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Percorso La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù

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La mia gente

La mia gente
Tornare al mio paese
(continua)
inviata da Alberto Scotti 9/9/2020 - 23:30
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Ellis Island

Ellis Island
Album: La Musica dell’Onda (2020)

Abbiamo un passato che dovrebbe renderci comprensivi, solidali, giusti. I numeri dell’emigrazione italiana, soprattutto a cavallo del novecento, sono impressionanti. Partirono 15 milioni di italiani, prima per altri paesi europei e poi, come un fiume in piena, verso Nord e Sud America. Le storie strazianti, le lettere, i ricordi, sono alla base di questo testo.
Passai gli anni a colpire di zappa
(continua)
inviata da Alberto Marchetti 9/9/2020 - 14:38
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Traversate

Traversate
2020

Il mare è un’enorme promessa, è una prospettiva nuova che ha affascinato tutta la storia umana. Ma è anche un immenso camposanto dove, ai viaggiatori rampanti, ai capitani coraggiosi, agli sfortunati cercatori di fortuna, si aggiungono oggi, numerosi e anonimi, migliaia di disperati in fuga da fame e persecuzioni. L’occidente finge distrazione, protegge il suo benessere truffaldino e dimentica la globalità dei problemi. Presto faremo i conti con l’irrisolto.
A me basta una sola radice,
(continua)
inviata da Alberto Marchetti 9/9/2020 - 14:33
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Maledetto quello sciopero

Maledetto quello sciopero
[2003]
Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: L'Ultimo Cantastorie
Maledetto quello sciopero che han fatto i tranvieri
(continua)
inviata da Alberto Scotti 2/9/2020 - 22:30
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Mario il precario

Mario il precario
[2003]
Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: L'Ultimo Cantastorie
Questa è la storia di Mario il precario
(continua)
inviata da Alberto Scotti 2/9/2020 - 22:07
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Sotto di noi

Sotto di noi
Sotto di noi
(continua)
inviata da Alberto Scotti 2/9/2020 - 18:25
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Lo stagionale

Lo stagionale
[1971]
Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: Canzoni di lotta
Una volta all’anno, sopra dal treno
(continua)
inviata da Alberto Scotti 2/9/2020 - 15:40
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Ferragosto

Ferragosto
[1971]
Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: Canzoni di lotta
Ferragosto, padrone mio non ti conosco
(continua)
inviata da Alberto Scotti 2/9/2020 - 15:24
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Le ferie

Le ferie
[1971]
Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: Canzoni di lotta
Pantalone, tutto contento
(continua)
inviata da Alberto Scotti 2/9/2020 - 15:05
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Bella Italia

Bella Italia
2019
Raccontami una storia

feat Modena City Ramblers

Due anni fa crollava il ponte Morandi, 43 persone sono morte.
Noi lo abbiamo inserito nel nostro video #bellaitalia come simbolo di un paese svenduto, abbandonato e violentato dagli interessi politici e economici.
Dove i colpevoli non vengono quasi mai puniti, dove la sicurezza passa in secondo piano e chi ci rimette sono sempre i cittadini.
Facebook
 Si è giocata la fiducia la politica,
(continua)
inviata da Dq82 28/8/2020 - 16:04
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4M3N

4M3N
2020
Padre Nostro che sei nei cieli
(continua)
inviata da Dq82 25/8/2020 - 19:27
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Canzone dei quattro porti

Canzone dei quattro porti
Canzone dei quattro porti (2009)
Parole e musica Matteo Podda

Matteo Podda - voce, chitarra
Tiziano Pellegrino - chitarra, basso
Consuelo Nerea Breschi - violino

Registrato nel luglio 2014 da Gianfilippo Boni, Paso Doble Studio, Bagno a Ripoli (Firenze)

Filmati tratti da un documentario sull'immigrazione italiana di Gianni Bisiach.
Nel porto di Genova ho visto l’amore
(continua)
inviata da Matteo Podda 25/8/2020 - 09:33
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La buona Alina

La buona Alina
Parole e musica di Matteo Podda

Immagini del video tratte da "Prostitution" di Jean-François Davy, "Dossier Prostitution" di Jean-Claude Roy, "Pimps and prostitutes documentary", "Hamburg Red Light District", "Minnesota Girls".
Dovete scusarmi, voi gente bigotta
(continua)
inviata da Matteo Podda 22/8/2020 - 08:52
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Ballata in do sincero

Ballata in do sincero
Canzone registrata nel 2014 e dedicata alla memoria di Flaviano Cappai, e a tutti gli operai degli altiforni del mondo.
Ti avremmo seppellito il primo maggio
(continua)
inviata da Matteo Podda 20/8/2020 - 11:47
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Io vado a sud

Io vado a sud
1974
album: Infinite Fortune
Testo di Ivano Fossati
Musica di Oscar Prudente

Oscar Prudente – voce, chitarra acustica, tastiera
Umberto Tozzi – chitarra elettrica, cori
Guido Guglielminetti – basso, cori
Euro Cristiani – batteria, cori
Monica Glosser, Lucia Guglielminetti, Graham Jones, Marina Ceravolo, Tali Jackson – cori
Ehi! Scusa, sai
(continua)
inviata da Alberto Scotti 29/7/2020 - 23:34
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Otto ore

