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Prima del 2008-10-10

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In the Movies

This song was written in 2007 after some years' thought and looks at how popular culture - folk songs, fairy tales, etc nearly always have a happy end, but real life is rather different. Is it a survival mechanism by the oppressed classes to imagine better times - a bit like religion? This song calls for us to change society and bring the real "Happy End"
Intro (basses only)
(continua)
inviata da John Hamilton 9/10/2008 - 22:30
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Les Nouveaux Partisans

Les Nouveaux Partisans
[1969, enr. 1970]
Testo e musica: Dominique Grange
Paroles et musique: Dominique Grange
45 tours originaire: Les Nouveaux Partisans / Cogne en nous le même sang - Disco autoprodotto da Dominique Grange
45 giri originario: Les Nouveaux Partisans / Cogne en nous le même sang - Disque auto-géré par Dominique Grange
Ripubblicata nel 2008 nell'album "1968-2008, N’effacez pas nos traces"

"Sono la cantautrice di quella canzone che ho scritto nel 1970, quando in Francia c'erano molti scioperi, repressione del movimento operaio, compagni incarcerati e molti gruppi politici rivoluzionari vietati per il potere. - Dominique Grange

Ecrit et composé en 1969 par Dominique Grange la chanteuse de Mai 68, pour le mouvement maoïste la Gauche Prolétarienne (GP) dont elle est alors une militante active, "Les Nouveaux Partisans" est devenu un hymne emblématique pour les jeunes militants révolutionnaires... (continua)
Ecoutez-les nos voix qui montent des usines
(continua)
inviata da Dominique Grange 9/10/2008 - 19:30
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Chickenhawk

Chickenhawk
[2004]
words and music by Roy Zimmerman and Melanie Harby

Il brano è incluso nella raccolta "Rich Man's War - New Blues & Roots Songs Of Peace And Protest", cd recentemente pubblicato dalla tedesca Ruf Records.

Testo preso dal sito dell'autore.
Well, my son asked me today, "Is this another Vietnam?"
(continua)
inviata da Alessandro 9/10/2008 - 10:52
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One Day as a Lion

One Day as a Lion
La canzone che dà il nome al duo De la Rocha/Theodore ed il titolo al loro EP appena uscito.
Blood soaked earth that you call home
(continua)
inviata da Alessandro 8/10/2008 - 15:11
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Nu

Nu
[1998]

Paroles: Allain Leprest. Musique: Sylvain Lebel, Christian Loigerot.
Nu, j'ai vécu nu
(continua)
inviata da adriana 8/10/2008 - 15:08
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Wild International

Wild International
Finalmente ha visto la luce, dopo quasi dieci anni di incubazione, il progetto solista di di Zack de la Rocha, ex front man dei Rage Against the Machine

"One Day As A Lion è un duo formato da Zack (voce e tastiere manipolate) e dall’ex Mars Volta Jon Theodore (batteria). Nient’altro." (recensione su storiadellamusica.it)
They say that in war
(continua)
inviata da Alessandro 8/10/2008 - 14:58
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Exilio (Exile)

Exilio (Exile)
[2002]
Album "The Richest Man in Babylon"
feat. Verny Varela (vocals & flute)
Ven ven, ven ven, ven vente a gozar
(continua)
inviata da Alessandro 8/10/2008 - 14:15
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Blasting Through the City

Blasting Through the City
[2008]
Album "Radio Retaliation"
War keeps blasting thru the City tonight
(continua)
inviata da Alessandro 8/10/2008 - 14:05
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Vampires

Vampires
[2008]
Album "Radio Retaliation"
They'll gain the world but lose their souls
(continua)
inviata da Alessandro 8/10/2008 - 13:55
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Heaven help us all

Heaven help us all
[1970]
Music and lyrics by Ronald Norman Miller
Album: "Signed, Sealed, and Delivered"
Heaven help the child who never had a home,
(continua)
inviata da Alessandro 8/10/2008 - 08:35
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Original Faubus Fables

Original Faubus Fables
[1960]
Album "Charles Mingus Presents Charles Mingus"

Little Rock, Arkansas, 1957.
ll governatore segregazionista Orval E. Faubus si oppone alla storica decisione della Suprema Corte che intima agli Stati di integrare gli studenti afro-americani nelle scuole pubbliche.
Il braccio di ferro con il governo federale ed il dipartimento di giustizia si conclude con la sconfitta di Faubus e dei suprematisti bianchi: il 24 settembre, il presidente Eisenhower federalizza la guardia nazionale dell'Arkansas e manda i soldati a scortare gli alunni di colore che finalmente vengono ammessi alle lezioni.

