Autore Bob Marley
Redemption Song
Traducanzione italiana / Italian translasong / Traduchanson italienne / Italiankielinen käännöksenlaulu:
Andrea Buriani
Italiano / Italian 3
Andrea Buriani
Italiano / Italian 3
Canti di Redenzione
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/1/2018 - 09:53
La versione cantata da Lauryn Hill e Ziggy Marley con un inserto rap
Version performed by Lauryn Hill and Ziggy Marley with a rap supplement
Version chantée par Lauryn Hill et Ziggy Marley avec un supplément rap
Lauryn Hillin ja Ziggy Marleyn laulama versio rap-lisäyksellä
Version performed by Lauryn Hill and Ziggy Marley with a rap supplement
Version chantée par Lauryn Hill et Ziggy Marley avec un supplément rap
Lauryn Hillin ja Ziggy Marleyn laulama versio rap-lisäyksellä
Redemption Song
(continua)
(continua)
Eulo García [2013]
-->Canciones Libertarias
Spagnolo / Spanish 2
eulo · Canciones Libertarias
Versión libérrima de "Redemption song" de Bob Marley.
Letra, guitarras y voz: Eulo García.
Bajo, solos de guitarra y programación de batería: Gabriel Lema.
Grabado, mezclado y masterizado por Gabriel Lema en Maia Estudio.
Diciembre, 2013.
Eulo García è un giovane cantautore e poeta libertario paraguaiano; e, quindi, dal Paraguay proviene questa particolarissima e “libérrima” versione di Redemption Song realizzata nel 2013. Una canzone dove la “Redemption” è sostituita dalla “Liberación” e nella quale, dal messaggio universale di Bob Marley, è stato tolto però ogni riferimento a Dio e alla religione. Rimasta a lungo un semplice link, questa versione viene oggi (23-10-2022) finalmente trascritta e messa in evidenza. [RV]
-->Canciones Libertarias
Spagnolo / Spanish 2
eulo · Canciones Libertarias
Versión libérrima de "Redemption song" de Bob Marley.
Letra, guitarras y voz: Eulo García.
Bajo, solos de guitarra y programación de batería: Gabriel Lema.
Grabado, mezclado y masterizado por Gabriel Lema en Maia Estudio.
Diciembre, 2013.
Eulo García è un giovane cantautore e poeta libertario paraguaiano; e, quindi, dal Paraguay proviene questa particolarissima e “libérrima” versione di Redemption Song realizzata nel 2013. Una canzone dove la “Redemption” è sostituita dalla “Liberación” e nella quale, dal messaggio universale di Bob Marley, è stato tolto però ogni riferimento a Dio e alla religione. Rimasta a lungo un semplice link, questa versione viene oggi (23-10-2022) finalmente trascritta e messa in evidenza. [RV]
Canciones libertarias
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 31/7/2018 - 11:22
Versione serba dei Bajaga i Instruktori feat. Bebi Dol
Serbian version by Bajaga i Instruktori feat. Bebi Dol
Version serbe de Bajaga i Instruktori feat. Bebi Dol
Bajaga i Instruktorin serbiankielinen versio feat. Bebi Dol
Album / Albumi: Šou počinje u ponoć [2005]
Serbo / Serbian
Serbian version by Bajaga i Instruktori feat. Bebi Dol
Version serbe de Bajaga i Instruktori feat. Bebi Dol
Bajaga i Instruktorin serbiankielinen versio feat. Bebi Dol
Album / Albumi: Šou počinje u ponoć [2005]
Serbo / Serbian
Pesma slobode (Redemption Song)
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 31/7/2018 - 11:43
New Italian version by Riccardo Venturi
Nouvelle version italienne de Riccardo Venturi
Riccardo Venturin uusi italiankielinen versio
12 - 10 - 2022, 09:27
Italiano/Italian 2
Intepretata da Johnny Cash e Joe Strummer
Performed by Johnny Cash and Joe Strummer
