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Percorso Genocidio dei Nativi Americani

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Oh Shenandoah

anonimo
Oh Shenandoah
Lyrics from prior to 1860, as given in Sea Songs and Shanties, collected by W.B. Whall, Master Mariner (1910)

Testo ripreso da Terre Celtiche a cura della bravissima Cattia Salto, e da wikipedia

“Oh Shenandoah” è una canzone folk americana dalle origini incerte, ma si ritiene faccia parte dei canti dei viaggiatori canadesi e americani che attraversavano il fiume Missouri con le canoe per cacciare o commerciare con i nativi americani. Siamo nell’epoca dei trappers e dei commercianti di pellicce, i primi bianchi che si avventuravano nei territori sconosciuti e selvaggi dell’Ovest, ricchi di foreste e di praterie sconfinate.

Le versioni più “vecchie” raccontano un po’ tutta la storia o meglio la storiella con l’uomo bianco buono (un onesto commerciante di pelli, francese si presume) che si innamora della bella nativa americana, ma si arrende di fronte al rifiuto del padre; ecco che arriva... (continua)
The Missouri(1), she’s a might river
(continua)
inviata da dq82 5/2/2016 - 09:22
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Look at Us

Look at Us
[1992]
Parole e musica di John Trudell
Outtake dell’album “AKA Grafitti Man”, presente nel CD single “Rockin The Res”.

Già parecchi anni fa John Trudell - autore, poeta, musicista di origine Santee-Dakota, militante per i diritti dei nativi americani – dichiarò che “La terza guerra mondiale è già cominciata. E’ quella contro i poveri.”
Bisogna ricordare che negli anni 70, quelli dello scontro frontale tra governo federale e la parte più radicale della nazione indiana, John Trudell è stato per parecchi anni portavoce dell’American Indian Movement, fino al febbraio del 1979 quando, poche ore dopo un meeting in cui Trudell aveva bruciato una bandiera americana in segno di protesta contro il governo, un enorme rogo distrusse la sua casa nella Duck Valley Indian Reservation in Nevada. Nell’incendio perì l’intera famiglia di Trudell, la moglie Tina Manning – anch’essa un’attivista radicale... (continua)
At times they were kind, they were polite in their sophistication, smiling but never too loudly acting in a civilized manner an illusion of gentleness always fighting to get their way. while the people see, the people know, the people wait, the people say the closing of your doors will never shut use out, the closing of your doors can only shut you in.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/9/2015 - 10:28
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The Lone Ranger

The Lone Ranger
[1973]
Parole di Oscar Brown Jr.
Misica di Floyd Morris
Singolo poi incluso nell’album “Brother Where Are You” del 1974

The Lone Ranger, il giustiziere mascherato, ed il suo “fido” assistente Tonto si trovano circondati da indiani ostili... Ma Tonto si ricorda di essere un pellerossa pure lui... “Cazzi tuoi, visopallido! Hi ho, Silver!”... Tonto, okkei, ma mica scemo!
The Lone Ranger and Tonto
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/8/2015 - 22:05
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If I Could Not Be an Indian

If I Could Not Be an Indian
[1965]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “On The Warpath”
If I could not be an Indian but I could choose my clan
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/8/2015 - 10:05
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Hymn 43

Hymn 43
(1971)
dall'album Aqualung
Parole e musica di Ian Anderson

Mascherata da preghiera, la canzone è in realtà un attacco all'utilizzo strumentale della religione per giustificare le proprie malefatte. La prima strofa è molto esplicita. Ci sono persone che nella preghiera chiedono a Dio di aiutarli per cose profane come gli affari, le relazioni sentimentali o persino la guerra.

Nella seconda strofa addirittura il "nostro Dio" dà il permesso di colonizzare l'intero continente uccidendo i nativi americani per far posto agli studios di Hollywood.

Se Gesù salva, farebbe bene a salvare se stesso da chi utilizza il suo nome... Nell'ultima strofa Gesù è presentato infine come un uomo, libero da tutto quello che gli uomini hanno fatto in suo nome.

