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Prima del 2006-9-12

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Non, non, rien n'a changé

Non, non, rien n'a changé
‎[1971]‎
Parole e musica di Gilles Péram e Jacqueline Néro
‎45 giri, lato A. Sul lato B, Love, Lioubov, Amour
Informazioni da Encyclopédisque
C'est l'histoire d'une trêve
(continua)
inviata da Colas Géranton 12/9/2006 - 21:29
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I Know I'm not Alone

I Know I'm not Alone
da "Yell Fire!" (2006)
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.

Lyrics taken from Jim's Notes


yell fireYELL FIRE! (2006)

Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?

What ever happened to the sun?
(continua)
12/9/2006 - 18:36
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Alabama

Alabama
[1963]
Music by John Coltrane
Musica di John Coltrane



Si tratta di un brano - ovviamente strumentale, perché credo che, a parte il mantra di "A Love Supreme" (che forse andrebbe anch'esso postato qui) non ci siano altre parole nella sterminata produzione del grande Trane - che Coltrane scrisse subito dopo la strage realizzata da membri del KKK nella chiesa Battista di Birmingham, Alabama, il 15 settembre 1963, nella quale morirono 4 ragazzine afroamericane. I responsabili furono condannati all'ergastolo soltanto nel 2000!



In questo blog maggiori info sul brano
inviata da Alessandro 12/9/2006 - 17:59
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Renato Carosone: Caravan petrol

Renato Carosone: Caravan petrol
(1958)

Testo di Nisa (Nicola Salerno)
Musica di Renato Carosone

Esiste anche un film con lo stesso titolo nel quale appare anche lo stesso Carosone.

Vorrei proporre questa canzone in ricordo di Renato Carosone morto recentemente (e io ho avuto la fortuna di sentire il suo ultimo concerto a Napoli nei festeggiamenti del capodanno '98 in prima persona).
Ritengo questa canzone, risalente agli anni '50, sia ancora attuale in quanto come tutti sanno le guerre si fanno per il petrolio.E poi col prezzo del greggio....
E poi il verso "Allah!Allah!Allah! ma chi t'ha fatto fa'?" è quello che si dovrebbe dire ai fondamentalisti religiosi che buttano via la propria vita.

(Willy)


Questa canzone è stata segnata recentemente da assurde polemiche:

A scatenarla è la sigla del reality La Fattoria che, prendendo spunto da Caravan Petrol di Renato Carosone, ne ha modificato un passaggio cruciale... (continua)
Canta Napoli,
(continua)
inviata da Willy 12/9/2006 - 14:50
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Yell Fire!

Yell Fire!
da "Yell Fire!" (2006)
Per una presentazione del disco, vedi la prima canzone Time To Go Home.


yell fireYELL FIRE! (2006)

Time To Go Home - Yell Fire! - I Know I'm not Alone - East To The West - Sweet Little Lies - Hello Bonjour - One Step Closer To You - Hey Now Now - Everybody Ona Move - See You In The Light - Light Up Ya Lighter - What I've Seen- Tolerance - Is Love Enough?

A revolution never come with a warning
(continua)
12/9/2006 - 09:33
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Time To Go Home

Time To Go Home
da "Yell Fire" (2006)

"Time to go home" è la canzone d'apertura del nuovo disco di Michael Franti & Spearhead, 14 nuove canzoni
quasi tutte contro la guerra.


I SOLDATI HANNO PENSATO: QUESTO TIPO HA LE PALLE
Va benissimo cantare canzoni contro la guerra in California, ma a Baghdad? Ai soldati americani? Michael Franti racconta a Dorian Lynskey perché ha voluto correre il rischio.

di Dorian Lynskey
da The Guardian (read the original article in english here)
traduzione di Lorenzo Masetti

Quando Michael Franti ha detto alla sua famiglia che voleva visitare l'Iraq, loro non sono stati esattamente entusiasti. Quando ha chiesto agli altri membri della sua band, gli Spearhead, se volevano unirsi a lui, gli hanno risposto grazie, no. Quando ha chiamato una dozzina di diversi musicisti. questi non solo hanno declinato l'invito, ma hanno cercato in ogni modo di dissuaderlo. Infine, nel... (continua)
Those who start wars never fight them
(continua)
11/9/2006 - 18:36
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Inno dell'Internazionale, o Inno della pace [Internazionale del lavoro; La Marsigliese dei lavoratori]

Inno dell'Internazionale, <i>o</i> Inno della pace [Internazionale del lavoro; La Marsigliese dei lavoratori]
[1874/75]
Testo di Stanislao Alberici Giannini
Sull'aria della "Marsigliese".



