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Los mandados

Vicente Fernández
Langue: espagnol


Vicente Fernández

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[1978]
Nell’album intitolato “Se vende un caballo”

Se vende un caballo

Magnifica ranchera!
“La Migra mi ha acciuffato trecento volte, su per giù, ma non mi hanno mai fermato. Mi fanno un baffo a me. Le botte che mi hanno dato, le ho restituite tutte ai loro compaesani...”



Non a caso “Los mandados” è la canzone che accompagna l’ingresso sul ring di Caín Velásquez (1982-), lottatore statunitense di arti marziali miste, attuale n.1 dell’UFC (Ultimate Fighting Championship) Heavyweight: Velasquez è figlio di un messicano entrato illegalmente negli USA...
Crucé el Río Grande nadando
Sin importarme dos reales
Me echó la Migra pa' fuera
Y fuí a caer a Nogales
Entré por otra frontera
Y que me avientan pa' Juárez.

De ahí me fui a Tamaulipas
Y me colé por Laredo
Me disfracé de gabacho
Y me pinté el pelo guero
Y como no hablaba inglés
Que me retachan de nuevo.

La migra a mí me agarró
Trescientas veces digamos
Pero jamás me domó
A mí me hizo los mandados
Los golpes que a mí me dió
Se los cobré a sus paisanos.

Por Mexicali yo entré
Y salí en Río colorado
Todas las líneas crucé
De contrabando y mojado
Pero jamás me rajé
Iba y venía al otro lado.

Conozco todas las líneas
Caminos, ríos y canales
Desde Tijuana a Reynosa
De Matamoros a Juárez
De Piedras Negras al Paso
Y de Agua Prieta a Nogales.

La migra a mí me agarró
Trescientas veces digamos
Pero jamás me domó
A mí me hizo los mandados
Los golpes que a mí me dió
Se los cobré a sus paisanos.

envoyé par Bernart Bartleby - 15/5/2014 - 21:40


Che nazionalismo messicano ...pfeee

krzyś - 16/5/2014 - 17:46


Forse ti sei fermato all'immagine ringhiosa di Caín Velásquez (che comunque è uno che combatte a mani nude, non coi droni) ma di certo non hai letto il testo della canzone, altrimenti ti saresti risparmiato il commentino del cazzo...

Bernart Bartleby - 16/5/2014 - 19:57


Caro krzyś, mi sembra di capire - anche dai commenti di Riccardo - che dalla mia reazione un po’ scorbutica di cui sopra possa essere derivato un tuo allontamento dalle CCG... Spero non sia così, anche perchè sarebbe una reazione più spropositata dei tuoi normali “spropositi”. Spero invece che il tuo saluto sia momentaneo e determinato invece da qualcosa di bello, come una storia d’amore che ti assorbe anima e corpo...
Se invece davvero tu te la fossi presa per causa mia, beh, per prima cosa ti chiedo scusa... Mi è già capitato a volte di scazzare con qualche assiduo collaboratore del sito, con lo stesso Riccardo, con DQ82, con Giorgio (che da un sei mesi circa non si sente più... boh?!?), con Kiocciolina (scomparsa dopo un mio rimbrotto a proposito di una sua traduzione, nonostante le mie scuse disperate), con Sandi (ciao Sandi, fatti vivo appena hai visto qualche DVD di Paolo Rumiz sulla Grande Guerra...), una volta persino con Lorenzo, il nostro ottimo uèbmaster... Sicuramente non ho un bel carattere e a volte rischio di fare delle frittate... C’è anche che ho una moltitudine di personalità diverse da gestire e la mia normale schizofrenia raggiunge l’apoteosi quando vengo posseduto dallo spirito di Maicol Gecson, personaggio che entrambi - non so come nè perchè - amiamo...

Fatte le mie scuse, devo però anche dirti che se uno rivendica il proprio diritto allo sproposito e a fottersene della cosiddetta normalità, allora non dovrebbe essere troppo permaloso perchè lo mette già in conto che - magari, qualche volta, en passant - può "rompere il cazzo". E da dietro una tastiera - lo ricordo soprattutto a me stesso - è sempre fin troppo facile perdere il senso della misura e dire cose o trasmettere umori senza considerare che dall’altra parte ci sono persone in carne e ossa che possono restare infastidite o addirittura ferite...

Vabbè, in ogni caso... ognuno a suo modo!

Certo che mi dispiacerebbe se tu smettessi di partecipare: e dove lo troviamo un altro un “po’ lacco” come te?!?

A krzyśse, nun te ne annà! Nun ce lassà, resta co’ noiartri, la notte mai più scennerà!

Ciau! Un abbraccio.

Bernart Bartleby - 31/5/2014 - 22:14




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