Due parole del traduttore. Questa “nuova versione” non intende sostituirne nessun'altra, né tantomeno “dire l'ultima parola” o proporsi come più originale o poetica. Si tratta soltanto di un'interpretazione, secondo la mia sensibilità, di una canzone che ritengo molto importante e che ho voluto riportare al suo senso collettivo volgendo al plurale tutti gli "I". Anche per questo motivo, tutta questa pagina è stata revisionata e ristrutturata radicalmente; la mia “nuova versione” è stata soltanto un anticipo. A corredo, la canzone interpretata da Johnny Cash e Joe Strummer: non me ne voglia il grande Bob Marley, ma è, a mio parere,... (continua)
Nouvelle version italienne de Riccardo Venturi
Riccardo Venturin uusi italiankielinen versio
12 - 10 - 2022, 09:27
Italiano/Italian 2
Intepretata da Johnny Cash e Joe Strummer
Performed by Johnny Cash and Joe Strummer
Due parole del traduttore. Questa “nuova versione” non intende sostituirne nessun'altra, né tantomeno “dire l'ultima parola” o proporsi come più originale o poetica. Si tratta soltanto di un'interpretazione, secondo la mia sensibilità, di una canzone che ritengo molto importante e che ho voluto riportare al suo senso collettivo volgendo al plurale tutti gli "I". Anche per questo motivo, tutta questa pagina è stata revisionata e ristrutturata radicalmente; la mia “nuova versione” è stata soltanto un anticipo. A corredo, la canzone interpretata da Johnny Cash e Joe Strummer: non me ne voglia il grande Bob Marley, ma è, a mio parere,... (continua)
Cantiamo la Redenzione
(continua)
(continua)
Alain Chevalier
Francese / French 2
Interpretata da / Performed by / Interprétée par:
Daphne Rubin-Vega
Francese / French 2
Interpretata da / Performed by / Interprétée par:
Daphne Rubin-Vega
La chanson de la libération
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/10/2022 - 18:13
Interpretata da Boris Grebenšćikov
Performed by Boris Grebenšćikov
Chantée par Boris Grebenšćikov
Laulaa Boris Grebenšćikov
2020
Performed by Boris Grebenšćikov
Chantée par Boris Grebenšćikov
Laulaa Boris Grebenšćikov
2020
Una pagina completamente rifatta. Antichissima (probabilmente del 2003, tra le prime inserite nel sito; ancora non compare neppure l'indicazione dell'anno di inserimento), e in condizioni miserevoli, sicuramente immeritate per una canzone del genere. Addirittura c'erano errori persino nel testo principale della canzone; da qui il suo rifacimento totale, pur mantenendo (e, nei limiti del possibile, ampliando) il materiale che comunque vi era contenuto. A tale riguardo, una specificazione. Contrariamente a molte altre pagine, per questa pagina è stato deciso di limitare le versioni in altre lingue (a parte quelle “di servizio” in italiano) a quelle autoriali, vale a dire preparate e interpretate da cantanti e gruppi, e pubblicate come singoli o in album. Non verranno quindi accettate altre versioni più o meno letterali, come ad esempio quelle provenienti da Lyricstranslate. Rimandiamo per questo alla relativa pagina, che contiene traduzioni del testo in 21 lingue.
Riccardo Venturi 23/10/2022 - 21:16
Get Up, Stand Up
Un'improvvisazione fra amici che inaspettatamente sfocia nel Get up, Stand up :)
NIE PRA (non lavor)!
Ewa Grzeszczuk con Grzech Dąbrowski in Quinto incontro con Dr Grzechu
21 aprile 2016
Un abbraccio a tutti
https://www.youtube.com/watch?v=3bnKrmaUuSw
NIE PRA (non lavor)!
Ewa Grzeszczuk con Grzech Dąbrowski in Quinto incontro con Dr Grzechu
21 aprile 2016
Un abbraccio a tutti
https://www.youtube.com/watch?v=3bnKrmaUuSw
Krzy Ra 2/5/2016 - 23:33
Buffalo Soldier
caro DQ82, Bob analizza quanto dici e quindi lui canta che è puzza. L'africano è stato deportato in America e gettato nella guerra, e anche questo puzza.
20/8/2016 - 17:32
Lo dico da sempre,questa canzone mi accompagnerà nell ultimo mio giorno. I miei figli dovranno cantarla....
