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Тишина (Song about Zoya)‎

А. Neško / А. Нешко
Langue: russe


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Tišina
Parole di А. Нешко / A. Neško
Musica di М.Раухвергер / M.Raukhverger e М.Румянцев / M.Rumyantsev
Testo e informazioni trovate su Soviet ‎Music.‎
Ho intitolato il brano dal suo primo verso, Тишина, “Silenzio”‎

Oggi 30 novembre è la giornata internazionale contro la pena di morte.

Ho cercato una canzone per celebrarla degnamente e forse ne ho trovata una ‎giusta grazie agli input offerti dall’ottimo sito Executed Today.‎
Non so nulla degli autori e nemmeno degli interpreti (un coro di ragazzi o ragazze) e da quel poco ‎che ho capito si tratta di una molto tradizionale canzone patriottica del periodo sovietico, però l’ho ‎ascoltata e la melodia e l’interpretazione sono belle e quindi non può essere una canzone tanto ‎brutta.‎



E’dedicata a Зоя Космодемьянская / Zoja Kosmodem'janskaja, una ragazza russa di 17 anni che ‎esattamente 71 anni fa fu catturata dagli invasori nazisti e quindi torturata e infine impiccata come ‎partigiana, per aver appiccato il fuoco ad alcun edifici del villaggio di Petriševo dove si erano ‎installate le truppe tedesche. A dire il vero sulla morte di Zoja – che sembra offrì il collo al cappio ‎sprezzante del nemico e dicendo “Impiccate me ma io non sono sola. Qui ci sono 200 milioni ‎di persone come me: non potete impiccarci tutti” – vi furono nel recente passato alcune ‎controversie relative all’identità. Alcuni storici, sulla base delle testimonianze raccolte, sostennero ‎che a morire non fu la Kosmodem'janskaja ma una partigiana col nome di battaglia di Tanja, forse ‎tal Lila Azolina… ‎



Zoya, Tanya o Lila, comunque a morire fu una giovane ragazza che aveva avuto il coraggio di ‎opporsi all’invasore.
Тишина. Ни огонька, ни звука.‎
В полутьме деревья тихо спят.‎
В тыл врага без шороха и звука‎
Партизанский уходил отряд.‎

Шли и старики, и комсомольцы,‎
Над рекой туманился рассвет,‎
С ними уходила добровольцем
Девушка семнадцати лет.‎

Девушка в поношенной кубанке
Обрывала связи, жгла мосты,‎
И отряд гордился партизанкой –‎
Комсомолкой Зоей из Москвы.‎

Это было зимнею порою.‎
Отступая, враг поджег село,‎
И повесили фашисты Зою
По утру, лишь только рассвело.‎

Умерла... Но ты среди народа,‎
Ты героем вечно будешь жить.‎
И клянемся, дорогая Зоя,‎
За тебя врагам мы отомстить.‎

envoyé par Dead End - 30/11/2012 - 09:34



Langue: italien

Traduzione italiana di Riccardo Venturi
3 dicembre 2012

Per mettermi a tradurre dal russo, ce ne vuole. Non è tra le lingue dalle quali traduco volentieri, e non per colpa del russo ma mia, che non l'ho mai studiato a dovere. Ma ho sentito che, per questa canzone, dovevo farlo. Sentivo di doverlo a questa ragazza.

Ci sono anche un paio di note alla traduzione. [RV]
SILENZIO

Silenzio. Né fiammelle, né suoni.
Dormоnо calmi alla penombra dell'albero.
Nelle retrovie nemiche, senza fruscii né rumori,
il reparto partigiano è penetrato.

Son veterani o komsomol'cy, [1]
sta albeggiando presso il fiume, nella nebbia.
Assieme a loro è andata volontaria
una ragazza di diciassette anni.

La ragazza con la kubanka lisa [2]
ha interrotto collegamenti, ha bruciato ponti,
e il reparto è fiero della partigiana,
la komsomol'ka Zoja di Mosca.

Accadde in tempo d'inverno.
Ritirandosi, il nemico incendiò un villaggio
e i fascisti impiccarono Zoja
alle prime luci del mattino.

Morì... Ma tu, tra il popolo
vivrai per sempre come un'eroina.
E ti giuriamo, cara Zoja,
che ti vendicheremo sui nemici.
NOTE alla traduzione

[1] Komsomol'cy (singolare: komsomolek, femminile: komsomol'ka): membro della Gioventù Comunista Russa, l'organizzazione giovanile del Partito (Komsomol, acronimo di KOMmunističeskij SOjuz MOLodëži "Unione Comunista della Gioventù").

[2] Kubanka: colbacco in pelliccia di pecora (di qualità popolare).

3/12/2012 - 22:28


Come avevo sperato, una bella canzone partigiana e antifascista dalle gelide steppe...

Un grazie a te, Riccardo, per la sentita traduzione e un saluto "filosovietico" a tutti quelli - poveretti! - che ancora oggi si dicono rimasti "fedeli alla linea gotica"...

Dead End - 3/12/2012 - 22:40


Mah, sai, vista quale fine fece a suo tempo la Linea Gotica, per me possono rimanerci "fedeli" finché vogliono...ma forse sarà bene ricordarglielo con una fotina:

reichstag


Saluti D.E., e trovane di più di queste canzoni!

Riccardo Venturi - 3/12/2012 - 23:30




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