Charles Mingus scrisse il pezzo "Fables of Faubus" per inserirlo nell'album "Mingus Ah Um" (1959), ma la Columbia rifiutò che il musicista lo registrasse comprensivo del testo.
Ma Mingus non si diede per vinto e ripubblicò il brano originale l'anno seguente, per la Candid Prod, intitolandolo "Original Faubus Fables".

Notizie tratte da WFMU

(Alessandro)
Oh, Lord, don't let 'em shoot us!
(continua)
inviata da Alessandro 7/10/2008 - 15:46
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Making The Bombs

Making The Bombs
[1985]
Album "Wonderful"
I spend my nights in the factory
(continua)
inviata da Alessandro 7/10/2008 - 13:16
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Victoria

Victoria
[1969]
Album: "Arthur (Or the Decline and Fall of the British Empire)"
Long ago life was clean
(continua)
inviata da Alessandro 6/10/2008 - 11:50
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No, No Guantanamo

No, No Guantanamo
Mind, my business is wherever I go
(continua)
inviata da Alessandro 5/10/2008 - 23:26
Percorsi: Guantanamo Bay
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Couvre-feu

Couvre-feu
[1969]
Poème de Paul Éluard [1942]
Tiré de "Poésie et Vérité 1942"
Poesia di Paul Éluard
Dalla raccolta di poesie "Poésie et vérité 1942".


Nel 1969, la cantautrice francese Francesca Solleville mise in musica alcune poesie di Éluard ("Paul Éluard" EP, Production La boite à musique"), fra le quali anche questa breve ma toccante Couvre-feu. L'amore ai tempi della guerra.

En 1969, la chanteuse Francesca Solleville a mis en musique quelques poèmes d'Éluard ("Paul Éluard" EP, Production La boite à musique"), parmi lesquelles aussi ce bref, mais poignant "Couvre-feu". L'amour au temps de la guerre.

In 1969, the French folksinger Francesca Solleville set to music a number of poems by Paul Éluard ("Paul Éluard" EP, Production La boite à musique"), among which this short, but moving "Couvre-feu" (Curfew). Love during wartime.
Que voulez-vous la porte était gardée
(continua)
inviata da Alessandro 4/10/2008 - 22:53
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Big Brother

Big Brother
[1972]
Album "Talking Book"

Dopo la famosissima Superstition, ecco il brano intitolato Big Brother, "the first of his directly critical songs, excoriating politicians who posture to the underclass in order to gain the only thing they really need: votes. [...]
In stark contrast to his early songs, which were clever but often relied on the Motown template of romantic metaphor, with Talking Book it became clear Stevie Wonder was beginning to speak his mind and use personal history for material (just as Marvin Gaye had with the social protest of 1971's What's Going On)."
All Music review
Your name is big brother
(continua)
inviata da Alessandro 4/10/2008 - 22:18

Realtà

Gli Europall in questo pezzo immaginano di essere un ragazzo che sta sotto i bombardamenti di una qualsiasi guerra, mettendo in risalto la mano dell'uomo cio che "umanamente" riesce a rendere così "disumano". Una bella canzone.
Ho visto volti piangere
(continua)
inviata da davide 3/10/2008 - 16:59
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Non, non, plus de combats

anonimo
Non, non, plus de combats
"Non, non, plus de combats" est une chanson anonyme écrite dans les tranchées, datant de 1917, au moment des mutineries. Elle se chantait sur l'air de Gloire au Dix-septième, chanson antimilitariste de Montéhus sur le régiment d'infanterie qui refusa de tirer sur les vignerons révoltés en 1907. - fr.wikipedia

"Non, non, plus de combats" è un canto anonimo composto in trincea, nel 1917, all'epoca degli ammutinamenti. Era cantato sull'aria di Gloire au Dix-septième, la canzone antimilitarista di Montéhus sul reggimento di fanteria che si rifiutò di sparare sui viticoltori in rivolta nel 1907.
Mais voilà qu'on nous parle de guerre
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/10/2008 - 01:45
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Too Many Martyrs (Ballad Of Medgar Evers)

Too Many Martyrs (Ballad Of Medgar Evers)
[1964]
Written by Phil Ochs and Bob Gibson
Scritta da Phil Ochs e Bob Gibson
Album: "All The News That's Fit To Sing"

