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Percorso Cile 1970-1990. La Unidad Popular, Allende, il golpe dell'11 settembre 1973, il regime di Pinochet

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Santiago de Chile

Santiago de Chile
Interpretata da Los Bunkers nel loro album intitolato “Música libre”, pubblicato nel 2010, interamente dedicato al rifacimento di canzoni di Silvio Rodríguez.

La loro versione fu utilizzata come tema principale nella seria televisiva “Los Archivos del Cardenal”, dedicata ai casi di perseguitati politici che durante il regime di Pinochet, tra il 1973 ed il 1992, furono seguiti dall’allora arcivescovo di Santiago Raúl Silva Henríquez (1907-1999), acerrimo nemico della dittatura.
Bernart Bartleby 9/2/2015 - 11:54
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Bestia

Bestia
[2006]
Scritta da Álvaro Henríquez
Nell’album de Los Tres intitolato “Hágalo usted mismo”

Se No es cierto è dedicata al vecchio dittatore Augusto Pinochet, schiattato pochi mesi dopo l’uscita di “Hágalo usted mismo”, un’altra canzone dell’album è invece dedicata a Juan Manuel Guillermo Contreras Sepúlveda, ufficiale cui Pinochet affidò il comando della Dirección de Inteligencia Nacional (DINA), il famigerato servizio d’intelligence e polizia politica del regime.

Manuel Contreras era legatissimo ai gruppi di estrema destra e alla CIA americana già dalla fine degli anni 60 ed era noto per la sua metodicità nella raccolta d’informazioni e per la sua efficienza. Tant’è che a pochi giorni dal golpe era riuscito ad attivare 7 campi di detenzione dove si lavorava a pieno “regime”.

Contreras fu anche l’ideatore ed organizzatore della cosiddetta “Operación Cóndor”, volta ad eliminare gli oppositori... (continua)
Bestia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/2/2015 - 23:09
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No es cierto

No es cierto
[2006]
Scritta da Álvaro Henríquez e Roberto “Titae” Lindl
Nell’album de Los Tres intitolato “Hágalo usted mismo”

Una canzone dedicata a Augusto José Ramón Pinochet Ugarte (1915-2006), uomo e soldato irreprensibile, onesto e leale.
Considerato apolitico e fedele alle istituzioni, nell’agosto del 1973 fu nominato capo dell’esercito cileno dal presidente cileno Salvador Allende in persona, consigliato in tal senso dal generale Carlos Prats che invece era inviso a parecchi settori militari.

Un mesetto più tardi fu proprio l’ottimo e fidato Pinochet a guidare il sanguinoso golpe militare contro il governo legittimo dell’Unidad Popular di Allende. E si autoproclamò capo supremo della nazione e presidente della giunta che governò manu militari il Cile fino al 1981.
In quegli anni fece eliminare fisicamente migliaia di oppositori, tra i quali il suo mentore Carlos Prats (assassinato a Buenos... (continua)
Nunca nadie entendío lo que dijiste ayer
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/2/2015 - 22:04
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Las horas

Las horas
[2004]
Parole di Denisse Malebrán, cantante del gruppo.
Musica dei Saiko
Il brano che dà il titolo all’album registrato a Santiago de Chile nel 2003, giusto a 30 anni dal golpe fascista dell’11 settembre 1973.

Una canzone introspettiva che racconta il dramma di una donna che ha visto l’uomo amato desaparecido durante gli anni più bui della dittatura militare in Cile.
Desiertos, ríos, mar
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/2/2015 - 21:01
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Lentes de Allende

Lentes de Allende
Canzone inedita scritta da Manuel García e Mario Villalobos, fonadatori del gruppo rock cileno Mecánica Popular

Formada en el año 1998, la agrupación de folklore-rock chilena Mecánica Popular dejó inmortalizada la canción “Los lentes de Allende”, composición que enfatiza las gafas características del líder político chileno.

