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Kanzone su un detenuto politico

Kanzone su un detenuto politico
Da "K Album" (2001)
Conto l’anne ‘adinto e nun conto ll’anne ‘afore,
(continua)
inviata da Alessandro 25/3/2008 - 08:34
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Napule s'è scetata

Napule s'è scetata
More chesta città,
(continua)
inviata da Silva 20/2/2008 - 14:56
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Tammurriata alli briganti

In questo brano compare il vademecum del brigante ed i relativi nomignoli dati dal popolo ai briganti politici di tutte le epoche, trucidati di volta in volta dai governanti dei loro tempi.
De briganti ce ne so state tante
(continua)
inviata da DuoSiciliano 12/1/2008 - 13:34

'48

"48", un modo di dire ancora oggi, a Napoli, che si pensa messo in uso dalla rivolta nel regno, risalente al 1848
‘o 48 nun è nu nummero è na rivolta,
(continua)
inviata da DuoSiciliano 11/1/2008 - 20:12

'O regno 'cchiù bello

“O’ regno ‘cchiù bello”, creato per narrare (con ottica diversa) l’ultimo periodo del regno di Napoli governato da Francesco II, detto Francischiello, e l’avvento dell’unità d’Italia.
Nun era soja a colpa,
(continua)
inviata da DuoSiciliano 11/1/2008 - 20:09
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Brava gente

Brava gente
Canzone scritta durante la guerra di camorra e che vuole esaltare tutta la brava gente di quei quartieri che è costretta all'omertà.
Chiove, chiove, nun è acqua
(continua)
inviata da Peppe C. 29/12/2007 - 20:59
Percorsi: Mafia e mafie
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L'eroe

L'eroe
Dall'album "Il ragù con la guerra" (2005)
E mo cu ll'uocchie chine d'acqua 'e core
(continua)
inviata da Peppe C. 28/12/2007 - 21:40
Percorsi: Eroi
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Odio e lacreme

Odio e lacreme
Dall'album "Il ragù con la guerra" (2005)
Siente siè, sta parlanno
(continua)
inviata da Peppe C. 28/12/2007 - 03:52
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A la muntagna

A la muntagna
[1978]
Testo e musica di Carlo D'Angiò, Eugenio Bennato e Teresa De Sio
Album: Musicanova


A la muntagna proviene dall'album immediatamente precedente a quello dove si trova Brigante se more, e non esiste in questo caso nessun dubbio riguardo alla paternità di questa canzone scritta a tre mani dai tre componenti storici dei Musicanova, Carlo D'Angiò, Eugenio Bennato e Teresa De Sio (la canzone è cantata in duetto da questi ultimi due). Un testo dove la condizione e la lotta dei briganti appaiono in tutta la loro sconsolata e fierissima crudezza, e nella consapevolezza che i padroni possono soltanto cambiare con tutte le loro corti, ma resta il potere e restano soprattutto la povertà e lo sfruttamento per la gente:

Se n'è fujuto 'o rre Burbone
e n'è venuto n'ato cchiù putente:
cagna 'o guverno, cagna 'o padrone,
sulo pe' chi stà 'a sotto nun cagna niente.

Una canzone, quindi, che è... (continua)
Quanno fa notte a la muntagna
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 26/12/2007 - 15:44
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Guerra

Guerra
[2001]
Testo di Dario Jacobelli
Musica e interpretazione di Peppe Barra
Album: "Guerra"
(Anche in "Peppe Barra in concerto", 2003)

Nel disco "Peppe Barra in concerto", Guerra è cantata insieme a Tammurriata nera, nel senso che i due testi, quello di E. A. Mario ed il mio, vivono nella stessa melodia. Questo modifica l'atmosfera della famosissima canzone, e le parole che fino a ieri ci apparivano ironiche o addirittura comiche si trasformano in cruda e drammatica testimonianza di Guerra.

