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Prima del 2006-9-20

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Constitution blues

the constitution written long ago, so it can't be wrong
(continua)
inviata da rick widen 20/9/2006 - 08:19
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Die for Oil, Sucker!

Die for Oil, Sucker!
Un poema scritto nel 1991, durante la prima guerra del Golfo.
you are just about the ripe age to be drafted.
(continua)
inviata da Alessandro 19/9/2006 - 16:03
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White Russian

White Russian
Album: Clutching At Straws
Where do we go from here?
(continua)
inviata da Lupo Grigio 18/9/2006 - 14:22
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Religion

Religion
Dall'album "Rock & Roll Music to the World" del 1972

La dedico al Pastore tedesco che pare voler continuare anche da Papa a farsi le seghe, seppur teologiche, senza curarsi delle conseguenze...

Il discorso di papa Ratzinger all'università di Regensburg

Un imperatore del 1300 - sanguinario, come tutti gli imperatori - duetta con un erudito persiano (ma non è noto il contraddittorio) e gli dice che la violenza per diffondere la fede è da condannare (solo quella? E quella per accaparrarsi il petrolio?), che Maometto era "cattivo" e "disumano", che il Dio dell'imperatore (quel Manuele II Paleologo che scrisse la "Processione dello Spirito Santo" e anche la "Apologia Contro l'Islam") è "razionale" e perciò pacifico (vallo a dire proprio ai musulmani, sia quelli vissuti nei tre secoli di Crociate sia quelli che oggi in Iraq si sucano le cristianissime armate di Bush e Blair), mentre il Dio dei musulmani è irrazionale, irragionevole e perciò violento...
Mah, sono sbigottito da tante colte stupidaggini...
I never really understood religion
(continua)
inviata da Alessandro 18/9/2006 - 13:42
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I'd Love to Change the World

I'd Love to Change the World
[1971]
Parole e musica del cantante e chitarrista Alvin Lee (1944-2013)
Nell’album intitolato “A Space in Time”

Nella colonna sonora del docufilm “Fahrenheit 9/11- The temperature where freedom burns” diretto nel 2004 dal regista statunitense Michael Moore (Palma d’Oro al festival di Cannes 2004)
Everywhere is freaks and hairies
(continua)
inviata da Alessandro 18/9/2006 - 12:59
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A volte

A volte
da "La lunga notte" (2006)

Se comprendere è impossibile,conoscere è necessario.
Primo Levi.

Quando l'ultimo sopravvissuto ai campi di sterminio morirà, la testimonianza ed il ricordo dell'orrore accaduto passerà agli alberi presenti in quei luoghi. Le piante di Birkenau, che in polacco significa letteralmente: bosco di betulle!
In questa terra,
(continua)
17/9/2006 - 20:11
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The Shankill Butchers

The Shankill Butchers
Dall'album "The Crane Wife" la cui uscita è prevista per i primi di ottobre
interpretata anche da Sarah Jarosz

Dopo il terribile "Bloody Sunday" a Derry, il 30 gennaio 1972, l'IRA rispose il 21 luglio dello stesso anno facendo esplodere simultaneamente una ventina di bombe nella zona protestante di Belfast. Dieci furono i morti, decine i feriti. Fu il cosiddetto "Bloody Friday"... E' qui che inizia l'agghiacciante storia degli "Shankill Butchers" di Lenny Murphy, una banda di assassini efferati, legati ai gruppi paramilitari lealisti, che seminò il terrore nella comunità cattolica di Belfast a partire proprio dal 21 luglio 1972 e fino al 1977. Murphy e i suoi "butchers" rapirono e uccisero una ventina di cittadini cattolici, nessuno direttamente coinvolto nella azioni dell'Armata Repubblicana, sempre con inaudita crudeltà, torturandoli per ore o giorni a fil di coltello...
Murphy e i suoi... (continua)
The shankill butchers run tonight
(continua)
inviata da Alessandro 17/9/2006 - 12:32
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When The War Came

