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Il bonzo

Il bonzo
a questo link trovate tutta la storia di Thích Quảng Đức e di quella celebre foto...
tonii 5/2/2009 - 18:50
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Fila la lana

Fila la lana
Avendo molti fonemi, il Galliatese non è semplice da scrivere.
Per cui chi trova qualche errore può correggerlo.
FIRA ' LÄNA
(continua)
5/2/2009 - 16:55
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Maria nella bottega di un falegname

Maria nella bottega di un falegname
Chiunque voglia correggerla, può farlo.
MARÎA 'NT 'A BUTÈGA D'UN LIGNAMÉ
(continua)
5/2/2009 - 16:28
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Ero povero ma disertore

anonimo
Ero povero ma disertore
"P.C., della provincia di Frosinone, anni 24, soldato del 17° fanteria; condannato alla pena di morte col mezzo della fucilazione nella schiena per diserzione in presenza del nemico.
(Tribunale militare di guerra del XXIII corpo d’armata. Ruda, 4 luglio 1917)

Il prevenuto mentre la sera del 6 giugno c.a. si trovava col proprio reparto nelle trincee di Palickisce in prossimità del nemico e mentre sapeva di dover portarsi colla propria compagnia in altre trincee ancor più avanzate del Velicki, si assentava arbitrariamente e scientemente dalle file del reparto, venendo arrestato il giorno 8 stesso mese dai CC.RR. a Papriano.
Il P. C. è comparso avanti il Tribunale macchiato già di una precedente condanna a venti anni di reclusione riportata nel novembre 1915 per codardia.
La pietà degli uomini, sospendendo la pena per il delitto infame commesso, aveva dato la possibilità a lui di redimersi,... (continua)
Alessandro 5/2/2009 - 15:26
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Parlando del naufragio della London Valour

Parlando del naufragio della London Valour
ehm, nella prima strofa ci sarebbe anche da correggere "un amore", senza apostrofo..
ciao
p.
paolo 5/2/2009 - 15:19
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Poca voglia di fare il soldato

Poca voglia di fare il soldato
"V.A. della provincia di Avellino, anni 26, scultore, possidente, alfabeta, già condannato per reati comuni, sergente nell’82° fanteria; condannato a 6 anni di reclusione ordinaria, lire 2.000 di multa e rimozione dal grado.

Il 27 giugno 1918 spediva dalla zona di guerra una lettera scritta con inchiostro simpatico nella quale così si esprimeva: “Qui la guerra va molto a lungo e non si può sopportare. E’ un macello completo del mio plotone… sono rimasti 5 di 42… non so che santo mi ha salvato in questi giorni… Ho capito che qui si tratta di far macellare la povera gente e per questo si fa la guerra… quando è l’ultimo siamo chiamati stupidi pure che abbiamo fatto tanto, chi l’ha capito si è già dato da fare e chi ha voluto la guerra resta a casa sua, oppure imboscato, i pover stupidi sitrovano qui a combattere…” ecc.; e continua in altro punto: “A me interessa più di tutto la vita… chi è... (continua)
Alessandro 5/2/2009 - 14:12

Fraternité

Fraternité
P.G. della provincia di Agrigento, anni 20, calzolaio, soldato del 140° fanteria: condannato a 5 anni di reclusione militare;
M.G. della provincia di Reggio Emilia, anni 21, contadino, caporale nel 140° fanteria: condannato a 20 anni di reclusione militare;
R.G. della provincia di Marsala, anni 36, contadino, soldato nel 140° fanteria: condannato a 5 anni di reclusione militare;
V.C. della provincia di Caltanisetta, anni 37, contadino, soldato nel 140° fanteria: condannato a 5 anni di reclusione militare.

Durante le giornate del 23 e 24 giugno 1917 militari del 3° battaglione del 140° fanteria si erano messi in contatto con militari nemici, scambiando con essi parole e oggetti (pane, limoni, tabacco), e trattenendosi in cortesi conversazioni.
Venute a conoscenza del fatto le superiori autorità, il comando del reggimento emanava ordini severissimi per impedire in modo assoluto ogni ulteriore... (continua)
Alessandro 5/2/2009 - 13:56
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Christmas 1914

Christmas 1914
D.B. della provincia di Salerno, anni 33, decoratore, coniugato, censurato, caporalmaggiore del 129° fanteria; condannato a 1 anno di reclusione militare; C.M. della provincia di Avellino, anni 24, contadino, censurato, coniugato, caporale del 129° fanteria, condannato a 1 anno e 1 mese di reclusione militare; M.E. della provincia di Arezzo, anni 23, celibe, già condannato per rifiuto di obbedienza, soldato del 129° fanteria, condannato complessivamente a 8 anni di reclusione.