Il canto interpretato da Michele Luciano Straniero.


" È uno fra i più famosi canti del primo anarchismo organizzato come movimento e risale al 1874. [1] L'autore, il dottor S[tanislao] Alberici Giannini, è fra i fondatori della Sezione Internazionalista di Massignano (Federazione Marchigiana) che si lega nel 1872 ai principi proclamati dal Fascio Operaio di Bologna in forte polemica con i mazziniani. L'Inno dell'Internazionale è pubblicato per la prima volta sul giornale 'L'Anarchia' di Firenze, n. 10 del 18 novembre 1877 [2] che fornisce alcune notizie di un certo interesse: 'Certi di fare un regalo gradito ai nostri lettori, e come memoria dell'indefesso propagatore dei principi Anarchici-Rivoluzionari, pubblichiamo oggi un Inno dell'Internazionale, che il non mai abbastanza compianto compagno nostro,... (continua)
Su leviamo alta la fronte
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/9/2006 - 14:15
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Fratello nero

Fratello nero
Fratello nero che cammini sulla spiaggia
(continua)
inviata da marco chiavistrelli 11/9/2006 - 10:25
L'ultimo atto da Friburgo: la ristrutturazione totale della pagina dedicata al Pescatore. Da domani, è un'altra storia; speriamo bella come quella che è stata. A presto. [RV]
Riccardo Venturi 8/9/2006 - 22:09

Giustizia per Genova

Giustizia per Genova
Io sono il ragazzo picchiato oltraggiato deluso tradito
(continua)
inviata da Marco Chiavistrelli 8/9/2006 - 18:16
Percorsi: Genova - G8
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Wounded Knee 1890

Wounded Knee 1890

Massacro di Wounded Knee è il nome con cui è passato alla storia un eccidio di Sioux da parte dell'esercito degli Stati Uniti d'America commesso il 29 dicembre 1890.

Il 29 dicembre 1890 alcune centinaia di Sioux Teton, seguaci del predicatore Wovoca e praticanti la danza degli spiriti (Ghost Dance) fuggirono dalla riserva di Pine Ridge (South Dakota) per raccogliersi intorno al moribondo capo Big Foot.

Essi credevano che ballando la Ghost Dance fossero stati immuni dai proiettili dei bianchi e che, presto sarebbero tornati i tempi del bisonte.

Circondati dalle truppe del settimo reggimento cavalleggeri armato con le mitragliatrici Hotchkiss, che intendeva riportarli indietro, si arresero, ma, a causa di uno sparo, l'esercito aprì il fuoco sull'accampamento. Durante la primavera successiva, quando le condizioni climatiche permisero all'esercito di tornare sul luogo a seppellire i morti,... (continua)
Acqua dolce come eri bella quella mattina ricordi ?
(continua)
inviata da G/B 8/9/2006 - 14:21
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Venite a vedere

Venite a vedere
da "La lunga notte" (2006)

All'indomani degli attentati di Madrid dell'undici marzo 2004, Luis Sepulveda scrisse un articolo di grande dolore e impegno civile, su tutto quello che stava accadendo nel mondo.
Quello sfogo ora è una canzone.
(Cisco)



L'articolo di Sepulveda, e di conseguenza la canzone di Cisco, cita nelle prime parole la celebre poesia di Pablo Neruda Explico algunas cosas.
Venite a vedere il sangue in strada a Madrid
(continua)
8/9/2006 - 13:29
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Vulesse addeventare nu brigante

Vulesse addeventare nu brigante
Testo e musica di Eugenio Bennato
Dall'album "Briganti se more"
colonna sonora dello sceneggiato "L'eredità della priora" di Anton Giulio Majano (1980) tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Alianello

E' stato inserito il testo corretto. Grazie a Carmen per l'invio. [RV]

Molino del Chiaro nella sua raccolta di canti popolari, riporta vari capoversi: "Vurria addeventare specchio" e poi "Vurria addeventare ghiaccio", "Vurria addeventare pesce de lu mare" e altri.

