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Tinha uma sala mal iluminada

José "Zeca" Afonso
Langue: portugais


José "Zeca" Afonso

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afjose
[1978]
Parole e musica di José Afonso
Nell'album intitolato Enquanto há força" pubblicato nel 1978.

Enquanto há força

I dischi “Com as minhas tamanquinhas” del 1976 e “Enquanto há força” sono cronache del Portogallo tra la fine della dittatura ed il trionfo della Rivoluzione.
E mi pare che questa canzone in particolare riveli tutto l’orgoglio di José Afonso per quella vittoria, frutto di una lunga battaglia, e insieme la preoccupazione per il futuro del nuovo paese democratico. Credo che il monito sotteso sia quello di non abbassare mai la guardia, che i nemici della libertà sono sempre in agguato nell’ombra…
Tinha uma sala mal iluminada
Perguntavas pelo amigo e estava a monte
A fuga era a última cartada
A pide estava ali mesmo defronte (*)

Às vezes uma dúvida rondava
Valia ou não a pena o que fazias?
Se alguém caía um outro alevantava
O tronco que tombava e renascias

A velha história ainda mal começa
Agora está voltando ao que era dantes
Mas se há um camarada à tua espera
Não faltes ao encontro sê constante

Há sempre quem se prante à tua mesa
Armado em conselheiro ou penitente
A luta agora está de novo acesa
E o caminho é só um é sempre em frente

Perdeste a treino falta-te a paciência
Ouviste antes do tempo mil fanfarras
Já os soldados fazem continência
Ao som do choradinho e das guitarras

A velha história ainda mal começa
Agora esta voltando ao que era dantes
Mas se há um camarada à tua espera
Não faltes ao encontro sê constante

envoyé par Bernart Bartleby - 16/10/2015 - 13:13



Langue: italien

Traduzione italiana di Riccardo Venturi
2 novembre 2015

Due parole del traduttore, invece di una nota. Nel testo si nomina il choradinho, che è una sorta di fado ancor più lamentoso del già di per sé piuttosto lamentoso canto popolare tipico portoghese (il suo nome, del resto, significa qualcosa come "frignatina").
C'ERA UNA STANZA MALE ILLUMINATA

C'era una stanza male illuminata
chiedevi dell'amico e era scappato
la fuga era l'ultima carta da giocare
la Pide stava proprio là davanti

A volte frullava un dubbio,
valeva o no la pena quel che facevi?
Se uno cadeva, un altro rialzava
la schiena che cascava, e rinascevi

La vecchia storia ricomincia male
ora sta tornando a quel che era prima
ma se c'è un compagno che ti aspetta
non mancare all'incontro, tieni duro

C'è sempre chi si lagna alla tua tavola
armato da consigliere o penitente
la lotta ora è di nuovo accesa
e il cammino è solo uno, sempre davanti

Hai perso allenamento, ti manca la pazienza
hai ascoltato troppo presto mille stronzate
e già i soldati stanno sull'attenti
al suono del choradinho e delle chitarre

A velha história ainda mal começa
Agora esta voltando ao que era dantes
Mas se há um camarada à tua espera
Não faltes ao encontro sê constante

La vecchia storia ricomincia male
ora sta tornando a quel che era prima
ma se c'è un compagno che ti aspetta
non mancare all'incontro, tieni duro.

2/11/2015 - 18:07


In tutte le trascrizioni del testo presenti in Rete, compresa quella dal sito della Associação José Afonso, “pide” viene riportato in minuscolo e come un sostantivo qualunque… Non conosco il portoghese, ma credo che si tratti invece di PIDE, acronimo per la famigerata polizia politica salazarista, la Polícia Internacional e de Defesa do Estado…

Bernart Bartleby - 16/10/2015 - 13:14


L'osservazione di Bernart Bartleby è assolutamente esatta. Pur essendo una sigla (di Polícia Internacional e de Defesa do Estado "Polizia Internazionale e di Difesa dello Stato"), era da tutti, e per forza di cose, pronunciata e usata come un sostantivo comune. La forme femminile, a pide indicava (come in questo testo) la polizia in questione come corpo, come entità; ma era comunissima anche la forma maschile, o/um pide, che indicava il singolo agente della PIDE. Se ne veda ad esempio questo uso (al plurale: dois pides) in Em terras de Trás-os-Montes.

Poiché di PIDE si parla, va senz'altro detto che, in eventuali classifiche di crudeltà, stronzaggine, tortura e ruberia delle polizie politiche del XX secolo, occuperebbe senz'altro uno dei primissimi posti. Va ad esempio ricordato che la PIDE riuscì a fare le sue ultime vittime, le uniche di quella storica giornata, proprio la sera del 25 aprile 1974 quando, assediata la sua sede dalle forze armate e da una folla inferocita, sparò sulla folla facendo quattro morti.

pidemortos


Almeno nei giorni e nel periodo immediatamente successivo alla Rivoluzione dei Garofani, il trattamento riservato ai pides identificati fu assolutamente inequivocabile. Credo faccia piacere a tutti, ed anche al più incallito pacifista, vedere una fotografia del genere:

pide.


Va detto però che nessun agente della PIDE fu sottoposto a linciaggio o passato per le armi senza processo. Un trattamento comunissimo nei primi giorni della Revolução dos Cravos fu quello di allineare i Pides ai muri assolutamente e rigorosamente in mutande, esponendoli non solo al ridicolo ma anche al freddo (il 25 aprile 1974 era una giornata singolarmente fredda per la stagione, a Lisbona).

Riccardo Venturi - 2/11/2015 - 18:11




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