Gioiaricciuti@Hotmail.it 30/5/2019 - 08:14
Riccardo Venturi, 31-05-2019 16:34
Sono rimasto quasi commosso dal commento della sig.ra Gioia Ricciuti, la quale ha dichiarato che questa canzone la accompagnerà fino all'ultimo suo giorno e che i suoi figli dovranno cantarla. Ho quindi pensato di offrire alla sig.ra Ricciuti, e naturalmente anche a tutti quanti, questa nuova traduzione della canzone, corredata da qualche nota esplicativa; sia mai che i figli della sig.ra Ricciuti debbano cantarla senza capirla bene, e situarla nel suo contesto. Perché Bob Marley, d'accordo, faceva della bella musica e fumava tanta robbabbòna, però quel che scriveva era parecchio significativo anche dal punto di vista storico. Cominciamo quindi col dire che la presente canzone parla, appunto, dei Buffalo Soldiers, i “Soldati Bisonte”: erano i soldati del leggendario 10° Reggimento di Cavalleria dell'esercito USA, ufficialmente istituito nel settembre 1866;... (continua)
Sono rimasto quasi commosso dal commento della sig.ra Gioia Ricciuti, la quale ha dichiarato che questa canzone la accompagnerà fino all'ultimo suo giorno e che i suoi figli dovranno cantarla. Ho quindi pensato di offrire alla sig.ra Ricciuti, e naturalmente anche a tutti quanti, questa nuova traduzione della canzone, corredata da qualche nota esplicativa; sia mai che i figli della sig.ra Ricciuti debbano cantarla senza capirla bene, e situarla nel suo contesto. Perché Bob Marley, d'accordo, faceva della bella musica e fumava tanta robbabbòna, però quel che scriveva era parecchio significativo anche dal punto di vista storico. Cominciamo quindi col dire che la presente canzone parla, appunto, dei Buffalo Soldiers, i “Soldati Bisonte”: erano i soldati del leggendario 10° Reggimento di Cavalleria dell'esercito USA, ufficialmente istituito nel settembre 1866;... (continua)
SOLDATO BISONTE [1]
(continua)
(continua)
riascoltandola mi sa che bisognerebbe rimettere un po' a posto l'ordine delle strofe (e togliere quelle indicazioni tipo Bridge)...
Lorenzo 31/5/2019 - 16:58
mi correggo, nel primo video corrisponde al testo. Il secondo video ha una versione in cui una strofa è saltata
Lorenzo 31/5/2019 - 17:45
Il nome di “Buffalo Soldier” fu coniato dagli stessi Nativi (secondo alcuni dagli Cheyenne, ma più probabilmente dai Comanches) ed era un'appellativo spregiativo in origine. [RV]
Il bisonte era un animale sacro per i nativi americani, quindi dubito che il soprannome sia stato dato con intenti dispregiativi.
Le ragioni paiono essere i capelli crespi e neri come i peli del bisonte e/o lo spirito combattivo e il coraggio.
Il bisonte era un animale sacro per i nativi americani, quindi dubito che il soprannome sia stato dato con intenti dispregiativi.
Le ragioni paiono essere i capelli crespi e neri come i peli del bisonte e/o lo spirito combattivo e il coraggio.
Lucone 19/1/2020 - 02:20
Mi sembra che le canzone abbia un significato metaforico e faccia riferimento alla perdita di identità determinata dallo schiavismo. Lo si capisce nella strofa finale, dove addirittura i bufalo soldiers sembrano essere impiegati contro la loro stessa terra. Il testo va interpretato, Bob insomma.
Luigi 4/9/2021 - 14:17
I Shot the Sheriff
Allora perché non ci mettiamo "Hey Joe" di Jimi Hendrix?
Un'altra canzone molto costruttiva nonché istruttiva sull'argomento "la violenza contro le donne". Che poi è così bella ed è pure questa... contro lo sceriffo, che tanto bisogna eliminare, giusto? O no? :|
Eccone la versione (letterale) polacca cantata da Kuba Sienkiewicz (con Kamil Borkowski nelle vesti di "special guest" :)
Un'altra canzone molto costruttiva nonché istruttiva sull'argomento "la violenza contro le donne". Che poi è così bella ed è pure questa... contro lo sceriffo, che tanto bisogna eliminare, giusto? O no? :|
Eccone la versione (letterale) polacca cantata da Kuba Sienkiewicz (con Kamil Borkowski nelle vesti di "special guest" :)
Krzysiek 15/3/2016 - 01:23
Per niente d'accordo con te, Krzysiek.
