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Pane e piombo

Renato Franchi & His Band
Langue: italien


Renato Franchi & His Band

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Pane  e piombo

L’indignazione non va in ferie: questa affermazione giustifica la scelta controcorrente di Renato Franchi di far uscire il suo nuovo singolo il 4 agosto 2025, in un periodo di vacanza e apparentemente non propizio alle nuove pubblicazioni. Tuttavia le immagini e le notizie del massacro del popolo di Palestina da parte del governo israeliano, trasmesse quotidianamente, hanno indotto il cantautore a diffondere il brano poiché l’indignazione nei confronti di questo dramma non può e non deve andare mai in vacanza.

Per Franchi la guerra, così come la violenza delle armi, è un atto disumano da respingere in ogni nostro gesto e va contrastata con la cultura, l’arte, la musica e il confronto di proposte e di idee. E quindi anche una canzone si può configurare come una doverosa azione politica, soprattutto quando le trattative per trovare una soluzione pacifica sembrano non andare a buon fine, come sta accadendo in queste ore.
Il genocidio – Renato non ha remore nell’utilizzare questo vocabolo - che sta avvenendo nella striscia di Gaza in Palestina è il risultato di criminali decisioni belligeranti ed è un solco doloroso e profondo in ogni cuore democratico, una lama tagliente che lacera ogni speranza di pace. È inaccettabile il contrasto tra le grandi mobilitazioni pacifiste in corso in tutto il mondo ed il silenzio dei media al servizio dei potenti della Terra, che soffocano la voce di chi invoca la fine di un conflitto causa di morte per donne, uomini, anziani e bambini. Ed è insopportabile l’acquiescenza di chi non prende posizione nei confronti di questa tragedia.

Da mesi Franchi desiderava fornire un proprio contributo di denuncia e di riflessione con una canzone che esprimesse sdegno contro questo massacro. L’ispirazione per la composizione del brano è giunta qualche settimana fa, dalla lettura di un titolo sulla prima pagina del quotidiano “il manifesto”: la scritta “Pane e piombo” lo ha folgorato e da ciò è nata la ricerca di una melodia e la scrittura di un testo.
Nella stesura delle liriche il cantautore ha mantenuto l’impostazione cinematografica tipica della sua scrittura, creando una sequenza di immagini evocanti i terribili eventi che stanno avendo luogo a Gaza. Nel cantato delle strofe finali vengono messe in risalto le responsabilità ed il silenzio dell’Europa, che sullo sfondo assume un ruolo di complice della mano assassina che distrugge e nega il diritto alla pace.
Nella sua solidità, il brano è un’invettiva esplicita verso i responsabili di questa tragedia e verso una politica fatta di menzogna e ipocrisia.

Un distopico accordo chitarristico in Sol maggiore chiude il pezzo, evocando la prospettiva di un futuro indefinito e preoccupante, come monito ai distratti e agli indifferenti.
“Pane e piombo” vuole essere un contributo alla ricerca di una cultura di pace, senza armi e odio, che si affianca alla voce delle migliaia di persone che manifestano in tutto il mondo chiedendo la risoluzione del conflitto, e vuole ricordare le migliaia di morti causate da questa e da tutte le altre guerre. La speranza è che si interrompa al più presto il rumore assordante dei proiettili e si possa finalmente sentire nell’aria il profumo del pane. Questa idea è esplicitata nella copertina, che evidenzia il contrasto tra la distruzione e le macerie causate dai bombardamenti e l’immagine del pane appena sfornato, a simboleggiare una speranza di ritorno alla vita.
Il brano è stato presentato in anteprima lo scorso 20 luglio a Genova, in piazza Alimonda, in occasione della manifestazione in ricordo di Carlo Giuliani, ed è disponibile dal 4 agosto 2025 su tutte le piattaforme digitali.
"Pane e Piombo", il nuovo singolo di Renato Franchi & His Band dedicato alla tragedia di Gaza
Sotto il cielo di Gaza hanno ucciso l’amore
Nei campi e nei prati non cresce più un fiore
Le madri di Gaza hanno un immenso dolore
Un chiodo negli occhi per ogni bimbo che muore

Nelle piazze di Gaza è ritornato Re Erode
Con le spade di fuoco a insanguinare le strade
Nei mattini di Gaza non volano gli aquiloni
Rombano gli aeroplani non giocano più i bambini
Crollano scuole, moschee case e ospedali
Mentre violentano i sogni brindano i generali

Nelle spiagge di Gaza ora brucia anche il mare
In questa sporca guerra che non vuole mai finire
Carri armati al confine piombo e pane al tramonto
Col ghigno degli assassini l’umanità sta morendo

Nella striscia di Gaza anche Dio non ci sente
In questo massacro di gente innocente
Nei mattini di Gaza non volano gli aquiloni
Rombano gli aeroplani non giocano più i bambini
Crollano scuole, moschee case e ospedali
Mentre violentano i sogni brindano i generali

È genocidio a Gaza con le bombe israeliane
È genocidio a Gaza con le armi americane
È genocidio a Gaza nel Medio Oriente
È genocidio a Gaza nel silenzio dell’Occidente

È genocidio a Gaza con le bombe israeliane
È genocidio a Gaza con le armi italiane
È genocidio a Gaza nel Medio Oriente
È genocidio a Gaza nel silenzio dell’Occidente

envoyé par Mary - 20/9/2025 - 15:48


A seguito degli ultimi due inserimenti di Mary, abbiamo risistemato un po' le canzoni di Renato Franchi, che finora erano attribuite tutte a Renato Franchi & Orchestrina del Suonatore Jones. Abbiamo riattribuito i brani a The Kanzonaccio Band e a Renato Franchi & His Band che appartenevano alle altre formazioni di Renato Franchi

CCG/AWS Staff - 23/9/2025 - 18:08




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