When The War Came
Dall'album "The Crane Wife" (2006)

Colin Meloy, leader del gruppo, ha raccontato a Pitchfork di aver scritto questa canzone dopo la lettura del racconto "Hunger" della scrittrice statunitense Elise Blackwell, uscito nel 2003, sugli eventi drammatici accaduti durante l'assedio di Leningrado da parte delle truppe naziste (durò dal 8 settembre 1941 al 18 gennaio 1944 - accidenti! mica sapevo che era stato così lungo!... )

Tra gli altri episodi, la Blackwell racconta quello di alcuni botanici che durante l'assedio, nonostante la fame che li consumava, protessero dalla gente e da loro stessi le piante dell'istituto...
With all the grain of babylon
(continua)
inviata da Alessandro 17/9/2006 - 12:00
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Una storia senza onore né gloria

Una storia senza onore né gloria
Ieri ho fatto una scoperta. Io sono un cretino.
Scoperta che ha modificato la mia interpretazione della storia: Re di Puglia si trova in Friuli Venezia Giulia.
Ho sempre creduto che il sacrario militare di Re di Puglia, si trovasse in Puglia.

Eh, si: alle volte sono così ingenuo! Ed alle volte ho delle enormi lacune in geografia!
Un esame di storia contemporanea con tanto di corso monografico sul 1°conflitto mondiale, non mi ha minimamente fatto mai balenare il dubbio che Re di Puglia fosse nelle vicinanze di Gorizia.

Certo: anch’io mi ero posto il problema del perché seppellire così lontano dall’Isonzo e dalla Bainsizza, i militi della prima guerra mondiale.La domanda me l’ero posta una dodicina d’anni fa, accantonando per più di due lustri l’argomento “cimiteri militari”.
Mi ero risposto che fosse stato un atto di riguardo verso i congiunti dei militi meridionali.
Immaginate le povere... (continua)
Se vai a Redipuglia dove dormon gli eroi, tra le migliaia di croci una ne troverai
(continua)
inviata da W/B 16/9/2006 - 19:11
Tre video interessanti trovati su You Tube:
La domenica delle salme (l'unico video in cui compare Fabrizio De André, regia di Gabriele Salvatores)
The Star Spangled Banner (Jimi Hendrix a Woodstock)
Masters of War cantata da Ed Vedder nel 1993 per i trent'anni di carriera di Dylan.
Lorenzo Masetti 15/9/2006 - 15:10
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Rifacciamo il muro di Berlino

Rifacciamo il muro di Berlino
Testo e musica di Francesco Baccini
Album: "Nudo" [1993]

Francesco Baccini è un personaggio decisamente anomalo nel “panorama cantautorale” italiano; anomalo, e certamente disuguale. È il cantautore della leggerezza, ma ha scritto una canzone su Renato Curcio che il diretto interessato, quand’era ancora in galera, non mancò di apprezzare. È il cantautore di Ho voglia di innamorarmi (e chi non si ricorda il ritornello, "Ho voglia di innamorarmi, ho voglia di stare male…”) tratto da un album “intimista” poi da Baccini stesso rinnegato (Nudo, del 1993); ma dallo stesso album proviene anche questa Rifacciamo il muro di Berlino. È autore di canzonette leggerissime, a volte talmente eteree da non lasciar traccia, e di un album come Nomi e cognomi (1992) dove al suddetto Renato Curcio, a Giulio Andreotti e a Radio Maria si affiancano i veleni su Antonello Venditti (che non buttò giù bene la cosa)... (continua)
Cade il Muro di Berlino
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/9/2006 - 04:09
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Hello Bonjour

Hello Bonjour
da "Yell Fire!" (2006)

Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.

Una canzone di fratellanza universale.


yell fireYELL FIRE! (2006)

Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?

I don’t need a passport to walk on this earth
(continua)
14/9/2006 - 08:35
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Sweet Little Lies

Sweet Little Lies
da "Yell Fire!" (2006)
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.

