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Percorso Primavera di Praga 1968

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Natalia

Natalia
Album: From Every Stage (Live, 1976)
Parole e musica di Shusha Guppy

Natalya Gorbanewskaya è una poetessa russa nata nel 1936. Nel 1968 scrisse una poesia in cui prendeva posizione contro l'invasione della Cecoslovacchia. Come succedeva spesso ai dissidenti, il governo sovietico la rinchiuse in un ospedale psichiatrico (nonostante avesse appena dato alla luce un figlio da cui fui separata), dove rimase ben tre anni fino al 1972. Joan Baez incise la canzone Natalia nel 1976. Nell'introduzione arriva a dichiarare "E' grazie a persone come Natalya che io e voi siamo ancora vivi e camminiamo sulla faccia della terra".
Where is the earth
(continua)
24/11/2012 - 16:14
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Przyjaciół nikt nie będzie mi wybierał

Przyjaciół nikt nie będzie mi wybierał
[1981]
testo dal sito
tekstowo.pl

Testo e musica: Andrzej Garczarek

Questa canzone del poeta e cantautore polacco Andrzej Garczarek risalente agli anni ottanta dal titolo "przyjaciół nikt nie będzie mi wybierał" si iscrive bene nella polemica in corso sulla primavera di Praga

La canzone è stata registrata durante il I Przegląd Piosenki Prawdziwej "Zakazane Piosenki" (Prima rasegna della canzone vera "Canzoni proibite") che si è svolta nei giorni 20,21,22 dell'agosto 1981 a Gdańsk (Danzica), nel primo anniversario della rivolta operaia dei cantieri navali di Danzica.
All'evento, ideato da Maciej Zembaty, hanno partecipato vari artisti, tra quali: Antonina Krzysztoń, Jacek Kaczmarski, Przemysław Gintrowski, Zbigniew Łapiński, Jacek Kleyff, Jacek Zwoźniak.

Su invito di Maciej Zembaty, che negli anni 70 aveva tradotto molte canzoni di Leonard Cohen, la rassegna prevedeva la partecipazione... (continua)
Przyjaciół nikt nie będzie mi wybierał
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 16/7/2012 - 00:53
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Pochodnie

Pochodnie
(12.1.1989)

Una canzone del cantautore polacco dedicata al suicidio di Jan Palach, eroe della Primavera di Praga. Il titolo significa "Torce".
Pamięci Jana Palacha
(continua)
13/7/2012 - 22:42
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Citizen Ship

Citizen Ship
‎[1979]‎
Album “Wave”‎
Scritta da Patti Smith e dal bassista Ivan Kral, rifugiato cecoslovacco negli Stati Uniti in seguito all'invasione sovietica.
Testo corretto da Patti Smith Collected Lyrics

Behold, you have driven me out this day from the face of the earth; and from thy face shall I be hid; and I shall be a fugitive and a vagabond in the earth - genesis 4:14

dedicated to ivan kral born in prague, czechoslovakia
nationality: stateless


“‘Citizen Ship’ is just a song talking about what it was like in 1968, when Ivan Kral escaped from Czechoslovakia to America and Patti Smith escaped from New Jersey to New York City. It’s when I met Robert Mapplethorpe ― I mean, it doesn’t matter what it’s about. We all have personal things from 1968, certain impressions ― at least some of us do… It’s just a reflection.
Patti Smith
It was nothing. It didn't matter to me
(continua)
inviata da Bartleby 16/3/2012 - 10:34
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Czechoslovakia

Czechoslovakia
[1969]
Album “Streetnoise” inciso da “Julie Driscoll, Brian Auger and the Trinity”.
Testo piuttosto incerto trovato qui e risistemato all’ascolto, come ne sono stato capace (vedi i punti interrogativi).
Many people I know with no where to go,
(continua)
inviata da Bartleby 7/6/2011 - 09:37
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The Old Man's Back Again (Dedicated to the Neo-Stalinist Regime)

The Old Man's Back Again (Dedicated to the Neo-Stalinist Regime)
[1969]
Album "Scott 4"

"Scott Walker’s passionate leftist political beliefs had been no secret by the time “The Old Man’s Back Again” was written and recorded, but the event which prompted one of his most pointed songs found him tackling not a right-wing dictatorship (as he later would with “The Electrician”) but a left-wing one. The subtitle – “Dedicated to the Neo-Stalinist Regime”) specifically refers to the repressive Czech government that overthrew the Prague Spring era in 1968 with Soviet military help, the ‘old man’ himself being the ghost of Stalin returned to a horrific new life. “The Old Man’s Back Again” found Walker blending a symbolic lyric of destruction and death with a striking combination of rumbling, prominent funk bass and a post- Ennio Morricone western-orchestral arrangement, stabbing strings courtesy Peter Knight and mournful, almost Russian chorale-tinged wordless... (continua)
I seen a hand, I seen a vision
(continua)
inviata da Alessandro 1/2/2010 - 12:47
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Une ville

Une ville
[1970]
Album "François Béranger"

la fine della primavera a Praga nel 1968.
Construis dans ta tête une ville
(continua)
inviata da Alessandro 16/12/2009 - 14:13
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Au Chili comme à Prague

Au Chili comme à Prague
[1979]
Album "Enfadolescence"

Questa piacerebbe a Don Curzio Nitoglia ma forse non lo sapremo mai, avendo egli abbandonato per sempre questo sito di comunistacci, anarchiconi e perfidi giudei cattivoni e irriguardosi...

