Within You Without You
Qualcosa di eccezionale ha fatto George scrivendo questa. Mi fa venire i brividi, fantastica!
Gabriele 20/3/2010 - 15:40
Δέκα παλικάρια
Ho confrontato il testo greco qui riprodotto con l'edizione "ufficiale" delle canzoni di Theodorakis, e vedo che - salvo il fatto che l'originale è politonico - tutto coincide. Un richiamo all'ultimo distico precisa che " Fu cantata con questi versi dopo i fatti del Politecnico". La canzone è inserita nel ciclo "Stin Anatolì" (A Oriente), del quale si precisa:composizione, 1973- Parigi. La composizione della musica così come le poesie del compositore avvennero nel corso del soggiorno nel Canada orientale - USA - Messico nel 1973, poco prima che scoppiassero i fatti del Politecnico. Incisione, 1974, Stelios Kazantzidis e Haris Alexiou, Columbia.
Gian Piero Testa 20/3/2010 - 14:12
Symphony Of Destruction
Version française – SYMPHONIE DE LA DESTRUCTION – Marco Valdo M.I. – 2010
à partir des versions italiennes et anglaise.
Chanson étazunienne – Symphony Of Destruction – Megadeth – 1992
à partir des versions italiennes et anglaise.
Chanson étazunienne – Symphony Of Destruction – Megadeth – 1992
SYMPHONIE DE LA DESTRUCTION
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/3/2010 - 09:43
Το τραγούδι του νεκρού αδελφού
L'altro ieri è morta la signora Eléni, la mamma del mio amico greco Babis. Lei, di suo, era reazionaria; ma l'amore sempre la legò a Thanassis, che invece era un "andartis", uno che era andato coi ribelli, e che aveva un fratello fucilato dai Tedeschi. Un giorno, sulla piazza di Tripolis di Arcadia, "barba" Thanassis mi afferrò all'improvviso per un braccio, e mi disse: lo vedi questo tribunale ? Lì dentro ho ascoltato la mia condanna a morte. Non lo ammazzarono, Thanassis, lo misero "solo" al Palamidi. Ma, uscito, sposò la reazionaria, perché si amavano.
Ora Thanassis è rimasto solo, e ieri gli ho telefonato per dirgli di essere sempre forte. Era un maestro, e quando mi imbroglio con il greco, corre in mio aiuto.
Συλλυπητήρια, μπάρμπα Θανάση, να' σαι ψύχραιμος.
Ora Thanassis è rimasto solo, e ieri gli ho telefonato per dirgli di essere sempre forte. Era un maestro, e quando mi imbroglio con il greco, corre in mio aiuto.
Συλλυπητήρια, μπάρμπα Θανάση, να' σαι ψύχραιμος.
Gian Piero Testa 19/3/2010 - 22:36
Francesco Guccini: Canzone quasi d'amore
Trovo giusto riportare la "presentazione" che lo stesso Guccini fa di questa canzone nel Vinile (non so se sia mai stata riportata nelle versioni in CD):
"Canzone quasi d'amore" (Gennaio '75) che non è una canzone d'amore, è un cercare di prendere coscienza del "fare" una canzone, del come e del perchè si usano certi temi ricorrenti piuttosto che altri, del come e del perché si usano certe parole e non altre. E la frase "per le mie navi son quasi chiusi i porti" è proprio messa lì per dire come è facile costruire un falso "poetico" e come è facile per tutti caderci e come incredibilmente (?), delle volte si possa anche venderlo. Dico che sono un cantastorie (non nel senso "storico" del termine) e che racconto, attraverso me, quello che faccio e che vedo, e non mi si deve dare di poeta o altro. Un po' quello che dico nell'"Avvelenata" (Marzo '75) ma in modo diverso, ironico (spero) e grottesco.
"Canzone quasi d'amore" (Gennaio '75) che non è una canzone d'amore, è un cercare di prendere coscienza del "fare" una canzone, del come e del perchè si usano certi temi ricorrenti piuttosto che altri, del come e del perché si usano certe parole e non altre. E la frase "per le mie navi son quasi chiusi i porti" è proprio messa lì per dire come è facile costruire un falso "poetico" e come è facile per tutti caderci e come incredibilmente (?), delle volte si possa anche venderlo. Dico che sono un cantastorie (non nel senso "storico" del termine) e che racconto, attraverso me, quello che faccio e che vedo, e non mi si deve dare di poeta o altro. Un po' quello che dico nell'"Avvelenata" (Marzo '75) ma in modo diverso, ironico (spero) e grottesco.
Lorenzo Caccianiga 19/3/2010 - 17:41
Και περνούσανε τα τραμ
Versione italiana di Gian Piero Testa
Naturalmente, nel 1975, il morto a ghiadi era sempre la Grecia, che l'Occidente aveva consegnato e abbandonato alle cure di certi Colonnelli (1967-1974).
Naturalmente, nel 1975, il morto a ghiadi era sempre la Grecia, che l'Occidente aveva consegnato e abbandonato alle cure di certi Colonnelli (1967-1974).
E PASSAVANO I TRAM
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 19/3/2010 - 15:48
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Quando una guerra è per le giuste cause va bene, ma fare la guerra per un fossile ke brucia è solo una cazzata ke costa la vita a molti.