Una canzone dolce e melodica. attenzione alle piccole e dolci bugie elencate: qualcuno ha fermato la guerra. Rimane purtroppo una dolce bugia.


yell fireYELL FIRE! (2006)

Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?

You tell me lies, lies, lies
(continua)
14/9/2006 - 08:32
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Os Senhores da Guerra

Os Senhores da Guerra
Dall'album "O Espírito da Paz" (1994)

Música: Francisco Ribeiro
Letra: Pedro Ayres Magalhães, Francisco Ribeiro

Il testo e la sua traduzione in inglese li ho trovati su questo sito italiano
La fora estão os senhores da guerra
(continua)
inviata da Alessandro 14/9/2006 - 00:11
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Soldier's Joy, 1864

Soldier's Joy, 1864
Album: "The Dark" (2002)

Come dall'incipit del sito dedicato "Soldier's Joy" è uno dei più antichi e conosciuti motivi musicali nel mondo anglofono. Su quell'aria, risalente al 1700 e diffusasi soprattutto durante la Guerra Civile, il primo a scrivere un testo pare fu tale JImmy Driftwood nel 1957... Ma Guy Clark, a dispetto del fatto che il motivo fosse utilizzato per spronare i soldati in battaglia e sia ancora oggi uno standard country di area conservatrice, ne dà una versione ben poco militarista e anche ben poco "joyful", considerato che parla di un soldato che muore dopo essere stato ferito e aver assistito all'amputazione della propria gamba incancrenita...

“La gioia del soldato” infatti altro non è che la morfina che, evidentemente fin dal ‘700. veniva generosamente profusa ai maciullati che sui campi di battaglia non avevano la fortuna di morire sul colpo…
First I thought a snake had got me it happened dreadful quick
(continua)
inviata da Alessandro 13/9/2006 - 17:21
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Ben McCulloch

Ben McCulloch
Benjamin McCulloch fu generale dell'esercito confederato durante la Guerra Civile (1861-1865).

A lui vanno, nel brano che è incluso nell'album del 1997 "Train a Comin'" le maledizioni dei soldati che sono andati a combattere nella fanteria texana, ingannati dalle false promesse lette sui manifesti per l'arruolamento.
We signed up in San Antone my brother Paul and me
(continua)
inviata da Alessandro 13/9/2006 - 16:44
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Born Dead

Born Dead
Come "Alabama Blues", una canzone dedicata alla non-vita quotidiana degli afroamericani negli Stati razzisti del sud, tra gli anni '50 e '60.
Il brano è incluso negli album "Crusade" della Polydor e "Down in Mississipi" della L&R, entrambi datati 1970.
Lord why was I born in Mississippi,
(continua)
inviata da Alessandro 13/9/2006 - 12:16
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Vietnam Blues

Vietnam Blues
(1965)
Sulla falsariga della precedente "Korea Blues".
Prodotta da Willie Dixon
Lord I got my questionnaire
(continua)
inviata da Alessandro 13/9/2006 - 12:12
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Korea Blues

Korea Blues
Scritta da Lenoir nel 1951 e inclusa nell'album "Natural Man", Chess, 1970.
Sulla guerra in Corea (1950-1953).
Lord I got my questionnaire, Uncle Sam's gonna send me away from here
(continua)
inviata da Alessandro 13/9/2006 - 12:10
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Alabama Blues

Alabama Blues
Title track dell'album del 1965, con Willie Dixon.
Un potente brano blues che fa eco ad "Alabama" di John Coltrane.
I never will go back to Alabama, that is not the place for me
(continua)
inviata da Alessandro 13/9/2006 - 11:39
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Non, non, rien n'a changé

Non, non, rien n'a changé
‎[1971]‎
Parole e musica di Gilles Péram e Jacqueline Néro
‎45 giri, lato A. Sul lato B, Love, Lioubov, Amour
Informazioni da Encyclopédisque
C'est l'histoire d'une trêve
(continua)
inviata da Colas Géranton 12/9/2006 - 21:29
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I Know I'm not Alone

I Know I'm not Alone
da "Yell Fire!" (2006)
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.

