Canto il coprifuoco dalle 22 alle 5
Cioè canto la notte scura
Cioè canto la notte chiara
La notte lunata e la notte slunata
E la notte di regime
Alle 22,43 litigano al terzo piano
Forse però è il quarto
Si sentono urla, volan due piatti
Forse però sono quattro
Piatti e bestemmie in famiglia
Alle 23,02 passa il gatto Nicco
Maestoso, saggio, indolente
Annusa i croccantini
Decide se mangiare o no
E va in perlustrazione
A mezzanotte in punto vola una strega
Ma la vedo soltanto io,
Vola a zig-zag, avrà perso la rotta
O forse è solo briaca,
La scopa non è interconnessa
Alle 1,12 arriva l'altro gatto
Nero, vagolante, arruffato
Spazzola tutto e “sen va”
O forse resta e non vedo
Rimetto i croccantini
Perché alle 2,19 arriva
La coppia di porcospini
S'immergono nella ciotola
Come fosse un resort balneare
Dopo un pochetto è vuota
Alle 3,09 scoppia
La primavera e d'intorno
Rimane solo una luce
È un'esplosione soffusa
Con quel profumo di fiori e di merda
Alle 3,58 c'è aria di golpe,
Carri armati per la Alameda,
Il generale Figliuolchet
Le sirene che sirenan nel nulla
La giunta dei congiunti
Alle 4,03 arriva un Coronavirus
Si chiama Piero, e ci faccio
Certe chiacchierate...
Lui gira sempre di notte, è simpatico,
E mi dice che siam tutti un po' bischeri
Alle 4,28 accendo la TV
Mi guardo il ventesimo Barnaby
Che mi concilia il sonno
Con i campanari e i druidi
Delle campagne inglesi
Alle 4,59 finisce il coprifuoco
Scontri tra partigiani e tedeschi
Alle cinque in punto apre il bar
E vado a asportare un caffè
Come si asporta una milza
S'ode a destra un catarro di tosse
Da sinistra risponde un catarro
Anche stanotte io e la vicina
S'è fumato come ciminiere
E' l'alba e si canta così:
Canto il coprifuoco dalle 22 alle 5
Cioè canto la notte scura
Cioè canto la notte chiara
La notte lunata e la notte slunata
E la notte di regime.
Cioè canto la notte scura
Cioè canto la notte chiara
La notte lunata e la notte slunata
E la notte di regime
Alle 22,43 litigano al terzo piano
Forse però è il quarto
Si sentono urla, volan due piatti
Forse però sono quattro
Piatti e bestemmie in famiglia
Alle 23,02 passa il gatto Nicco
Maestoso, saggio, indolente
Annusa i croccantini
Decide se mangiare o no
E va in perlustrazione
A mezzanotte in punto vola una strega
Ma la vedo soltanto io,
Vola a zig-zag, avrà perso la rotta
O forse è solo briaca,
La scopa non è interconnessa
Alle 1,12 arriva l'altro gatto
Nero, vagolante, arruffato
Spazzola tutto e “sen va”
O forse resta e non vedo
Rimetto i croccantini
Perché alle 2,19 arriva
La coppia di porcospini
S'immergono nella ciotola
Come fosse un resort balneare
Dopo un pochetto è vuota
Alle 3,09 scoppia
La primavera e d'intorno
Rimane solo una luce
È un'esplosione soffusa
Con quel profumo di fiori e di merda
Alle 3,58 c'è aria di golpe,
Carri armati per la Alameda,
Il generale Figliuolchet
Le sirene che sirenan nel nulla
La giunta dei congiunti
Alle 4,03 arriva un Coronavirus
Si chiama Piero, e ci faccio
Certe chiacchierate...
Lui gira sempre di notte, è simpatico,
E mi dice che siam tutti un po' bischeri
Alle 4,28 accendo la TV
Mi guardo il ventesimo Barnaby
Che mi concilia il sonno
Con i campanari e i druidi
Delle campagne inglesi
Alle 4,59 finisce il coprifuoco
Scontri tra partigiani e tedeschi
Alle cinque in punto apre il bar
E vado a asportare un caffè
Come si asporta una milza
S'ode a destra un catarro di tosse
Da sinistra risponde un catarro
Anche stanotte io e la vicina
S'è fumato come ciminiere
E' l'alba e si canta così:
Canto il coprifuoco dalle 22 alle 5
Cioè canto la notte scura
Cioè canto la notte chiara
La notte lunata e la notte slunata
E la notte di regime.
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