e Agustín Zoroa ‎sono sicuramente stati due militanti comunisti e partigiani antifranchisti catturati e giustiziati ‎‎(assassinati) alla garrota nel 1948.‎
La caja de mi guitarra
(continua)
inviata da Bartleby 1/12/2011 - 11:16
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Gipsy (El gitano)

Gipsy (El gitano)
Sing to me the dream (Inti-Illimani + Holly Near) [1984]
Por un camino entre flautas y fuego
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/12/2011 - 11:10

Canción

Canción
‎[1974]‎
Parole e musica di Víctor Manuel.‎
Dall’album “Calle del Oso”‎
Testo trovato su Cancioneros.com
Alguien preguntó para qué sirve la canción;
(continua)
inviata da Bartleby 1/12/2011 - 10:32
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Oh, general en tu Pentágono

Oh, general en tu Pentágono
Poesia del cubano Nicolás Guillén che ritrovo in “Las grandes elegías y otros poemas”, Biblioteca ‎Ayacucho, Caracas, Venezuela, 1984, ma probabilmente la prima pubblicazione risale alla raccolta ‎intitolata “Tengo” del 1964.‎
Musica di Víctor Manuel.‎
Dall’album di Ana Belén “La paloma de vuelo popular” del 1976.‎
Testo trovato su Cancioneros.com

‎¡Oh general en tu Pentágono,
(continua)
inviata da Bartleby 1/12/2011 - 10:17
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Ŝipo de l’pac’

Ŝipo de l’pac’
Muziko: Sándor Csizmadia
Esperanta teksto: Péter Rados

Testo ripreso da Vikio-Kantaro
Ek per la ŝipo de l’ paco
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/12/2011 - 10:10
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Piazzale degli eroi

Piazzale degli eroi
Io ci sono ripassato stasera e, ahimè, le scritte nere ancora ci sono, e neanche poche.
Luca 'The River' 1/12/2011 - 02:44

Tragt sie sanft [Die Kugel]

Tragt sie sanft [Die Kugel]
Der Text des Liedes 'Tragt sie sanft...' stammt von Karl Wesseler.
Dorothea Renckhoff dorenckhoff@aol.com
1/12/2011 - 00:34

Réception chez les Nazis

Réception chez les Nazis
Chanson française - Réception chez les Nazis – Marco Valdo M.I. – 2009
RICEVIMENTO DAI NAZISTI
(continua)
1/12/2011 - 00:04
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Figli di Annibale

Figli di Annibale
Del fare figli italici e della pulizia etnica - puntuale commento di Femminismo a Sud all'inqualificabile articolo apparso su "Libero" (un titolo che è poesia allo stato puro: un ossimoro in una sola parola!)
Lorenzo 30/11/2011 - 22:58
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Und was bekam des Soldaten Weib?

Und was bekam des Soldaten Weib?
Chanson allemande – Und was bekam des Soldaten Weib ? – Bertolt Brecht – 1942
Poème de Bertolt Brecht – tiré du Brave Soldat Schweijk
Musique de Kurt Weil
ET QU'A REÇU LA FEMME DU SOLDAT ?
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/11/2011 - 22:46

Dachau Express

Dachau Express
Chanson française - Marco Valdo M.I. - 2009
DACHAU EXPRESS
(continua)
30/11/2011 - 22:24
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Emigrante

Emigrante
‎‎[1975]‎
Da “Pablo Guerrero en el Olympia”‎

Testo trovato su Cancioneros.com



‎“[…] Se il fiume Reno fosse il Río Guadiana [che scorre tra Spagna e Portogallo, ‎attraversando anche l’Extremadura, ndr] io e te non staremmo qui, ubriachi di nostalgia e di ‎birra, ubriachi di vino non bevuto, di quel vino forte che dà alla testa […] Ma lasciamo da parte la ‎malinconia, e se non c’è vino brindiamo pure con la birra e visto che me lo hai chiesto, ma solo per ‎questo, canticchiamo una canzone di Manolo ‎Escobar.””‎
Un día cambió todo:
(continua)
inviata da Bartleby 30/11/2011 - 14:58
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Samba landó

Samba landó
در پوشش شب
(continua)
inviata da DoNQuijote82 30/11/2011 - 14:12
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Oltre il confine