“Lentes del Allende” gana en poesía simple pero llena de simbolismo sobre el modo en que la dictadura militar y sus elementos figurativos (”sangre, fuego, radares, hielo, infierno”) contrastan con todo aquello (avasallado por la fuerza militar) que condensan “Los lentes de Allende”. ”Giro hacia la gente, mis lentes de Allende”, es uno de los fragmentos de letra más lúcidos que identifica la sensibilidad humana de “saber mirar” a la gente con el legado político de Salvador Allende. Las “Lentes de Allende” ya no serían para la canción propiedad privada de Allende (o de su familia), sino del cantante Manuel García y de todo el pueblo chileno. (da 10 canciones de rock sobre el golpe militar en Chile)
Perros en la lluvia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/2/2015 - 18:35

Libertad para Luis Corvalán

Libertad para Luis Corvalán
[tra 1973 e 1976]
Parole e musica di Sergio Ortega (1938-2003), compositore e pianista cileno e militante comunista. Nel 1973 riparò in Francia, dove ha vissuto fino alla morte.
Canzone inedita
Testo trovato su Cancioneros.com

Luis Corvalán (1916-2010) è stato il segretario del Partito comunista cileno per più di 30 anni, dal 1958 al 1990.

Nel 1973, subito dopo il golpe, fu arrestato e detenuto senza accusa nel campo di concentramento dell’isola di Dawson. Nel 1976 il dittatore Pinochet propose a Brézhnev uno scambio di prigionieri politici: Luis Corvalán fu liberato e accolto in Unione Sovietica e i russi liberarono il dissidente Vladímir Bukovski.

Il figlio di Luis Corvalán, Luis Alberto, pure lui comunista e leader studentesco, fu anch’egli arrestato e detenuto nel campo di concentramento di Chacabuco dove, con il compagno Ángel Parra ed altri detenuti, nel 1974 registrò clandestinamente... (continua)
Un grito gigante la tierra recorre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/2/2015 - 11:39
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La canción de Luciano

La canción de Luciano
[1972]
Parole e musica di Patricio Manns
Nel disco “Chants de la résistance populaire chilienne”, inciso nel 1974 con i Karaxú, gruppo fondato dallo stesso Manns durante l’esilio in Francia dopo il golpe militare in Cile nel 1973.
Testo trovato su Cancioneros.com

Canzone dedicata a Luciano Cruz Aguayo (“Juan Carlos” nella clandestinità), uno dei dirigenti del MIR (Movimiento de Izquierda Revolucionaria), morto in circostanze misteriose il 14 agosto de 1971. Due giorni dopo anche la sua compagna, docente di sociologia di origine francese, fu trovata morta nello stesso modo, asfissiata.

Negli archivi della CIA, oggi in parte declassificati, si ipotizza che Luciano Cruz Aguayo, leader emergente e particolarmente radicale e rigoroso, sia rimasto vittima di una faida interna alla sinistra cilena. Sembra infatti che Cruz Aguayo si fosse permesso di espellere dal MIR tal Max Marambio, il potente... (continua)
Al paso de Luciano
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/2/2015 - 09:35
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A Víctor le falta una guitarra

A Víctor le falta una guitarra
Parole e musica di Tito Fernández, “El Temucano”
Nell’album “El canto del Temucano”, pubblicato nel 1987
A Víctor le falta una guitarra
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/1/2015 - 10:43
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Pum-Pum te maté (Y se hacían llamar Patria y Libertad)

Pum-Pum te maté (Y se hacían llamar Patria y Libertad)
[1973]
Parole e musica di Tito Fernández
Lato B di un 45 giri pubblicato nell’anno del golpe militare fascista in Cile
Forse proprio per questo la canzone non fu inclusa in nessun LP

Una canzone che ironicamente denunciava la violenza fascista in Cile prima del golpe dell’11 settembre. Il sottotitolo fa diretto riferimento ad uno dei gruppi paramilitari di estrema destra che funestarono, con omicidi, sabotaggi e atti terroristici, gli anni del governo dell’Unidad Popular di Salvador Allende (dal novembre 1970 fino alla sua morte durante l’attacco dei golpisti al palazzo presidenziale de La Moneda).

Il Frente Nacionalista Patria y Libertad ha come simbolo l’“araña negra”, il ragno nero cui Tito Fernández fa ironicamente riferimento in una strofa di questa sua canzone. Venne fondato nel 1970 come comitato civico che si opponeva all’elezione di Allende ma poi si trasformò subito in un... (continua)
Desde niño me ha gustado
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/1/2015 - 10:10
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El tero-tero

El tero-tero
[197?]
Parole e musica di Marcos Velásquez
Nell’album “Chants pour un peuple en lutte”, realizzato dall’uruguayo Marcos Velásquez a Parigi dopo il 1973, quando fu costretto come molti a fuggire dal Cile, dove viveva da anni.