L'assassinio dell'attivista per i diritti civili Medgar Evers, avvenuto il 12 giugno 1963 per mano di Morgan De La Beckwith, membro del Ku Klux Klan, provocò un'ondata di indignazione in tutti gli Stati Uniti; diverse canzoni furono scritte su quel tragico episodio. Tra queste, Only A Pawn In Their Game di Bob Dylan (alla quale si rimanda per una trattazione completa sulla vita e sull'assassinio di Evers). Un'altra celebre canzone fu scritta da Phil Ochs e Bob Gibson, che originariamente la intitolarono "Ballad Of Medgar Evers"; ma già nel primo album in studio di Ochs, "All The News That's Fit To Sing", la canzone reca il titolo di "Too Many Martyrs". Nella canzone si fa preciso riferimento anche all'assassinio di Emmett Till. [CCG/AWS Staff].


Canzoni su, o con riferimenti... (continua)
In the state of Mississippi many years ago
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/10/2008 - 00:41
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Cops of the World

Cops of the World
Album: Iraq: Songs of Life and Death (2003)

Sung to the tune of "Cops of the World" by Phil Ochs.
Come and join in our war, kids
(continua)
inviata da giorgio 2/10/2008 - 19:47
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The Times They Are Not A-changin'

The Times They Are Not A-changin'
Album: Other Songs (2004)

Sung to the tune of "The Times They Are A-changin'" by Bob Dylan
Come gather round people and fall to your knees
(continua)
inviata da giorgio 2/10/2008 - 19:30
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Il vagabondo stanco

Il vagabondo stanco
1999
Fuori Campo

Per tutti i momenti in cui si sono sentiti truffati, usati come merce, trattati come bambini scemi o da sognatori illusi. Ma questo non è successo solo a loro, vero ??

Mi hanno preso e usato e deriso e triturato
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/10/2008 - 16:37
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Hydrogen Bomb

Hydrogen Bomb
[1959]

Ma le canzoni demenziali sono "contro"?
E una canzone demenziale risalente agli anni della "guerra fredda" può essere contro la guerra?

A voi, o Admins, l'ardua sentenza. [Alessandro]

A mio parere certe canzoni "demenziali" sono più contro la guerra di altre "serie"; quindi ce la metto più che volentieri. [RV]
Refrain: Bomb, bomb, hydrogen bomb
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 14:23
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Jesus was a Terrorist

Jesus was a Terrorist
[1991]
Jello Biafra with NoMeansNo
Album: "The Sky is Falling and I Want My Mommy"
Jesus was a terrorist
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 13:12
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Falling Space Junk

Falling Space Junk
[1991]
Jello Biafra with NoMeansNo
Album: "The Sky is Falling and I Want My Mommy"
Nuclear satellites
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 13:10
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Love Me, I’m A Liberal

Love Me, I’m A Liberal
[1966]
Lyrics and music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album: “Phil Ochs in Concert”



"As long as they don't move next door." The title is inspired by Phil Ochs. Once considered a rival of Bob Dylan, Ochs wrote topical songs containing a mixture of satire and bile. Most of his venom was saved for the likes of Orval Faubus and Richard Nixon, but in "Love Me I'm a Liberal," he chides what he considered the hypocrisy of the typical liberal. In one verse, he castigates northern supporters of the civil rights movement who condemn Jim Crow and the racism of southern bigots but deny or dismiss the prejudice against blacks in the North. Given the discomforting accuracy of Ochs's observation, the song's lines, "I love Puerto Ricans and Negroes / As long as they don't move next door," hit an appropriate note of social criticism."

(From Phil Ochs Blog)

Alle canzoni di Phil Ochs... (continua)
I cried when they shot Medgar Evers
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 09:08
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Atomic Power

Atomic Power
Una classica country song, classe 1946, sicuramente composta da e rivolta ai bianchi delle comunità rurali degli States, gente generalmente di destra, razzista, sempre ben armata e timorata d'Iddio...

Eppure da questa canzone - specie se si pensa che fu scritta e proposta a pochi mesi dal genocidio di Hiroshima e Nagasaki ed ebbe un grande successo popolare - traspare chiaramente "l’angoisse populaire devant une arme menacante contre laquelle le commun des mortels ne peut rien faire d’autres que de prier. Le texte est très efficace (et très moderne) pour une chanson écrite en 1946" [da L'Homme Scalp]

ll brano fa parte della colonna sonora del celebre documentario "The Atomic Café" (1982), di Jayne Loader e Kevin e Pierce Rafferty.