Oltre il confine
[2011]
Album : Unica
Oltre il confine che cosa c'è
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/11/2011 - 13:41
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Luz negra

Luz negra
‎[1982]‎
Da “La revolución y las estrellas”‎
Scritta da Eduardo Carrasco.‎
Testo trovato su Cancioneros.com
Habría que decir que en lo inmediato
(continua)
inviata da Bartleby 30/11/2011 - 13:10
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Samba landó

Samba landó
SAMBA LANDÓ
(continua)
inviata da Bartleby 30/11/2011 - 11:34
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Juanito Laguna remonta un barrilete

Juanito Laguna remonta un barrilete
30 novembre 2011


Le solite due parole del “traduttore”. Se questo testo non ha le difficoltà di Palimpsesto, appartiene pur sempre alla sensibilità di un poeta e il traditore traduttore ne deve tenere serio conto. Inoltre, il testo è letteralmente infarcito di argentinismi (o latinoamericanismi), a partire dal barrilete che, in Argentina, è sí l'aquilone, ma quello fatto di stracci. Confrontando tale testo con quello di Luchín, si vede bene come gli stracci siano sempre presenti, compagni inseparabili dei bambini poverissimi. Stracci addosso, stracci come giochi; bellissima l'immagine degli stracci che “sognan la colla” per essere tenuti un po' assieme. La palomita torcaza (o semplicemente torcaza) può corrispondere a due piccioniformi diffusi in Sudamerica: la Columba araucana e la Columbina picui; io ho scelto la prima perché ci stava un po' meglio nel verso. La huella (lett. “traccia,... (continua)
JUANITO LAGUNA FA VOLARE UN AQUILONE
(continua)
30/11/2011 - 11:32
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Sensemayá (Canto para matar una culebra)‎

Sensemayá (Canto para matar una culebra)‎
‎[1934]‎
Una poesia del cubano Nicolás ‎Guillén, pubblicata nella raccolta intitolata “West Indies Ltd”, e messa in musica dal compositore ‎messicano Silvestre Revueltas nel 1938.‎



Un poema sinfonico metafora della lotta contro il neo-colonialismo che gli Inti Illimani ed Horacio ‎Salinas non poterono non fare proprio negli anni immediatamente successivi il golpe di Pinochet, la ‎velenosa e mortale “culebra” fascista del Cile. Il disco “Canción para matar una culebra”, ‎pubblicato il Italia, è infatti del 1979 e nacque dalla collaborazione tra esuli cileni, il gruppo nato ‎nel 1967 a Santiago, appunto, e Patricio Manns.‎



Secondo Steve ‎Peraza, ricercatore dell’Università americana St. Lawrence di Canton, NY, in “Sensemayá” ‎Guillén presenta temi e simboli africani senza però voler rimandare ai tradizionali significati ‎attribuiti dalla stessa cultura africana. La culebra, il serpente,... (continua)
‎¡Mayombe—bombe--mayombé!
(continua)
inviata da Bartleby 30/11/2011 - 11:14
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1984

1984
Testo e musica di Gianluca Lalli

Altra canzone degli ucroniutopia dedicata a Orwell:

1984 - romanzo
Orwell 1984 (film)
Winston giura che da bambino
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/11/2011 - 11:13
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Cuando me acuerdo de mi país

Cuando me acuerdo de mi país
‎[1974]‎
In “Canción sin límites” del 1977.‎
Disco inciso con l’Orquesta Sinfónica de Cuba, paese dove Manns era riuscito fortunosamente a ‎riparare dopo il golpe del 1973.‎
Testo trovato su Cancioneros.com‎




Cuando me acuerdo de mi país: La “prova generale” de El equipaje del destierro

La canzone è del 1974; da pochi mesi Patricio Manns era riparato a Cuba, prima tappa del suo esilio ventennale dal Cile dopo il golpe di Pinochet dell'11 settembre 1973. A Cuba, Patricio Manns incise il disco Canción sin limites assieme all'Orchestra Sinfónica de Cuba.

