Langue   

The Battle of Barking

Billy Bragg
Langue: anglais


Billy Bragg

Liste des versions


Peut vous intéresser aussi...

King Tide And The Sunny Day Flood
(Billy Bragg)
In Roma fu rapito
(anonyme)
The Day The Nazi Died
(Chumbawamba)


[2010]
Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Billy Bragg
Album / Albumi: Six Songs from Pressure Drops

La Battaglia di Cable Street
The Battle of Cable Street, 2016 Website


Cable Street, domenica 4 ottobre 1936.
Cable Street, domenica 4 ottobre 1936.


E' il 4 ottobre 1936, a Londra, nei quartieri popolari dell'East End (Whitechapel, Barking, Dagenham, Stepney) quartieri che, storicamente, erano abitati dalla maggior parte della popolazione londinese di religione ebraica, arrivata a Londra specialmente tra il 1881 e il 1914, dopo in sanguinosi pogrom in Russia, Polonia ed altri paesi dell'Europa orientale. Ma l'East End londinese era zona di immigrazione da secoli; c'erano anche antichi Ugonotti francesi, irlandesi, italiani.

Per il 4 ottobre 1936, una domenica, la British Union of Fascists di Sir Oswald Ernald Mosley, VI Baronetto di Ancoats, fondata nel 1932 in seguito alla “folgorazione” avuta da Mosley dopo un incontro con Benito Mussolini e che era allora all'apice del suo successo, aveva organizzato una marcia nella zona. Le marce della BUF erano inquadrate in perfetto stile fascista: passo militare, camicie nere (Blackshirts)e slogan razzisti, antisemiti e populisti. Sfilare in parata nell'East End era ovviamente una provocazione; ciononostante la manifestazione era stata autorizzata, e prevedeva la partecipazione di un grosso numero di fascisti.

In un periodo in cui la Guerra di Spagna era già iniziata, la manifestazione rappresentava una sorta di prova di forza da parte dei fascisti britannici; lo stesso Mosley vi avrebbe preso parte. Alcuni giorni prima della manifestazione, circa 100.000 residenti dei quartieri avevano firmato una petizione per chiedere all'allora Ministro dell'Interno, il “liberale” John Simon, di vietarla a causa dell'enorme probabilità che si verificassero scontri e violenze; il ministro non solo si rifiutò, ma ordinò alla polizia di scortare la manifestazione fascista per proteggerla e per impedire agli antifascisti di interromperla.

Organizzate principalmente da Phil Piratin (1907-1995), sindacalista, membro del Partito Comunista di Gran Bretagna (CPGB) e che in seguito sarebbe divenuto uno dei quattro deputati alla Camera dei Comuni che i comunisti britannici abbiano mai avuto (gli altri furono l'immigrato indiano Shapurji Saklatvala, Walton Newbold e Willie Gallacher), le forze antifasciste si radunarono sostenute da tutta la popolazione dei quartieri, compresa in gran quantità quella ebraica nonostante il Board of Deputies of British Jews avesse chiesto agli israeliti della zona di chiudersi in casa.

I circa 3000 fascisti britannici in camicia nera guidati da Oswald Mosley arrivarono in parata ben scortati e protetti dalla polizia, e si trovarono di fronte un quartiere in rivolta: circa centomila antifascisti, radunatesi in Cable Street, avevano eretto barricate all'incrocio con la lunga Christian Street, a Stepney, per impedire che la marcia fascista potesse entrare nell'area. Ovunque erano stati formati blocchi stradali. La polizia (non i fascisti!) tentò di forzare le barricate e i blocchi per far passare la manifestazione in camicia nera; lo scontro principale avvenne non in Cable Street, ma attorno al Gardiner's Corner a Whitechapel. Circa ventimila dei centomila antifascisti furono attaccati dai settemila poliziotti (anche a cavallo) mandati a proteggere i tremila fascisti di Mosley e a sgomberare le strade per permetterne il passaggio. Gli antifascisti risposero, ingaggiando battaglia con bastoni, pietre, sedie, mestoli di legno, pentoloni, randelli e ogni altra sorta di arma improvvisata. Dalle finestre delle case, le donne dei quartieri che non erano scese in strada presero a rovesciare addosso ai poliziotti spazzatura, verdura marcia, interi orinali pieni di piscio e bugliolate di merda. Dopo ore di battaglia, i fascisti, che non avevano messo nemmeno mezzo piede nei quartieri, furono dispersi con tutti i loro ammennicoli; un piccolo gruppo di loro, circa un centinaio, andò a improvvisare un comizio a Hyde Park dove fu a sua volta preso a colpi di uova marce e cacciato via.


