Percorso La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù
La Carmagnole des cheminots
Traduzione italiana / Traduction italienne / Italian translation / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 29-02-2020 09:22
Mi sarà perdonato se, a corredo di questa traduzione, il qui presente, nipote di un ferroviere deportato, non mette un'immagine di Gaston Couté, bensì dell'ex AD delle ferrovie privatizzate italiane, il “compagno” Moretti. E se la traduzione è dedicata a tutte le vittime e ai familiari della strage di Viareggio del 29 giugno 2009, a Riccardo Antonini e, ultimi in ordine di tempo, alla memoria dei due macchinisti morti nel deragliamento di Lodi. [RV]
Mi sarà perdonato se, a corredo di questa traduzione, il qui presente, nipote di un ferroviere deportato, non mette un'immagine di Gaston Couté, bensì dell'ex AD delle ferrovie privatizzate italiane, il “compagno” Moretti. E se la traduzione è dedicata a tutte le vittime e ai familiari della strage di Viareggio del 29 giugno 2009, a Riccardo Antonini e, ultimi in ordine di tempo, alla memoria dei due macchinisti morti nel deragliamento di Lodi. [RV]
LA CARMAGNOLA DEI FERROVIERI
(continua)
(continua)
29/2/2020 - 09:23
Hélas ! quelle douleur
Riccardo Venturi, 29-02-2020 00:47
AHI! QUAL DOLORE !
(continua)
(continua)
29/2/2020 - 00:48
Il avait un tire-bouchon !
Riccardo Venturi, 28-02-2020 21:30
AVEVA UN CAVATAPPI !
(continua)
(continua)
28/2/2020 - 21:30
Le prolétaire
[1833]
Versi di Marie Durand Michel Agénor Altaroche (1811-1884), giornalista, chansonnier, letterato e uomo politico francese, repubblicano, nella raccolta "Chansons et vers politiques", Parigi, 1835
Sulla melodia della popolare "Verse, verse le vin de France"
Testo trovato su Points de vue & documents, blog di René Merle.
Una canzone pubblicata nel 1833 su "L’Écho de la Fabrique", giornale operaio dei Canuts, divenuta molto famosa durante la rivolta operaia di Lione del 1834 e intonata ancora nel 1848.
Credo che fosse originariamente dedicata ad Auguste Blanqui o a Étienne Cabet, suoi contemporanei più famosi, socialisti utopisti, rivoluzionari protocomunisti.
Versi di Marie Durand Michel Agénor Altaroche (1811-1884), giornalista, chansonnier, letterato e uomo politico francese, repubblicano, nella raccolta "Chansons et vers politiques", Parigi, 1835
Sulla melodia della popolare "Verse, verse le vin de France"
Testo trovato su Points de vue & documents, blog di René Merle.
Una canzone pubblicata nel 1833 su "L’Écho de la Fabrique", giornale operaio dei Canuts, divenuta molto famosa durante la rivolta operaia di Lione del 1834 e intonata ancora nel 1848.
Credo che fosse originariamente dedicata ad Auguste Blanqui o a Étienne Cabet, suoi contemporanei più famosi, socialisti utopisti, rivoluzionari protocomunisti.
Prolétaire ! voici le jour !
