Voglio di più
(1980)
Album: Nero a metà
Chitarre e voce: Pino Daniele
Tastiere: Ernesto Vitolo
Basso: Gigi De Rienzo
Batteria: Agostino Marangolo
Ieri erano 9 anni dalla morte di Pino Daniele. Vogliamo ricordarlo ancora con questa bella canzone tratta da un album perfetto, il terzo, che si intitolava "Nero a metà". Pino aveva solo 25 anni quando scriveva simili capolavori.
Il disco ha un successo strepitoso in tutta Italia ed è una sfilata impressionante di grandi canzoni, ma la più concreta e carnale, e anche la più drammatica è Voglio di più, canzone di tante immagini, di speranze, di rabbie, di delusioni. Era il periodo dei cantautori “impegnati”, ma anche dei primi grandi riflussi nel “privato”. Era il tempo tragico delle stragi terroriste e delle coperture politiche al terrorismo stesso. Pino Daniele era una voce forte e cutanea: nulla di intellettuale, nulla di costruito, una voce che veniva... (continua)
Album: Nero a metà
Chitarre e voce: Pino Daniele
Tastiere: Ernesto Vitolo
Basso: Gigi De Rienzo
Batteria: Agostino Marangolo
Ieri erano 9 anni dalla morte di Pino Daniele. Vogliamo ricordarlo ancora con questa bella canzone tratta da un album perfetto, il terzo, che si intitolava "Nero a metà". Pino aveva solo 25 anni quando scriveva simili capolavori.
Il disco ha un successo strepitoso in tutta Italia ed è una sfilata impressionante di grandi canzoni, ma la più concreta e carnale, e anche la più drammatica è Voglio di più, canzone di tante immagini, di speranze, di rabbie, di delusioni. Era il periodo dei cantautori “impegnati”, ma anche dei primi grandi riflussi nel “privato”. Era il tempo tragico delle stragi terroriste e delle coperture politiche al terrorismo stesso. Pino Daniele era una voce forte e cutanea: nulla di intellettuale, nulla di costruito, una voce che veniva... (continua)
Io che ho visto terra bruciare
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 5/1/2024 - 15:16
È sempe sera
[1981]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Giuseppe Daniele
Album / Albumi: Vai mo'
Il brano di Pino Daniele "E' Sempe Sera" è l'ultima traccia della track list di "Vai Mò", album pubblicato nel 1981.
La canzone è inspirata alla tragedia del terremoto dell'Irpinia del 1980 che colpì la zona della Campania (e della Basilicata) causando circa 3000 morti: "Chisst'anno nun se po' scurdà, avuote 'e gira è seme sera..." ("Quest'anno non si potrà dimenticare così facilmente, tanto sarà sempre sera") sintetizza perfettamente il periodo buio e difficile (la sera) che stava vivendo in quei mesi la popolazione campana.
Nonostante la voglia di riscatto ("... e' sempe 'ncuollo a voglia 'e dà'"), lo sconforto di una tragedia simile si ripercuote nelle piccole e grandi cose ("... ma i' mo' nun 'ngarro cchiù, nun 'ngarro cchiù a sunà").
Non a caso, la traccia dura... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Giuseppe Daniele
Album / Albumi: Vai mo'
Il brano di Pino Daniele "E' Sempe Sera" è l'ultima traccia della track list di "Vai Mò", album pubblicato nel 1981.
La canzone è inspirata alla tragedia del terremoto dell'Irpinia del 1980 che colpì la zona della Campania (e della Basilicata) causando circa 3000 morti: "Chisst'anno nun se po' scurdà, avuote 'e gira è seme sera..." ("Quest'anno non si potrà dimenticare così facilmente, tanto sarà sempre sera") sintetizza perfettamente il periodo buio e difficile (la sera) che stava vivendo in quei mesi la popolazione campana.
Nonostante la voglia di riscatto ("... e' sempe 'ncuollo a voglia 'e dà'"), lo sconforto di una tragedia simile si ripercuote nelle piccole e grandi cose ("... ma i' mo' nun 'ngarro cchiù, nun 'ngarro cchiù a sunà").
Non a caso, la traccia dura... (continua)
Chisst'anno nun se po' scurdà,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/11/2021 - 19:42
Percorsi:
Terremoti
Via Medina
(2001)
Scritta e cantata con Loṭfi Bošnāq / لطفي بوشناق
Volevo dire due parole sul prossimo brano che è un brano un po' particolare. Io sono un po' confuso politicamente, sono un po' incasinato, non riesco a capire tante cose però... no no non ne faccio un discorso politico per carità però una cosa so per certo: io non voglio la guerra, non voglio la violenza. Non è un fatto di essere di quel partito o di un altro partito. Io non la voglio la guerra, non sono tollerante con gli arroganti, con quelli che vogliono sottomettere le altre persone. E questo pezzo vuole dire proprio questo. Come per tanti anni e tanti secoli siamo stati sottomessi noi ora stiamo sottomettendo gli altri. Il pezzo si chiama Medina ed è contro la guerra.
Pino Daniele, concerto in Piazza Plebiscito a Napoli, 18 luglio 2004
Non abbiamo trovato una corretta trascrizione e traduzione della parte in arabo. Qualcuno ci può aiutare?