Il tero-tero (Pavoncella cilena) è un uccello tipico della Patagonia. E’ sociale, vive in chiassose colonie, si muove a terra con rapide corse a scatti, spesso in gruppi di individui sincronizzati tra loro, cosicchè sembra quasi che compiano una danza, tant’è vero che tero-tero è anche il nome di un ritmo ballabile.

Ma qui il simpatico uccelletto patagonico è un pretesto per la descrizione delle differenti reazioni dei “compagni” all’avvento della dittatura, quando a continuare a dire e a fare certe cose ci si poteva rimettere molto, non solo il nido ma anche la vita…
Compañeros tero tero
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/1/2015 - 15:58
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El diccionario

El diccionario
Parole e musica di Marcos Velásquez
Interpretata da Alfredo Zitarrosa nell’album “Melodía larga” pubblicato nel 1984
Testo trovato su Cancioneros.com

Purtroppo i geniali versi centrali della seconda strofa (“Quando in Cile il fascismo rideva in inglese, in spagnolo piangeva più di un francese”) vengono sostituiti da Zitarrosa con i corrispondenti della prima…
¡Qué mala suerte tienen los que quisieran,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/1/2015 - 14:24
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Provincias (I y II)

Provincias (I y II)
[1977]
Musica di Patricio Castillo
Le parole sono una trasposizione poetica dell’omonimo racconto di Ariel Dorfman, scrittore argentino ma cileno d’adozione, contenuto nella terza sezione del suo “Cría ojos”, raccolta di racconti dedicati alla descrizione della situazione del popolo cileno sotto la dittatura militare fascista.
Nel disco di Patricio Castillo intitolato “Provinces”, pubblicato in Francia dalla Le Chant du Monde nel 1977.

Il titolo dei racconti di Dorfman, raccolti e pubblicati in Messico nel 1979, fa riferimento al proverbio spagnolo “Cría cuervos y te sacarán los ojos”, ossia “Alleva pure i corvi e vedrai che poi ti caveranno gli occhi”, un mònito che vale per ogni epoca, anche per noi, oggi: se si continuano ad allevare e nutrire i fascisti (e gli intolleranti, e i razzisti, e i farabutti), verrà il giorno che questi ci toglieranno la libertà. Ma Dorfman trasforma il... (continua)
I

(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/1/2015 - 10:30
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Marinera del regreso

Marinera del regreso
[1976]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco “Isabel y Ángel Parra”, realizzato con la sorella Isabel in Francia, dove i Parra si erano rifugiati dopo il golpe fascista in Cile nel 1973
Testo trovato su Cancioneros.com
Si un hombre quiere cantar
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/1/2015 - 09:41
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El día que vuelva a encontrar

El día que vuelva a encontrar
[1976]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco intitolato “Ángel Parra de Chile”, realizzato in Francia dove l’autore era riparato dopo l’avvento della dittatura fascista nel 1973
Ne esiste anche un’edizione italiana intitolata “La Libertà”, pubblicata quell’anno stesso da I Dischi dello Zodiaco
Testo trovato su Cancioneros.com
El día que vuelva a encontrar
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/1/2015 - 09:27
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A pie camino

A pie camino
[1973]
Parole di Alejandro Rivera (?)
Musica di Julio Numhauser, nel duo Amerindios insieme a Mario Salazar, e tra i fondatori dei Quilapayún
Nel disco intitolato “Tu sueño es mi sueño, tu grito es mi canto...”

Cile, 1973, annus horribilis.
Un’altra canzone di Julio Numhauser inclusa in questo LP, quella intitolata “Mi río”, vinse la XIVma edizione del Festival de la Canción de Viña del Mar, interpretata da Charo Cofré. Poi Pinochet e la fine di tutto. Non bastarono le “manos cerradas” e i “puños en alto” contro la furia e la ferocia di “los que venían a detenerlos”…
A pie camino, pisando barro
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/1/2015 - 17:33
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Todo cambia

Todo cambia
TUTTO CAMBIA
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 18/10/2014 - 17:21
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The Electrician

The Electrician
1978

Preceded and paralleled by a slow, haunting drone of synth strings accompanied by a repeated percussive bass note, these verses convey an equally sinister allegory. With John Walker softly harmonizing along, Scott Walker sets the scene, describing the torture against Chilean dissidents under the Pinochet dictatorship. The torture is slow and conducted in the low light of a torture chamber. Scott continues, emphasizing the severity of these sadistic acts, saying, “There’s no help, no.” Here, Scott is speaking as the torturer, assuring his victim that salvation is not coming. The music accompanying these lines is constant and feeds into the song’s emotional bridge.