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/2/2020 - 21:21
Chant de revolte de ce 14 Juillet
Riccardo Venturi, 27-02-2020 04:38
CANTO DI RIVOLTA PER QUESTO QUATTORDICI LUGLIO
(continua)
(continua)
27/2/2020 - 04:38
Chanson pour la classe
Riccardo Venturi, 27-02-2020 04:16
CANZONE DI LEVA
(continua)
(continua)
27/2/2020 - 04:16
Chanson de moisson
Riccardo Venturi, 26-02-2020 17:25
CANTO DI MIETITURA
(continua)
(continua)
26/2/2020 - 17:25
Berceuse du « dormant »
Riccardo Venturi, 26-02-2020 16:58
NINNANANNA DELL' "ADDORMENTABIMBI"
(continua)
(continua)
26/2/2020 - 16:58
Après vendanges
Riccardo Venturi, 26-02-2020 14:51
Due parole del traduttore. Come già accennato qua, parecchie canzoni di Gaston Couté sono scritte in un linguaggio piuttosto ostico, probabilmente anche agli stessi francesi che hanno bisogno, generalmente, quantomeno d'un glossario. Alcune di queste canzoni sono semplicemente in argot, ma parecchie sono proprio in dialetto, vale a dire quello natio della Beauce (il beauceron), storica regione del centro-nord della Francia tra la Valle della Loira e l'Île-de-France. Questa qua, è in dialetto beauceron (Gaston Couté aveva iniziato la sua breve vita, di soli 31 anni, a Beaugency nel Loiret). A questo punto, mi è sorto il problema della “traduzione”; avevo pensato di tradurre in toscano (probabilmente in fiorentino di campagna). Ma poi ho pensato che, dopo aver trascurato per così tanto tempo il povero Gaston Couté, per prima cosa bisognava far capire quel... (continua)
Due parole del traduttore. Come già accennato qua, parecchie canzoni di Gaston Couté sono scritte in un linguaggio piuttosto ostico, probabilmente anche agli stessi francesi che hanno bisogno, generalmente, quantomeno d'un glossario. Alcune di queste canzoni sono semplicemente in argot, ma parecchie sono proprio in dialetto, vale a dire quello natio della Beauce (il beauceron), storica regione del centro-nord della Francia tra la Valle della Loira e l'Île-de-France. Questa qua, è in dialetto beauceron (Gaston Couté aveva iniziato la sua breve vita, di soli 31 anni, a Beaugency nel Loiret). A questo punto, mi è sorto il problema della “traduzione”; avevo pensato di tradurre in toscano (probabilmente in fiorentino di campagna). Ma poi ho pensato che, dopo aver trascurato per così tanto tempo il povero Gaston Couté, per prima cosa bisognava far capire quel... (continua)
DOPO VENDEMMIA
(continua)
(continua)
26/2/2020 - 14:52
I bambini del mare
Ho già scritto a Bepi, che conosco da tanto tempo in quanto
fondatore dell'Ottetto vocale di Trieste che, come mi dice,
e stato molto influenzato dalla nostra maestria. Ma è lui che
mi commuove, ed è il lento ma inesorabile odio che si sta propagando a farmi paura.
fondatore dell'Ottetto vocale di Trieste che, come mi dice,
e stato molto influenzato dalla nostra maestria. Ma è lui che
mi commuove, ed è il lento ma inesorabile odio che si sta propagando a farmi paura.
Rodolfo Zagar 24/2/2020 - 23:27
L'Internationale
THE INTERNATIONALE - SCOTTISH LABOUR VERSION
THE INTERNATIONALE - VERSIONE DEL PARTITO LABURISTA SCOZZESE [2017]
THE INTERNATIONALE - VERSIONE DEL PARTITO LABURISTA SCOZZESE [2017]
"A reworking of the Labour anthem the Internationale for all those Scottish Labour people who were acting on social media yesterday as apologists for the brutality of the Spanish state. Internationalists my arse." - Wee Ginger Dug, October 2, 2017
La versione sembra essere stata redatta a sostegno delle lotte indipendentiste catalane all'indomani del referendum del 1° ottobre 2017, stroncato e represso dallo stato spagnolo.
La versione sembra essere stata redatta a sostegno delle lotte indipendentiste catalane all'indomani del referendum del 1° ottobre 2017, stroncato e represso dallo stato spagnolo.
The worker’s flag is deepest red,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/2/2020 - 08:13
2014
[2014]
Nell'album intitolato "Fliegende Fische", pubblicato proprio quell'anno.