"Hey Joe" è una murder ballad bell'e buona, il contrario di una canzone contro la violenza sulle donne.
Saluti
"Hey Joe" è una murder ballad bell'e buona, il contrario di una canzone contro la violenza sulle donne.
Saluti
B.B. 15/3/2016 - 11:18
Hai ragione Bart. Lo ammetto. Non ho ragione. Tant'è vero che anche io la ascoltavo con parecchio gusto e fino alla nausea, canticchiando magari l'unico verso che mi sembrava di capire: "Ho sparato allo sceriffo".
Perdonami, se puoi, i miei miseri sforzi di diventare una specie di "trickster" di questo spazio comune (forse volendo ad ogni costo imitare tanto divertenti interventi precedenti, e va' beh, lasciamo perdere...). Sarebbe una cosa lunga e noiosa spiegare il preciso percorso che ho fatto "internamente" per arrivarci così giù (o su, chi lo sa? vedi, mi succede ancora:). Posso dire soltanto che da quando, abbastanza presto mi sembra, ho deciso nel mio piccolo di firmare un certo gruppo di canzoni che proponevo con il diminutivo del mio nome (un po' per lontananza dei ricordi, un po' per la poca serietà dei contributi), il passo si è fatto assai breve.
La cosa veramente bella delle... (continua)
Perdonami, se puoi, i miei miseri sforzi di diventare una specie di "trickster" di questo spazio comune (forse volendo ad ogni costo imitare tanto divertenti interventi precedenti, e va' beh, lasciamo perdere...). Sarebbe una cosa lunga e noiosa spiegare il preciso percorso che ho fatto "internamente" per arrivarci così giù (o su, chi lo sa? vedi, mi succede ancora:). Posso dire soltanto che da quando, abbastanza presto mi sembra, ho deciso nel mio piccolo di firmare un certo gruppo di canzoni che proponevo con il diminutivo del mio nome (un po' per lontananza dei ricordi, un po' per la poca serietà dei contributi), il passo si è fatto assai breve.
La cosa veramente bella delle... (continua)
Krzysiek 15/3/2016 - 17:20
Di queste Hey Joe tradotta da Guccini bisognerebbe proprio trovare il testo...
CCG Staff 15/3/2016 - 22:51
Ciao Krzysiek, spero di aver capito il tuo “sfogo”, credo che tu volessi dire che non bisogna dare mai nulla per scontato e che certi significati profondi possono nascondersi sotto l’apparenza. Questo vale anche per i testi delle canzoni.
Credo che lo sforzo in questo senso lo si stia facendo un po’ tutti quanti sulle CCG/AWS, diversamente oggi avremmo solo qualche centinaio di canzoni pacifiste in stile “make-love-not-war”, alcune delle quali sono francamente pure stucchevoli. Le policy per gli inserimenti sono invece sempre state piuttosto lungimiranti e dibattute, e di fatti le canzoni hanno superato le 25.000…
Quanto alle murder ballads come “Hey Joe”, alcune sono effettivamente presenti, penso per esempio a Where the Wild Roses Grow o a The Knoxville Girl o a La canzone di Marinella: ma la prima, che comunque contiene il punto di vista della vittima, fu giustamente spostata negli EXTRA... (continua)
Credo che lo sforzo in questo senso lo si stia facendo un po’ tutti quanti sulle CCG/AWS, diversamente oggi avremmo solo qualche centinaio di canzoni pacifiste in stile “make-love-not-war”, alcune delle quali sono francamente pure stucchevoli. Le policy per gli inserimenti sono invece sempre state piuttosto lungimiranti e dibattute, e di fatti le canzoni hanno superato le 25.000…
Quanto alle murder ballads come “Hey Joe”, alcune sono effettivamente presenti, penso per esempio a Where the Wild Roses Grow o a The Knoxville Girl o a La canzone di Marinella: ma la prima, che comunque contiene il punto di vista della vittima, fu giustamente spostata negli EXTRA... (continua)
B.B. 16/3/2016 - 15:49
Ecco, mi rileggo oggi e vedo che mi è sfuggito di nuovo il nocciolo della questione, come mi succede di frequente, purtroppo.