In Chile, converted cultural centers, stadiums, locker-rooms, and even The Esmeralda, a ship of the Chilean Navy, were used as torture chambers. Under Augusto Pinochet, there were 1,300 prison camps and torture centers. The... (continua)
Baby, it's slow
(continua)
inviata da krzyś 8/10/2014 - 01:35
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Que nuestras manos se unan

Que nuestras manos se unan
[1981]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco “Isabel et Ángel Parra”, con la sorella Isabel Parra, realizzato in Francia dove i due erano esuli.
Alabado sea el niño
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/9/2014 - 22:16
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Por cantar con alegría

Por cantar con alegría
[1981]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco “Isabel et Ángel Parra”, con la sorella Isabel Parra, realizzato in Francia dove i due erano esuli.
Qué largo se me ha hecho el viaje
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/9/2014 - 21:47
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Salvador

Salvador
11 de septiembre de 2014
SALVADOR
(continua)
11/9/2014 - 23:35
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Chile herido

Chile herido
Ho riascoltato questa canzone e mi sono accorto che dice "su tierra" e non "su patria" (già corretto anche nella traduzione italiana) e anche "el mañana" e non "la mañana", quindi dovrebbe essere "il domani" e non "il mattino", giusto?
Lorenzo 11/9/2014 - 16:42
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Hanno picchiato Damiano (sul portone di casa)

Hanno picchiato Damiano (sul portone di casa)
2012
Lontano dal cerchio

la storia è simbolica e inventata, ma si ispira ad eventi reali. La violenza del potere costituito nei confronti della dissidenza è cronaca quasi abituale. L’insofferenza alla violenza del sopruso accentua il bisogno di denunciare, almeno con la realtà delle parole, la prevaricazione, prescindendo dalle motivazioni in campo.
Storie che non sanno di niente solo perché qualcuno non vuol farle sapere
(continua)
inviata da DonQuijote82 21/7/2014 - 20:13
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Chile resistencia

Chile resistencia
Nella seconda versione c'è un'introduzione parlata, qualcuno ha la traduzione?
Visto che la canzone è stata usata per una campagna elettorale del Presidente Allende, è possibile che si tratti proprio di lui, o di un estratto di un suo discorso?
Marco 11/7/2014 - 12:48
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Todo cambia

Todo cambia
TOTU CÀMBIAT
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2014 - 10:33
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Isla Dawson

Isla Dawson
E' morto questa notte Enrico Fontanelli, fondatore e polistrumentista degli Offlaga Disco Pax. La notizia è stata data dagli altri componenti della formazione emiliana, Max Collini e Daniele Carretti. Una scomparsa improvvisa, dovuta ad una malattia.

Enrico si occupava anche delle grafiche, e aveva anche fatto da produttore a I Cani - insieme alla band - per il secondo album, “Glamour”.

Ecco il messaggio che è stato diffuso pochi minuti fa:

Qui Daniele e Max. Dobbiamo darvi una notizia terribile. Questa notte Enrico Fontanelli, nostro fratello da sempre in questa avventura chiamata Offlaga Disco Pax e fondatore insieme a noi del gruppo, ci ha lasciati. Non stava bene da qualche tempo, ma certo non immaginavamo un epilogo del genere e non abbiamo parole per esprimere alla sua compagna Elena, alla sua bellissima bambina Leila nata pochissimi mesi fa, alla sua famiglia, ai suoi fratelli... (continua)
daniela -k.d.- 5/4/2014 - 13:38
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Dónde están

Dónde están
DOVE SONO?
(continua)
inviata da Diana Di Francesca 16/2/2014 - 23:20
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Balada del que nunca fue a Granada

Balada del que nunca fue a Granada
BALLATA DI COLUI CHE NON ANDO' MAI A GRANADA
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 10/2/2014 - 18:49
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Dime soldado chileno

Dime soldado chileno
Il testo di "Ci siam spezzati le mani" (1966), la canzone di Leoncarlo Settimelli da cui i Tiempo Nuevo trassero la musica per la loro "Dime soldado chileno"

Tra amori ed utopie sono in molti ad essersi spezzati le mani, e non solo quelle...