Testo ripreso da Genius
Il 2014 è stato l'anno della Crisi globale dei rifugiati:
"Secondo l'UNHCR, il numero di persone costrette ad abbandonare le proprie case (cosiddetti "migranti forzati" o forcibly displaced people) è arrivato a un totale di 59,5 milioni nel mondo alla fine del 2014, il più alto livello dalla seconda guerra mondiale. [...] Il primo Paese al mondo per richieste d'asilo ricevute nel 2014 è stata la Russia, con 274 700 richieste, il 99% delle quali presentate da cittadini ucraini in fuga dalla guerra dell'Ucraina orientale; la Russia era seguita dalla Germania, il Paese con più richieste nell'Unione Europea, con 202 645 richieste, il 20% di esse da siriani." (it.wikipedia)
Nell'album intitolato "Fliegende Fische", pubblicato proprio quell'anno.
Testo ripreso da Genius
Il 2014 è stato l'anno della Crisi globale dei rifugiati:
"Secondo l'UNHCR, il numero di persone costrette ad abbandonare le proprie case (cosiddetti "migranti forzati" o forcibly displaced people) è arrivato a un totale di 59,5 milioni nel mondo alla fine del 2014, il più alto livello dalla seconda guerra mondiale. [...] Il primo Paese al mondo per richieste d'asilo ricevute nel 2014 è stata la Russia, con 274 700 richieste, il 99% delle quali presentate da cittadini ucraini in fuga dalla guerra dell'Ucraina orientale; la Russia era seguita dalla Germania, il Paese con più richieste nell'Unione Europea, con 202 645 richieste, il 20% di esse da siriani." (it.wikipedia)
Es ist 2014
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2020 - 21:56
Gino della Pignone
Caterina Bueno, accompagnata dalla chitarra di Andrea Degl'Innocenti, più di una volta ha cantato Gino della Pignone a me che non conoscevo l'esecuzione di Pino Masi.
L'arrangiamento era più semplice, nel testo al posto del Manfredi c'era Rifredi e la parlata era, di conseguenza, fiorentina.
Sì come Caterina era interessata ai ricercare i testi originali ma molto di più interessata alle modifiche, le trasformazioni e le dimenticanze che il popolo operava nel trasmettere oralmente i canti, ho trovato interessante questo esempio di "appropriamento" non so se fatto da uno della storica Pignone di Rifredi o se dalla memoria stessa di Caterina.
L'arrangiamento era più semplice, nel testo al posto del Manfredi c'era Rifredi e la parlata era, di conseguenza, fiorentina.
Sì come Caterina era interessata ai ricercare i testi originali ma molto di più interessata alle modifiche, le trasformazioni e le dimenticanze che il popolo operava nel trasmettere oralmente i canti, ho trovato interessante questo esempio di "appropriamento" non so se fatto da uno della storica Pignone di Rifredi o se dalla memoria stessa di Caterina.
Gino è i’ nome, sta a Rifredi
(continua)
(continua)
inviata da Giovanni Bartolomei da Prato 21/2/2020 - 18:49
L’uomo senza nome
da Ferite & Feritoie (2019)
feat. Michele Gazich
Mentre di ben altro colore e differente profondità è l’acqua che inghiotte L’uomo senza nome, quello che approda migrante sulle nostre rive e a cui l’indifferenza strappa il volto.
folkbulletin.com
feat. Michele Gazich
Mentre di ben altro colore e differente profondità è l’acqua che inghiotte L’uomo senza nome, quello che approda migrante sulle nostre rive e a cui l’indifferenza strappa il volto.
folkbulletin.com
Sono quello aggrappato al tuo sguardo sfuggente
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/2/2020 - 10:13
Mare di mezzo
2020
maredimezzo.com
Dall’inizio di questo nuovo secolo il mar Mediterraneo si è andato delineando come “mare di mezzo”. Una distesa d’acqua che divide due continenti culturalmente, socialmente ed economicamente distantissimi. Le vicende di questo mare non sono più legate, come al tempo degli antichi, al commercio e allo sviluppo di civiltà mitiche. Il suo nome, oggi, si associa a una dicotomia profondissima: la bellezza delle sue sponde, del suo ambiente naturale, dei suoi porti e delle sue città da una parte e il fenomeno migratorio, con i suoi tremendi sacrifici immani, dall’altra. Troppe volte sono state date notizie di barconi affondati in mezzo a quel mare. Troppe volte uomini, donne e bambini in cerca di un futuro migliore sono stati ripescati senza vita da quelle acque. Troppe volte se ne è sentito parlare in maniera disumana.