Otto ore
1974
album: Infinite Fortune
Testo di Ivano Fossati
Musica di Oscar Prudente

Oscar Prudente – voce, chitarra acustica, tastiera
Umberto Tozzi – chitarra elettrica, cori
Guido Guglielminetti – basso, cori
Euro Cristiani – batteria, cori
Monica Glosser, Lucia Guglielminetti, Graham Jones, Marina Ceravolo, Tali Jackson – cori
Otto ore
(continua)
inviata da Alberto Scotti 29/7/2020 - 23:16
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La casa vecchia

La casa vecchia
1974
album: Infinite Fortune
Testo di Ivano Fossati
Musica di Oscar Prudente

Oscar Prudente – voce, chitarra acustica, tastiera
Umberto Tozzi – chitarra elettrica, cori
Guido Guglielminetti – basso, cori
Euro Cristiani – batteria, cori
Monica Glosser, Lucia Guglielminetti, Graham Jones, Marina Ceravolo, Tali Jackson – cori


Il disco "Infinite fortune", oggetto di una recente ristampa in CD (qui lo ascoltiamo nella versione vinile), è stato realizzato da Oscar Prudente nel 1974 come un concept album, dove i sette brani sono legati tra loro da un fil rouge rappresentato dal tema dell'immigrazione dal Sud a Nord. Altri fenomeni migratori erano allora praticamente sconosciuti. Le parti musicali sono molto belle, sostenute dalle robuste chitarre di Oscar e di Umberto Tozzi.

Verso la stratosfera
La casa vecchia non voleva cadere, si rivelava dura a morire
(continua)
inviata da Alberto Scotti 29/7/2020 - 22:56
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Città grande

Città grande
[1972]
Album: Frontiera

Con un originale logo in perfetto stile fumettistico la label Help! viene fondata sul finire degli anni sessanta dal musicista-produttore Gianni Dell’Orso, figura di spicco dell’entourage della RCA Italiana nonché patron della GDM Music (progetto tutt’oggi attivo specializzato in soundtracks). Contraddistinto dalla presenza di band di provenienza teutonica (dalla psichedelia dei bavaresi Sub al beat targato Hamburg dei Rattles) il catalogo a 33 giri Help! conta solo dieci titoli (le pubblicazioni si interruppero definitivamente nel 1975) anche se tra questi gli ultimi due lavori in ordine cronologico risultano meritevoli di molto più di una semplice considerazione. Distribuiti nel 1972 gli album in questione portano la firma di due formazioni legate al fervido scenario pop italiano (anche se in seguito il contesto al quale appartengono verrà ridefinito prog): Quella... (continua)
Città grande, son qua
(continua)
inviata da Alberto Scotti 29/7/2020 - 03:31
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Nella tua casa

Nella tua casa
1977
Ero Maddalena e Marta diventai
(continua)
inviata da Alberto Scotti 21/7/2020 - 21:57
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Eve’s Daughter

Eve’s Daughter
(2018)
dall'album "To the Sunset"
Parole e musica di Amanda Shires

Messi da parte i panni della country-girl la bravissima Amanda Shires ci racconta con questa cavalcata garage-rock una storia di una donna che è forse la storia di sua madre, ma anche di tante altre "figlie di Eva" nell'America rurale fatta di povertà, disoccupazioni, e tante speranze che prendono la forma del viaggio sulle strade impolverate verso il tramonto, sotto il sole del deserto.

La storia ricorda certe cose di Springsteen. Qui non siamo nel Nebraska ma molto più a sud, nel New Mexico. Alamogordo, 35000 abitanti, clima desertico, a meno di due ore di macchina dal sito scelto nel 1945 per il test Trinity, la prima bomba nucleare esplosa nella storia dell'umanità. A dieci chilometri dal centro, Holloman, la base militare dell'aeronautica è il motore dell'economia locale.

Una ragazza giovane che vive in un posto... (continua)
I was young
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 19/7/2020 - 22:42
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3000X

3000X
(2019)
Recentemente uscito come singolo remixato da Marco Messina (99 Posse)
Felicità è il nome del coltello
(continua)
9/7/2020 - 10:15
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Americano

Americano
(2011)
dall'album Born This Way

Lady Gaga in un'intervista ha definito Americano "un grandioso pezzo mariachi techno-house, dove canto di leggi sull'immigrazione e matrimonio gay e ogni genere di cose che hanno a a che fare con le comunità emarginate negli Stati Uniti."

A proposito dell'interpretazione vocale aggiunge: "è un pezzo pop, ma quando lo canto vedo Edith Piaf sotto i riflettori davanti a un vecchio microfono".