Lyrics taken from Jim's Notes


yell fireYELL FIRE! (2006)

Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?

What ever happened to the sun?
(continua)
12/9/2006 - 18:36
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Alabama

Alabama
[1963]
Music by John Coltrane
Musica di John Coltrane



Si tratta di un brano - ovviamente strumentale, perché credo che, a parte il mantra di "A Love Supreme" (che forse andrebbe anch'esso postato qui) non ci siano altre parole nella sterminata produzione del grande Trane - che Coltrane scrisse subito dopo la strage realizzata da membri del KKK nella chiesa Battista di Birmingham, Alabama, il 15 settembre 1963, nella quale morirono 4 ragazzine afroamericane. I responsabili furono condannati all'ergastolo soltanto nel 2000!



In questo blog maggiori info sul brano
inviata da Alessandro 12/9/2006 - 17:59
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Renato Carosone: Caravan petrol

Renato Carosone: Caravan petrol
(1958)

Testo di Nisa (Nicola Salerno)
Musica di Renato Carosone

Esiste anche un film con lo stesso titolo nel quale appare anche lo stesso Carosone.

Vorrei proporre questa canzone in ricordo di Renato Carosone morto recentemente (e io ho avuto la fortuna di sentire il suo ultimo concerto a Napoli nei festeggiamenti del capodanno '98 in prima persona).
Ritengo questa canzone, risalente agli anni '50, sia ancora attuale in quanto come tutti sanno le guerre si fanno per il petrolio.E poi col prezzo del greggio....
E poi il verso "Allah!Allah!Allah! ma chi t'ha fatto fa'?" è quello che si dovrebbe dire ai fondamentalisti religiosi che buttano via la propria vita.

(Willy)


Questa canzone è stata segnata recentemente da assurde polemiche:

A scatenarla è la sigla del reality La Fattoria che, prendendo spunto da Caravan Petrol di Renato Carosone, ne ha modificato un passaggio cruciale... (continua)
Canta Napoli,
(continua)
inviata da Willy 12/9/2006 - 14:50
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Yell Fire!

Yell Fire!
da "Yell Fire!" (2006)
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.


yell fireYELL FIRE! (2006)

Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?

A revolution never come with a warning
(continua)
12/9/2006 - 09:33
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Time To Go Home

Time To Go Home
da "Yell Fire" (2006)

"Time to go home" è la canzone d'apertura del nuovo disco di Michael Franti & Spearhead, 14 nuove canzoni
quasi tutte contro la guerra.


I SOLDATI HANNO PENSATO: QUESTO TIPO HA LE PALLE
Va benissimo cantare canzoni contro la guerra in California, ma a Baghdad? Ai soldati americani? Michael Franti racconta a Dorian Lynskey perché ha voluto correre il rischio.

di Dorian Lynskey
da The Guardian (read the original article in english here)
traduzione di Lorenzo Masetti

Quando Michael Franti ha detto alla sua famiglia che voleva visitare l'Iraq, loro non sono stati esattamente entusiasti. Quando ha chiesto agli altri membri della sua band, gli Spearhead, se volevano unirsi a lui, gli hanno risposto grazie, no. Quando ha chiamato una dozzina di diversi musicisti. questi non solo hanno declinato l'invito, ma hanno cercato in ogni modo di dissuaderlo. Infine, nel... (continua)
Those who start wars never fight them
(continua)
11/9/2006 - 18:36
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Inno dell'Internazionale, o Inno della pace [Internazionale del lavoro; La Marsigliese dei lavoratori]

Inno dell'Internazionale, <i>o</i> Inno della pace [Internazionale del lavoro; La Marsigliese dei lavoratori]
[1874/75]
Testo di Stanislao Alberici Giannini
Sull'aria della "Marsigliese".