Tra coloro che cercano di combattere l’indifferenza... (continua)
maredimezzo.com
Dall’inizio di questo nuovo secolo il mar Mediterraneo si è andato delineando come “mare di mezzo”. Una distesa d’acqua che divide due continenti culturalmente, socialmente ed economicamente distantissimi. Le vicende di questo mare non sono più legate, come al tempo degli antichi, al commercio e allo sviluppo di civiltà mitiche. Il suo nome, oggi, si associa a una dicotomia profondissima: la bellezza delle sue sponde, del suo ambiente naturale, dei suoi porti e delle sue città da una parte e il fenomeno migratorio, con i suoi tremendi sacrifici immani, dall’altra. Troppe volte sono state date notizie di barconi affondati in mezzo a quel mare. Troppe volte uomini, donne e bambini in cerca di un futuro migliore sono stati ripescati senza vita da quelle acque. Troppe volte se ne è sentito parlare in maniera disumana.
Tra coloro che cercano di combattere l’indifferenza... (continua)
Tutto questo fuoco su di noi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 19/2/2020 - 09:45
Pablo
Quindi nessun Riferimento al Poeta Paplo Neruda assassinato dal regime di Franco! io avevo immagginato fosse così! Grazie!!
Vincenzo 5/2/2020 - 09:51
Mi chiamo Forse
si trova, unitamente ad altri capolavori, nel cd:
Francesco Benozzo-Fabio Bonvicini-Fratelli Mancuso:
Un Requiem Laico
Arci Reggio Emilia Fondazione Ex Campo Di Fossoli
2016
Francesco Benozzo-Fabio Bonvicini-Fratelli Mancuso:
Un Requiem Laico
Arci Reggio Emilia Fondazione Ex Campo Di Fossoli
2016
Flavio Poltronieri 4/2/2020 - 18:08
Rebellenlied
In effetti "Brennende Erde" raccoglie poesie anche di diversi anni prima della sua pubblicazione (1920)...
La datazione al 1918 è assolutamente corretta, tant'è che nell'album di Dieter Süverkrüp"Erich Mühsam: Ich lade Euch zum Requiem" (1995) il titolo è proprio "Rebellenlied 1918"...
La datazione al 1918 è assolutamente corretta, tant'è che nell'album di Dieter Süverkrüp"Erich Mühsam: Ich lade Euch zum Requiem" (1995) il titolo è proprio "Rebellenlied 1918"...
B.B. 2/2/2020 - 14:16
Fiat Justitia!
[1914]
Versi di Erich Mühsam, pubblicati nel marzo 1914 sulla rivista "Kain", da lui stesso fondata.
Musica di Dieter Süverkrüp nell'album "Erich Mühsam: Ich lade Euch zum Requiem" (1995), con Walter Andreas Schwarz.
Testo da LyricWiki
Versi di Erich Mühsam, pubblicati nel marzo 1914 sulla rivista "Kain", da lui stesso fondata.
Musica di Dieter Süverkrüp nell'album "Erich Mühsam: Ich lade Euch zum Requiem" (1995), con Walter Andreas Schwarz.
Testo da LyricWiki
Was kriegt der Proletarier
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/2/2020 - 13:56
Rima gli Italiani
2019
Da Kahbum
Episodio 10, 2ª serie
Kahbum è una serie musicale che racconta la nascita di una canzone attraverso la collaborazione tra due cantautori o band.