Con il pretesto di una storia di amore tra una donna statunitense e una di origine messicana, la canzone allude al California Proposition 8, il referendum tenutosi in California il 4 novembre 2008 in cui si chiedeva l'abolizione del diritto al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Nonostante il referendum sia stato approvato (nella "progressista" California) dal 52% dei votanti, successivamente un tribunale ha dichiarato la proposta incostituzionale, legalizzando... (continua)
I met a girl in East L.A.
(continua)
7/7/2020 - 22:59
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Dove tia o vento

Dove tia o vento
2020
Where the wind blows/dove tia o vento

“Dove tia o vento”, brano finalista alle Targhe Tenco 2020 come miglior canzone e che Gambetta dedica alla sua Genova. Senza abbandonarsi mai alla retorica, il chitarrista genovese ci parla della sua città, facendone emergere la bellezza e il fascino ma anche raccontandola attraverso le sue contraddizioni che ne hanno caratterizzato la storia: dalle grandi emigrazioni all’avvento del fascismo, dalle alluvioni al crollo del Ponte Morandi.
blogfoolk.com
A nònna Giò a l'ea sola co-i sò figgi
(continua)
inviata da Dq82 5/7/2020 - 08:00
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Granchietti

Granchietti
2020
Fine delle Trasmissioni
Quando noi bambini siamo piccoli, gattoniamo a malapena
(continua)
inviata da Dq82 25/6/2020 - 12:22
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Por la frontera

Por la frontera
2009
Album: Este Mundo

Rupa est selon les termes américains une "activiste" engagée comme street medics au sein de l'association Do no harm
Me voy me voy
(continua)
inviata da Pascal BORTOT 24/6/2020 - 09:47
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It’s About Blood

It’s About Blood
[2020]
Nell'album “Ghosts of West Virginia", con la band The Dukes
Testo da Genius

Tutte le canzoni dell'album furono originariamente composte per uno spettacolo teatrale intitolato "Coal Country" ed incentrato sulla vita dei minatori del carbone in West Virginia ed, in particolare, sulla tragedia dell'Upper Big Branch Mine di Raleigh dove, il 5 aprile 2010, una trentina di minatori rimase intrappolata da un'esplosione a 300 metri di profondità. Morirono quasi tutti, 29 su 31. L'inchiesta successiva appurò che la compagnia proprietaria, la Massey Energy, aveva eluso le più elementari regole di sicurezza. L'ammontare dei risarcimenti per il disastro superò i 200 milioni di dollari.

Don Blankenship, amministratore delegato della compagnia al momento del disastro, venne condannato per gravi omissioni nella sicurezza dell'impianto. Si fece un solo anno di galera. Oggi Blankenship è in politica... (continua)
Look me in the eye when you're talkin' to me
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/6/2020 - 19:06
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Union, God and Country

Union, God and Country
[2020]
Nell'album “Ghosts of West Virginia", con la band The Dukes
Testo da Genius

Tutte le canzoni dell'album furono originariamente composte per uno spettacolo teatrale intitolato "Coal Country" ed incentrato sulla vita dei minatori del carbone in West Virginia ed, in particolare, sulla tragedia dell'Upper Big Branch Mine di Raleigh dove, il 5 aprile 2010, una trentina di minatori rimase intrappolata da un'esplosione a 300 metri di profondità. Morirono quasi tutti, 29 su 31. L'inchiesta successiva appurò che la compagnia proprietaria, la Massey Energy, aveva eluso le più elementari regole di sicurezza. L'ammontare dei risarcimenti per il disastro superò i 200 milioni di dollari.
My daddy was a miner, my daddy's daddy, too
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/6/2020 - 18:38
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Devil Put the Coal in the Ground

Devil Put the Coal in the Ground
[2020]
Nell'album “Ghosts of West Virginia", con la band The Dukes
Testo da Genius

Tutte le canzoni dell'album furono originariamente composte per uno spettacolo teatrale intitolato "Coal Country" ed incentrato sulla vita dei minatori del carbone in West Virginia ed, in particolare, sulla tragedia dell'Upper Big Branch Mine di Raleigh dove, il 5 aprile 2010, una trentina di minatori rimase intrappolata da un'esplosione a 300 metri di profondità. Morirono quasi tutti, 29 su 31. L'inchiesta successiva appurò che la compagnia proprietaria, la Massey Energy, aveva eluso le più elementari regole di sicurezza. L'ammontare dei risarcimenti per il disastro superò i 200 milioni di dollari.
Well the Devil put the coal in the ground
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/6/2020 - 14:12
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Hard Times

Hard Times
[1971]
Una canzone scritta da Curtis Mayfield, mèntore di questa straordinaria band di Gary, Indiana, morta ancor prima di nascere per via della scomparsa prematura del suo front man James Thomas Ramey, Baby Huey, "180 kg di puro soul", morto per sovrappeso e per droga nel 1970, alla vigilia dell'uscita del loro primo ed unico LP, "The Baby Huey Story - The Living Legend" (1971)

Curtis Mayfield la incise solo nel 1975, nel suo bellissimo "(There's No Place Like) America Today"




La canzone parla di un tema ancora attuale, la condizione della popolazione nera americana, di come già allora fosse diffusa la disillusione rispetto alle presunte conquiste del movimento per i diritti civili, mentre i leader afroamericani cadevano uno dopo l'altro ammazzati e le condizioni delle comunità in tutti gli USA non miglioravano affatto, anzi... Oggi non pare che la situazione sia cambiata in meglio di molto...
Cold, cold eyes upon me they stare
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/6/2020 - 23:09
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E se il nemico attacca (ovvero contro l'opportunismo)