Il canto interpretato da Michele Luciano Straniero.


" È uno fra i più famosi canti del primo anarchismo organizzato come movimento e risale al 1874. [1] L'autore, il dottor S[tanislao] Alberici Giannini, è fra i fondatori della Sezione Internazionalista di Massignano (Federazione Marchigiana) che si lega nel 1872 ai principi proclamati dal Fascio Operaio di Bologna in forte polemica con i mazziniani. L'Inno dell'Internazionale è pubblicato per la prima volta sul giornale 'L'Anarchia' di Firenze, n. 10 del 18 novembre 1877 [2] che fornisce alcune notizie di un certo interesse: 'Certi di fare un regalo gradito ai nostri lettori, e come memoria dell'indefesso propagatore dei principi Anarchici-Rivoluzionari, pubblichiamo oggi un Inno dell'Internazionale, che il non mai abbastanza compianto compagno nostro,... (continua)
Su leviamo alta la fronte
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/9/2006 - 14:15
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Fratello nero

Fratello nero
Fratello nero che cammini sulla spiaggia
(continua)
inviata da marco chiavistrelli 11/9/2006 - 10:25
L'ultimo atto da Friburgo: la ristrutturazione totale della pagina dedicata al Pescatore. Da domani, è un'altra storia; speriamo bella come quella che è stata. A presto. [RV]
Riccardo Venturi 8/9/2006 - 22:09

Giustizia per Genova

Giustizia per Genova
Io sono il ragazzo picchiato oltraggiato deluso tradito
(continua)
inviata da Marco Chiavistrelli 8/9/2006 - 18:16
Percorsi: Genova - G8
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Wounded Knee 1890

Wounded Knee 1890

Massacro di Wounded Knee è il nome con cui è passato alla storia un eccidio di Sioux da parte dell'esercito degli Stati Uniti d'America commesso il 29 dicembre 1890.

Il 29 dicembre 1890 alcune centinaia di Sioux Teton, seguaci del predicatore Wovoca e praticanti la danza degli spiriti (Ghost Dance) fuggirono dalla riserva di Pine Ridge (South Dakota) per raccogliersi intorno al moribondo capo Big Foot.

Essi credevano che ballando la Ghost Dance fossero stati immuni dai proiettili dei bianchi e che, presto sarebbero tornati i tempi del bisonte.

Circondati dalle truppe del settimo reggimento cavalleggeri armato con le mitragliatrici Hotchkiss, che intendeva riportarli indietro, si arresero, ma, a causa di uno sparo, l'esercito aprì il fuoco sull'accampamento. Durante la primavera successiva, quando le condizioni climatiche permisero all'esercito di tornare sul luogo a seppellire i morti,... (continua)
Acqua dolce come eri bella quella mattina ricordi ?
(continua)
inviata da G/B 8/9/2006 - 14:21
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Venite a vedere

Venite a vedere
da "La lunga notte" (2006)

All'indomani degli attentati di Madrid dell'undici marzo 2004, Luis Sepulveda scrisse un articolo di grande dolore e impegno civile, su tutto quello che stava accadendo nel mondo.
Quello sfogo ora è una canzone.
(Cisco)



L'articolo di Sepulveda, e di conseguenza la canzone di Cisco, cita nelle prime parole la celebre poesia di Pablo Neruda Explico algunas cosas.
Venite a vedere il sangue in strada a Madrid
(continua)
8/9/2006 - 13:29
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Vulesse addeventare nu brigante

Vulesse addeventare nu brigante
Testo e musica di Eugenio Bennato
Dall'album "Briganti se more"
colonna sonora dello sceneggiato "L'eredità della priora" di Anton Giulio Majano (1980) tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Alianello

E' stato inserito il testo corretto. Grazie a Carmen per l'invio. [RV]

Molino del Chiaro nella sua raccolta di canti popolari, riporta vari capoversi: "Vurria addeventare specchio" e poi "Vurria addeventare ghiaccio", "Vurria addeventare pesce de lu mare" e altri.