I musicisti si incontrano in uno studio dove trovano una busta con dentro un titolo. Da quel momento hanno 90 minuti per scrivere un pezzo.
E' un progetto che nasce per mettere in relazione musicisti e produrre contenuti originali. Non è un talent, non è una gara, non ci sono vincitori né giudici, è un luogo d'incontro dove si parla, si scrive e si suona liberamente.
Se la musica fosse un paesino di provincia Kahbum sarebbe il bar.
Come si evince dal video del "making of" l'idea è un lungo gioco di parole, dove il ministro diventa la minestra e dove le parole perdono la loro iniziale...
Da Kahbum
Episodio 10, 2ª serie
Kahbum è una serie musicale che racconta la nascita di una canzone attraverso la collaborazione tra due cantautori o band.
I musicisti si incontrano in uno studio dove trovano una busta con dentro un titolo. Da quel momento hanno 90 minuti per scrivere un pezzo.
E' un progetto che nasce per mettere in relazione musicisti e produrre contenuti originali. Non è un talent, non è una gara, non ci sono vincitori né giudici, è un luogo d'incontro dove si parla, si scrive e si suona liberamente.
Se la musica fosse un paesino di provincia Kahbum sarebbe il bar.
Come si evince dal video del "making of" l'idea è un lungo gioco di parole, dove il ministro diventa la minestra e dove le parole perdono la loro iniziale...
Rima rima rima
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 30/1/2020 - 10:29
Canzone per Ion
posso chiedere un link dove posso ascoltare la canzone per favore?
24/1/2020 - 14:35
Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]
COMMENTO ALLA VERSIONE DI ALBERTO MUSMECI
Ho trovato per caso in rete “Malarazza” che, stranamente, non conoscevo, nonostante che, essendo nato nello stesso anno del Mimmo nazionale, il 1928, avessi seguito tutti i suoi successi; sono fantastici sia il testo, ricavato dalla “Raccolta di canti popolari siciliani” di Lionardo Vigo, sia la musica di Modugno; Lionardo Vigo era un fililogo, letterato, patriota e poeta di Acireale, al quale è dedicata la piazza omonima col suo busto bronzeo; questa bella piazza, con giardino e chioschi, in centro città, è posta tra il palazzo Pennisi e il fianco della chiesa di S. Sebstiano. Anche la mia famiglia è originaria di Acireale, Jaci, come la chiamano gli acesi, (dalla denomminazione bizantina “Jachium”); mio padre era nato ad'Jaci.
(sulla vita di Vigo c'è tutto su Wikipedia. Per la struttura di governo della Sicilia pre unitaria vedi “La grande impresa”... (continua)
Ho trovato per caso in rete “Malarazza” che, stranamente, non conoscevo, nonostante che, essendo nato nello stesso anno del Mimmo nazionale, il 1928, avessi seguito tutti i suoi successi; sono fantastici sia il testo, ricavato dalla “Raccolta di canti popolari siciliani” di Lionardo Vigo, sia la musica di Modugno; Lionardo Vigo era un fililogo, letterato, patriota e poeta di Acireale, al quale è dedicata la piazza omonima col suo busto bronzeo; questa bella piazza, con giardino e chioschi, in centro città, è posta tra il palazzo Pennisi e il fianco della chiesa di S. Sebstiano. Anche la mia famiglia è originaria di Acireale, Jaci, come la chiamano gli acesi, (dalla denomminazione bizantina “Jachium”); mio padre era nato ad'Jaci.
(sulla vita di Vigo c'è tutto su Wikipedia. Per la struttura di governo della Sicilia pre unitaria vedi “La grande impresa”... (continua)
alberto musmeci 20/1/2020 - 12:12
A la huelga compañeras
Credo che andrebbe unita alla canzone "A la huelga" (già presente) essendone una rivisitazione
Lucone 19/1/2020 - 02:32
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