E se il nemico attacca (ovvero contro l'opportunismo)
(1973)
Commissione Musicale del Movimento Studentesco Milanese - 45 giri

Nel 1973, infine, esce a nome Commissione Musicale del Movimento Studentesco Milanese il 45 giri "Compagno Franceschi / E se il nemico attacca (ovvero contro l'opportunismo)". Autore dichiarato per entrambi sempre Movimento Studentesco Milanese, mentre in realtà F.Fabbri (Stormy Six) è l’autore del lato A, mentre G.Politi del lato B. Voci : F.Fabbri, U.Fiori, Michele Mozzati (si proprio lui, di Gino & Michele), G.Politi, Mario Voltolini – F.Fabbri chitarra e basso – U.Fiori chitarra – C.De Martini violino – T.Leddi violino – G.Politi fisarmonica – A.Zanuso batteria
Esistono altri dischi del Movimento Studentesco, ma che non vedono coinvolto Franco Fabbri e verosimilmente il gruppo degli Stormy Six.
Lunga e fredda è la notte
(continua)
inviata da Dq82 17/6/2020 - 15:47
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Bagatelle

Bagatelle
(2014)

Album: Il re è nudo
Uno, bue, re, gatto
(continua)
13/6/2020 - 20:22
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Promessa

Promessa
(2020)

Promessa è una canzone che racconta l'amore ai tempi delle migrazioni e delle innumerevoli morti nel mediterraneo. È infatti una sfumatura narrativa del sentimento umano, attorno al disastro politico. In un solo testo, in una sola umida lettera, Promessa racconta l'estremo gesto, compiuto per amore, di chi s'imbarca nella speranza di porti sicuri oltre i quali costruire sogni concreti. Carica nei suoi versi la storia di chi, a differenza nostra, nella vita ha conosciuto nient'altro ché l'isolamento: nel quadrato putrido delle carceri libiche; nel cerchio di un barcone alla deriva nel Mediterraneo.
Non ti resta che aspettare che scriva
(continua)
10/6/2020 - 08:36
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Min Tiht Al Firash

Min Tiht Al Firash
2019
Bayti Fi Rasi

من تحت الفراش

Nota: i titoli anche sul disco sono traslitterati in caratteri latini

“Bayti Fi Rasi” (la mia casa è nella mia testa) è un concept album di musica originale ispirato alla storia della bisnonna delle tre sorelle, ebrea mizrahi immigrata in Israele dallo Yemen tra il ’49 e il ’50. Il disco tratta problematiche contemporanee di immigrazione, accoglienza ed integrazione, incarnate nell’archetipica antenata delle cantanti. Mizrahi è un termine a ombrello che si riferisce agli ebrei provenienti da nazioni a prevalenza musulmana. La storia dei Mizrahi in Israele è costellata di avversità, sintomo di una politica nazionalistica che osteggiava, in maniera non ufficiale, tutto ciò che ricordava il mondo Arabo. Il passato sociale dei mizrahi, infatti, assomiglia molto a quello dei Palestinesi del ’48, ovvero gli scampati all’esodo forzato che hanno ottenuto cittadinanza... (continua)
انت ما بتوفي كلامك بس بتبقي تبشر(*)
(continua)
inviata da Dq82 7/6/2020 - 18:10
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A lavorar gh'andèm prima matina

anonimo
A lavorar gh'andèm prima matina
Sloica ferrarese come anche l'altra "Sla tera cultivada" raccolte da Benedetto Ghiglia nel 1951 a Goro Ferrarese durante uno sciopero di braccianti-pescatori, mentre era impegnato alla lavorazione del documentario Delta del Po di Florestano Vancini.

Da Ci ragiono e canto [1966]

cirag


A lavorar gh'andèm prima matina
(continua)
inviata da Dq82 7/6/2020 - 17:15
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Nella terra dei padroni

Nella terra dei padroni
Dallo spettacolo di Nuova Scena "Qui tutto bene e così spero di te - Emigrazione e imperialismo", 1971, di Vittorio Franceschi.
testo trovato su ildeposito.org
Nella terra dei padroni
(continua)
inviata da Dq82 7/6/2020 - 16:47
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La fermata

La fermata
1974
Han gridato scioperiamo

Canzone di Francesco "Ciccio" Giuffrida e Pierangelo Bertoli
Chi ha suonato la sirena
(continua)
inviata da Dq82 7/6/2020 - 12:28
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Eh sì governo infame

Eh sì governo infame
1974
Han gridato scioperiamo

Canzone di Francesco "Ciccio" Giuffrida e Pierangelo Bertoli
Guarda che belle case
(continua)
inviata da Dq82 7/6/2020 - 12:26
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Nella miniera

Nella miniera
[2004]

Album :Esplosioni nucleari a Los Alamos
Nella miniera non c’è un suono che si senta
(continua)
inviata da Dq82 7/6/2020 - 11:43
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Moviti ferma

Moviti ferma
[2020]

Album: Moviti ferma

Il brano, nato in un tempo in cui la reclusione e la privazione erano solo metafore di una condizione del corpo, è diventato, incredibilmente, la descrizione per immagini del momento collettivo che viviamo. L’Italia e la Sicilia che si fermano, che si devono fermare, nell’attesa di giorni belli che verranno, nel percorso di riappropriazione della vita normale. Nello stupore di riapprezzare le piccole cose, come la musica suonata insieme, una stretta di mano ad una nuova conoscenza, un abbraccio, la luce del sole e il calore dei raggi sulla pelle. Il mondo ci bisbiglia che siamo ospiti, graditi se rispettosi, ma ospiti (“Sciuscia lu vento sciatu di la terra”).

