Sono il padre di una figlia, una bambina molto sveglia,
più perle tra le ciglia, ci rivedo gli occhi miei.
Sua madre è una stella, una fiaba, una farfalla,
che sveglia nella culla, che innamora anche gli dèi.
Per questo s'è andata così presto,
qualcuno la voleva di con sé.
Oppure per proteggerci dall'alto,
amore mio, secondo te dov'è, dov'è, dov'è?
Sotto un cielo strillato,
stai tranquilla papà,
è solo un carro armato, un mezzo blindato,
vedrai, passerà.
Sotto un cielo strillato,
in silenzio si va,
dopo un altro boato, oltre il filo spinato,
la ninna si fa.
Pregavo ogni notte che arrivasse il temporale
Per sete e per lavare tutto il sangue dalle strade
Mentre raccoglievi un po' d'acqua con le mani
Hai visto in una pozza il riflesso di aeroplani
Pensavo che ci stessero aiutando
Ma hai fatto un bel sorriso e gli addio
Del cibo da lassù stava arrivando
E poi a un tratto non ti ho vista più
Perché, perché sotto un cielo strillato
Non c'è Dio né Allah
Con le mani ho scavato, ho pianto imprecato
Ma tu eri là
Sotto un muro crollato
Per le bombe qua giù
Ti ho ripresa in braccio, ti ho detto
Amore, già non c'eri più
più perle tra le ciglia, ci rivedo gli occhi miei.
Sua madre è una stella, una fiaba, una farfalla,
che sveglia nella culla, che innamora anche gli dèi.
Per questo s'è andata così presto,
qualcuno la voleva di con sé.
Oppure per proteggerci dall'alto,
amore mio, secondo te dov'è, dov'è, dov'è?
Sotto un cielo strillato,
stai tranquilla papà,
è solo un carro armato, un mezzo blindato,
vedrai, passerà.
Sotto un cielo strillato,
in silenzio si va,
dopo un altro boato, oltre il filo spinato,
la ninna si fa.
Pregavo ogni notte che arrivasse il temporale
Per sete e per lavare tutto il sangue dalle strade
Mentre raccoglievi un po' d'acqua con le mani
Hai visto in una pozza il riflesso di aeroplani
Pensavo che ci stessero aiutando
Ma hai fatto un bel sorriso e gli addio
Del cibo da lassù stava arrivando
E poi a un tratto non ti ho vista più
Perché, perché sotto un cielo strillato
Non c'è Dio né Allah
Con le mani ho scavato, ho pianto imprecato
Ma tu eri là
Sotto un muro crollato
Per le bombe qua giù
Ti ho ripresa in braccio, ti ho detto
Amore, già non c'eri più
envoyé par Dq82 - 11/10/2025 - 21:37
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Nessuno sceglie dove nascere, ma tutti possiamo scegliere di restare umani
Ho scritto questa canzone perché sentivo mancare l’empatia.
Troppa indifferenza e cattiveria davanti a un genocidio.
L'umanità non dovrebbe appartenere a uno schieramento politico ma alle persone.
Io ho pensato da padre: se fossi nato lì, sotto le bombe, che storia racconterei?