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Percorso La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù

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Morti bianche

Morti bianche
Poesia / A Poem by / Poème / Runo :
Carlo Soricelli

Voce / Speaking voice / Voix parlante / Puhuva ääni :
Flavio Insinna

Ai 19 verdi anni di Samuel Cuffaro e a Elisabetta D’Innocenzo, madre, morti sul lavoro a Gubbio il 7 Maggio 2021

Samuel avrebbe voluto leggere questa sua lettera in una manifestazione indetta a Gubbio per l’indomani sabato 8 Maggio
Mi sento perso. Mi sento proprio abbandonato a me stesso. Sento una libertà interiore data dalla mia età probabilmente. Ma fuori di me c'è il caos, sento che appena ho un confronto con la realtà di questa città mi si smonta l'idea di mondo felice. Vedo che è difficile esporsi come persona sincera, perché le persone ti giudicano anche per come respiri. Vedo molti giovani che si perdono nel trovare un modo di approccio con i genitori. Vedo e sento tante mentalità chiuse e mi dispiace molto per questo. Mi mancano più sicurezze nella vita.... (continua)
Chiamatele pure morti bianche.
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 22/5/2021 - 22:36
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Camp America

Camp America
(2019)

Mascherata da una musica allegra da da hit estiva pop/punk, la canzone parla in realtà dei campi di detenzione per gli immigrati in America. Campi inaugurati dal premio nobel per la pace Obama, anche se la detenzione era inizialmente per periodi limitati, ma che hanno raggiunto il loro apice durante l'amministrazione Trump. All'ex presidente va anche addebitata la pratica orribile di separare i figli dai genitori, fatto a cui fa riferimento la canzone di Vic Mensa.
There's a place, it's the time of your life
(continua)
22/5/2021 - 22:14
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prison

prison
(2021)
dall'album "Ira"
Testo e musica di Jacopo Incani


In DIE mettevi un uomo e una donna in una situazione particolare, stop, qui qual è il racconto, l'idea narrativa?

Così come in DIE l'unica cosa che ho detto a proposito di una possibile narrazione è che c'è un uomo nel mare e una donna che lo aspetta a terra, e tutto il resto, ovvero la stratificazione di senso, è avvenuta sia col lavoro sul suono che con la scelta dei campionamenti specifici e con le armonie, lo stesso discorso vale per IRA. La suggestione narrativa è questa: IRA narra di una moltitudine in viaggio, di uomini e donne che attraversano terre enormi lontane dal luogo in cui sono nati. Questa cosa è restituita pienamente dal linguaggio utilizzato, un linguaggio estemporaneo, che mischia in maniera volutamente errata, improvvisata e dettata dalla necessità, più lingue, quindi si crea un linguaggio della traversata,... (continua)
Nous all el same mon name
(continua)
16/5/2021 - 12:19
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La fille sans nom

La fille sans nom
(2016)
Album: Vagabonde
Cécile Corbel & Faada Freddy

"La chanson parle des filles déracinées. Il peut s'agir d'une de celles qui embarquent aujourd'hui dans les bateaux qui traversent la Méditerranée, ou bien de ces Irlandaises du passé qui ont émigré en contribuant à créer la population des Etats-Unis. On se dit que l'histoire est un éternel recommencement, qu'elle n'apprend rien à personne en nous laissant avec toutes nos interrogations.
Ces migrantes ont parfois perdu jusqu'à leur nom et leurs seules richesses sont alors leur beauté et leur fierté.
Faada Freddy fait partie de ces chanteurs tout de suite identifiables, qui ont une magie dans la voix. Mon duo avec lui dans cette chanson célèbre le mélange des cultures. Le morceau est un patchwork qui finit en douceur, avec cette fusion du violon irlandais et d'une world music africaine."

The sky is her roof
(continua)
9/5/2021 - 18:43
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Zighela

Zighela
[1997]

Album:CANTI & BRIGANTI

tratta liberamente da un canto di lavoro dei contadini emiliani. E' una filastrocca, con giochi di parole e fonemi di difficile traduzione, che ha come protagonisti la volpe e la cicala. Metafora della lotta tra il padrone rapace e il contadino costretto a subire
Canta la zighela ie tula tula
(continua)
inviata da Dq82 7/5/2021 - 10:32
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Anime bianche

Anime bianche
Anime bianche
[ 2018 ]

Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Nando Misuraca

Ai Morti sul lavoro

Nei primi 3 mesi del 2021 ammontano a 185 le morti bianche in Italia. Nel 2020 centinaia di migliaia di aziende sono state esenti dal controllo per mancanza di personale ispettivo. Nelle 10mila aziende sottoposte al controllo il tasso di irregolarità accertato è stato del 79%.
Due persone al giorno non fanno ritorno dai loro cari.
Gli ultimi caduti sono: Luana D'Orazio, 22 anni, a Montemurlo e Christian Martinelli, 49 anni, padre di due bambine, a Busto Arsizio
La canzone è dedicata a loro.

[Riccardo Gullotta]
Come mi piaceva la domenica mattina
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 7/5/2021 - 00:17
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We Will Rock You 2021

We Will Rock You 2021
2021
Omaggio a We will rock you dei Queen
Alla chitarra Finaz

Tra gli artisti italiani del cast del Concerto del Primo Maggio di Roma 2021, Piero Pelù è salito sul palco della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma - che a causa delle misure anti-Covid quest’anno ospita la manifestazione al posto della tradizionale piazza San Giovanni - sulle note di “We will rock you” dei Queen.

Dopo aver cantato la prima strofa del brano della band un tempo guidata da Freddie Mercury, sulla musica della canzone originariamente pubblicata nell’album “News of the world” del 1977, il rocker toscano ha recitato la celebre terzina del canto XXVI dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri (“Fatti non foste per viver come bruti ma per seguire virtù e conoscenza”), che in un secondo momento ha trasformato in: “Fatti non fummo per viver come bruti ma per seguire il rock and roll e la bellezza”.