“Oggi, spiega Eleonora Bordonaro – MOVITI FERMA è per i Siciliani in Sicilia e li incoraggia a stare fermi, a restare a casa, perché alla prima “luci da mattina è passata la nuttata”, ma anche per i Siciliani... (continua)
Ferma
(continua)
inviata da adriana 6/6/2020 - 13:21
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Trenta denari

Trenta denari
[1973]

Album: Adesso sembra solo una speranza
E domani di nuovo alla stazione
(continua)
inviata da Alberto Scotti 5/6/2020 - 18:39
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The Dirty Thirty

The Dirty Thirty
[2013]
Lyrics & music by Alun Parry
Album: When The Sunlight Shines

The miners’ strike of 1984-85 was a major industrial action to shut down the British coal industry in an attempt to prevent colliery closures. It was led by Arthur Scargill of the National Union of Mineworkers (NUM) against the National Coal Board (NCB), a government agency. Opposition to the strike was led by the Conservative government of Prime Minister Margaret Thatcher, who wanted to reduce the power of the trade unions.

The NUM was divided over the action and many mineworkers, especially in the Midlands, worked through the dispute. Few major trade unions supported the NUM, primarily because of the absence of a vote at national level. Violent confrontations between flying pickets and police characterised the year-long strike, which ended in a decisive victory for the Conservative government and allowed the closure... (continua)
Let me tell a story for I really can't ignore
(continua)
inviata da giorgio 5/6/2020 - 09:00
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Barrio

Barrio
[1994]
Parole e musica di Juan Carlos Ureña, cantautore e chitarrista costaricano
Nell'album "Hada Luna", con il gruppo La Oveja Negra
Abro la ventana, amanece
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/5/2020 - 17:29
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Paradise

Paradise
Album John Prine

Notable covers: Jackie DeShannon, John Denver, Johnny Cash

"Paradise" is a song written by John Prine for his father, and recorded for his 1971 debut album, John Prine. Prine also re-recorded the song for his 1986 album, German Afternoons.

The song is about the devastating impact of strip mining for coal, whereby the top layers of soil are blasted off with dynamite or dug away with steam shovels to reach the coal seam below. The song is also about what happened to the area around the Green River in Kentucky because of strip mining. The song references the Peabody Coal Company, and a town called Paradise in Muhlenberg County, Kentucky, where the Tennessee Valley Authority operated the Paradise Fossil Plant, a coal-fired electric generating station.

The area has suffered serious economic downturn because of the decline of coal mining, caused mainly by the abundance of natural... (continua)
When I was a child my family would travel
(continua)
inviata da L. E. 19/5/2020 - 23:31
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La valigia

La valigia
testo di Tullio Bugari,
musica di Silvano Staffolani
Si veda anche Prendete quella canaglia

Dedicato a Vittorio Veronesi, partigiano e sindacalista dei braccianti, ucciso a Bancole (Porto Mantovano) il 17 maggio 1950. Nel video, Gianni Veronesi ricorda suo zio Vittorio con le parole di Sandro Pertini.

Alcuni mesi dopo l’uccisione di Vittorio, suo fratello Adelchi raccolse i vestiti insaguinati che Vittorio indossava quella notte per consegnarli al magistrato che si stava occupando del processo, che si stava svolgendo secondo il vecchio ordinamento di allora, soltanto in istruttoria, senza dibattimento e quindi intervento di avvocati, utilizzando solo la prima ricostruzione “a caldo”. Secondo Adelchi quei vestiti erano la prova di come realmente s’erano svolti i fatti, per ristabilire la verità perché tra indagini e processo la realtà sembrava capovolta, gli aggressori erano diventati... (continua)
Dottore egregio non mi scappi
(continua)
inviata da Dq82 + Tullio Bugari 18/5/2020 - 17:22
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Soma için

Soma için
Soma İçin
[2017]

Şarkı Sözleri ve Müzik / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Grup Yorum

Albüm / Album:
İlle Kavga

Per Soma : questo è il titolo della canzone.
Nel disastro della miniera di carbone di Soma, nell’Anatolia occidentale, morirono 301 minatori su 787 che ci lavoravano. L’incidente avvenne il 13 maggio 2014.
La Turchia ha il triste primato mondiale del tasso di mortalità per tonnellate di carbone estratto. Nel 1992 furono 263 i minatori morti a cui si aggiunsero altri 78 nel 2012 e ancora 95 nel 2013 .
Nell’anno precedente i minatori avevano protestato per la precarietà delle condizioni di sicurezza. La proposta avanzata dal Partito Repubblicano di effettuare un’indagine fu respinta dal parlamento turco poche settimane prima del disastro.
Ecco due versi del testo che ci sembrano espressivi per quel poco che riusciamo a cogliere:... (continua)
[sözlü konuşma]
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 10/5/2020 - 21:59
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Ci diamo un bacio

Ci diamo un bacio
(2019)
“Ci diamo un bacio” è il terzo singolo estratto dall'album Afrodite di Dimartino, pubblicato nel 2019 per 42 Records e Picicca Dischi.

