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Paul Reutershan (The Agent Orange Song)

Muriel Hogan
Langue: anglais


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[1982]

L'autrice - sicuramente del testo, ignoro se anche della musica - scrisse questa canzone dopo aver partecipato ad un'inchiesta per conto dell'Associazione Veterani del Vietnam sugli effetti a lunga distanza dell'esposizione alla diossina, impiegata massicciamente dagli statunitensi durante la guerra come defoliante, noto con il nome di "Agent Orange", prodotto dalla Dow Chemical.

Il brano è intitolato ad un elicotterista statunitense, Paul Reutershan, che morì di cancro nel 1978 a seguito dell'esposizione all'Agent Orange. Prima di morire, rilasciò un'intervista alla rivista Today in cui dichiarò: “I died in Vietnam, but I didn’t even know it.”

Il brano è stato sicuramente inciso da Peggy Seeger e anche da Jim Walktendonk in "Red, white and blind", risalente ai primi anni '80.

agent orange
I was seventeen when I quit school, the year that I enlisted
I don't recall just why I did, my Mum says I insisted
I had some strange idea then, that Uncle Sam was right
My Mama cried – she signed the card – and I went off to fight.

Got off the plane in Vietnam – it didn't look like war
And with all I saw, I started wondering, just what we came here for
Some Officers got drunk at night and cheated on their wives
While those peasants on the other side – were fighting for their lives.

You know the army tried some fancy stuff, to bring them to their knees
Like Agent Orange defoliant, to clear the brush and trees
We'd fly all day above the trails, through clouds of poison spray
But they never said that chemical, would hurt our health today.

But I got the news this morning – the Doctor told me so
They killed me in Vietnam – and I didn't even know.

Well I tried hard to forget that war, like everybody else did
I settled down, got married and – I even had some kids
Our children both had birth defects, the Doctors had their doubts
They never said what caused it – but I think I just found out.

The Doctor says I have some time – he was trying to be kind
You know, I've never been a radical, but this has changed my mind
I'd be so proud to hear my sons say "Hell no, we won't go!"
"Because you killed our Dad in Vietnam – and he didn't even know."

This Agent Orange from Vietnam, we carry with us still
It stays inside for years and years, and does its best to kill
You might get cancer of the liver, you might get cancer of the skin
You might get a VA Disability – you might not live to win.

Because I got the news this morning – the Doctor told me so
They killed me in Vietnam – and I didn't even know

Oh yes, they killed me in Vietnam – and I didn't even know …

envoyé par Alessandro - 17/11/2008 - 13:17



Langue: anglais

La versione interpretata da Country Joe

La guerra e sui effetti a distanza! (Luigi)
AGENT ORANGE

I was 17, just the teenage kid, the year that I enlisted.
I can’t remember why I did, my mom said that I insisted.
I had some strange idea then, that Uncle Sam was right.
Oh momma cried, but she signed the card, And then I went off to fight.

Got off the plane in Vietnam, it didn’t seem like war.
With all I saw I started to wonder what I have come there for.
Some officers got drunk at night, and cheated on their wives.
And the peasants on the other side, where just struggling for their lives.

Oh the army tried some fancy stuff, to bring them to their knees.
Like Agent Orange defoliant, to kill the brush and tress.
We’d hike all day on jungle trails, through clouds of poison spray.
And they never told me then, that it would hurt my health today.

But I got the news this morning, yea, the doctors told me so.
They killed me in Vietnam, and I didn’t even know.
I tried hard to forget the war like everybody did.
Settled down, got married, even had a of couple kids.

Well my children both had birth defects, and the doctors had their doubts.
They never could understand it, but I think I figured it out.
Because I got the news this morning, yeah, the doctors told me so.
They killed me in Vietnam, and I didn’t even know.

This Agent Orange from Vietnam, we carry it with us still.
It stays inside for years and years before it starts to kill.
You might get cancer of the liver; you might get cancer of the skin.
You can file for disability, but you might not live to win.

Oh I got the news this morning yea, the doctors told me so.
They killed me in Vietnam, and I didn’t even know.
Oh the doctor said I got some time, trying to be kind.
I’ve never been a radical, but this has changed my mind.

Oh I’d be so proud to hear my kids say hell no I won’t go,
Because you killed my dad in Vietnam, and he didn’t even know.
Yes I’d be so proud to hear my kid say hell no I won’t go,
Because you killed my dad and he didn’t even know.

envoyé par Luigi - 17/6/2012 - 20:53


Gli effetti delle armi chimiche raccontati da un veterano del Vietnam
di David Cline
da Peacereporter del 12/04/2006

Io facevo parte della venticinquesima divisione della fanteria a Cu Chi e Tay Ninh nel 1967 e fui ferito 3 volte anche se non ho di fatto contratto patologie che possano essere riconducibili all’esposizione alla diossina.
Quando tornai dalla guerra ero a conoscenza dell’uso che era stato fatto dell’agente Orange, avendo visto personalmente le aree su cui era stato usato; sapevo che distruggeva la natura, ma non avevo idea degli effetti nocivi che tali defolianti hanno sulle persone.
Ricordo che nel 1969 un veterano che conoscevo, il suo nome era Jeff Sharkett, morì di cancro a soli 27 anni all’ospedale Florida Veterans di Maiami. Mi è sembrato così strano che si potesse morire di cancro a quell’età.
Col passare degli anni, altri amici si ammalarono o ebbero figli deformi o addirittura morirono. Fra questi c’erano Mike Keegan e John Miffin che morirono e John e Rena Kopystensky che ebbero diversi bambini nati con difetti congeniti. Per questo il problema è diventato una questione personale per me.