Sul... (continua)
Buddy, you're a boy, make a big noise
(continua)
inviata da Dq82 3/5/2021 - 12:40
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Cantare in italiano

Cantare in italiano
1982
Cantare in italiano

Cantano Edoardo De Angelis e Luca Barbarossa
Testo e musica di Edoardo De Angelis
Voglia di andare lontano
(continua)
inviata da Dq82 24/4/2021 - 10:49
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La fabbrica delle nuvole

La fabbrica delle nuvole
2014

I Nobraino sfornano, ed è proprio il caso di dirlo, un inedito che segue la scia del loro ultimo disco. Il testo è di Lorenzo Kruger e dei ragazzi della provincia di Taranto. Non serve aggiungere altro.
Fabbrica nuvole la ciminiera dicevo ai bambini che avevan paura
(continua)
inviata da Dq82 24/4/2021 - 10:15
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Sanpapiè

Sanpapiè
2021
Ascimmo 'e notte
(continua)
inviata da Dq82 22/4/2021 - 17:40
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Mama Africa

Mama Africa
2021
Mama Africa

La canzone, per diretta ammissione dell'autrice, è dato ispirata dal libro di Giuseppe Catozzella "Non dirmi che hai paura", la storia Samia giovane somala di Mogadiscio con la passione per l'atletica che sogna di partecipare alle Olimpiadi ma che, a causa delle guerre e del regime che si impone in quella regione, non vedrà mai la luce. Il suo sogno la conduce, invece, a percorrere da sola un viaggio di ottmila chilometri, l'odissea dei migranti dall'Etiopia alla Libia attraverso il Sahara per arrivare via mare in Italia.
"Mama Africa" non parla direttamente di Samia, ma delle tante giovani che sognano un futuro migliore nel continente africano.
Nalingi yo mama Afrika*
(continua)
inviata da Dq82 22/4/2021 - 17:20
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L'urlo

L'urlo
2020
L'urlo


Spiaggia "libera"; momento di "pace"; l' artista cerca a cuor leggero la sua ispirazione, passo dopo passo sulla sabbia.
Solo chi cerca genuinamente, con disinteresse, viene raggiunto da messaggi oltre il tempo.
Lì ad attenderlo, sul suo cammino in riva al mare, un vecchio libro giace in una sacca insabbiata.
L' artista lo raccoglie con cura e si trova tra le mani la preziosa pubblicazione di un antico diario segreto, scritto in epoca coloniale: testimonianze riguardanti razzie e brutali violenze consumate ad opera di malvagi malfattori.
La sua mente viene risucchiata istantaneamente nel XVIII secolo: l' Impero Coloniale imperversava indisturbato.
Anime torturate del passato, che affiorano spiritualmente nel suo presente per ispirargli l' URLO che condanna "...il grasso delle panze che ha coperto le coscienze..."
La giostra delle sventure umane si manifesta su due piani... (continua)
Hai paura di dormire
(continua)
inviata da Dq82 22/4/2021 - 16:27
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Porto Marghera

2021

Al petrolchimico di Porto Marghera si produceva PVC, un polimero del cloruro di vinile.

Il cloruro di vinile monomero ha una soglia olfattiva (odore dolciastro) di 4000 ppm, mentre i primi fenomeni sul sistema nervoso si osservano a 8000 ppm. Agisce sui canali ionici presenti sulle membrane cellulari provocando la depressione delle cellule eccitabili; per questo, prima della scoperta degli effetti tossici, veniva utilizzato in medicina per indurre anestesia. Infatti, il cloruro di vinile deprime il sistema nervoso centrale e può provocare aritmie fatali; l'inalazione dei suoi vapori produce sintomi analoghi a quelli dell'intossicazione da alcol - mal di testa, stordimento, perdita di coordinazione dei movimenti, disturbi della percezione visiva ed uditiva - e nei casi più gravi allucinazioni, perdita di coscienza, paralisi dei centri bulbari e conseguente morte per crisi respiratoria.

I... (continua)
Sandro brindò con gli amici e baciò Rita la sera
(continua)
inviata da Dq82 18/4/2021 - 17:58
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Il destino universale

Il destino universale
(2021)
dall'album: Tribù Urbana


Non mancano i temi importanti. Nel brano "Il destino universale" parli di Youssuf . È un nome casuale?

«Sì, non mi riferisco a nessuno di particolare. Volevo che quel nome riportasse al mondo mediorientale, raccontando un processo migratorio che ho rievocato dalla lettura di “Ho seguito le stelle” di Gulwali Passarlay. Un lungo percorso dal territorio afgano attraverso la Turchia, la Grecia. A un certo punto il protagonista vede il mare ma non sa nuotare: è costretto a affrontare qualcosa di grande, letteralmente più grande di lui. Così ho pensato a tutte quelle persone che spesso insultano chi fugge per necessità dal proprio Paese di origine dicendo "che stessero a casa loro". Ho pensato al fatto che sicuramente starebbero volentieri “a casa loro” se non fossero in guerra o in situazioni di estrema difficoltà. Nessuno lascia casa volentieri. Poi c'è Marco,... (continua)
Yossouf ha quindici anni e non vuole scappare
(continua)
10/4/2021 - 23:48
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Lullabies for Strangers

Lullabies for Strangers
2021
The First Farewell

Words & music Peggy Seeger & Kate St. John

First Farewell è un titolo volutamente giocoso per il 24° album solista di Peggy Seeger. Allude alla canzone che il suo defunto marito Ewan MacColl ha scritto per lei, The First Time Ever I Saw Your Face, e il modo in cui ride sulla copertina, i suoi occhi al cielo, suggerisce che non ha ancora finito alla tenera età di 85 anni.
Apparentemente è il suo ultimo album di inediti, scritto e registrato con la sua famiglia (i figli musicisti Calum e Neill MacColl e la compagna di Neill, la compositrice Kate St John).
I live in a room in the grey country
(continua)
inviata da Dq82 10/4/2021 - 18:51
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Canterrante

Canterrante
2021
Mediterraneo Ostinato

Stefano Saletti: classic guitar, cavaquinho
Lucilla Galeazzi: vocals
Gabriele Coen: sax
Riccardo Tesi: organetto
Giovanna Famulari: cello
Mario Rivera: double bass
Arnaldo Vacca: bodhran, cajon, shaker

Questa nuova riflessione sul Mediterraneo abbraccia un mondo intero di immagini, sensazioni, suoni e parole, luoghi. Come e più che in passato, Stefano Saletti & Banda Ikona attraversano uno spazio sempre più denso, in cui non dobbiamo certo cercare i punti di riferimento, come si faceva un tempo, nello stupore e nella curiosità, quando si “contattava” la world music (quando si “contrattava”, allo stesso tempo, la sua forma, la sua definizione, la sua esistenza). Certo, volendo indugiare sullo stile, scopriremmo i modelli della compresenza, direi (con sincero appagamento) gli elementi basilari della contaminazione (etnica?) in musica. Ma la densità dello... (continua)
Alì dagli Occhi Azzurri uno dei tanti figli di figli, scenderà da Algeri, su navi a vela e a remi. Saranno con lui migliaia di uomini coi corpicini e gli occhi di poveri cani dei padri sulle barche varate nei Regni della Fame (P.P.Pasolini)
(continua)
inviata da Dq82 4/4/2021 - 10:18
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La furmiga

