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Tammùria

Tammùria
"Se un dittatore dal nuovo balcone spaccia in TV la gioia..." Chissà a chi si riferiva Pelù & Co. in questa canzone?! Stiamo sempre in guardia ragazzi e resistiamo! Il pezzo è estratto dall'album "Spirito" del 1994.
Tammùria più forte stanotte non voglio pensare a niente
(continua)
inviata da Jack 2/7/2009 - 18:42
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Devil In The Business Class

Devil In The Business Class
da "Unza Unza Time" (1999)

Una canzone del gruppo formato dal regista Emir Kusturica e dai componenti degli Zabranjeno Pušenje che lo hanno seguito a Belgrado (il gruppo originale è rimasto a Sarajevo).
Rispetto al progetto originale, la "nuova" No Smoking Orchestra si distingue per un sound più etno-balcano-bregoviano che ha portato il gruppo al successo internazionale anche se ha fatto storcere il naso ai fan della prim'ora degli storici Zabranjeno Pušenje. Nel 1999, subito dopo i bombardamenti NATO sulla Serbia, hanno fatto un tour in Italia intitolato significativamente "Effetti Collaterali". Mi ricordo di averli visti in quell'occasione all'anfiteatro delle Cascine a Firenze.

In questa divertente canzone il diavolo si dichiara innocente di tutte le schifezze che la razza umana ha fatto durante la storia.
Welcome aboard dear passengers
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 2/7/2009 - 00:24
Percorsi: Il Diavolo

Noli me tangere !

Noli me tangere !
Noli me tangere !

Canzone léviane – Noli me tangere ! – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 27

Noli me tangere ! est la vingt-septième chanson du Cycle du Cahier ligné.

Canzone léviane, elle s'inscrit dans cette ambiance onirique qui permet au « blessé-prisonnier – enfermé » d'échapper – au moins par la pensée et dans ce cas précis, l'imprécation, à l'étouffement progressif de son existence, qui précède – il le pressent – de peu son propre étouffement.

Bien que toutes les proclamations de bonne foi annoncent le contraire et soutiennent le caractère rédempteur de la prison, on ne peut tenir sérieusement longtemps pareille hypothèse.

Le but principal de la prison est de briser l'être humain dans l'homme; c'est un lieu de dressage; on y traite l'homme comme un animal sauvage. La preuve, on ne l'approche qu'armé, on le nourrit de loin, on le tient à distance, on le... (continua)
Noli me tangere !
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/7/2009 - 22:32
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Sometimes I Feel Like a Motherless Child

anonimo
Sometimes I Feel Like a Motherless Child
"Sometimes I Feel Like a Motherless Child" (or simply "Motherless Child") is a traditional Negro spiritual. The song dates back to the era of slavery in the United States when it was common practice to sell children of slaves away from their parents. An early performance of the song dates back to the 1870s by the Fisk Jubilee Singers. Like many traditional songs, it has many variations and has been recorded widely.

Superficially, the song is clearly an expression of pain and despair as it conveys the hopelessness of a child who has lost her mother. A subtlety in the lyrics, however, offers a measure of hope. The repetitive singing of the word "sometimes" in the song's melody line suggests that at least "sometimes" I do not feel like a motherless child

Although the plaintive words can be interpreted literally, they were much more likely metaphoric. The “motherless child” could be a slave... (continua)
Sometimes I feel like a motherless child
(continua)
inviata da Marcos 30/6/2009 - 23:45
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Ci Sei Solo Tu

Ci Sei Solo Tu
In modo molto deciso, i Litfiba denunciano le terribili condizioni a cui sono sottoposte le persone negli ospedali psichiatrici. La canzone è contenuta nell'album "Litfiba3" del 1988, il loro album più militante e combattivo.
Senza dormire non posso stare
(continua)
inviata da Jack 30/6/2009 - 11:57
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Van Loon

Van Loon
[1987]
Testo e musica di Francesco Guccini
Lyrics and music by Francesco Guccini
Album: Signora Bovary


" 'Van Loon' è dedicata a mio padre, che leggeva le opere di questo Piero Angela dei suoi tempi, cioè gli anni '30. Van Loon era un olandese (o un fiammingo, non ricordo bene) divulgatore di storia, geografia e umanità varia, i cui scritti si trovavano di frequente nelle case di chi, come mio padre, aveva molti interessi ma non aveva avuto l'occasione e i soldi per studiare. Una canzone molto intensa che ho provato più volte a inserire nella scaletta dei miei concerti. La provo e poi sono costretto a rimetterla via. Non riesco a farla senza star male e piangere, perché, nel frattempo, mio padre è morto. Un autore dunque degli Trenta, Quaranta, uno scrittore della generazione dei nostri padri: io l'ho identificato con quella generazione che da giovane pensi fatta di perdenti. Ma crescendo... (continua)
Van Loon, uomo destinato direi da sempre
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/6/2009 - 03:29
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Et si en plus y'a personne

Et si en plus y'a personne
[2005]
Paroles: Alain Souchon
Musique: Laurent Voulzy
Testo di Alain Souchon
Musica di Laurent Voulzy
Album: La Vie Théodore



Français
Italiano


La chanson s'adresse aux représentants des principales religions (Abderhamane, Martin, David qu'elle interpelle à chaque nouvelle strophe) et leur demande si tous les combats menés aux noms de leurs religions serviraient à quelque chose « si le ciel était vide ». Le refrain reprend l'idée de tous ces gens qui peut-être prient un Dieu absent. Dans une strophe, la chanson met également en évidence les paradoxes de la religion en reconnaissant ses bienfaits mais se termine en rappelant que d'autres prennent les armes pour ces idées. Finalement, la chanson pose la question de savoir si toutes ces guerres « ce n'était que le plaisir de zigouiller » et donc que la religion ne servirait alors que de prétexte.