Leggasi anche qui

Non è nemmeno un caso, forse, che la canzone dei Buchanan Brothers sia stata riproposta da quei due mattacchioni di Jello Biafra e Mojo Nixon nel loro countrypunk "Prairie Home Invasion" del 1994...
Oh this world is at a tremble with its strength and mighty power
(continua)
inviata da Alessandro 2/10/2008 - 08:53
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Er verniciaro

Er verniciaro
Da "Mentre la gente se crede che vola" (1974)

"... non c'è azzurro che m'incanti, perchè ora so che il cielo nasce dalla nostra rabbia"... Beh, Gianni Nebbiosi è un grande!
Qui
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2008 - 14:15
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Parabién de la paloma

Parabién de la paloma
Dal disco collettivo "La peña de los Parra" (1965)
La paloma se murió
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2008 - 08:50
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The Ballad of Ho Chi Minh

The Ballad of Ho Chi Minh
[Originally 1954]
1967, Stormking Music Inc.
Source: Irwin & Fred Silber's Folksinger's Wordbook, 1973
Lyrics by Ewan McColl
Testo di Ewan McColl
Music: Irish traditional
Musica: tradizionale irlandese


Fino ad oggi (18.11.08), con una delle più tipiche dimenticanze da CCG la canzone era stata attribuita a Rolando Alarcón nella versione spagnola. È stato Alessandro ad accorgersi che si trattava invece della traduzione di questa canzone di Ewan McColl; la pagina viene quindi restaurata e corretta. Su Ho Chi Minh crediamo sia inutile spendere eccessive parole, tanto il personaggio è (o dovrebbe essere) noto. Ma ricordiamo brevemente alcune cose: Ho Chi Minh (in grafia originale: Hồ Chí Minh) si chiamava in realta Nguyễn Tất Thành, che significa, in vietnamita, "Colui che sarà vittorioso". Adottò solo negli anni '30 il nome con cui è passato alla storia, riprendendolo dall'indocinese... (continua)
Far away across the ocean,
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2008 - 08:27
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United Fruit

United Fruit
[?]
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album di registrazione / Recording Album:
"Songs for Broadside" (or "Phil Ochs Sings For Broadside") [1976]

Avevamo, con mille rimpianti, “chiuso” la sezione dedicata a Phil Ochs con il suo disperato testamento, No More Songs; evidentemente non avevamo tenuto conto della vitalità del grande Phil, e soprattutto delle canzoni che non aveva mai inserito negli album in studio. L'album “Songs for Broadside”, noto anche come “Phil Ochs sings for Broadside” o “Broadside Ballads”, era il decimo volume di canzoni pubblicato dalla rivista “Broadside Magazine”, che raccoglieva testi composti per la libera circolazione (nella tradizione anglosassone, il “Broadside” è il “foglio volante” su cui venivano stampate canzoni e ballate cronachistiche, in vendita per pochi soldi nelle strade; una tradizione presente anche in Italia e in altri... (continua)
And the fruit boats ride on the waves,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/9/2008 - 18:32
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What Are You Fighting For?

What Are You Fighting For?
[1966?]
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album di registrazione / Recording Album:
"Songs for Broadside" (or "Phil Ochs Sings For Broadside") [1976]

Avevamo, con mille rimpianti, “chiuso” la sezione dedicata a Phil Ochs con il suo disperato testamento, No More Songs; evidentemente non avevamo tenuto conto della vitalità del grande Phil, e soprattutto delle canzoni che non aveva mai inserito negli album in studio. L'album “Songs for Broadside”, noto anche come “Phil Ochs sings for Broadside” o “Broadside Ballads”, era il decimo volume di canzoni pubblicato dalla rivista “Broadside Magazine”, che raccoglieva testi composti per la libera circolazione (nella tradizione anglosassone, il “Broadside” è il “foglio volante” su cui venivano stampate canzoni e ballate cronachistiche, in vendita per pochi soldi nelle strade; una tradizione presente anche in Italia e in... (continua)
Oh you tell me that there’s danger to the land you call your own
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/9/2008 - 17:08
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Noci di cocco

Noci di cocco
Di G.Gaber – S.Luporini
Album: Dialogo Tra Un Impegnato E Un Non So (1972)