Vulesse addeventare e Brigante se more, scritte a pochi giorni di distanza, erano i titoli di testa e di coda dello sceneggiato e un collegamento stilistico dovevano necessariamente averlo, visto che si riferivano alla stessa opera drammaturgica.

(Eugenio Bennato da "Brigante se more - viaggio nella musica del Sud", Coniglio editore, 2010)
Vulesse addeventare surricillo nennane'
(continua)
inviata da MarcoChe 8/9/2006 - 11:52

Evviva Garibaldi!

Evviva Garibaldi!
La presente canzone è ricavata da una poesia di G. Liuccio, poeta dialettale Cilentano (zona che comprende la parte più meridionale della provincia di Salerno), pubblicata nella raccolta "Chesta è la terra mia!" del 1981 (Galzerano editore) dalla quale copio pedissequamente il testo mantenendo invariata la grafia usata dell'autore.
Musicata da Franco Nico, è cantata da Pina Cipriani e presente nel cd "Chesta è la terra mia!", Compagnia del Sancarluccio, Napoli.
Stammattina all'intrasatta
(continua)
inviata da MarcoChe 8/9/2006 - 11:47

Povero Pisacane!

Povero Pisacane!
La presente canzone è ricavata da una poesia di G. Liuccio, poeta dialettale Cilentano (zona che comprende la parte più meridionale della provincia di Salerno), pubblicata nella raccolta "Chesta è la terra mia!" del 1981 (Galzerano editore) dalla quale copio peddisequamente il testo mantenendo inveriata la grafia usata dell'autore.
Musicata da Franco Nico, è cantata da Pina Cipriani e presente nel cd "Chesta è la terra mia!", Compagnia del Sancarluccio, Napoli.
Currìti tutti quanti a la Certosa,
(continua)
inviata da MarcoChe 8/9/2006 - 11:41

Zi' prevete nnucente e sfortunato

Zi' prevete nnucente  e sfortunato
La presente canzone è ricavata da una poesia di G. Liuccio, poeta dialettale Cilentano (zona che comprende la parte più meridionale della provincia di Salerno), pubblicata nella raccolta "Chesta è la terra mia!" del 1981 (Galzerano editore) dalla quale copio peddisequamente il testo mantenendo inveriata la grafia usata dell'autore.
Musicata da Franco Nico, è cantata da Pina Cipriani e presente nel cd "Chesta è la terra mia!", Compagnia del Sancarluccio, Napoli.
A la chiazza re Salierno
(continua)
inviata da MarcoChe 8/9/2006 - 11:34
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Deutsches Lied 1937

Deutsches Lied 1937
[1937]
Text: Bertolt Brecht
Musik: Hanns Eisler

Testo: Bertolt Brecht
Musica: Hanns Eisler
Sie sprechen wieder von großen Zeiten
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/9/2006 - 18:41
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Clandestino

Clandestino
[1998]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
José Manuel Arturo Tomás Chao Ortega, aka Manu Chao
Album / Albumi: Clandestino

"La canzone che ha portato al successo Manu Chao, una di quelle canzoni che, come si dice, tutti hanno ascoltato almeno una volta nella vita. Una canzone pop, di quelle che rimangono in testa inesorabilmente dopo il primo ascolto, magari l'abbiamo sentita migliaia di volte come sottofondo in decine di centri commerciali, sottopassaggi, negozi di dischi delle nostre città del nord... senza fare troppo caso al testo. Nella loro semplicità, le parole della canzone dicono tanto. Dicono della condanna sofferta da tanti immigrati che, in fuga dai mille sud del mondo, dalla fame, dalle guerre, si ritrovano in quel Nord che li condanna ad una vita clandestina in fuga, fantasmi nella città la cui vita va proibita." - Lorenzo Masetti, 2006... (continua)
Solo voy con mi pena,
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 6/9/2006 - 16:36
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Bitten der Kinder

Bitten der Kinder
[1945]
Testo di Bertolt Brecht
Musica di Paul Dessau

Interpretata anche da Nina Hagen nell'album Volksbeat (2011) su musica di Thomas Götz e Nina Hagen
Die Häuser sollen nicht brennen.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/9/2006 - 14:32
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Number One In America

