Paolo Rossi: Condominio Andreotti
GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCGLangue: italien
Allora bisogna ragionare in piccolo, le regole servono per una coppia, per un paese, per un stato, per un condominio.
Ecco, facciamo che un condominio, che Andreotti sia stato l'amministratore del nostro condominio per 50 anni, certo non è sempre stato lui l'amministratore, ma comunque stava sempre lì l'amministrazione, non stava in portineria.
E ammettiamo che voi tutti avrete partecipato a quelle manifestazioni di eleganza, educazione civica ed educazione che sono le riunioni condominiali, giusto?
Ammettiamo che un uomo qualsiasi, un omino, un omino, chi è? Il genio della lampada. Si alza e chiede la parola dell'assemblea condominiale, ragioniamo col buonsenso, incominciamo almeno da quello ragazzi.
Si alza e dice, amministratore Andrea Giuliotti, non si sa mai, ho messo un paletto. Lei ricorda che noi al piano terra abbiamo un night rumoroso e pieno di malfattori, scusi non sono abituato a parlare alle riunioni, che lei si era impegnato a combattere e sfrattare, ora io non so se è vero quello che dice la portinaia che sostiene che lei ha baciato il proprietario del night lingua in bocca, quella è la sua vita, la sua privacy, quello che so che però non ha mai peronato la nostra causa.
Secondo, mi scusi, quell'ascensore di quella vecchia marca DC9, quello che è saltato in aria con tutti dentro, si lo so, che è stato per colpa di quella famiglia di libici del condominio di fronte che hanno sparato il petardo, ma era giugno, non era Capodanno.
Terzo, si ricorda quando ci ha espropriato le cantine per affittarle a quella ditta di export-import, la Gladio S.P.A. che lei sosteneva facessero armi giocattolo, armi giocattolo un cazzo, il figlio della portinaia c'ha giocato, c'ha perso un occhio, comunque che fine hanno fatto questi simpatici imprenditori.
Quattro, sto prendendo confidenza alla luce dei fatti, io mi chiedo se lo sfortunato scoppio della caldaia nella filiale della banca sotto casa non avesse a che fare con questa ditta.
Cinque, si ricorda quell'anno in agosto, beh io me lo ricordo, io stavo andando alla stazione e per colpa di una valigia è saltato in aria l'appartamento dei Bologna, la famiglia che a lei è sempre stata sui coglioni.
Sei, si ricorda il contabile della banca che lavorava anche nella sua parrocchia e che dopo aver litigato con tutti si è impiccato alla ringhiera sui tubi innocenti neri dei frati di un ponte di un condominio inglese.
Sette, lei a un certo punto, mi scusi perché no, si mise a fare dei favoritismi a certi condomini, per quel club privè P2, come no, la lista dei pulsanti, l'ha cambiata, era all'ottavo piano e l'ha messa al secondo e lei ci andava col botto.
Io non posso dimenticare la fine che ha fatto il signor Aldo, che era più suo amico che il mio, è morta assiderata in macchina, non c'era il riscaldamento in casa.
Nove, per non parlare del bar di fianco alla banca che fa un caffè che sembra stricnina, il bar sindona, bravo, Quello lì.
Dieci, lasciamo perdere la ristrutturazione del lavassù del palazzo, non è mai stato fatto niente.
Undici, il giornalaio che parlava male di lei è sparito.
Dodici, recentemente dal mio lavandino viene su un terribile e considerevole lezzo di merda e io volevo chiederle, è il nuovo amministratore che ha scolto i fondi neri in cantina o è lei che si sta cagando addosso? Si stava cagando.
Io non sto dicendo che lei è colpevole, no, io sto dicendo, mi scusi Giuliotti, queste cose sono successe, lei era sempre in amministrazione, allora i casi sono due, o lei sa chi è stato oppure porta sfiga. E non credo che...
Io non chiedo la galera, a me la galera non piace, per nessuno, io sono fatto così, non manderei nessuno in galera.
Facciamo che si faccia come nell'antica Grecia, che uno a un certo punto prende e va via, va via, non se ne parla, facciamo così, meglio.
Io ho un amico, si chiama Adriano, sta chiuso dentro. Lei va via, lui esce, facciamo zero a zero, pari e patta e non se ne parla, non se ne parla più.