Scritta e cantata con Loṭfi Bošnāq / لطفي بوشناق
Volevo dire due parole sul prossimo brano che è un brano un po' particolare. Io sono un po' confuso politicamente, sono un po' incasinato, non riesco a capire tante cose però... no no non ne faccio un discorso politico per carità però una cosa so per certo: io non voglio la guerra, non voglio la violenza. Non è un fatto di essere di quel partito o di un altro partito. Io non la voglio la guerra, non sono tollerante con gli arroganti, con quelli che vogliono sottomettere le altre persone. E questo pezzo vuole dire proprio questo. Come per tanti anni e tanti secoli siamo stati sottomessi noi ora stiamo sottomettendo gli altri. Il pezzo si chiama Medina ed è contro la guerra.
Pino Daniele, concerto in Piazza Plebiscito a Napoli, 18 luglio 2004
Non abbiamo trovato una corretta trascrizione e traduzione della parte in arabo. Qualcuno ci può aiutare?
Haman haman
(continua)
(continua)
4/11/2020 - 21:41
Rootz
[1998]
Nell'album “Lingo”
Con Pino Daniele alla chitarra
La voce che accompagna Raiz nelle parti in inglese è quella di Dave Watts (Fun-Da-Mental)
"La gente dice che bisogna cacciare gli immigrati ed io dico 'Ok, bene!', vuol dire che mi porterò via il mio tè, le mie patate, la mia polvere da sparo e alla fine vi lascerò senza nulla... Rimarrete senza niente di niente, giusto una zolla d'erba che potrete masticarvi come le mucche..."
Nell'album “Lingo”
Con Pino Daniele alla chitarra
La voce che accompagna Raiz nelle parti in inglese è quella di Dave Watts (Fun-Da-Mental)
"La gente dice che bisogna cacciare gli immigrati ed io dico 'Ok, bene!', vuol dire che mi porterò via il mio tè, le mie patate, la mia polvere da sparo e alla fine vi lascerò senza nulla... Rimarrete senza niente di niente, giusto una zolla d'erba che potrete masticarvi come le mucche..."
Aggio girato pe' mille città
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/11/2017 - 21:41
Da che parte stai
Clementino feat Pino Daniele
Da Che Parte Stai 2015
Da Che Parte Stai 2015
Adesso da che parte stai?
(continua)
(continua)
inviata da Ulderico 5/12/2015 - 12:45
Gente di frontiera
[2001]
Parole e musica di Pino Daniele
Nell’album intitolato “Medina”, dove il cantautore napoletano si avvalle della collaborazione di mostri sacri del jazz, come Mike Mainieri, Victor Bailey e Peter Erskine, e di grandi musicisti asiatici ed africani come il maliano Salif Keïta, il turco Omar Faruk Tekbilek, il palestinese Lotfi Bushnaq, il tunisino Bechir Selmi...
Parole e musica di Pino Daniele
Nell’album intitolato “Medina”, dove il cantautore napoletano si avvalle della collaborazione di mostri sacri del jazz, come Mike Mainieri, Victor Bailey e Peter Erskine, e di grandi musicisti asiatici ed africani come il maliano Salif Keïta, il turco Omar Faruk Tekbilek, il palestinese Lotfi Bushnaq, il tunisino Bechir Selmi...
Siam tutti gente di frontiera
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/3/2015 - 10:12
Campagna
[1975]
Scritta da Franco del Prete e James Senese
Album: Napoli Centrale
Riproposta nel 2010 da Daniele Sepe
nell'album Fessbuk
Written by Franco del Prete and James Senese
Album: Napoli Centrale
Reproposed 2010 by Daniele Sepe
in the album Fessbuk
“Il mio sax porta le cicatrici della gioia e del dolore della vita" (James Senese)
I Napoli Centrale sono stati forse l’unica band italiana la cui esistenza è dipesa essenzialmente da quella di una grande metropoli, la Napoli degli anni Settanta, quella del via vai culturale, della condizione dei lavoratori e dei sacrifici della vita di campagna. Il loro omonimo album, registrato nel 1975, è una scheggia che perfora dritta al cuore, tematiche riflessive sotto un incessante stuzzicar a livello musicale.
Una combriccola di “suonatori” (chi italiano, chi straniero, chi mezzo italiano mezzo straniero) tutti di grandissimo livello, capace... (continua)
Scritta da Franco del Prete e James Senese
Album: Napoli Centrale
Riproposta nel 2010 da Daniele Sepe
nell'album Fessbuk
Written by Franco del Prete and James Senese
Album: Napoli Centrale
Reproposed 2010 by Daniele Sepe
in the album Fessbuk
“Il mio sax porta le cicatrici della gioia e del dolore della vita" (James Senese)
I Napoli Centrale sono stati forse l’unica band italiana la cui esistenza è dipesa essenzialmente da quella di una grande metropoli, la Napoli degli anni Settanta, quella del via vai culturale, della condizione dei lavoratori e dei sacrifici della vita di campagna. Il loro omonimo album, registrato nel 1975, è una scheggia che perfora dritta al cuore, tematiche riflessive sotto un incessante stuzzicar a livello musicale.
Una combriccola di “suonatori” (chi italiano, chi straniero, chi mezzo italiano mezzo straniero) tutti di grandissimo livello, capace... (continua)
Chiove o jesce 'o sole,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/9/2012 - 13:57
Voci sospese
Dall'album "Iguana Cafè" del 2005
Voci sospese
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 21/2/2010 - 10:27
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Album : Terra mia