Te, che non conosci la mia vita,
Per me, che non conosco la tua vita
Per noi, incontrati come se fosse niente,
Fra i borghi dell'Oltretorrente,
Fra i borghi dell'Oltretorrente.
Mia nonna, sai, è nata in Borgo Bernabei,
Io son stata bambina in Borgo Poi,
Lo sai, quello che più mi piace è la gente,
Io la odio, ma faccio finta di niente,
Io la odio e faccio finta di niente.
Se vuoi ti offro una malvasia al “Pedale”,
Tu puoi offrirmi un rosso da Marcello in Piazzale,
In fondo è quasi Natale,
In fondo qui è sempre Venticinque aprile,
Qui è sempre Venticinque di aprile.
Mio dio come eri bella su quelle barricate,
Non passano la Parma e non passa l'estate,
Per te, ragazza dalle guance di pèsca,
Che oltre il Torrente hai portato la festa,
Oltre il Torrente hai portato la festa.
Hai mai visto luna in Borgo Santa Caterina,
O il ponte Caprazucca di prima mattina?
Io amo via della Salute [1] anche quando c'è nebbia,
Le sue case son colorate,
Le sue case son colorate...
Qui giace l'ultima osteria della città
E tutte quelle altre chiuse tanti anni fa,
In via Imbriani c'è un po' di Marsiglia,
Vorrei poter vedere coi tuoi occhi, che meraviglia...
Che meraviglia!
Beviamo l'ultimo dal Magno prima di andare,
Io sono quasi sbronzo...ti devo baciare,
Si puo fare! Un po' romantico e un po' indecente,
Tra i borghi dell'Oltretorrente,
Tra i borghi dell'Oltretorrente.
Un po' romantico e un po' indecente,
Tra i borghi dell'Oltretorrente,
Tra i borghi dell'Oltretorrente
Per me, che non conosco la tua vita
Per noi, incontrati come se fosse niente,
Fra i borghi dell'Oltretorrente,
Fra i borghi dell'Oltretorrente.
Mia nonna, sai, è nata in Borgo Bernabei,
Io son stata bambina in Borgo Poi,
Lo sai, quello che più mi piace è la gente,
Io la odio, ma faccio finta di niente,
Io la odio e faccio finta di niente.
Se vuoi ti offro una malvasia al “Pedale”,
Tu puoi offrirmi un rosso da Marcello in Piazzale,
In fondo è quasi Natale,
In fondo qui è sempre Venticinque aprile,
Qui è sempre Venticinque di aprile.
Mio dio come eri bella su quelle barricate,
Non passano la Parma e non passa l'estate,
Per te, ragazza dalle guance di pèsca,
Che oltre il Torrente hai portato la festa,
Oltre il Torrente hai portato la festa.
Prendiamo un caffè alla torrefazione dall'Angela,
C'è Guido che suona per noi...
Fantasmi di Arditi ci liberan l'anima,
Lo straniero qui è stato un eroe...
E le botteghe han le porte ancora aperte,
I vecchi con le sedie sul marciapiede
Discutono in dialetto, in berbero, in sanscrito...
C'è Guido che suona per noi...
Fantasmi di Arditi ci liberan l'anima,
Lo straniero qui è stato un eroe...
E le botteghe han le porte ancora aperte,
I vecchi con le sedie sul marciapiede
Discutono in dialetto, in berbero, in sanscrito...
Hai mai visto luna in Borgo Santa Caterina,
O il ponte Caprazucca di prima mattina?
Io amo via della Salute [1] anche quando c'è nebbia,
Le sue case son colorate,
Le sue case son colorate...
Qui giace l'ultima osteria della città
E tutte quelle altre chiuse tanti anni fa,
In via Imbriani c'è un po' di Marsiglia,
Vorrei poter vedere coi tuoi occhi, che meraviglia...
Che meraviglia!
Prendiamo un caffè alla torrefazione dall'Angela,
Possiamo star qui quanto vuoi...
I libri usati, i fumetti il giovedì sotto i portici,
Stasera c'è un concerto da Michel...
E gli Ortodossi stan cantando la processione,
Gli Africani sulle panchine,
E i Curdi che a primavera festeggiano il nuovo giorno...
Anche per me e per te,
Anche per me e per te.
Possiamo star qui quanto vuoi...
I libri usati, i fumetti il giovedì sotto i portici,
Stasera c'è un concerto da Michel...
E gli Ortodossi stan cantando la processione,
Gli Africani sulle panchine,
E i Curdi che a primavera festeggiano il nuovo giorno...
Anche per me e per te,
Anche per me e per te.
Beviamo l'ultimo dal Magno prima di andare,
Io sono quasi sbronzo...ti devo baciare,
Si puo fare! Un po' romantico e un po' indecente,
Tra i borghi dell'Oltretorrente,
Tra i borghi dell'Oltretorrente.
Un po' romantico e un po' indecente,
Tra i borghi dell'Oltretorrente,
Tra i borghi dell'Oltretorrente
[1] Via della Salute si chiamava in origine, sembra, "Via della Morte".
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