Il 25 giugno dello stesso anno Dimartino ha rilasciato una nuova (secondo me bellissima) versione del brano, con la collaborazione del gruppo La Rappresentante di Lista.

La canzone, oltre a parlare del rapporto con la sua città, Palermo, tratta anche con un certo orgoglio il tema dell’accoglienza, visto che negli ultimi anni il capoluogo siciliano è stato aperto ed accogliente nei confronti dei migranti, come del resto tutta la regione, tuttavia Palermo è purtroppo anche una città dove regna la mafia; a tal proposito, Dimartino cita il famoso film del 1989 diretto da Marco Risi, “Mery per sempre”.
Nuove canzoni



Quant’è difficile, crescendo in un paese epicentro del sangue versato durante gli omicidi di mafia [Antonio è cresciuto a Misilmeri],... (continua)
Corone hawaiane sui balconi di via Roma
(continua)
inviata da Lorenzo 8/5/2020 - 13:52
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Tempo rubato

Tempo rubato
[2020]

Album -Portami al confine

"Tempo rubato" nasce da un'idea condivisa con Alberto Prunetti (e un titolo "rubato" a un libro sul lavoro di Simone Fana), per cantar/raccontare, insomma per mettere in figura sonora le nuove forme di sfruttamento del lavoro. Dai rider alle partite iva, dal lavoro manuale sempre più ricattabile al ricatto assoluto sul lavoro dei migranti.
Cantare lo sfruttamento del lavoro significa anche cantare la possibilità di un riscatto del lavoro. La possibilità di trovare quel canto comune che ci restituisca all’umano, dove invece l’umano, oggi, è fatto merce. Trovare un canto comune a partire dalle secche di questo presente fatto di mani nere, nere di pelle o nere di fatica e lavoro e pena. Lo sappiamo da molto tempo che è il tempo che ci viene rubato a essere il fondamento del nostro asservimento al sistema delle merci, il sistema in cui tutto si equivale, e... (continua)
Mani sui manubri di operai a pedale
(continua)
inviata da adriana 6/5/2020 - 18:42

Der demokratische Richter, oder Das Bürgerschaftsexamen

Der demokratische Richter, <i>oder</i> Das Bürgerschaftsexamen
[1942]
Bertolt Brecht: Gedichte 1941-1947

Scritta nel 1941 o 1942 da Bertolt Brecht mentre si trovava negli Stati Uniti, “cambiando più spesso paese che scarpe”. Non è e non è mai stata una canzone, ma per principio non metto mai Bertolt Brecht tra gli “Extra”; Brecht non è “extra” a niente. Il titolo originale deve essere stato Das Bürgerschaftsexamen (“L'esame per il conferimento della cittadinanza”); ma nella raccolta delle Gedichte 1941-1947 reca già il titolo Der demokratische Richter, con il quale è conosciuta. Secondo alcuni, Brecht si era ispirato ad una qualche notizia letta su un giornale; ma, ovviamente, il fatto non è certo. [RV]
In Los Angeles vor den Richter, der die Leute examiniert
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/5/2020 - 05:50
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Ballade vom Glück und Ende des Kapitals

Ballade vom Glück und Ende des Kapitals
[1977]
Parole di Heinz Rudolf Unger (1938-2018)
Musica di Wilhelm "Willi" Resetarits e Georg "Schurli" Herrnstadt (entrambi viventi, classe 1948)
Nell'opera/oratorio "Proletenpassion", un progetto storico politico musicale molto ambizioso, con cui il collettivo Schmetterlinge intendeva raccontare la "Storia dei governati" nell'Europa dal XVI° al XX° secolo, in antitesi alla storiografia ufficiale, la "Storia dei governanti".
Nel 2015 il progetto degli Schmetterlinge è stato ripreso da Christine Eder ed altri artisti austriaci che, sotto il nome collettivo di Prolos, lo hanno riproposto con il titolo di "Proletenpassion 2015 ff".

La seconda parte del primo disco di "Proletenpassion" è dedicata alla Rivoluzione Francese, fautrice del definitivo rovesciamento del precedente sistema di potere nobiliare/feudale ma anche del prevalere del Terzo Stato, la borghesia, che nel secolo seguente... (continua)
Und als die letzte Schlacht geschlagen war
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/5/2020 - 17:26
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Bruce Springsteen: Born to Run

Bruce Springsteen: Born to Run
Celeberrima title track del terzo album di Bruce Springsteen (1975)

Non é una canzone che associamo subito alle AWS, specialmente conoscendone altre ben più ovvie da parte di Springsteen. Tuttavia Born to Run é forse una delle prime in cui Bruce parla della dura vita nelle strade e quartieri della vita operaia e proletaria statunitense degli anni '60-'70.