La notte tra il 19 e il 20 dicembre un plotone della sesta compagnia del 129° fanteria rilevava da una trincea di monte Zebio un reparto del 130° fanteria. La neve era così abbondante che aveva coperto le feritoie e impediva di far fuoco. Fu proposto di scavare gradinate sulla neve per poter salire sopra le trincee e costruirvi degli appostamenti per i tiratori. Durante i lavori il caporalmaggiore D.B. ebbe vaghezza... (continua)
Alessandro 5/2/2009 - 13:22
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Chansons de La bande à Bonnot: 02. Les joyeux bouchers

Chansons de <i>La bande à Bonnot</i>:  02. Les joyeux bouchers
“C.A. della provincia di Livorno, anni 23, marinaio, celibe, soldato del 57° artiglieria; condannato a 4 mesi di reclusione.
Nel giugno 1916 spediva un manoscritto dal titolo “S’io fossi mamma – Ai coscritti” che contiene, fra l’altro, le seguenti frasi: “S’io fossi mamma ed avessi un figlio che dovesse andare in guerra ad uccidere esseri umani per i capriccio e l’interesse dei governanti…”, “…hai l’obbligo di rifiutarti di fare l’assassino…”, “…se mio figlio ubbidisse inconsciamente al comando dei macellai di carne umana…”, “… tua madre non ti stillò brutali sentimenti di vendetta nel cuore… non ti viziò il sangue con feroci pregiudizi di superiorità e di oppressione, mai ti inculcò nell’animo canaglieschi sentimenti di patriottismo bellicoso… la guerra è la più feroce esplosione della cagnesca vendetta e della superstiziosa brutalità, l’assassinio legalizzato…”.

Così si legge nella motivazione... (continua)
Alessandro 5/2/2009 - 13:09
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Spartaco

Spartaco
« ... Il y a dix ans le mot « Précaire » était seulement une chose qui concernait les écoles... Dix ans sont passés et le mot précaire représente 80 % des travailleurs italiens.
Comme il me plaît d'appeler les choses par leur nom, j'ai fait une réflexion : peut-être qu' une chose qui ressemble à une vieille usance qu'on appelle l'esclavage, devrait être appelée par son nom.
Et alors, il m'est venu à l'esprit que si la mode de l'esclavage revient, peut être devrait revenir à la mode aussi les anciens libérateurs.
Telle est la réflexion qu'Alessio Lega faisait dans l'introduction (inédite) à sa chanson durant une entrevue à Radio Popolare. »

Ici commence l'avis de Marco Valdo M.I.

Alessio Lega a parfaitement raison dans son approche de la réalité en définissant le travail, lorsqu'il est précaire, comme une forme de servitude et pour tout dire d'esclavage.
Mais une première constatation s'impose... (continua)
SPARTACUS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/2/2009 - 12:17
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Le déserteur

Le déserteur
"G. E., di Torino, anni 21, legatore, celibe, incensurato, soldato nel 2° genio; condannato all’ergastolo per tradimento.
Nell’ottobre 1917 e posteriormente facendo tra i militari propaganda per la conclusione della pace, raccogliendo offerte destinate a sovvenire un giornale che notoriamente propugnava la pace a ogni costo, tentava di togliere alle truppe la necessaria forza di resistenza per agire e per difendersi contro il nemico."

Da "Sentenze dei tribunali militari italiani durante la prima guerra mondiale". Documenti dell'archivio centrale dello Stato. Testo a cura di Gioacchino Maviglia. Luciano Manzuoli Editore, Firenze (1972/1973). Collana della Biblioteca del Lavoro, a cura de gruppo sperimentale coordinato da Mario Lodi. (Lire 1.250)
Alessandro 5/2/2009 - 11:19
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Mike Harding: Christmas 1914