Il ne s'agit pas d'une chanson contre... (continua)
Abderhamane, Martin, David
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/6/2009 - 02:15
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L'Aziza

L'Aziza
[1985]
Paroles et musique: Daniel Balavoine
Testo e musica: Daniel Balavoine
Sortie du single: 1985
Uscita del singolo: 1985
En album / In album: Sauver l'amour


Cazzo ci andava a fare Daniel Balavoine a quella stronzata della Parigi-Dakar, quella cosa cui Renaud opportunamente dedicò la solforosa 500 connards sur la ligne de départ? Sì, d'accordo, in linea di massima la seguiva e basta cercando anche di fare del bene e di aiutare della gente, ma se non ci fosse andato era meglio. Il 14 gennaio 1986 precipitò con un elicottero assieme ad altre quattro persone: morirono tutti quanti. E la canzone francese si trovò priva di un tipo a modo suo parecchio originale.

In Francia non è come da noi. Il suo star-system, di cui Balavoine faceva parte senz'altro, riesce anche a produrre delle figure niente affatto banali; e Balavoine era una di queste. Un provinciale del “deserto francese” (era... (continua)
Petite rue de Casbah
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/6/2009 - 01:09

Canzone de Lucien l'âne

Canzone de Lucien l'âne
Canzone de Lucien l'âne
Canzone française – Canzone de Lucien l'âne – Lucien Lane – 2009

Caro Riccardo, caro Ventu,

Bien sûr qu'on s'est souvent croisés sur les chemins de campagne, sur les sentiers de montagne, sur les routes pierreuses, aux détours des pèlerinages les plus divers... J'ai l'œil noir et vif et moi, je t'ai bien reconnu... Parfois, j'ai une croix sur le dos; parfois, je suis noir; parfois, je suis gris; parfois, je suis brun; parfois, je suis blanc... Je suis l'âne errant que tu croises sur le marché ou là-haut dans le pré. Mais passons. J'ai donc lu avec plaisir ( et Marco Valdo M.I. va la traduire) ta « Lettera ». Comme tu t'adressais à moi, je veux te répondre...
Ma come lo sai, il mio italiano è un po' scarso et poi, veramente, la mia lingua, da lontano, è il francese. Dunque, parlero francese.

D'abord, je vais lever le voile qui couvre pudiquement mes petits secrets.... (continua)
Il fut un temps où j'étais un homme-fleur
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 28/6/2009 - 22:12
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Vejam bem

Vejam bem
[1968]
Letra e música: José Afonso
Testo e musica: José Afonso
Album: Cantares do andarilho


”Música do filme 'O Anúncio', a apresentar no Festival de Cinema Amador pelo Cineclube da Beira. O filme foi projectado em sessão privada, ainda incompleto e sem diálogos. Um homem procura emprego num escritório, dirige­se ao gerente de uma firma conceituada, a capatazes e mestres­de-obra. Em vão! Privado de fundos, vê-se obrigado a dormir ao relento e a roubar para comer. Na retrete de um restaurante, único lugar onde não é visto, devora apressadamente dois ovos que metera ao bolso, aproveitando-se da algazarra geral. É à luz deste contexto dramático que poderão entender-se a linha melódica e o texto rimado apensos às sequências julgadas mais expressivas.” - José Afonso

(...) O motivo de "dormir ao relento" é usado frequentemente nos textos de José Afonso, o que este texto vem ilustrar. Mas... (continua)
Vejam bem
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/6/2009 - 19:53
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O que faz falta

O que faz falta
[1972]
Letra e música: José Afonso
Parole e musica: José Afonso
Album: Coro dos tribunais


Nei primi anni '70, José Afonso passò un lungo periodo in Mozambico, allora ancora sotto l' “impero” portoghese ed impegnato, come tutte le altre colonie, in una durissima guerra di liberazione. La stessa guerra che il regime fascista portoghese, dissanguando il paese e riducendolo alla fame e alla necessità di emigrare per larga parte della popolazione, si ostinava a mandare avanti in nome dei suoi deliri (oltre che per mantenere una casta di funzionari e burocrati che con l'amministrazione coloniale vivevano nell'agio). L'impatto di José Afonso con la realtà coloniale fu decisivo: ne nacque, nel 1972, un album, Coro dos tribunais, dove, anche dal punto di vista strettamente musicale, si assiste ad un “mix” tra le sonorità della musica tradizionale portoghese e di quella africana. Lo si avverte... (continua)
Quando a corja topa da janela
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 28/6/2009 - 18:57
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Francesco Guccini: Lettera

Francesco Guccini: Lettera
[1996]
Parole e musica di Francesco Guccini
Paroles et musique: Francesco Guccini
Album: D'amore di morte e d'altre sciocchezze

Carissimo Luciano,

Scusa se ti scrivo questa lettera. Il fatto è che io non ti conosco; ti vedo, spesso, nominato nei bei commenti che Marco Valdo M.I. antepone alle canzoni e alle traduzioni che inserice in questo sito. Sarà un po' perché Ivan della Mea aveva un fratello che pure si chiamava Luciano, e che lo ha preceduto di qualche anno nella morte; e anche un po' perché mia madre si chiama Luciana. E' un nome, insomma, che mi è consueto; a volte basta il suono di un nome per decidere di dire qualcosa, anche ad uno sconosciuto. O forse ci conosciamo? O forse anche tu sei stato sveglio per notti intere a bere quel cocktail d'amarezza e d'allegria che si chiama vita? Chi lo sa, chi lo potrebbe mai sapere.