Vulesse addeventare e Brigante se more, scritte a pochi giorni di distanza, erano i titoli di testa e di coda dello sceneggiato e un collegamento stilistico dovevano necessariamente averlo, visto che si riferivano alla stessa opera drammaturgica.

(Eugenio Bennato da "Brigante se more - viaggio nella musica del Sud", Coniglio editore, 2010)
Vulesse addeventare surricillo nennane'
(continua)
inviata da MarcoChe 8/9/2006 - 11:52

Evviva Garibaldi!

Evviva Garibaldi!
La presente canzone è ricavata da una poesia di G. Liuccio, poeta dialettale Cilentano (zona che comprende la parte più meridionale della provincia di Salerno), pubblicata nella raccolta "Chesta è la terra mia!" del 1981 (Galzerano editore) dalla quale copio pedissequamente il testo mantenendo invariata la grafia usata dell'autore.
Musicata da Franco Nico, è cantata da Pina Cipriani e presente nel cd "Chesta è la terra mia!", Compagnia del Sancarluccio, Napoli.
Stammattina all'intrasatta
(continua)
inviata da MarcoChe 8/9/2006 - 11:47

Povero Pisacane!

Povero Pisacane!
La presente canzone è ricavata da una poesia di G. Liuccio, poeta dialettale Cilentano (zona che comprende la parte più meridionale della provincia di Salerno), pubblicata nella raccolta "Chesta è la terra mia!" del 1981 (Galzerano editore) dalla quale copio peddisequamente il testo mantenendo inveriata la grafia usata dell'autore.
Musicata da Franco Nico, è cantata da Pina Cipriani e presente nel cd "Chesta è la terra mia!", Compagnia del Sancarluccio, Napoli.
Currìti tutti quanti a la Certosa,
(continua)
inviata da MarcoChe 8/9/2006 - 11:41

Zi' prevete nnucente e sfortunato

Zi' prevete nnucente  e sfortunato
La presente canzone è ricavata da una poesia di G. Liuccio, poeta dialettale Cilentano (zona che comprende la parte più meridionale della provincia di Salerno), pubblicata nella raccolta "Chesta è la terra mia!" del 1981 (Galzerano editore) dalla quale copio peddisequamente il testo mantenendo inveriata la grafia usata dell'autore.
Musicata da Franco Nico, è cantata da Pina Cipriani e presente nel cd "Chesta è la terra mia!", Compagnia del Sancarluccio, Napoli.
A la chiazza re Salierno
(continua)
inviata da MarcoChe 8/9/2006 - 11:34
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Che belo el mondo che'l sarìa

Che belo el mondo che'l sarìa
..."che" bello sarebbe il mondo!
CHE BELLO SAREBBE IL MONDO
(continua)
inviata da MarcoChe 7/9/2006 - 20:53
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Lucky Man

Lucky Man
MITICI
Baffo 7/9/2006 - 19:12
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Me pare

Me pare
Marco "di cui" aspettiamo altre traduzioni! [RV]
MIO PADRE
(continua)
inviata da MarcoChe 7/9/2006 - 19:05
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Le sorti de un pianeta

Le sorti de un pianeta
Marco "che" saluto e abbraccio forte[RV]
LE SORTI DI UN PIANETA
(continua)
inviata da MarcoChe 7/9/2006 - 18:58
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Il potere dei più buoni

Il potere dei più buoni
Io consiglio di ascoltare il monologo "L'azalea" che precede - e introduce - questa canzone nel disco "Un'idiozia conquistata a fatica". Gaber se la prende esplicitamente con Telethon, 30 ore per la vita, "We are the world" e altre analoghe iniziative del più becero e ipocrita pietismo. Ossia, la "beneficienza" per darsi una lucidatina alla coscienza e mantenere lo status quo, con tutte le porcherie annesse e connesse; la "solidarietà" di stampo clerical/borghese, insomma (anche se talvolta esercitata da organismi non clericali né - apparentemente - borghesi). In questo senso, la penso esattamente come lui.