La prima causa giudiziaria. Nel 1977 Maude DeVictor che si occupava delle richieste di indennizzo presso la Chicago veterans administration (Va) fu la prima persona che fece due più due quando notò che i suoi superiori negavano le richieste di indennizzo dei veterani e nascondevano i loro problemi di salute e soprattutto il legame fra le patologie contratte e l’esposizione alla diossina.
L’anno successivo, nel 1978, Paul Reutershan, un veterano che aveva contratto il cancro, pronunciò queste parole in televisione: “Il mio governo mi ha ucciso in Vietnam ed io non lo sapevo neanche.” Intraprese un’azione legale contro le società chimiche che producevano gli agenti Arancio, Blu, Bianco, Viola me non è riuscito a sopravvivere abbastanza a lungo per vedere la fine della causa legale. Morì entro la fine di quell’anno.
Il motivo per cui la causa legale fu intentata stava nel fatto che la Va rifiutava ai veterani i rimborsi per le cure mediche nonché il risarcimento danni. Inoltre, secondo la legge americana i cittadini non hanno il diritto di citare lo stato per questo genere di rivendicazioni.
La causa si protrasse dal 1978 al 1984 ed alla fine si giunse ad un accordo anche se molti veterani rifiutarono di transare anche se per milioni di dollari. Inoltre, purtroppo, a molti veterani toccò una cifra veramente irrisoria un quanto una buona parte dei compensi dovettero essere destinati al pagamento degli emolumenti degli avvocati.

La responsabilità del governo Usa. Faccio parte di Vietnam veterans against the war (Veterani del Vietnam contro la guerra) dal 1970. L’associazione ha avuto un ruolo cruciale nel lancio del movimento di rivendicazione della giustizia per i veterani vittime dell’agente arancio, sostenendo Maude Devictor che divenne così la madrina del movimento, reclutando veterani al fine di costituirsi parte civile nell’azione legale e, più generalmente, per accrescere la coscienza pubblica su queste problematiche.
E’ comunque nostro convincimento che, benché le società chimiche debbano in ogni caso assumersi le proprie responsabilità, la responsabilità principale ricade sul governo degli Stati Uniti che ha ordinato e continuato ad utilizzare quei veleni anche dopo che gli effetti nocivi sulle persone erano stati resi noti. Invece di cambiare politica, hanno nascosto i fatti ed hanno continuato ad usarli fino al 1971. Poi hanno ceduto le scorte avanzate all’ex Esercito della Repubblica del Vietnam che ha continuato a farne uso fino al 1975 quando il regime smise di esistere.
Come Vietnam veterans against the war la nostra richiesta è sempre stata quella di Testare, Curare e, ove necessario, Indennizzare le vittime dell’agente arancio. Non abbiamo mai pensato che la causa intentata contro le società chimiche fosse la risposta giusta, quanto soprattutto un modo per continuare a mettere sotto pressione il nostro governo.

Le prime ammissioni. Una prima vittoria si ebbe nel 1991 quando il Congresso votò l’Agent Orange Act, riconoscendo che diverse patologie erano connesse all’esposizione alla diossina al fine di riconoscere alle parti coinvolte le necessarie cure mediche ed eventuali indennizzi per invalidità. E’ anche stato il punto di partenza di nuovi studi intrapresi dal National Academy of Sciences Institute of Medicine che si è altresì fatto promotore presso la Secretary of veterans admninistration di importanti raccomandazioni per estendere la lista delle patologie riconosciute.
Attualmente la VA riconosce 13 patologie, comprese le due riferite ai figli dei veterani, ma più di 27 sono state rifiutate in quanto l’Iom ha ritenuto che non ci fossero sufficienti prove scientifiche che dimostrassero il loro legame con l’esposizione alla diossina.
Troppi veterani a tutt’oggi non ricevono le cure adeguate. E come si può, inoltre, rendere giustizia e chi è già morto? Le morti nascoste della guerra del Vietnam continuano ad aumentare. Fortunatamente, continua anche la lotta.