Dal sito di Dario Jacobelli, dal quale è tratto anche il testo della canzone assolutamente impressionante.
'A guerra songh'io
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/10/2007 - 00:18
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La Bomba Abbrancachiavica

La Bomba Abbrancachiavica
Da I Tre Terroni (2007)

La futuristica superpotenza economico-militare dell’Iran non combatterà l’America con le sue stesse armi, ma con la fantomatica Bomba Abbrancachiavica, che, a differenza degli armamenti nucleari, non colpisce tutti gli uomini, ma ‘abbranca’ soltanto le ‘chiaviche’ (letteralmente ‘fogne’, per traslato ‘uomini di niente’), e che potrà così risolvere il problema del traffico a Napoli. È ovviamente un divertissement per i tre, che scoppiano a ridere di frequente, ma senza di esso noi non riusciremmo a comprendere il loro surreale & folle progetto.

Ricorda anche la vecchia canzone dei Bisca 99 Posse dedicata alla bomba intelligente
Uà, Luca, è bello ‘sto refrain
(continua)
inviata da Antonio & Roberto Oliva 15/10/2007 - 19:58
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Totalmente superflui

Totalmente superflui
da I Tre Terroni (2007)

La canzone che chiude l’album è certo una delle più riuscite. La già collaudata vena onirica & malinconica del sassofonista Sergio “Serio” Maglietta si misura con luoghi fisici (i sobborghi napoletani) & profonde considerazioni (il rapporto con gli altri, l’indubbia in essenzialità della nostra specie), & ne rileva le sofferenti impressioni psicologiche. A questo punto Luca “‘o Zulù” Persico rispolvera a sorpresa una vecchia (& fondamentale) hit, Vulesse (da Corto Circuito, il disco che nel 1998 segnò il grande successo di vendite della 99 Posse), lo contamina con un canto tradizionale napoletano (Oi Nenna Nenna, rielaborata da Roberto De Simone per la Nuova Compagnia di Canto Popolare) & con Vurria Addiventare Suricillo, brano di Leonardo Vinci, aggiungendo poi parole & strumentazione inedite che introducono l’immancabile messaggio politicamente impegnato quando si parla della guerra.
Cercherò, per quanto è possibile
(continua)
inviata da Antonio & Roberto Oliva 15/10/2007 - 19:53
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Guai a chi ci tocca

Guai a chi ci tocca
da “Guai a chi ci tocca” (1995)

Disco del supergruppo nato dalla fusione (temporanea) dei Bisca con i 99 Posse
Come un bullone che va dritto al suo bersaglio
(continua)
inviata da Roberto Oliva 25/9/2007 - 21:16
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AmèN

AmèN
Dall'album "Sacco e Fuoco" (2007).

"Amèn (detto alla napoletana con l’accento sulla e) è la parola che sancisce lo “Stato di Grazia”. Già in “STAMMO BUONO” (contenuto nel precedente Cd, “A SUD A SUD!”) Teresa aveva detto della sua Napoli con parole dure e decise. Il sangue e la violenza insensata e troppo tollerata da tutti, che ogni giorno oscurano e devastano lo splendore di questa città. Poi l’incontro con il libro di Saviano che apre nuove porte, spiega, getta luce. Ora AméN è il “mischiamento” sonoro tra Napoli e Giamaica, tra tarantella e reggae, (come per alludere ad un luogo altro che ancora la geografia non conosce) per poter cantare questa preghiera pagana, piena di rabbia. Canta Teresa, usando un paradosso “…. Ormai canzoni non ne abbiamo più, cantasse chi non tiene cuore!”
http://www.teresadesio.com/
(Alessandro)
Jesce sole
(continua)
inviata da Antonio Piccolo 23/6/2007 - 10:10
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Sacco e fuoco

Sacco e fuoco
Dall'album "Sacco e Fuoco" (2007).
Nui simmo nati ‘ncopp’a na montagna
(continua)
inviata da Antonio Piccolo 23/6/2007 - 10:07
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Ninna nanna 2002

Ninna nanna 2002
da "Che il mediterraneo sia"

Una "Ninnananna" cantata da una madre al proprio bambino lungo il viaggio su una carretta del mare diretta verso la terra che rappresenta la sopravvivenza - episodio, quest'ultimo, fra i più riusciti del disco
(dalla recensione di Antonio Rettura)
Ninna nanna pe ‘sta criatura
(continua)
15/6/2007 - 17:27
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Hécatombe

Hécatombe
Mi chiamo Giovanni Lambiase e ho appena tentato la traduzione napoletana del brano "L'Ecatombe". Non mi è stato difficile in quanto lo scenario del brano originale francese mi ha subito riportato alla mente le frequentatrici dei tanti mercatini rionali di Napoli.