Ho voluto abbinare "I Shot the Sheriff" alla "Hey Joe" per il fatto che entrambi parlano dell'omicidio perpetrato tramite un'arma da fuoco, una pistola. Certo, i motivi sono diversi, ma il delitto rimane lo stesso. In fondo volevo confrontare due situazioni estreme, due protagonisti, due fuorilegge legati ad un filo comune da una fatto di violenza. Che poi proprio la ricerca, la riflessione, il pensiero sulle vere e profonde ragioni della guerra (perché un omicidio è una piccola guerra) è, come credo, l'obiettivo più alto di queste pagine. Il "perché?" dolente e oscuro. La profondità nella quale stanno sommerse in noi le domande sulla morte, la giustizia, il senso di tutto ciò, che come si vuole dimostrare qua, vengono mantenute e ripetute sopratutto attraverso le... (continua)
Ho voluto abbinare "I Shot the Sheriff" alla "Hey Joe" per il fatto che entrambi parlano dell'omicidio perpetrato tramite un'arma da fuoco, una pistola. Certo, i motivi sono diversi, ma il delitto rimane lo stesso. In fondo volevo confrontare due situazioni estreme, due protagonisti, due fuorilegge legati ad un filo comune da una fatto di violenza. Che poi proprio la ricerca, la riflessione, il pensiero sulle vere e profonde ragioni della guerra (perché un omicidio è una piccola guerra) è, come credo, l'obiettivo più alto di queste pagine. Il "perché?" dolente e oscuro. La profondità nella quale stanno sommerse in noi le domande sulla morte, la giustizia, il senso di tutto ciò, che come si vuole dimostrare qua, vengono mantenute e ripetute sopratutto attraverso le... (continua)
Krzysiek 16/3/2016 - 16:33
A proposito di Hey Joe penso che sia interessante citare anche la versione di Patti Smith, dedicata a Patty Hearst
Lorenzo 16/3/2016 - 17:30
La stessa Patty di cui parla Giorgio Gaber nella sua "Nixon"?
http://www.antiwarsongs.org/canzone.ph...
Ci ho messo un po' per realizzare, però mi ricordavo questo nome :)
http://www.antiwarsongs.org/canzone.ph...
Ci ho messo un po' per realizzare, però mi ricordavo questo nome :)
Krzysiek 16/3/2016 - 18:16
Sulle Lyricstranslate c'è pure la traduzione persiana di "Hey Joe" e la cosa si fa sempre più inqiuetante visto lo stato in cui ho trovato la traduzione italiana di "Ho sparato allo sceriffo", da cui il fatto che i media disinformano in tema chi in fin dei conti è stato ammazzato dal protagonista manco si evince, perché incompleta e disordinata. Ma le intenzioni erano buone, credo, come sempre :)
http://www.testitradotti.it/canzoni/bo...
http://www.testitradotti.it/canzoni/bo...
Krzysiek 16/3/2016 - 18:50
Testo finlandese / Finnish lyrics / Paroles finnoises / Suomenkieliset sanat: Jussi Tuominen
Audio link to the song performed by Kirka:
Audio link to the song performed by Kirka:
TAAS NOUSEN JUNAAN
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 12/10/2016 - 13:34
Abbinare "hey joe" vera murder ballade,a "i shot the scheriff" storia di chi diviene fuorilegge per legittima difesa..perche' si usa una pistola e uno viene ucciso? Ma dai, non ci siamo proprio...
Slave Driver
Rhiannon Giddens, Amythyst Kiah, Leyla McCalla, Allison Russell
Songs of our Native Daughters (Smithsonian Folkways, 2019)
Rhiannon Giddens, vocals and minstrel banjo;
Amythyst Kiah, vocals;
Allison Russell, vocals;
Leyla McCalla, vocals;
Dirk Powell, guitar and electric guitar;
Jason Sypher, bass
L’unica cover presente nel disco è “Slave Driver” di Bob Marley, l’artista resistente per eccellenza, proposta in un bell’adattamento.