Vittime dimenticate. Ed oggi è nostro dovere parlare dell’altra faccia della medaglia, non solo dei veterani americani, coreani, australiani, neozelandesi e canadesi ma anche dei vietnamiti.
Ricordiamoci che quei prodotti chimici sono stati usati anche in Cambogia e nel Laos, in Corea e Panama.
Negli Stati Uniti abbiamo intrapreso la campagna Vietnam Agent Orange Relief and Responsibility anche per sostenere gli sforzi del Vava e per unirci a tutti i veterani e le persone coinvolte in tutte le nazioni per chiedere giustizia per tutte le vittime dell’agente Arancio.
La Campagna è stata sponsorizzata dai Veterans for peace e coinvolge i veterani di guerra, vietnamiti-americani, pacifisti, ambientalisti ed altri amici del Vietnam. Sosteniamo la petizione internazionale a sostegno della causa Vava e recentemente abbiamo anche sponsorizzato una serie di conferenze in varie città tenute da quattro membri del Vvav.

Armi chimiche oggi. Attualmente abbiamo anche in programma di incoraggiare rappresentanti e senatori ad introdurre una normativa affinché il governo fornisca assistenza medica e riconosca una sorta di indennizzo se non per ragioni politiche almeno per ragioni morali ed umanitarie. E’ ormai ora che le ferite di quella guerra siano curate e non ignorate e lasciate cadere per sempre nel dimenticatoio.
Un ultimo punto prima di concludere. La nostra è una lotta volta a denunciare e porre fine all’uso di armi chimiche da parte di tutti gli stati e soprattutto dal mio. Non si tratta di qualcosa che è accaduta 30 anni fa e basta. Oggi l’amministrazione Bush ha portato il nostro paese ed il mondo ad invadere ed occupare militarmente l’Iraq e questa volta è l’uranio impoverito che, col passare del tempo, avvelenerà le truppe americane e la popolazione irachena. Hanno anche utilizzato bombe al fosforo bianco contro la popolazione civile di Fallujah.
E’ ora che l’umanità pretenda la fine dell’uso di queste armi quale parte del nostro sforzo per abolire la guerra. Questa è la missione dei Veterans for peace. E questo potrà avvenire solo grazie agli sforzi di tutti noi, in tutto il mondo.
Il grande abolizionista americano Fredrick Douglass ha detto:
“Dove non ci sono lotte non c’è progresso. Coloro che affermano di avere a cuore la libertà ma temono le agitazioni sono equiparabili a coloro che cercano le messi senza voler arare la terra, che vogliono la pioggia senza tuoni o lampi. Vogliono l’oceano senza il frastuono delle sue acque.
Questa lotta può essere morale o fisica ma deve essere una lotta. Il potere non concede nulla in assenza di rivendicazioni. Non l’ha mai fatto e mai lo farà.”
Facciamolo diventare la nostra parola d’ordine e facciamo di questa conferenza un appello al mondo intero.

Alessandro - 17/11/2008 - 22:03


Sindrome della guerra del Golfo.
Colpiti 175 mila reduci dall'Iraq.


Riconosciuti come malattia i disturbi neurologici sofferti dai militari Usa
Le cause? Un farmaco o l'esposizione ai fumi dei pozzi petroliferi. Sintomi: dolori cronici
Grazie alle conclusioni dell'indagine i soldati malati potranno ottenere assistenza dal governo federale

NEW YORK - Almeno 175 mila reduci dalla guerra in Iraq soffrono di problemi digestivi, mal di testa persistente, difficoltà cognitive, dolori cronici. E' la sindrome della guerra del Golfo. Una malattia da oggi riconosciuta anche da un rapporto commissionato dal Congresso, il Research Advisory Committee on Gulf War Veterans, che ha raccolto, in sei anni di indagine, centinaia di testimonianze e cartelle cliniche dei soldati reduci.

"Esposti a tossine chimiche durante il conflitto del 1991, oltre 175 mila reduci sono affetti dalla sindrome della guerra del Golfo". Il rapporto appena diffuso negli Stati Uniti, ha concluso che la sindrome è quindi una condizione fisica "reale" e distinta dallo "shock da esplosione" di cui soffrono ex combattenti in altre guerre.

Dalle medicine contro la sindrome, ben pochi militari hanno avuto miglioramenti, ma la conclusione dell'indagine consentirà ai soldati malati di ottenere quell'assistenza dal governo federale che finora non ha erogato perché quelle "inspiegabili sindromi neurologiche" non erano riconosciute come malattia vera e propria.

Secondo il rapporto sono due le possibili cause della sindrome della guerra del Golfo: un farmaco dato ai militari per proteggerli dal gas nervino, o l'esposizione a pesticidi usati abbondantemente durante la guerra. Altra possibile causa presa in considerazione e non escluse è l'esposizione ai fumi dei pozzi petroliferi in fiamme. I sintomi variano dal mal di testa persistente, dolore cronico, difficoltà cognitive, fatica cronica, eruzioni cutanee, diarrea e problemi al sistema digestivo e respiratorio.

Da La Repubblica del 18 novembre 2008.

Alessandro - 18/11/2008 - 12:49


La musica fu probabilmente scritta da Kate Wolf (1942-1986), la folksinger e songwriter americana che la incise nel suo album "Give Yourself To Love" del 1983.

Alessandro - 23/9/2009 - 15:53




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