Number One In America
[1987]
Lyrics and music by David Massengill
Testo e musica di David Massengill
Album: Coming Up For Air [1992]

Il dulcimer di David Massengill è tornato. E staremo insieme, come recita il titolo del suo nuovo cd, “We will be together”. E sarà un piacere tornare ad ascoltare le sue storie. Storie di lavapiatti messicani, di fuggiaschi, da un manicomio o da un penitenziario. Orfani, neri braccati dal Ku Klux Klan. Ballate amare, riscaldate da uno strano pensoso e malinconico ottimismo. Una voce sommessa, qualcosa che dice che, alla fine, possiamo farcela. Ce n'è bisogno!
Ha fatto la sua gavetta al “Village” di New York, Massengill, proveniente dal Tennessee. E' cresciuto al circolo di Jack Hardy, al “Cornelia Street Café”, im nezzo a personaggi come Rod MacDonald, Lucy Kaplansky, Michael Fracasso e Cliff Eberahardt. Cercateli questi nomi, cercateli i loro dischi. Ne trarrete piacere. Ha... (continua)
In Nineteen hundred and sixty-three
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/9/2006 - 11:40
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Soldier's Lament

Go tell the General it ain’t workin’;
(continua)
inviata da Mike McLaren 6/9/2006 - 08:02
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Johnny

Johnny
Tu es parti là-bas, sans savoir pourquoi
(continua)
inviata da Jacky Fluttaz 6/9/2006 - 03:11
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Parlando del naufragio della London Valour

Parlando del naufragio della London Valour
[1978]
Testo e musica di Fabrizio de André e Massimo Bubola
Lyrics and music by Fabrizio de André and Massimo Bubola
Album: "Rimini"


LA STORIA LEGGERA [Seconda parte]
di Francesco Senia
Prima parte

Me lo sono chiesto tutto d'un tratto, E' stato come una sensazione, con in più fatto forte di una piccola nota di Romana che in Amico fragile argomenta come vi si possa leggere una metafora della normalizzazione che si è avviata, alla fine degli anni settanta (siamo nel 1978), prendendo a pretesto il sequestro Moro.
Allora mi sono detto che forse il naufragio della London Valour non parlava di una notizia di cronaca di una nave realmente naufragata in porto, bensì si provava a descrivere lo sbaragliamento dei gruppi armati. Il tutto visto come uno ... spettacolo. Forse....
Cosa, meglio di una nave, da usare come metafora per un movimento che ha attraversato un decennio? Come dire: “navigammo... (continua)
I marinai foglie di coca digeriscono in coperta
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/9/2006 - 19:45
Percorsi: Naufragi
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Coda di Lupo

Coda di Lupo
[1978]
Scritta da Fabrizio De André e Massimo Bubola
Written by Fabrizio de André and Massimo Bubola
Album: "Rimini"


LA STORIA LEGGERA [Prima parte]
di Francesco Senia
Seconda parte

Prendo il titolo a prestito da un bel libro di Stefano Pivato, edito dal “Mulino”, per parlare di Fabrizio de André come “storico”. Il disco di storia si chiama “Rimini”. E segue di qualche anno quel bel romanzo politico che ha per titolo "Storia di un impiegato”. In mezzo due dischi, di cui il primo (“Canzoni”) è una sorta di raccolta di cover (anche proprie, ma cover). In mezzo cinque anni lunghi come fossero stati cinquanta!
La “storia”, introdotta proprio da quella “Rimini” che da il titolo al disco, si svolge su due canzoni. Fondamentalmente. Comincia con “Coda di Lupo”. Si parte “da lontano”, e si usa un artificio, parlando della storia italiana che dal dopo-guerra arriva al 1977 guardandola in... (continua)
Quando ero piccolo m'innamoravo di tutto, correvo dietro ai cani
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/9/2006 - 19:03
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George Jackson

George Jackson
Copyright © 1971 Ram's Horn Music
Lyrics and music by Bob Dylan
Recording: Blue Rock Studios, New York, N.Y.
Recording datum: November 4, 1971 (acoustic version)
Album: "George Jackson" (single)

Copyright © 1971 Ram's Horn Music
Testo e musica di Bob Dylan
Registrata presso i Blue Rock Studios, New York, N.Y.
Data della registrazione: 4 Novembre 1971 (versione acustica)
Album sui quali la canzone è stata pubblicata: "George Jackson" (singolo)


GEORGE JACKSON
da it.wikipedia

George Jackson (23 settembre 1941– 21 agosto 1971) è stato uno dei militanti più attivi e teoricamente preparati che il Black Panther Party (BPP), principale movimento rivoluzionario afroamericano, abbia mai potuto annoverare tra le sue file.