Anche la canzone che sta qua sotto, Luciano, è una Lettera.... (continua)
In giardino il ciliegio è fiorito
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/6/2009 - 00:15

Pégase à la queue rouge

Pégase à la queue rouge
Pégase à la queue rouge

Chanson française – Pégase à la queue rouge – Marco Valdo M.I. - 2009

Cette chanson est curieuse. Elle raconte une histoire à la fois ancienne et tout à fait contemporaine et elle emmêle tant les deux qu'on ne sait plus si on est dans une époque ou une autre. En vérité, elle rapporte très exactement « L'Histoire de ma Mort » de Lauro De Bosis, un héros de l'Italie, un héros à l'ancienne : un peu Icare, un peu Pégase. Poète et fils de poète. Lauro De Bosis (Rome, décembre 1901 – dans les environs de l'Île d'Elbe, 3 octobre 1931), antifasciste.

Un avion vient de France et survole Rome; il y déverse 400.000 tracts dénonçant l'homme au pouvoir; cet homme qui entraîne les Italiens dans la honte.

Ses lettres lancées dans les rues de Rome, le petit avion repart vers la mer où il finira par s'engloutir. Le pilote – Lauro de Bosis – sait ce qui l'attend; il n'a pas assez... (continua)
J'ai rendez-vous dans un pré avec Pégase
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 27/6/2009 - 23:43
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America

America
[1976]
Album “Marilyn”

Testo e musica di Alloisio-Martini
Lyrics and music by Alloisio-Martini
L'America vista dalle forze della NATO,
(continua)
inviata da giovanni 27/6/2009 - 22:15
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No quiero ir a la guerra

No quiero ir a la guerra
[1998]
Album: "Resaka"
No creo en las palabras
(continua)
inviata da Simo 27/6/2009 - 19:10

Yo tengo mil hermanos

Yo tengo mil hermanos
[2001]
Album :Canciones a quemarropa


En Diciembre de 2001 presentamos el disco de edición limitada “Canciones a Quemarropa” ante los familiares de los Desaparecidos y gente de la Asamblea Nacional de Derechos Humanos.
Este disco contiene tres canciones pertenecientes a otros proyectos, como un homenaje a Luís Espinal y los mártires de la democracia, además presenta una posición crítica ante la realidad de estos días e invita a la unión como país para el mañana.
Este disco además contiene información multimedia con testimonios de la época de las dictaduras, una selección de las Oraciones a Quemarropa de Luís Espinal, grabaciones en mp3 de Marcelo Quiroga Santa Cruz y otros.

Yo tengo mil hermanos
(continua)
inviata da adriana 27/6/2009 - 09:24
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La verdad parte III

La verdad parte III
[2001]
Album :Canciones a quemarropa


En Diciembre de 2001 presentamos el disco de edición limitada “Canciones a Quemarropa” ante los familiares de los Desaparecidos y gente de la Asamblea Nacional de Derechos Humanos.
Este disco contiene tres canciones pertenecientes a otros proyectos, como un homenaje a Luís Espinal y los mártires de la democracia, además presenta una posición crítica ante la realidad de estos días e invita a la unión como país para el mañana.
Este disco además contiene información multimedia con testimonios de la época de las dictaduras, una selección de las Oraciones a Quemarropa de Luís Espinal, grabaciones en mp3 de Marcelo Quiroga Santa Cruz y otros.

La verdad está en las calles en las plazas las esquinas,
(continua)
inviata da adriana 27/6/2009 - 09:20
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71

71
[2001]
Album: Canciones a quemarropa


En Diciembre de 2001 presentamos el disco de edición limitada “Canciones a Quemarropa” ante los familiares de los Desaparecidos y gente de la Asamblea Nacional de Derechos Humanos.
Este disco contiene tres canciones pertenecientes a otros proyectos, como un homenaje a Luís Espinal y los mártires de la democracia, además presenta una posición crítica ante la realidad de estos días e invita a la unión como país para el mañana.
Este disco además contiene información multimedia con testimonios de la época de las dictaduras, una selección de las Oraciones a Quemarropa de Luís Espinal, grabaciones en mp3 de Marcelo Quiroga Santa Cruz y otros.