La furmiga
2008
Il viaggio

"Tanti, tanti e tanti anni fa, qui, come penso qualcuno sappia, era tutta zona di palude e se non ci fossero stati questi grandissimi uomini, scarriolanti e vallaroli, non ci sarebbe oggi tutto questo. Dedicata a loro, questa è La furmiga"

canzone trascritta malamente all'ascolto
Che begli ucin g'ha il furmighin
(continua)
inviata da Dq82 2/4/2021 - 10:36
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Welcome Refugees

Welcome Refugees
2021
feat. CoroMoro
dal'Italia:
Luca Baraldo, Laura Castelli, Flavio Giacchero
dal Senegal:
Maurice Bathia,
Aliou Sabaly,
dal Gambia:
Saiku Senghore.
dalla Costa d'Avorio:
Oumar Sini
dal Mali:
Kassim Diarra, Makan Sissoko
e dalla Nigeria:
Ken Omorodion
«Je dédis ce morceau à tous mes frères,
(continua)
inviata da Dq82 26/3/2021 - 17:40
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Bosser huit heures

Bosser huit heures
[1979]
Album / Albumi: Trust

La canzone esce nel 1979 nell'album eponimo dei Trust, contenente dei brani storici tra cui questo Bosser huit heures, “Sgobbare otto ore”. Si tratta di una critica radicale del lavoro abbastanza rara nell'ambiente punk-rock francese: ”Hai proprio voglia a sgobbare otto ore / Il tuo salario è il salario del sudore / Hai proprio voglia a sgobbare otto ore / Il tuo salario è il salario della paura”. Una chiara, limpida e rabbiosa invettiva contro la tortura quotidiana. Il tripalium, lo sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo, è il fondamento della società capitalista. Quanti gruppi politici ci girano intorno, limitandosi a punzecchiare gli “eccessi” del Capitale, senza però battere il ferro dove il dente duole, vale a dire sul lavoro? I Trust ci andarono diretti, invece: si lavora unicamente per la paura di perdere il proprio impiego, l'unico modo per sopravvivere,... (continua)
Ouvre grand tes yeux autour de toi
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/3/2021 - 21:26
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Sea of Sorrow

Sea of Sorrow
2021
Sing, Ye Bastards!

In supporto a Sea-Watch
You're asking me, to sing a happy song
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2021 - 19:14
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Mercanti di uomini

Mercanti di uomini
1999
Vento di ricordi

Gruppo sconosciuto di cui si sa poco o niente, scovato da quella miniera che è il blog verso la stratosfera
Uomini
(continua)
inviata da Dq82 9/3/2021 - 09:10
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In bocca al lupo

In bocca al lupo
2014
One Colour More

La canzone narra del linciaggio di 11 italiani avvenuto il 14 marzo 1891 a New Orleans.
Si veda Dago
The damp air carried the smell of musty cotton
(continua)
inviata da Dq82 5/3/2021 - 09:14
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Dago

Dago
2020
Ritorno al fuoco



La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi


Inizio con “ DAGO” , una canzone popolare. Una canzone che “mira” innanzitutto a tenere viva la Memoria, la Nostra, quella dei Vinti e che quindi fa una storia diversa da quella dei vincitori. E per farlo ci porta indietro, sui nostri passi , su quel cammino eterno che è la nostra Emancipazione o Riscatto e che ci conduce verso l’orizzonte della Liberta ‘.
La storia in poche parole , è quella di un eccidio. 14 marzo 1891 a New Orleans. Una folla di cittadini assalì la prigione locale e uccise 11 immigrati italiani, in particolare siciliani. Secondo le fonti a partecipare al linciaggio furono dalle 3.000 alle 20.000 persone , rendendolo uno dei più ingenti linciaggi di massa della storia degli Stati Uniti.

E‘... (continua)
In piedi si alzarono i giurati
(continua)
inviata da Dq82 4/3/2021 - 19:42
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Concetta

Concetta
2020
Ritorno al fuoco



La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi


27 giugno 2017: nella sede dell’Inps di Torino Nord, in corso Giulio Cesare 290, una donna si cosparge di alcol e si dà fuoco. È Concetta Candido, di mestiere faceva l’addetta alle pulizie in una grande birreria di Settimo
Torinese, inquadrata in una cooperativa inventata e presieduta dagli stessi titolari della birreria. Da sei mesi Concetta è stata licenziata. Così, senza lavoro, senza liquidazione e con il sussidio di disoccupazione che per un disguido burocratico non arriva, Concetta giunge all’apice della disperazione. Per questo sceglie il fuoco come forma di pubblica protesta. Si procurerà ustioni di terzo grado sul 27% del corpo e lotterà tra la vita e la morte per mesi. La attende un percorso di lenta... (continua)
Pioggia di case, ruggine sui fiori
(continua)
inviata da Dq82 4/3/2021 - 19:34
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Un treno per Riace

Un treno per Riace
2020
Ritorno al fuoco



La Banda Bellini - Via Modesta Valenti - Rojava Libero - Amami se hai coraggio - Un treno per Riace - A volte - El Pepe - Concetta - Dago - A Pa' - Azadi



Partiamo sempre con un “piano lungo” come si dice nel gergo cinematofrafico…usando magari un dolly in modo che dall’alto lentamente scendiamo verso il primo piano…(non amo nel cinema le inquadrature dall’alto con i droni, ..quello è lo “sguardo degli angeli” che abbiamo rubato…)
Ebbene…siamo nei primi anni 60, a Big Sure, sulla costa della California, e quello che “ vediamo” è un casotto , un semplice capanno….mi sembra color blu, come l’oceano che è di fronte..
In sostanza quell’insignificante , in apparenza, “casotto blu , divenne all’inizio degli anni 60, il “luogo dell’anima “ di un’intera generazione. Attraverso il romanzo di Kerouac , “ Big Sur”, milioni di giovani di tutto l’occidente , considerarono... (continua)
Con la pioggia e con il vento, con la luna e con le stelle,
(continua)
inviata da Dq82 4/3/2021 - 19:10
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Come un pesce d'Aprile

Come un pesce d'Aprile
(2021)
Album: Cara rivolta

Come un pesce d’Aprile, tre storie di ordinario orrore avvenute nel nostro paese negli ultimi anni. Tre donne: Nina, attivista No TAV arrestata e messa in isolamento per non si sa bene quale accusa; Tiziana, costretta al suicidio dai video intimi diffusi in rete senza il suo consenso; Hana, bambina siriana affogata nella lunga traversata del Mar Mediterraneo, colpevole solo della ricerca di una vita migliore. Tutti episodi che dovrebbero chiudersi con una scritta “È uno scherzo”, come un Pesce d’Aprile, e che invece sono drammaticamente veri.
Ciao mi chiamo Nina non ho ancora quarant’anni
(continua)
inviata da Zorba 22/2/2021 - 09:38
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È un lavorone