L'ECATOMB'
(continua)
inviata da Giovanni L. 17/4/2007 - 22:59
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Pace

Pace
(1992)

da "Figli d'Annibale"

Il testo si trova su tuttotesti. Questa versione però è stata trascritta correttamente in napoletano da ΔΙΩRAMA Poco Ligio All'Ufficialità
'Sta terra mia' nun trova' ancora' pace
(continua)
inviata da Silva 24/2/2007 - 17:49
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Simmo 'e Napule, paisà

Simmo 'e Napule, paisà
[1944]
Testo di Peppino Fiorelli
Musica di Nicola Valente

Era il 1944, la guerra si era allontanata e Napoli si ritrovò sommersa dalle macerie e occupata da inglesi e americani. La polvere di piselli non domava la fame, la spruzzata di DDT non allontanava le malattie. Perdizione e "signorine",le donne in vendita per procurare una medicina ai genitori e un tozzo di pane ai figli. Tanti languivano,qualcuno si arricchì con il mercato nero, e lo dissero "pescecane".

Una canzone di Peppino Fiorelli, "Simme e'Napule,paisà'", si levò a esprimere la speranza. L'aveva musicata Nicola Valente sul ritmo di tarantella. Più di un libro dotto, più di un'invettiva politica, la canzone divise i napoletani, e non solo loro. I cultori (molti avevano goduto del colpo di spugna sul ventennio fascista) dissero che era un giusto appello alla rinascita. Chi aveva combatuto il regime disse che invece si trattava... (continua)
Tarantella, facennoce 'e cunte,
(continua)
inviata da Willy 11/2/2007 - 21:20
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Targato Na

Targato Na
C'era una volta una mentalità
(continua)
inviata da Daniela Coppola 2/10/2006 - 14:14
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Renato Carosone: Caravan petrol

Renato Carosone: Caravan petrol
(1958)

Testo di Nisa (Nicola Salerno)
Musica di Renato Carosone

Esiste anche un film con lo stesso titolo nel quale appare anche lo stesso Carosone.

Vorrei proporre questa canzone in ricordo di Renato Carosone morto recentemente (e io ho avuto la fortuna di sentire il suo ultimo concerto a Napoli nei festeggiamenti del capodanno '98 in prima persona).
Ritengo questa canzone, risalente agli anni '50, sia ancora attuale in quanto come tutti sanno le guerre si fanno per il petrolio.E poi col prezzo del greggio....
E poi il verso "Allah!Allah!Allah! ma chi t'ha fatto fa'?" è quello che si dovrebbe dire ai fondamentalisti religiosi che buttano via la propria vita.

(Willy)


Questa canzone è stata segnata recentemente da assurde polemiche:

A scatenarla è la sigla del reality La Fattoria che, prendendo spunto da Caravan Petrol di Renato Carosone, ne ha modificato un passaggio cruciale... (continua)
Canta Napoli,
(continua)
inviata da Willy 12/9/2006 - 14:50
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Vulesse addeventare nu brigante

Vulesse addeventare nu brigante
Testo e musica di Eugenio Bennato
Dall'album "Briganti se more"
colonna sonora dello sceneggiato "L'eredità della priora" di Anton Giulio Majano (1980) tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Alianello

E' stato inserito il testo corretto. Grazie a Carmen per l'invio. [RV]

Molino del Chiaro nella sua raccolta di canti popolari, riporta vari capoversi: "Vurria addeventare specchio" e poi "Vurria addeventare ghiaccio", "Vurria addeventare pesce de lu mare" e altri.