Viene naturale dire che Cuando me acuerdo de mi país è il primo abbozzo, anche dal punto di vista linguistico e lessicale, del materiale grezzo che verrà poi plasmato definitivamente (e indimenticabilmente), nel 1980, con El equipaje del destierro. L'esilio è appena iniziato, e già il ricordo del proprio paese abbandonato modella la... (continua)
Cuando me acuerdo de mi país
(continua)
inviata da Bartleby 30/11/2011 - 10:25
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Canto para después de la comunión

Canto para después de la comunión
‎[1965]‎
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al ‎gruppo Ayacucho.‎

Si de un mismo pan comimos
(continua)
inviata da Bartleby 30/11/2011 - 09:57
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Señor, ten piedad (Kyrie)‎

Señor, ten piedad (Kyrie)‎
‎[1965]‎
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al ‎gruppo Ayacucho.‎
Señor, Tú que tienes piedad,
(continua)
inviata da Bartleby 30/11/2011 - 09:56
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Yo, pecador

Yo, pecador
‎[1965]‎
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al ‎gruppo Ayacucho.‎

Yo, pecador, voy cantando
(continua)
inviata da Bartleby 30/11/2011 - 09:55
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La pericona

La pericona
‎[1962]‎
Da “El folklore de Chile según Violeta Parra – Violeta Parra, canto y guitarra”.‎
Proposta anche da Víctor Jara durante il suo concerto nell’Aula Magna della Università di ‎Valparaíso il 29 maggio 1970.‎



La “pericona” è la variante cilena del “pericón”, un ballo popolare nato in Argentina ai primi ‎dell’800.‎
E la pericona dice sempre la verità…‎

La música y los esquemas generales del texto son, indudablemente, de una pericona tradicional de ‎Chiloé. Sin embargo, pensamos que el texto lleva tantas características del estilo de Violeta que ‎debe ser considerada coautora, a pesar de que en los créditos del disco se atribuya totalmente al ‎folklore.‎
La musica e lo schema generale del testo sono, indubbiamente, di una “pericona” tradizionale ‎di Chiloé [gruppo di isole nel sud del Cile]. Ma il testo ha così tante caratteristiche tipiche del suo ‎personalissimo stile che Violeta Parra ne dove essere considerata co-autrice, anche se i crediti del ‎brano sono da attribuirsi totalmente al folklore.
‎(Cancioneros.com)‎
La pericona dice
(continua)
inviata da Bartleby 30/11/2011 - 09:16
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Según el favor del viento

Según el favor del viento
‎[1962]‎
Testo trovato su Cancioneros.com



La prima incisione di questa canzone (realizzata in casa con un piccolo registratore portatile) pare ‎essere quella documentata nell’EP “Violeta Parra. “Temas inéditos – Homenaje documental”, ‎pubblicato in Argentina nel 1987, dove “Según el favor del viento” si accompagnava a Arriba quemando el sol, o Y arriba quemando el sol, ‎‎“Hace falta un guerrillero” e Miren cómo sonríen.‎


Ma la canzone compare anche in una pubblicazione ufficiale realizzata dalla Parra in Argentina nel ‎‎1962, “El folklore de Chile según Violeta ‎Parra”, disco che però cadde sotto la mannaia della censura locale che impedì, per esempio, ‎l’inclusione di Porque los pobres no tienen.‎
Según el favor del viento
(continua)
inviata da Bartleby 30/11/2011 - 08:49
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Τα αγροτικά

Τα αγροτικά
Εἶμαστε ἀπό καλή γενιά.
Gian Piero Testa 30/11/2011 - 06:56
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Гъста e мъгла

Гъста e мъгла
Questa sembra essere la pagina del sito a...più lenta progressione. A distanza di 4 anni dall'ultimo intervento, infatti, oggi (30 novembre 2011) da questa pagina è stato possibile reperire il testo originale bulgaro completo in alfabeto cirillico, letteralmente "seppellito" in mezzo ad un articolo. Confortante constatare che la nostra trascrizione era stata in gran parte esatta; mancava però una strofa (la seconda), che compariva nella traduzione italiana "primitiva" ma non nel testo dato dallo Strijdkoor Amahoro. Inoltre, è stata reperita anche la corretta grafia del nome dell'autore, mediante la quale siamo riusciti a reperire a sua volta una biografia completa dall'edizione bulgara di Wikipedia. Questa pagina è una storia lunga anni.
Riccardo Venturi 30/11/2011 - 00:58




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