Ecco il testo del monologo (da giorgiogaber.org):
L'AZALEA
(continua)
inviata da MB 7/9/2006 - 15:07
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C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones

C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
TINHA UM GAROTO QUE COMO EU AMAVA OS BEATLES E OS ROLLING STONES
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/9/2006 - 13:21
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L'anno che verrà

L'anno che verrà
O ANO NOVO
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/9/2006 - 13:19
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4 marzo 1943 [Gesù bambino]

4 marzo 1943 [Gesù bambino]
4 MARÇO DE 1943
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/9/2006 - 13:16
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La guerra di Piero

La guerra di Piero
PORTOGHESE / PORTUGUESE [2] - Pino Ulivi

Versione portoghese (brasiliana) di Pino Ulivi dalla pagina di scaricamento mp3

Portuguese (Brazilian) version by Pino Ulivi, from the download page

Version portugaise (brésilienne) de Pino Ulivi d'après la page de téléchargement de la chanson.

A GUERRA DE PIERO
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/9/2006 - 12:43
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L'anno che verrà

L'anno che verrà
Ore 4.42 del mattino del 7 settembre 2006
THE YEAR TO COME
(continua)
7/9/2006 - 04:42
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Brigante se more

Brigante se more
Antonio Gramsci: Lo stato italiano postunitario

"Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti" (Antonio Gramsci in Ordine Nuovo, 1920).
6/9/2006 - 20:49
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Des armes

Des armes
DELLE ARMI
(continua)
inviata da Emanuela Piccolo 6/9/2006 - 19:51
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Ballade vom Edelweiß-Piraten Nevada-Kid

Ballade vom Edelweiß-Piraten Nevada-Kid
6 settembre 2006
BALLATA DI NEVADA KID, PIRATA DELLA STELLA ALPINA
(continua)
6/9/2006 - 16:03
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Soldier's Lament

Go tell the General it ain’t workin’;
(continua)
inviata da Mike McLaren 6/9/2006 - 08:02
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Johnny

Johnny
Tu es parti là-bas, sans savoir pourquoi
(continua)
inviata da Jacky Fluttaz 6/9/2006 - 03:11
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Parlando del naufragio della London Valour

Parlando del naufragio della London Valour
Am 9 April 1970 zerschellte während eines Unwetters am Hafendamm von Genua das Britische Frachtschiff London Valour. Hunderte neugierige und entsetzte Menschen verfolgten die Geschehnisse vom Hafen aus: den verzweifelten Versuch der Schlepper das Schiff noch von den tödlichen Felsen wegzuziehen, sowie, mittels einer improvisierter Seilbahn, die Menschen von Bord zu retten. Doch das Stahlseil brach und riss die Frau des Kapitän in
den Tod. Der Kapitän der London Valour, der an dem Unglück nicht unschuldig war, hatte er doch die Warnungen des Wetterdienstes missachtet, erschoss sich an Bord seines Schiffes. Insgesamt starben bei dem Unglück 20 Menschen.
ÜBER DEN UNTERGANG DER LONDON VALOUR
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/9/2006 - 02:57
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Coda di Lupo

Versione tedesca da questo sito (con qualche lieve adattamento e correzione)
Coda di Lupo
WOLFSSCHWANZ
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/9/2006 - 02:51
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La domenica delle salme

La domenica delle salme
...DISSE A "BAFFI DI SEGO", CHE ERA IL PRIMO...

La "satira di Giuseppe Giusti" di cui parla De André nelle note originali a "La domenica delle salme" è in realtà la famosa Sant'Ambrogio. Ne proponiamo qui il testo, e lo facciamo, oltretutto, perché è pienamente "in tema" con le CCG.
SANT'AMBROGIO
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/9/2006 - 02:29




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