È un lavorone
2015
A vita bassa
Ore 7 del mattino, non c'è un angolo di nebbia che non abbia così sonno come me
(continua)
inviata da Alberto Scotti 21/2/2021 - 15:03
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Mujer frontera

Mujer frontera
Clara Peya feat. Alba Flores y Ana Tijoux

Pianos, sintetitzadors i lletra / Piano, sintetizzatori e parole: Clara Peya
Veu / Voce: Alba Flores y Ana Tijoux
Baix elèctric i sintetitzadors / Basso elettrico e sintetizzatori: Vic Moliner
Batería / Batteria: Dídak Fernandez

‘Mujer frontera’ es el homenaje musical que Clara Peya, Ana Tijoux y Alba Flores dedican a las Jornaleras de Huelva en lucha. Las tres artistas han unido la sensibilidad de su piano, su rap fusión y su poderío gitano para crear esta canción que representa a esas mujeres decididas a “plantar un mundo con miles de frutos donde quepamos todas o ninguno”.

“Mujer frontera es un homenaje a esas mujeres al margen de la sociedad, mujeres que sustentan, mujeres que migran por necesidad para alimentar a su familia. Mujeres que a pesar de ser consideradas invisibles, son el pilar fundamental de la sociedad. Habitan una realidad... (continua)
No tiene manos para curar heridas
(continua)
19/2/2021 - 22:38
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Bracero

Bracero
[1966]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Phil Ochs
Album / Albumi: Phil Ochs in concert
Wade into the river
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/2/2021 - 20:59
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La rabbia

La rabbia
feat. STABBER
da "DUE EP" (2020)

Testo e commenti da Genius


Nel brano i membri del duo invertono i loro consueti ruoli: nella prima strofa California rappa su un beat più duro, mentre nella seconda Fausto Lama, pur rappando, tende maggiormente alla melodia su un beat più aperto. L'atmosfera de “La rabbia” è in generale cupa, ma si addolcisce nel ritornello finale rivelando una speranza.


La rabbia è un super potere. È una grande risorsa perché, paradossalmente, più vivo e vedo cose che trovo ingiuste, più accumulo una sensazione propositiva interna che poi è sempre una grande fonte d'ispirazione. Più una cosa mi fa arrabbiare, più è forte la voglia di reagire, di lottare, di ribaltare l'effetto difesa-attacco come nel karate.

– Fausto Lama, Instagram

*

Ne “La rabbia” parlate del Mediterraneo come di un “nuovo Acheronte”.

"È la trasfigurazione poetica di un mare rosso-sangue; quello di migrazioni e di vite inghiottite dalle onde".
[Strofa 1: California & Fausto Lama]
(continua)
10/2/2021 - 23:10
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Miners Strike

Miners Strike
2011
Gunpowder, Treason and Plot
1984, the year I was born
(continua)
inviata da Dq82 10/2/2021 - 19:10
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The Miners

The Miners
2014
Story Road

Lyrics by Ian

About a 1917 [mining accident in Butte, Montana that claimed the lives of 168 men.
The clock goes off in the morning at a half past five
(continua)
inviata da Dq82 10/2/2021 - 13:29
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They Killed John Henry

They Killed John Henry
2009
Midnight at the Movies

It seems likely that this song is about the struggle of the American laborer and the working class in industrialized society.

"Well, when John Henry died, he lay lookin' at the sun
He said 'Lord, take me now my work is done', Lord, Lord
'Lord, take me now my work is done'"

John Henry is a folk hero who is famous for his race against a steam-powered hammer, in which he raced a machine with his hammer to see who could dig a tunnel faster. While he won the race, he died of exhaustion immediately after. John Henry is often used as a symbol for the role of humans in industrialized/mechanized society. He is likely used here to symbolize the degraded worth of a human worker in a machine-based society.

"Yeah, and Joe Hill, he'd work any job he could find, boy
He'd rake your leaves and pick your vine, Lord, Lord
Rake your leaves and pick your vine
Yeah and they... (continua)
Well, when John Henry died he lay lookin' at the sun
(continua)
inviata da Dq82 7/2/2021 - 11:33
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Invisibilmente

Invisibilmente
2015
Album: Bu Bu Sad

“Invisibilmente” è una caduta, uno scivolo che finisce in mare, l'ultimo tramonto che arriva durante il viaggio di una bambina. Un unico viaggio le basta per crescere e morire, il mondo da scoprire si limita a un barcone in mezzo al mare. Le onde la cullano e la spezzano fino a consumarla. Lei affonda e così quelli che erano con lei, fino ad arrivare sul fondo del mare, senza nome, senza faccia, senza possibilità alcuna di replica per lei. Un atto unico che ha costituito un popolo sottomarino, un cimitero senza lapidi.

– La Rappresentante di Lista, comunicato stampa

*
“Invisibilmente” è la storia di una bambina che fa un viaggio, il viaggio della sua vita. Praticamente un solo viaggio le serve per nascere, crescere e morire. È un po' una storia dedicata a una traversata, magari sul Mediterraneo. Questa bambina, durante questo viaggio, spera di arrivare a... (continua)
Oggi sono in ballo, devo sciogliermi
(continua)
31/1/2021 - 20:36
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Take My Hand, Precious Lord

Take My Hand, Precious Lord
Take my hand, precious Lord
[1932]

Lyrics / Testo / Paroles / Sanat:
Thomas A. Dorsey

Music / Musica / Musique / Sävel:
Anonymous /Anonimo / Anonyme / Nimeämätön

Performed by / Interpreti / Interprétée par / Laulavat:
Joey + Rory

Hapishaneler , φυλακές , carceri. Da una galera all’altra

Il filo conduttore di questa pagina è la denuncia delle condizioni cui vanno soggetti i migranti che sbarcano nella parte sbagliata di Cipro, la Repubblica Turca di Cipro del Nord [RTCN] non riconosciuta dalla comunità internazionale ma soltanto dalla Turchia. Il videoclip proposto illustra un episodio abbastanza recente.
Il numero di rifugiati nella Repubblica cipriota è in costante aumento, si parla di un migliaio di nuovi casi al mese. Vengono alloggiati in due centri di accoglienza per essere registrati. L’iter di definizione dello status dura da tre a cinque anni. In tale periodo... (continua)
Precious Lord, take my hand,
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 30/1/2021 - 20:01
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שלאָף מײַן קינד, שלאָף כסדר