Vulesse addeventare e Brigante se more, scritte a pochi giorni di distanza, erano i titoli di testa e di coda dello sceneggiato e un collegamento stilistico dovevano necessariamente averlo, visto che si riferivano alla stessa opera drammaturgica.

(Eugenio Bennato da "Brigante se more - viaggio nella musica del Sud", Coniglio editore, 2010)
Vulesse addeventare surricillo nennane'
(continua)
inviata da MarcoChe 8/9/2006 - 11:52
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Tutt'eguale song 'e criature

Tutt'eguale song 'e criature
Enzo Avitabile & Bottari
Dall'album "Salvamm 'o munno"
Vivene sott terr a Bucarest
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 30/8/2006 - 09:09
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Tamburo

Tamburo
[Teresa De Sio, Francesco Bruno]

Album: Africana (1985)

Bass – Gigi De Rienzo
Electronic Drums – Pasquale Minieri
Guitar Synthesizer – Francesco Bruno
Keyboards – Brian Eno
Lead Vocals, Vocals – Teresa De Sio
Ma che d'è e va a verè
(continua)
inviata da Maurizio 8/8/2006 - 22:06
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Quando fernesce 'a guerra

Quando fernesce 'a guerra
Dall'album "Medina" del 1992.

L'autore della canzone è il chitarrista Corrado Sfogli.
(Giorgio)
Quando fernesce 'a guerra e vene 'o sole
(continua)
inviata da Alessandro 23/6/2006 - 22:51
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Brigante se more

Brigante se more
[1979]
Di Carlo D'Angiò ed Eugenio Bennato
Dall'album "Briganti se more"
voce solista: Carlo D'Angiò
colonna sonora dello sceneggiato "L'eredità della priora" di Anton Giulio Majano (1980) tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Alianello



Il testo è stato riscritto semifoneticamente seguendo la pronuncia effettiva.

La più famosa canzone del gruppo Musicanova, e l'inno contro la guerra scatenata dai piemontesi contro il Meridione subito dopo l'unità d'Italia. Con tutta probabilità una delle principali cause dell'impoverimento di tutto il Sud, le cui conseguenze si avvertono ancora oggi. Una tragedia che è stata consegnata ai libri di storia come "brigantaggio"; ma si sa bene che la storia la fanno sempre e solo i vincitori.

"Lo Stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini... (continua)
Ammə pusatə chitarrə e tammurə
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/6/2006 - 16:59
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Dissubbidance

Dissubbidance
2005
da "Lascia che sia"

Testo e musica di Enrico Capuano, Luigi Magurno, Renato Salvetti

Praticamente un rifacimento di If I Had A Hammer.
E datemi un martello
(continua)
16/5/2006 - 16:43
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El me gatt

El me gatt
'A jatta: La versione napoletana di Gennaro Esposito e Daniele Sepe [1997]
'A jatta: Neapolitan version by Gennaro Esposito and Daniele Sepe [1997]
'A jatta: La version napolitaine de Gennaro Esposito et Daniele Sepe [1997]
'A jatta: Gennaro Espositon ja Daniele Sepen napolinkielinen versio [1997]


In ordine cronologico, ed al netto di altre versioni dialettali di cui non siamo (per ora) a conoscenza, la versione napoletana di Gennaro Esposito e Daniele Sepe è la prima mai effettuata in un dialetto diverso dal milanese. A nostro modestissimo parere rimane la migliore versione del Me gatt mai effettuata al di fuori di Milano: l'adattamento al napoletano è semplicemente perfetto, non solo linguisticamente ma anche musicalmente. Tant'è che la sua incisione è quantomeno singolare: non è infatti contenuta in un album di Daniele Sepe, ma di Ivan Della Mea stesso come “guest song”. L'album è Ho male all'orologio, pubblicato nel 1997 dai Dischi del Manifesto. [RV]

'A jatta
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/5/2006 - 21:52
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Quanno sona la campana

Quanno sona la campana
Testo e musica di Eugenio Bennato a partire da versi tradizionali che ricorrono in varie regioni e dialetti del Sud Italia
Dall'album "Briganti se more"
Voce solista di Loredana Mauri
Flauto dolce: Enzo Avitabile
colonna sonora dello sceneggiato "L'eredità della priora" di Anton Giulio Majano (1980) tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Alianello