Ecco, facciamo che un condominio, che Andreotti sia stato l'amministratore del nostro condominio per 50 anni, certo non è sempre stato lui l'amministratore, ma comunque stava sempre lì l'amministrazione, non stava in portineria.
E ammettiamo che voi tutti avrete partecipato a quelle manifestazioni di eleganza, educazione civica ed educazione che sono le riunioni condominiali, giusto?
Ammettiamo che un uomo qualsiasi, un omino, un omino, chi è? Il genio della lampada. Si alza e chiede la parola dell'assemblea condominiale, ragioniamo col buonsenso, incominciamo almeno da quello ragazzi.
Si alza e dice, amministratore Andrea Giuliotti, non si sa mai, ho messo un paletto. Lei ricorda che noi al piano terra abbiamo un night rumoroso e pieno di malfattori, scusi non sono abituato a parlare alle riunioni, che lei si era impegnato a combattere e sfrattare, ora io non so se è vero quello che dice la portinaia che sostiene che lei ha baciato il proprietario del night lingua in bocca, quella è la sua vita, la sua privacy, quello che so che però non ha mai peronato la nostra causa.
Secondo, mi scusi, quell'ascensore di quella vecchia marca DC9, quello che è saltato in aria con tutti dentro, si lo so, che è stato per colpa di quella famiglia di libici del condominio di fronte che hanno sparato il petardo, ma era giugno, non era Capodanno.
Terzo, si ricorda quando ci ha espropriato le cantine per affittarle a quella ditta di export-import, la Gladio S.P.A. che lei sosteneva facessero armi giocattolo, armi giocattolo un cazzo, il figlio della portinaia c'ha giocato, c'ha perso un occhio, comunque che fine hanno fatto questi simpatici imprenditori.
Quattro, sto prendendo confidenza alla luce dei fatti, io mi chiedo se lo sfortunato scoppio della caldaia nella filiale della banca sotto casa non avesse a che fare con questa ditta.
Cinque, si ricorda quell'anno in agosto, beh io me lo ricordo, io stavo andando alla stazione e per colpa di una valigia è saltato in aria l'appartamento dei Bologna, la famiglia che a lei è sempre stata sui coglioni.
Sei, si ricorda il contabile della banca che lavorava anche nella sua parrocchia e che dopo aver litigato con tutti si è impiccato alla ringhiera sui tubi innocenti neri dei frati di un ponte di un condominio inglese.
Sette, lei a un certo punto, mi scusi perché no, si mise a fare dei favoritismi a certi condomini, per quel club privè P2, come no, la lista dei pulsanti, l'ha cambiata, era all'ottavo piano e l'ha messa al secondo e lei ci andava col botto.
Io non posso dimenticare la fine che ha fatto il signor Aldo, che era più suo amico che il mio, è morta assiderata in macchina, non c'era il riscaldamento in casa.
Nove, per non parlare del bar di fianco alla banca che fa un caffè che sembra stricnina, il bar sindona, bravo, Quello lì.
Dieci, lasciamo perdere la ristrutturazione del lavassù del palazzo, non è mai stato fatto niente.
Undici, il giornalaio che parlava male di lei è sparito.
Dodici, recentemente dal mio lavandino viene su un terribile e considerevole lezzo di merda e io volevo chiederle, è il nuovo amministratore che ha scolto i fondi neri in cantina o è lei che si sta cagando addosso? Si stava cagando.
Io non sto dicendo che lei è colpevole, no, io sto dicendo, mi scusi Giuliotti, queste cose sono successe, lei era sempre in amministrazione, allora i casi sono due, o lei sa chi è stato oppure porta sfiga. E non credo che...
Io non chiedo la galera, a me la galera non piace, per nessuno, io sono fatto così, non manderei nessuno in galera.
Facciamo che si faccia come nell'antica Grecia, che uno a un certo punto prende e va via, va via, non se ne parla, facciamo così, meglio.
Io ho un amico, si chiama Adriano, sta chiuso dentro. Lei va via, lui esce, facciamo zero a zero, pari e patta e non se ne parla, non se ne parla più.
envoyé par DQ82 - 12/12/2025 - 11:30
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Monologo tratto da "Il signor Rossi e la Costituzione"