Vengono in mente le pagine di Saramago dal Vangelo secondo Gesù Cristo quando Gesù ascolta le parole di un Dio preveggente e compiaciuto che gli elenca... (continua)
Our father high in heaven-smile down upon your son.
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 10/8/2015 - 23:29
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Tecumseh

Tecumseh
[1963]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”

Canzone dedicata a Tecumseh (Tekoomsē, che in lingua Shawnee significa “Stella cadente” oppure “Pantera accovacciata nel cielo”), leggendario capo di una confederazione di tribù native algonchine che occupavano territori oggi divisi tra Oklahoma, Kentucky, Ohio e West Virginia.
I nativi di lingua Shawnee si allearono con i britannici durante la guerra d’indipendenza, perché quelli avevano loro garantito una relativa autonomia, e anche dopo continuarono a combattere contro gli americani i quali, dal canto loro, li vedevano come traditori e avevano ancora meno scrupoli a massacrarli

Tecumseh era nato – si dice, di padre inglese - nel 1768 nella zona dello Scioto River in Ohio ed aveva capito molto presto che i nativi dovevano contrastare in armi l’avanzata dei bianchi se volevano... (continua)
Crouching Panther made the fine old stand
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 15:35
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Damn Redskins

Damn Redskins
[1963]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”
Oh, it's trouble trouble trouble
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 14:51
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Look Again to the Wind

Look Again to the Wind
[1963]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”
Now we shall go forward
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 14:40
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The Crimson Parson

The Crimson Parson

Letter by Silas Soule to Walt Whitman

February 12, 1865.
To: Walter Whitman,
Paymaster Office
Washington City

Dear Walt,
The Cheyennes didn't get their lands. Or food. Or justice. What they got was slaughtered. Last November 29th the governor sent out Colonel Chivington and a regiment of Hundred Daysers just to kill the ones that camped under our protection at Sandy Creek. Along the way they managed to surround Fort Lyons, dragoon the Colorado First and me. The colonel cried for vengeance, said he'd string up any son-of-a-bitch who'd bury their bodies or their bones, quote unquote. It wasn't an army, it was a mob. I flat refused to order any of my men or open fire. I soon found out what's underneath that hide of Christian love. The colonel-preacher went at me like I was 666 itself. But I stuck fast; two days I testified before an Army board, the colonel shouting challenges, the works.... (continua)
Bernart Bartleby 6/8/2015 - 12:09
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I’m an Indian, I’m an Alien

I’m an Indian, I’m an Alien
[1965]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “On The Warpath”
I’m an Indian, I’m an alien
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 10:25
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Hey, Mr. President

Hey, Mr. President
[1963]
Parole e musica di Peter LaFarge (1931-1965)
Nel disco intitolato “As Long As The Grass Shall Grow”

Ehi, signor presidente, vediamo un po’ cosa succederebbe se le cose andassero al rovescio, se foste voi bianchi a stare nelle riserve…
Hey, Mr. President, we’re going to charge you rent
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2015 - 10:10
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Ghost Dance

Ghost Dance
Pubblicata anche nell'album Seeds in the wind (2011) insieme a La casa del vento i cui proventi sono stati donati ad Emergency
dq82 23/7/2015 - 10:21
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Indiani

Indiani
1995
Yeah
Stemo meio, stemo meio
(continua)
inviata da dq82 8/7/2015 - 08:04
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Black hills

Black hills
2015
Black Hills
feat. Marino Severini

Black Hills è stato prodotto con il sostegno di ANPI Provinciale Parma, e cerca di rileggere la Lotta di Liberazione e di reinterpretare il senso di Resistenza nel suo senso più ampio possibile.

In questo caso specifico, infatti, abbiamo giocato con giustapposizioni e analogie storico-geografiche nuove, allineando la nostra Resistenza a quella delle Black Hills: la lotta di un popolo nativo americano, i Lakota-Sioux, in resistenza contro lo sfruttamento, la prevaricazione, l'occupazione di pionieri “occidentali”. Abbiamo costruito immagini astratte e concetti diretti. Abbiamo scritto questa canzone.

Le musiche del Collettivo Musicale EMILY si sono incontrate ancora una volta con i testi del cantautore parmense Francesco Pelosi, e sono state arricchite dalla collaborazione con Marino Severini - voce e fondatore de' The Gang.

In un periodo in cui... (continua)
Stelle,
(continua)
inviata da dq82 19/6/2015 - 12:01
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The Whirlwind

The Whirlwind
From zero to sixty, and wanted two life times,
(continua)
inviata da leo 13/4/2015 - 23:09
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Wounded Knee 73

Wounded Knee 73
Parole e musica di Dean Reed
Un brano che compare in alcuni dischi pubblicati in RDT e Union Sovietica nel 1980

Il 27 febbraio 1973 a Wounded Knee, nella riserva indiana di Pine Ridge, nel Sud Dakota, esplose l’ennesima rivolta: i Sioux, appoggiati dall'America Indian Movement, si ribellarono al Governo americano denunciando le misere condizioni di vita della popolazione. I pellerossa, circa duecento con donne e bambini, si asserragliarono nello stesso posto in cui nel 1890 la cavalleria aveva massacrato i loro avi. Piazzarono le tende intorno alla chiesa, trasformarono l'emporio in sala dei congressi e di refezione, piazzarono uomini armati in rudimentali bunker, incrociarono le pipe di guerra, legarono le penne d'aquila alle trecce e organizzarono la resistenza. Il Governo mise in campo tiratori scelti della polizia federale, uomini, mezzi blindati ed elicotteri e circondò la zona.