Purtroppo, Jackson sarà atrocemente ucciso da un secondino, solo una settimana dopo che il suo pamphlet "Col sangue agli occhi" riuscirà a varcare clandestinamente le... (continua)
I woke up this mornin',
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/9/2006 - 18:12
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Giai Phong

Giai Phong
A proposito di un errore nel testo:

...cmq non è vero che dice entrarono a Giai Phong, dice: entrarono a Saigon! :S ...che succede? capiamo l'inglese e non l'italiano?

mikele.

Può darsi che tu abbia ragione, eppure anche sul sito ufficiale il testo viene riportato con questo errore.
In questi casi bisognerebbe (ri)ascoltare la canzone.
(Lorenzo)


Che faccio, correggo l'errore?...[RV]


Se hai modo di ascoltare la canzone e effettivamente dice Saigon sì! (Lorenzo)
mikele. 5/9/2006 - 15:22
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Flags Of Freedom

Flags Of Freedom
BANDIERE DI LIBERTÀ
(continua)
inviata da Giuseppe Cimador 5/9/2006 - 12:11
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After The Garden

After The Garden
DOPO CHE IL PARADISO...
(continua)
inviata da Giuseppe Cimador 5/9/2006 - 11:55
[RV] saluta la Svizzera e tutti i collaboratori, frequentatori e lettori delle CCG con un Extra un po' speciale. Per circa un mese sarà forse un po' meno presente. Tαξίδι, ζωή του!
Riccardo Venturi 5/9/2006 - 02:18
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Il potere dei più buoni

Il potere dei più buoni
Secondo voi Clandestini puo' opporsi contro quella di Giorgio Gaber : "Il potere dei più buoni" in cui si attacca chi fa della solidarieta con concetti un po'leghisti? [Willy]

Spiegati meglio, per favore. Saluti. [RV]

Se analizziamo attentamente il testo "Il potere dei più buoni" notiamo che Gaber usa toni non proprio solidali e attacca chi si prodiga per gli extracomunitari , immigrati etc...Voi che ne pensate? [Willy]

Credo che il testo di Gaber si riferisca specificamente a certe persone che fanno del "solidarismo" praticamente un mestiere, o, peggio, una moda. E anche un affarone, a volte. Non credo affatto che si riferisca a chi lavora in silenzio per alleviare le sofferenze di chi fugge dalla fame e dalla guerra. C'è poi da situare il tutto nella particolare "ottica" di Gaber, e anche nella sua frequente tendenza ad avvitarsi su se stesso e su un amaro cinismo e delle posizioni di... (continua)
4/9/2006 - 22:16

Preghiera del Marine

Preghiera del Marine
Testo di Ivan Della Mea
Musica di Paolo Ciarchi
Testo contribuito da Claudio Cormio

La "Preghiera del Marine" porta la firma di Della Mea/Ciarchi (Paolo) ed era cantata in un disco della Linea Rossa (LR 45/6) da Michele L. Straniero accompagnato da Paolo Ciarchi (seconda voce e chitarra).

Claudio Cormio


Un'altra canzone il cui (introvabile) testo cercavamo da tempo (immemorabile). Piano piano tutti i tasselli vanno al loro posto. Un sito di memoria, le CCG, ma di memoria affidata a dei testi che spesso e volentieri siamo gli unici ad ospitare in tutta la rete. "Ospitare" significa "rimettere in circolazione". Significa sollevare il coperchio. Significa renderli nuovamente fruibili e accessibili. Significa tante altre cose che non stiamo neppure a dire. Dedico quindi questa canzone non solo a Claudio Cormio, che ce l'ha fatta pervenire, ma a tutte le decine di persone che, magari con... (continua)
Mio Dio ti sono assai grato
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/9/2006 - 21:56
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Ballata per un eroe