blogfoolk.com
Here we honor a man who used music as his weapon in the battle for human rights. Bob Marley sang about spirituality and sensuality, but also about militant resistance to oppression. His message, in total, was uni- fied—he was, in the words of his wife Rita, “a revolutionary.” Like Martin Luther King, his militancy has been whitewashed in the years since his death. But this song is more relevant than ever, not only for stating the... (continua)
Songs of our Native Daughters (Smithsonian Folkways, 2019)
Rhiannon Giddens, vocals and minstrel banjo;
Amythyst Kiah, vocals;
Allison Russell, vocals;
Leyla McCalla, vocals;
Dirk Powell, guitar and electric guitar;
Jason Sypher, bass
L’unica cover presente nel disco è “Slave Driver” di Bob Marley, l’artista resistente per eccellenza, proposta in un bell’adattamento.
blogfoolk.com
Here we honor a man who used music as his weapon in the battle for human rights. Bob Marley sang about spirituality and sensuality, but also about militant resistance to oppression. His message, in total, was uni- fied—he was, in the words of his wife Rita, “a revolutionary.” Like Martin Luther King, his militancy has been whitewashed in the years since his death. But this song is more relevant than ever, not only for stating the... (continua)
Dq82 13/4/2019 - 17:48
Get Up, Stand Up
Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
ÉIRIGH, SEAS SUAS
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 27/7/2018 - 16:46
So Much Trouble in the World
Irish Transcreation by Gabriel Rosenstock
TÁ AN DOMHAN SEO LÁN DE BHUAIRT
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 27/7/2018 - 16:39
Ambush in the Night
Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
LUÍOCHÁN ISTOÍCHE
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 27/7/2018 - 16:37
War
chi crede che la musica di marley riguardi solo le canne e i fattoni in genere non ha capito nulla...il vero messaggio riguarda la liberta' e l' amore. jah live children!!!!
Parva Securis 22/9/2014 - 12:39
Che Sinead O'Connor strappò la foto del papa dopo aver cantato questa stessa canzone cambiando alcune strofe e riferendosi agli abusi sessuali subiti dai bambini nei collegi irlandesi da parte dei preti cattolici. Una lotta che non ha mai abbandonato. Al Madison Square garden é stata fischiata e lei la ricantò, ma il pubblico, forse troppo bigotto, non colse il gesto di protesta contro lo stato vaticano che ha sempre cercato di proteggere i preti.
Fidel 12/8/2017 - 23:45
La versione di Sinead O'Connor con la strofa dedicata agli abusi sessuali subiti dai bambini irlandesi.
Una curiosità:
le strofe iniziali di questa canzone sono state urlate a cappella da una completamente rasata Sinead O'Connor addosso alla folla che la fischiava senza pausa impedendole di cantare la sua canzone al Concerto Tributo per il 30° Anniversario di Bob Dylan, tenutosi a New York il 16 ottobre del 1992. Lei avrebbe dovuto interpretare I Believe in You (da Slow Train Coming), i musicisti accennavano in continuazione le prime note ma il pubblico del Madison Square Garden non perdonava alla cantante di aver poco tempo prima stracciato pubblicamente, durante la sua apparizione al Saturday Night Live, l'immagine del Papa. Vorrei sottolineare che I Believe in You era una delle prime canzoni del cosidetto "periodo cristiano" di Dylan....che altro dire?
le strofe iniziali di questa canzone sono state urlate a cappella da una completamente rasata Sinead O'Connor addosso alla folla che la fischiava senza pausa impedendole di cantare la sua canzone al Concerto Tributo per il 30° Anniversario di Bob Dylan, tenutosi a New York il 16 ottobre del 1992. Lei avrebbe dovuto interpretare I Believe in You (da Slow Train Coming), i musicisti accennavano in continuazione le prime note ma il pubblico del Madison Square Garden non perdonava alla cantante di aver poco tempo prima stracciato pubblicamente, durante la sua apparizione al Saturday Night Live, l'immagine del Papa. Vorrei sottolineare che I Believe in You era una delle prime canzoni del cosidetto "periodo cristiano" di Dylan....che altro dire?