שלאָף מײַן קינד, שלאָף כסדר
Shlof mayn kind, Shlof keseyder
[ XIX sec ? ]

ליריקס און מוזיק / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / النص والموسيقى / Sanat ja sävel:
אַנאָנימע /Anonimo / Anonymous / Anonyme / مجهول / Nimeämätön

פּערפאָרמער / Interpreti / Performed by / Interprétée par / مطرب / Laulavat :
1. Paul Robeson

אלבאם / Album /الألبوم : Shlof, Mein Kind (Sleep, My Child)

2. Tania Solnik

אלבאם / Album /الألبوم :From Generation To Generation: A Legacy Of Lullabies [1993]

La vig lid [ ninna nanna ] Shlof mayn kind, Shlof keseyder fu riscoperta da Ruth Rubin. E’ riportata nel suo libro postumo Yiddish Folksongs from the Ruth Rubin Archive. Nella sua raccolta di 2000 canti yiddish, raccolti con cura per un quarantennio, questa struggente ninnananna fu registrata nel nastro n. 42

Ruth si trovò spesso a partecipare ai concerti folk anche con Paul Robeson.
L’interpretazione di... (continua)
שלאָף מײַן קינד, שלאָף כסדר [1]
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 29/1/2021 - 20:22
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Boats Have No Rights

Boats Have No Rights
Boats Have No Rights
Copyright Tony Smith 2015

When the Australian Government decided on its cruel policy towards asylum seekers, its slogan was that it was stopping the boats. Boats are impersonal and have no rights. It could not be honest and describe its policy as stopping the people in distress, could it?
As I sailed out in the Indian Ocean
(continua)
inviata da Tony Smith 29/1/2021 - 02:37
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La piccatura

La piccatura
La piccatura
[1975 ]

Film / Movie / Elokuva:
Pier Ludovico Pavoni
La peccatrice

Testo / Lyrics / Paroles / Sanat :
Biagio Fichera

Musica / Music / Musique / Sävel:
Fabio Frizzi, Franco Bixio, Vincenzo Tempera

Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Rosa Balistreri

Album: La Piccatura

Il film parla di miniere, di femmine affascinanti che fanno perdere la testa, pretesto per allentare i freni inibitori delle donne represse interpreti della violenza di cui è intrecciato l’intero microcosmo. La protagonista, Debra Santalena, è impersonata da Zeudi Araya una femme fatale degli anni settanta, passata nei decenni successivi da attrice ad imprenditrice. Per certe suggestioni il film fa venire in mente, a debita e incolmabile distanza, Zorba il greco.
Il vero pezzo forte del film è la colonna sonora con l’interpretazione di Rosa Balistreri.
[Riccardo Gullotta]
All’alba si nni va lu surfataru
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 27/1/2021 - 10:47
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Tutti Abd El Salam!

Tutti Abd El  Salam!
2019
Nuovo Cantacronache 5

Testo di Salvo Lo Galbo
Musica di Giuseppe Mereu

Dopo i CD di Mireille Safa, Beppe Chierici, Igor Lampis e Malva, ecco arrivare il “Nuovo Cantacronache 5” del musicista sardo Doc Pippus (al secolo Giuseppe Mereu), quinta perla di una collana che ha preso il via nel 2017 su impulso di Margot Galante Garrone (la mitica “Margot” dei Cantacronache) e di Beppe Chierici (traduttore e amico di Georges Brassens). Una serie edita dal Cenacolo di Ares che ripropone la tradizione del gruppo “Cantacronache“, operante negli anni 50-60, che si prefiggeva di “evadere dall’evasione” (slogan coniato da Italo Calvino, che ne faceva parte) contrapponendosi al costante disimpegno della musica che definiva “gastronomica” e che noi oggi, nell’epoca del digitale e di internet, potremmo chiamare “mordi e fuggi”.
Tornando al CD di Doc Pippus, esso comprende dodici brani, nei quali... (continua)
Mezzanotte senza luna,
(continua)
inviata da Dq82 21/1/2021 - 10:47
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L'Italiano

L'Italiano
2007
Dall'altra parte del cancello

testo: Cristiano Minellono
musica: Toto Cutugno

In questa cover alcune parole del testo sono modificate in modo da accentuare l'idea, già presente nel testo originale, di una critica agli stereotipi italiani e ad una deriva verso la mediocrità dell'Italia. Il pezzo si apre con una strofa di Bella ciao cantata da un ex degente di una struttura manicomiale e si chiude modificandone l'ultima parola e dando un significato completamente diverso al pezzo.
Buongiorno Italia, gli spaghetti al dente
(continua)
inviata da Dq82 19/1/2021 - 20:25
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Ballata del sale [Cialoma]

Ballata del sale [Cialoma]
Ballata del sale [Cialoma]

Testo / Lyrics / Paroles / Sanat :
Salvo Licata

Musica / Music / Musique / Sävel:
Mario Modestini

Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat
Rosa Balistreri

"La ballata del sale" è un’opera di teatro musicale basata sui canti di mare dei pescatori di tonno tratti dal Corpus di Musiche popolari Siciliane dell’etnomusicologo Alberto Favara. È un’opera epica di grande respiro, sulla scia del teatro dei cuntastorie. L’organico orchestrale comprende un quartetto d'archi e un trio di violino, chitarra e fisarmonica.
Salvo Licata e Mario Modestini concepirono l’opera pensando già a Rosa Balistreri. La sua prima nel 1978 al Biondo di Palermo fu un evento memorabile. Dell’opera si propone qui uno dei brani, la Cialoma, cioé il canto di lavoro con cui i pescatori della tonnara cadenzavano il ritmo durante le fasi della pesca.
L’ opera andò in onda... (continua)
E li muschi di Scupeddu
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 17/1/2021 - 22:13
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Clandestino

Clandestino
2002
Testo e musica di Toto Cutugno
da "Il treno va..."
Clandestino, ratatatata, dimmi che destino avrai
(continua)
inviata da Alberto Scotti 17/1/2021 - 21:18
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Summer on a spiaggia affollata

Summer on a spiaggia affollata
(2010)
dall'album "La macarena su Roma"
Testo e musica di Jacopo Incani in arte Iosonouncane

Il titolo è un riferimento alla famosissima Summer on a Solitary Beach di Franco Battiato ma qui la spiaggia che assiste allo sbarco di un barcone di migranti è affollata di vacanzieri indifferenti a quanto accade, o al più disgustati dallo spettacolo che seguono in diretta a pochi passi da loro.