"Omicidi politici, ingiustizia economica e razzismo istituzionale, temi fino a quel momento relegati ai margini della vita americana, erano tornati alla ribalta. La paura - la sensazione che i problemi fossero irrisolvibili, che ci mancasse il terreno morale sotto i piedi, che i nostri sogni fossero stati contaminati condannandoci a un futuro di insicurezza eterna - era nell'aria."
"Era quella la posta in gioco sogni e visioni, ma fino a quel momento non avremo altro che la strada..."
(Scrive lo stesso Springsteen nella sua autobiografia... (continua)
In the day we sweat it out in the streets of a runaway American dream
(continua)
inviata da Fede Mina 5/5/2020 - 12:02
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They Shut the Gate

They Shut the Gate
[2018]
Album: Blood On The Soil
I came by boat to end my misery
(continua)
inviata da giorgio 4/5/2020 - 16:26
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Frontières

Frontières
2017
Fake art
Le flic prend ton passeport, il l'observe
(continua)
inviata da Dq82 4/5/2020 - 15:46
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Frontière

Frontière
2016
Frontière
Par-delà la frontière,je cours vers la lumière
(continua)
inviata da Dq82 4/5/2020 - 15:34
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Martillo pilón

Martillo pilón
Parole di “Somorrostro”, pseudonimo di un minatore basco, un operaio poeta allievo di Gabriel Aresti
Musica di Imanol
Disco: Herriak ez du barkatuko (1976)
con il gruppo Gwendal
Testo da La Zamarra de Gustavo

Perfetta per il 1 maggio, questa poesia musicata di un operaio basco che mi sembra riallacciarsi direttamente a Brecht e alle Domande di un lettore operaio.

Para un día como hoy, una canción que hizo Imanol sobre el poema de un minero vasco que iba a unas clases de poesía de Gabriel Aresti. Sorprende la lucidez de una letra en castellano con una validez muy actual: la corriente profunda de la historia, la intrahistoria, y el materialismo histórico (o el dialéctico, siempre los confundo porque soy asistemático)
Los músicos que le acompañan pertenecen al mítico grupo Gwendal
Gustavo Sierra Fernández
Hoy como ayer la sangre está vertida,
(continua)
inviata da Lorenzo tramite Gustavo 1/5/2020 - 12:38
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La ballata del migrante

La ballata del migrante
La ballata del migrante
[2015]

Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Marco Chiavistrelli

Mediterraneo 34°29.947′ N 013°37.803′ E , 15 Aprile 2020


Notte del 15 aprile 2020. 12 vite che si potevano e si dovevano salvare :

Debesay Rusom, Filmon Bashay, Filmon Desale, Filmon Habtu, Hdru Yemane, Huruy Yohannes, Hzqiel Erdom , Kidus Yohannes, Mogos Tesfamichael, Nohom Mehari, Omer Seid, Teklay Kinfe


I fatti

10 Aprile, notte : dalla spiaggia di Qaşr al Qarābūllī [ قصر القربولي ] (nome corrente nei media Gasr Garabulli, Castelverde sotto il colonianismo italiano) parte un gommone con 53 uomini, 7 donne, 3 bambini. Hanno atteso per tre giorni senza viveri. La località è a meno di 50 km a est di Tripoli , si intuisce quanto intensamente sia battuta dalla Guardia costiera libica. Ma in quella notte sfuggono al controllo ben 4 gommoni stipati di... (continua)
Hippy yahi hippy ahiahi
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 30/4/2020 - 21:30
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Ninna nanna supra o mari

Ninna nanna supra o mari
[2015]
Album: Semu Tutti Emigranti

Ottava traccia dell'album: una ninnanànna dolcissima..
Non vi sono altre parole. Solo un anelito di pace e di ristoro.
Fai la ninna, fai la nanna,
(continua)
inviata da giorgio 29/4/2020 - 15:55
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Semu tutti emigranti

Semu tutti emigranti
[2015]
Album: Semu Tutti Emigranti

La canzone che dà il titolo all'album: nessuna sostanziale differenza con l'emigrare dei nostri nonni nelle Americhe o con i meridionali che si trovano tutt'ora costretti a cercar lavoro e fortuna in Germania e in Svizzera.

Tutti quanti accomunati dallo stesso implacabile destino (o necessità)…
Tantu tempu fa, câ valigia di cartùni
(continua)
inviata da giorgio 29/4/2020 - 13:25
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Red Hill Mining Town

Red Hill Mining Town
[1985]
Parole di Bono
Musica degli U2
Nell'album "The Joshua Tree", pubblicato nel 1987
Testo ripreso da Genius

Un altro capolavoro un po' dimenticato...
Una canzone che Bono cominciò a scrivere subito dopo il lungo sciopero dei minatori inglesi nel 1984/85 e che completò dopo la lettura di "Red Hill: A Mining Community", un saggio dello storico inglese Tony Parker (1923-1996).