Se apagaron las luces y el tiempo se fue,
(continua)
inviata da adriana 27/6/2009 - 09:02
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Chile resistencia

Chile resistencia
[1976]
Letra y música: Sergio Ortega
Testo e musica: Sergio Ortega
Album: Inti Illimani 6 "Chile resistencia" [1977]

Una canzone del 1976 che esprime la lotta popolare che in Cile comincia a dare vita al fronte antifascista.
Con paso rápido
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 26/6/2009 - 23:00
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'Εβαλε ο Θεός σημάδι

'Εβαλε ο Θεός σημάδι
Évale o Theós simádi
Στίχοι: Νίκος Γκάτσος
Μουσική: Σταύρος Ξαρχάκος
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
Άλλες ερμηνείες: Μανώλης Λιδάκης
Από το άλμπουμ "Του χρόνου τα γυρίσματα"
Versi di Nikos Gatsos
Musica: Stavros Xarchakos
Primo interprete: Nikos Xylouris
Altri interpreti: Manolis Lidakis
Dall'album Του χρόνου τα γυρίσματα


Questa è, tra le canzoni greche che traggono occasione dalla guerra, una di quelle - o forse quella- in assoluto più toccanti. Non è solo merito della musica di Stavros Xarchakos o della voce di Nikos Xylouris che pare, ad ascoltarla, la voce stessa delle rupi dei boschi e delle acque non solo di Creta, ma della Grecia tutta: voce antica che sembra il canto dello Psiloriti o del torrente nella gola di Samaria, ma anche della quercia di Dodona o delle mille onde del mare tra Ayvalik e Plomari: è merito anche del poeta, di Nikos Gatsos, che in questo testo supera... (continua)
Έβαλε ο Θεός σημάδι
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff - Ελληνικό Τμήμα 26/6/2009 - 16:25

Muri a secco

Muri a secco
[2009]
Testo di Riccardo Venturi
Parole e musica del proletariato, quando ci saranno.


Il mio bisnonno di parte materna, Menotti Dini, era nato lo stesso giorno in cui era morto Giuseppe Garibaldi: il 2 giugno 1882. Suo padre era esperto nell'arte di fabbricare i muri a secco per le vigne terrazzate dove si faceva il vino aleatico; e quelle vigne vogliono terreno secco come i muri, pietraie, e aria. Le migliori erano sopra il Seccheto, che il nome già dice tutto, sopra Cavoli, sopra Pomonte e Chiessi; e quelle ancora migliori erano le più in alto. Bisognava prendere dei sentieri ripidi spiombati e salire su fino a sei o settecento metri.

I bambini erano pregiati per quel lavoro. Agili, piccoli, con le dita che s'infilavano nei pertugi. Quando aveva cinque anni e mezzo, il mio bisnonno dovette andare a lavorare con suo padre, a fare i muri a secco. Siamo all'Isola d'Elba attorno al 1888,... (continua)
All'alba non c'erano galli,
(continua)
26/6/2009 - 05:28

Chat perché

Chat perché
Chat Perché

Canzone léviane – Chat Perché – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 26

Chat Perché est la vingt-sixième chanson du Cycle du Cahier ligné.

Le jeu du Chat perché auquel jouent les enfants est un jeu de poursuite où le poursuivant, dit le chat, doit tenter d'attraper un des autres joueurs au moment où ce dernier n'est pas « perché ». Il y a de nombreuses variantes.

Ici, on est à nouveau dans le cauchemar du prisonnier-blessé et comme dans ces songes, divers niveaux de conscience, diverses histoires se mélangent comme les morceaux de papier coloré dans un kaléidoscope. Le rêve ainsi compris est le moment où dans ce maelström, les idées se mettent en place, la pensée chaotique redonne sens au monde, où l'on va par ces voies chantournées à l'essentiel. Les idées se bousculent et tentent de saisir par la pensée la complexité du monde.

Au travers de sa pensée en... (continua)
La corrida dans le corridor
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 25/6/2009 - 22:50
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Il colonnello Pardi

Il colonnello Pardi
[2009]
"giannY sYmbolo e i Geni del Picco e Pala" sono
Fabio Ghelli e Gabriele D'Ascoli
Album: Le confessioni di un eiaculatore precoce

"Io sono nato sotto il fascismo, ho studiato sotto il fascismo, ho combattuto per il fascismo, sono un fascista e morirò fascista"

(Licio Gelli, Maestro venerabile della Loggia Massonica P2, conduttore televisivo)

Tutto l'album è scaricabile da questa pagina
Il colonnello Pardi s'alza presto ogni mattina
(continua)
inviata da adriana e daniela -k.d.- 25/6/2009 - 21:03
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Radio War

Radio War
Did the wine make her dream
(continua)
inviata da Marcos 25/6/2009 - 17:39
25 giugno 2009: Le CCG/AWS raggiungono quota 9000. Lo fanno, stavolta, con una raccolta di murales contro la guerra e militanti provenienti da tutto il mondo, una "pagina speciale" che sottolinea una forma d'espressione libera e spontanea, che spesso incontra l'arte e la creatività più alte. Comincia da oggi il conto alla rovescia per la CCG n° 10000.
Riccardo Venturi 25/6/2009 - 05:01

Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo / Antiwar and Militant Murals Around the World

Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo / Antiwar and Militant Murals Around the World
Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo
Antiwar and Militant Murals Around the World