Ballata per un eroe
[1969]
Testo e musica di Gipo Farassino
dall'album Due soldi di coraggio
Poi inserita sul lato B del 45 giri Non devi piangere Maria [1971]
Testo contribuito da Claudio Cormio

Prima o poi le cose accadono. Possono passare anche più di trent’anni, ma accadono. Stasera, Claudio Cormio mi invia una mail dicendomi di avere scovato due cose interessanti per il sito. “La prima”, scrive, "è la ‘Ballata per un eroe’. Era il lato B di ‘Non devi piangere Maria’ che partecipò al Disco per l'estate 1976. La ‘sorpresa’ è che era cantata ed è firmata da Gipo Farassino prima che si rincoglionisse con la Lega”. Senza aprire il file allegato, gli rispondo immediatamente ringraziandolo enormemente e buttando là en passant che di Farassino, ‘tra le altre cose’, mi ricordavo di una ‘versione di Partire partirò partir bisogna’ che ricordavo di avere ascoltato da ragazzino, oltre trent’anni fa (la canzone... (continua)
Partire partirò partir bisogna
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/9/2006 - 21:10
Percorsi: Eroi
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Lookin' For A Leader

Lookin' For A Leader
(ovviamente correzioni sono gradite)

Ho fatto qualche piccola correzione, grazie della traduzione
(Lorenzo)
CERCANDO UN LEADER
(continua)
inviata da Giuseppe Cimador 4/9/2006 - 10:20
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Il feroce monarchico Bava o Inno del sangue

anonimo
Il feroce monarchico Bava <i>o</i> Inno del sangue
La figura e il gesto dell'anarchico regicida Gaetano Bresci sembra trovare qualche apprezzamento anche nell'area dell'estrema destra antimonarchica (o forse sarebbe meglio specificare: antisabauda). Se ne ha un esempio nel sito di Alessandra Colla, esponente della destra radicale (secondo le sue stesse parole), dove viene proposto un articolo, esteso e interessante, sulle vicende che portarono al gesto di Bresci. A cosa ricondurre questo apprezzamento? I motivi possono ovviamente essere molteplici, non ultimo (ma probabilmente non nel caso della Colla, figura assai complessa e interessante) un certo e persisente "repubblichinismo" che manifesta odio per la casa Savoia a causa del tradimento del 25 luglio e per l'estromissione del cavalier Benito Mussolini. Senza voler fare nessuna confusione e cercando di...sistemare un po' meglio la cosa, riportiamo qui di seguito anche il testo di una canzone,... (continua)
Riccardo Venturi 4/9/2006 - 00:19

Name and Number

Name and Number
Album: "Dark Ages"
album lyrics
Would you deny
(continua)
3/9/2006 - 14:50
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World Full of Hate

Album "World Full of Hate"
album lyrics
Gimme this gimme that
(continua)
3/9/2006 - 14:47
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Battle Hymn of Ronald Reagan

Album "World Full of Hate"
album lyrics
My eyes have seen the horror
(continua)
3/9/2006 - 14:46

Viet -Vet

Viet -Vet
[1982]

Album "World Full of Hate"
album lyrics
Sent you off into the battle field
(continua)
3/9/2006 - 14:44
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Don't Want No Gun

Don't Want No Gun
Album "World Full of Hate"
album lyrics
Bloody bodies, children die
(continua)
3/9/2006 - 14:43
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When Will It End?

Album "World Full of Hate"
album lyrics
All the killing, Nazi, Klan
(continua)
3/9/2006 - 14:41
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Heros (Cum Home In Boxes)

Heros (Cum Home In Boxes)
Album "World Full of Hate"
album lyrics
You could be one of the proud few
(continua)
3/9/2006 - 14:40
Percorsi: Eroi
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As It Was Ending

As It Was Ending
I was hanging around
(continua)
3/9/2006 - 13:58
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De igual a igual

De igual a igual
[2001]
Letra : León Gieco - Música: Luis Gurevich
Parole : León Gieco - Musica: Luis Gurevich
Lyrics : León Gieco - Music: Luis Gurevich
Paroles : León Gieco - Musique : Luis Gurevich
Vortoj : León Gieco - Muziko: Luis Gurevich
Album: Bandidos rurales



