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Le voici donc revenu mon ami de grenade

La Cantarana
Langue: français




Ancora una canzone tratta dal cosiddetto "Cahier Tron", un quaderno di canzoni raccolte da tal ‎Enrico Tron della borgata Roberso di Massello, in val Germanasca, nel 1898, e trascritte dai cantori ‎de La Cantarana.
Si tratta di un quaderno di cm. 14x21, contenente 143 canti.
Sul frontespizio, la scritta "Tron Enrico / l'anno 1898 / Roberso"
Alcune canzoni sono in francese, altre in piemontese ad altre in italiano.‎

Purtroppo il cahier citato, come gli altri contenuti del sito, non sono più consultabili on line, salvo ‎far uso della Macchina del Tempo…‎

Una canzone che racconta di una diserzione causata dai maltrattamenti subiti e della successiva fuga ‎del protagonista, riparato in Spagna per ben 6 anni per scampare alla corte marziale e alla ‎inevitabile impiccagione.‎
Mi pare che il testo contenga alcune incongruenze: “Mon ami de grenade” potrebbe riferirsi al fatto ‎che i due dialoganti si trovavano insieme coscritti in un qualche reggimento di granatieri, ma se ‎Grenade avesse l’iniziale maiuscola potrebbe anche intendersi come “Amico mio che vieni da ‎Granada”, nell’Andalusia spagnola per l’appunto… Il disertore si rivolge poi al suo interlocutore ‎con il vezzeggiativo “petite mignonne”: parrebbe dunque trattarsi di una ragazza che lui ha lasciato ‎nella sua fuga precipitosa e che ha reincontrato al suo ritorno… ma più avanti lo stesso dice “Quand ‎nous étions ensemble dedans ce régiment”, e allora si tratterebbe di un commilitone… ‎
Boh? Probabilmente la canzone aveva più di una versione, una diretta ad una ragazza ed un’altra ‎diretta ad un compagno d’armi, e qui sono state fuse insieme.‎
Strana poi l’affermazione finale, dove il disertore – che prima è stato costretto a scappare per le ‎vessazioni e poi ha fatto una vita di miseria in Spagna – saluta il re, la regina e tutti i sovrani… ‎Forse era potuto rientrare grazie ad un’amnistia regale?…‎
Le voici donc revenu
Mon ami de grenade
Comment te porte-tu
Mon très cher camarade
Depuis six ans d’absence
Que tu ne m’a plus écrit
Ton conget militaire
Va-t-il bientôt finir?‎

Oh, il y a bien du changement‎
Ma petite mignonne
Depuis que je n’ai plus vu
Ton aimable personne
Quand nous étions ensemble
Dedans ce régiment
Si j’ai quitté les armes
Par un désertement

Oui, c’est pour un coup de bâton
Que j’ai fait cette folie
Jai quitté la garnison
Voyageant de bourgs en villes
Traversant les montagnes
Les plaines et les forets
Je suis fuis en Espagne
Pour y être en sureté

En Espagne étant arrivé
Sur la terre étrangère
Sans or et sans argent
Réduit à la misère
Buvons chers camarades
N’épargnons pas le vin
Vive le Roi et la Reine
Et tous les Souverains

envoyé par Bernart - 8/8/2013 - 14:57




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