Non ho nessuna intenzione con la scrittura delle canzoni di fare pietismo o commiserazione facile, di progetti e di esperimenti di questo tipo ce ne sono in abbondanza, non si deve chiedere certo a me, quello che già altri fanno e da una prospettiva aggiungerei imbarazzante. Quando sento il bisogno, perché il tutto è stato davvero molto istintivo, di scrivere un pezzo in cui parlo dello sbarco e della morte dei migranti, la cosa che mi interessa è esorcizzare, perché di quello si tratta, capire quanto... (continua)
Pinne fucile ed occhiali
(continua)
16/1/2021 - 18:45
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Spacca

Spacca
2019
Aske
Spacca ci te promette falsi guadagni
(continua)
inviata da Dq82 11/1/2021 - 19:28
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Muro di gomma

Muro di gomma
2020
Pietre su pietre

Canzone che nasce da un colloquio casuale con uno dei soccorritori impegnati nelle operazioni di recupero nella tragedia del 3 ottobre 2013 a Lampedusa. Quella notte morirono 366 persone (360 etiopi, 6 eritrei) e ci furono 20 dispersi, 155 i sopravvissuti. L’uomo racconta di come avrebbe voluto salvarli tutti e che, nonostante gli affanni e la lotta, tutto quello che fece non bastò. Nel brano c’è tutta la sua disperazione. Non era un addetto al soccorso, ma un pescatore che dopo quella tragedia decise di trasferirsi dall'altra parte dell'isola. E ancora ora non trova pace, Il suo racconto rimbalza contro un muro di gomma tornando sempre a se stesso come un rimpianto amaro.
rockit.it
Sono troppe le cose da dire
(continua)
inviata da Dq82 11/1/2021 - 16:45
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Mondariso

Mondariso
1995
Nomade Psichico

feat. Coro delle mondine di Correggio
l’erba si curva sferzata dal vento
(continua)
inviata da Dq82 6/1/2021 - 17:11
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La mirabolante istoria del brigante Cinicchia

La mirabolante istoria del brigante Cinicchia
2018
Tratturo zero

Nazzareno (o Nazareno) Guglielmi, detto Cinicchia (Assisi, 30 gennaio 1830 – Buenos Aires, post 1901), è stato un brigante italiano, tra i più famosi dell'Umbria e delle Marche.

Questo giocare col tempo, oltre che con lo spazio, è il privilegio del cantastorie, il suo ricamo, perché le canzoni che stanno bene assieme, diventano speculari. Fra San Francesco - che io racconto con gli occhi di suo padre, il mercante Pietro Bernardone, che gli aveva dato quel nome proprio in omaggio agli ottimi affari che faceva in Francia - vissuto all'inizio del duecento e il brigante Cinicchia, pure lui assisano, vissuto alla fine dell'Ottocento il tempo pare annullarsi perché, come dico, “un frate gli salvò la testa” nel senso che si tramanda che Cinicchia scappasse vestito da frate... quindi è come se il suo più noto compaesano gli avesse dato una mano a rifarsi una vita in Argentina.»
A rivista anarchica
La storia che vi sto per raccontare
(continua)
inviata da Dq82 6/1/2021 - 12:45
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Mare Nostrum

Mare Nostrum
2016
Mare Nostrum
Mare Nostrum
(continua)
inviata da Dq82 31/12/2020 - 11:24
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Riace Forever

Riace Forever
2018


S’intitola “Riaceforever” il brano di Francesca Prestia ed è dedicato a Riace: “Utopia del nostro tempo/Spazio aperto/Nel cielo azzurro volo di libertà…”
«Riace è la dimostrazione che il dialogo fra popoli e tra religioni è possibile, ma è anche il meglio della carica d’umanità del nostro Mezzogiorno e in particolare la Calabria. Va difeso con la musica, il confronto pacato ma responsabile e soprattutto con l’esercizio di una cittadinanza attiva e resiliente»

8 Settembre 2019 Domenico Leccese

Francesca Prestia nata in Catanzaro il 27 settembre 1965 è una cantante italiana.

È l’unica donna cantastorie della Calabria che compone ballate anche in lingua grecanica e arbëreshe.
È diplomata in Flauto traverso (ha conseguito il compimento inferiore di Composizione); è diplomata in Musicoterapia, laureata in Dams Musica (Facoltà di Lettere e Filosofia).

Nel giugno 2015 ha eseguito,... (continua)
Dal mare su si sale per morbide colline
(continua)
inviata da Dq82 31/12/2020 - 11:08
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All Over Again

All Over Again
2007

Lyrics by Esperanza Spalding
Music by Stanley Clarke
Album: The Toys Of Men

“All Over Again,” with lyrics written and sung by young bassist Esperanza Spalding, is the lament of an immigrant forced to leave his U.S. family and return to his homeland
Jazz bassist Clarke deploys anti-war "Toys"
You have travelled so far and you finally are where you belong
(continua)
30/12/2020 - 23:31
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Fuck Being a Refugee

Fuck Being a Refugee
Fuck being a Refugee

Fuck being a Refugee
[ 2019 ]

Lyrics / نص / Testo / Paroles / Sanat:
Amine Oucheri, Kasoz, Anon

Music /موسيقى / Musica / Musique / Sävel:
Elijah Gentle, Oscar Poncell

Performed by / مطرب / Interpreti / Interprétée par / Laulavat:
Amine Oucheri, Kasoz, Anon

Album: The Balkan Route

Balkan Route

Mentre scrivo è in atto una catastrofe umanitaria. Circa 1000 migranti in Bosnia sono intrappolati da giorni nelle morse della fame e del freddo. Il rappresentante in Bosnia delle Nazioni Unite per i Migranti, Peter Van der Auweraert, scrive che i migranti non possono lasciare il campo e ora devono dare fuoco alle tende rimanenti per riscaldarsi […] questa è una tragedia del tutto inutile.
La minima è di 3°C, la massima 6, in progressivo peggioramento. Il video seguente e il successivo slideshow della Reuters danno un’idea:

Video 1

Video 2

Ai Migranti di... (continua)
Ten or twenty what you gonna do about it
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 30/12/2020 - 23:13
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Lou Monte: Dominick the Donkey (the Christmas Italian Donkey)

Lou Monte: Dominick the Donkey (the Christmas Italian Donkey)
Lou Monte
1960
Dominick The Donkey (The Christmas Italian Donkey)

Inserimento natalizio per tutto lo staff delle CCG/AWS, per i collaboratori storici: Alessandro (e tutti i suoi alias), Marco Valdo, Riccardo Gullotta, Flavio Poltronieri, Cattia Salto e ovviamente Lucien l'ane...