Italiano
English

Basta un muro, un muro qualsiasi oppure il Muro che divide una città o una terra. Un muro, dei colori, la fantasia, la voglia di lottare e di non starci. La voglia di dire, di disegnare, di esprimersi. Il muro, nella sua estrema simbolicità sia di chiusura che di visibilità, è rimasto forse l'ultimo baluardo per la vera libera espressione; anche per questo le “autorità” vogliono sempre muri puliti, in nome di un “decoro” che ha, quasi sempre, dell'indecoroso. E lo cancellano quel che c'è scritto o disegnato sui muri, credendo così di cancellare la libertà. Che siano i sindaci-sceriffi delle nostre città, o le autorità di uno stato repressivo e invasore, o semplicemente il “bravo cittadino” che vuole tutto bello bianco il suo muricciolo. Proprio per questo, per questa... (continua)
inviata da CCG/AWS Staff 25/6/2009 - 04:42
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Οι νεκροί της πλατείας

Οι νεκροί της πλατείας
Oi nekroí tis plateías
[1976]
Στίχοι: Βασισμένοι στη ποίηση "Los muertos de la plaza" του Πάβλο Νερούντα, από το Canto General / Ελληνική μετάφραση Δ. Στρατηγόπουλου
Μουσική: Χρήστος Λεοντής
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
Από τις Παραστάσεις
Versi: Basati sulla poesia "Los muertos de la plaza" di Pablo Neruda, dal "Canto General" / Traduzione greca di D. Stratigopoulou
Musica: Christos Leontis
Primo interprete: Nikos Xylouris
Album: Παραστάσεις

Una piazza. La gente che manifesta e che lotta. L'esercito, la polizia, la « sicurezza ». Gli spari. La gente che cade. Una cosa che ha mille nomi: Atene, Santiago, Milano, Bucarest, Genova, Teheran. Mille e mille ancora. Poco importa a quale episodio preciso si riferisca questa canzone, che è la traduzione greca di una poesia di Pablo Neruda, dal « Canto General ». Poco importa se l'originale si riferisse ad una repressione cilena, e la... (continua)
Τούτοι δω εφέρανε τουφέκια γεμάτα μπαρούτι
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff - Ελληνικό Τμήμα 25/6/2009 - 04:08
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Nikos Xylouris / Νίκος Ξυλούρης: Χαμένη αγάπη

Nikos Xylouris / Νίκος Ξυλούρης: Χαμένη αγάπη
Haméni agápi
Στίχοι: Ματθαίος Μουντές
Μουσική: Σταύρος Ξαρχάκος
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
Poesia di Mattheos Mountés
Musica di Stavros Xarchakos
Interpretazione di Nikos Xylouris

Appare oramai chiaro a tutti che il recentemente costituito Ελληνικό τμήμα (Settore Greco) delle CCG/AWS, approfittando ovviamente degli « Extra », non intende limitarsi alle canzoni contro la guerra, o comunque che rientrano negli argomenti propri di questo sito. Sua intenzione è quella di far conoscere in Italia la canzone d'autore greca, vale a dire quella che maggiormente in Europa ha usufruito dei più grandi poeti di quel paese (e dei più grandi musicisti ed interpreti, come ovviamente l'inarrivabile Xylouris), e un po' anche in Grecia la canzone d'autore italiana e di altri paesi. Gli autentici tesori nascosti da un'alfabeto diverso e da una lingua ostica devono essere conosciuti, a nostro immodesto... (continua)
Τα μάτια κλαίνε αστέρευτα
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - CCG/AWS Ελληνικό τμήμα 25/6/2009 - 02:53

Papì Satàn

Papì Satàn
[2009]
Testo del Testa in cerca di un Contesto (musicale)
A Text by Testa in search for a (musical) Context

"Mi era venuto in mente di mandarla al Ministro dell'Istruzione, come contributo di un vecchio prof. ai temi della maturità. Prenderebbe tutti i piccioni con la fava di...lasciamo perdere. E' di attualità, ma richiede competenze linguistiche anche riferite al medio evo, e storico- letterarie per i riferimenti danteschi e mitologici. Può essere analizzato in senso favorevole al diritto di satira, ché anche i papi (nel senso apostolico e romano) più reazionari tolleravano le pasquinate; oppure, chi lo volesse, potrebbe sottolinearne la volgare faziosità, e la credulità di cui possono essere afflitte persone anche di discreta cultura, quando il loro giudizio sia offuscato dall'odio instillato dalla martellante propaganda comunista, contro un premier la cui esuberante capacità di risolvere... (continua)
“Papi’ Satàn Papi’ Satàn, sapessi,”
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/6/2009 - 01:11

Le Travailleur

Le Travailleur
Le Travailleur

Chansonchôme wallonne de langue française – Le Travailleur – Marco Valdo M.I – 2009
Parodie de la chanson – Le Métèque – Georges Moustaki – 1969

Comme il est coutumier, Marco Valdo M.I a repris pour cette chansonchôme une chanson « à succès » du répertoire en langue française... Ici, il s'agit d'une chanson d'amour due à Georges Moustaki, excellent parolier et musicien, qui écrivit bien des chansons pour d'autres et qui en interpréta lui-même énormément. Et pas seulement des chansons d'amour... Cette chanson qui fut elle aussi une de ces scies infernales s'intitule : Le Métèque. On la matraqua des années durant...