Quando i potenti scatenano le guerre è sempre il popolo a rimanere fregato: "pe sta gente ca n’ha mai vuttàto e mane (letteralmente: menato le mani, cioè usato violenza) o padrone vene sempe da luntano, quanno sona la campana"



La vicenda dei briganti è la metafora del più lungo percorso che sarebbe apparso nel destino delle popolazioni meridionali, costretti a lasciare le proprie terre per le Americhe lontane. E mentre provavo a tradurre in musica, a tradurre in melodia e in ritmo quella fuga per la sopravvivenza, mi vennero in mente... (continua)
All'arme all'arme la campana sona
(continua)
inviata da Alessandro 14/2/2006 - 23:15

Lettera a Sacco [P'o figlio suoio]

Lettera a Sacco [P'o figlio suoio]
[27 maggio 1927]
[May 27, 1927]
Lyrics and Music: Ambro's-Ferraro
Testo e musica: Ambro's- Ferraro

"Lettera a Sacco" (sottotitolato "P'o figlio suoio") è un brano realizzato dal duo Ambro's-Ferraro il 27 maggio 1927. E' inciso da Alfredo Bascetta, il quale decide di affrontare a testa alta la polizia americana, con un comizio intitolato "L'America dei vinti". "Lettera a Sacco" è eseguita da Bascetta, per la prima volta, durante il comizio.
Il brano narra dell'incontro del padre di Nicola Sacco con suo figlio nel carcere di Charlestown. Durante quest'incontro c'è la richiesta di Sacco di raccontare alla sua figlioletta, un domani, che il papà non ha mai ucciso nessuno e che perdonerà chi lo ucciderà. Poi, uno straziante abbraccio di pochi minuti con il genitore che lascia il figlio con la frase "Cu tutt"o core mio, te voglio bbene... addio!".

Anche questa composizione, come sopra, non... (continua)
Mio caru figlio doppo 7 anne mo te l'aggio ditto
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/1/2006 - 14:04
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'A seggia elettrica [Mamma sfurtunata]

'A seggia elettrica [Mamma sfurtunata]
[1924]
Parole di Gaetano Esposito (Pasqualotto)
Lyrics by Gaetano Esposito (Pasqualotto)
Musica di E.A. Mario
Music by E.A.Mario
Prima interpretazione di Maria Rosa Liberti (Ria Rosa)
First performed by Maria Rosa Liberti (Ria Rosa)



"Mamma sfurtunata" (sottotitolata "A seggia elettrica") è un brano scritto da Gaetano Esposito (Pasqualotto) e musicato da E.A. Mario nel 1932 (come ha affermato il poeta E.A. Mario nel fascicolo musicale di Piedigrotta del 1959). Dopo diverse ricerche, invece, si è trovata la vera data di pubblicazione del motivo: 24 marzo 1924.

La canzone, scritta nel 1924, non è mai stata inserita in nessun fascicolo di Piedigrotta (in questa data), poiché la polizia americana perseguita chiunque spendesse una parola a favore di Sacco e Vanzetti. Gli stessi dischi sono considerati materiale sovversivo e quindi da tenere sotto sequestro. E.A. Mario, per paura d'eventuali... (continua)
Quanno liggette 'o nomme int'e giurnale
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/1/2006 - 13:52
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Lacreme 'e cundannate

Lacreme 'e cundannate
[5 maggio 1927]
Testo e musica di Alfredo Bascetta
Lyrics and Music by Alfredo Bascetta