Riprendo da U2 Breathe alcuni passaggi di una recensione di Gabriel Cillepi:


Red Hill Mining Town fa emergere la disperazione dei disoccupati mascherando però il testo come se si trattasse di una canzone d’amore. La frustrazione degli scioperanti — e anche la loro rabbia — vengono affrontate dal lato familiare rimarcando sul fatto che quei lavoratori sono prima di tutto padri di famiglia: “From Father to Son/The blood runs thin/See faces frozen (still) against the wind” (“Di Padre in Figlio/Il sangue scorre... (continua)
From father to son
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/4/2020 - 17:33
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Parto per La Merica

anonimo
Parto per La Merica
Parto per La Merica

Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Anonimo

Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1.Canzoniere Monferrino

2. Antonio & Giorgio e Daniela
Album: Le canzoni degli emigranti, Vol. 1 [1971]

25 Aprile dei Migranti

Tra il 1876 e il 1915 partirono 14 milioni di Italiani. La canzone proposta risale verosimilmente ai primi del Novecento. Nei testi delle canzoni di vari gruppi il nome del continente è trascritto con l’apostrofo, ma è più convincente la grafia riportata nel testo citato avanti ,la Merica, cui ci si è attenuti.

Da Io parto per la Merica

Se la Francia dal Piemonte si raggiunge via terra, volendo a piedi, la Merica è al di là del mare, del profondo Oceano. Quaranta giorni di viaggio augurandoci che tutto vada bene. Ma in America no e poi no, che ci sono insidie che tu, figlio mio, non puoi nemmeno... (continua)
Io parto per la Merica,
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 24/4/2020 - 14:56
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Suite per Lampedusa

Suite per Lampedusa
[2012]
Testo di Giuseppina Maria Nicolini
Produzione artistica, musiche e arrangiamenti di Etta Scollo
Album: Il Passo Interiore [2018]

Giuseppina Maria Nicolini, meglio nota come Giusi (Lampedusa e Linosa, 5 marzo 1961), impegnata da sempre in dure lotte politiche e ambientaliste (vicesindaco a soli 23 anni nel 1984, sostituì l'allora sindaco Giovanni Fragapane quando questi fu accoltellato), fu eletta alle elezioni amministrative dall'8 maggio del 2012 sindaco del comune di Lampedusa e Linosa , e quindi salì alla ribalta italiana ed internazionale per la questione degli ingenti flussi migratori.

Appena eletta, Giusi inviò al governo italiano una lettera urgente sulla questione dei profughi...
Poco dopo il tragico naufragio del 3 ottobre 2013 al largo di Lampedusa con oltre 300 morti, pronunciò un discorso al vertice UE nel 2013 in cui chiedeva una nuova legge europea in materia di asilo e di immigrazione.

Nel 2017 Giusi si è ricandidata a sindaco, non venendo però rieletta... ...
"Sono il nuovo sindaco delle isole
(continua)
inviata da giorgio 23/4/2020 - 16:38
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Lampedusa Yacht Club

Lampedusa Yacht Club
2016
Un/stable
you love your family
(continua)
inviata da Dq82 22/4/2020 - 13:02
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Sail Past Lampedusa

Sail Past Lampedusa
2019
Simple Truths

This song uses the parallel lives of two lives to explore privilege.

The first child is based on a story I heard of a young boy who fled from the Sahel region of West Africa to the North African coast to travel to Europe. To avoid getting arrested, the smugglers who were running the boat designated him the captain. At 15, he would not face criminal conviction so it was 'safer' for him to be in charge of the boat.

The other story is of a European child from a well-off background who has been taken sailing since they were a small child. Now 16, they stand poised to head out to see alone for the first time.

Lampedusa is an Italian island and one of the closest parts of Europe to North Africa

To be respectful to those who have lost their lives trying to enter Europe by see, I have kept the song simple and stayed away from writing about the dangerous crossing directly.... (continua)
lyrics
(continua)
inviata da Dq82 22/4/2020 - 12:11
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Lampedusa Calling

Lampedusa Calling
2018
Compilation:
DISTORTED - Göttingen meets Prague Sampler
Thousands of corpses
(continua)
inviata da Dq82 21/4/2020 - 20:17
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Lampedusa Blues

Lampedusa Blues
2019
Mehr Sein als Schein
Das Paradis ist voll.
(continua)
inviata da Dq82 21/4/2020 - 20:12
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Lampedusa

Lampedusa
2016
Llibertà
Voy a cruzar el mar entero
(continua)
inviata da Dq82 21/4/2020 - 19:49
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Lampedusa

Lampedusa
2015

Inspired by the tragic events of the ship full of immigrants which was sunk by people-smugglers killing an estimated 500 people having set sail from the Egyptian port of Damietta in October 2014. "Lampedusa" imagines the journey through the eyes of one of the victims, full of hope, escaping the war torn regimes of the middle-east. The second half of the song depicts the brutal sinking of the ship by traffickers.
Distant fires
(continua)
inviata da Dq82 21/4/2020 - 19:45
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Lampedusa

Lampedusa
2018
Empty Fridge
Ton nom serait le beau titre d'une chanson
(continua)
inviata da Dq82 21/4/2020 - 19:41
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Lampedusa

Lampedusa
2015
In deep Waters
I had a dream I had a brother
(continua)
inviata da Dq82 21/4/2020 - 19:32
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Lampedusa

Lampedusa
2019
Geral
Camisas floridas
(continua)
inviata da Dq82 21/4/2020 - 19:10
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Lampedusa

Lampedusa
2018
Il suono dei campi
Per comprendere serve guardare altrove
(continua)
inviata da Dq82 21/4/2020 - 19:02




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