« Le Travailleur » (avec la majuscule à Travailleur) à première vue et à première vue seulement a des allures – avec un tel titre – d'une sorte de chef d'œuvre de réalisme socialiste de la plus belle eau. On pourrait s'attendre à ce que Stakhanov surgisse... (continua)
Avec nos paies de travailleur
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I 24/6/2009 - 22:03
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L'Âge d'Or

L'Âge d'Or
L'Âge d'Or est une chanson aux allures prophétiques portée par le plain-chant. C'est une des grandes chansons d'espoir qui emmènent les hommes vers l'humanité...
Nous aurons du pain,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/6/2009 - 21:42
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1 2 3 Rivoluzione

1 2 3 Rivoluzione
[2008]
Album: Bevo alla vita
Che cosa vuoi aspettarti da chi crede
(continua)
inviata da adriana 24/6/2009 - 11:02
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Le métèque

Le métèque
[1969]
Parole: Georges Moustaki
Testo: Georges Moustaki
Musique: Davis Boyer
Musica: Davis Boyer


Nel 1969, uno strano tizio barbuto che cantava con un accento ancora più strano si fece conoscere in Italia con questa canzone; certo, magari qualcuno avrà pur cantato o fischiettato, anni prima, la canzone Milord di Edith Piaf senza sapere che l'aveva scritta lui (che della Piaf era stato, tra l'altro, uno dei non pochi amanti), ma nessuno lo conosceva direttamente. Il suo nome era Georges Moustaki, sembrava vagamente greco, però era francese, e poi era anche ebreo... La canzone, sembra, aveva venduto oltre cinquecentomila copie in Francia e qualcuno pensò che avrebbe potuto avere successo anche in Italia; previsione del tutto azzeccata. Ancora oggi, facendo il nome di Moustaki a dieci persone, nove diranno: “quello dello Straniero”. Già, lo Straniero. Come il romanzo di Camus. Come un'altra... (continua)
Avec ma gueule de métèque
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/6/2009 - 08:29

Per soli negri

Per soli negri
[1959]
Testo di Giustino Durano
Musica di Sergio Liberovici
Esecuzione di Giustino Durano e Cantacronache

Di Giustino Durano forse qualcuno si ricorderà per la sua apparizione nel famoso film di Roberto Benigni, La vita è bella. Morì per davvero non molto tempo dopo, nel 2002; e dico "per davvero" perché il 19 febbraio 1985 il giornale radio della RAI ne aveva annunciato la falsa notizia della morte. Un "caratterista", come si diceva un tempo; un attore poliedrico, buono per ogni ruolo, che potevi vedere in parti secondarie sia nel film di qualità che in quello di poche pretese, alla TV, al teatro, dovunque ci fosse da recitare. Pochissimi sanno però che scrisse e cantò anche alcune canzoni, per Cantacronache. In particolare questa e Ssssst!..., entrambe musicate da Sergio Liberovici; e non sono canzoni di poco conto. [CCG/AWS Staff]

Le povere case dei negri
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/6/2009 - 15:00
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Il tarlo

Il tarlo
[1961]
Testo e musica di Fausto Amodei
Lyrics and music by Fausto Amodei


Testo ripresto da: Cantacronache, Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, Crel-Scriptorium 1995, p. 125.
In una vecchia casa, piena di cianfrusaglie,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/6/2009 - 00:59
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Le cose vietate

Le cose vietate
[1958]
Testo e musica di Fausto Amodei
Lyrics and music by Fausto Amodei


Testo ripresto da: Cantacronache, Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, Crel-Scriptorium 1995, p. 171.
Per ogni divieto che ci ha dato il buon Dio
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/6/2009 - 00:38

Cadono le famiglie

Cadono le famiglie
[1959]
Testo di M. Pogliotti
Musica: Cantacronache (Sergio Liberovici)

Testo ripresto da: Cantacronache, Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta, a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, Crel-Scriptorium 1995, p. 171.
Cadono le famiglie - come foglie d'autunno
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/6/2009 - 00:27
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Od istorijskog AVNOJa

Od istorijskog AVNOJa
[1997]
Album: Ja nisam odavle

Ecco un'altra canzone degli Zabranjeno Pušenje che ripercorre la storia jugoslava. È la storia di un vecchio partigiano e comunista convinto che si trova agli inizi degli anni '90 completamente spaesato, vedendo crollare attorno a lui tutto un mondo e uno stile di vita in cui aveva creduto e per cui aveva lottato.

Anche qui alcune note storiche a margine che non inserisco con la traduzione per non appesantirla troppo:

Koševo è un distretto settentrionale di Sarajevo, in Bosnia.

"Juga" è un diminutivo di Jugoslavija, di solito era un vezzeggiativo simpatico usato per il paese dagli jugoslavi stessi.
Il termine "komunjara" invece è un dispregiativo di "komunista".

AVNOJ = Antifašističko V(ij)eće Narodnog Oslobođenja Jugoslavije, Consiglio antifascista di liberazione popolare della Jugoslavia. L'AVNOJ storico è il secondo, tenutosi nel novembre del 1943 a... (continua)
“Prvo: Demokratska Federativna Jugoslavija proglasuje se narodnom republikom pod imenom Federativna Narodna Republika Jugoslavija...”
(continua)
inviata da Filip Stefanović 22/6/2009 - 11:54

Mon vieil album

Mon vieil album
Mon Vieil Album

Canzone léviane – Mon Vieil Album – Marco Valdo M.I. – 2009

Cycle du Cahier ligné – 25

Mon Vieil Album est la vingt-cinquième chanson du Cycle du Cahier ligné.