Con la parodia dei naufraghi Gaber “volgarizza” simpaticamente la vecchia teoria - cominciata da Rousseau e poi ripresa dai padri del socialismo - del "comunismo primitivo" della preistoria basato ahimè sulla penuria alimentare, e l’"invenzione" dello Stato che da necessità organizzativa diventa poi - istituendo la proprietà privata - espressione e strumento del dominio di privilegiati a scapito di altri, di una classe sociale su un’altra.
J.J.Rousseau apriva la seconda parte del suo “Discours sur l'origine et les fondements de l'inégalité parmi les hommes”(1754) dicendo:
Il primo che, dopo aver recintato un terreno, pensò di dire «questo è mio» e trovò altri tanto ingenui da credergli, fu il fondatore della "società civile". Quanti delitti, quante guerre, quanti assassinii, quante miserie ed orrori avrebbe risparmiato... (continua)
Coro: Che fame!
(continua)
inviata da giorgio 30/9/2008 - 13:50

Il kamikaze

Ho solo 15 anni e sono un ragazzino mi chiamo Abumazzettino,
(continua)
inviata da giovanni nebraschi 29/9/2008 - 16:27
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This Train Revised

This Train Revised
[1994]
Lyrics and Music by Amy Ray
Album: Swamp Ophelia

A song that describes the loss of identity and potential represented by the deaths of many people arrested, departed, and killed by the Nazis.
it's a fish white belly
(continua)
inviata da Marcia 29/9/2008 - 12:32
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Ilsa Koch

Ilsa Koch
Words by Woody Guthrie,
Music by Lorin Sklamberg (The Klezmatics)

A song about the horrors of the Buchenwald concentration camp.

ILSE KOCH

Ilse Koch, born Ilse Köhler (September 22, 1906 – September 1, 1967), was the wife of Karl Koch, the commandant of the concentration camps Buchenwald from 1937 to 1941 and Majdanek from 1941 to 1943.
Ilse is infamous for taking souvenirs from the skin of murdered inmates with distinctive tattoos. Claims that she had a lampshade made out of human skin have never been verified and were discounted at her post-war trial. She was known as "The Witch of Buchenwald" ("Die Hexe von Buchenwald") by the inmates because of her sadistic cruelty and lasciviousness toward prisoners. She is also called in English "The Beast of Buchenwald" and "The Bitch of Buchenwald."
She was born in Dresden, Germany, she was the daughter of a factory foreman. She was known... (continua)
I'm here in Buchenwald.
(continua)
inviata da Marcia 29/9/2008 - 12:11
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People Of The Sun

People Of The Sun
[1996]
Album: Evil Empire

A song about the Zapatista rebels in Mexico with evident references on the destruction of the Aztec Empire by the Spanish and on the anti-latino race riots of Los Angeles, called the Zoot Suit Riots.
A Zoot Suit is a suit with high-waisted, wide-legged, tight-cuffed pegged trousers and a long coat with wide lapels and wide padded shoulders. This style of clothing was popularized by Hispanics, Italian Americans, African Americans and Filipino Americans during the late 1930s and 1940s.
The Fifth Sun refers to the mythical world-view held by the Aztec people, in which the present world was preceded by four other cycles of creation and destruction.
For Aztec people there had been four worlds, or "Suns" previous to the present universe. These earlier worlds and their inhabitants had been created, then destroyed by the catastrophic action of leadind deity figures. The present world is the fifht sun and tha Aztec saw themselves as "the People of the Sun".
Yeah people come up
(continua)
inviata da Marcia 29/9/2008 - 11:31
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La Rivoluzione

La Rivoluzione
Liberamente ispirata ad una poesia di Gianni Rodari
DonQuijote82 29/9/2008 - 10:30
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Vicini

Vicini
da "Tabula Rasa Elettrificata (T.R.E.)" (1998)
inserito anche nella "raccolta" Noi non ci saremo vol.2

Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Massimo Zamboni e Giorgio Canali.
D'oro giada bordeaux si tinge il mondo
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/9/2008 - 10:28
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זאָג ניט קײנמאָל

זאָג ניט קײנמאָל
Русский перевод Переца Маркиша

La versione russa di Perec Davidovič Markiš (in yiddish: פּרץ מאַרקיש ) risale probabilmente alla fine degli anni '40, ma fu pubblicata in volume soltanto nel 1960. Nel frattempo, il poeta ebreo russo di lingua yiddish era stato messo a morte, il 12 agosto 1952, durante la tristemente nota ”Notte dei poeti assassinati” alla prigione della Lubjanka. Markiš era nato il 7 dicembre 1895 a Polonnoe, in Ucraina. Dopo la liquidazione del Comitato Antifascista Ebraico, voluta da Stalin e che portò alla “Notte dei poeti assassinati”, Markiš fu “riabilitato” nel 1955. Le sue poesie in yiddish vennero tradotte in russo da Anna Achmatova. Il testo è qui accompagnato da una trascrizione in caratteri latini.