Per... (continua)
Wounded Knee 73
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2015 - 11:22
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Mr Custer

Mr Custer
The humorous novelty song "Please Mr. Kennedy", a plea from a reluctant astronaut, appears to be a fourth generation derivative of the 1960 song "Mr. Custer", also known as "Please Mr. Custer", about the Battle of the Little Bighorn, sung by Larry Verne and written by Al DeLory, Fred Darian, and Joseph Van Winkle. A Tamla-Motown single followed in 1961: "Please Mr. Kennedy (I Don't Want to Go)", a plea from a reluctant Vietnam War draftee, sung by Mickey Woods and credited to Berry Gordy, Loucye Wakefield and Ronald Wakefield. In 1962 using a similar theme, The Goldcoast Singers recorded "Please Mr. Kennedy" on its Here They Are album, with writing credits to Ed Rush and George Cromarty. The Llewyn Davis version credits Rush, Cromarty, Burnett, Timberlake, and the Coens.


"Inside Llewyn Davis"
Ft: Adam Driver, Justin Timberlake & Oscar Isaac
Produced By: "T-Bone" Burnett

PLEASE MR.... (continua)
Krzysiek Wrona 1/3/2015 - 18:58
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Indio hermano

Indio hermano
[1973]
Lato A di un 45 giri del 1973. Brano poi ricompreso in raccolte successive. Sul Lato B “Corre Que Te Pillo”
No cambiaré
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/2/2015 - 20:25
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Diré a mi gente

Diré a mi gente
[1969]
Parole di Nelson Osorio Marín (1941-1997), poeta colombiano
Musica dei fratelli Ana e Jaime Valencia Aristizábal, costituenti il duo vocale Ana y Jaime.
La canzone che dà il titolo al disco di Ana y Jaime pubblicato nel 1969

Racconto del viejo Antonio, testimone di un massacro di contadini indigeni ad opera dell’esercito in qualche sperduto angolo di una qualunque selva latinoamericana...
Lara lala lara lala lara la la la
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/1/2015 - 15:06
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Hoka Hey

Hoka Hey
Chanson (Lombardo "Laghèe") italienne – Hoka Hey – Davide Van De Sfroos – 1999

David parle souvent de minorités et les Indiens sont un de ses sujets préférés et une référence obligatoire dans son imaginaire. Hoka hey signifie « C'est un beau jour aujourd'hui pour mourir » et se réfère au souvenir du massacre de Wounded Knee, comme, de même manière, quelques annnées avant, Fabrizio De André et Massimo Bubola avaient fait avec «"Fiume Sand Creek » « Fleuve Sand Creek ». Les deux chansons sont incomparables : Fleuve Sand Creek est un chef-d'oeuvre et Hoka hey une bonne chanson, mais il est significatif qu'ils trouvent l'inspiration dans le même bouillon.

(Giorgio Maimone, de Bielle)
En somme, l'histoire est simple : un jeune Indien raconte le massacre de Wounded Knee , où des centaines d'indiens Cree – y compris femmes et enfants furent massacrés par la cavalerie étazunienne. Le but étant... (continua)
HOKA HEY
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/1/2015 - 21:23
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Géronimo

Géronimo
[1976]
Nell’album intitolato “Folle avoine”
Sous les vitrines illuminées de ma première enfance
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/1/2015 - 14:18
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La nueva España

La nueva España
Vi segnalo una suite sinfonica che conosco solo in parte: si intitola “La nueva España” ed è stata composta dal 1992 al 1999 da Lorenzo Ferrero. Comprende 6 poemi sinfonici autonomi, intitolati

1- La ruta de Cortés
2- La noche triste
3- Memoria del fuego
4- Presagios
5- El encuentro
6- La matanza del Templo Mayor

Il primo ed il sesto si possono ascoltare su youtube.
Tutti i 6 poemi sinfonici hanno a che fare con il genocidio degli Aztechi perpetrato da Cortés.
Per saperne di più, potete dare un’occhiata al sito www.debaser.it che recensisce l’opera.
E' una composizione sinfonica solo strumentale, perciò non c'è alcun testo.
(continua)
inviata da Renato Stecca 19/11/2014 - 22:09
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Land of the Navajo

Land of the Navajo
Dall'album "Old & In The Way" (1973): una canzone bellina, contenuta purtroppo in un album mediocre: vedete voi se può andare nel percorso sui Nativi Americani. Ciao
Oh the wind blows cold
(continua)
inviata da Renato Stecca 25/8/2014 - 23:06

Arawak

Arawak
2007
Shalom

(C.T.D Toro – P.D’Angelo)


Gli Arawak o "Aruak" (Aruachi in italiano), conosciuti anche come Arahuacos o Aruacos (da aru, ovvero fiore di manioca), rappresentano, secondo alcuni, la famiglia linguistica dei popoli amerindi pre-colombiani con maggiori diversità linguistiche, interessando dall'area dei Caraibi fino al nord dell'Argentina.