Toujours cette histoire du prisonnier-blessé et son voyage en Onirie. Ce tour de soi-même et la recherche de la substance de la vie. Dans la nuit des nuits, il cherche à se raccrocher à ce qui lui revient en esprit des événements de son passé, de faits saillants de l'histoire qu'il a vécue, de moments forts qui furent aussi les siens. Il s'agit bien de se retrouver soi-même, de se donner raison et des raisons de continuer à lutter, de résister, résister encore.


Alors, le prisonnier-blessé « ferme les yeux pour voir ».
Comme çà, à première vue, l'idée est étrange, mais en réalité, on ferme souvent les yeux pour voir. Ici, on pense à Nougaro : « Sur l'écran noir, de mes nuits blanches... »
Mais dans le lieu... (continua)
Je ferme les yeux pour voir
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/6/2009 - 23:14
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Requiem

Requiem
[2006]
Lyrics and music by Matthew Stephen Ward
Testo e musica di Matthew Stephen Ward
Album: Post-War
Well he stormed with his feet
(continua)
inviata da Marcos 21/6/2009 - 20:48
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Lettera dal fronte

Lettera dal fronte
Resta qui con me
(continua)
inviata da Francesca Tommasi 21/6/2009 - 14:05
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Private Lily

Private Lily
My name is Lily
(continua)
inviata da Marcos 21/6/2009 - 03:29
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Fragole e sangue

Fragole e sangue
CON IL NOME DI MIO FIGLIO - Dialoghi con Haidi Giuliani, a cura di Marco Rovelli - Transeuropa Edizioni
da Coriandoli in Equilibrio

C’è una Genova che non deve essere messa da parte, nonostante il tempo sia abile a relegare ciò che conta nei cantucci della Storia, ed è la Genova del luglio 2001. Quella, per intenderci, della “costante violazione delle libertà fondamentali”, quella in cui lo “stato di eccezione” mortificò i più elementari diritti, quella in cui il senso umano della democrazia conobbe la sua mattanza più sottile. In un'estate da teatro aguzzino, in cui il sistema dell’horror-ordine avanzò a passi scanditi e ininterrotti, le vicende collettive si incrociarono con quelle singolari, e per molti: per chi c’era, e si trovò a subire l’arte del macello eccitata da una cultura fascista prima subodorata, e in quelle ore *vista*; per chi non c’era, e si ridusse a percepire a distanza,... (continua)
CCG/AWS Staff 20/6/2009 - 19:29
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Vittorio Merlo: La Chiesa ti uccide coll'onda

Vittorio Merlo: La Chiesa ti uccide coll'onda
[2009]
Testo e musica di Vittorio Merlo
Lyrics and music by Vittorio Merlo


C.T., l'uomo delle onde
da it:wikipedia

Carlo Torrighelli, meglio noto come C.T. (Laveno 1909 - Milano 4 novembre 1983), è stato un noto writer ante-litteram, attivo a Milano, soprattutto nella zona del Castello Sforzesco e della Stazione di Milano Porta Garibaldi, alla fine degli anni '70.

Ex-marmista in pensione, Torrighelli visse per molti anni da senzatetto, fino a quando il Comune di Milano non gli procurò un'abitazione in via Pinamonte da Vimercate, dopo una celebre protesta dello stesso C.T. che passò diversi giorni di fronte a Palazzo Marino a urlare: non ho una casa!.

Torrighelli era noto alla popolazione milanese sia per gli slogan che dipingeva con vernice bianca, sui muri e sull'asfalto, che per la sua attività di predicatore. Si aggirava per Milano con un triciclo e un carretto, tre cani (che chiamava... (continua)
“Popolo bue!
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 20/6/2009 - 19:03
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La Coca Cola

La Coca Cola
Chanson italienne – La Coca Cola – Leoncarlo Settimelli – 1968

Coca Cola a toujours porté haut les couleurs étazuniennes et a, de ce fait, incarné le rêve expansionniste de l'Empire. Coca Cola est la marque de l'Empire; il est le signe le plus clair de sa domination. On le trouve jusqu'aux confins les plus perdus de l'Himalaya ou des déserts; on le trouve dans toutes les gargotes du monde – sauf quelques-unes marquées par la fleur de la résistance. Il n'y a pas plus envahissant que le Coca Cola, sauf (peut-être)les virus, les poux, les moustiques et le sida.
Il se profile dès l'enfance, il s'insinue jusque dans les écoles... S'il est si sucré, à la limite sirupeux, c'est pour mieux te tenter mon enfant... En somme, comme la télévision et quelques autres choses du même acabit, il tend (tel Big Brother) à domestiquer la vie des hommes. Partout, toujours et tout le temps.