Партизанский гимн «Не говори, что ты идёшь в последний путь» (идиш ‏זאָג ניט קיינמאל, אז דו גייסט דעם לעצטן וועג‏‎), известный также как «Гимн еврейских партизан»,... (continua)
НИКОГДА НЕ ГОВОРИ [1]
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/9/2008 - 21:06
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Chant des Partisans

Chant des Partisans
CANTU DI PARTIGIANI
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/9/2008 - 20:47
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L'Internationale

L'Internationale
PASHTU (AFGHANO) / PASHTO [PUSHTO] (AFGHANI)



La versione in Pashtu afghano ripresa da Chansons Révolutionnaires. Ricordiamo che la popolazione afghana di lingua darî usa la versione persiana, o almeno la usava.

The Pashto version of the Internationale as reproduced from Chansons Révolutionnaires. We remind that the Darî (Persian) speaking population of Afghanistan sings, or used to sing, the literary Persian version.
برخيز، اي داغ لعنتخورده
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 28/9/2008 - 20:22
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L'Internationale

L'Internationale
CASCIUBO / KASHUBIAN

La versione in lingua casciuba (o casciubica) inviataci da Alicja Szczypta, che ringraziamo di cuore.

The Kashubian version of the Internationale contributed by Alicja Szczypta, whom we heartily thank.

MIDZËNÔRODNÔ
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 28/9/2008 - 01:46
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Mio nonno partì per l'Ortigara

Mio nonno partì per l'Ortigara
Una canzone incredibilmente bella al pari di tutto questo sito. Davvero in questo paese c'è chi la Resistenza continua a farla, ogni giorno, in silenzio e senza chiedere o pretendere niente.
Anna Locchi 28/9/2008 - 01:11
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Partono gli emigranti

Partono gli emigranti
Chanson italienne – Partono gli emigranti – Alfredo Bandelli – 1972

La misère qui a poussé au départ des milliers d'Italiens, l'éloignement et sa douleur, tout cela est commun a bien des émigrations. Mais la chanson de Bandelli dit autre chose. Elle met en lumière une particularité politique essentielle de l'émigration italienne vers l'Europe dans les années qui vont d'après 1948 aux années 1960. C'est que l'émigration a été en grande partie forcée pour ceux qui avaient montré un penchant trop vif pour l'égalité et la justice. En fait, dans l'Italie d'après-guerre, quand la Démocratie Chrétienne a entamé la restauration, il ne faisait pas bon d'être un ancien partisan, d'être un militant ouvrier, d'être un tenant du socialisme ou du communisme; pire encore, d'être anarchiste. Les portes se fermaient; le travail – bien que garanti par la Constitution de la République – manquait pour ceux-là,... (continua)
LES ÉMIGRANTS PARTENT
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/9/2008 - 23:39
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Lettera a Mio Padre

Lettera a Mio Padre
Chanson italienne – Lettera a mio padre – Evelin Bandelli
Version française – Lettre à mon père – Marco Valdo M.I. – 2008

Evelin Bandelli est la fille d'Alfredo Bandelli, lui-même chanteur, même chantauteur engagé, d'autres diraient prolétarien. La fille a repris le flambeau de la chanson socio-politique et présente ici celui qui sans aucun doute fut en chanson aussi, son père.
Cette chanson est aussi à la fois, une déclaration d'amour et une profession de foi – qu'on se rassure ! – une profession de foi prolétarienne, antifasciste. Simplement, une très belle chanson...
Mais une chanson rare parce qu'elle révèle de la relation père – fille quand elle s'instaure au fil du temps, dans la durée et sans doute, au-delà de certaine séparation inévitable.
Ces deux-là se retrouveront, c'est sûr ! (M.V.M.I.)
LETTRE A MON PÈRE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/9/2008 - 22:35
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L'Internationale

L'Internationale
NEERLANDESE (OLANDESE - FIAMMINGO) [7] / DUTCH (FLEMISH) [7]

La versione di Karel Vissers inviataci personalmente dall'autore. E' l'unica che contiene tutte e sei le strofe dell'originale.