Siamo abituati a vedere Babbo Natale come un gioviale ciccione buontempone dalla barba bianca, le guance rubiconde e il bizzarro vestito rosso. Un anziano generoso che delizia le notti di Natale dei bambini di tutto il mondo donando strenne di ogni tipo, trainate sulla sua slitta da una muta di simpatiche renne, di cui una dal naso rosso chiamata Rudolph. Ma che succede se, ai ghiacci del polo sostituiamo le impervie montagne italiane?

Lou Monte, al secolo Luigi Scaglione, è un cantante newyorkese del dopoguerra figlio di immigrati italiani che non gode della stessa celebrità dei coevi Frank Sinatra o Dean Martin,... (continua)
Hey, chingedy ching, hee haw, hee haw
(continua)
inviata da Dq82 25/12/2020 - 10:39
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E cantava le canzoni

E cantava le canzoni
E cantava le canzoni
[1978]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Rino Gaetano

Album: Nuntereggae Più
E partiva l'emigrante e portava le provviste
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 16/12/2020 - 18:19
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Θεσσαλονίκη

Θεσσαλονίκη
Thessaloniki
[ 1947 ]

Ποίημα / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Nikos Kavvadias

Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Thanos Mikroutsikos

Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Vasilis Papakonstandinou
'Αλμπουμ / Album:
Γραμμές Των Οριζόντων [Grammés Ton Orizónton] [1991]

2. Giannis Koutras [Γιάννης Κούτρας]
'Αλμπουμ / Album:
Σταυρός του Νότου [Stavrós tou Nótou] [1979]

La canzone

Fa parte della seconda raccolta di poesie di Kavvadias, Pousi [Πουσι] / Nebbia. Anche in questa poesia si riscontrano alcuni dei temi cari a Kavvadias. Il mare è il leit motiv , in Marabù si avvertiva la curiosità e un certo spirito di avventura che in Pousi cedono il passo al disincanto. Là il mare era un elemento connettivo di vita, di terre, di porti, di sbarchi, qui il mare è un’entità che sovrasta tutto e tutti senza concessioni. È una metafora... (continua)
Ήταν εκείνη τη νυχτιά που φύσαγε ο Βαρδάρης
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 12/12/2020 - 23:04
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Frem, kamerater!

Frem, kamerater!
[1911]
Tekst / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Knut Olai Thornæs (1874-1945)
Melodi / Musica / Music / Musique / Sävel [1913]: Victor Ronander (1847-1929)



Il testo fu scritto come poesia nel 1911 dal giornalista, dirigente sindacale e (importante) attivista socialista norvegese Knut Olai Thornæs (1874-1945, nativo di Trondheim); Frem, kamerater! fu pubblicata per la prima volta il 23 dicembre 1911 nella rivista Ny Tid (Tempo Nuovo). Fu poi musicata, nel 1913, dal compositore e pittore dano-norvegese Victor Ronander (1847-1929). Frem, kamerater! (conosciuta con varianti del titolo, tra le quali quello corrispondente all'intero verso iniziale, Frem kamerater, frem mot krigerånden) è fin dalla sua origine una poesia e un canto per il 1° maggio, e tale si è mantenuto in Norvegia (e in altri paesi scandinavi) fino ai giorni nostri. Si tratta di un canto fortemente antimilitarista e internazionalista.... (continua)
Frem kamerater, frem mot krigerånden,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/12/2020 - 09:26
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Nothing to Lose but Our Chains

Nothing to Lose but Our Chains
2019
The Working Class Revolution EP
From Ireland to Venezuela
(continua)
inviata da Dq82 8/12/2020 - 11:12
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'L 6 'd via Cuni

'L 6 'd via Cuni
[1967?]
Trovo il brano a partire dall'LP "Auguri", pubblicato nel 1967.
Trovo il testo su diversi siti, a partire dal quello di Gianni Davico. Non conosco abbastanza il piemontese, ma mi pare ben trascritto. Ci sarebbe la questione dell'apostrofo al posto della "ë", e quella della "o" al posto della "u", ma credo siano solo modalità e non mi metto a correggere tutta la trascrizione del testo. Però solo quella del titolo, che così compare sulla copertina del disco.

L'altra sera leggevo il freddo e irato comunicato che campeggia in apertura del sito del Rifugio Selleries, a 2.000 metri in Val Chisone... Certo che lassù - in mezzo alla neve, alla nebbia e ai camosci - la pandemia acquista ancora di più una connotazione surreale... Poi per fortuna sono passato alla pagina Facebook che i gestori del rifugio, Massimo Manavella e Sylvie Bertin, tengono sempre con grande cura ed amore, con tante... (continua)
Ël 6 ëd via Cuni a l’é na ca veja
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/12/2020 - 19:10
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Bérmunkás-ballada

Bérmunkás-ballada
[1934]
Hordunk vinnyogó kosarat,
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 30/11/2020 - 17:49
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Soundcheck

Soundcheck
[2017]
Parole e musica di Flavio Giurato
La canzone che apre "Le promesse del mondo"
Testo da Genius, verificato all'ascolto

"Soundcheck" è il brano che apre il disco e racconta la migrazione sia in entrata che in uscita dall'Italia di oggi ed è un incoraggiamento, sempre e comunque, a partire, ad andarsene da uno stato di cose che confina e concentra un'intera generazione nel lavoro precario e nei centri d'accoglienza. - ci ha raccontato Flavio Giurato a proposito del brano. Infatti il nuovo album "Le promesse del mondo" sarà un concept album sul fenomeno migratorio, sullo spostamento, sul viaggio e sul movimento degli esseri umani in tutto il mondo, raccontato dai fatti e non informato sui fatti, visto da numerosi lati e non da un unico angolo, tirato fuori a forza dalla carneria del migrante e del migrato, dello scafista e del caporale, del volontario e del militare, del medico e del... (continua)
Vorrei portarti sui luoghi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/11/2020 - 22:58
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America, riso e fagioli

America, riso e fagioli
[1976]
Parole e musica di Antonio Infantino
Nell'album "La Morte Bianca - Tarantata dell'Italsider", con il Gruppo di Tricarico (o I Tarantolati di Tricarico), Fonit Cetra / Folkstudio

"La morte bianca" è il secondo disco attribuito ad Antonio Infantino e al suo Gruppo di Tricarico. Viene pubblicato dall'etichetta Folkstudio nel 1976 e distribuito dalla Fonit Cetra. Come sempre questo vinile non è stato ristampato negli anni a seguire. Il lato A del disco contiene la lunga suite "La morte bianca (Tarantata dell'Italsider)", una denuncia sulle morti nei luoghi di lavoro e sullo sfruttamento dei lavoratori nello stabilimento Italsider di Taranto. E' forse il testo più politico scritto da Infantino. "Stare lì, in trance, davanti alla macchina. All'improvviso arriva la morte in fabbrica, arriva la morte bianca". Con questo brano il Gruppo di Tricarico raggiunge la vetta più alta della canzone... (continua)
Arrivai
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/11/2020 - 22:03
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La canzone del santuario della Madonna di Porto Salvo