CI SIAM SPEZZATI LE MANI

Guardate quelle sue mani
larghe ma vuote di fatti,
guardate dentro i suoi occhi
pieni di sole parole, pieni di sole parole.

Gli anni migliori ha passato
ad imparar che il coraggio
non sempre porta vantaggio,
è sempre meglio aspettare, è sempre meglio aspettare.

Ci siam spezzati le mani
a coltivare dei fiori,
ad innalzare cartelli,
a predicare l'amore.

C'era una donna e gli disse:
«Vieni, conosco la strada,
però ci vuole coraggio
e non ti devi fermare, e non ti devi fermare».

E incominciò a camminare,
però era lunga la strada
e quando indietro ha guardato
era rimasto già solo, era rimasto già solo.

Ci siam... (continua)
Bernart Bartleby 2/1/2014 - 14:25
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Todo cambia

Todo cambia
Dopo questo ripasso vorrei rivedere il film. Mi è rimasto impresso dalla prima visione. La voce di Mercedes Sosa ritorna fascinosa e struggente. La bellezza rimane intatta.
Geniale Nanni Moretti nelle sue scelte.
anna maer 27/12/2013 - 17:46
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Ha llegado aquel fabuloso tiempo de vivir

Ha llegado aquel fabuloso tiempo de vivir
[1971]
Parole di Osvaldo Rodríguez (1943-1996), meglio noto come Gitano Rodríguez, cantautore e poeta cileno, esule negli anni della dittatura, morto a Bardolino, Verona, di un fulminante cancro al pancreas.
Musica di Martin Micharvegas ed Albee Pavesse.
Nel disco “Tiempo de vivir”, pubblicato nel gennaio del 1972.

Un ottimismo che fu barbaramente stroncato poco tempo dopo, all’alba dell’11 settembre del 1973.
A differenza di tanti altri, Víctor Jara compreso, sorpresi e travolti dal golpe, Osvaldo Rodríguez riuscì a rifugiarsi nell’ambasciata argentina a ‎Santiago per poi vivere da esule tra Praga e Parigi e facendo ritorno in Cile solo nel 1989…
En un viejo libro donde yo pude leer
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/12/2013 - 14:25
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Camarade Chili

Camarade Chili
[1974]
Parole e musica di Jean-Max Brua
Orchestrazione e direzione musicale di Jean Musy.
Nell’album intitolato “Le visage de l’homme”




Il retro della copertina è una foto di David Burnett scattata durante i funerali di Pablo Neruda celebrati pochi giorni dopo il golpe militare in Cile…

Il fotografo ricorda che la folla, appena il feretro superò la porta del cimitero, cominciò ad intonare L’Internazionale a gola spiegata e a pugno chiuso, incurante dei soldati e degli agenti dei servizi che filmavano la scena… Chi fece l’orazione funebre con voce tonante fu lo scrittore Francisco Coloane (1910-2002)…
Camarades chantiers, camarades labours,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/12/2013 - 15:15
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Los que se quedaron

Los que se quedaron
‎[2013]‎
Parole di Eduardo Carrasco
Musica di Felipe Ilabaca González (1973-), musicista cileno integrante del gruppo folk rock ‎‎“Chancho en Piedra”.‎
Nell’album intitolato “Encuentros”, uscito di recente.‎
Testo trovato su Cancioneros.com

La “Cooperativa” citata è Radio Cooperativa di Santiago, un’emittente legata al partito ‎democristiano ma che si oppose alla dittatura e denunciò le violazioni dei diritti umani da parte dei ‎militari golpisti…‎
Los que no se fueron
(continua)
inviata da Bernart 8/11/2013 - 09:43
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Compañero

Compañero
[1974?]
Parole e musica di Marcelo Puente.
Non so se sia qualla la prima incisione del brano, ma lo trovo in “Blazing Frontiers”, disco del 1979 dei “Compañeros”, gruppo composto da cileni e greci ma con base in Canada, fondato nel 1978 dallo stesso Marcelo Puente.

Anche questo brano - come altri già presenti su queste pagine, ad esempio Yo pisaré las calles nuevamente - è dedicato alla memoria di Miguel Enríquez, leader carismatico del MIR, il Movimiento de Izquierda Revolucionaria cileno, ucciso dalla DINA, la polizia segreta di Pinochet, il 5 ottobre 1974.