WAR
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 13/8/2017 - 00:12
Degna di nota secondo me questa cover di Grandson, pseudonimo di un ventitreenne artista canadese. Sulla copertina del singolo campeggia il faccione di #45
Lorenzo 13/10/2017 - 22:06
Irish transcreation / Traducreazione in gaelico irlandese / Traducréation irlandaise / Irlanninkielinen käännöksenluominen:
Gabriel Rosenstock
Gabriel Rosenstock
ÁR
(continua)
(continua)
inviata da Gabriel Rosenstock 27/7/2018 - 16:28
Guiltiness
La colpevolezza che resta nelle coscienze degli oppressori. Questo è uno dei brani più universali del grande Robert Nesta, di grande attualità ancora oggi...purtroppo!
COLPEVOLEZZA
(continua)
(continua)
inviata da Parva Securis 29/9/2014 - 19:57
Il testo originario un po' meno asettico e un po' più reggaeggiante di quello a suo tempo contribuito da Parva Securis.
GUILTINESS
Guiltiness, (talkin' 'bout guiltiness)
Pressed on their conscience, oh yeah.
And they live their lives, (they live their lives)
On false pretence, every day,
Each and every day, yeah.
These are the big fish,
Who always try to eat down, the small fish,
Just the small fish.
I tell you what, they would do anything,
To materialize their every wish, oh yeah-eah-eah-eah.
Say, woe to the downpressors,
They'll eat the bread of sorrow!
Woe to the downpressor,
They'll eat the bread of sad tomorrow!
Woe to the downpressors,
They'll eat the bread of sorrow!
Oh, yeah-eah! oh, yeah-eah-eah-eah!
Guiltiness.. (talkin' 'bout guiltiness)
Pressed on their conscience, oh yeah, oh yeah.
These are the big fish, (these are the big fish)
Who always try to eat down... (continua)
GUILTINESS
Guiltiness, (talkin' 'bout guiltiness)
Pressed on their conscience, oh yeah.
And they live their lives, (they live their lives)
On false pretence, every day,
Each and every day, yeah.
These are the big fish,
Who always try to eat down, the small fish,
Just the small fish.
I tell you what, they would do anything,
To materialize their every wish, oh yeah-eah-eah-eah.
Say, woe to the downpressors,
They'll eat the bread of sorrow!
Woe to the downpressor,
They'll eat the bread of sad tomorrow!
Woe to the downpressors,
They'll eat the bread of sorrow!
Oh, yeah-eah! oh, yeah-eah-eah-eah!
Guiltiness.. (talkin' 'bout guiltiness)
Pressed on their conscience, oh yeah, oh yeah.
These are the big fish, (these are the big fish)
Who always try to eat down... (continua)
Bernart Bartleby 29/3/2015 - 21:03
Iron Lion Zion
Esiste un filmato, facilmente reperibile su internet, che ritrae l'imperatore [Hailé Selassié] in divisa cachi e a capo scoperto, sorridente e rilassato, nel grande giardino del suo palazzo. Si odono gli augelli cantare. Il Leone di Giuda raggiunge una poltroncina senza pretese e la troupe lo inquadra in primo piano. Selassié guarda l'obiettivo e dice:
"it is good that you are here to record this picture of me in my Palace garden in Addis Ababa. People who see this throughout the world will realize that - even in the 20century - with Faith, courage and a just cause David will still beat Goliath"
Fin dai tempi di Menelik, l'impero etiopico era stato un Golia africano: aveva conquistato territori con la forza e con la forza li aveva mantenuti. Solo nel confronto impari con un Moloch tecnologico europeo l'Abissinia poteva dirsi un David. Quello di Selassié, dal rientro ad Addis Abeba fino... (continua)
"it is good that you are here to record this picture of me in my Palace garden in Addis Ababa. People who see this throughout the world will realize that - even in the 20century - with Faith, courage and a just cause David will still beat Goliath"
Fin dai tempi di Menelik, l'impero etiopico era stato un Golia africano: aveva conquistato territori con la forza e con la forza li aveva mantenuti. Solo nel confronto impari con un Moloch tecnologico europeo l'Abissinia poteva dirsi un David. Quello di Selassié, dal rientro ad Addis Abeba fino... (continua)
16/3/2015 - 22:55
Non vorrei entrare nel merito di certi discorsi "antifascisti" o "rastafariani", ma per pura coincidenza il sabato scorso una persona mi ha raccontato la storia di un medico, Rudolf Weigl (però, "la verità vera" italiana è un po' diversa a quanto pare https://it.wikipedia.org/wiki/Tifo_esa...) . Ecco, nel 1939 quest'inventore del vaccino contro il tifo esantematico si trovava in Etiopia per combattere l'epidemia di questo morbo. Visto che per ottenere il primo vaccino si doveva allevare dei pidocchi direttamente sulla pelle umana, nei tempi della seconda guerra mondiale a Lviv, il nonno del sudetto tizio si prestava a "dare da mangiare a pidocchi" per produrre la medicina. Dopo la guerra ha combattuto per edificare un monumento e nominare una strada a Breslavia, dedicati a questo incredibile dottore, che ha salvato direttamente migliaia di persone durante l'ultimo conflitto mondiale, e indirettamente... (continua)
Krzysiek Wrona 17/3/2015 - 23:54
Per Parva Securis.