La canzone del santuario della Madonna di Porto Salvo
[2011]
Album: Lampedusa
A Lipadusa c’era nu focu ca sempri ardia pi matri Maria
(continua)
inviata da Dq82 26/11/2020 - 10:45
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Zarumbataràn

Zarumbataràn
[1978]
Nell'album "Follie del Divino Spirito Santo"
Di Antonio Infantino con i Tarantolati di Tricarico
Su etichetta Cetra, collana Spazio "g" a cura del Folkstudio
Testo trovato su Genius e verificato all'ascolto. Un paio di punti interrogativi corrispondono ad espressioni o esclamazioni dialettali che non ho colto.

Finora sulle CCG/AWS non c'erano canzoni attribuite ad Antonio Infantino (1944-2018), il cui nome invece ricorre come autore delle musiche di brani degli spettacoli di Dario Fo

Ho scoperto Antonio Infantino grazie ad un bell'articolo di Chiara Ferrari su Patria Indipendente (che non è un giornale sovranista ma l'organo dell'ANPI!). Invito quindi senz'altro alla lettura di Antonio Infantino, ossia la Taranta, da cui riporto solo l'introduzione:

"Musicista, poeta, architetto, filosofo, genio della performance dal vivo. Cresciuto in Lucania, riscoprì e rese celebre la ritmica... (continua)
Zarumbataràn, Zarumbataràn
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/11/2020 - 22:07
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La storia di Jerry

La storia di Jerry
1990
Nessuna resa mai

Jerry Masslo era un ragazzo nero che raccoglieva pomodori ammazzato a Villa Literno. All'epoca la storia aveva fatto molto rumore. Considerate che 30 anni fa il discorso "immigrazione" aveva valenza ben diversa da quella assunta negli ultimi anni. In tutto questo, se c'è una cosa che ho sempre considerato del tutto ripugnante è qualunque forma di razzismo basata sul colore della pelle. Avevo scritto questa canzone con molto struggimento e molta tenerezza. Pronto a schierarmi, lo feci poi in varie occasioni, su questo tema. Certo immaginando poco che questo potesse essere per molti, anche in quell'epoca, solo un modo utile di mettersi in mostra alla stregua del "politicamente corretto" dei nostri tempi. Mi ricordo bene di quando mi contattò il presidente di "Sos racisme Italia" per avere un incontro con lui. Era un quarantenne nero particolarmente colto e particolarmente... (continua)
Canto la storia di un ragazzo che un po' di tempo fa
(continua)
inviata da Dq82 25/11/2020 - 12:29
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Ένας νέγρος θερμαστής από το Τζιμπουτί

Ένας νέγρος θερμαστής από το Τζιμπουτί
Énas négros thermastís apó to Tzimpoutí
[1933 ]

Ποίημα / Poesia / A Poem by / Poème / Runo :
Níkos Kavvadías

Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Thanos Mikroutsikos

1. Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Thanos Mikroutsikos , Rita Antonopoulou
Live del 19 Novembre 2012 in memoria delle 24 vittime della Rivolta del Politecnico del Novembre 1973

2. Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Christos Thivaios

3. Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Vasilis Papakonstandinou
'Αλμπουμ / Album:
Γραμμές Των Οριζόντων [Grammés Ton Orizónton] [1981]

Atene, 17 Novembre 1973. Per non dimenticare

Seguono i nomi delle 24 vittime della Rivolta del Novembre 1973, accertate da una seria ricerca storiografica approdata in questo documento . Le vite recise dal mostro fascista hanno contribuito... (continua)
Ο Γουίλι ο μαύρος θερμαστής από το Τζιμπουτί
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 23/11/2020 - 21:53
Video!

Joseph

Joseph
Joseph ciondola nel mare di nessuno,
(continua)
23/11/2020 - 16:14
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Fronteres

Fronteres
(2020)

Por último, la canción 'Fronteres' es un medio tiempo que recrea un paisaje sonoro "más épico" cantada a dos voces con Núria Moliner, intérprete del grupo Intana. La temática se centra en los refugiados que, al contrario del dinero, chocan con las fronteras y no tienen paraísos.
Tots els camins estan tancats
(continua)
22/11/2020 - 22:44
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Farem que surti el sol

Farem que surti el sol
Album: La Gran Onada (2020)

La canzone è stata scritta nell'estate del 2019 quando le barche Sea Watch e Open Arms aspettavano un porto sicuro dove poter attraccare con le centinaia di persone salvate in mare.
Quan el vent et sacseja
(continua)
22/11/2020 - 22:38
Video!

Pelle scura

Pelle scura
Yu Kung, Il pifferaio, Madau Dischi, 1980
Non fiatare sul lavoro
(continua)
inviata da Dq82 19/11/2020 - 14:57
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La città

La città
1977
In Piazza
Case popolari all'orizzonte,
(continua)
inviata da Dq82 19/11/2020 - 14:54
Video!

דאָרטן דאָרטן איבערן װאסערל

anonimo
דאָרטן דאָרטן איבערן װאסערל
Dortn, dortn, ibern vaserl
[XIX sec ]

ליריקס און מוזיק / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
אַנאָנימע /Anonimo / Anonymous / Anonyme / Nimeämätön

פּערפאָרמער / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
1. Norbert Horowitz *
אלבאם / Album :
Songs From The Wall [ 1961 ]

2. Ruth Rubin [ רות רובין ]
אלבאם / Album :
Yiddish Folk Songs Sung By Ruth Rubin [ 1978 ]

3. Zupfgeigenhansel
אלבאם / Album :
Jiddische Lieder [ 1979 ]

*Un tributo a Norbert Horowitz

Norbert Horowitz, marito di Rita Karin, fondò nel dopoguerra un teatro itinerante in lingua yiddish per i sopravvissuti dell’Olocausto. Fu l’autore di un importante saggio, ייִדיש טעאַטער פֿון דער שאריס־האַפּליטא [Yidish teater fun der sharis-haplita ] / Il teatro yiddish tra i sopravvissuti .
Rita Karin era un’attrice polacca i cui genitori furono vittime dell’Olocausto.... (continua)
[1]אוי, דאָרטן, דאָרטן איבערן װאסערַל,
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 16/11/2020 - 19:47




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