An alternative Dutch version by Karel Vissers, as far as we know it is the only translation in Dutch containing all the six stanzas.
DE INTERNATIONALE
(continua)
27/9/2008 - 21:56
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Affacciati affacciati

Affacciati affacciati
Très dure critique au Vatican. Ses discours sur la paix universelle, ses invectives conte les « mauvais », ses discours annonçant que « cela finira mal » : tout pour cacher une vieille hypocrisie quant à l'homme.
Sur la fameuse couverture de l'album apparaît le projet de l'architecte Edoardo Bennato, dans sa thèse de lauréat, avait projeté pour un nouveau métro qui atteigne les quartiers les plus populaires de Naples et pas seulement les « beaux ». Nous profitons aussi de cette chanson pour rappeler la dernière « sortie » de ce monsieur qui apparaît sur la photo ; cette fois, il lance « l'objection de conscience » prou les pharmaciens. Les médecins antiavortements, à présent il veut que les pharmaciens ne vendent plus les médicaments pour « l'avortement et l'euthanasie ». À quand une sortie pour empêcher aux maraîchers la vente du persil (abortif notoire et ancien) et l'eau de Javel aux... (continua)
FACE À FACE, FACE À FACE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/9/2008 - 20:07
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Run To The Hills

Run To The Hills
27 settembre 2008
CORRETE ALLE COLLINE
(continua)
27/9/2008 - 10:46

La Conta

La Conta
Chanson italienne – La Conta – Evelin Bandelli
Je chante, avec la rage au dedans, la rage que j'ai
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/9/2008 - 23:32
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1940

1940
Le 10 juin 1940, la Mâchoire avait prononcé un discours adressé à la nation italienne où dans une hallucinante logorrhée, il invitait le peuple à s'en aller mourir pour l'Impero. Le peuple, lui, était resté assez sceptique, même s'il fut contraint d'obtempérer. Le 18, puis le 23 juin 1940, Adolf, l'homme à la moustache, visitait Paris qu'il avait conquise ou plutôt, violée. Ah ! Que vue de certains endroits, la guerre était jolie et faisait rêver les hommes. Pour ceux-là, l'atmosphère était légère; ils y allèrent dans la joie (Freude)... Devenus soldats, ils ont courtisé des femmes; devenus soldats, ils ont bu de la bière. Un peu plus tard, ils ont dû faire sauter les ponts pour protéger leur fuite; la chute fut lourde.
En somme, Mâchoire et Moustache étaient des joueurs; ils avaient fait un pari sur l'avenir. Ils l'ont perdu.

P.S. : J'avais traduit cette chanson sans voir que l'ami Riccardo... (continua)
1940
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/9/2008 - 22:54
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Anni di frontiera

Anni di frontiera
"Una storia da raccontare" 1998
Sguardi all'orizzonte, per vedere dov'è il futuro,
(continua)
inviata da Luca 'The River' 26/9/2008 - 01:39
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I ragazzi dell'olivo

I ragazzi dell'olivo
Anche a me succedeva la stessa cosa: mi contagiava una cupezza assurda. Però vabbè, ero bambino, neanche la capivo.
Luca 'The River' 26/9/2008 - 01:25
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Varsavia

Varsavia
Una canzone stupenda. Pierangelo ci manca proprio!
Luca 'The River' 26/9/2008 - 01:10
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Ballata degli impiccati

Ballata degli impiccati
Chanson italienne – Ballata dei impiccati – Fabrizio De André et Giuseppe Bentivoglio – 1968


Un discours suspendu
par Riccardo Venturi

Ce site s'occupe, par définition, de la violence du pouvoir et de la confusion, de la dévastation qu'elle entraîne. Le même mot « guerre », « guerra » en italien, « war » en anglais, [«werra» (en francique)] nous reporte à ceci : elle est l'ancienne racine germanique, tant en italien qu'en anglais, de la confusion, en allemand « Verwirrung ». La confusion, donc, comme élément nécessaire pour que le pouvoir puisse exercer sa violence. Laquelle s'exprime, et il ne pourrait en être autrement, aussi au travers de la peine de mort. La peine capitale, c'est-à-dire primaire, sans retour. Les guerres ne sont rien d'autre que de gigantesques exécutions de masse, de soldats, de civils, de choses, de peuples et de paysages.