Grazie per i contributi e per le traduzioni. Ti vorremmo chiedere soltanto un favore: se tu avessi a farne di nuove, potresti rispettare la suddivisione in strofe dell'originale e, soprattutto, mantenere un'interlinea semplice tra i versi, riservando la doppia alla separazione tra le strofe? Grazie, ti sembrerà forse una pignoleria, ma in questo sito l'80% del tempo se ne va in lavori di editing...
Grazie ancora e a risentirci!
Grazie per i contributi e per le traduzioni. Ti vorremmo chiedere soltanto un favore: se tu avessi a farne di nuove, potresti rispettare la suddivisione in strofe dell'originale e, soprattutto, mantenere un'interlinea semplice tra i versi, riservando la doppia alla separazione tra le strofe? Grazie, ti sembrerà forse una pignoleria, ma in questo sito l'80% del tempo se ne va in lavori di editing...
Grazie ancora e a risentirci!
CCG/AWS Staff 24/9/2014 - 16:24
... e anche specificare da che album e' tratto il brano e l'anno puo' essere utile !
CCG Staff 2 (come Wu Ming.. ;) ) 24/9/2014 - 16:45
Ma a quello ci si può pensare pure noi (anche se nel sito, è vero, ci sono ancora decine e decine di pagine "gnude e crude"; per rimetterlo tutto a posto dovrebbero lavorarci almeno venti persone per anni, e a volte mi faccio il film del "sito generazionale" come i viaggi interstellari della fantascienza...); quel che davvero raccomando a tutti, specialmente ai nuovi contributori, è di curare un po' l'editing dei testi e delle traduzioni che mandano. Nulla di grave, ci mancherebbe, ma solo per facilitarci un po' lo sgobbo. A volte vedo ancora gente che manda i testi in tutte maiuscole; se facessero un referendum sull'abolizione del CAPS LOCK sarei, giuro, il primo a firmarlo...
Riccardo Venturi 24/9/2014 - 17:48
Parva Securis i thank you very much for having this song here. I really enjoy Bob Marley and more songs of him are needed in this site too. He (Bob Marley) always spoke against war, racial hate, injustice, poverty, crisis and despotism. This one is a song to remember!
BorikuaTainoGuerrero 25/9/2014 - 12:30
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Gianni Sartori
Se ne era già parlato, se pur ancora come progetto, non ancora operativo.Adesso viene anche la conferma ufficiale.
Lo Zimbabwe non intende più esportare il litio allo stato grezzo, ma possibilmente lavorarselo in proprio.
Riepiloghiamo.
L’ex Rhodesia, oggi Zimbabwe, è tra i paesi africani uno di quelli maggiormente dotati di vaste riserve di Lithium (il terzo pare). Nel senso di “litio”, il minerale (simbolo Li, numero atomico 3, peso atomico 6,94; nessun riferimento ai Nirvana quindi) essenziale per le batterie dei veicoli elettrici.E se questo “oro bianco” (il cui prezzo in soli dieci anni è cresciuto del 1.100%) ha da tempo scatenato le comprensibili brame delle grandi compagnie minerarie, finora in Zimbabwe aveva mobilitato soprattutto schiere di minatori individuali (“artigianali”). Sui quali vanno calando le... (continua)