"Lacreme 'e cundannate" (Lacrime di condannati) è, forse, la canzone più completa, descrivendo minuziosamente l'episodio. È una vera e propria denuncia: accusa chi ha vigliaccamente infamato Sacco e Vanzetti, dai giurati ai magistrati che non ascoltando le ragioni di chi è innocente, non hanno fatto giustizia, ma solo vendetta. La canzone si conclude con una preghiera al governatore Fuller, poiché è l'unica persona ancora in grado di abolire la sentenza di morte per i due immigrati.
"Lacreme 'e cundannate" è realizzata il 5 maggio 1927, quando ancora non è annunciata la definitiva condanna a morte. Fino alla fine si spera nella conoscenza della verità, nella speranza che la menzogna sia smascherata. Questo brano entra nel repertorio di Gilda Mignonette, anche se la Regina degli Emigranti, per evitare... (continua)
Sta tutt'o munno sano arrevutato,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/1/2006 - 13:42
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Cildren ov babilon

Cildren ov babilon
Originariamente attribuita ai soli 99 Posse, la canzone è dei Bisca 99 Posse, interpretata insieme nell'album "Incredibile Opposizione Tour" del 1994

E poi incisa in una versione in studio nel 1995 nell'album "Guai a chi ci tocca"
Criature in Cile criature in Palestina
(continua)
inviata da Francesco 27/12/2005 - 10:24
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Si vide all'animale

Si vide all'animale
(1947)
Dall'opera "I dieci comandamenti"
Apre l'intera opera, che è possibile leggere in versione integrale su internet.


Interpretata, oltre che dallo stesso Viviani, da Nino Taranto, dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare (nel disco "11 mesi e 29 giorni" del 1977) e da Daniele Sepe (in Jurnateri [2001]).




Scritto in collaborazione con il figlio Vittorio tra il 1944 e il 1947, I dieci comandamenti è uno degli ultimi lavori di Raffaele Viviani. Ormai gravemente malato, l'autore immagina uno spettacolo che sia, in qualche modo, summa della sua ricchissima esperienza teatrale e affresco della società che va emergendo dalla Napoli del secondo dopoguerra. Ancora una volta il primo riferimento di Viviani è il "varietà" che, per spregiudicatezza e verve umoristica, ritiene si presti meglio di ogni altra forma teatrale a raccontare la vita della sua "gente".

Pulcinella introduce i... (continua)
(entra Pulcinella, prima che si alzi il sipario, e canta)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 24/7/2005 - 15:08

Casa Irene: Nuje e 'a pace

[2003]
Testi e arrangiamenti: Casa Irene
Musiche: Irvin Vairetti

Da alcuni anni la "Comunità di Base del Cassano" organizza un concorso "Canzoni di Pace" riservato ai ragazzi dei licei della zona, che devono comporre ed interpretare canzoni sul tema della pace e dell'opposizione alla guerra. Ve ne proponiamo alcune come testimonianza assai interessante di una canzone "dal basso", a metà tra la canzone d'autore allo stato embrionale e la canzone popolare.
Abbiamo preferito inserire queste canzoni, il cui titolo è comunque sempre preceduto dal nome dell'autore, a titolo collettivo della Comunità di Base del Cassano che ne è la promotrice e l'organizzatrice.
Tutti i testi sono ripresi da:
http://www.cdbcassano.it/testi_canzoni.htm

[Riccardo Venturi]
Scassane ‘na casa pe’ senza niente
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2005 - 22:59
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'A Guerra

'A Guerra
[1916]
Testo e musica di Libero Bovio

Forse una delle più note canzoni napoletane di uno dei suoi massimi autori. Null'altro v'è da dire.
E nce pò stà 'na mamma 'ncopp 'a terra
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/6/2005 - 19:21
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'O surdato 'nnammurato

'O surdato 'nnammurato
[1915]

Testo di Aniello Califano
Musica di Enrico Cannio

Una delle più belle (e universali) canzoni napoletane di tutti i tempi, che abbiamo deciso di inserire nella raccolta sotto il nome della grande Anna Magnani, che ne fu interprete memorabile nel film per la televisione "La sciantosa", di Alfredo Giannetti (1970), in cui recitava accanto a Massimo Ranieri. Un omaggio alla grande Nannarella che spero ci sarà perdonato dal punto di vista dell'esattezza storica e dei reali autori della canzone, cui nulla viene tolto.

La canzone 'O surdato nnammurato è del 1915.
Autori del testo e della musica sono, rispettivamente, Aniello Califano e Enrico Cannio, che la pubblicarono per le edizioni musicali Emilio Gennarelli.