En 1968, comme... (continua)
TOUT VA MIEUX AVEC COCA COLA
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/6/2009 - 18:37
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Good morning Baghdad

Good morning Baghdad
TI RICORDI AMERICA
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/6/2009 - 17:35
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Gridalo forte

Gridalo forte
1994
Gridalo forte
Poltrone macchine blindate
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/6/2009 - 16:48
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Bravi ragazzi

Bravi ragazzi
[1974]

Album: I buoni e i cattivi
Una di notte, c'è il coprifuoco
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/6/2009 - 16:40
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Canto dei misteri

Canto dei misteri
1998
Gente distratta
Erano le 21,
(continua)
inviata da DonQuijote82 20/6/2009 - 16:37
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Salvatore Giuliano

Salvatore Giuliano
Finalmente qualcuno coi propri occhi giudica le gesta di Giuliano nella maniera più sublime che si possa fare. Finalmente gli artisti seguendo le orme di De Andrè, pongono la loro arte al servizio dei personaggi socialmente scomodi perchè profeti della verità. A Giuliano va riconosciuto il suo spirito rivoltoso difronte a uno stato indifferente e parassita al cospetto di una sicilia sempre martoriata in mano al connubbio mafia/politica.
Credo che Salvatore Giuliano è per noi siciliani ciò che Che Guevara è stato per Cuba, solo che la storia la scrive chi vince, e putroppo in sicilia ha vinto la mafia travestita di politica e alta borghesia! Ringranziando i Del Sangre, volevo chiedere il favore di aiutarci a ripristinare una figura fin qui denigrata, perchè ancora oggi ai potenti fa comodo così...farò di tutto affinchè la vostra posia arrivi ai cuori dei ciechi e indifferenti, fate di tutto affinchè rendiate giustizia a chi ha combattuto per la libertà! Grazie!!
Di Maria Pietro di Montelepre
20/6/2009 - 16:10
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L'Italia di Piero

L'Italia di Piero
è simpatica e bellissima
andrea 20/6/2009 - 09:26
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Fuoribordo

Fuoribordo
[2009]
"giannY sYmbolo e i Geni del Picco e Pala" sono
Fabio Ghelli e Gabriele D'Ascoli
Album: Le confessioni di un eiaculatore precoce

Tutto l'album è scaricabile da questa pagina
C'è un bianco di occhi nel buio e notte notte nera all'intorno
(continua)
inviata da adriana 20/6/2009 - 08:31
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Soldato Nencini

Soldato Nencini
Enzo Jannacci è l'autore dell'LP "La Rossa" di Milva,in questo album la quinta traccia è il brano Soldato Nencini in una cover di Milva. (1980 - La Rossa - Ricordi SMRL 6265)
GPM 20/6/2009 - 08:05
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Lucio Battisti: Il nostro caro angelo

Lucio Battisti: Il nostro caro angelo
Poteva il nostro perfido, carogna, merdajolo & zozzo inclito Riccardo Scocciante esimersi dal dire la sua a proposito del Battisti nazionale? No! E infatti ecco qui:


IL NOSTRO CARO LUCIO

Ci fa un par di coglioni
anche dall'ardilà,
anche se non faceva poi “a noi”
o “eja eja alalà”

I' nostro caro Lucio
co' testi d'i' Mogol
ci fa scappà' la cacca sotto l'arberi
e 'un si cheta mai

Tiràgni du' pallottole
inutirmente, che tanto è in cielo oramai
e ci tocca ribeccàcci le trasmissioni
'ndò canta le su' lagne n'i' '70 alla Rai

'Un gli era un fascistone?
Magari lo dici tu!
E poi chissenefrega, ti dirò,
'e ci pensera Gesù.

I' nostro caro Lucio
coi testi di Panella e poi
i' verde gni garbava pure a Ìtre (*)
e a tutti que' troiai.
Cattedrali oscurano,
ma a me m'oscura la fava e quarcosa di più;
E si pigli l'emozioni, Francesca e l'angelo
si trombi la slava co i'brodo e che vada affancul!

(*)Hitler
Riccardo Scocciante's Fancrùbbe 20/6/2009 - 00:24
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Ringhera

Ringhera
Addio Ivan, non ti dimenticherò e spero che insieme a Franco, da lassù, ci indicherete la strada con "l'internazionale"
nazareno 19/6/2009 - 20:35
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Canção do desterro (Emigrantes)

Canção do desterro (Emigrantes)
Ελληνική απόδοση από τον Ριχάρδο Βεντούρη



Ο, τι είναι οι Πορτογάλοι αποδήμοι, έχω μπορέσει να το αγγίσω με τα χέρια μου και να το δω με τα μάτια μου σε μία από τις γωνιές κόσμου όπου κι εγώ ήταν σε desterro. Μια μικρή πόλη Ελβετίας, Φριβούργο, πλούσια, παχουλή, τριζάτη, τακτική. Και, παντού, Πορτογάλοι. Κι οδηγούν, ακόμη κι αν μετά τριάντα ή σαράντα χρόνια, αυτοκίνητα με Πορτογαλική πινακίδα. Σε απόσταση μερικών μέτρων απ'όπου έμενα, το Μπαρ Πόρτο κι το Μπαρ Μπενφίκα, όπου ο ανταγωνισμός μεταξύ των δυο κυρίων ποδοσφαιριστικών ομάδων της χώρας μεταφέρθηκε σε χιλιάδες χιλιόμετρα απόστασης. Και πάντα τάξη κι αξιοπρέπεια σ'οποιοδήποτε πράμα αν κάνουν, οι Πορτογάλοι, κι αν γιορτάσουν τις νίκες της Εθνικής στο παγκόσμιο πρωτάθλημα. Το καθάρισμα στη πολυκατοικία όπου έμενα το έκαναν δυο μεσήλικες Πορτογαλίδες, κοντές και στητές σαν λαμπάδες. Κάποιος μου ρώτησε αν έμαθα τη γερμανική διάλεκτο του... (continua)
ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΤΗΣ ΕΞΟΡΙΑΣ
(continua)
19/6/2009 - 15:07




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