La canzone, interpretata da Mariana Montalvo (musicista cilena trapiantata a Parigi), fa parte della colonna sonora del film documentario “Calle Santa Fe” diretto nel 2007 dalla cineasta cileno-francese Carmen Castillo, che di Miguel Enríquez era la compagna proprio quando lui venne ammazzato. Lei stessa rimase gravemente ferita... (continua)
Compañero
(continua)
inviata da Bernart 1/11/2013 - 23:30
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Yo pisaré las calles nuevamente

Yo pisaré las calles nuevamente
Non che la prospettiva di questa canzone cambi radicalmente ma - a quanto riferisce questo articolo tratto da un numero del 2004 de La Nación (quotidiano del Costa Rica) - Pablo Milanés non la scrisse nel 1973, nell’immediatezza del golpe in Cile, ma precisamente il 5 ottobre 1974, qualche minuto dopo aver appreso la notizia dell’uccisione da parte della DINA, la polizia segreta di Pinochet, di Miguel Enríquez, leader carismatico del MIR, il Movimiento de Izquierda Revolucionaria.

La sera scorsa ho visto questo film: interessante, importante, anche se non l’ho trovato particolarmente riuscito.
Senza dubbio “Calle Santa Fe” racconta bene il Cile di allora, la grande speranza della rivoluzione sociale e dell’Unidad Popular troppo presto tradita dal fascismo e affogata in un lago di sangue. E descrive altrettanto bene il dramma di chi, come la Castillo, oltre alla sconfitta ha dovuto subire... (continua)
Bernart 1/11/2013 - 22:26
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Victor

Victor
[2010]
Victor - Chanson québécoise
Paroles et musique : Jean-François LESSARD – 2010
Testo e musica: Jean-François Lessard, 2010

Victor, elle s'intitule Victor, la chanson ?

Exactement. Et comme tu le vois à son auteur et son interprète – Jean-François Lessard, c'est une chanson québécoise. Avant d'aller plus avant en ce qui concerne la chanson elle-même, deux mots de la chanson québécoise en général et pour en dire ce que tu devines, à savoir qu'on n'en connaît pas grand chose de ce côté de la mer océane. Pour ajouter que ce n'est pas qu'on n'aimerait pas la connaître... Surtout celle d'aujourd'hui. Car pour celle d'hier ou d'avant-hier, elle a su trouver son chemin. Mais comment faire ?

Le mieux serait sans doute que l'un ou l’autre habitant du Québec fasse le relais auprès des CCG.

Bon... En attendant, je reviens à la chanson intitulée Victor et à ce qu'elle raconte. Elle raconte... (continua)
Depuis qu'on laisse tomber la nuit
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/10/2013 - 14:36

Cile, 11 settembre 1973

Antiwar Songs Blog
Cile, 11 settembre 1973
Non vedo alcuna ragione per cui ad un paese dovrebbe essere permesso di diventare marxista soltanto perché il suo popolo è irresponsabile. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a decidere da soli. (Henry Kissinger, premio Nobel per la pace 1973) Racconta Miguel Littín, il regista cileno de “La tierra […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-11 07:32:00
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Elegía a Salvador Allende

Elegía a Salvador Allende
[1977]
"Cuba sí, Yankees no - Carlos Puebla y Los Tradicionales en vivo en España"

Nella breve introduzione Carlos Puebla racconta come nacque la canzone:
"Estábamos nosotros en París y nos llegó la noticia de la caída de Salvador Allende. ¡Cómo los pueblos del mundo sintieron, con que dolor, con que profundidad sintieron la caída de Salvador Allende!
Nosotros la sentimos igual que todo el mundo, pero me parece que un poquito más, porque hacía muchos años que éramos amigos personales de Salvador, durante muchos, muchos años.
Entonces, el día 12, al día siguiente, en el teatro de la Mutualité allí en París, estrenamos esta canción."
Alla fine del brano il pubblico spagnolo (siamo nel 1977!) esplode in un grido ripetuto: "¡Libertad! ¡Libertad!"

Il testo l'ho ricavato dall'audio, che non è sempre chiarissimo, ogni correzione è benvenuta.
Yo que canté por tu vida
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 30/7/2013 - 17:04




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