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Materiale resistente 1945-1995 è il titolo di una raccolta di brani di vari artisti italiani, pubblicato nell'aprile 1995, in occasione del cinquantesimo anniversario della liberazione d'Italia dal fascismo. Il disco raccoglie una serie di canti partigiani reinterpretati da vari gruppi contemporanei, accanto a canzoni inedite, sempre ispirate al tema della Resistenza italiana.materiale resistente

La raccolta è parte di un progetto ideato e curato dal Consorzio Produttori Indipendenti a partire da una richiesta del Comune di Correggio per festeggiare il cinquantenario della Festa della Liberazione con l'intento di unire idealmente due generazioni, quella del rock e quella dei partigiani, che difficilmente si sarebbero incontrate in una giornata di celebrazioni rituali. Oltre al CD musicale, furono prodotti e pubblicati un libro e un documentario e il 25 Aprile del 1995 fu organizzato un concerto nella campagna intorno a Correggio, vicino ai luoghi dove avevano agito i gruppi partigiani.

1.Üstmamò - Siamo i ribelli della montagna - 4:53
2.Officine Schwartz - Ciao bella - 3:33
3.Umberto Palazzo e Il Santo Niente - Wir sind partisanen! - 3:23
4.A.F.A. - Con la guerriglia - 3:55
5.Settore Out - Amore ribelle - 1:45
6.Consorzio Suonatori Indipendenti - Guardali negli occhi - 4:55
7.Corman & Tuscadu - Complainte du partisan - 3:25
8.Disciplinatha - Vi ricordate quel 18 aprile - 3:20
9.Yo Yo Mundi - I banditi della Acqui - 3:19
10.Mau Mau - Resistenza, marzo '95 - 4:56
11.Gang - Eurialo e Niso - 5:38
12.Lou Dalfin - Lo pal - 3:25
13.Coro "I 101" di Fabbrico - Spara Jurij - 1:40
14.Modena City Ramblers - Bella Ciao - 3:15
15.Marlene Kuntz - Hanno crocifisso Giovanni - 3:20
16.Skiantos - Fischia il vento - 2:41
17.Africa Unite - Il Partigiano John - 3:41
18.Rosso Maltese - Il Canto dei Deportati - 4:43




Questa canzone, originariamente apparsa in "Materiale Resistente" (1995) racconta la guerra usando un collage di canti popolari: Bella Ciao, Per i morti di Reggio Emilia, La Badoglieide e Il bersagliere ha cento penne
Una mattina mi son svegliato
e ho trovato l'invasore
e tu madre perché non sei morta
e tu padre perché vivi ancora

Per vedermi torturato
per vedermi condannato
oh partigiano portami via
che mi sento di morire

E ricordo la guerra di Etiopia
la conquista di Addis Abeba
l'Albania, la guerra di Grecia

Ho memoria di leggi razziali
italiani mandati al macello
sangue del nostro sangue
nervi dei nostri nervi

oh partigiano portami via
che mi sento di morire
oh partigiano portami via

Il bersagliere ha cento penne
E l'alpino ne ha una sola
Il partigiano ne ha nessuna
E sta sui monti a guerreggiare

Lassù sui monti vien giù la neve
La tormenta dell'inverno
Ma se venisse anche l'inferno
Il partigiano rimane là

Quando poi ferito cade
Non piangetelo dentro al cuore
Perché se libero un uomo muore
Non gli importa di morire

Ciao!! Volevo solo dirvi che c'è un errore... al posto di guerre razziali, la versione originale recita 'leggi razziali'..!:)
Comunque ottimo lavoro, un grazie a tutti quanti!!!

Stefano

Stefano - 23/6/2009 - 18:55




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