Mike Harding: Christmas 1914
“Era Pasqua, era primavera e c’era la guerra: italiani e austriaci si fronteggiavano sul Carso, rintanati nelle opposte trincee, attenti ad ogni mossa del nemico. Tutta la notte l’artiglieria e la fucileria avevano crepitato e ora, alba del giorno di Pasqua, tutto taceva: sembrava che, per un segreto accordo, italiani e austriaci intendessero festeggiare la ricorrenza.
Durante tutta la mattinata durò il silenzio; i soldati avrebbero potuto mettersi a cavalcioni sull’orlo della trincea a fumare le sigaretta, sicuri di arrivare indisturbati fino alla cicca.
In quel silenzio un soldato italiano, Molòn, salì sopra i sacchetti a terra della trincea e incominciò a fare degli strani gesti verso gli austriaci: con le segnalazioni che si fanno a braccia usando l’alfabeto internazionale augurava la Buona Pasqua ai nemici.
Quasi subito uscì dalla trincea austriaca un soldato che si mise a fare gesti... (continua)
Alessandro 5/2/2009 - 11:01
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Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo)

anonimo
Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo)
"Gruppo di 7 giovanissimi contadini della provincia di Belluno, celibi, incensurati; 2 condannati a 5 anni e 7 mesi di reclusione ordinaria, 5 a 2 anni.
Gli accusati la sera del 21 gennaio 1917 si recavano nei pressi dell'accampamento di Bassanese, dove trovavasi a riposo il 2° battaglione del 136° fanteria, ed ivi intonavano ad alta voce una canzone che aveva per ritornello 'prendi il fucile e gettalo a terra, vogliamo la pace e non più la guerra'.
E' rimasto assodato che i prevenuti cantavano quella nefasta canzone, la quale non poteva avere altro scopo che quello di riuscire sediziosamente suggestiva per i soldati, oltre che scandalosa e pericolosa".

Da "Sentenze dei tribunali militari italiani durante la prima guerra mondiale". Documenti dell'archivio centrale dello Stato. Testo a cura di Gioacchino Maviglia. Luciano Manzuoli Editore, Firenze (1972/1973). Collana della Biblioteca del Lavoro, a cura de gruppo sperimentale coordinato da Mario Lodi. (Lire 1.250)
Alessandro 5/2/2009 - 08:16
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Mahmoud Darwish / محمود درويش : Bitaqat Hawiyyah / Identity Card

Mahmoud Darwish / محمود درويش : Bitaqat Hawiyyah / Identity Card
Anche al Polo Nord si è manifestato per Gaza: la manifestazione più a nord del mondo a Longyearbyen, capoluogo delle isole Svalbard

L'articolo tratto dal quotidiano online delle isole Svalbard, Svalbardposten, il quotidiano più a nord del mondo redatto in lingua norvegese, mostra la manifestazione che si è svolta a Longyearbyen il 19 gennaio scorso, durante la notte polare (che nell'arcipelago dura dal 14 novembre al 29 gennaio) ed alle quali hanno preso parte ottanta persone. Si fa presente che la popolazione totale di Longyearbyen ammonta a 2060 persone. La temperatura, secondo lo Svalbard Weather Report, quel giorno ha avuto una massima di -21°C ed una minima di -33°C. Le isole Svalbard sono situate ad una latitudine di circa 81°N.

Riportiamo l'articolo scritto dal giornalista Torill Ustad Stav:

Mellom 70 og 80 personer møtte fram for å vise sin støtte til sivilbefolkningen i Gaza under... (continua)
CCG/AWS Staff 5/2/2009 - 00:16
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Bergen-Belsen moje

Bergen-Belsen moje
Version française – BERGEN-BELSEN – Marco Valdo M.I. – 2009
D'après la version italienne de Riccardo Venturi – 2009

Le camp de Bergen-Belsen ( ou plus communément Belsen) était un camp de concentration nazi situé dans la Basse-Saxe, au sud-est de la ville de Bergen, près de Celle. Entre 1943 et 1945, on estime que 50.000 personnes moururent dans le camp, dont 35.000 de typhus dans les cinq premiers mois de 1945.

Au camp de Bergen-Belsen, entre autres, moururent l'écrivain et peintre Josef Čapek, la jeune Anne Frank et sa sœur Margot.
L'acteur et cinéaste Roberto Benigni est fils d'un ex-déporté du camp de Bergen-Belsen.
BERGEN-BELSEN
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/2/2009 - 19:47
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Emigration song

Emigration song
Per DonQuijote 82. Ovviamente la canzone non te la abbiamo potuta approvare...perché c'era già :-) Cogliamo l'occasione per raccomandare a tutti i collaboratori di verificare con un "cerca" approfondito (ad esempio impostando parole chiave) se una data canzone non sia già presente nel sito.
CCG/AWS Staff 4/2/2009 - 19:09




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