Mai dire mai, come c'insegna quello stronzo di spione al soldo di sua maestà britannica, Iàmes Bonde! Ad ogni modo, piaccia o non piaccia a Don Curzio (che salutiamo), è una canzone degnissima di un artista francese di cui ho rischiato di vedere un concerto: poco prima che me ne andassi dalla Francia carbonifera, birrosa, immigrata e semilepenizzata del suo estremo nord, Serge Lama era in concerto a Anzin, a due km da Bruay sur l'Escaut, dove peraltro c'era una banca che è meglio che non ricordi (no, comunque, NON la ho rapinata a mano armata, sia ben chiaro) e, alle 19 in punto, si spandeva per le strade il soave odore dello strutto usato per preparare le buonissime, seppur... (continua)
Au Chili comme à Prague
(continua)
inviata da Alessandro 9/3/2009 - 21:59
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Camarade

Camarade
1970
C'est un joli nom, Camarade
(continua)
inviata da Jacky Fluttaz 29/10/2008 - 22:56
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Dědicům Palachovým

Dědicům Palachovým
[1970]
Testo e musica di Karel Kryl
Lyrics and music by Karel Kryl
Album: Maškary



Dall'album "Maškary", stampato in 1000 copie in allora Germania Ovest dall'editore Caston. Le 300 copie sono arrivate in qualche modo in Cecoslovacchia, comunque.

Un'altra canzone dedicata a Jan Palach, stavolta da uno dei maggiori cantautori cechi. Karel Kryl, nato nel 1944 a Kroměříž e morto a soli cinquant'anni nel 1994 a Monaco di Baviera, è giustamente considerato nel suo paese un vero mito, paragonabile a ciò che è in Italia Fabrizio de André. Della canzone verrà fornita una traduzione appena possibile.
Milion slepých očí, na erbu hlava hadí,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/8/2008 - 15:32
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Ticho

Ticho
Testo e musica di Bohdan Mikolášek
Lyrics and music by Bohdan Mikolášek
Album: Znovu

Forse la più famosa canzone del pastore evangelico e cantautore ceco Bohdan Mikolášek, nato nel 1948: parla di Jan Palach e del suo estremo atto di protesta. Ne proponiamo il testo originale in attesa di reperirne una traduzione, oppure che uno dei nostri volonterosi collaboratori se ne occupi. Il testo, privo purtroppo dei numerosi segni diacritici della lingua ceca (una pessima abitudine che non ci stancheremo mai di stigmatizzare seppur comprendendone la "comodità"), proviene dal sito ufficiale dell'artista, da dove è possibile anche ascoltare e scaricare la canzone ma in formato .wma. Ci occuperemo anche di ricostruire il testo nell'esatta grafia. [RV]

Ticho a lidé proudí ulicí
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/8/2008 - 15:21
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פראג

פראג
Prag
[1969]
Album: מתוך: "פוזי"
"Poozy" (1969)
אריק איינשטיין ושלום חנוך
Scritta da Shalom Hanoch
Written by Shalom Hanoch

Scritta da Shalom Hanoch e interpretata da Arik Einstein al festival della canzone israeliana del 1969, era un lamento per la sorte della città di Praga dopo l'invasione sovietica e fa riferimento al sacrificio di Jan Palach.
[1] [2] אל העיר שבוית החלום
(continua)
inviata da Riccardo Venturi / ריקרדו ונטורי 16/3/2007 - 18:03
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Praga

Praga
(1989)
Vita, morte e miracoli
Sonia era il suo nome
(continua)
inviata da Silva 24/2/2007 - 18:19
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A Satana

A Satana
Nizza. 17.02.2007 Giorno ventoso e bigio
À SATAN
(continua)
inviata da Daniel Bellucci 21/2/2007 - 14:19
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1968

1968
(1978)
Album: Inventario

Una canzone su quell'anno formidabile....

Il testo è ripreso da Tlatelolco en la canción comprometida, sebbene soltanto un verso faccia riferimento al massacro di Plaza de las tres Culturas. Per questo motivo non la inseriamo nel relativo percorso. [RV]
Aquel año mayo duró doce meses
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/8/2006 - 11:28




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