Pare che le cose arrivino sempre al momento giusto. Ad esempio, questa canzone di León Gieco (ancora da Bandidos rurales, l'album in cui è presente La memoria) sta in questo sito fino dal 3 settembre 2006; arriva un momento, quattro anni e mezzo dopo, in cui qualcuno si mette a tradurre tutte le canzoni di Gieco ancora rimaste senza una versione italiaa, e soprattutto un momento in cui il grado di carogneria, di vigliaccheria e di ipocrisia nei confronti dei Dannati della Terra sta assumendo delle dimensioni spaventose. E, allora, certe parole -anche quelle che hanno aspettato a lungo- divengono urgenti; e anche se in questa canzone... (continua)
Soy bolita en Italia,
(continua)
inviata da adriana 3/9/2006 - 13:37
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Guantanamera

Guantanamera
KELARTICO / KELARTIC

La versione in kelartico, la lingua personale di Riccardo Venturi
A version in Kelartic, Riccardo Venturi's personal language.
GVANTANAMĒRA
(continua)
2/9/2006 - 21:34
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L'Internationale

L'Internationale
MIN NAN [BÂN-LÂM-GÚ; MIN MERIDIONALE] / MIN NAN [BÂN-LÂM-GÚ; SOUTHERN MIN]

Versione nella lingua Min-Nan, o Bân-lâm-gú, di ceppo Min, parlata nella provincia del Fujian e a Taiwan. Da zh-min-nan.wikipedia

A version in the Min-Nan (Southern Min, or Bân-lâm-gú) language, spoken in the Fujian province and in Taiwan. From zh-min-nan.wikipedia




Kok-chè-koa (Hoat-gí: L'Internationale; tha̍k chhin-chhiuⁿ "leⁿ-ter-na-sioⁿ-na-l(o)", "laⁿ-~"; internationale tha̍k chhin-chhiuⁿ "eⁿ-~", "aⁿ-~") sī chi̍t tiâu chhut-miâ ê siā-hōe-chú-gī (iā-sī hui-thóng-tī-chú-gī kap kiōng-sán-chú-gī) ê koa. Eugène Edine Pottier tī 1870 nî chò sû, pún-té sī toè La Marseillaise ê tiāu chhiùⁿ. Pierre Degeyter tī 1888 nî chò khek. Tùi 1922 nî kàu 1944 nî, chit-tiâu koa mā sī Soviet Siā-hōe-chú-gī Kiōng-hô-kok Liân-ha̍p ê kok-koa.
Nota. Finora questa pagina ha riportato esclusivamente la versione Min Nan traslitterata... (continua)
鬥陣,做工的兄弟姊妹!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi and Xu Juayu 2/9/2006 - 18:55

I fascisti viareggini

anonimo
[1921]

La canzone è il resoconto di una spedizione squadrista, nel 1921, contro il circolo dei lavoratori dei cantieri navali di Viareggio.

Sull'aria di una canzone del Caenevale: "Sulla coppa di champagne" scritto da compositore, d'origine ebrea, Sadun

Il testo è ripreso da Il deposito-Canti di lotta
I fascisti viareggini
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2006 - 14:37
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Reggio la rabbia esplode

Reggio la rabbia esplode
Testo di Janna Carioli
Musica di Emal

Nel 1971 in Calabria ci fu uno scontro frontale fra Catanzaro e Reggio Calabria per la “conquista” della sede regionale. Non era solo campanilismo, erano quattrini. La destra investì grandi risorse nella propaganda. Fece giornali, manifesti, dischi che inneggiavano a “Reggio Capoluogo”. La sinistra locale non aveva una lira da investire così chiamò noi che, chieste le ferie dal lavoro, ci trasferimmo chitarre e bagagli da Bologna a Reggio Calabria per 15 giorni. Facevamo una media di tre concerti al giorno. Cantammo a Rosarno in una piazza deserta con le persone che guardano da dietro le persiane abbassate. A Taurianova, dove fecero saltare la porta di casa del sindaco democristiano perché aveva concesso il permesso per il concerto. Cantammo a Reggio nel quartiere di Sbarre mentre attorno a noi un gruppo di ragazzini di otto anni rovesciava automobili.... (continua)
Reggio, la rabbia esplode la miccia brucia già
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2006 - 13:56

A zent'anni li padroni

anonimo
Testo tratto dal Sito della Pizzica
A zent'anni li padroni
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2006 - 00:38




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