On a donc voulu, dans le cadre du parcours... (continua)
LA BALLADE DES PENDUS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/9/2008 - 13:33
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Affacciati affacciati

Affacciati affacciati
Magari da duemila anni si limitasse solo a stare a guardare!!
giorgio 25/9/2008 - 12:56
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A morte la casa Savoia

anonimo
A morte la casa Savoia
a morte no ma pagare loro,non il contrario.con l'euro .gli devono confiscare tutto a sti galletti aristocratici,sput sput
sergio 24/9/2008 - 23:18
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T'es Rock, Coco !

T'es Rock, Coco !
T'es Rock, Coco!

Vous me direz : « Faut avoir du culot pour s'oser à faire un commentaire à propos d'une chanson de Léo Ferré... Surtout, à propos de celle-là, qui est si complexe et si hautement poétique... ». Eh bien, voyez-vous, j'ose, moi. Car voyez-vous, j'aime beaucoup les chansons de Léo Ferré et particulièrement, celle-là qui martèle tant et si bien la rengaine de nos époques. T'es Rock, coco !, vous pouvez le dire tous les jours. C'est une chanson nouvelle, chaque jour renouvelée. À la fois aussi, ancienne par sa scansion, par sa façon de prendre son pied avec la langue. Un peu Villon, un peu Verlaine, un peu Vian... Oh, vous savez, Léo était un très grand poète. Il avait de la noblesse et puis du style; il met de la noblesse, du style, de la lucidité, du courage, de la rage aussi dans cette dénonciation de la société bidon, la société dans laquelle on nous noie chaque jour dans... (continua)
Avec nos pieds chaussés de sang
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/9/2008 - 22:18
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Chest'è l'Africa

Chest'è l'Africa
Enzo Avitabile & Bottari

Album: Salvamm'o munno (2004)
Quante malatìe ce stanne ca
(continua)
inviata da giorgio 24/9/2008 - 16:36
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Ballata degli impiccati

Ballata degli impiccati
Sapete se e' possibile trovarla in formato MIDI ?

Saluti
Guglielmo 24/9/2008 - 13:41

La chanson des bourses du travail

G. A. C.
QG le 20 Octobre 1917
D . E . SECRET 16 N 1529
ETAT-MAJOR S.R.
Service de Sûreté
L’Inspecteur de Police Mobile GODOT à
Monsieur le Commissaire Spécial, Chef du Service
De Sûreté de la D E du G A C

L’enquête continuée à l’effet de rechercher l’origine d’une chanson antimilitariste adressée le 7 octobre 1917 par un sieur André CH…. de Romilly-sur-Seine à son frère Gilbert CH….. en traitement dans un Hôpital à ANGERS ( Maine et Loire) interceptée par le Contrôle Postal de Troyes et adressée le 10 Octobre au GQG, a établi que cette chanson avait été copiée et remise à André CH….. par le jeune RAV…… Raoul, né à Romilly-sur-Seine le 9 juillet 1899 de Emile et de GU… Joséphine, bonnetier, demeurant 123 bis rue Gornet Boivin, à Romilly-sur-Seine.
Ce jeune homme interrogé a déclaré avoir... (continua)
Dans toutes les villes, dans toutes les campagnes
(continua)
inviata da Jacky Fluttaz 24/9/2008 - 00:17
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Warboys (A Prayer For Peace)

Warboys (A Prayer For Peace)
Album: "The Cosmos Rocks" (2008)

Dall'album degli ex componenti dei Queen con l'ex cantate dei Bad Company Paul Rodgers.
They were born with the knowledge of the struggle to survive
(continua)
inviata da Daniele 23/9/2008 - 22:34
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Ballata per un eroe

Ballata per un eroe
La mia è una risposta a Corrado, che chiedeva il completamento di "Quando lei arriverà". Bé, io ricordo la parte finale, che dice:

Quando lei arriverà
rivolgerò un saluto
al Dio sconosciuto
che non mi ha chiesto niente
per farmi ritornare
in braccio alla mia gente.
E volgerò lo sguardo a queste mie colline
che mi hanno regalato
quel grammo di umiltà
che mi farà scandire
"Son pronto, eccomi qua!"

Forse manca la parte centrale. Ricordo un commento in TV di Giorgio Albertazzi, emozionato dalla canzone che accostò alle poesie di Cesare Pavese.
Spero che Corrado, a due anni dalla sua richiesta, riesca a trovare questa risposta.
Gianni 23/9/2008 - 21:44




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