Si tratta di una popolazione indigena delle regioni centromeridionali dell'America meridionale. I nuclei più consistenti sono le tribù stanziate in Venezuela, in Colombia e nel Brasile nord-occidentale. Gli Aruachi sono i tipici rappresentanti della cultura amazzonica.

Tra questi popoli si distinsero i Taino che si erano stanziati nelle Grandi Antille, tra cui i Lucayan alle Bahamas e i Bimini in Florida. Vi erano poi i Nepoya e i Suppoyo nell'isola di Trinidad e gli Igneri, che si pensa avessero preceduto i Caribi nelle Piccole Antille assieme... (continua)
Séme partite da lu Venezuéle,
(continua)
inviata da DonQuijote82 7/8/2014 - 18:23
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Custer's Blues

Custer's Blues
Recorded in 1987
Published in 2001 in "Too close to Heaven"



George Armstrong Custer (New Rumley, 5 dicembre 1839 – Little Bighorn, 25 giugno 1876) è stato un generale statunitense. Fu ufficiale dell'Esercito degli Stati Uniti e comandante della cavalleria durante la guerra di secessione statunitense e le guerre indiane. Cresciuto nel Michigan e nell'Ohio, Custer venne ammesso a West Point nel 1858, dove si diplomò ultimo della sua classe. Comunque con lo scoppio della guerra civile statunitense venne chiamato a servire nell'esercito dell'Unione.

Durante la guerra civile si guadagnò una buona reputazione. Prese parte alla prima battaglia di Bull Run e la sua carriera fu aiutata dalla sua associazione con diversi importanti ufficiali e si dimostrò un efficace comandante di cavalleria. Venne infine promosso al rango temporaneo (brevetto) di maggior generale e al termine della guerra venne... (continua)
Well, you look just like General Custer
(continua)
inviata da DoNQuijote82 6/8/2014 - 15:12
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Seminole Wind

Seminole Wind
[1991]
Parole e musica di John Anderson
La canzone che dà il titolo al suo album pubblicato nel 1992.

A proposito dei Seminole della Florida e della loro eroica ma inutile resistenza si vedano anche Dade’s Massacre e Osceola's Last Words. Quest’ultima è dedicata al capo seminole Osceola, citato anche in questa canzone di John Anderson.
Ever since the days of old,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/8/2014 - 11:24
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Christians Murdered Indians

Christians Murdered Indians
[2001]
Parole e musica dei Corporate Avenger, band industrial, hip hop, rock del sud California, composta da nativi americani.
Nel disco intitolato “Freedom Is A State Of Mind”

Le parti tra virgolette sono recitate e tratte dall’edizione inglese della “Brevísima relación de la destrucción de las Indias” scritta nel 1542 da Bartolomé de las Casas, frate domenicano, storico, riformatore sociale e primo vescovo del Chiapas, Messico.
“Even in the initial stages of contact between European Christians and Native Indian people the stage was set for ethnocentrism, and the attitude towards the Indians was that of Christian superiority. The Indians were read a proclamation in Spanish which they had no hope of understanding, they had no hope of understanding the death sentence they were being read, and it went something like this: "We ask and require you to acknowledge the church as the ruler and superior of the whole world and the high priest called pope and in his name the king of Spain as lords of this land. If you submit we shall receive you in all love and charity and shall leave you, your wives and children and your lands free without servitude, but if you do not submit we shall powerfully enter into your country and shall m... (continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2014 - 14:56
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Creek Mary's Blood

Creek Mary's Blood
La traduzione italiana della preghiera nativa, in lingua Siouan Lakota (Teton), con cui "Creek Mary's Blood" si conclude.
Dal sito Canzoni Metal.
Aggiungo che la canzone è ispirata all’omonimo racconto scritto nel 1980 da Dorris Alexander "Dee" Brown (1908-2002), l’autore anche di “Bury My Heart At Wounded Knee” (1970).