La battaglia di Cable Street. Cinegiornale originale.
The Battle of Cable Street. Original newsreel.


Durante gli scontri, la polizia operò circa 150 arresti; molti riuscirono però a fuggire aiutati dagli altri dimostranti. I feriti, tra poliziotti e dimostranti, furono circa 175 (anche donne e bambini). Parecchi degli arrestati ebbero poi a denunciare un trattamento particolarmente rude nelle mani della polizia; è indubbio che, all'epoca, tra le file dei poliziotti inglesi ci fossero numerosi simpatizzanti della BUF.

La Battaglia di Cable Street è rimasta nella storia dell'East End londinese; è ricordata, tra le altre cose, da una placca commemorativa in Dock Street e da un gigantesco mural dipinto tra il 1979 e il 1983 sulla parete del St. George's Town Hall, proprio in Cable Street. Nel 2011, in occasione del 75° anniversario della battaglia antifascista, si tennero numerosi eventi nella zona, ivi compreso un concerto di Billy Bragg dove -tra le altre- si esibì in questa canzone scritta l'anno prima. Nel 2016, 80° anniversario della battaglia, si tenne una marcia antifascista dall'Altab Ali Park fino a Cable Street; vi parteciparono anche alcuni partecipanti della lotta di ottant'anni prima, che allora erano ragazzini. [RV]

Just like the heroes of Cable Street
No pasarán, no pasarán
We fought the fascists to defeat
And we'll do it again tomorrow
Just like they did in the Second World War
No pasarán, no pasarán
We booted the Nazis out the door
And we'll do it again tomorrow

Victory, victory
We came in our hundreds and we won a victory
And we dumped the fascists in the trash of history
And we'll do it again tomorrow

Like the punks and the rastas in the seventies
No pasarán, no pasarán
We fought the racists on the streets
And we'll do it again tomorrow
Just like the people of Dagenham
No pasarán, no pasarán
We ran the fascists out of our town
And we'll do it again tomorrow

Hope not hate, hope not hate
We came in our hundreds in the name of hope not hate
And we defeated the enemy at the gate
And we'll do it again tomorrow

Victory, victory
We came in our hundreds and we won a victory
And we dumped the fascists in the trash of history
And we'll do it again tomorrow
Yes, we dumped the fascists in the trash of history
And we'll do it again tomorrow

envoyé par Riccardo Venturi - 18/3/2019 - 22:47



Langue: italien

Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 18-3-2019

Membri dello Stepney Workers Sports Club alla manifestazione antifascista.
Membri dello Stepney Workers Sports Club alla manifestazione antifascista.
LA BATTAGLIA DI BARKING

Proprio come gli eroi di Cable Street
No pasarán, no pasarán
Abbiamo combattuto i fascisti per sconfiggerli
E lo rifaremo domani
Proprio come fecero nella II guerra mondiale
No pasarán, no pasarán
Abbiamo buttato fuori a calci i nazisti
E lo rifaremo domani.

Vittoria, vittoria
Siamo arrivati a centinaia e abbiamo vinto
E abbiamo gettato i fascisti nella spazzatura della storia
E lo rifaremo domani.

Come i punk e i rasta negli anni '70
No pasarán, no pasarán
Abbiamo combattuto i razzisti nelle strade
E lo rifaremo domani
Proprio come la gente di Dagenham
No pasarán, no pasarán
Abbiamo cacciato via i fascisti dalla nostra città
E lo rifaremo domani.

Speranza e non odio, speranza e non odio
Siamo arrivati a centinaia in nome della speranza e non dell'odio
E abbiamo sconfitto il nemico alla porta
E lo rifaremo domani.

Vittoria, vittoria
Siamo arrivati a centinaia e abbiamo vinto
E abbiamo gettato i fascisti nella spazzatura della storia
E lo rifaremo domani
Sí, abbiamo gettato i fascisti nella spazzatura della storia
E lo rifaremo domani.

18/3/2019 - 22:48




Page principale CCG

indiquer les éventuelles erreurs dans les textes ou dans les commentaires antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org