La canzone, come è notissimo, parla di un soldato, lontano dalla sua amata perché è al fronte a combattere durante la prima guerra mondiale.
Interpretata da molti grandi artisti, napoletani e non-napoletani.
Staje luntana da stu core,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/5/2005 - 11:52
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Blowin' in the Wind

Blowin' in the Wind
NAPOLETANO / NEAPOLITAN [Salvatore Esposito / Michela Cobino]


La seguente versione in napoletano è ripresa da "Maggie's Farm" (Il sito italiano di Bob Dylan, a cura di Michele Murino) ed è opera di Salvatore Esposito e Michela Cobino.

The following translation into Neapolitan is reproduced from "Maggie's Farm" (Bob Dylan's Italian site, edited by Michele Murino). The translators are Salvatore Esposito and Michela Cobino.
'N COPP' O' VIENTO VULARA'
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/3/2005 - 18:48
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Il Pescatore

Il Pescatore
"Assolutamente inesperto per operazioni simili, questo è il risultato. Ho tentato al meglio di rispettare la metrica e mantenere le rime. Per questo ho tradito più volte il testo originale, nello sperato tentativo, però, di conservarne vivo lo spirito."

(Antonio Piccolo nei newsgroup it.fan.musica.guccini e it.fan.musica.de-andre, 4 dicembre 2004).
'O PISCATORE
(continua)
inviata da Antonio Piccolo 5/12/2004 - 12:16
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
[1945]
Testo di Edoardo Nicolardi
Musica di E.A. Mario
Neapolitan Lyrics by Edoardo Nicolardi
Music by E. A. Mario



Nel 1945 Edoardo Nicolardi è dirigente amministrativo di un ospedale di Napoli. Nel reparto maternità succede un fatto "strano": a una ragazza napoletana nasce un bambino dalla pelle nera. Qualcuno cerca delle scuse: forse c'è qualcosa che la scienza non sa spiegare? La realtà è invece chiara. L'anno prima erano entrati a Napoli i soldati americani e fra loro molti uomini di colore: da allora i casi di bambini nati con la pelle nera erano diventati frequenti. Edoardo Nicolardi (che ha già scritto i testi di canzoni napoletane di un certo successo, fra cui la celebre Voce 'e notte del 1904) va a casa e scrive il testo di Tammurriata nera. Il suo consuocero E.A. Mario, celeberrimo musicista (autore fra l'altro della Leggenda del Piave, il più famoso canto storico della... (continua)
Io nun capisco 'e vvote che succere
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/11/2004 - 01:42
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Ammore nemico

Ammore nemico
da "Sanacore" (1995)

Il testo è semplicemente splendido...

Non ci sono molti versi che esprimano tanto intensamente e sinteticamente lo sprezzo per i "motivi simbolici" addotti per giustificare la guerra come "per colpa di un nome, di una pezza che sbatte, di una preghiera ad un altro dio.."
quando sono riuscita a tradurla mi sono venuti i brividi

“Ammore nemico”, introdotta dalla voce di Marcello Colasurdo del Gruppo Operaio di Pomigliano d'Arco “’E Zezi”, racconta la storia d'amore tra due soldati omosessuali, divisi durante la guerra nell'ex Jugoslavia, ancora in corso in quel periodo.

In questo album abbiamo cercato di affrontare tutti gli aspetti ritmici del reggae e se Sanacore ha una ritmica dancehall, “Ammore Nemico” ha una ritmica one-drop, il ritmo roots per eccellenza che, per il suo incidere sacro, abbiamo sempre pensato potesse andare molto bene con delle napoletane.

... (continua)
Ammore ammore si’ fujuto ‘a int’ ‘a stu core
(continua)
inviata da Elena Lungagnani
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Yankee go home

Yankee go home
2000
La vida que vendrá
Go home
(continua)
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Io te cerco scusa

Io te cerco scusa
da "Che il Mediterraneo sia" (2002)
Io te cerco scusa ‘e chello c’aggio fatto
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