Continuo a sognare tutte le notti
I lupi, i bisonti,
le infinite praterie
I venti agitati sopra le cime delle montagne
La frontiera incontaminata
dei mie amici e parenti
La terra consacrata al Grande Spirito
Continuo a credere
In ogni notte
In ogni giorno
Io sono come il caribù
E voi come i lupi
che mi fanno più forte
Noi non vi abbiamo mai dovuto niente
Il nostro unico debito
è una vita per nostra Madre
È stato un buon giorno
per cantare questa canzone
Per Lei
Il nostro spirito era qui da tempo prima di voi
Prima di noi
E a lungo sarà dopo
che il vostro orgoglio vi porterà
alla vostra fine
Bernart Bartleby 16/7/2014 - 21:04

The Indian Hunter

The Indian Hunter
[1842]
Versi di Eliza Cook (1818-1889), scrittrice e poetessa inglese, militante del movimento Cartista.
Musica del pianista, compositore e baritono inglese Henry Russell (1813-1900).

Non credo che Eliza Cook sia mai stata in America, eppure scrisse questa poesia immaginando le domande di un nativo americano di fronte alla colonizzazione della sua terra da parte dei bianchi...
Vale anche per questa canzone l’introduzione a The Indian's Prayer
Oh! why does the white man follow my path,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/7/2014 - 15:18
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En vérité

En vérité
[1979]
Parole e musica di Luc Romann
Nel disco intitolato “Les oumpapas”

Da un album il cui titolo fu sicuramente ispirato ad “Oumpah-Pah”, giovane eroe pellerossa protagonista della striscia eponima, disegnata dai grandi René Goscinny e Albert Uderzo (quelli di Astérix, per intenderci) a partire dal 1958.
Je vivais bien, j´étais dans la lumière
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/6/2014 - 21:27
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Indian Sunset

Indian Sunset
[1971]
Parole di Bernie Taupin (1950-), poeta, cantante e paroliere, stretto collabortaore di Elton John fin dal 1967.
Musica di Elton John
Nell’album intitolato “Madman Across the Water”
Ripresa l’anno stesso da Mary Travers nel suo disco d’esordio come solista, “Mary” del 1971.
As I awoke this evening with the smell of wood smoke clinging
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2014 - 11:08
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Mayapan

Mayapan
2002
da "L'altra faccia dell'impero"

"Quanto vale un'oncia di piombo
Quanto un indio poco di più"

Mayapan (Màayapáan in lingua maya moderna e Mayapán in spagnolo) è un sito archeologico pre-colombiano della civiltà Maya, situato nello Stato messicano dello Yucatan, a circa 40 km sud-est rispetto a Mérida e circa 100 km ovest rispetto a Chichén Itzá. Mayapan fu la capitale politica dei Maya nella penisola dello Yucatan dal 1220 al 1440.

Nel 1221, i Maya si ribellarono contro i signori Maya-Toltechi di Chichén Itzá. Dopo una breve guerra civile, i signori delle città più potenti si incontrarono per ricostruire un governo centrato nella penisola. Decisero di costruire la nuova capitale vicino alla città di Telchaquillo, il luogo di origine di Hunac Ceel, il generale che sconfisse i governatori di Chichén Itzá. La città venne costruita all'interno di mura protettive e venne chiamata "Mayapan",... (continua)
E' vestito a festa come un pezzente
(continua)
inviata da DoNQuijote82 28/2/2014 - 18:37
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Manifest Destiny

Manifest Destiny
2011
Form the musical 1994

Sung on Fourth of July by the anthropologist character Marnie, in protest of "genocide from sea to shining sea."
Music and lyrics by Clark Ford.
Erica Fuchs, Alto.
We believe this land was meant for us.
(continua)
inviata da donquijote82 12/2/2014 - 11:01
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Ketchup vs Genocide

Ketchup vs Genocide
2004
Politics

Con "Politics" l'obiettivo è chiaro: stavolta Tellier si schiera, nel suo solito stile, a fianco delle minoranze e degli oppressi di tutto il mondo, che siano i nativi americani (delirante il titolo della canzone in questione: "Ketchup Vs Genocide")
 "Ketchup Vs Genocide" è uno sfacciato synth-pop che affastella piacevolmente luoghi comuni sugli indiani d'America ("ma almeno mi permette di scegliere da che parte stare" dichiara Tellier nell'introduzione).

 ondarock
Steel horse over Navajos
(continua)
inviata da donquijote82 4/2/2014 - 14:28
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Niente da festeggiare

Niente da festeggiare
Pezzo dedicato a Leonard Peltier
Ahi America se avessi rifiutato
(continua)
inviata da adriana 26/1/2014 - 11:53




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